Non è stato un semplice tributo quello di Ron, che si è esibito al Teatro Politeama di Catanzaro per il Festival d’Autunno. Eleganza e rispetto. Era quanto richiedeva l’approccio a un repertorio importante come quello di Lucio Dalla, amico di sempre che accompagna l’artista nella sua vita artistica e umana.
Non è stato un semplice concerto, no. Si è trattato di una lettera a cuore aperto che, ad ogni concerto, legge e rilegge con un affetto profondo che sprigiona infinite emozioni, rendendole vive e amplificandole all’infinito.
E quanto sia importante per Ron la sua “lettera” lo si è capito dal titolo che ha dato al tour, ma anche al suo recente album, Lucio!, con il punto esclamativo è più di un rafforzativo. È un urlo che entra impetuosamente nei cuori, devastandoli e facendoli sanguinare ad ogni nota, ad ogni pausa.
Ron è l’interprete ideale dei brani scritti da Dalla, eseguiti in maniera personale e con molto coinvolgimento. Senza che nulla sia stato stravolto. Brani scritti insieme e non, che rappresentano una stagione della vita che non tramonterà mai.
Un amore condiviso, prima del concerto, attraverso alcuni contributi video di colleghi, artisti e attori che hanno conosciuto Dalla, apprezzando pensieri e filosofia di vita prima ancora del suo essere musicista. Tra loro Pupi Avati, Gino Paoli, Renzo Arbore e Francesco De Gregori.
Ron ha cantato ma anche raccontato il suo amico, dandone una immagine più amplificata della sua grandezza. Un riconoscimento al suo valore.
Sul palcoscenico con Ron, Roberto Di Virgilio, alla chitarra, Roberto Gallinelli, al basso, Elio Rivaglia, alla batteria, e Giuseppe Tassoni, al piano. Una band che ha saputo “tradurre” le sensazioni e l’amore di Ron per i brani inseriti in scaletta. In particolare Tassoni è riuscito a creare ricami sonori disegnati con sapienza. Una esibizione la sua, catanzarese di nascita, salutata con un lungo applauso dai suoi concittadini. (rcz)