Alice incanta il Rendano con la sua musica intramontabile

di BRUNELLA GIACOBBEÈ stata la celebre Alice, pseudonimo di Carla Bissi, ad inaugurare la ventiduesima edizione della storica rassegna Primafila organizzata dall’Associazione Novecento.

Domenica 17 novembre la cantautrice, pianista e compositrice romagnola ha deliziato il pubblico affiancata dai musicisti Carlo Guaitoli al pianoforte e testiere,  Antonello D’Urso alle chitarre e Chiara Trentin agli archi. Alice stessa ha accompagnato alcuni brani al pianoforte, tra cui la sua Dammi la mano amore introdotta durante il concerto con “Ho scritto questa canzone in un momento di particolare coscienza”. 

Nel tour dal titolo Master Songs l’artista propone una selezione di brani significativi del suo repertorio e dei più grandi cantautori italiani, tra cui Battiato, storico suo amico e compositore di brani indimenticabili, Camisasca, Dalla, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber e Guccini. Lo spettacolo include anche momenti dedicati alla poesia di Pier Paolo Pasolini, Pierluigi Cappello e Maria Di Gleria, offrendo un’esperienza musicale e letteraria unica.
Emozionante in particolar modo l’esecuzione di Veleni, l’ultimo brano che Franco Battiato ha scritto per lei. La presenza di Alice si è fatta sentire in modo imponente e delicato al tempo stesso, una presenza spirituale, quasi angelica, ricca di concretezza nei discorsi e nei testi. Ciò che il pubblico si aspettava, e anche molto di più.

L’artista ha da sempre saputo trasformare il suo talento in un percorso di crescita personale e artistica straordinario, e viceversa. Sin da giovanissima, ha abbracciato con determinazione il mondo della musica, debuttando come cantante e conquistando, nel 1971, il Festival di Castrocaro. Questo traguardo le ha aperto la strada verso il Festival di Sanremo, dove nel 1972 ha portato il brano Il mio cuore se ne va.

Con spirito di evoluzione continua, nello stesso anno ha ottenuto la Gondola d’Argento a Venezia con La festa mia, scritto e prodotto da Franco Califano. È in questo periodo che Carla compie una scelta significativa per la propria identità artistica: adottare uno pseudonimo. Nasce così Alice Visconti, simbolo del suo desiderio di rinnovamento.

La svolta decisiva arriva grazie all’incontro con due figure fondamentali: Franco Battiato e Giusto Pio. Questi incontri la guidano verso la collaborazione con la Emi e un’ulteriore trasformazione del suo nome d’arte, che diventa semplicemente Alice. È con questa nuova identità che conquista il pubblico e avvia una carriera luminosa. Nel 1980, con l’album Capo Nord e il singolo Il vento caldo dell’estate, co-firmato insieme a Battiato, Alice dimostra di essere una figura consapevole del proprio valore artistico.

Nel 1981 vince il Festival di Sanremo con il potente brano Per Elisa, titolo anche del suo nuovo album, che segna un momento di crescita e affermazione personale e professionale. Il suo percorso continua con l’album Azimut (1982), dove si intrecciano collaborazioni con Eugenio Finardi e Battiato.
Da qui inizia un viaggio straordinario: Alice non si limita a fare musica, ma si immerge in esperienze artistiche profonde, collaborando con musicisti di fama internazionale, esplorando il teatro e portando avanti tour di grande impatto emotivo. Tra questi, spicca la sua partecipazione allo spettacolo La ragazza con l’orecchino di perla, al fianco di Francesca Michielin, con musiche di Battiato, un’esperienza che riflette il suo impegno nella continua ricerca di significato e bellezza.

Nel 2024, Alice aggiunge un altro tassello al suo percorso di consapevolezza con la pubblicazione dell’autobiografia L’unica via d’uscita è dentro, edita da Rizzoli e scritta con Francesco Messina. Questo libro rappresenta non solo una riflessione sul suo straordinario viaggio artistico, ma anche un invito a esplorare le profondità della propria interiorità, dimostrando che la vera crescita personale è il fulcro di ogni successo duraturo.

Al Cinema Teatro Rendano il pubblico ha applaudito calorosamente ad ogni singolo pezzo, e l’artista non ha mai mancato di ringraziare per il calore ricevuto. A chiusura di concerto inevitabile l’acclamazione di un bis con quasi tutto il pubblico in piedi, dunque Alice e musicisti riescono ad eseguire la richiestissima Per Elisa e concludendo con una gioiosa Chan-son egocentrique entrambe scritte da Franco Battiato. (bg)

COSENZA – Al Rendano il concerto “Flashback musicale”

Lunedì 18 novembre, al Teatro Rendano di Cosenza, alle 19, il concerto “Flashback musicale” di Alessandro Acri (violino) e Lorenzo Bevacqua (pianoforte).

L’evento rientra nell’ambito della 45esima Stagione Concertistica dell’Associazione Musicale Maurizio Quintieri con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Calabria, Comune di Cosenza, Fondazione Carical.

Il programma della serata prevede un viaggio musicale attraverso il repertorio classico e romantico. Il concerto si aprirà con i 4 pezzi per violino e pianoforte op. 7 di A. Webern, brevi e intensi, un esempio del linguaggio musicale conciso e innovativo tipico del compositore, caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli e alla struttura. A seguire la Sonata per violino e piano n. 2 op. 100 in La Maggiore di J. Brahms, composta durante un periodo felice della vita dell’autore, nota per la sua liricità e la sua calda espressività. La conclusione è affidata alle note della Sonata n. 9 op. 47 in La Maggiore di L. van Beethoven, conosciuta come la “Kreutzer”, una delle sue opere più ambiziose e virtuosistiche, caratterizzata da un’intensa drammaticità e da un dialogo serrato tra violino e pianoforte.

COSENZA – Il concerto del duo Minella-Brunetto

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18, al Museo dei Brettii e degli Enotri, si terrà il concerto dal titolo Architetture e magie della musica del duo composto dal violinista Silvano Minella e dalla pianista Flavia Brunetto.

L’evento rientra nell’ambito della 25esima edizione della Stagione Concertistica Internazionale “Autunno Musicale”, promossa dall’Associazione “The Brass Collection” e patrocinata dal Comune di Cosenza.

Una formazione, quella del duo violino e pianoforte, che è alla base della musica da camera. In programma preziosissimi brani dal ricchissimo repertorio dei due strumenti. Dall’Architettura di Bach, insieme alla genialità di Mozart, con un pò di magia nordica della musica del norvegese Grieg. (rcs)

SERRA SAN BRUNO (VV) – Domenica si celebrano 30 anni di musica con Note in Festa

Domenica 17 novembre, a Serra San Bruno, alle 18.30, alla Chiesa Matrice, si terrà il concerto dell’Orchestra di Fiati Città di Serra san Bruno diretta dal M° Giuseppe Salerno.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Ama Calabria, in occasione dei 30 anni dalla fondazione di Note in Festa. A dirigere questo concerto celebrativo è stato inviato il Maestro Stefano Gatta, direttore della Banda militare della Repubblica di San Marino. 

Il programma che il complesso presenterà prevede l’interpretazione di composizioni di Frank Ticheli, James Swearingen, Lorenzo Pusceddu, Ennio Morricone, Philip Sparke, Jacob de Haan, Enrico Tiso, Nino Rota e Jan Van der Roost.

Nel 1994 a Serra San Bruno, grazie all’impegno del M° Giuseppe Salerno, rinasce la banda musicale che nel corso di questi anni non solo partecipa alle più importanti iniziative nella regione ma anche ad importanti concorsi nazionali riscuotendo importanti premi. Significative le collaborazioni con importanti musicisti italiani e stranieri ma ancor di più l’aver coinvolto nel corso della sua storia oltre 600 persone fra giovani e meno giovani che si sono formati attraverso il complesso.

Il Maestro Gatta ha imparato quello che sa sul contrappunto e sulla strumentazione da Costante Fantini e Luigi Giacomini, docenti al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, che hanno avuto una importanza basilare per la formazione di tanti musicisti e compositori italiani. Ha poi conseguito altri tre diplomi accademici di Composizione con Ivan Vandor, Musica corale e Direzione di Coro con Tito Gotti, Direzione d’Orchestra con Maurizio Benini.

Ha diretto vari gruppi cameristici, bande musicali e orchestre sinfoniche e scritto musiche da camera e solistiche e per il Teatro, ultime in ordine di tempo quelle per l’azione scenica dedicata al caso della ginecologa forlivese Sara Pedri, su testo di Gianni Guardigli: “Le foglie non si riposano mai”. Ha tenuto seminari e masterclasses di Direzione in varie parti d’Italia. (rvv)

 

CROTONE – Domenica il concerto di Michele Campanella

Domenica 17 novembre, a Crotone, alle 19,  all’Auditorium Pertini, il concerto pianistico di Michele Campanella, autentico intellettuale della musica, eseguirà un programma di sala che mette in dialogo la “Sonata in do min. op. 111 di Beethoven e la “Sonata in si minore” di Liszt.

L’evento rientra nell’ambito della 44esima Stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, ideata dal Maestro Fernando Romano e dalla presidente Maria Rosa Romano della Beethoven Acam.

Un secondo appuntamento con la grande musica è previsto mercoledì 20 novembre, alle 19, all’interno della barocca Chiesa di Santa Chiara a Crotone. Ad esibirsi la flautista friulana Luisa Sello, insieme al Penderecki Quartet, divenuto uno dei più rinomati ensemble cameristici della nuova generazione.

Il 20 novembre suonerà a Crotone insieme a Jeremy Bell (violino), Jerzy Kapłanek (violino), Christine Vlajk (viola) e Katie Schlaikjer (violoncello). I quattro artisti fanno parte del Penderecki Quartet, con sede a Waterloo, in Canada, e hanno suonato in tutto il mondo, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica; uniscono esperienza e creatività capaci di generare “incredibile livello di virtuosismo e atmosfera emotiva”. Suoneranno musiche di Mozart, Ginastera, Monti, Chan e Rota. (rkr)

PALMI (RC) – Il concerto del Quartetto Adorno

Domani pomeriggio, a Palmi, alle 18, alla Casa della Cultura “Leonida Repaci”, si terrà il concerto del Quartetto Adorno, composto da Edoardo Zosi e Liù Pellicciari, al violino, Benedetta Bucci, alla viola, Francesco Stefanelli, al violoncello.

Il concerto è organizzato da Ama Calabria con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale dello Spettacolo, dell’Assessorato Regionale alla Cultura e della città metropolitana di Reggio Calabria.

Il concerto si realizza nell’ambito del progetto Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo promosso dal Cidim – Comitato Nazionale Italiano Musica, dall’Accademia Musicale Chigiana di Siena e dalla Fondazione Internazionale Incontri con il Maestro di Imola.

Il Quartetto Adorno è costituito da raffinati musicisti ed eccellenti strumentisti, che in ogni esecuzione mettono in mostra una padronanza tecnica di grande impatto e una sensibilità difficilmente riscontrabile. Uniti da una comune passione per la musica, nelle loro performance si distinguono per il loro eclettismo, che si fonde alla perfezione con l’enorme talento che possiedono. La loro capacità di evidenziare i diversi stati d’animo, i colori e le emozioni, che suscitano con le esecuzioni dei brani del repertorio scelto, diventa il carattere distintivo di ogni interpretazione.

Nel concerto di Palmi, eseguiranno il programma “American Echoes” che comprende il Quartetto Op. 11 in Re maggiore di Samuel Barber, il Quartetto n. 3 op. 203 Casa al Dono in Fa maggiore di Mario Castelnuovo-Tedesco, Echoes per quartetto d’archi di Bernard Hermann e il Quartetto n. 12 op. 96 L’Americano in Fa maggiore di Antonio Dvorak.

«Siamo felici di presentare questo programma affascinante a cui abbiamo dato il titolo di “American Echoes”, dal chiaro filo conduttore. Nel quale troviamo il fascino hollywoodiano di Mario Castelnuovo-Tedesco e Bernard Herrmann, entrambi emigrati negli USA dove raggiunsero grande fama di compositori di colonne sonore. Ad inizio e fine del concerto eseguiremo i quartetti di Barber e Dvorak i cui meravigliosi temi dei loro celebri movimenti echeggiano nella mente di tutti gli appassionati di musica», ha spiegato il violinista Edoardo Zosi, creano un’enorme attesa per un concerto di grande interesse. (rrc)

Presentata la 24esima edizione del Catanzaro Jazz Fest

di BRUNELLA GIACOBBESi è tenuta, nella sala concerti di Palazzo de Nobili a Catanzaro, la conferenza stampa del Catanzaro Jazz Fest, progetto di punta della storica Cooperativa Atlantide.

L’evento torna in grande stile per la sua ventiquattresima edizione, inaugurata con una spettacolare anteprima il 21 giugno in occasione della Festa della Musica – all’interno della rassegna “ci vediamo #daMargherita” svoltasi nella suggestiva cornice di Villa Margherita – con serata che ha visto due concerti d’eccezione: Tchaikovsky Jazz Quartet e Dave Howard Initiative Europe.

Rimanendo fedele alla sua formula originale, il festival continua a unire nomi di spicco della scena jazz italiana e internazionale con giovani talenti, inclusi emergenti della Calabria.
L’edizione di quest’anno è un viaggio musicale e culturale attraverso 11 appuntamenti imperdibili: concerti, presentazioni di dischi e libri, performance, visite guidate e degustazioni, tutti ospitati in luoghi affascinanti del centro storico del capoluogo.

Un evento avvolgente dunque, capace anno dopo anno di dar lustro alla città e offrire spessore culturale ad un pubblico proveniente da tutta la regione e da altre parti d’Italia, essendo gli organizzatori orgogliosi di una fitta rete di contatti nel settore, “una rete alimentata negli anni da stima, fiducia e slancio” come riferitoci da uno degli artisti presenti in sala.

Gli organizzatori Francesco Panaro, direttore artistico di tutte le edizioni, e Roberta Giuditta, presidente della Cooperativa Atlantide e da sempre co-responsabile della rassegna, hanno presentato il programma invernale, illustrando gli ospiti di questa edizione. Trattasi di musicisti che hanno fatto la storia del jazz non solo italiano Il Museo del Rock ospiterà le due presentazioni di libri previste.

«In realtà sarebbero dovute essere tre presentazioni di libri – dichiara Panaro –  perché avremmo voluto inaugurare l’edizione di quest’anno presentando il libro Quel diavolo di Scott LaFaro, di Vincenzo Staiano, che purtroppo ci ha lasciato da pochi giorni. Un intellettuale, operatore culturale, vero appassionato e conoscitore del jazz, tra i fondatori e direttore artistico del festival internazionale jazz di Roccella Jonica “Rumori Mediterranei”, di cui anche noi ci sentiamo un po’ figli».

Il primo concerto è un evento speciale perché si tratta di una vera e propria anteprima. Giovedì 21 novembre alle 20 nella Sala concerti di Palazzo de Nobili, sarà presentato “Evening Conversations,” il nuovo album appena pubblicato del Francesco Scaramuzzino Trio, con Francesco Scaramuzzino al pianoforte, Tommaso Pugliese al contrabbasso e Alessandro Marzano alla batteria.

Lunedì 25 novembre, al Teatro Comunale, il concerto coinciderà con la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” e il CJF ospiterà il grande artista nordamericano Mark Sherman. Grazie alla collaborazione di Francesco Passafaro, Sherman si esibirà a Catanzaro con il vibrafono, uno strumento affascinante e raro, già protagonista nelle prime edizioni del festival. Con Sherman sul palco ci saranno tre eccellenti musicisti: Bruno Montrone all’organo Hammond, Ale Napolitano alla batteria, e una vera star della tromba, Flavio Boltro. Un’opportunità unica per ascoltare un quartetto eccezionale e un grande protagonista della scena internazionale.

Giovedì 25 novembre sempre al Comunale alle ore 21, un altro concerto straordinario consentirà di ascoltare un trio che ha fatto la storia del jazz italiano ed ha definito il concetto di Jazz Europeo. Nel 1985 il disco Dances del Gianluigi Trovesi Trio con Paolo Damiani ed Ettore Fioravanti, vinse il referendum “Top Jazz” indetto tra i lettori delle riviste “Musica Jazz” e “Musica & Dischi” come miglior album jazz dell’anno.

Venerdì 29 novembre al Museo del Rock ci sarà la prima presentazione di un libro, di una collana musicale e di una giovane casa editrice a trazione femminile e a metà strada tra Argentina e Calabria. Come un funambolo in equilibrio di Massimo Garritano edito da Le Pecore Nere Editrice è a metà strada tra il saggio ed il diario personale. 

Martedì 3 dicembre al Teatro Comunale ore 21, segna in maniera ancor più tangibile la collaborazione, ormai pluriennale, con il Conservatorio Tchaikovsky. Suoneranno il Mario Rosini Trio con Antonio de Luise al basso e Mimmo Campanale alla batteria.

Venerdì 6 dicembre ore 18 a Palazzo Stella, sede catanzarese del Conservatorio, altra presentazione di un libro, Interplay di Francesco Caligiuri, collana musicale con base in Piemonte della Casa Editrice Musica Practica. Caligiuri è un giovane e talentuoso musicista calabrese, docente del Tchaikovsky, già ospite del CJF nel 2021 nel dramma musicale citato. Anche in questo incontro ci sarà una performance musicale esplicativa dell’autore con Nicola Pisani, nel segno dell’interplay e dell’amicizia.

Giovedì 19 dicembre, sempre al Cinema Teatro Comunale, il graditissimo ritorno al festival catanzarese dopo esattamente vent’anni di  Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, all’epoca agli albori del loro sodalizio. Saranno affiancati da giovani e talentuosi musicisti napoletani, Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al basso e Luigi Del Prete alla batteria, affrontano alcune canzoni dal proprio repertorio, da quelle più note ad altre tra le più amate da loro. Lo spettacolo è un tripudio di musica, battute e aneddoti, che danno alla serata brio, energia e autenticità per concludere in bellezza un CJF che si ritrova e si prepara ad affrontare nuove sfide.

Anche in questa edizione – dichiarano con entusiasmo gli organizzatori – sarà realizzato il format Le Vie della Seta, curato da Angela Rubino, guida turistica certificata, che prevede 4 itinerari a tema tra i luoghi di maggior interesse storico-culturale-ambientale del territorio, alcuni dei quali si concluderanno con una degustazione di prodotti eno-gastronomici d’eccellenza. (bg)

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Mercoledì il concerto “Belcanto italiano”

Mercoledì 13 novembre, a Belvedere Marittimo, alle 20.30, alla Chiesa del Crocifisso, si terrà il concerto Il Belcanto Italiano del Trio Lirico, composto da Rosa Antonuccio (soprano), Francesco Laino (baritono) e Romeo Lombardi (pianoforte).

L’evento rappresenta la conclusione della Summer Peace University, organizzata dall‘Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (IsCaPI) in collaborazione con il Comune di Belvedere Marittimo. La Summer Peace University, patrocinata dal Consiglio Regionale della Calabria e sostenuta da numerosi partner e sponsor, ha trasformato la città in un polo culturale internazionale. Dal 20 ottobre al 15 novembre 2024, il borgo ha ospitato un ricco programma di attività accademiche e artistiche dedicate alla promozione della pace e della cooperazione internazionale. L’evento ha coinvolto studenti e docenti da università di tutto il mondo, creando un’occasione unica di confronto tra giovani di diverse culture e rafforzando il dialogo interculturale come strumento per costruire un futuro di pace.

Il festival musicale, parte integrante della Summer Peace University, è stato ideato per valorizzare la voce e la musica come strumenti di espressione universale, capaci di superare barriere culturali e linguistiche. Ogni concerto ha offerto al pubblico un’esperienza unica, esplorando vari generi e stili, con l’obiettivo di raccontare storie di umanità, resilienza e speranza.

Il trio condurrà il pubblico in un viaggio musicale dall’Armenia alla musica klezmer. I brani di Verdi, Fauré, Khachaturian, Milhaud e Piazzolla hanno offerto un’esperienza emotiva intensa, dimostrando come la musica possa fungere da ponte tra culture diverse e favorire il dialogo interculturale.

Il Festival Summer Peace University non è solo una celebrazione musicale, ma un vero e proprio laboratorio di pace. Sotto la direzione artistica di Rosa Antonuccio, soprano e promotrice del progetto “Music for Peace – Pace tra i Popoli”, il festival ha creato uno spazio di condivisione in cui la cultura diventa veicolo di crescita personale e collettiva. La musica, ambasciatrice di pace, ha accompagnato ogni serata, facendo sentire il pubblico parte di un dialogo universale, in cui le note diventano narrazioni di pace.

La conclusione del festival non rappresenta solo la fine di una serie di concerti, ma è un invito a portare avanti i valori promossi dalla Summer Peace University nel quotidiano. Grazie all’impegno degli artisti e alla partecipazione del pubblico, il festival si conferma come un evento culturale che, attraverso la bellezza della musica, sa infondere speranza, costruendo ponti tra generazioni e culture.

«L’organizzazione – si legge in una nota – desidera esprimere profonda gratitudine agli artisti, ai partner e al pubblico per il loro sostegno. È grazie a questo contributo collettivo che il Festival ha trasformato la musica in un simbolo di pace e solidarietà, unendo le persone nel nome della bellezza e della comprensione reciproca. Un ringraziamento particolare va alla direttrice artistica Rosa Antonuccio, la cui dedizione e visione hanno reso possibile un evento unico, capace di ispirare e lasciare un segno profondo». (rcs)

CROTONE – Il concerto di Giuseppe Gibboni

Domani sera, a Crotone, alle 19, all’Auditorium dell’Istituto Pertini, il concerto Vivaldi e Paganini di Giuseppe Gibboni (violino) accompagnato dall’Orchestra “O. Stillo” diretta dal Maestro Fernando Romano.

Lo spettacolo, che vedrà il violinista esibirsi di Vivaldi e Paganini, accompagnato dai 16 elementi dell’Orchestra, rientra nell’ambito della 44° Stagione concertistica “L’Hera della Magna Grecia”, promossa dalla Beethoven Acam. “L’Hera della Magna Grecia” è finanziata dal Ministero Mic – Dipartimento dello Spettacolo, dalla Regione Calabria ad esito dell’Avviso “Eventi di Promozione Culturale 2024. DDG n. 3792 del 20/03/2024. PAC Calabria 2014-2020 ASSE VI Azione 6.8.3”, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Crotone.

«A distanza di anni siamo felici di accogliere Giuseppe Gibboni a Crotone. Sarà per me un onore –  ha dichiaratoil maestro Fernando Romano – dirigere il violinista che all’età di dieci anni vinse il primo premio del concorso Vincenzo Scaramuzza – sezione archi, organizzato proprio dalla Beethoven Acam. La città pitagorica ha portato fortuna a questo giovane talento e sarà per noi una grande emozione».

 

CITTANOVA (RC) – Il 16 novembre il concerto di “Alice”

È da Cittanova che parte il tour Master Songs di Alice, il progetto musicale che la vede sempre più orientata alla ricerca di contenuti esistenziali, culturali, spirituali e poetici

Partendo da Cittanova, dunque, l’artista si esibirà nei principali teatri italiani, accompagnata da talentuosi musicisti che arricchiranno l’atmosfera con il loro virtuosismo. Carlo Guaitoli al pianoforte e tastiere, Antonello D’Urso alle chitarre e Chiara Trentin al violoncello acustico ed elettrico. 

Dalla canzone leggera degli esordi al trionfo sanremese con Per Elisa. Dal sodalizio con Franco Battiato alla evoluzione internazionale che l’ha portata a collaborare con musicisti di rango mondiale, Alice, cantautrice forbita e sfuggente è sempre stata alla perenne ricerca della “realtà oltre l’apparenza”.

Conosciuta per la sua ricerca di significati esistenziali e poetici attraverso la musica, Alice promette uno spettacolo indimenticabile, un viaggio attraverso i brani più amati della sua carriera e una selezione di canzoni d’autore che hanno segnato la storia della musica italiana.

Con “Master Songs”, Alice porta sul palco una selezione dei brani della propria produzione musicale come cantautrice e interprete a lei più cari e significativi, con un momento speciale dedicato alle poesia di P. P. Pasolini (musicata da M. Di Martino), P. Cappello (musicata da Alice ) e M. Di Gleria (musicata da M. Liverani), e si fa interprete di grandi cantautori italiani quali Battiato, Camisasca, Dalla, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber e Guccini.

«Dopo quattro intensissimi anni in cui ho reso omaggio a Franco Battiato – ha spiegato l’artista –, attraverso un tour in continua evoluzione con moltissimi concerti e l’album ‘Eri con me’, realizzato con l’Orchestra I solisti Filarmonici Italiani e Carlo Guaitoli al pianoforte e direzione, interpretando e rivivendo sempre con immutata commozione e intensità le sue meravigliose canzoni, ho sentito il desiderio di poter condividere anche canzoni che hanno determinato e delineato il mio percorso musicale e artistico, che sento in modo speciale e che in questo momento storico e della vita considero molto significative, Master Songs».

«Oltre alle mie canzoni, in questo programma – ha spiegato Alice – riservo una particolare attenzione alla canzone d’autore, con brani di Battiato, Camisasca, De André, De Gregori, Di Martino, Fossati, Gaber, Guccini e dedico un momento speciale a poesie in musica di Pasolini, Cappello e Di Gleria. Come sempre per me è un privilegio condividere un frammento di vita e dar voce a musica e parole, poesie, canzoni che possono parlarci, vivificarci e unire, insieme ai musicisti straordinari Carlo Guaitoli pianoforte e tastiere, Antonello D’Urso chitarre, Chiara Trentin violoncello acustico ed elettrico, che saranno con me sul palco». (rrc)