Minasi (Lega): Ponte sullo Stretto simbolo di unità nazionale

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha commentato le ultime affermazioni del Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, il quale è tornato a sottolineare come l’opera, dal valore complessivo stimato in 13,5 miliardi di euro, genererà oltre 120.000 posti di lavoro, apportando benefici significativi in termini di occupazione, logistica, turismo e sostenibilità ambientale.

«Le dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini sul Ponte sullo Stretto, rilasciate durante il convegno organizzato da Unioncamere a Roma, confermano una visione ambiziosa e concreta per il rilancio del nostro Paese, e in particolare del Sud Italia. Il Ponte rappresenta molto più di una semplice infrastruttura: è un simbolo di unità nazionale e un motore per la crescita economica e sociale dell’intera area del Mezzogiorno», ha detto Minasi, sottolineando come «questi numeri non sono solo proiezioni: sono una prospettiva concreta che il Governo ha il dovere di sostenere e realizzare. Investire nel Ponte significa investire nelle persone, nelle imprese e nel futuro delle nostre regioni».
Le analisi condotte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ribadisce – confermano ciò che abbiamo sempre sostenuto: il Ponte sullo Stretto è un progetto economicamente sostenibile e strategicamente indispensabile. Il rapporto benefici/costi pari a 1,2 e un Valore Attuale Netto Economico positivo per oltre 1,8 miliardi di euro dimostrano chiaramente che questa grande infrastruttura avrà ricadute positive e tangibili sul tessuto produttivo.

Il Ponte sullo Stretto – ha spiegato Minasi – non sarà solo un collegamento tra Calabria e Sicilia, ma un’opera capace di ridurre significativamente le distanze economiche e sociali tra il Sud e il resto del Paese. È il simbolo di un’Italia finalmente connessa e integrata, dove ogni territorio avrà le stesse opportunità di crescita e sviluppo».

«L’opera – ha aggiunto – rappresenta una risposta concreta alle esigenze di modernizzazione del Mezzogiorno: non si tratta solo di costruire un’infrastruttura, ma di realizzare un progetto che crei sinergie, attragga investimenti e renda il Sud una piattaforma logistica e turistica competitiva a livello europeo».

Grazie al Ponte sullo Stretto – ha proseguito la senatrice – si rafforzerà il ruolo strategico dell’Italia nei corridoi europei e globali, ponendo il Mezzogiorno al centro delle rotte economiche e logistiche del futuro. Questa infrastruttura rappresenta un’opportunità unica per sviluppare commercio e turismo, due pilastri fondamentali della nostra economia, e per attrarre investimenti privati e pubblici, stimolando crescita e occupazione e chi continua a negarne o a sottovalutarne l’importanza non comprende le dinamiche di un mondo sempre più interconnesso, dove infrastrutture efficienti e sostenibili sono la chiave del progresso».

«Il Ponte non è un costo – ha ribadito  Minasi – ma un investimento strategico che integra territori, favorisce lo sviluppo del Mezzogiorno e posiziona l’Italia come snodo cruciale nei corridoi europei e mediterranei. Come Lega siamo orgogliosi di sostenere un’opera di tale rilevanza, che rappresenta una vittoria per il Sud e per l’Italia intera. Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura: è un messaggio di fiducia e di futuro per le generazioni a venire». (rp)

Occhiuto (Fi), Loizzo (Lega), Antoniozzi (Fdi): No a notizie false su Città Unica

Il senatore di FI Mario Occhiuto e i deputati Simona Loizzo (Lega) e Alfredo Antoniozzi (Fdi), hanno evidenziato come «a cinque giorni dal voto per il referendum sulla città unica assistiamo con sgomento alla continua diffusione di notizie palesemente false».

«Si sostiene – hanno spiegato – che i dipendenti della Rende Servizi perderebbero il posto di lavoro. Falso, perché dipendenti di una partecipata. Altrettanto falso parlare di rischio per i lavoratori delle cooperative di Cosenza che, invece, potrebbero vedere aumentati i loro salari per una stabilizzazione in un unico contenitore».

«Falso – hanno ribadito – che con la città unica verrebbe spostata la sede del municipio a Cosenza (!), e che chiuderebbero gli uffici comunali di Rende e Castrolibero: rimarranno ovviamente aperti e funzionali anche in virtù della nascita dei municipi. Siamo costretti quotidianamente a controbattere a notizie del tutto inventate che hanno il solo scopo di generare paure nella cittadinanza. Metodi che potevano essere giustificati alle elezioni politiche del 1948 non oggi».

«Non c’è una sola contestazione, dai debiti di Cosenza ai posti di lavoro – hanno concluso –, che abbia un minimo di fondamento. E purtroppo rimane l’amarezza di non potersi confrontare su livelli di verità e di contenuti». (rp)

Rapani (Fdi): Fusione per Cosenza non diventi una gara tra le città

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, è intervenuto nel dibattito sul progetto di fusione per la grande Cosenza, auspicando che il confronto non degeneri in sterili polemiche o commenti inopportuni. L’appello del parlamentare si concentra sulla necessità di abbandonare logiche divisive per puntare a una visione più ampia e lungimirante per lo sviluppo dell’intero territorio calabrese.

«Chi si espone in dichiarazioni o commenti divisivi dovrebbe volare alto, guardando oltre i localismi e lavorando per una Calabria più unita e forte», ha sottolineato il senatore, evidenziando come l’attenzione debba essere rivolta ai temi strategici piuttosto che a rivendicazioni territoriali. Rapani ha espresso dubbi sul processo di fusione che interessa l’area Bruzia, criticando l’idea che possa essere guidato esclusivamente dalla volontà di superare Corigliano Rossano sul piano demografico.

«Trovo limitante e fuori luogo chi sostiene posizioni simili. Se questa è la motivazione alla base, ritengo che il progetto sia destinato al fallimento», ha affermato. A preoccupare il senatore è l’impressione che le dinamiche politiche locali possano degenerare in conflitti interni che non giovano al progresso del territorio. «Non avrei mai immaginato che Corigliano Rossano potesse fare paura ai politici nativi di Cosenza al punto da temere un eventuale potenziamento della città jonica» ha commentato.

Rapani ha ribadito che Corigliano Rossano ha pieno diritto di ambire allo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale, un percorso che però non deve essere percepito come una minaccia per altre realtà territoriali.

«La Sibaritide, con al centro Corigliano Rossano – ha precisato il parlamentare – ha tutto il diritto di pensare allo sviluppo del territorio e lo fa senza pensare di creare nocumento a nessuno».

Il senatore si è detto inoltre sorpreso dalle dichiarazioni di alcuni esponenti politici di alto rango, ritenendole fuori luogo e non in linea con l’interesse collettivo.

«Auspico un lavoro sinergico sui temi strategici – ha detto Rapani – che possono contribuire a far uscire la regione dall’isolamento nel quale è stata relegata da sempre».

Infrastrutture, trasporti, sicurezza e sanità sono le priorità indicate dal senatore, che invita tutte le forze politiche a impegnarsi su questi fronti per rilanciare il territorio calabrese.

«Questi sono i temi sui quali ci dovrebbe essere un lavoro congiunto,  ha concluso, esortando a superare rivalità locali per concentrarsi su obiettivi comuni. L’appello di Rapani è dunque un invito alla coesione, affinché la Calabria possa guardare al futuro con maggiore ambizione e concretezza, superando divisioni e rivalità che rischiano di frenare il suo sviluppo. (rp)

OCCHIUTO (FI): con ddl Fi su stadi salto di qualità soprattutto al Sud

«Con il disegno di legge che Forza Italia presenterà in Senato nei prossimi giorni ci aspettiamo un salto di qualità sulla costruzione e ristrutturazione degli impianti calcistici italiani». È quanto ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, sottolineando come si tratti di «una proposta che porterà vantaggi soprattutto al Sud Italia, dove la maggior parte degli impianti realizzati più di sessant’anni fa si trova oggi all’interno dei nuovi perimetri urbani».

«Grazie alla nostra proposta – ha spiegato – potremo finalmente rigenerare parti importanti delle nostre città. Per questo auspico che siano ripresi anche i progetti di realizzazione degli stadi di Cosenza, di cui il progetto era già stato aggiudicato durante il mio mandato da sindaco, e di Catanzaro».

«Vogliamo dotare le nostre città – ha concluso – di impianti sportivi all’avanguardia, che possano diventare luoghi multifunzionali di aggregazione anche dal punto di vista sociale e culturale». (rp)

Palazzo di Giustizia, Cannizzaro (FI): Si pone fine a una vicenda emblematica di fallimento

«Da oggi il Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria torna ad essere ufficialmente un cantiere in attività», ha dichiarato il deputatao di FI, Francesco Cannizzaro, partecipando alla consegna del cantiere all’impresa che realizzerà l’opera.

«Con questa data poniamo fine all’ennesima grande incompiuta della Calabria – ha spiegato – e segniamo l’avvio di una nuova grande opera che vedrà la luce, perché di fatto è come se avessimo pigiato il tasto reset per ripartire da zero, meglio di prima. L’Uta (Unità Tecnica Amministrativa) della Presidenza del Consiglio ed il Ministero di Giustizia hanno riconosciuto come determinante l’incontro organizzato a Roma il 3 marzo 2023 con il Ministro alla Giustizia Nordio, a cui hanno partecipato anche il Procuratore generale Gerardo Dominijanni ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Rosario Infantino. Sono felice di aver contribuito a dare nuovo forte impulso a questo iter, in un clima di sinergia istituzionale globale che ci ha permesso di trovare la soluzione per uno dei grandi problemi del nostro territorio».

«Vorrei, pertanto – ha detto ancora – ringraziare ancora una volta il Ministro Carlo Nordio, per aver immediatamente preso a cuore la questione ed averla affrontata prendendola di petto; oltre a lui, il mio doveroso grazie ai due Sottosegretari del Ministero di Giustizia, i colleghi parlamentari e amici Francesco Paolo Sisto e Andrea Delmastro, costantemente pungolati rispetto alla vicenda e risultati decisivi per la lieta conclusione dell’iter amministrativo».

«Questo cantiere era l’emblema del fallimento – ha concluso –. Oggi, invece, la squadra Stato ha vinto, perché non potevamo permettere che, proprio in una terra come la nostra, il mondo della Giustizia non avesse una casa funzionale ed efficiente, che le complicanze burocratiche avessero il sopravvento sull’utilità di un edificio così incisivo nell’andamento di un territorio. Dopo anni di ritardi, complicanze, affanni, possiamo dire di aver posto una data alla fine dei lavori del Palazzo di Giustizia: entro due anni dal riavvio del cantiere questa struttura avrà vita a tutti gli effetti. (rp)

Irto (PD): Ritardi e confusione confermati anche dalla Corte dei conti su Zes unica

Il senatore del Partito Democratico, Nicola Irto, ha evidenziato come «sullo stato della Zes Unica, la Corte dei conti ha confermato criticità che a parte avevamo già sollevato».

«In particolare, noi avevamo accusato – ha spiegato Irto – grossi ritardi imputabili alla confusione del governo Meloni, poca trasparenza nei dati, scarsa chiarezza nelle procedure autorizzative e, soprattutto, la mancata approvazione definitiva del Piano strategico della Zes, fatto che rallenta gli investimenti e frena lo sviluppo del Sud».

«Proprio di recente, nell’analisi sullo stato di avanzamento del “Piano strategico Zes unica”, la Corte dei conti – ha sottolineato il senatore dem – ha raccomandato alla Struttura di missione di approvare al più presto e in via definitiva questo documento indispensabile. Ancora, la Corte ha evidenziato la necessità di prevedere e attuare i controlli sull’andamento del Piano, dopo aver definito gli appositi indicatori. Non solo, la Corte dei conti ha scritto che va migliorata la pubblicità e la completezza dei dati ufficiali e ha chiesto di distinguere con chiarezza le funzioni degli organismi coinvolti nella gestione del Piano sulla Zes, al fine di evitare sovrapposizioni e dunque nuove lungaggini. La Corte ha inoltre rimarcato l’esigenza di raccordare gli interventi in fase di autorizzazione unica con il Piano strategico non ancora adottato».

«È dunque evidente – ha concluso – lo stallo creato dal governo, che si è reso sordo e cieco sin dalla nascita della Zes unica». (rp)

Minasi (Lega) replica al PD: Ponte opera straordinaria che proietterà l’Italia nel mondo

«Il Pd dimostra, così, per l’ennesima volta, di quanto poco a cuore abbia le sorti del Sud e dell’Italia in generale e di come in realtà l’unica cosa che interessi ai suoi esponenti è la strumentalizzazione politica di ogni tema, fondata su convincimenti ideologici che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico». È quanto ha detto la senatrice della Lega, Tilde Minasi, replicando all’interrogazione parlamentare, a prima firma dell’eurodeputata Annalisa Corrado, rivolta alla Commissione Europea contro il Ponte sullo Stretto.

«Il Ponte è un’opera straordinaria che porterà lavoro, occupazione, sviluppo e proietterà l’immagine del nostro Paese nel mondo – ha ricordato la Senatrice – ma soprattutto rispetta i criteri di priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore del bando per il co-finanziamento europeo.

«È, inoltre, un’infrastruttura essenziale per completare il corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo – ha spiegato – e la Commissione ha rilevato l’alta qualità del progetto. Avrà enormi ricadute socio-economiche, compreso il taglio delle emissioni inquinanti delle navi traghetto e dei tempi degli spostamenti, soprattutto per i pendolari e, non ultimo, ha ricevuto il placet di fior di scienziati, che lo hanno studiato e ne hanno valutato positivamente i benefici».

«Il Pd, dunque – ha concluso Minasi – farebbe bene a convogliare le sue energie su altro, anziché continuare a perdere tempo (e la faccia) ancora dietro a questa sterile battaglia. I cittadini sono stanchi dell’Italia del No. E anche noi, che proseguiremo sul nostro cammino, nel solo interesse degli italiani». (rp)

Rapani (Fdi): Estendere il Frecciarossa da Milano a Sibari

Il senatore Ernesto Rapani sollecita la Regione a intercedere con Trenitalia e Rfi per superare la logica del profitto, garantendo servizi essenziali per il Sud e migliorando la mobilità interregionale con il collegamento Sibari-Metaponto.

Il sistema dei trasporti in Calabria, nonostante i progressi degli ultimi anni, necessita di un ulteriore sforzo per diventare veramente funzionale e competitivo. In questo contesto, l’impegno dell’assessorato regionale, che ha recentemente acquisito nuovi convogli per migliorare la rete ferroviaria, è un passo positivo, ma il Senatore Ernesto Rapani ritiene che non sia ancora sufficiente. La Calabria, e in particolare la sua fascia ionica, ha bisogno di essere collegata in modo più efficiente con le principali arterie del Paese.

Il parlamentare ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessorato regionale, che ha portato all’acquisizione di nuovi convogli utili ad efficientare il sistema trasportistico. Un passo che, pur importante, non può considerarsi conclusivo.

«L’impegno per migliorare la rete ferroviaria in Calabria è fondamentale, ma dobbiamo spingerci oltre e garantire collegamenti diretti con le altre regioni, in particolare con le tratte che conducono verso il nord del Paese», ha dichiarato il senatore.

Uno dei punti cruciali che Rapani solleva riguarda la necessità di creare un collegamento ferroviario diretto tra Sibari e Metaponto, da cui parte il Frecciarossa per Milano Centrale. Questo collegamento sarebbe essenziale per unire la costa ionica alla dorsale adriatica, creando un corridoio di mobilità che risponde a esigenze concrete, soprattutto per i cittadini delle aree meno servite.

In particolare, Rapani plaude alla sinergia e al supporto dell’assessorato regionale nell’attuazione del collegamento tra la stazione ferroviaria di Crotone e l’aeroporto Sant’Anna, un passo che, secondo il Senatore, non solo contribuirà a migliorare la mobilità nell’area, ma avrà anche un impatto positivo sul turismo e sull’economia locale. Tuttavia, l’obiettivo del Senatore va oltre: è fondamentale anche il collegamento tra la Sibaritide e il Crotoniate, un’area che attende con urgenza una metropolitana leggera tra Crotone e Sibari, che consentirebbe di collegare le due aree in modo rapido e diretto.

«Il successo del Frecciarossa Sibari-Bolzano rappresenta un esempio tangibile di come interventi mirati possano migliorare significativamente la mobilità e incentivare lo sviluppo economico», ha detto Rapani, sottolineando l’importanza di iniziative di questo tipo per il Sud. Il progetto di collegamento, descritto come una vera e propria “metropolitana di superficie”, dimostra la capacità di Rfi e Trenitalia di rispondere alle esigenze del territorio.

Ora, secondo Rapani, è essenziale programmare la tratta Sibari-Metaponto, così da essere pronti con il servizio all’ultimazione dei lavori di elettrificazione, previsti per giugno 2026. L’obiettivo è creare un collegamento diretto che faciliti l’accesso del Sud alla rete ferroviaria ad alta velocità, con un impegno coordinato da parte delle istituzioni regionali e delle principali aziende di trasporto ferroviario.

Una delle problematiche sollevate dal Senatore riguarda la risposta di Trenitalia e Rfi, che, di fronte alla richiesta di estendere il frecciarossa Milano Centrale- Metaponto fino a Sibari, hanno evidenziato la scarsità di utenza come ostacolo principale. Tuttavia, Rapani ribadisce che il sistema dei trasporti non può basarsi esclusivamente su calcoli numerici. Le popolazioni del Sud, infatti, partono da una posizione svantaggiata rispetto a quelle del Nord, e questo gap deve essere colmato con politiche che garantiscano servizi efficienti, indipendentemente dalla densità di utenza.

«Le popolazioni del Sud non hanno la stessa disponibilità di servizi come quelle del Nord – ha spiegato il parlamentare – e questo non può essere un motivo per negare il diritto alla mobilità. L’area jonica, per volontà e responsabilità storiche, è un territorio dalle grandi potenzialità ma sprovvista di università, di grandi ospedali o insediamenti industriali, il che riduce naturalmente la presenza umana».

«Ma questo non giustifica il fatto – ha aggiunto – che i nostri cittadini siano penalizzati da un sistema di trasporti inadeguato. Non possiamo più ignorare che le persone, ovunque risiedano, devono avere gli stessi diritti e la stessa qualità di servizi, soprattutto considerando che tutti sono sottoposti alla medesima pressione fiscale».

Infine, il Senatore Rapani ha sottolineato come, in questo contesto, la riforma dell’autonomia differenziata rappresenti una chiave fondamentale per riequilibrare il divario tra Nord e Sud. La possibilità di decidere direttamente a livello regionale su materie cruciali, come i trasporti, permetterebbe di rispondere in modo più mirato alle esigenze del territorio e di garantire pari opportunità a tutte le regioni italiane. Il Senatore Ernesto Rapani conclude affermando che la questione dei trasporti non è solo una questione di numeri, ma di diritti e pari opportunità per tutti i cittadini.  (rp)

 

Orrico (M5S): Agonia dei lavoratori di Abramo non finirà presto

«Sono uscita dal tavolo convocato sulla vertenza Abramo con una certezza: l’agonia dei lavoratori non finirà tanto presto». È quanto ha detto la deputata del M5S, Anna Laura Orrico su Facebook, dopo il tavolo al Mimit, che si riunirà il 27 novembre.

«Il percorso sperimentale che la Regione Calabria – ha spiegato – ha inteso proporre per salvare i lavoratori è appena iniziato; tutte le aziende coinvolte nella vicenda, compresa Tim, intendono assumersi la responsabilità di trasferire le commesse esistenti o attivarne di nuove altrove e, con esse applicare la clausola sociale sui lavoratori Abramo, solo se ci saranno gli incentivi della Regione destinati a disoccupati o lavoratori percettori di ammortizzatori sociali; il Ministero del lavoro si è presentato con la dichiarazione “stiamo facendo degli approfondimenti” per risolvere il problema della Cassa integrazione non erogata negli ultimi 3 mesi; i Commissari hanno proposto per la fase di cessazione dell’attività che si apre l’8 novembre, di prorogare gli ammortizzatori sociali finché sarà possibile e fin tanto che il progetto della Regione Calabria non si concretizzi».
«Tralascio lo sconcerto – ha aggiunto – nell’apprendere che al Ministero del lavoro sono venuti ad un tavolo di crisi senza una risposta, perché è evidente che non è chiaro ai burocrati e alla Ministra Calderone che ci sono mille famiglie sul lastrico».
«Nel frattempo, il Presidente Occhiuto – ha proseguito – ha comunicato che il progetto di dematerializzazione delle cartelle sanitarie al quale dovrebbero essere destinati i lavoratori di Abramo si basa: su una manifestazione di interesse predisposta dall’Istituto Poligrafico di Stato per 5 milioni di euro, alla quale hanno risposto Tim e PosteItaliane, una delle due risulterà aggiudicataria e poi potrà subappaltare la commessa ad una azienda ulteriore che, attraverso gli incentivi regionali, avrà assorbito i lavoratori Abramo precedentemente formati grazie appunto ai bandi su formazione e lavoro messi in campo».
«Ci sono, però, diversi dubbi sulle tempistiche e sulla sostenibilità economica nel lungo periodo di questo progetto – ha rilevato – come hanno sottolineato i sindacati, ma il nodo principale è: questi lavoratori dovranno essere licenziati per accedere ai bandi e, quindi, essere appetibili per le aziende che dovranno impiegarli prima nella formazione e poi nei servizi di dematerializzazione?».
«Per evitare il doloroso passaggio della disoccupazione – ha spiegato – la Regione ha parlato di un nuovo bando che uscirà tra 10 giorni destinato alle aziende che assumeranno lavoratori attualmente percettori di misure integrative del reddito (ovvero gli ammortizzatori sociali). Tuttavia, questi bandi che impegnano risorse europee devono rispettare determinati parametri e requisiti, quindi il matching non è così scontato (d’altronde già il primo bando che doveva consentire ai lavoratori della commessa Fibercop di passare a Konecta si è rivelato un flop)».
«Prossimo appuntamento mercoledì 27 novembre – ha concluso – il tavolo si riunirà con l’auspicio che tutti questi dubbi si siano trasformati in certezze positive per i lavoratori. La mia sensazione è che le tempistiche non siano brevi, continueremo a vigilare». (rp)

Vertenza Abramo, Orrico (M5S) e Irto (PD): Chiediamo di partecipare al Tavolo convocato da Occhiuto

La deputata del M5S, Anna Laura Orrico e il senatore del PD, Nicola Irto, hanno invitato una lettera, a nome di tutti i deputati e senatori, calabresi e siciliani, del M5S e del Pd, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone , «nella quale chiediamo di poter partecipare al tavolo sulla vertenza Abramo Customer Care annunciato sui social media dal Presidente Occhiuto che si dovrebbe tenere il prossimo 5 novembre».

«Siamo fortemente preoccupati – hanno detto i parlamentari – dal destino dei mille lavoratori di Abramo Customer Care, dislocati tra Calabria e Sicilia, i quali, in passato e nelle ultime ore, ci hanno trasmesso la drammaticità della vicenda che stanno vivendo ormai da troppo tempo segnata dall’incertezza e dalla paura di perdere definitivamente la propria occupazione».

I Commissari straordinari hanno comunicato ieri ai lavoratori che, dal 1° novembre, saranno tutti in Cassa integrazione per il 100% delle ore. Mentre, da tre mesi, gli stessi lavoratori non ricevono la Cassa integrazione straordinaria. Manca, inoltre, il decreto che il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è tenuto ad emanare.

«Una situazione difficile – prosegue la nota – cui fanno da corollario le dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria Occhiuto che annuncia una soluzione di fatto conosciuta nello specifico da nessuna delle parti sociali e dei rappresentanti dei lavoratori».

«Ecco perché – hanno concluso Anna Laura Orrico e Nicola Irto – ci auguriamo che la nostra richiesta sia accolta in modo da poter partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione degna di questo nome per una vertenza che, visto il numero di lavoratori interessati, deve assumere carattere nazionale». (rp)