Ferro (FDI) farà interrogazione per vertenza Coolap Reggio Calabria

La deputata di Fratelli d’ItaliaWanda Ferro, farà un’interrogazione per portare all’attenzione del Governo la vertenza del Coolap di Reggio Calabria. Lo ha reso noto il commissario di Fratelli d’Italia di Reggio Calabria, Denis Nesci.

«”Abbiamo seguito negli ultimi giorni  – ha spiegato – la lunga vertenza psichiatrica che ha messo in ginocchio un intero comparto e, sentiti i vertici del Coordinamento dei lavoratori psichiatria (Coo.la.p.), abbiamo investito della delicata situazione la deputata Wanda Ferro per portare sul tavolo nazionale un disagio che perdura da mesi». (rp)

Parentela (M5S): In arrivo 31,1 milioni di euro per i pescatori italiani

Il deputato del Movimento 5 StellePaolo Parentela, ha reso noto che «i pescatori italiani potranno, presto, presentare domanda per accedere ai 31,1 milioni di euro stanziati nella scorsa legge di Bilancio, grazie ad un emendamento del collega Filippo Gallinella, del Movimento 5 Stelle».

«Infatti, è si è conclusa la necessaria interlocuzione tra Inps e Ministero del Lavoro, sicché verrà presto emanata una disposizione per l’avvio della raccolta delle domande, che si concluderà a fine settembre» ha spiegato Parentela, componente della commissione Agricoltura, in merito alla misura di sostegno al reddito in favore dei lavoratori della pesca che abbiano subito una sospensione o una riduzione dell’attività lavorativa, o una riduzione del reddito, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si tratta di un aiuto che potrà essere riconosciuto per una durata massima di 90 giorni, nel periodo tra il 1° gennaio 2021 e il prossimo 30 giugno.

«Mi auguro che accanto a questo sostegno per l’emergenza Covid – ha concluso Parentela – si aggiungano presto ammortizzatori sociali stabili e duraturi per i lavoratori della pesca. In tal senso c’è una proposta, che approderà nei prossimi giorni alla Camera, contenuta in un disegno di legge del collega 5 Stelle Giuseppe L’Abbate, che porta anche la mia firma, su cui sono al lavoro i ministri Patuanelli e Orlando. Nello specifico, si tratta di norme che concorrono a risolvere definitivamente la situazione previdenziale dei pescatori italiani». (rp)

Sapia (Alt. c’è): In Calabria ritardi mostruosi su piano regionale anti-covid

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha reso noto che «la Corte dei Conti ha certificato che in Calabria il Piano anti-Covid ha un ritardo mostruoso, il che è una vergogna».

«Nel maggio 2020 – ha spiegato – il governo Conte aveva stanziato quasi un miliardo e mezzo per potenziare l’assistenza ospedaliera in tutta Italia, a fronte della richiesta di 711 milioni, da parte delle Regioni, per incrementare i posti letto disponibili nei reparti Covid. Ad oggi, la Calabria è riuscita ad attivare solo 16 posti di terapia intensiva sui 134 previsti e appena 11 posti di semintensiva. Inoltre la Calabria non è riuscita a portare a termine nessuno dei 18 progetti di adeguamento dei Pronto soccorso. Ancora, delle 9 nuove ambulanze acquistate ne sono arrivate solo 3».

«Si tratta – ha proseguito il deputato – di un autentico disastro. Se la Calabria avesse concretizzato, ci saremmo risparmiati anche i danni economici causati dalle chiusure, determinate dall’inadeguatezza dei servizi sanitari. Ricordo ancora le imbarazzanti dichiarazioni televisive dell’ex commissario Cotticelli sul Piano anti-Covid e rammento una mia interrogazione del 17 dicembre scorso, a seguito della quale il ministero della Salute precisò che il soggetto attuatore per le attività anti-Covid era lo stesso commissario alla Sanità regionale».

«Mi fa infuriare – ha concluso Sapia – che i sanitari calabresi abbiano dovuto fronteggiare il Covid senza mezzi e con turni massacranti, peraltro senza ricevere l’indennità prevista. Ora chi ha sbagliato deve pagare di tasca propria». (rp)

Sen. Abate (Misto) su istituzione fermata Maratea del Frecciargento Sibari-Bolzano

La senatrice del gruppo MistoRosa Silvana Abate, si è detta perplessa, di fronte alla decisione della Regione Calabria, di far fermare il Frecciargento Sibari-Bolzano anche a Maratea, in Basilicata, in quanto «continuo a non capire come mai tutte le nuove fermate richieste vengano convogliate su questo treno, che rappresenta l’unico collegamento ad alta velocità tra la Sibaritide e il resto dell’Italia e che con tanta fatica e lavoro siamo riusciti a portare su quella Fascia Jonica da sempre abbandonata dai politici che l’hanno amministrata negli ultimi decenni».

«Non ne faccio una polemica campanilistica – ha spiegato – ma questa decisione pone una serie di problemi e interrogativi nel merito della questione. Al di là dei (minimi) tempi materiali che si perderanno per la discesa e la salita dei passeggeri, di fatto viene tolta utenza sia alle aree turistiche del Tirreno Cosentino sia, e soprattutto, alle aree turistiche e archeologiche della Sibaritide stessa nella stagione più importante dell’anno per queste zone. Il problema più grave è proprio che, istituendo la nuova fermata, si rende il treno meno fruibile poiché si va a ridurre la disponibilità dei 216 posti per i viaggiatori sulla Fascia Jonica che non possono notoriamente usufruire di altri treni né ad alta velocità né del servizio universale disponibili, invece, per Maratea».

«Il tutto – ha proseguito – diventa ancora più incomprensibile se si pensa che proprio dal 13 giugno partirà anche il regionale Crotone-Sibari andata e ritorno in coincidenza proprio col Frecciargento considerando che anche per Crotone (e per tutta la Fascia Jonica) esiste solo ed esclusivamente questo collegamento veloce. Una scelta, quindi, illogica avvenuta, peraltro, grazie ad un accordo a titolo gratuito tra Regione Calabria e Basilicata. Da quanto emerso in questi giorni sulla stampa, a questo va aggiunto anche il fatto che la suddetta stazione non sarebbe a norma in quanto non sarebbero state abbattute le barriere architettoniche. Al momento, in base alle informazioni in mio possesso, si potrebbe profilare anche una carenza di legittimazione nella richiesta fatta dall’assessore calabrese ai Trasporti Catalfamo poiché da una prima verifica di bilancio risalente all’agosto del 2020, così come previsto nel contratto istituitivo della Frecciargento tra la Regione Calabria e Trenitalia, è emerso inequivocabilmente che la Regione deve coprire economicamente solo ed esclusivamente la tratta Sibari-Paola, poiché tutto il resto del percorso si mantiene già a mercato, ragion per cui la Calabria può avanzare richieste solo su una tratta da lei sovvenzionata».

«Per questo motivo – ha proseguito – ho scritto a Trenitalia e ai vertici della Regione Calabria chiedendo che venga rivista con assoluta urgenza la decisione di assegnare, per tutto il periodo estivo, la fermata alla stazione di Maratea onde evitare un grave ed irreparabile pregiudizio a tutto il bacino di utenza della Fascia Jonica. La Calabria, e in particolar modo la Fascia Jonica, andrebbero tutelate maggiormente anche dai sindaci e dall’assessore regionale Gallo, unico rappresentante del territorio jonico. A mio avviso, invece, se ne dovrebbe programmare con puntualità e decisione il futuro. Non concederla gratuitamente al primo offerente per accordi politici tra colleghi di partito».

«Così – ha concluso – si rischia di vanificare il lavoro fatto in passato da me con gli altri rappresentanti istituzionali per istituire questa Freccia che resta l’unico collegamento veloce della Jonica col resto d’Italia. La Calabria e la Sibaritide hanno bisogno di ben altro. Questo è l’ennesimo esempio di come la politica negli ultimi vent’anni abbia soltanto pensato a svendere la fascia jonica e i suoi residenti». (rp)

Vono (IV): Ponte sullo Stretto opera che può rilanciare Sud e l’Italia

La senatrice di Italia VivaSilvia Vono, nel corso di una intervista sul numero 170 di Formiche, ha ribadito come il Ponte sullo Stretto sia «un’opera dai numeri impressionanti che può rilanciare il Sud (e l’Italia intera) nel mondo».

«Il Ponte sullo Stretto – ha spiegato – offre una soluzione di crescita e di sviluppo dei territori che ribalterebbe per sempre il paradigma dell’assistenzialismo al sud. Con tutto l’intergruppo parlamentare “Ponte sullo stretto: Rilancio e sviluppo che parte dal Sud”, convinti che il progresso internazionale del Paese deve mirare a rendere i nostri territori opportunità di investimento per piccole e grandi imprese, continuiamo nel lavoro al “Patto del Ponte” per una condivisione con il Governo».

Per la senatrice, infatti, il Ponte «rappresenta un’opera non solo sostenibile a livello finanziario ma che, tra attività dirette e indotto attivato, genererà circa 106 miliardi di euro di nuove entrate e 120 mila occupazioni per il settore pubblico nei primi 30 anni di gestione».

«La costruzione del ponte – ha concluso – sarà a costo zero per i cittadini, e darà allo Stato la disponibilità di un’infrastrutture cruciale». (rp)

Sapia (Alt. c’è) interroga Governo per atto aziendale del Policlinico Mater Domini

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, con una interrogazione al presidente del Consiglio, Mario Draghi e i ministri della Salute e dell’Università, Roberto SperanzaMaria Cristina Messa, è intervenuto sullo scontro in atto tra il rettore dell’Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, e il commissario straordinario del policlinico dello stesso ateneo, Giuseppe Giuliano.

Nella sua interrogazione, il parlamentare, che alla Camera siede in commissione Sanità, ha riassunto le recenti doglianze del rettore, relative all’adozione, da parte di Giuliano, dell’Atto aziendale del policlinico universitario catanzarese, che per De Sarro sarebbe avvenuta in violazione delle intese obbligatorie con l’Università e, peraltro, con un’impostazione generale che non terrebbe conto delle caratteristiche specifiche dell’Azienda ospedaliero-universitaria. Di conseguenza, De Sarro ha anche ritirato l’assenso dato al commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo, rispetto alla nomina di Giuliano quale commissario aziendale.

«Questa contrapposizione istituzionale – ha precisato Sapia – rischia di ripercuotersi sui pazienti e sulle attività del policlinico universitario, perciò va risolta nel rispetto delle regole e a vantaggio della funzione pubblica della struttura. Pertanto, il deputato di L’alternativa c’è ha chiesto, al presidente Mario Draghi e ai ministri Roberto Speranza e Maria Cristina Messa, «quali iniziative di competenza intendano assumere, anche per il tramite del commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, al fine di verificare i fatti, di assicurare il rispetto delle norme sulle necessarie intese richieste dalle norme vigenti, nonché la definizione dell’Atto aziendale dell’Aou Mater Domini di Catanzaro secondo le disposizioni previste dalle leggi vigenti». (rp)

Auddino (M5S): Mio emendamento per Lpu in Gazzetta Ufficiale

Il senatore del Movimento 5 StelleGiuseppe Auddino, ha reso noto che «la onversione del decreto-legge Draghi, DL 44, è stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Significa che il mio emendamento al DL 44 su deroghe LPU e proroga dei contratti fino al 31 luglio 2021, è in vigore da oggi».

«È evidente – ha aggiunto – che ora non ci sono più dubbi per assumere e stabilizzare anche i 586 LPU restanti in Calabria, perché le deroghe valgono anche per loro. Fino al 31 luglio, gli enti potranno assumere gli LPU a tempo indeterminato in deroga, in qualità di lavoratori sovrannumerari, alla dotazione organica e al piano di fabbisogno del personale. Due mesi, un tempo congruo per poter stabilizzare i lavoratori rimasti».

«Dopo tre anni di intenso lavoro – ha concluso – si sta concretizzando l’obiettivo che mi ero prefissato ad inizio legislatura: tutti i lavoratori dovranno essere assunti a tempo indeterminato e stabilizzati, nessuno escluso!». (rp)

Vono (IV): 2 giugno giornata di dignità e orgoglio

La senatrice di Italia VivaSilvia Vono, ha ricordato come «il 2 giugno di 75 anni fa il popolo unito si recava alle urne per “conquistare” la nostra Repubblica».

«Con lo stesso impegno collettivo e l’entusiasmo della ripartenza – ha aggiunto – oggi celebriamo questa giornata con la dignità e l’orgoglio dell’Italia che crede nei valori della libertà, dell’uguaglianza e della democrazia. Un grande onore, per me, partecipare insieme al prefetto Maria Teresa Cucinotta, al sindaco Sergio Abramo, al vescovo Mons. Vincenzo Bertolone e a tutte le autorità civili e militari, alla cerimonia celebrativa di questa mattina a Catanzaro». (rp)

Sapia (Alt. c’è): Interrogazione su legittimità incarichi a Agenas in Calabria

Il deputato di Alternativa c’èFrancesco Sapia, ha interrogato il presidente del Consiglio e il ministro della Salute, a seguito dei dubbi espressi dal responsabile Anticorruzione dell’Asp di Cosenza ai propri superiori, circa la legittimità di incarichi dirigenziali affidati in Calabria alla funzionaria Agenas, Natalia Di Vivo, da ultimo assegnata alla struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale.

In particolare, si legge in un comunicato di Sapia, «nella sua interrogazione, il deputato, che alla Camera siede in commissione Sanità, ha chiesto al presidente Draghi e al ministro Speranza se non ritengano, per il tramite del commissario Longo, di verificare se gli incarichi conferiti dall’Asp di Cosenza e presso la Regione Calabria alla professionista in questione non costituiscano atti contrari al Piano di rientro e pertanto non debbano essere annullati dallo stesso commissario governativo».

«L’iniziativa parlamentare – ha precisato Sapia – nasce da una nota dello scorso 2 aprile a firma di Francesco Laviola quale responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza dell’Asp di Cosenza, nella quale sono espresse perplessità, già rappresentate anche all’Anac, in merito al conferimento dell’incarico di dirigente amministrativo della stessa Asp alla dottoressa Di Vivo, nonché alla sua assegnazione a servizio della struttura commissariale, senza, per quanto rappresentato nella nota del dottor Laviola, che risulti revocato l’incarico della medesima nella Azienda sanitaria provinciale di Cosenza».

«Su questi aspetti – ha evidenziato Sapia – occorre fare chiarezza, anche alla luce dei possibili profili di danno erariale adombrati nella nota del Laviola».

Sangregorio (Misto): Ai giovani va ricordata l’importanza del 2 giugno

L’on. Eugenio Sangregorio del Misto, ha ribadito che è importante ricordare e sottolineare ai giovani l’importanza rappresentata dal 2 giugno.

Non solo per il significato, «ma, soprattutto – ha spiegato Sangregorio – perché solo da allora esiste la libertà di cui talvolta neppure ci accorgiamo: la libertà che oggi ci appare negata a causa del virus che continua a perversare; ma proprio a causa di questo ci rendiamo conto di quanto importante sia, e sia stata così importante inserirla nella Carta costituzionale».

«Sono molti gli avvenimenti storici – ha spiegato – che ricordano le date gloriose o importanti nella vita della nostra penisola, ma certamente la data del 2 giugno rappresenta la più significativa. Non solo per l’avvenuto passaggio dalla monarchia alla repubblica, ma anche per altri tre motivi : la votazione a suffragio universale, la prima volta del voto alle donne e in ultimo la scelta delle persone che avrebbero predisposto la Costituzione, ovvero i costituzionalisti, eccellenti uomini e donne tramite i quali l’attuale Costituzione, pur con qualche modifica avvenuta nel corso degli anni, é ancora attuale. Oggi i padri costituzionalisti non ci sono più, l’ultimo fu Emilio Colombo, allora il più giovane tra i 556 eletti. Per la precisione, la prima occasione del voto alle donne non fu però il referendum del 2 giugno 1946, bensì le amministrative di qualche mese prima che videro una affluenza femminile alle urne di oltre l’89%».

«Fino a due anni fa – ha proseguito – a Roma si celebrava la ricorrenza con una grandiosa sfilata di bande musicali che accompagnavano i vari componenti delle forze armate in presenza del Capo dello Stato e dei principali personaggi del Corpo parlamentare, oltre all’affascinante passaggio delle Frecce Tricolori. La pandemia, purtroppo, non ha più consentito questa celebrazione, ma nella mente e nel cuore di tutti rimane pur sempre presente il significato di questa festa».

«Ai giovani e alle donne, soprattutto – ha concluso – va il mio pensiero e il mio impegno a proseguire nel lavoro parlamentare per un totale equilibrio nella partecipazione e nella presenza in tutti i settori della vita sociale.  Che sia un 2 di giugno di totale ripresa». (rp)