SOVERIA MANNELLI – Tutto pronto per l’Università d’Estate sull’Intelligence

Dal 12 al 13 settembre, a Soveria Mannelli, nella Biblioteca “Michele Caligiuri”, si terrà la quarta edizione ell’Università d’Estate sull’Intelligence.

L’evento, diretto da figure di spicco come Mario Caligiuri (presidente della Società Italiana di Intelligence), Paolo Messa (fondatore di “Formiche”) e Paolo Boccardelli (rettore dell’Università Luiss), si pone come un appuntamento di rilievo per discutere di tematiche cruciali legate all’intelligence e alla sicurezza.

«Credo sia molto importante e utile discutere di intelligence in senso generale, perché ciò significa affrontare un tema rilevante per la sicurezza nazionale», ha dichiarato Lorenzo Guerini, presidente del Copasir.

«Oggi la sicurezza nazionale – ha aggiunto – è un argomento fondamentale che dobbiamo porre al centro della nostra attenzione da diversi punti di vista. La sicurezza dei dati, sia in ambito aziendale che nelle pubbliche amministrazioni, è uno dei tanti aspetti cruciali. Ragionare sulle minacce, analizzarle e mettere queste analisi a disposizione del decisore politico è essenziale per prendere decisioni consapevoli».

Guerini ha sottolineato l’importanza della crescita di competenze e professionalità nel settore dell’intelligence: «Non siamo più nell’epoca dei misteri che spesso accompagnano la percezione dell’intelligence. Oggi siamo in un mondo popolato da professionisti che raccolgono e analizzano informazioni, offrendo supporto concreto alla comprensione delle minacce e delle linee di tendenza, fondamentali per prendere le decisioni giuste».

L’Università d’Estate sull’Intelligence rappresenta dunque un’importante occasione di formazione e approfondimento, volta a creare una cultura della sicurezza e a sviluppare competenze sempre più richieste in questo ambito strategico. (rcz)

A Sellia Marina emoziona il Campo Estivo dell’Unitalsi

Sta regalando emozioni a 35 persone fragili il campo estivo in corso al Villaggio Sirio di Sellia Marina e promosso dall’Unitalsi – Sottosezione di Catanzaro, che si conferma al top nel soddisfare i bisogni speciali di disabili e malati.

Il progetto, promosso dall’Unitalsi, è stato realizzato con il supporto della Parrocchia del S. Rosario e dell’Oratorio di S. Nicola di Sellia Marina, nonché della Parrocchia S. Maria della Pace di Catanzaro, che hanno curato le attività di animazione pomeridiane. Una settimana intensa con un ricco programma di attività ricreative, giochi e spettacoli serali a cura dell’animazione del villaggio.

In programma anche l’esibizione del giocoliere e funambolo Johnny Rope e, per concludere, nella serata di sabato, l’intrattenimento musicale di Enzo Midi Live. Artisti che, attraverso la loro arte, vogliono regalare una serata indimenticabile.

Lo scorso giovedì, l’Arcivescovo Metropolita della Diocesi Catanzaro-Squillace, Mons. Claudio Maniago, si è unito a questa allegra compagnia per condividere l’esperienza. «Bello ed emozionante» sono gli aggettivi che Sua Eccellenza ha utilizzato per descrivere la serata. I ragazzi speciali, con la loro straordinaria bellezza interiore, si sono esibiti in canti e balli davanti a un parterre di ospiti, tra cui la dott.ssa Enzina Falbo, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sellia Marina, e il dott. Pietro Maglio, Presidente del Lions Club Host Catanzaro, sostenitore dell’iniziativa. Gioia, dolcezza e simpatia sono stati gli ingredienti predominanti. In una parola: emozionante.

Progetti concreti come questo devono moltiplicarsi e replicarsi, per il bene delle persone fragili che, anche solo per una settimana, vogliono vivere un po’ di normalità e, perché no, essere al centro dell’attenzione delle persone più fortunate.

«Un immenso grazie a Mons. Maniago – ha affermato la Presidente di Sottosezione, Angela Vatrano – che dà forza alle nostre iniziative e ci onora sempre della sua presenza. E un grazie di cuore a chi ci ha dato fiducia sostenendo questo progetto: in primis, tutto il direttivo e ogni singolo lavoratore del Villaggio Sirio che aprono per noi porte e cuori; le due menzionate Parrocchie e l’Oratorio che ci hanno dato un aiuto concreto; le imprese Rotundo e Figli, Igea Calabria, Gioielleria Megna, Btech, Muraca, Tassoni Scaccia, Gelateria Fred e la Coop. Giroquadro, per il sostegno economico e/o materiale. Ringrazio anche tante persone che ci hanno omaggiato di dolci per allietare i momenti pomeridiani. Infine, un grazie, anch’esso colmo di riconoscenza, a tutti i volontari Unitalsi e non, che hanno dedicato tempo ed energie, e ai nostri amici speciali, per la gioia che ci danno». (rcz)

LAMEZIA – Dal 10 settembre torna la rassegna Al Vaglio

Dal 10 al 14 settembre, nel quartiere Sambiase di Lamezia Terme è in programma la rassegna Al Vaglio, organizzata dall’Associazione Al Vaglio e con la direzione artistica di Antonio Pagliuso.

Col patrocinio del Comune di Lamezia Terme, gli appuntamenti dal 10 al 14 settembre 2024 aprono la nuova stagione de Al Vaglio, promossa dal progetto a cura di Associazione culturale Al Vaglio e finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, nell’ambito degli “Eventi di promozione culturale 2024”, in attesa di approvazione della graduatoria definitiva.

Al Vaglio 2024 gode della direzione logistica e organizzativa del presidente dell’associazione omonima Antonio Lorena e dei tecnici ingegneri Alessandro Sesto e Francesco A. Fagà e delle riprese e foto del film-maker Lorenzo Cardamone. Partner culturali de Al Vaglio 2024 sono: Glicine rivista, Premio Muricello, Compagnia teatrale BA 17, Compagnia teatrale I Vacantusi, Associazione culturale Ad Turres e Libreria Tavella – Ubik. Il partner tecnico è Music art service di Tonino Sirianni.

Nello spazio di Atrio Verdi, i lavori partiranno martedì 10 settembre alle 20.45 con la musica dello “Stark Duo” coi Maestri Luca Laganà e Paolo Isabella. Le note dei due musicisti inaugureranno il format “Letteratura ritrovata” e il talk in ricordo di Dario Bellezza, poeta provocatorio e controverso di cui in questi giorni ricorrono gli ottant’anni dalla nascita. Scoperto da Pier Paolo Pasolini che nel ’71 lo salutò come “il miglior poeta della nuova generazione”, Bellezza alternò poesia – la sua raccolta “Morte segreta” vinse il Viareggio nel ’76 – e prosa, ottenendo grandi consensi in entrambi i casi. Dopo la morte, però, l’autore è scivolato nell’oblio della letteratura nazionale, tanto che i suoi libri sono praticamente introvabili sia nelle librerie sia nelle biblioteche.

Ospite dell’appuntamento sarà Marco Beltrame, studioso, laureato in Problemi di Storiografia del Teatro e dello Spettacolo presso l’Università La Sapienza con una tesi sul teatro di Dario Bellezza dal titolo “Amore funesto. Il teatro di Dario Bellezza”. Nel 2022 Beltrame ha ricoperto il ruolo di consulente letterario e responsabile delle ricerche d’archivio per “Bellezza, addio”, documentario sulla vita di Dario Bellezza, con la regia di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, prodotto da Zivago Film e Luce Cinecittà.

Lo studioso converserà con il direttore artistico de Al Vaglio Antonio Pagliuso. La conversazione sarà animata da una serie di letture affidate a Sabrina Pugliese, attrice teatrale.

Il secondo appuntamento si terrà giovedì 12 settembre. Sempre alle 20.45 e sempre nell’Atrio Verdi, sarà presentata la nuova edizione, fresca di stampa per Rubbettino, de “Il carcere”, romanzo di Cesare Pavese, fra i maggiori scrittori, poeti e intellettuali del Novecento italiano. “Il carcere” è incentrato sulla esperienza che Pavese visse in Calabria, precisamente a Brancaleone Calabro, fra l’estate del 1935 e l’inverno del 1936, spedito al confino politico dal regime per attività antifascista. Recluso in una casupola bassa a pochi passi dallo Jonio, quel mare che diventò subito la “quarta parete della sua prigione”, Cesare Pavese scoprì una civiltà selvaggia, seducentemente greca, incrociando personaggi mitici, pienamente pavesiani, uomini e donne dalla vita aspra, come la terra cui appartenevano: Elena, Giannino, Barbariccia, la Concia, la serva scalza e dal “viso bruno e caprigno” di cui si invaghì.

Monica Lanzillotta, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi della Calabria che del volume ha scritto la nota introduttiva, parlerà dell’opera – centrale nella produzione di Pavese – con Francesco Bevilacqua, avvocato e scrittore, Luigi Franco, direttore editoriale Rubbettino, e Antonio Pagliuso.

Il cartellone de Al Vaglio 2024 chiuderà sabato 14 settembre alle 20.45 quando l’Atrio Verdi ospiterà la presentazione de “L’ultima candela di Krujë”, romanzo di Stefano Amato uscito per Neri Pozza. L’evento è in collaborazione con il Premio Muricello, in quanto il libro di Amato è il vincitore in carica del riconoscimento letterario, premiato lo scorso 12 luglio nel corso della serata di gala del Premio a San Mango d’Aquino.

Dal romanzo: “Era ormai solo una questione di giorni e i turchi sarebbero arrivati davanti alle mura di Krujë, già presidiate notte e giorno: i cannoni erano già carichi e posizionati sulle torrette delle mura e sui bastioni del castello, assieme ai balestrieri e agli spadaccini. All’alba del 14 maggio le campane della vecchia torre cominciarono a suonare all’impazzata, le guardie correvano per le vie di Krujë urlando a squarciagola: ‘I turchi, i turchi, svegliatevi, arrivano i turchi!’”

Lo scrittore di origini arbëreshë dialogherà con Angelica Artemisia Pedatella, scrittrice e regista. L’introduzione dell’incontro sarà a cura di Antonio Chieffallo, fondatore del Premio Muricello. (rcz)

ROCCELLETTA DI BORGIA (CZ) – Presentato il Centro Oikos

È stato presentato Oikos – Centro per lo Sviluppo Integrale dei Giovani, che sarà coordinato dall’Associazione di Promozione Sociale Oikos che vuole accompagnare la crescita dei giovani nelle quattro dimensioni della vita umana: spirituale, psicologica, biologica e materiale.

I giovani sono anche i protagonisti dell’esperienza di rigenerazione dell’ immobile in cui il Centro sorge, a Roccelletta di Borgia, puntando sulla voglia di intraprendere, sulla loro capacitazione e sullo sviluppo dei talenti. 

La visione che Oikos persegue è quella di diventare una “Intrapresa Sociale” in una terra, la Calabria, in cui proprio i giovani sono spesso penalizzati e resi “soggetti fragili”, all’interno di un sistema socio-economico e politico che fatica a renderli protagonisti di processi di autorealizzazione e sviluppo. Il Centro aspira ad essere un luogo in cui veder fiorire giovani fiduciosi e realizzati, changemaker e placemaker, costruttori di bellezza, cittadini consapevoli e custodi del bene comune. La missione di Oikos sarà, quindi, quella di accompagnare la cura del loro benessere integrale, per renderli capaci di generare uno sviluppo integrale e sostenibile anche per il nostro pianeta e per  l’Umanità che lo abita. 

Per tale ragione, il Centro si pone è quella di offrire stimoli e servizi integrati, ad una fascia di destinatari tra i 15 e i 35 anni, organizzati in quattro aree d’intervento: Educazione e sviluppo umano;  Benessere della persona; Aggregazione e socializzazione; Orientamento, formazione e lavoro.

La proposta di valore che il Centro esprime, è resa tale grazie alla compartecipazione di una molteplicità di soggetti sociali, istituzionali ed ecclesiali che compongono l’ecosistema del centro, promuovendolo e animandolo attraverso uno stile di governance condivisa: l’Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace, attraverso il Progetto Policoro e il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile; l’Associazione di Volontariato Khòra; la Cooperativa sociale Giroquadro; l’Associazione Modelli si nasce; il Circolo Laudato Si’ di Davoli; lo Studio Professionale Panta Rei. Questi i soggetti attualmente attivi nel centro, con l’auspicio che l’ecosistema cresca, coinvolgendo altri attori locali che vogliano contribuire ad ampliare una comunità di scopo volta a promuovere lo sviluppo integrale dei giovani. 

Il Centro sarà inaugurato il 28 Settembre, nell’ambito di un programma mensile di eventi interamente dedicato al Tempo del Creato, presentato oggi nell’Aula Sancti Petri dell’Arcivescovado di Catanzaro alla presenza S.E Monsignor Claudio Maniago, delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo, in un momento di confronto con i fondatori dell’Associazione Oikos. (rcz)

A Sellia Marina l’evento sull’autonomia differenziata: è un’opportunità per il Sud o il Nord è egoista?

Domani pomeriggio, a Sellia Marina, alle 17.30, nel Salone della Cultura del Resort Costa Blu, si terrà un incontro-dibattito dal titolo “Autonomia Differenziata: un’opportunità per la rinascita del Sud o un Nord sempre più egoista?”.

L’evento vedrà la partecipazione di importanti personalità del panorama politico ed economico, che si confronteranno su un tema cruciale per il futuro del nostro Paese, ovvero l’autonomia differenziata e le sue implicazioni per le regioni del Sud.

Tra i relatori presenti ci saranno il senatore Nicola Irto, coordinatore regionale del Partito Democratico, Sasso Rossano, coordinatore regionale della Lega, Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, già Presidente del Consiglio regionale della Calabria; Mario Tassone, ex parlamentare e Sottosegretario, Giuseppe Mazzullo, Presidente Nazionale di Cicas; l’economista Matteo Olivieri e il Dr. Giuseppe Nucera, fondatore de “La Calabria che vogliamo”.

Il dibattito sarà introdotto dai saluti di Walter Placida, sindaco di Sellia Marina, e sarà moderato da Santo Strati, direttore del quotidiano Calabria.Live. L’incontro rappresenta un’occasione unica per riflettere su un argomento di grande attualità, analizzando le diverse prospettive e conseguenze di una maggiore autonomia per le regioni italiane, in particolare per quelle meridionali.

«La sfida del decentramento (che è innanzitutto decisionale e riguarda la possibilità di prendere in mano il proprio futuro) include anche la possibilità di creare aziende di credito a carattere regionale o enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale», ha evidenziato Nucera, sottolineando come «riportare dopo tanti anni in Calabria un istituto di credito a carattere regionale, che investa nella crescita del territorio o nel ritorno di cervelli in fuga come parte del proprio mandato, potrebbe certamente ridare nuova linfa alle filiere agroindustriali della nostra regione ed impedire il drenaggio di risorse che annualmente lascia la nostra regione per essere investita altrove».

«Siamo convinti – ha proseguito il già presidente di Confindustria RC – che l’autonomia differenziata possa rappresentare la scintilla in grado di far scattare nuovamente nei calabresi l’orgoglio di appartenenza, e per questo motivo riteniamo che il tempo sia maturo per avviare una discussione seria e non dogmatica sull’argomento, utile soprattutto a scardinare la mentalità assistenziale che ancora prevale in molte aree della nostra Calabria». (rcz)

GIZZERIA (CZ) – Si consegna il Premio Caposuvero

Domani sera, a Gizzeria, alle 21, ai Giardini della Torre di Caposuvero, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Caposuvero, ideato e fondato da Giuseppina Fragale, presidente della proloco di Gizzeria Caposuvero e giunto all’11esima edizione.

L’evento è il risultato di valutazioni mirate ed attente da parte del team di esperti della Prololoco  ed assegna attestati di encomio a persone o gruppi, dall’ammirevole comportamento, dunque, con quell’atteggiamento che diviene ’esempio’ per gli altri professionisti e da ‘segnale di qualità’ per le persone che necessitano dei servizi della pubblica/privata amministrazione e delle imprese, ma che disconoscono la presenza di tali ‘eccellenze conterranee’ che esercitano il proprio lavoro con integrità e professionalità, senza differenza alcuna di trattamento per i fruitori del servizio richiesto.

Il tema legalità è il settore del Premio prediletto dalla nostra presidente che, per l’undicesima edizione, ricompensa premiando il lodevole lavoro di quelli che saranno gli ospiti più attesi dall’attento pubblico che presenzierà la sera del sei settembre. Ovviamente grande suspance per la scaletta dei premiati del 2024, che consta di magistrati e medici, insegnanti ed attori, sportivi e giornalisti, Imprenditori ed Artisti con le Forze dell’Ordine tutte. Si apra il sipario dell’undicesima edizione. (rcz)

A Simeri Crichi una giornata sulla sicurezza stradale

A Simeri Crichi si è svolta una giornata sulla sicurezza stradale, organizzata dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Davide Zicchinella per puntare i riflettori su una tematica di  grande attualità ed impatto.

Per un Comune tra i tanti della fascia ionica attraversati dalla discussa Statale 106, il primo cittadino ha ritenuto imprescindibile l’inserimento di un evento  di questa portata per richiamare l’attenzione, specie delle nuove generazioni, sull’importanza  di mantenere sempre alta l’attenzione al volante.  

Nel corso dell’evento, svoltosi tra i ruderi suggestivi della chiesa Collegiata di Simeri, autorità e istituzioni, attraverso  messaggi e testimonianze dirette, hanno discusso con i tanti intervenuti delle sempre  attuali ma anche nuove misure di sicurezza stradale al fine di ridurre quel numero  incredibilmente vertiginoso di incidenti, spiegando altresì lo sviluppo ed il dispiegamento di  sistemi di gestione.  

All’introduzione del primo cittadino, hanno fatto seguito le commoventi parole della baby  sindaco, Giorgia Chirico. Nonostante la giovanissima età, Chirico ha sottolineato quanto  fondamentale sia fare prevenzione tra i suoi coetanei, ricordando commossa la tragica e  dolorosa scomparsa del nonno proprio a seguito di un incidente stradale.  

Parole di apprezzamento per l’idea e l’attenzione alla tematica stradale sono state espresse dal  Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sellia Marina, il Capitano Michele  Gambuto, affiancato dal Comandante della Stazione di Simeri Crichi, il Luogotenente  Sandro Brescia e dall’Appuntato Scelto Qualifica Speciale, Filiberto D’Imperio. Proprio  quest’ultimo, oltremodo cittadino di Simeri Crichi e impegnato nell’Aliquota dell’Arma  regionale dedita alla gestione della Comunicazione, ha voluto portare all’attenzione dei  presenti un interessante ed istruttivo video mirato a fare prevenzione sulla sicurezza stradale.  

Dalla Benemerita alla Polizia di Stato, ha aperto i saluti e gli interventi dei colleghi il Vice  Questore Aggiunto, Dott. Corrado Caruso, congratulandosi con il Comune per la portata  dell’iniziativa la cui discussione non smette mai di essere centrale ed attuale. A spiegare  invece dinamiche di intervento, corrette azioni da tenere al volante e l’importanza di non  cadere in distrazioni fatali, sono stati il Vice Ispettore, Giuseppe Mancuso e l’Assistente  Capo Coordinatore, Nicola Fava. 

Le immagini più dure e tristi ma sicuramente quelle che hanno suscitato maggiore  consapevolezza, sono state quelle rievocate dalle parole dell’Ispettore dei Vigili del fuoco  Massimo Conforti che ha narrato ai presenti quanto difficile possa essere anche per loro  intervenire e coordinare quotidianamente incidenti mortali troppo spesso frutto di incoscienza.  In quest’ottica, di rilevante interesse è stato il messaggio lanciato dal presidente e fondatore  dell’Associazione “Basta Vittime sulla Statale 106”, Fabio Pugliese: un messaggio volto ad  evidenziare in primis la necessità di avere arterie viarie consone e adeguate ma anche di tenere  comportamenti rispettosi di se stessi e di chi viaggia sulle nostre stesse corsie.  

A chiudere la discussione, moderata dal giornalista Domenico Milani, è stato Francesco  Lanciano del Consorzio Scuole Guida nel cui intervento ha ribadito non solo la necessità di  impartire le giuste ed adeguate lezioni a chi, giovanissimo, si mette al voltante ma anche a  quanti si professano esperti senza conoscere regole fondamentali della strada.  

Nella seconda parte della manifestazione, il Comune ha inteso premiare sette eccellenze  calabresi, conferendo alle stesse il mandato di Ambasciatori della sicurezza stradale.  Scoscianti applausi e commozione per la premiazione di queste influenti ed apprezzate  personalità, quali: il giornalista Clemente Angotti, il sacerdote e scrittore Don Francesco  Cristofaro, l’archeologo e docente dell’ABA Francesco Cuteri, la scienziata e ricercatrice  Francesca Larosa, il cardiochirurgo Salvatore Spagnolo, il saggista e scrittore Umberto  Ursetta ed un riconoscimenti alla memoria di Giuseppe Pascuzzi, prematuramente  scomparso quest’anno e da sempre impegnato per la crescita sociale, culturale, politica e  sportiva delle nuove generazioni.  

A margine dell’evento, l’antico Borgo di Simeri è stato animato dalla musica e dalle esibizioni  di artisti di strada che hanno intrattenuto grandi e piccoli con spettacoli musicali, artistici e  flash mob. Un video mapping ha raccolto centinaia di persone ai piedi dei Castello Bizantino,  diventato per una notte un grande schermo cinematografico; mentre tra i ruderi dello stesso,  gli esperti del Parco Astronomico Lilio, conducevano lezioni tra i luminosi ed incantevoli  astri, consentendo di guardare il cielo con potenti telescopi.  (rcz)

A Stalettì alla scoperta di Giuseppe Gangale

Ha riscosso curiosità e interesse l’evento svoltosi a Stalettì e dedicato a Giuseppe Gangale, glottologo, filosofo, massone, uno dei maggiori studiosi della cultura arbëreshë.

Ha introdotto i lavori il giornalista Luigi Stanizzi, che ha catturato l’attenzione del pubblico accennando alla ricca biografia di Gangale, che fu anche Maestro della Loggia Massonica “Tommaso Campanella” di Catanzaro. Subito dopo il sindaco di Stalettì, prof. Mario Gentile, ha parlato di Gangale dal punto di vista storico e sociale. Poi, è subito partita la proiezione di  “Gangale” il fortunato film documentario di Eugenio Attanasio che riscuote, fin dalla prima uscita, un inarrestabile successo di critica e di pubblico.

Dopo la proiezione Attanasio ha spiegato in ogni dettaglio il suo lavoro e il rapporto con le comunità degli albanesi di Calabria, fra tradizione e innovazione. A seguire l’intervento del dott. Domenico Levato, personalità culturale storicamente ai vertici della Cineteca regionale, che ha narrato episodi inediti e gustosi sulle minoranze linguistiche della nostra terra, ancora da scoprire, le cui tradizioni vanno salvaguardate per evitare che scompaiano del tutto. Numerose le domande poste al sindaco Gentile, al regista Attanasio, al dott. Levato. Alcune anche provocatorie per animare il dibattito.

La cultura arbëreshë rischia di sparire ma, al contempo, rischia di sparire anche la cultura popolare calabrese, dalla lingua agli usi e consuetudini. I relatori di sono soffermati sulla necessità dell’accoglienza dei popoli che solcano il mare per arrivare in Calabria. A questo punto il moderatore Luigi Stanizzi ha fatto osservare che qualche secolo addietro, le incursioni turchesche mettevano a ferro e fuoco tanti centri calabresi, terrorizzando le popolazioni, facendo razzie, portando via donne come schiave, incendiando chiese, come per esempio avvenuto più volte nell’antica Cropani. Continue incursioni nefaste, tanto da realizzare la costruzione di torri di avvistamento su tutto il litorale calabrese.

Il sindaco Gentile, attingendo alla sua cultura storica, sociologica e politica in una visione globale, ha ribadito che l’accoglienza deve essere garantita senza tentennamenti. Sulla stessa linea Attanasio. L’iniziativa si è tenuta nell’Anfiteatro di Palazzo Aracri, per volontà  dell’intera amministrazione comunale, che ha organizzato un fitto e variegato  programma di prestigiose iniziative culturali, con il fattivo contributo di tutti, in particolare dell’assessore Salvatore Bocchino.

Nel dibattito con il pubblico la dottoressa Vatrella, prendendo spunto dalle immagini del film con costumi tradizionali, ha ricordato la necessità di custodire e valorizzazione le tradizioni popolari, e le istituzioni devono fare la loro parte altrimenti andranno perdute per sempre. Il sig. Calabretta, invece, ha focalizzato l’attenzione su una parola che purtroppo sembra desueta, in via di estinzione: onestà. Da applicare ad ogni comportamento.

Giuseppe Gangale nacque a Cirò,  completati gli studi secondari presso il Collegio liceo italo-albanese di San Demetrio Corone, lo stesso in cui si recava per studiare l’intellighenzia arbëreshe e albanese, dal 1916 al 1918, prese parte al primo conflitto mondiale. Finita la guerra, frequenta la facoltà di Filosofia di Firenze, e si laurea con una tesi sui Pensieri di Pascal. A Firenze diviene saggista ed editore, affrontando grossi intralci, a causa anche della sua fede, essendo in una fase storica in cui la libertà di pensiero era sottoposta a dure censure. Ritorna in Calabria, dopo un lungo pellegrinaggio fisico per tutta l’Europa e quello spirituale tra riforma protestante e filosofia.

A Crotone, dove si trasferisce nel 1978, dopo aver sposato la sua collaboratrice Margherita Huffer, frequenta la Chiesa Adi e il pastore Francesco Rauti.
Il professore Gangale, nel film interpretato dall’attore Mario Marascio, scelse di iniziare la ricerca da Marcedusa, perché lo considerava il più antico insediamento albanese in Calabria, e anche perché si parlava una lingua che aveva subito meno contaminazione. Con la passione dello studioso e la pazienza di un certosino, dedicò molto tempo alla registrazione di vocaboli, espressioni, modi di dire, racconti, favole e poesie.

Grande Festa al Castello di Squillace tra vini e sapori di Calabria

di FRANCO CACCIAUna serata dall’atmosfera magica ed inedita. E’ quanto è stato possibile vivere nei giorni scorsi all’interno del Castello di Squillace in occasione della terza edizione di CasteldiVino, promossa dai Giardini di Hera, ente gestore del Castello, dall’Associazione Progetto Impegno Sociale e dalla Fondazione italiana sommelier – Calabria.

Con il supporto dell’Amministrazione comunale di Squillace, la manifestazione ha riproposto i caratteri distintivi di un evento creativo  di promozione turistica nato con lo scopo di offrire, in un unico luogo,  bellezze ed attrazioni varie. La maestosità del Castello normanno e delle sue attrattive, ha costituito la cornice ideale per la conoscenza e la promozione di vini di eccellenza provenienti dalle più prestigiose cantine vitivinicole della Calabria. Ad accompagnare i visitatori in un percorso integrato, verso la conoscenza e la degustazione di tali prelibatezze, ci hanno pensato gli esperti sommelier dell’apposita fondazione, sia attraverso un apprezzato seminario conoscitivo su caratteristiche visive, olfattive e gustative dei vini e mediante il supporto personalizzato alla degustazione delle diverse tipologie di vini doc, bianchi, rosati e rossi.

La selezionata gamma dei vini proposti, provenienti dalle cantine Dell’aerea di Soveria Simeri, Baroni Capoano e Librandi di Cirò Marina, a cui gli organizzatori hanno pubblicamente dato merito per la disponibilità dimostrata, ha deliziato con profumi colori e sapori tutti i sensi del pubblico presente. Il vino è stato accompagnato da un ricco piatto di formaggi, provenienti dal caseificio Dedoni, azienda sostenitrice, fin dalla prima edizione, dell’evento. 

Per l’occasione il Castello normanno di Squillace si è vestito a festa, donne in abiti medioevali, realizzati negli anni scorsi dall’associazione Priso, fiaccole e percorsi illuminati hanno indicato le aree attrezzate con comodi tavoli distribuiti nelle diverse aree panoramiche dove è stato possibile godere anche di una piacevole brezza rigenerante. All’interno del maniero sono state altresì allestite delle aree dedicate alla degustazione di prodotti locali, tra cui pane cotto a forno a legna, olio biologico.  Uno spazio è stato, altresì, riservato ad una apprezzata mostra di quadri realizzati dalla pittrice-sociologa Maria Luisa Bevivino di Tiriolo in cui è stato possibile ammirare diverse tipologie di tecniche artistiche e di creazioni dotate di importanti messaggi a sfondo sociale.

La serata è stata animata dall’artista Tiziana Bertuca. Casteldivino di Squillace si è ormai affermata come preziosa occasione di conoscenza e di scoperta di bellezze e sapori di Calabria attraverso cui esaltare l’unicità dei luoghi. Un appuntamento da potenziare in futuro per consentire a turisti e visitatori di vivere esperienze multidimensionali tra cultura, enogastronomia, arte e divertimento e per la città di Squillace di affermare la sua identità di luogo di storia opportunità e creatività. (fc)

A Catanzaro successo per Sapore di Mare

di ELISA CHIRIANOSi è conclusa a Catanzaro la kermesse “Sapore di mare”, ideata da Antonio Ursino e realizzata con il supporto della Presidenza del Consiglio regionale, di Flag Ionio 2, dell’Unione Europea, del Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, della Regione Calabria, del Comune di Catanzaro, dell’Università Magna Graecia, della Pro loco di Catanzaro e delle associazioni Carpe diem e Il Cilindro.

Il gruppo di lavoro, operativo sin dal mese di ottobre, costituito da Antonio Ursino, Vito Catania, Anna Agosto, Maurizio Rafele, è stato coordinato dall’Associazione Carpe Diem, mentre la parte grafica e di immagine del progetto è stata affidata allo Studio grafico Giovanni Audino.

Sei giorni (dal 9 al 14 agosto) all’insegna del divertimento e della promozione dei prodotti del mare e del territorio, con eventi gastronomici, sportivi, musicali (come l’appuntamento fisso ogni sera con le selezioni musicali di djset Sanny) e approfondimenti culturali nell’area talk, realizzata in collaborazione con l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Il Rettore, professore Giovanni Cuda, ha aperto la serie degli incontri tematici con interessanti approfondimenti che si sono susseguiti nei sei giorni della rassegna, a cura di esperti del settore e docenti dell’Umg, e incentrati sulla qualità di prodotti tipici e pietanze caratteristiche della nostra regione: dalla dieta mediterranea alla nutraceutica, al bergamotto, passando per il morzeddhu nella sua declinazione al baccalà, e poi ancora il pomodoro, gli olii, la birra. Sul palco dell’area talk si sono avvicendati il giornalista Gabriele Rubino, il sindaco Nicola Fiorita, l’assessore al Turismo del Comune di Catanzaro, Antonio Borelli, il professore Vincenzo Mollace, la dottoressa Elisa Mazza, il professore Giuseppe Caruso 

Nel corso della kermesse migliaia e migliaia di persone si sono riversate dell’area del Porto di Catanzaro per degustare prodotti e pietanze, disponibili ogni sera nei numerosi stand. Un’offerta differenziata, che ha consentito una scelta varia, diversificata e adatta a tutti i gusti: frittura di paranza e cuoppo con merluzzo, alici, calamari, gambero rosso e triglia; il panino del mare con tonno e pesce spada alla griglia; la paella di mare e risotto ai frutti di mare; arrosticini di pesce; morzeddhu di baccalà; pizza alla marinara, alle alici e ai frutti di mare; rosticceria di mare con cotolette di alici e polpette di melanzana con baccalà; primi piatti ai frutti di mare.

Enorme affluenza di pubblico è stata registrata anche per i momenti di musica dal vivo, grazie a un programma ricchissimo e coinvolgente, che si è aperto con la pizzica salentina dei Calanti, un gruppo di cinque giovani musicisti e due coppie di ballerini, che rinnovano la tradizione musicale di famiglia e che nel 2023 ha celebrato venticinque anni di attività. La seconda serata è stata un tripudio di stelle sulle note dello swing di Paolo Belli che, insieme con la sua band, ha fatto ballare e cantare un pubblico caloroso ed entusiasta. Non sono mancati momenti esilaranti con i musicisti protagonisti di gag e siparietti tra il pubblico, come quello di Juan Carlos Albelo Zamora, che ha simulato le sue origini catanzaresi, oppure l’esibizione al sax di Gabriele Costantini e ancora l’arte di Mauro Parma alla batteria, Enzo Proietti al pianoforte e tastiere, Gaetano Puzzutiello al contrabbasso e al basso elettrico, Peppe Stefanelli alle percussioni, Paolo Varoli alla chitarra, Pierluigi Bastioli e Daniele Bocchini al trombone, Davide Ghidoni e Nicola Bertoncin alla tromba, Marco Postacchini al sax.

Un grande successo anche per la performance di Matthew Lee, eclettico pianista, che ha portato in scena una ventata di energia pura. Da vero entertainer con il suo talento straordinario ha trasformato il suo concerto in un’esperienza elettrizzante ed indimenticabile, divertendo con medley improbabili da Mozart a Gershwin, passando per Nyman e per hit pop. In scaletta anche “Cannonball”, il brano inedito pubblicato lo scorso 28 giugno, anteprima dell’album che vedrà la luce nel 2025.

Una serata indimenticabile e interamente dedicata agli anni ’90 “Rewind è stata quella del 12 agosto con le grandi hit degli anni 90. Il giorno successivo è stata la volta delle Celebrity Stars, tre cantanti trasformiste che hanno dato vita alle interpretazioni delle icone pop supportate dalle coreografie mozzafiato e coinvolgenti di tre ballerine. Con una live band di talentuosi musicisti, effetti speciali e ben venticinque incredibili cambi d’abito, con alcune riproduzioni fedeli dei costumi originali delle pop stars, le Celebrity Stars hanno dato vita a uno spettacolo travolgente attraverso performance che hanno richiamato l’età aurea del pop internazionale e le grandi icone femminili, tra cui Lady Gaga, Rihanna, Madonna, Katy Perry, Britney Spears, Raffaella Carrà.

La sempreverde musica dei Gipsy Kings by Pablo Reyes ha chiuso la manifestazione, tra l’entusiasmo di migliaia di persone che hanno partecipato all’esibizione della storica band internazionale. Con il suo immenso talento e la sua inestimabile esperienza, Pablo Reyes ha contribuito nel tempo e in modo significativo alla caratterizzazione del gruppo con proposte sonore uniche e originali, appassionate e coinvolgenti.

Il gran finale esplosivo è stato affidato al suggestivo spettacolo pirotecnico. 

Buona la seconda, quindi, in attesa di ripartire per la terza edizione con un entusiasmo “alle stelle”. (ec)