Il Movimento “Vivere In” di Lamezia celebra i suoi 20 anni

È con il convegno dal titolo “Con Vivere In costruire positività” che il Movimento Vivere In di Lamezia Terme, ha deciso di celebrare i suoi 20 anni di presenza nel territorio.

Al convegno hanno partecipato il vescovo, mons. Serafino Parisi, Eugenio Scagliusi avvocato cassazionista, direttore della rivista Vivere In e componente del consiglio nazionale del movimento.

L’incontro è stato moderato dal professore Tommaso Cozzitorto che, tracciando a grandi linee il suo personale rapporto con il fondatore don Nicola Giordano, ha permesso ai convenuti di essere introdotti in questo percorso di riflessione.

Dopo i brevi interventi iniziali della responsabile lametina, la professoressa Maria Rita Di Cello, e dell’assistente spirituale don Francesco Benvenuto, monsignor Parisi, nella sua prolusione, ha perfettamente colto la specificità del carisma, declinandolo all’interno del processo di crescita della fede per ogni credente.

Una spiritualità paolina, quella di Vivere In, che traccia la strada partendo da Romani 8, fortificata dalla certezza che Dio per amore grande entra nel mondo, per divinizzare e redimere quella carne ed elevarla alla dignità che le compete. Una scintilla di eternità che entra nella storia e dà all’uomo la possibilità di guardarsi, di rapportarsi con uno stesso metro, una misura, che come ci indica mons. Parisi, citando San Paolo, è rappresentata dalla statura di Gesù Cristo.

Di fronte a questa verità, siamo chiamati a costruire novità di vita. Chiamati ad essere segno, immagine, manifestazione di Dio, coinvolgendo la pienezza del nostro vivere in tutte le sue caratteristiche. Una visione di nuova antropologia dove ogni uomo nel suo vivere quotidiano deve essere “reiterata incarnazione storica di Cristo”.

Difronte a tutto ciò, Vivere In si apre attraverso una modalità di bene, una singolare spiritualità contemplativa, che, come affermato da Scagliusi, ha bisogno di uomini e donne non banali ma dallo sguardo profondo che non si lasciano distrarre dalle brutture quotidiane, ma sanno infondere e diffondere luminosità di vita.

“Anche nelle rughe e nelle pieghe del vivere una luce rifulge”, così diceva il nostro fondatore Don Nicola Giordano: è il volto di Dio. Questo ci impegna a vivere una spiritualità contemplativa dinamica. È il vivere dentro le cose non distrattamente sapendo accogliere i doni ricevuti e spezzarli a beneficio dei fratelli facendoci giungere a quell’appagamento interiore, spegnendo in noi quella sete di armonia e di quiete.

L’essere umano ha bisogno urgente di ritrovare la “casa”, abbandonata, perduta o profanata. Quella casa ricca dei valori dello Spirito, dove s’impara ad aprirsi ad alti valori, dove si sa godere, gioire, imparando a scoprire il bello che lo circonda, aprendosi ad una fiduciosa attesa del domani. Tutto è bello, tutto è buono, tutto è amabile, perché appartiene a Dio. Convinciamoci di tutto questo e da laici cattolici incarniamoci nel nostro ambiente, nel nostro ministero, con la consapevolezza di chi sa che “tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”. (rcz)

CATANZARO – Formalizzato l’acquisto del Centro per l’impiego a Piazza Le Pera

L’Amministrazione comunale ha, formalmente, acquisito da quella Provinciale la proprietà dell’immobile di piazza Le Pera destinato ad accogliere la nuova sede del Centro per l’Impiego.

È giunto così a compimento l’articolato percorso compiuto da Palazzo De Nobili per raggiungere uno dei primi obiettivi che si era dato il governo cittadino, guidato dal sindaco Nicola Fiorita.
«Raccogliamo i frutti di un lungo e complesso lavoro – ha commentato Fiorita – che abbiamo portato avanti con convinzione perché si tratta di uno degli interventi più significativi della nostra strategia per il rilancio del centro storico».
«Il CPI in piazza Le Pera – ha spiegato – significa un flusso quotidiano di persone rilevante, visti i compiti e le competenze di quegli uffici in materia di lavoro. Un flusso di utenti che, associato a quello dei dipendenti attuali e futuri in virtù del potenziamento in atto, ci aspettiamo si traduca in linfa vitale per il cuore della città. Il CPI infatti sarà facilmente raggiungibile grazie al pieno rientro in funzione della funicolare».
«Perfezionato l’acquisto dell’immobile – ha aggiunto il sindaco – ora potremo procedere ai lavori di adeguamento funzionali di cui la struttura necessita e per i quali disponiamo sia del progetto, sia dei fondi necessari, ottenuti grazie a una positiva sinergia con la Regione, che ci ha consentito di portare a quasi due milioni e mezzo di euro le risorse totali, disponibili per l’intera operazione. Il nostro impegno sul centro storico continua dunque a essere incessante e voglio ricordare che l’intervento relativo alla nuova sede del CPI si aggiunge a quelli in atto per il Complesso San Giovanni, destinato a diventare luogo di una co-progettazione innovativa, per la rinnovata Galleria Mancuso, per la riapertura di Palazzo Fazzari, destinato a favorire le attività di incontro, studio e lavoro dei giovani, per il restyling di Villa Margherita e per il ritorno alla piena fruibilità dell’Istituto Rossi».
«Non intendiamo rinunciare al rilancio del centro storico – ha concluso Fiorita – perché lo abbiamo promesso e rispetteremo l’impegno». (rcz)

LAMEZIA – Sabato l’incontro su “La Chiesa di San Giuseppe Artigiano”

Sabato 8 febbraio, a Lamezia, alle 18.30, nel salone della chiesa San Giuseppe Artigiano, si terrà l’incontro “La chiesa di San Giuseppe Artigiano in occasione del XXV anno della sua consacrazione”.

L’incontro, al quale sarà presente il vescovo, monsignor Serafino Parisi, sarà moderato ed introdotto dal parroco, don Fabio Stanizzo, e rappresenterà un’occasione, non solo per celebrare questa importante presenza nella Diocesi, ma anche un momento di riflessione durante il quale si alterneranno: Francesco Volpe che approfondirà gli aspetti architettonici; Maurizio Carnevali che effettuerà una lettura iconografica; don Vincenzo Lopasso che commenterà le vetrate con nota teologica.

La chiesa dedicata a san Giuseppe Artigiano e consacrata il primo maggio 1998, nell’abside accoglie la raffigurazione della gloria del Santo ad opera del pittore lametino Maurizio Carnevali mentre le vetrate colorate raccontano la storia biblica di Giuseppe.

«Questo incontro – ha detto il parroco – è stato organizzato anche per raccogliere le richieste di tanti fedeli che vogliono sapere qualcosa in più sulla storia della chiesa e sulle presenze ‘artistiche’ al suo interno come, ad esempio, le vetrate grazie alle quali possiamo rivedere i momenti salienti della vita di San Giuseppe».

Per questo motivo, «gli atti del convegno – ha aggiunto don Fabio – saranno pubblicati e consegnati alla comunità il primo maggio di quest’anno proprio in occasione dell’anniversario dell’apertura al culto della chiesa 25 anni fa».

Convenzione tra Comune di Lamezia e i Frati Minimi di S. Francesco di Paola

Il Comune di Lamezia Terme concede, in comodato d’uso, per i prossimi 30 anni, alla Comunità dei Frati Minimi di San Francesco di Paola, l’intero immobile facente parte dell’antico complesso di San Francesco di Paola, sito in Lamezia Terme, Sambiase.

La concessione di questo prestigioso immobile permetterà alla Comunità dei Frati Minimi di San Francesco di Paola di usufruire del finanziamento di 4,4 milioni di euro, già programmato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il restauro dell’immobile. La progettazione sarà curata in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali delle province di Catanzaro e Crotone.

La convenzione è stata siglata alla presenza del sindaco, Paolo Mascaro, del dirigente del Settore Gestione e Valorizzazione del Patrimonio e del Territorio Comunale, Ing. Pasqualino Nicotera, di rappresentanti della giunta e dei rappresentanti della Comunità dei Frati Minimi, Padre Giovanni Sposato e Padre Antonio Bottino.

La firma di questa convenzione segna un passo importante nella gestione del patrimonio comunale e nella promozione di iniziative culturali che coinvolgono la comunità e il territorio. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso una comunità più unita e consapevole delle proprie radici.

La convenzione stabilisce, anche, che i Frati Minimi, in qualità di comodatari, si impegneranno a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi concessi, a proprie spese, nonché a provvedere a tutte le autorizzazioni necessarie per l’utilizzo e la ristrutturazione dell’immobile. I locali saranno destinati ad attività sociali e culturali, in linea con la missione della Comunità.

Il Comune di Lamezia Terme continuerà a supportare la Comunità dei Frati Minimi nella realizzazione degli interventi di ristrutturazione necessari, riconoscendo l’importanza di questa collaborazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico e religioso della città.

Questa convenzione rappresenta una grande opportunità per il territorio, in vista del ripristino del convento di San Francesco di Paola, un importante bene storico che, una volta recuperato, potrà divenire un polo di aggregazione culturale e sociale per la città e per tutta la comunità.

Il restauro e la valorizzazione del convento contribuiranno significativamente alla tutela del nostro patrimonio e alla crescita della nostra identità culturale, in un’ottica di sviluppo e di riqualificazione dell’intera area. (rcz)

 

A Catanzaro la lectio sull’essenza del Rotary di Vito Rosano

Nei giorni scorsi, a Catanzaro, al Museo Storico Militare, si è svolta una lectio magistralis  grande rilevanza, dal titolo “L’essenza del Rotary”, tenuta da Vito Rosano, Past Governatore Decano del Distretto Rotary 2102.

L’incontro si è aperto con i saluti della presidente del Rotary Club Catanzaro, Elena Grimaldi, e di Antonio Morelli, assistente del Governatore del Distretto Rotary 2102. L’introduzione alla lectio è stata affidata a Giovanni Petracca, past president del Rotary Club Catanzaro e coordinatore Azione per i Giovani Distretto Rotary 2102, che ha posto l’accento sull’importanza di eventi come questo, che stimolano una riflessione collettiva sui valori del Rotary e sul ruolo che ogni rotariano può ricoprire nella costruzione di una società migliore.

La figura di Vito Rosano, medico di spicco e punto di riferimento nel mondo rotariano, ha aggiunto ulteriore autorevolezza all’evento, offrendo un intervento che ha arricchito tutti i presenti, sia soci che non, con spunti di riflessione utili per un impegno ancora più forte verso il bene comune.

Nel suo intervento, Vito Rosano ha esaminato con grande attenzione uno degli aspetti cardine del Rotary: il servizio. Partendo dal motto rotariano “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, Rosano ha illustrato come questo principio sia alla base dell’intero movimento, in quanto invita ogni rotariano a mettere il bene comune prima degli interessi individuali.

Secondo Rosano, il Rotary ha sempre avuto come obiettivo quello di contribuire al miglioramento delle comunità attraverso l’azione disinteressata dei suoi membri, promuovendo un mondo più giusto e inclusivo.

Il Past Governatore ha sottolineato come l’impegno dei rotariani, sia a livello locale che internazionale, abbia avuto un impatto significativo nella promozione della pace, dello sviluppo e dell’inclusione.

Ogni rotariano, quindi, è chiamato a svolgere un ruolo attivo per contribuire al miglioramento della società, mettendo in pratica il servizio come valore fondante e principio guida.

Un altro tema centrale della lectio è stato l’etica, cuore pulsante del Rotary. Rosano ha approfondito il significato della “Prova delle quattro domande”, uno strumento che ogni rotariano è chiamato a usare per orientare le proprie azioni verso la trasparenza, l’integrità e la giustizia.

La Prova, che consiste nel porsi quattro interrogativi fondamentali riguardanti l’onestà, la verità, la bontà e l’utilità di ogni azione, è una bussola etica che orienta i comportamenti dei rotariani nelle loro interazioni quotidiane, sia nel mondo del lavoro che nella vita sociale e personale.

Rosano ha enfatizzato l’importanza di applicare questi principi in ogni ambito della propria vita, ricordando che la trasparenza e l’onestà sono essenziali non solo nel contesto rotariano, ma anche per la costruzione di una società civile più forte e giusta. L’etica, dunque, si configura come il collante che unisce i membri del Rotary, dando loro la forza di agire in modo positivo e responsabile.

Secondo il Past Governatore, il Rotary rappresenta una vera e propria palestra per formare leader responsabili e consapevoli, in grado di affrontare le sfide della società moderna con competenza e integrità. Rosano ha sottolineato come «il Rotary, grazie alla sua struttura e alle opportunità di formazione offerte, sia un punto di riferimento per coloro che vogliono sviluppare le proprie capacità di leadership, imparando a prendere decisioni difficili in situazioni complesse».

Nel corso dell’evento, Vito Rosano ha evidenziato la centralità del Rotary come «un attore chiave nella costruzione di una coscienza civile collettiva, capace di discernere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è».

«Il Rotary – ha sottolineato ancora – non è solo un’associazione di servizi, ma un sistema di valori morali che si interseca con il tessuto sociale e culturale di ogni comunità. Il movimento rotariano, infatti, si trova oggi a dover affrontare le sfide della modernità, mantenendo saldo il proprio impegno a promuovere la pace, l’inclusione e il benessere collettivo».

Rosano ha esortato i presenti a non perdere di vista le radici del Rotary, ma al contempo «ad adattarlo alle nuove sfide della società, per continuare a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere un cambiamento positivo nel mondo».

La necessità di preservare l’identità del Rotary, rimanendo fedeli ai suoi principi, è emersa come una questione cruciale per il futuro del movimento. (rcz)

CATANZARO – Venerdì incontro con Giuseppe Laterza

Venerdì 7 febbraio, a Catanzaro, alle 18, al Complesso Monumentale San Giovanni, si terrà l’incontro con Giuseppe Laterza, dal titolo Allungare lo sguardo. I libri tra idee e opinioni.

L’incontro, promosso nell’ambito del progetto Patto per la Lettura Catanzaro, rappresenta un’occasione di riflessione sulla funzione del libro come strumento di crescita culturale e dibattito pubblico. Sarà un momento di approfondimento e dialogo, rivolto a tutta la cittadinanza, sul valore della lettura e dell’editoria nel panorama attuale.
Ad aprire l’evento saranno i saluti istituzionali del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita. Seguiranno gli interventi dell’assessora alla Cultura Donatella Monteverdi e dell’assessore all’Istruzione Nunzio Belcaro, che sottolineeranno l’importanza di iniziative culturali come questa per la crescita della comunità.

A Lamezia i Quindici giovedì di Santa Rita

È con la riflessione “La speranza: desiderio e attesa del bene” che prende il via, giovedì 6 febbraio, nella Chiesa Santa Maria Maggiore di Lamezia, “I quindici giovedì di Santa Rita”.

Il tema scelto dal parroco, don Leonardo Diaco, infatti, per questo “cammino di fede” è fortemente legato al Giubileo 2025 che la Chiesa universale sta vivendo: “Spes non confundit” (la speranza non delude). 

«“L’apostolo Paolo – così scrive Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo – infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Lasciamoci condurre da quanto l’apostolo Paolo scrive proprio ai cristiani di Roma. La speranza cristiana, in effetti, non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino».

Ed è proprio partendo da queste parole che i fedeli saranno accompagnati ne “I quindici giovedì di Santa Rita”, in un percorso di meditazione e riflessione lungo il quale sarà declinata la speranza come: desiderio e attesa del bene; fiaccola che sostiene la vita; speranza nella tribolazione; messaggio dell’amore di Dio; speranza nello sguardo verso il futuro; nella sofferenza e nella malattia; finalità dell’esistenza credente; dinanzi al dramma della morte; della vita eterna; restituita dal perdono di Dio; dono di grazia nel realismo della vita; àncora sicura e salda per la vita. Per concludere con la speranza in Dio che non tramonta.

Ogni giovedì alle 16.30 ci sarà l’esposizione del Santissimo e l’adorazione Eucaristica, seguite alle 17 dal Rosario di Santa Rita, Vespri, Supplica e Canto del Responsorio; per concludere alle 18 con la Santa Messa. Orari che si posticiperanno di un’ora il 30 marzo quando è previsto il cambio dell’ora. (rcz)

A Squillace concluse le iniziative per la Giornata della Memoria della Fondazione Città Solidale

È alla Casa delle Culture di Squillace che si sono conclusi i diversi momenti di riflessione, dal titolo “La memoria è futuro”, organizzate dalla Fondazione Città Solidale in occasione della Giornata della Memoria.

Un cammino organizzato da diversi settori di Fondazione Città Solidale con la collaborazione dell’Anpi e del polo Grimaldi Pacioli Petrucci F.M. e il patrocinio dei Comuni di Squillace e Catanzaro, che ha coinvolto studenti, giovani e cittadini.

Le iniziative sono state inaugurate proprio nella sede del Grimaldi di Catanzaro, il 27 gennaio, con una mostra ed il 28 con un dibattito che ha visto protagonisti anche gli ospiti dei Centri Diurni di Fondazione che hanno interagito con gli studenti e hanno contribuito a rendere viva la riflessione sul tema del genocidio delle persone con disabilità. 

Il Comune di Squillace ha ospitato l’evento finale, nella Casa delle Culture, con il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati, ospiti dei Sai di Città Solidale. Ad aprire la mattinata proprio Padre Piero Puglisi, che ha centrato il suo intervento sul tema dell’accoglienza e su quanto l’odio razziale possa rappresentare un forte pericolo ancora oggi.

A fare da eco e a raccontare il lavoro svolto, anche agli studenti presenti dell’I.C. di Squillace, accompagnati dalla prof.ssa Rizzo Daniela,  il Responsabile del Sai CZ Minori, Maurizio Chiaravalloti a cui hanno fatto seguito l’assessore alle Politiche Sociali di Squillace, Caristo Francesca, l’assessore alle Politiche Giovanili, Mellace Natascia, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Lioi Daniela e il presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco e l’assessore alle Politiche Sociali di Catanzaro, Nunzio Belcaro a sancire la collaborazione tra il Comune Capoambito e Squillace in termini di accoglienza.

A parlare nello specifico della Shoah e a raccontare la mostra concessa dall’Anpi, Mario Vallone, presidente Provinciale dell’Anpi Catanzaro.  Interventi profondi ed accompagnamento canoro e musicale sono stati realizzati dai minori del Sai di Squillace e dagli studenti della scuola.

«Ricordare è un dovere di civiltà, è comprendere che può succedere ancora e bisogna, dunque, lavorare perché l’odio non venga iniettato nelle vene della società. Seminiamo e moltiplichiamo allora gesti che bandiscono l’antisemitismo e costruiamo fraternità, accoglienza e comunione». Con queste parole Padre Piero Puglisi ha ribadito l’impegno della sua ETS e il lavoro di sensibilizzazione che da anni si porta avanti in rete con diverse realtà. (rcz)

CATANZARO – Martedì la proiezione del corto “La storia di Giangurgolo”

Martedì 4 febbraio, a Catanzaro, nella Sala Consiglio della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, sarà proiettato, in anteprima, il cortometraggio La storia di Giangurgolo. Maschera catanzarese”.

L’iniziativa, finanziata dall’ente camerale nell’ambito del programma “Turismo”, con la collaborazione dell’Associazione Linea Ionica, si inserisce nell’ambito dei progetti di promozione degli elementi di identità storico-culturale e del marketing turistico territoriale della città di Catanzaro.

L’anteprima della proiezione si terrà alla presenza del presidente della Camera di Commercio Catanzaro Crotone Vibo Valentia Pietro Falbo e dell’attore Enzo Colacino. È prevista inoltre la presenza del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, del direttore dell’Accademia di Bella Arti, Virgilio Piccari, del professore Luigi La Rosa, dello storico Salvatore Bullotta. Il cortometraggio è stato realizzato da Antonio Moniaci e con la collaborazione del Centro Coordinamento Maschere Italiane. 

In particolare, la storia di Giovanni Rota, in arte Giangurgolo, che il caso volle latore di un messaggio d’insurrezione contro il dominio spagnolo a Catanzaro, diventa strumento per il recupero della memoria storica e occasione di promozione turistica dell’identità culturale collettiva. 

Le avventure di Giangurgolo, poco note in città, tornarono infatti a prendere vita nel 2000 grazie ad una commedia messa in scena da Vittorio Sorrenti e dall’attore Enzo Colacino che da allora porta in giro per i carnevali italiani ed europei la maschera di Giangurgolo. Una storia oggi racchiusa nel cortometraggio promosso dalla Camera di Commercio. (rcz)

 

 

LAMEZIA – Al via la Festa di San Biagio

Da domani fino a domenica 3 febbraio, a Lamezia Terme è in programma la Festa di San Biagio, un evento che coniuga spiritualità, cultura e tradizione enogastronomica, offrendo un’esperienza unica di festa e condivisione.

Profondamente radicata nella comunità di Lamezia Terme – Sambiase, la celebrazione rende omaggio a San Biagio, venerato nella Chiesa del Carmine, il cui culto è legato ai miracoli della guarigione della gola e della benedizione del pane.

L’Amministrazione Comunale conferma il proprio impegno nel rendere la Festa di San Biagio un appuntamento centrale per la comunità, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche come opportunità di crescita e promozione del territorio.

La Fiera, dunque, animerà le vie di Cafaldo, trasformando il quartiere in un luogo di incontro e tradizione, con bancarelle e stand gastronomici che offriranno i sapori autentici del territorio. Presso la Chiesa del Carmine, verrà inoltre acceso un segno luminoso in onore del Santo, simbolo del profondo legame della comunità con le proprie radici religiose.

Il percorso della festa attraversa il cuore di Sambiase, toccando i suoi luoghi più rappresentativi. Il viaggio inizia da Piazza Escrivá, dove il luna park accoglie i visitatori in un’atmosfera di festa, per poi proseguire verso Piazza 5 Dicembre, dove domani si terrà il concerto di Mimmo Cavallaro, icona della musica popolare calabrese. Il percorso continua lungo Corso Vittorio Emanuele, con le iniziative dedicate alla tradizione enogastronomica dell’olio e del vino, fino a concludersi nelle vie di Cafaldo, cuore pulsante della fiera.

Il Museo della Memoria e la Casa dei Vini di Calabria, situati su Corso Vittorio Emanuele, ospiteranno l’iniziativa “Festa di San Biagio: Il Sapore della Tradizione”, dedicata alla cultura dell’olio extravergine d’oliva e del vino. 

In particolare, l’iniziativa dedicata all’olio extravergine d’oliva si articolerà sotto l’aspetto didattico con la mission di sensibilizzare il pubblico sulla qualità e le proprietà dell’olio Evodel territorio, coinvolgendo studenti, istituti scolastici e associazioni specializzate in un’esperienza interattiva. Esperti e produttori locali guideranno i partecipanti in un percorso alla scoperta della filiera produttiva, dei benefici per la salute e delle tecniche di degustazione. 

Grande protagonista dell’evento sarà anche il vino, con degustazioni guidate nell’ambito di “Vini & Sapori di Lamezia”, che offriranno un viaggio tra i profumi e i sapori delle eccellenze vitivinicole locali. (rcz)