CATANZARO – All’IC Mater Domini concluso il progetto “Chi ben comincia”

di ELISA CHIRIANOGiovedì, 11 aprile all’Auditorium “A. Coccimiglio” dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro, si è svolto l’evento conclusivo del progetto Chi ben comincia: incipitiamo, una grande avventura, che ha coinvolto il collettivo di scrittura e illustrazione “I Galatini” (studentesse e studenti della classe III D della Scuola secondaria di Primo Grado “V. G. Galati” di Catanzaro), in collaborazione con esperti del mondo della scuola, dell’editoria e del settore culturale.

Il Progetto, nato all’interno del bando nazionale della Società Dante Alighieri, è stato promosso e sostenuto dal Comitato catanzarese, presieduto da Teresa Rizzo, che nel corso della manifestazione finale ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di promuovere azioni in cui i giovani protagonisti si sentano chiamati in prima persona a confrontarsi sui grandi classici della Letteratura, per divenire artefici di un significativo percorso di crescita artistica e creativa. 

Le attività sono state sostenute in ogni fase dalle Dirigenti Scolastiche, che nel corso degli ultimi anni si sono avvicendate alla guida dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro: le dott.sse Rosetta Falbo, Elisabetta Zaccone e Maria Antonietta Crea. Quest’ultima, in particolare, ha messo in risalto la gioiosa fatica con la quale docenti, alunni e famiglie operano per amore della cultura, consentendo a un Dirigente di coglierne i frutti.

Dammi un grande incipit e scriverò tutta un’altra storia! È questo il senso del libro, frutto di fervide giovani menti che si sono lasciate stuzzicare da intrecci di parole e grovigli di sensazioni, convergenti o dissonanti. Hanno chiacchierato con Edgard Allan Poe e percorso divini sentieri nella selva oscura; hanno immaginato tormenti antichi e tracciato strade nuove. Hanno riacciuffato ricordi e si sono messi in viaggio in bilico tra orizzonti nuovi e confini incerti.

I Galatini hanno scritto sedici racconti brevi, di cui hanno curato anche le illustrazioni, che sono diventati struttura portante del libro, pubblicato da La rondine edizioni, casa editrice diretta da Gianluca Lucia. L’attento lettore potrà cercare, tra le righe, battiti e battute, sogni e segni, Potrà trovare se stesso e l’altro da sé; potrà accendere nostalgie e immaginare futuri di-versi, nella certezza che, come scriveva Italo Calvino, «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

Un esperimento ben riuscito, rispetto al quale l’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, che ha condiviso con i presenti anche un saluto da parte dell’assessore all’Istruzione, Nunzio Belcaro, ha espresso soddisfazione e apprezzamento. Ripartire dai classici per scoprire il valore della parola, della sua efficacia nel tempo e della sua forza narrativa: è questa la sfida da perseguire e l’obiettivo da raggiungere. I classici sono opere che hanno superato una selezione operata dal tempo. Immergersi in essi significa scoprire un baule pieno di tesori, ma spesso chi insegna deve vincere la diffidenza degli studenti nei confronti di libri che vengono dal passato e apparentemente evocano mondi lontani dai nostri.

L’esperienza laboratoriale è stata condotta da esperti del settore. Daniele Aristarco (autore di numerosi romanzi, racconti e saggi divulgativi, soprattutto destinati ai ragazzi e alle ragazze, e pubblicati da diverse e prestigiose case editrici italiane) ha curato il laboratorio di scrittura, rendendolo strumento di incontro, confronto, condivisione ma soprattutto di dialogo. La proiezione del suo videomessaggio nel corso della presentazione del libro ha commosso il pubblico e ha acceso nuove scintille di bellezza.

Giuseppe Pavone (illustratore catanzarese, specializzato in “Progettazione artistica per l’impresa graphic design” all’Accademia di Belle Arti del capoluogo, con all’attivo due mostre personali di arte contemporanea tra il 2017 e il 2018, diversi progetti d’arte e di educazione civica in collaborazione con varie scuole del territorio calabrese) si è occupato invece del laboratorio di illustrazione.

«La natura del progetto – ha sottolineato – mi ha subito stimolato e ringrazio i ragazzi per avermi fatto sentire parte della classe, mentre fornivo loro indicazioni, solo tecniche, per migliorare le loro tavole senza snaturarle». 

La prof.ssa Barbara Gullo, che ha seguito le fasi operative dei laboratori creativi e l’editing dell’opera, ha sottolineato quanto una simile attività sia stata gratificante per i ragazzi e ragazze che, senza temere di ricevere un voto o un giudizio, si sono messi a nudo, anche scavando dentro di sé o fantasticando, fino a realizzare un libro piccolo nelle dimensioni, ma denso di senso, di cui andar fieri.

L’evento conclusivo è stato un modo per scoprire che la rete è una forza, che insieme si possono raggiungere grandi traguardi, che la diversità è fonte di ricchezza e che la condivisione è un valore aggiunto. Interessante e degno di nota è stato, a tal proposito il contributo fornito dall’Associazione culturale Calabria Contatto, presieduta da Giuseppe Valerio Guzzi, da anni impegnata in iniziative di promozione e diffusione di buone pratiche, di eventi artistici e culturali della nostra regione.

Interessanti sono altresì le interviste che la giornalista Roberta Cricelli, responsabile dell’ufficio stampa e socia di Calabria Contatto, ha diffuso attraverso notizie e interviste diramate nel sito e nelle pagine social, che hanno ricevuto il plauso di un vasto pubblico e una notevole risonanza mediatica.

«Calabria Contatto si prefigge da sette anni l’obiettivo di offrire un megafono a ciò che di buono questa terra trattiene. Cosa può esserci di più bello da raccontare se non l’approccio di ragazzi e ragazze alla scrittura, alla letteratura e all’arte, in forma libera e non condizionata dalla struttura burocratica che spesso imbriglia la scuola».

«A loro che vivono qui e adesso e che sono il presente non il futuro, prossimi possibili autori del Salone del Libro o del Concorso Calabria in Versi da noi organizzato, auguro la libertà di poter esprimere sempre sé stessi, al di là delle convenzioni, avendo compreso che si può essere liberi anche restando in una stanza a scrivere o a leggere», ha affermato al termine dell’evento, Roberta Cricelli.

Il pomeriggio è stato anche allietato dall’eccellente performance musicale della Lampasi Philarmonic Orchestra, guidata dai docenti Giuseppe Mazza, Massimo Naccarato, Gianfranco Notaro, Anna Scalzo e Giuseppe Scalzo. I giovani strumentisti hanno scaldato l’atmosfera sulle note de l’Inno di Mameli, della colonna sonora di Pinocchio e del Walzer n, 2 di Dimitri Šostakovič.   (ec)

 

CATANZARO – Successo per l’open day dell’Accademia di belle arti

Più di cinquecento studenti provenienti da diverse scuole superiori della Calabria hanno partecipato all’edizione primaverile degli Open day dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Come ormai consuetudine, l’Accademia ha aperto le proprie porte agli studenti delle quarte e delle quinte classi di licei e istituti tecnico-artistici calabresi per far conoscere loro le possibilità formative offerte dalle sue dieci Scuole. Un viaggio nelle due sedi dell’Accademia, quella nel cuore del centro storico, in via Tripoli, e quella nel quartiere Materdomini, nel corso del quale i giovanissimi studenti hanno potuto conoscere dalla viva voce dei docenti e degli studenti dell’Accademia le opportunità di formazione sia nei linguaggi dell’arte più tradizionali rappresentati dalle Scuole di Pittura, Decorazione, Scultura, Illustrazione-Grafica, Scenografia, che in quelli più contemporanei, come le Scuole di Regia, Fashion style e gioiello, Graphic Design, Didattica dell’arte, in quelli più innovativi, come la Scuola di Computer Games o di prossima attivazione come la Scuola di Fotografia.

«Per l’Accademia, l’apertura e la collaborazione con il territorio che la circonda è fonte essenziale di vita. Vogliamo contaminare il territorio calabrese con la cultura dell’arte e della bellezza, formando i futuri professionisti che, soprattutto in Calabria, potranno offrire un contributo forte nello sviluppo sociale, culturale ed economico – ha detto Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – In questi ultimi anni abbiamo quindi inteso perseguire con entusiasmo e pervicacia l’obiettivo di far conoscere la nostra attività agli studenti calabresi, dimostrando loro che a pochi passi da casa possono trovare un luogo capace di offrire loro una formazione di qualità, in un contesto stimolante e in continua evoluzione. La risposta, sin qui, è stata straordinaria visto che in poco tempo abbiamo più che raddoppiato il numero di iscritti e le richieste sono in aumento. Abbiamo costruito un ambiente formativo in cui docenti e studenti si sentono parte integrante di un progetto condiviso: sono orgoglioso dell’entusiasmo e dello spirito con cui tutta l’Accademia ha partecipato all’organizzazione degli Open Day». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – L’associazione Città visibili in visita alla Riserva naturale regionale del Vergari

di CITTA’ VISIBILI – La Riserva Naturale Regionale del Vergari di Mesoraca (Kr) ha spento la sua prima candelina. Una serie di variegate iniziative (convegni, concerti, presentazioni di libri, visite guidate, workshop, degustazioni) sono state organizzate nelle date del 13 e 14 aprile per il Vergari Day e l’associazione “Le Città Visibili” non poteva certamente mancare.

Mesoraca ci ha accolti con il consueto profondo affetto che sa dedicare agli ospiti e visitatori delle loro bellezze; dal sindaco Annibale Parise al direttore della Riserva Emiliano Cistaro, che si è votato anima e corpo alla realizzazione di tutto questo, dagli infaticabili giovani de “La Maruca” alle guide locali e ai volontari, tutti si sono spesi per rendere indimenticabili queste giornate.

È grazie soprattutto alla loro tenacia e al loro entusiasmo, al loro infaticabile lavoro e alla loro fattiva caparbietà che il sogno è diventato realtà; un sogno durato anni (25, tra una cosa e l’altra) al quale anche la presidente della nostra Associazione, Anna Misuraca, ha contribuito, credendoci fermamente, promuovendo e incoraggiando questo iter nell’ambito delle attività svolte con le sue “Città Visibili”, tanto da ricevere quest’anno il riconoscimento di “Ambasciatrice di Calabria” che premia “coraggio, volontà, visioni e progetti della Calabria autentica”.

La brillante iniziativa di questo premio “per la valorizzazione del territorio” nasce dall’idea del giovane Roberto Tesoriere, proprietario dell’Azienda Agricoltura Bio di Mesoraca. Quest’anno sono stati insigniti “Ambasciatori di Calabria”, oltre ad Anna Misuraca, i Content Creator Franz Tropea, lametina, e Giuseppe Scuticchio, Giuseppe Talarico (Tre Calabreser), Alfredo Moniaci (Boschi Puliti), Davide Milone e Michele Sotero (Amaro Milone) e Alessio Abate e Michela Scaramuzzo (Calabria Food P*rn).

La cerimonia di consegna si è svolta presso il Ristopub “La collina” e ci ha fatto scoprire giovani talentuosi per la loro inventiva, intraprendenza e originalità che si distinguono in diversi settori, dando visibilità e prestigio alle bellezze della nostra Regione.

Tra le altre iniziative della giornata di sabato, l’interessante convegno sulla Manna e sul Mastice a cura di Carmine Lupia, Etnobotanico e Coordinatore scientifico della Riserva, con la presenza dei relatori Giancarlo Statti, Professore ordinario di Biologia farmaceutica dell’Unical, e Giovanni Canora, Dietista e Co-Founder Unesco Chair Salerno; le visite guidate al Percorso Carrozzella, appena inaugurato, al Convento del SS. Ecce Homo, alla Chiesa del Ritiro e al Museo Padre Reginaldo Tonin, coadiuvate dall’Associazione “La Maruca” e dagli studenti dell’I.C. “Moro Lamanna” di Mesoraca e del Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Crotone.

È stata una giornata intensa ed emozionante; sul volto del direttore della Riserva, il caro amico architetto Emiliano Cistaro, trasparivano la fatica e la gratificazione per questo grande risultato raggiunto e la soddisfazione per il lavoro svolto, insieme a chi è stato da sempre al suo fianco: le Associazioni “La Maruca” e Villaggio Fratta. Ringraziamo tutti loro e l’Amministrazione Comunale di Mesoraca per l’accoglienza ricevuta e concludiamo con la consapevolezza e le parole di Emiliano che «… solo chi vive il territorio tutti i giorni può valorizzare e raccontare al meglio le bellezze che offre». Buon Compleanno Riserva Naturale Regionale del Vergari e infiniti Vergari Day! (cv)

CATANZARO – Giovedì con l’Ande si parla di autonomia e premierato

Giovedì 18 aprile, alla Camera di Commercio di Catanzaro, alle 17, si terrà l’incontro-studio “Premierato e Autonomia differenziata: pesi e contrappesi, organizzato da Ande, Camera di Commercio Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro.

Interverranno il presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Vincenzo Agosto, la presidente Ande Catanzaro, Roberta Porcelli, il professore di Diritto costituzionale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Andrea Lollo, Agazio Loiero, già presidente della Regione Calabria, Mario Tassone già viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Marisa Fagà, presidente Ande nazionale. Modera Giuseppe Soluri, presidente Ordine giornalisti.

«L’obiettivo – ha chiarito nel presentare l’evento Roberta Porcellim presidente Ande Catanzaro – è quello di approfondire e cominciare a confrontarsi sulle due riforme che, attualmente, occupano la scena politica e che potrebbero avere un impatto importante sul nostro vivere civile. L’Ande, già a febbraio dello scorso anno ha sviscerato, in un pubblico dibattito, il tema dell’autonomia differenziata da un punto di vista giuridico, economico e sociale. Oggi vogliamo riprendere il discorso sull’autonomia differenziata da dove lo abbiamo lasciato, analizzando nuovamente il testo della legge nelle parti nel frattempo oggetto di modifica; vogliamo poi soffermarci sugli effetti che sortirebbe tale riforma, sul nostro sistema costituzionale, se passasse anche la  riforma sul premierato».

«L’autonomia differenziata è, ci si chiede, il “do ut des” – ha proseguito – per ottenere la riforma sul premierato, o c’è una correlazione necessaria tra le due riforme? Il premierato, e quindi l’elezione a suffragio universale del primo ministro, può considerarsi il necessario contrappeso al sistema previsto dalla riforma Calderoli, che rafforza il potere dei presidenti di regione? È un tema, quello oggetto del prossimo incontro, ambizioso da trattare, non facile, ma sul quale è necessaria una riflessione, anche in vista di eventuali referendum».

«Sicuramente – ha continuato la presidente Porcelli – se dovessero passare insieme le riforme del premierato e dell’autonomia differenziata, al di là della condivisibilità dei contenuti, ci troveremmo, in un altro sistema costituzionale. Cercheremo di approfondire la questione, attraverso la relazione del costituzionalista Andrea Lollo e gli interventi programmati degli onorevoli Simona Loizzo, parlamentare della Lega, Agazio Loiero e Mario Tassone. L’incontro – conclude l’avvocato Roberta Porcelli –  è aperto a tutti quanti possano essere interessati». (rcz)

La Cineteca della Calabria e l’Associazione Dante Alighieri celebrano Saverio Strati

È con la proiezione gratuita di Terrarossa di Giorgio Molteni, al Supercinema di Catanzaro, che la Cineteca della Calabria e l’Associazione Dante Alighieri hanno avviato le celebrazioni per ricordare Saverio Strati, di cui ricorrono quest’anno i 100 anni dalla nascita.

Il film è tratto dal romanzo di Saverio Strati  La teda, per il quale il critico Geno Pampaloni scrisse: «Come in Alvaro, il mondo della protesta e il mondo della sofferenza si intrecciano intimamente, all’interno di un sentimento della tradizione che di fatto coincide con la poesia. Le sue parole sono quiete e solenni, una musica grave, propria del linguaggio dei padri, non c’è nulla di meno ‘sperimentalistico’ del suo raccontare: il suo dolore è un dolore antico».

La narrativa calabrese del Novecento ha per taluni critici una sua «linea», che corrisponde alla realtà culturale della regione, che nel nostro secolo ha prodotto scrittori storicamente impegnati. È una narrativa fedele ai temi tradizionali del romanticismo calabrese, quelli dell’uomo di fronte alla natura e alla realtà che lo circonda, le sue reazioni di fronte alle novità. La mattinata, fortemente partecipata dal Liceo Artistico De Nobili, dall’Istituto Agrario di Catanzaro e dal Liceo Classico Galluppi, ha visto la proiezione del film Terrarossa di Giorgio Molteni, e gli interventi della Presidente della Dante Alighieri, Teresa Rizzo, di Eugenio Attanasio per la Cineteca della Calabria, dell’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi.

Il presidente della Cineteca della Calabria, il regista Eugenio Attanasio, ha annunciato la volontà di collaborare con la Biblioteca Comunale “Saverio Grande” di Cropani, recentemente inaugurata alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro prof.ssa Donatella Monteverdi e di altre prestigiose autorità. Il regista Attanasio, infatti, sottoporrà un programma di iniziative cinematografiche e letterarie al Comitato di gestione della biblioteca composto da Raffaele Mercurio, presidente; Luigi Stanizzi,  responsabile; Giulia De Fazio, vice responsabile, Paolo Dragone, degretario,
Giuseppina Ruffo, rappresentante della maggioranza consiliare; Anita Brescia, rappresentante della minoranza consiliare; Rosita Femia, rappresentante della scuola primaria Istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi; Santina Logozzo, Rappresentante della scuola secondaria di primo grado Istituto comprensivo Cropani-Simeri Crichi; e dai componenti esperti Pietro Pitari, Noemi Grano, Luigi Loprete, Gianluca Pitari.

Al Supercinema i ragazzi hanno potuto assistere alla proiezione ed essere così introdotti al mondo dello scrittore, che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Scandicci. Saverio Strati è stato a lungo dimenticato, trascurato, a volte persino ignorato dalla sua terra, complice anche una passata politica culturale della Regione che non valorizzava i propri figli, quasi si vergognasse delle loro origini. Strati è stato un grande uomo e un immenso scrittore.

Ha raccontato Calabria e calabresi. Scritto capolavori, vinto il Campiello, e anche pianto. Contadino e muratore. Calabrese affetto dal demone della narrazione, emigrante. È necessario ricordarne la figura e avvicinare i ragazzi delle scuole alla conoscenza di questo grande scrittore realista, che ha saputo descrivere il suo territorio d’origine. Nel film di Molteni, durante la guerra, quattro muratori vanno a Terrarossa per costruirvi delle case popolari. Il più giovane è mastro Filippo, un ragazzo sempre pronto a inventare storie e sogni. Il paese è arretrato; la gente illumina la notte con schegge di pino, vive nelle grotte assieme alle capre, si nutre di castagne: e la farina del tesseramento non arriva, a causa degli intrighi del podestà. Gli altri muratori spingono il popolo alla ribellione. In questa ribollente atmosfera, nuovi elementi sopravverranno a movimentare la vicenda: la fuga di Filippo, l’alluvione. (rcz)

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CATANZARO – Fiorita incontra l’assessore ai Lavori Pubblici e Anas per Viadotto Bisantis

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha incontrato l’assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Scalise e i vertici di Anas Calabria in merito al complesso intervento sul viadotto Bisantis.

Il primo cittadino e il titolare della delega ai Lavori pubblici si sono trattenuti a colloquio in particolare con il responsabile della Struttura territoriale, Francesco Caporaso e con il dirigente dell’Area gestione rete, Domenico Curcio.

Da questi ultimi, Fiorita e Scalise hanno ricevuto rassicurazioni sul regolare prosieguo dei lavori per la posa in opera delle paratie aggiuntive alla ringhiera esistente, in funzione antiscavalco. Soluzione provvisoria, che fa parte delle opere propedeutiche alla riapertura in toto del viadotto che sarà percorribile nei due sensi di marcia in due corsie, così come originariamente previsto dal progetto Morandi.

L’Anas interverrà inoltre nel ripristino delle scalette di servizio sull’arcata, che saranno funzionali anche alla nuova illuminazione artistica. Questo impianto è già nella disponibilità dell’Amministrazione comunale e una volta installato servirà a dare una forte caratterizzazione alla struttura più identitaria del capoluogo, in aggiunta alle barriere antiscavalco definitive, attualmente in fase di progettazione.

Oltre a queste, lo studio Matildi di Bologna sta lavorando anche al progetto, già finanziato, dei meccanismi che migliorino la risposta sismica e dunque la resilienza del viadotto. Entrambe le progettazioni dovranno ovviamente tener conto della peculiarità della struttura che, in virtù delle sue caratteristiche storiche, è opportunamente tutelata come bene architettonico. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Fratelli d’Italia plaude al finanziamento per il santuario di Sant’Antonio

Fratelli d’Italia Lamezia Terme esprime grande soddisfazione per l’annuncio di un significativo finanziamento di oltre 2 milioni di euro, destinato dal Fondo edifici di culto (Fec) del Ministero dell’Interno, per i lavori di ristrutturazione del Santuario di Sant’Antonio. «Questo finanziamento – scrivono in una nota – segna un passo fondamentale verso la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale e religioso di Lamezia Terme».

«Il nostro plauso – continuano – va al sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, per il suo impegno e la sua dedizione nel facilitare questo importante contributo. Questo risultato non è solo una testimonianza dell’attenzione del Governo verso i nostri edifici sacri, ma anche dell’efficace sinergia istituzionale che Fratelli d’Italia ha sempre promosso».

Con questo nuovo finanziamento, Fratelli d’Italia «conferma il suo impegno costante e la sua presenza attiva nel supportare iniziative che valorizzano la nostra comunità, promuovendo al contempo il turismo religioso e culturale. Il Santuario di Sant’Antonio, che custodisce opere d’arte di inestimabile valore, rappresenta un fondamentale punto di riferimento di fede, per il pellegrinaggio e il turismo religioso nella regione».

Fratelli d’Italia Lamezia Terme «rimane impegnata a lavorare per il bene della comunità, supportando progetti che migliorano la qualità della vita dei cittadini e promuovono la nostra ricca eredità culturale e spirituale». (rcz)

BELCASTRO (CZ) – L’Alveare chiede il 5×1000 per sostenere le sue attività

L’associazione L’Alveare è da anni che opera seriamente e con generosità in favore di persone in difficoltà, a Catanzaro e provincia e non solo, anche con una creativa fattoria sociale a Fieri di Belcastro e ora, in fase di dichiarazione dei redditi, donando il 5X1000 si può davvero dare un contributo, a costo zero.

Il presidente dell’associazione L’Alveare, Nino Dell’Acqua, nel corso dei suoi incontri non si stanca mai di ripetere come «genitori insieme ai figli sono in costante azione fin dal 1999, nell’intento di creare solidarietà fra cittadini; provando a costruire nuove prospettive per un futuro diverso. Con la collaborazione delle istituzioni pubbliche locali, cerchiamo di promuovere il territorio e di contribuire al suo sviluppo. Dalla fase post-scolare al dopo di noi, c’è ancora un lungo cammino che va tutelato e soprattutto garantito. Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, proviamo a non smettere di prenderci cura dei nostri ragazzi: accogliendoli e soprattutto costruendo insieme a loro un avvenire migliore, che merita di essere narrato».

Si tratta di giovani portatori di handicap. Naturalmente c’è preoccupazione per la mancanza di fondi mirati a portare avanti questo miracolo quotidiano, di lavoro, di inclusione, di gratificazione dei ragazzi in difficoltà. Ecco l’invito a tutti a firmare «con un semplice gesto che non costa nulla» per il 5×1000 utilizzando il codice 97032280790. Un gesto di solidarietà e di aiuto concreto. Un appello anche ai commercialisti che con la loro sensibilità possono contribuire ad aiutare chi ha veramente necessità. (rcz)

CATANZARO – “Un talento di famiglia”, Capellupo rilancia la mostra dell’Ex Stac dei maesti d’arte Curcio

«Con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura di Catanzaro e con la cura di Nando Castagna, la mostra “Un talento di famiglia” si rivela non solo come una celebrazione del talento artistico locale ma anche come un simbolo del legame indissolubile tra la comunità e le sue radici culturali».

E’ il consigliere comunale Vincenzo Capellupo a rilanciare e augurare buon lavoro ai Maestri d’arte Angiolina Curcio, Michele Curcio e Salvatore Curcio in occasione dell’apertura della mostra “Un talento di famiglia”, avvenuta ieri, presso la Sala espositiva “Ex Stac” in Piazza Matteotti alla presenza del sindaco Nicola Fiorita e dell’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi.

“Un talento di famiglia” rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati d’arte e per i cittadini tutti di avvicinarsi alle opere di tre esponenti eccellenti del panorama artistico di Catanzaro, offrendo al pubblico un variegato spettro di stili e tecniche che testimonia la ricchezza e la diversità del nostro patrimonio culturale. Aperta fino al 14 aprile 2024, con ingresso libero, «la mostra è un invito aperto a tutta la comunità a partecipare e a condividere un momento di apprezzamento collettivo per l’arte e per i suoi creatori». (rcz)

CATANZARO – Disservizi all’Umberto I, il consigliere Corsi: «L’Asp ponga rimedio»

di ANTONIO CORSI – Lascia sgomenti il contenuto di una denuncia pubblica di una cittadina circa quanto avvenuto all’Umberto I. I calabresi già da anni patiscono i disastri di un servizio sanitario regionale commissariato, ma è davvero terrificante l’immagine di un centinaio di persone accalcate per ottenere una semplice prestazione (sancita come diritto costituzionale) e molte delle quali – in fila dalle prime luci dell’alba – non sono poi assistite. Sono episodi da terzo mondo che gridano vendetta, perché non c’è fallimento maggiore di un ente pubblico quando si dimostra incapace di dare risposte ai cittadini sul fronte della salute.

Alla fine, siamo alle solite: molti dei problemi di fondo della sanità sono il frutto di un’imbarazzante disorganizzazione. E quanto accaduto all’Umberto I è esattamente la fotografia di una catena di comando non in grado di capire che, in particolare nel caso dei servizi a contatto diretto con l’utenza, non ci può permettere di lasciare l’organico scoperto.

È strano che il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, il generale Antonio Battistini, vista la sua lunga esperienza militare, consenta che un presidio importante dell’azienda da lui diretta, come Umberto I, diventi teatro di tali disservizi e incapacità di gestire l’utenza. Al contempo invito il sindaco di Catanzaro, che ricordo essere per legge la massima autorità sanitaria sul territorio, a non sorvolare su quanto accaduto attivandosi con l’Asp affinché si ponga rimedio al disagio.

E, ancora, sempre il sindaco dovrebbe valutare sia la coerenza dell’assegnazione dei locali della struttura (sottratti all’utilizzo sanitario) che il livello di incolumità pubblica. Sotto quest’ultimo aspetto, proprio la presenza di un elevato numero di utenti (nella maggior parte dei casi persone anziane e malate) rende sempre più impellente la necessità di trovare una soluzione viaria, di attraversamento pedonale e di stazionamento nell’area dell’Umberto I più efficiente e, soprattutto, più sicura per i cittadini. È una questione di civiltà. (rcz)

[Antonio Corsi è consigliere comunale a Catanzaro]