CATANZARO – “Umg svelata”, l’Ateneo aderisce alla prima giornata nazionale delle università

Domani, mercoledì 20 marzo, l’Università Magna Graecia di Catanzaro parteciperà alla prima Giornata nazionale delle Università su invito della Conferenza dei Rettori delle università italiane (Crui).

L’iniziativa “Università svelate”, patrocinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, rappresenta un’occasione straordinaria per condividere il patrimonio scientifico e culturale che la comunità accademica produce a servizio della società e del territorio.

La Crui ha deliberato la richiesta di istituire la Giornata nazionale delle Università appunto il 20 marzo in coincidenza con la Giornata Internazionale della Felicità e all’interno della Settimana della Minerva, un periodo dedicato alla celebrazione del sapere e dell’istruzione.

In questa giornata all’Università Magna Graecia si terranno convegni, workshop e visite guidate per svelare la vita che si svolge quotidianamente nelle aule e nei laboratori, al fine di creare una connessione sempre più forte tra l’ateneo, gli istituti di istruzione superiore e il territorio. Il programma della giornata, disponibile al seguente link https://web.unicz.it/it/news/108100/giornata-nazionale-delle-universita-umg-svelata-20-marzo-2024, si conclude alle ore 15:00 nel Complesso monumentale del San Giovanni con l’evento dal titolo “Dalle origini della Magna Graecia al futuro della Magna Graecia”.

Esperti e docenti si confronteranno offrendo alla comunità un suggestivo e accattivante excursus storico e naturalistico descrittivo delle peculiarità del luogo della cultura per eccellenza, ovvero la Magna Graecia, con uno sguardo proiettato al futuro e con l’obiettivo di tracciare nuove strategie di sviluppo per l’Ateneo di Catanzaro.

«L’Umg ha aderito con grande entusiasmo a questa prima occasione di condivisione del sapere e della cultura universitaria a livello nazionale – afferma il Rettore Gianni Cuda – Ringrazio la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni, per aver coinvolto l’Ateneo di Catanzaro in questo momento corale che sottolinea l’importanza della vita universitaria».

«La nostra realtà – evidenzia il Rettore – si caratterizza per una serie di attività che saranno presentate nell’ambito di un programma articolato di eventi. La Giornata nazionale delle Università rappresenta, inoltre, un momento strategico per riflettere insieme sul futuro dell’Ateneo di Catanzaro». (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Sanità, De Biase (FI): «Auspichiamo modifica del Dca 69»

di SALVATORE DE BIASE – Dopo la positiva riflessione del Presidente Occhiuto, sulla nuova rete ospedaliera in Calabria, nell’auspicare una immediata modifica al Dca 69 del 14-03-2024, così come promesso a margine della conferenza stampa tenutasi oggi in cittadella regionale, è bene precisare alcune cose:

Per parlare di sanità occorre ricordare l’inizio del decadimento, della nostra sanità, che si chiama accorpamento; Lamezia fu accorpata a Chiaravalle (chiuso) e a Girifalco e Soverato che è pari a Soveria Mannelli; ovvero l’85% della sanità rappresentata da Lamezia Terme, si chiama Asp-Catanzaro; quindi perdita di uffici, portati a Catanzaro (in locazione), costi reali ereditati; ovvero l’ex AS6 si è caricata di ben 58milioni di debiti a fronte dei propri ovvero 1milione; poi, ambivamo ad un Hub; speravamo trauma center; recuperato uno spoke; adesso Lamezia declassata da “spoke” a presidio ospedaliero semplice, al pari di Polistena e Soveria Mannelli.

Questo comporterà perdita di Dipartimenti? Primari? Autonomia gestionale? Certamente!

Però a Catanzaro le strutture complesse, dipartimenti ecc, sono doppie, triple e quadruple, si dice tutto è stato redatto sulla base di indicazioni ministeriali!! Certo!!

Ma i parametri per la sanità non dovrebbero essere rapportati al numero degli abitanti nei distretti sanitari, ovvero il distretto di Lamezia e non l’intera provincia?

La strategia è stata quella di tenere conto di 350.00 abitanti di tutta la provincia di Catanzaro, conglobando cosi i 150.000 di Lamezia?

Quindi il vero progetto era ed è rimasto, quello di centralizzare alcuni servizi negli ospedali hub e in particolare nella provincia di Catanzaro e sull’azienda Dulbecco, equivale a dire: 150.000 utenti, si devono recare nella sanità catanzarese, così sopravvivrà? E qui la risposta è: cambiare il decreto prima del 15 aprile.

Ma nel ministero della Sanità, nelle commissioni, nei dibattiti, la rappresentanza politica della Calabria, ha osservato le aree di appartenenza sanitaria?

Qualcuno si è domandato che fino a quando Lamezia, con la sua sanità offre a 150.000 utenti risposte, funge da filtro, da domani in poi… potranno essere gestiti con caos e ritardi su Catanzaro?

Altra domanda: con tale realtà, quanti primari di prima linea vorranno restare, quanti verrebbero prendere servizio da noi?

Chi deve partorire e non trova una adeguata Tin, e Pediatria, si ricovererà a Lamezia?

Si intravedono riduzione servizi verso i cittadini, l’eliminazione e il depotenziamento di settori vitali; ulteriore allungamento delle liste di attesa per ogni necessità?

Non va dimenticato inoltre che per il nuovo reparto di Malattie Infettive, il 15 marzo 2023 l’Asp annunciava il progetto esecutivo finanziato e appaltato per quasi 4 milioni di €, e adesso tutto rimane fermo? Il finanziamento dovrà essere restituito?

Ma la gara non era già aggiudicata dalla ditta Procopio, perché non sono partiti i lavori da 1 anno almeno?

Ci saranno costi da assegnare alla ditta per la mancata esecuzione?

Con il decreto, n. 69 del 14 marzo 2024, dal punto di vista del presidente Occhiuto, la sanità regionale sarà meglio organizzata, con: posti letto complessivi aumentati, sono 6.692 e quindi nasce la nuova rete ospedaliera, con la quale si compone la nuova programmazione ospedaliera; 5.530 sono destinati alla cura dei pazienti acuti e integrano anche i 134 posti letto covid previsti nel decreto Rilancio (dl 34/2020 varato al deflagrare della pandemia), 1.162 sono invece i posti letto dedicati alla cura delle post acuzie.

La vera sfida però, sarà quella di riuscire ad attivarli tutti, dal momento che la precedente programmazione, in parte, è rimasta su carta.

E nuovi posti letto? Con quali concorsi per il recupero di personale e in quanto tempo saranno attivati?

Sicuro c’è che si tagliano Unità organizzative complesse di ospedali hub e spoke per destinarli ad “Azienda Zero”, anche qui, detta azienda quando sarà attiva?

A questo punto la domanda: sono vere le ricadute negative per Lamezia con il nuovo documento di Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza,
così come da Modifica e integrazione Dca n. 64/2016?

Sicuro c’è che dopo la nascita della “Renato Dulbecco”, nella struttura catanzarese, vi sarà anche un Centro traumi di alta specializzazione, ed una sola struttura di Unità spinale, come da standard ministeriali.

Ed’è vero che alla Dulbecco, ovvero: Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, si manterrebbero servizi doppi o tripli come da decreto attuale?

Si parla per esempio di 11 chirurgie complesse 6 semplici; doppioni, triploni infiniti, ecc.

Ma la legge 502 del 1992 non stabilisce che in una azienda dove insistono più presidi ospedalieri deve esserci una sola struttura a governare il servizio che viene erogato.

È nascente Azienda ospedaliera Dulbecco perché dispone in tutto le strutture di chirurgia con specialistiche varie, ovvero: 11 Strutture Complesse e 6 Strutture Semplici.

Queste le strutture duplicate nell’azienda Renato Dulbecco:

Chirurgia Generale 4 SC – 3 SS
Chirurgia Plastica 2 SC – 1 SS
Chirurgia Vascolare 2 SC
Neurochirurgia 2 SC – 3SS
Oculistica 2 SC – 2 SS
Ortopedia e Traumatologia 2 SC – 3 SS
Urologia 2 SC – 3 SS
Pronto Soccorso (MCAE) 2 SC – 2 SS
Ostetricia e Ginecologia 2 SC – 2 SS
Pediatria 2 SC – 3 SS
Cardiologia 2 SC – 2 SS
Emodinamica 2 SS
Malattie Endocrine del Ricambio e Nutrizione 3 SC
Geriatria 2 SC – 3 SS
Medicina Generale 2 SC – 3 SS
Nefrologia 2 SC – 1 SS
Neurologia 2 SC – 2 SS
Gastroenterologia 3 SC – 1 SS
Oncologia 3 SC – 2 SS
Medicina Nucleare 2 SC
Radiologia 2 SC
Laboratorio Analisi 3 SC
Microbiologia e Virologia 2 SC
Farmacia Ospedaliera 2 SC
Direzione Medica 2 SC
Terapia Intensiva 2 SC – 3 SS
Unità Coronarica 2 SS

Una realtà da cambiare, e sono certo che il presidente Occhiuto, muoverà i giusti passi! (sdb)

(Salvatore De Biase è coordinatore Forza Italia Lamezia Terme)

CATANZARO – La città ricorda il poeta dialettale Tonino Lamanna a 40 anni dalla scomparsa

Catanzaro non dimentica il poeta dialettale Tonino Lamanna. Il consigliere Vincenzo Capellupo rende noto che «la città di Catanzaro, nell’anniversario dei 40 anni dalla scomparsa, ricorda il poeta dialettale Antonio Lamanna detto “Tonino” (1947-1984) con l’intitolazione di una scalinata nel quartiere Gagliano, tra vico Belfiore a via Pubblica istruzione. A ricordarlo, oltre ad una targa, anche un’opera realizzata dal maestro Nuccio Loreti come deliberato dalla giunta comunale di Catanzaro».

«L’idea della intitolazione – aggiunge – era stata avanzata a Palazzo De Nobili dall’Associazione culturale “Gagliano nel Tempo” in collaborazione con l’associazione “Nuccio Loreti Art” che avevano dato voce al sentimento popolare dell’antico quartiere del Capoluogo. Lamanna molto amato dalla comunità ha saputo portare su carta sentimenti e vita quotidiana, osservando attentamente le emozioni che scandivano le giornate vissute con estremo entusiasmo per le piccole cose di ogni giorno trascorso nel suo quartiere».

L’iter dell’intitolazione è stato seguito dallo stesso Capellupo, che ha ringraziato sia le associazioni proponenti, sia la vicesindaca Giusy Iemma e la giunta per avere accolto con sensibilità la sollecitazione dei cittadini.

«Coltivare la storia del proprio quartiere – ha detto – e farlo attraverso la memoria di coloro che ne sono stati testimoni e narratori, è sempre un fatto positivo che serve a mantenere e irrobustire l’identità. Gagliano in questo si conferma quartiere dalle radici ben solide ed è un dato che senza dubbio fa piacere». (rcz)

CATANZARO – Giovedì verrà assegnato il premio “Catanzaro Nostra”

Giovedì 21 marzo, alle ore 18 nella Sala “Gissing” del Complesso monumentale San Giovanni, si svolgerà la cerimonia di conferimento del premio “Catanzaro Nostra”.

Un premio dedicato a coloro che contribuiscono all’arricchimento e alla tutela del Patrimonio culturale della città di Catanzaro. Una scelta, quella dell’associazione Italia Nostra Catanzaro, che vuole essere ulteriore testimonianza dell’impegno costante nel valorizzare e promuovere la bellezza e il rispetto del bene comune, coinvolgendo la comunità locale a partecipare attivamente alla tutela di ciò che rende unica “Catanzaro Nostra”.

Le finalità e le modalità del premio sono state illustrate nella Sala Concerti di Palazzo de Nobili, dalla presidente della sezione di Catanzaro, Elena Bova, dal vicepresidente Aldo Ventrici, dalla tesoriera Maria Teresa La Vitola e dalla componente Marisa Gigliotti.

«Italia Nostra – ha esordito Elena Bova, presidente della sezione territoriale – è un’associazione nazionale, forse unica paladina dell’attuazione dell’articolo 9 della Costituzione della Repubblica che impegna la comunità a promuovere la cultura tutelando le nostre bellezze, da quella paesaggistiche a quelle storiche e monumentali. A Catanzaro e nel territorio circostante abbiamo a cuore la tutela e la valorizzazione dei beni comuni, il paesaggio insieme alle tradizioni storiche della città, che sono il patrimonio più importante che abbiamo».

«Abbiamo istituito un premio – dice la Bova – che si chiama “Catanzaro Nostra”, per sottolinearne l’appartenenza alla città, l’amore che noi portiamo verso di essa, perché nell’opera che quotidianamente svolgiamo per adempiere ai nostri compiti e per onorare i nostri principi abbiamo avuto accanto alcune persone che si sono distinte nell’anno 2023 per avere in vario modo contribuito chi a tutelare la bellezza del paesaggio, chi a riconoscere con atti concreti meriti ad artisti della nostra città, chi a tutelare la bellezza e la storia delle nostre antiche arti, chi da giovane si impegna alla tutela dell’ambiente e per i diritti civili, chi ricorda con arti visive le nostre tradizioni, chi c’è stato accanto per assisterci nelle nostre battaglie civili, per esempio gli avvocati che ci hanno supportato nel difendere la scuola della Maddalena dalla demolizione».

“Le battaglie spesso rimangono isolate – ha concluso Elena Bova -. Vorrei che lo stesso orgoglio civico che c’è per il calcio ci fosse per i beni comuni in cui viviamo ogni giorno. Le rinascite non possono essere affidate alle sole amministrazioni ma devono avere protagonisti i cittadini, ciascuno per il suo”.

“Il premio – ha spiegato il vicepresidente Aldo Ventrici – si struttura in diverse sezioni secondo il tipo di tutela esercitata, tipologia contemplata nel nostro statuto. Le sezioni riguardano arte cultura tradizioni spettacolo ambiente, tutte materie legate alla città di Catanzaro e in ciascuna di esse abbiamo individuato persone, che naturalmente non fanno parte del nostro direttivo, che operano in città che hanno agito per la loro promozione e pertanto meritevoli di riconoscimento pubblico. Lo scopo è anche quello di ampliare la platea delle persone interessate a creare cultura diffusa, cosa per la quale ciascuno può contribuire. Finora – ha considerato ancora Ventrici – la nostra associazione è forse poco conosciuta, è uno dei temi di cui discutiamo spesso nella nostra sezione. Abbiamo poco appeal presso la cittadinanza, forse perché ci siamo mossi senza grosso clamore in ambiti spigolosi con azioni insistenti verso l’Amministrazione comunale, verso la Soprintendenza con la quale abbiamo avuto anche momenti di attrito. Certo curiamo anche l’aspetto della convivialità, con gite e cene sociali, ma fondamentalmente svolgiamo lavoro duro nei vari ambiti».

«In particolare, ma non solo – continua – premieremo anche alcuni legali proprio perché hanno prestato gratuitamente la loro assistenza, ben sapendo che una sezione territoriale come la nostra non dispone di capitali sufficienti a sostenere le spese dei ricorsi, che ormai sono tanti, a iniziare dalla Maddalena, o per il riconoscimento del valore storico della Caserma Triggiani che nel frattempo ne era stata dichiarata priva pur trattandosi un monastero del XVI secolo, ora ci stiamo occupando dell’Ospedale civile vecchio, monastero di Sant’Agostino del XVI secolo, curiamo la tutela di interi quartieri della città per i quali stiliamo relazioni che mandiamo alle sedi competenti, siamo stati anche auditi in Commissione parlamentare sul ponte di Messina, insomma è un’attività corposa, densa di significato. Perciò ringraziamo chi ci sta vicino gratuitamente».

Presenti alla conferenza stampa anche le componenti del direttivo della sezione di Italia Nostra Marisa Gigliotti e Maria Teresa Lavitola, che hanno voluto rimarcare il carattere annuale del premio: «Un modo anche per risvegliare il poco interesse che c’è in questa città, in una cittadinanza un po’ sonnolenta, un po’ pigra, che poco si interessa ai problemi, a iniziare dal centro storico e dalla sua salvaguardia. La nostra battaglia è spesso solitaria». Il direttivo ha portato anche i saluti della segretaria Rossella Greco, assente per motivi di lavoro alla conferenza stampa, ma presente sempre con il proprio infaticabile contributo di idee e sostegno. (rcz)

CATANZARO – Asp, in pagamento la produttività 2020

Sarà finalmente inserita la somma per il pagamento della produttività dell’anno 2020 nella busta paga di marzo dei dipendenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

Dopo il pagamento del 2019 avvenuto nello scorso mese di giugno, vicenda già non semplice e gravata tuttora da uno strascico giudiziario, la ricostruzione dei pagamenti di anni non facili aveva subito una battuta d’arresto; dapprima le dimissioni dell’Organismo indipendente di valutazione, quindi il bando per la nomina del nuovo, la selezione dei 74 candidati e infine la delibera con la quale veniva resa nota la composizione del nuovo Organismo, insediatosi a novembre. Da quel momento un lavoro molto articolato, sia per la complessità degli atti sia per l’oggettiva difficoltà di misurare la produttività nell’anno della pandemia.

L’Organismo indipendente di valutazione, affiancato dall’Unità di programmazione e controllo aziendale, ha esaminato oltre seimila schede, giungendo, infine, a rendere possibile la quantificazione degli emolumenti da corrispondere. Si chiude così uno dei tanti capitoli lasciati in sospeso in un periodo di grande difficoltà per l’Azienda.

«E’ difficile gioire per un pagamento che arriva con quattro anni di ritardo – dichiarano i vertici aziendali – ma gli ostacoli che ci siamo trovati davanti a luglio dello scorso anno sembravano insormontabili. Ora i dipendenti riceveranno quanto dovuto grazie all’impegno dell’Organismo indipendente di valutazione e delle articolazioni dell’Azienda che lo hanno supportato; a tutti loro rivolgiamo un ringraziamento caloroso».

«Una menzione di gratitudine particolare – prosegue la dichiarazione – è dovuta alle organizzazioni sindacali, che hanno compreso le difficoltà in cui si trovava incolpevolmente l’Azienda ed hanno inteso accordarci fiducia, contribuendo a generare il clima di confronto costruttivo che oggi caratterizza le nostre relazioni. Con questi pagamenti confidiamo di aver ulteriormente allontanato un periodo estremamente complicato per l’Azienda tutta». (rcz)

CATANZARO – Abramo Customer care, Capellupo: «Salvaguardare il lavoro e la tenuta sociale»

di VINCENZO CAPELLUPO – La vertenza Abramo Customer Care dimostra, per il momento, solo una cosa: Tim ha deciso di infliggere un colpo mortale alla Calabria, alla sua economia e al suo tessuto sociale. Mille posti di lavoro che vanno in fumo tra Catanzaro, Cosenza e Crotone, in una regione come la nostra, con le sue grandi fragilità, è una tragedia sociale, un trauma di proporzioni enormi difficilmente superabile.

Tim lo sa, non può non saperlo e per questo la sua ostinazione è doppiamente colpevole, fa strage di lavoro e la fa per di più da azienda partecipata dallo Stato.

Ai lavoratori e alle loro famiglie, che vivono momenti di preoccupazione e ansia non posso che porgere innanzi tutto la mia piena solidarietà e tutta la mia disponibilità personale ed istituzionale a stare a loro fianco in questa difficile vertenza. Starci con il peso che portano con sé le istituzioni locali per ribadire quanto chiesto unanimemente dalle organizzazioni sindacali e cioè un tavolo permanente che salvaguardi i livelli occupazionali e la tenuta sociale.

Tim sa che è possibile, al di là delle piccole proroghe contrattuali, anche se finge di non saperlo. Il Governo centrale, dal canto suo, non può voltarsi dall’altra parte e di questo increscioso stato delle cose deve farsi carico perché è il momento di stare vicino alla Calabria. (vc)

(Vincenzo Capellupo è consigliere comunale a Catanzaro)

CROPANI MARINA (CZ) – Sabato test gratuiti per il diabete mellito

Sabato 23 mazo, a Cropani Marina, a Piazza San Marzo, dalle 9.30 alle 12.30, si potrà effettuare, gratuitamente, il test per la valutazione del rischio di sviluppare il diabete mellito, di tipo 2. L’esame, a cui possono accedere tutti, sarà effettuato dai dottori Sante Grandinetti e Maurizio Siciliani.

L’iniziativa è stata promossa dal Lions Club Cropani, Botricello, Sellia Marina, Medio Jonio.

Il fondatore del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha evidenziato il ruolo di rilievo e meritorio dei club service nell’area del Medio Jonio, non solo sotto l’aspetto culturale ma anche sotto quello primario della salute.

«Il diabete di tipo 2 – ha informato il Lions – rappresenta il 90% di tutti i casi di diabete nel mondo. Infatti, circa 374 milioni di persone sono a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. I Lions possono aiutare a ridurre questi numeri, proprio organizzando degli eventi di screening del diabete di tipo 2 nelle loro comunità».

«Lo screening del diabete di tipo 2 – si legge – è un modo importante per aiutare le persone a comprendere il loro rischio di contrarre la malattia e, allo stesso tempo, rendere le nostre comunità più sane. Nel breve termine,  gli screening aiutano i membri della comunità a conoscere il diabete e a comprendere il loro stato di salute attuale. Se necessario, i soggetti a rischio possono essere indirizzati a visite di controllo. Tutto ciò porta complessivamente a una migliore qualità della vita». (rcz)

CATANZARO – Il sindaco Fiorita ha incontrato una rappresentanza dell’IC Don Milani

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha incontrato, a Palazzo De Nobili, una rappresentanza dell’IC Don Milani, la scuola che attualmente sta ospitando un gruppo di ragazzi provenienti da Paesi esteri nell’ambito del progetto Intercultura.

Si tratta di un’attività educativa che l’Istituto porta avanti in tutti i suoi ordini di scuola (da quella dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado) con lo scopo di fare dei propri alunni i futuri cittadini del mondo responsabili e attivi, senza pregiudizi e che considerano le differenze una fonte di ricchezza.

La settimana di scambio interculturale è stata quindi un modo per far vivere agli alunni questa esperienza in prima persona (magari anche ospitando un ragazzo straniero nella propria famiglia) facendo comprendere che, nonostante le peculiarità di ciascuno, si è tutti cittadini dello stesso pianeta, con gli stessi obiettivi: quelli di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata all’unanimità dalle Nazioni Unite.

Per la visita alla Casa comunale, i ragazzi sono stati accompagnati dalla dirigente, Cinzia De Luca e dalle insegnanti Paola Pugliese, referente Progetto Intercultura; Livia Peri, referente Progetto Coloriamo il nostro Futuro; dalla vicepreside Concetta Passafaro e dalla maestra Elisa Pileggi, figura storica dell’IC.

Con loro, I componenti del Consiglio comunale dei ragazzi e delle  ragazze (mini sindaco, assessori, consiglieri) e gli ospiti stranieri: Coco e Kondee, che vengono dalla Tailandia; Eda dalla Turchia, Sunny da Hong Kong, Seya dal Giappone e Vicente dal Cile. Una giovane platea attentissima, alla quale il primo cittadino ha raccontato – con l’esperienza e la passione che gli derivano anche dalla sua professione di docente – come funziona l’Amministrazione Comunale, quali difficoltà incontra quotidianamente nell’affrontare i problemi cittadini, l’importanza fondamentale della dialettica tra la coalizione di maggioranza, chiamata dagli elettori al governo della città e l’opposizione, cui spetta il compito di esercitare l’importante funzione di controllo oltre che, naturalmente, di contribuire al dibattito con tesi e proposte. (rcz)

A Catanzaro un passo in avanti per la diagnostica pediatrica

Si sono fatti passi avanti per la diagnostica pediatrica nel primo corso teorico-pratico organizzato dall’Associazione Acsa&Ste Ets, guidata dal dottorGiuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, e svoltosi nella Sala Multimediale dell’Azienda Ospedaliera-universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro.

Si è trattata di un’iniziativa rivolta a tutto il personale sanitario dei reparti di pediatria, patologia neonatale e chirurgia pediatrica.

Il dottore Giuseppe Raiola ha sottolineato l’importanza dell’ecografia come strumento fondamentale per la diagnosi pediatrica: «oggi è uno strumento indispensabile per ogni pediatra. Non solo accelera le decisioni diagnostiche, ma è anche priva di radiazioni, garantendo una maggiore sicurezza per i bambini rispetto all’imaging tradizionale della radiologia».

«Il pediatra deve essere in grado di poter utilizzare questo mezzo e riuscire a fare diagnosi, perché è un importantissimo supporto», ha detto ancora Raiola, evidenziando «la necessità che ogni pediatra sia competente nell’utilizzo dell’ecografia per aumentare la capacità diagnostica e garantire un’assistenza completa e tempestiva ai piccoli pazienti».

«Voglio ringraziare il commissario straordinario dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco”, la dottoressa Simona Carbone e al direttore sanitario di presidio, il dottor Gianluca Raffaele per aver appoggiato questa nostra iniziativa garantendo la massima disponibilità all’organizzazione», ha concluso il dottore Raiola.

La dottoressa Rossella Galiano, ecografista esperta nel campo della patologia neonatale, direttrice scientifica del corso assieme alla dottoressa Valentina Talarico, ha espresso la sua gratitudine per l’opportunità offerta da Giuseppe Raiola di organizzare il corso.

«Questo corso ha colmato una lacuna nella formazione dei pediatri, che raramente hanno l’occasione di specializzarsi in ecografia pediatrica. È un passo fondamentale per migliorare la qualità dell’assistenza pediatrica – ha affermato ancora la dottoressa Galiano –. Se al nostro collo c’è allacciato un fonendoscopio nelle nostre mani ci deve essere una sonda, questo è un elemento che accelera non solo le decisioni diagnostiche ma anche gli interventi terapeutici. I pediatri raramente hanno l’occasione di formarsi in questo ambito, che invece è strettamente necessario».

La dottoressa Galiano ha voluto, infine, sottolineare che l’organizzazione del corso ha visto partecipi sia l’azienda ospedaliera universitaria Dulbecco insieme ma anche l’Asp di Catanzaro, «permettendo al corso di essere un importante punto di incontro e di formazione per il personale sanitario della regione». (rcz)

CATANZARO – Catanzaronelcuore vuole una sede Rai in città

di CATANZARONELCUORE – Che la questione RAI-Calabria sia un problema sentito, reale e non semplicemente legato alle ultime vicende – come qualcuno da Cosenza vorrebbe banalmente far credere a scopo auto-assolutorio –, è un dato che possiamo dimostrare. Proprio il nostro movimento, infatti, il 9 ottobre 2009 organizzò un incontro con l’allora caporedattore Pino Nano e con il consigliere d’amministrazione on. Rositani.

Quell’incontro, tenutosi nella sede regionale ubicata a Cosenza, fu il frutto di anni di sollecitazioni
provenienti dal territorio catanzarese, e non solo, attraverso le quali si chiedeva una più corretta attenzione e una migliore organizzazione delle informazioni riguardanti il capoluogo di regione. Sollecitazioni non dovute ad estemporanee prese di posizione o – peggio ancora – a spinte campanilistiche.

Non si comprende infatti il motivo per cui quando Catanzaro rivendica legittimamente qualcosa, questo viene tacciato di campanilismo; se le medesime pretese vengono avanzate da altri territori calabresi, ecco allora che queste vengono ammantate di diritto divino. Le cose non possono funzionare così: se una richiesta è legittima occorre prenderne atto e l’accusa di campanilismo la si rigetta al mittente; quest’ultimo, lui sì, spesso tronfio di autoreferenzialità, arroganza e particolarismo.

A dire il vero, già molti anni prima della nostra visita presso la redazione regionale della RAI, altri movimenti e associazioni si batterono – alcune con una corposa raccolta firme – affinché Catanzaro ottenesse una sede RAI. Una richiesta decisamente legittima, assolutamente doverosa, squisitamente rispondente alle prerogative di un capoluogo di regione.

Dunque, non solo sono giuste e sacrosante le esigenze di avere una sede RAI a Catanzaro, ma riteniamo che sia doveroso dar seguito a questa vicenda per arrivare non già ad una sede distaccata da Cosenza bensì ad una seconda vera e propria sede regionale autonoma da ubicare nel capoluogo calabrese, alternando le messe in onda.

Comprendiamo altresì che avere due sedi in Calabria sia un dispendio economico non da poco; ma se non è possibile spostare l’attuale sede cosentina a Catanzaro, allora si realizzi una seconda sede nel capoluogo… e poi nel tempo si vedrà. Per intanto, quel che riteniamo certo, ragionevole e legittimo è la realizzazione di una sede RAI a Catanzaro. Non distaccata, non sottodimensionata, ma una sede a tutti gli effetti. (cnc)