CALOVETO (CS) – Verso le amministrative, il pensiero di De Tommaso

di ANTONIO LOIACONO – Caloveto: terra ricca di storia e tradizione, è pronta ad intraprendere un nuovo viaggio di rinnovamento e cambiamento. Un grido di speranza risuona tra le sue colline e le sue strade, portato avanti da un gruppo determinato che ha l’arduo compito di guidare questa “nave” attraverso mari agitati di sfide e incertezze.

«Il nostro gruppo, crede profondamente nel rinnovamento e nel cambiamento della nostra amata Caloveto -dichiara con fervore Pino De Tommaso, candidato “in pectore” alla carica di sindaco, nella riunione di domenica 10 Dicembre scorso; un incontro molto partecipato e propedeutico alle prossime amministrative 2024 nel Comune di Caloveto- Incarniamo la speranza di una comunità desiderosa di superare le difficoltà del passato, di spiegare le vele verso un futuro promettente e di abbracciare una nuova era di prosperità. Il successo di questa impresa dipenderà dall’unità e dalla collaborazione di ogni membro della comunità. Ogni cittadino è chiamato a partecipare attivamente al processo di cambiamento, contribuendo con idee, feedback e impegno. Insieme possiamo plasmare il destino di Caloveto e costruire un futuro che rispecchi i valori e gli ideali che tutti condividiamo. Il nostro gruppo saprà governare questa “nave” che per troppo tempo ha dovuto affrontare “onde anomale” minandone la sua solidità, ai limiti di un definitivo naufragio! Queste sfide, hanno rafforzato la determinazione di coloro che ora si presentano come guide verso un nuovo orizzonte. In questa nuova alba per Caloveto, guardiamo avanti con speranza e fiducia, pronti a lavorare insieme per un cambiamento positivo che renderà la nostra comunità ancora più forte e più unita di prima».

Il “De Tommaso pensiero”, che riflette un impegno verso il rinnovamento e il cambiamento nella comunità di Caloveto, è positivo e proattivo. La sua fede nel rinnovamento, orientato al servizio del bene comune, suggerisce una visione centrata sulla collettività e un desiderio di contribuire al miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.

L’idea di ritorno alla vera “polis” intesa come servizio per tutti, è un desiderio per ristabilire i principi fondamentali della democrazia e della partecipazione civica, con un’attenzione particolare al benessere e agli interessi di tutti i cittadini di Caloveto. Un’aspirazione ad un’Amministrazione che sia autenticamente al servizio della comunità, piuttosto che di interessi particolari o settoriali: un impegno per un’amministrazione trasparente, inclusiva e orientata al bene comun; in contrasto con pratiche politiche dannose del passato!
Il concetto di “rinnovamento” si basa sul desiderio di cambiamento e di progresso, un impegno per superare le divisioni e le difficoltà del passato. Questo richiamo al rinnovamento potrebbe essere inteso come un impegno per la trasparenza e l’efficienza nell’operato dell’Amministrazione, con l’obiettivo di costruire una Comunità più forte e coesa.

«Il cambiamento non è mai facile – ha sottolineato, ancora, De Tommaso – ma è attraverso il coraggio di affrontare le sfide che si forgia il destino di una comunità. Il gruppo si propone di affrontare i problemi di Caloveto con soluzioni innovative, investendo in settori chiave come l’istruzione, la sanità, e lo sviluppo economico. La “nave” di Caloveto sarà guidata con competenza e passione, navigando sicura attraverso le tempeste per raggiungere un porto più florido. Il rinnovamento proposto non è solo un concetto astratto ma una promessa di azione concreta. Il gruppo si impegna a promuovere la trasparenza, l’accountability (una responsabilità incondizionata) e la partecipazione civica, ripristinando così la fiducia tra i cittadini e la leadership locale. La priorità – conclude Pino De Tommaso – è quella di ascoltare le esigenze della comunità e di lavorare insieme per costruire un futuro più luminoso».

In sintesi, le prime parole del “papabile” alla carica di primo cittadino, Pino De Tommaso, mettono in evidenza un impegno verso un’autentica forma di governo cittadino, basata sulla partecipazione, sull’inclusività e sull’attenzione ai bisogni di tutti i cittadini. Parole che offrono una visione di speranza e di cambiamento positivi per il futuro di Caloveto e rappresentano un invito alla partecipazione attiva e informata da parte dei cittadini in vista delle prossime consultazioni amministrative.

«L’individuazione del candidato a sindaco, nella persona di Pino De Tommaso – è stato il pensiero di Tommaso Greco, professore calovetese presso l’Università di Pisa – offrirà ai cittadini di Caloveto un punto di riferimento sicuro in vista di un appuntamento nel quale si giocherà il futuro del nostro paese. Abbiamo bisogno di persone che sappiano assumersi certe responsabilità alla luce del sole e che lo facciano in nome di interessi comuni e non personali. Caloveto non può più sopportare le spaccature ed i veleni di questi ultimi anni nei quali la politica è stata usata come strumento per beneficiare gli amici, per ricattare gli elettori e per punire gli avversari. Caloveto potrà tornare ad essere una comunità viva e coesa, stabilendo innanzitutto che l’amministrazione deve operare nella legalità per il bene di tutti. Pino Tommaso -chiosa Greco- è la persona giusta per farlo ed il gruppo che si è creato e consolidato intorno a lui, ci fa davvero sperare in un futuro migliore». (al)

CASALI DEL MANCO (CS) – Due classi dell’Istituto comprensivo premiate a Palazzo Madama

Un lavoro dignitoso per tutti. Questo l’argomento del progetto “Giovani idee in azione”, al quale hanno lavorato la classi I e II B dell’Istituto comprensivo Casali del Manco 2, nell’anno scolastico 2022-23.

Oggi gli alunni, che nel frattempo sono diventati di II e di III, sono stati premiati a Palazzo Madama, nell’ambito del concorso “Testimoni dei Diritti”, promosso dal Senato della Repubblica, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.

Ad accompagnarli, il Sindaco di Casali del Manco Francesca Pisani, il Dirigente scolastico Agatina Giudiceandrea, i docenti Mariagrazia Alecce, Rosella Cava, Carolina Beatrice Curcio Giovanni De Marco, Marcella De Rose, Teresa Sabrina Marotta, Anna Maria Veltri.

Obiettivo dell’iniziativa, rivolta alle classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado, far cogliere ai ragazzi l’importanza dei diritti umani, attraverso una riflessione comune sulla Dichiarazione Universale, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Le due classi della scuola secondaria di primo grado “Frida Kahlo” di Casali del Manco, guidate dalle docenti Marcella De Rose e Carolina Beatrice Curcio, che si sono avvalse della collaborazione delle colleghe di arte Teresa Sabrina Marotta e Marta Treggiari, hanno deciso di esaminare l’articolo 23, verificandone personalmente l’attuazione nel proprio territorio e formulando proposte volte ad assicurarne il rispetto.

L’articolo, che recita «Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione», è stato approfondito dagli studenti casalini attraverso metodologie innovative, come brainstorming e circle time, debate e assemblee di classe. E ancora, con ricerche nelle biblioteche del territorio, confronto e discussione con storici locali, visione di diapositive, fotografie ed analisi di documenti scritti. Le tematiche affrontate sono state il diritto al lavoro dignitoso e tutelato, la lotta alla disoccupazione in Calabria ed alla “fuga dei cervelli”, il lavoro sommerso, l’immigrazione e l’emigrazione. Gli stessi alunni, al termine del progetto, dopo aver condotto personalmente anche alcune interviste a lavoratori del territorio presilano, hanno formulato le proprie proposte per favorire opportunità di lavoro nel proprio Comune e, più in generale, nel Meridione.

Il tutto partendo dallo studio della storia: la Questione meridionale e le condizioni economiche calabresi del secolo scorso Riforma agraria, l’occupazione delle terre in Sila nel 1936, le lotte contadine e quelle per l’emancipazione della donna, passando per personaggi storici locali di rilievo come Fausto Gullo e Rita Pisano.

Gli studenti, nei mesi scorsi, hanno realizzato la pubblicità progresso “Creiamo lavoro in Calabria”, l’infografica “Lavoro dignitoso per tutti”, il libro – con la tecnica flap – dal titolo “Un menù a Km0” ed un video a chiusura del progetto.

Le classi, partendo dallo studio delle proprie radici, dei luoghi d’origine e delle loro peculiarità, hanno pensato alla progettazione di aziende biologiche, di agriturismi e menù a chilometro zero, di servizi e gestioni turistiche innovative e sostenibili, di promozione di escursioni sensoriali in Sila, alla scoperta della flora e della fauna, ma anche sulle meravigliose coste calabresi.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Francesca Pisani e dalla Dirigente scolastica Agatina Giudiceandrea per il considerevole lavoro svolto dagli studenti e per le onorificenze ricevute dall’istituto casalino, in quanto le riflessioni dei ragazzi sull’articolo 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani hanno creato un clima di stimolo e confronto, di positiva collaborazione, rafforzando il senso civico ed i principi della responsabilità e dell’impegno sociale, rispetto alla necessità del lavoro, essenziale per affermare la libertà e la dignità degli individui e delle comunità alle quali essi appartengono. (rcs)

MIRTO CROSIA (CS) – Si rinnova la Cuccia di santa Lucia in piazza

Mercatini di Natale a Mirto, il prossimo appuntamento con la tradizione è quello che cadrà nella notte dedicata a Santa Lucia, mercoledì 13, ricorrenza che anticipa il Natale. La regina sarà la Cuccia, dolce tipico che si prepara con il grano cotto. Venerdì 15 dicembre si terrà il flash mob Insieme per dire No alla Violenza contro le Donne. L’evento di sensibilizzazione sarà accompagnato dall’iniziativa Crustoli in Piazza, una degustazione dei tradizionali dolci natalizi ed il One Man Show di Franco Sposato ed il suo Vasco Real Tribute.

Dopo l’avvio partecipato dei giorni scorsi proseguiranno fino a giovedì 21 dicembre gli appuntamenti promossi dalla GG Produzioni tra arte e artigianato locale, musica popolare, enogastronomia e le caratteristiche casette in legno allestite nella cittadina capoluogo della Valle del Trionto.

Aspettando il nuovo contenitore di iniziative socio-culturali e di intrattenimento di Crosia Emoziona, che dal 22 dicembre e fino al 6 gennaio animerà il centro storico della più grande area urbana del basso jonio cosentino, il cartellone è carico di momenti di incontro e convivialità che vedranno in prima linea le donne e i giovani della Parrocchia San Giovanni Battista impegnati nella preparazione di dolci e piatti tipici.

Domenica 17 dicembre spazio ad un altro prodotto tipico della festa alle latitudini calabresi: un’intera serata dedicata alla degustazione del Culluriello accompagnata dalla seconda edizione di Sposa in passerella… Ieri oggi e domani. (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Natale in piazza Le Fosse con Shade

Nel 2018 ha “rotto” l’internet con Amore a prima insta, che totalizzò oltre 34 milioni di visualizzazioni. Dopo il successo, ancora oggi considerato una hit, di Bene, ma non benissimo, e grazie alla sua partecipazione a Sanremo nel 2019 con Federica Carta, quello di Shade è diventato un nome profondamente mainstream.

Un nome conosciuto da grandi e piccini. E non più solamente nel circuito rap, dove si è inizialmente imposto, grazie al suo talento come freestyler. Il fenomeno Shade è nuovamente esploso nel 2023 con l’uscita del quarto album della sua carriera, “Diversamente triste”. Sarà proprio Vito Ventura, in arte Shade, rapper e doppiatore ad animare la serata del 25 dicembre in Piazza Le Fosse. Sperimentazione, ritmo e freschezza sono gli elementi centrali del poliedrico Shade che si esibirà in piazza con tutte le sue parole e la sua carica esplosiva per rendere unico il Natale cittadino.

Una scelta precisa quella voluta dall’amministrazione per coinvolgere il pubblico dei più giovani in una serata di magia e musica. Il suo è un nome che ha tutti i numeri del successo dagli oltre 800.000 fans che lo seguono su instagram e su tiktok sino agli altissimi numeri dei suoi brani ascoltati sulle piattaforme streaming ed i dischi venduti che lo hanno portato in cima alle classifiche. D’altronde quando riesci a conquistare dodici dischi di platino e quattro dischi d’oro significa che sei riuscito a entrare nel cuore di moltissime persone.

Ora arriva a Corigliano-Rossano portando anche il suo ultimo album uscito in estate, dall’emblemativo titolo “Diversamente Triste”, dove si mostra la capacità di Shade di alternare ballad spensierate a pezzi più crudi (che contiene featuring con J-Ax, Vegas Jones, Giaime, Madman, Dani Faiv, Nerone e Federica Carta), dove questa commistione è ancora più forte e credibile rispetto al passato. Shade attinge a mondi sonori – come la scena francese – che valorizzano il suo messaggio e la sua evidente maturità artistica. (rcs)

CASSANO (CS) – L’amministrazione comunale lancia “Lo zaino sospeso”

L’amministrazione comunale lancia l’iniziativa dello “zaino sospeso” per combattere caro vita e caro scuola con solidarietà aiutando, allo stesso tempo, anche gli esercizi commerciali locali.

Nell’ultimo anno l’aumento del costo della vita causato dall’impennata dei prezzi di beni e servizi sta mettendo a dura prova le famiglie italiane anche per quanto riguarda l’acquisto di libri e materiale scolastico. Proprio al fine di supportare i nuclei familiari meno abbienti, residenti nel Comune di Cassano All’Ionio, l’Amministrazione ha intenzione di avviare, nel periodo natalizio, l’iniziativa “zaino sospeso”.

A darne notizia sono stati il Sindaco Giovanni Papasso e l’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Annamaria Bianchi.

«Si tratta – hanno spiegato Papasso e Bianchi – contro il caro vita e il caro scuola e si dividerà in due momenti. Il Comune di Cassano metterà a disposizione la somma di 2.000 euro da dividere equamente tra i quattro istituti del territorio per l’acquisto di materiale di cancelleria/libri e, inoltre, poi saranno scelti alcuni punti di raccolta con delle ceste da installare presso i plessi scolastici e individuati grazie alla scritta “zaino sospeso” nei quali saranno posizionati dei contenitori dove chiunque potrà lasciare materiale scolastico di qualsiasi genere: articoli di cancelleria, libri, zaini, dizionari (anche usati, purché in buone condizioni), quaderni ed ulteriori strumenti ed ausili didattici da destinare ai ragazzi e alle famiglie più in difficoltà».

Gli operatori del Comune provvederanno a ritirare, presso i punti di raccolta installati, tutti gli articoli donati che poi verranno consegnati alle famiglie meno ambienti che mostreranno interesse a ricevere il suddetto materiale ivi compresi i nuclei familiari già inseriti nel Programma “Lotta alla Povertà”.

L’iniziativa avrà inizio per le festività natalizie e durerà per l’intero mese di Gennaio 2024 così da soddisfare le esigenze degli studenti per un adeguato periodo di tempo.

«In chiusura – spiegano ancora Papasso e la Bianchi – vogliamo sottolineare che la misura è anche un piccolo segnale per il commercio cassanese: infatti i materiali saranno acquistati nelle cartolibrerie della zona a seconda di dove sono ubicati i plessi scolastici». (rcs)

Il sindaco di CS Caruso incontra gli studenti della magistrale in Valorizzazione dei sistemi turistici dell’Unical

Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha incontrato nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, una delegazione di studenti del corso di laurea magistrale in valorizzazione dei sistemi turistici culturali dell’Unical, accompagnati dalla prof.ssa Sonia Ferrari.

«Sono stati proprio gli studenti a chiedermi questo incontro – ha spiegato Sonia Ferrari – per una riflessione ampia sulla città in relazione agli studi da loro portati avanti anche nel settore di sviluppo e marketing urbano. E’ importante, infatti, confrontarsi con il territorio e con le Istituzioni, per discutere e meglio capire come funzionano, per far meglio comprendere ai nostri studenti  che possono e devono avere un ruolo attivo  nella collettività».

«Sono da sempre convinta, infatti – ha aggiunto – che i nostri giovani non devono subire passivamente  ma essere protagonisti dei territori. Tutti, infatti, possiamo fare qualcosa per migliorare la vita nella città e, seguendo questa indicazione, proporre e far sviluppare idee imprenditoriali di qualità».

Il sindaco Franz Caruso, che ha accolto con piacere gli studenti Unical e la prof.ssa Ferrari, con la quale si è detto immediatamente concorde ed ha invitato gli studenti a proporre idee e progetti  per meglio valorizzare la città, anche al fine di accrescere la consapevolezza di quanto essa sia bella e ricca di storia. Sul punto, infatti, i giovani studenti di marketing territoriale si sono detti stupiti di quanto gli stessi cosentini non abbiano pienamente contezza del prestigio di Cosenza ritenendola un “non luogo” e quindi non una meta o una destinazione, ma una terra di passaggio.
«È vero – ha detto al tal proposito il sindaco Franz Caruso – anche io faccio questa amara valutazione e rispetto a ciò ho basato la mia azione politico/amministrativa per rilanciare l’immagine positiva ed il ruolo di prestigio che Cosenza occupa, ma che negli ultimi anni si erano molto offuscati. Abbiamo immediatamente interessato la nostra bellissima Cosenza Vecchia di cospicui finanziamenti con i progetti di Agenda urbana e del Cis, che la rivitalizzeranno anche perché dopo 50 anni abbiamo realizzato l’utopia inseguita da tanti miei predecessori di portare finalmente l’Unical ad abitare nel nostro centro storico con l’apertura del corso di laurea in infermieristica, ma anche destinando Palazzo Spadafora alle start-up dell’università e Palazzo Marini-Serra a 26 unità abitative per studenti. Di ciò ringrazio il magnifico rettore Nicola Leone con cui condivido una visione di sviluppo vasta del territorio cosentino, scevra da campanilismi».
Franz Caruso si è, quindi, soffermato molto sui due principali attrattori turistici della città,  Cosenza Vecchia appunto, ed il Mab  su cui si sta parimenti puntando molto e per il quale è stato attuato un progetto che consente di valorizzarlo ulteriormente attraverso la scansione del Qr code di una cartolina postale per avere direttamente sul proprio telefonino in 3d le installazioni in esso presenti.  Più in generale, sollecitato anche dalle domande dei giovani universitari, Franz Caruso ha posto l’accento anche sulle nuove azioni messe in campo per l’immediato futuro in cui occupa un posto di primo piano la candidatura di Cosenza a Capitale della Cultura 2026 con il nuovo step da superare il prossimo 15 dicembre  per rimanere tra le dieci città in lizza.
«Abbiamo operato in soli due anni una vera e propria rivoluzione, seppur in un situazione economico/finanziaria difficilissima e con la strada tutta in salita e piena di ostacoli  – ha concluso il sindaco Franz Caruso – che forse non abbiamo saputo neanche tanto comunicare, più interessati a lavorare che a mietere consenso. Sono convinto, però, che il cambiamento è già visibile. Se voi giovani studenti Unical avete da proporre idee e progetti, comunque, state certi che troverete in me e nella mia amministrazione udienza ed attenzione ed insieme troveremo il modo per attuarli».
Gli studenti hanno, quindi, ringraziato il sindaco Franz Caruso per l’attenzione loro prestata dicendosi soddisfatti ed entusiasti. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – La mostra sul beato Rosario Livatino visitabile al Palazzo di città

E’ stato un momento pregno di significato la presentazione della mostra a Castrovillari sul Beato Livatino “Sub Tutela Dei” il quale visse pienamente la sua vita da cristiano e con un’attenzione tutta particolare verso chi giudicava».

Nella sala consiliare del palazzo della città del Pollino – gremita di gente – dal presidente del Centro culturale “Angeloni”, Carla Bonifati, al Sindaco, Domenico Lo Polito, passando per i contributi sentiti del Vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio nonché Vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Francesco Savino, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, degli avvocati Irene Cesena e Francesca Straticò, di Don Giovanni Maurello, parroco della Chiesa di San Girolamo, ogni parola ha rilanciato e richiamato il messaggio umano e spirituale lasciato dal giudice, assassinato brutalmente, a soli 37 anni, a colpi di pistola, per mano di sicari assoldati dalla Stidda.

Un «sacrificio» – è stato spiegato da più angolazioni – che permane fulgido, insegna e richiama ogni livello della vita sociale a capire cos’è l’Uomo.

Una testimonianza, fatta propria dalla Chiesa, che si sta offrendo alle scuole ogni mattina dal 6 dicembre nelle visite dedicate e programmate sino a martedì 12 per dar voce a quegli insegnamenti di cui era portatore il «magistrato ragazzino».

Per questo il Centro Culturale di Castrovillari “Angeloni”, con il patrocinio del Comune in collaborazione con la “Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, il Tribunale di Castrovillari, la Diocesi di Cassano, si sono trovati insieme nel proporre il senso religioso e civico di Essere di Livatino: “uno” tra ideale di vita ed amministratore della giustizia.

Il percorso espositivo lo declina al massimo riscoprendo la sua passione, il suo impegno ed il suo estremo rigore professionale nella ricerca della verità e della giustizia al servizio profondo del bene comune e della dignità della persona.

Fattore importante per comprendere ciascuno il senso della propria esistenza avendo davanti una “presenza eccezionale” come l’ha riconosciuta Rosario Livatino, affermando quotidianamente ciò che lo destava, sperimentando così una direzione che rispondeva a quelle domande di significato che aveva come tanti.
Incontrar”Lo” così, in questi giorni, è stato qualcosa di bello – riferiscono quanti hanno partecipato al momento e visitato la mostra – tanto che questa sera per noi sarebbe un di meno non fare niente. (rcs)

MIRTO CROSIA (CS) – Tante attività per l’Associazione europea operatori di polizia

di ANTONIO LOIACONO – In un periodo in cui la sicurezza cittadina e la tutela dell’ambiente sono temi di crescente rilevanza, l’Associazione Europea Operatori di Polizia, Sezione di Mirto Crosia, emerge come un fulgido esempio di impegno volontario per la salvaguardia dei cittadini e dell’ecosistema locale.

L’Associazione, fondata nel 1995, conta oggi su un gruppo di uomini e donne, uniti da un comune spirito di servizio verso la comunità. La sua missione è duplice: da un lato, garantire la sicurezza dei cittadini attraverso un’attività di vigilanza e prevenzione, e dall’altro, preservare e difendere l’ambiente circostante.
72 sedi aperte in Italia, 16 Regioni coperte, 17.000 volontari: sono questi i numeri attuali di questo sodalizio di volontariato.

Il nucleo centrale dell’Associazione è composto da operatori di polizia in pensione o in congedo, che mettono a disposizione la loro esperienza e competenza per contribuire al benessere della società.

La Sezione di Mirto Crosia, opera su un territorio ricco di risorse naturali, ma spesso minacciato da attività illecite e dannose.

Tra le attività principali dell’Associazione vi è la vigilanza del territorio, specialmente nelle zone più remote e vulnerabili. I volontari pattugliano i boschi, le aree costiere e gli spazi urbani, collaborando strettamente con le autorità locali per segnalare tempestivamente situazioni di rischio o attività criminali. La loro presenza dissuasiva contribuisce a mantenere un ambiente più sicuro per tutti i cittadini.

Parallelamente all’impegno per la sicurezza, l’Associazione Europea Operatori di Polizia di Mirto Crosia svolge un ruolo attivo nella tutela dell’ambiente. I volontari partecipano a iniziative di pulizia delle spiagge, dei boschi e delle strade, sensibilizzando la comunità sull’importanza di preservare la bellezza naturale del luogo. La collaborazione con associazioni ambientaliste e istituzioni locali permette loro di realizzare progetti di riforestazione e di promuovere buone pratiche ecologiche.

Nella società odierna, la tutela dell’ambiente ha assunto un’importanza sempre maggiore, poiché le sfide legate alla conservazione della natura e al benessere degli esseri viventi si pongono come prioritarie per il futuro del pianeta. In questo contesto, i volontari della sezione Aeop di Mirto Crosia, hanno svolto un ruolo fondamentale, intervenendo in numerose occasioni a difesa dell’ambiente come habitat sia per gli esseri umani che per gli animali.

Oltre a fornire risorse fondamentali come acqua, cibo e aria pulita, l’ambiente costituisce l’habitat naturale per molte specie animali, contribuendo alla biodiversità e all’equilibrio degli ecosistemi. Tuttavia, l’ambiente è spesso minacciato da attività umane dannose, come l’inquinamento, la deforestazione, la caccia illegale e la distruzione degli habitat naturali. In questo contesto, l’Aeop della sezione di Mirto Crosia si erge a difesa dell’ambiente, lavorando per preservare e proteggere questi preziosi ecosistemi.

«Le nostre figure professionali – ci dice il responsabile della sezione Aeop di Mirto Crosia, Pino Roma – lavorano in stretta collaborazione con le autorità competenti e le organizzazioni ambientaliste per contrastare attività illegali come la caccia e il bracconaggio, il traffico illegale di specie protette, la distruzione degli habitat naturali e altri reati ambientali. Inoltre, le guardie zoofile ed ambientali svolgono un ruolo chiave nella sensibilizzazione della comunità locale, educando sulle tematiche legate alla conservazione dell’ambiente e al rispetto degli animali. Nella sezione Aeop di Mirto Crosia, i volontari, hanno condotto numerosi interventi finalizzati alla protezione dell’ambiente e degli animali. Tra le attività svolte, vi sono state operazioni di contrasto alla pesca illegale, alla caccia di frodo e al commercio illegale di specie protette. I nostri volontari – conclude Pino Roma – hanno anche partecipato attivamente alla salvaguardia degli habitat naturali: siamo sempre presenti affiancando le diverse forze di polizia nell’espletamento dei loro doveri, lavorando in sinergia con la comunità locale e le autorità, perché solo attraverso la collaborazione possiamo ottenere risultati significativi. La sicurezza e la tutela dell’ambiente sono due facce della stessa medaglia, entrambe fondamentali per il benessere della nostra società».

L’Aeop di Mirto Crosia ha organizzato eventi, workshop e campagne informative volte a sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza della conservazione dell’ambiente e del rispetto degli animali. Queste iniziative, hanno favorito un maggiore coinvolgimento e consapevolezza nella comunità!

Un ruolo fondamentale nella difesa dell’ambiente e della sicurezza in genere, quello svolto dalla sezione “crusiota” dell’Aeop la quale, contribuisce attivamente alla preservazione degli ecosistemi naturali, al benessere dei cittadini e della specie animale. Il loro impegno quotidiano e la loro determinazione nel contrastare le minacce all’ambiente sono di vitale importanza per garantire un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future. È quindi fondamentale riconoscere e sostenere il lavoro delle guardie Aeop, incoraggiando un maggiore impegno nella tutela dell’ambiente che ci ospita!

L’Associazione Europea Operatori di Polizia, Sezione di Mirto Crosia, si presenta dunque come un esempio tangibile di come l’impegno volontario possa contribuire in modo concreto alla sicurezza dei cittadini e alla salvaguardia dell’ambiente. La sua opera, svolta con passione e dedizione, offre una testimonianza ispiratrice per altre comunità desiderose di promuovere il bene comune attraverso l’unione di forze e la volontà di fare la differenza. Il loro operato merita riconoscimento e sostegno, in quanto si tratta di un pilastro fondamentale per la conservazione della natura e il benessere di tutte le specie viventi su questo pianeta. (al)

COSENZA – Il “Mancini-Tommasi” inaugura i suoi nuovi spazi

Sono stati inaugurati a Cosenza i nuovi laboratori dell’Istituto Agrario e Alberghiero dell’Iis “Mancini Tommasi”, pensati come spazi decentrati di una Scuola 4.0, nella quale l’apprendimento, sempre più coinvolgente e all’avanguardia, forma gli studenti in un giusto equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il doppio evento rappresenta l’impegno costante del “Mancini Tommasi” nel promuovere il Made in Italy, con cui si celebra quotidianamente la storia e la cultura locale, motore dell’economia.

Gli “spazi innovativi”, realizzati anche con fondi del Pnrr, sono dotati di strumentazione di ultima generazione per un’agricoltura 4.0 e per una filiera a km zero nel settore dell’enogastronomia.

La manifestazione, che ha dato il via al primo dei due momenti di inaugurazione, è partita dalla sede dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Tommasi”, dove gli invitati e le autorità presenti, accompagnati dai talentuosi studenti della scuola, risultati neovincitori del Premio Nazionale Unioncamere, hanno potuto apprezzare la Serra Idroponica, la Serra Riscaldata Automatizzata, il Simulatore di guida del trattore, Icaro 4X e l’Osservatorio astronomico.

Il secondo appuntamento si è tenuto, invece, nel centro storico della città bruzia, nella sede dell’Istituto Alberghiero di Via Gravina, dove sono stati presentati due nuovi laboratori: un bar didattico e quello per la lavorazione della pasta fresca e delle confetture.

La partecipata manifestazione non poteva che concludersi con una degustazione dei prodotti tipici della festa dell’Immacolata, preparati dagli studenti dell’Alberghiero e dai loro docenti.

Nell’occasione, la Dirigente dei due Istituti scolastici, Prof.ssa Graziella Cammalleri, ha illustrato con soddisfazione le finalità produttive e didattiche delle attrezzature, che arricchiscono il patrimonio professionale della scuola.

All’iniziativa hanno presenziato: il Prefetto di Cosenza, S.E. Vittoria Ciaramella; la Presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro; la Dirigente dell’Atp-Cosenza Loredana Giannicola; la Presidente dell’Its – Iridea, Felicita Cinnante; rappresentanti della Polizia di Stato, del Comando dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del I° Reggimento dei Bersaglieri di Cosenza, oltre al direttore di Confindustria Cosenza, Rosario Branda, e delle principali associazioni di categoria dei settori enogastronomico e agrario. La strumentazione e gli ambienti laboratoriali sono stati benedetti da S.E. Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. (rcs)

COSENZA – Presentato a Palazzo dei Bruzi il libro di Maria Mollo, “Sovversivo”

Un libro piccolo, ma intenso, di quelli che si leggono tutti d’un fiato e che vanno dritti al cuore. Dal titolo, il lettore sarebbe portato a pensare a tutt’altra storia. Quella raccontata da Maria Mollo in “Sovversivo”, è storia sì cruda, assumendo, a volte, i tratti del pugno nello stomaco, quando racconta gli orrori della guerra e la degenerazione del regime dittatoriale, non senza conseguenze anche nella città di Cosenza, non risparmiata dal conflitto.

Il libro, però, rivela tutta la sua delicatezza e la sua potenza narrativa quando tratteggia la figura del “sovversivo” del titolo e della sua famiglia, nella quale va ricompresa, ma la rivelazione è contenuta proprio in “zona Cesarini”, l’autrice stessa, nipote di quel nonno adorato di cui ancora oggi Maria Mollo continua ad avvertire la presenza, ogni qual volta si reca nei luoghi dove insieme hanno vissuto giorni felici.

Il libro della poetessa e scrittrice cosentina, ma che da oltre 20 anni risiede a Centola, una finestra spalancata sul mare azzurro di Palinuro, è stato presentato nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, per iniziativa della Commissione consiliare cultura, presieduta da Mimmo Frammartino. Per Maria Mollo, la scrittura è un porto sicuro, una compagna fedele, di quelle che che non tradiscono mai ed anche il luogo dove rifugiarsi di fronte alle molteplici difficoltà della vita. Nel suo bel libro l’autrice racconta la storia di Eugenio Dionesalvi, altrimenti detto “Mastro Ginuzzu”, antifascista cosentino, consigliere comunale della sua città, nelle file del Pci, nella consiliatura 1960/1964 e, successivamente, nelle consiliature 1970/1975 e 1975/1980.

Una figura, quella di Eugenio Dionesalvi, che si distingue per alcune scelte di campo molto forti e che Maria Mollo tratteggia senza reticenze o riserve. “Mastru Ginuzzu” ha il coraggio delle sue azioni, è un sovversivo che si schiera apertamente contro il regime come un combattente, partecipe attivo della resistenza a costo di rinunciare a benefici e ricchezze, lui che proveniva da una famiglia nobile e benestante. E allora si inventa un nuovo mestiere, quello di ebanista. La scrittrice privilegia, nel libro, il registro della narrazione in prima persona che fa sentire il protagonista vicino ai suoi affetti e a chi lo conosce ora per la prima volta. In occasione della presentazione del volume a Palazzo dei Bruzi, il Presidente della commissione cultura Mimmo Frammartino ha sottolineato come il libro di Maria Mollo si inserisca in quel filone identitario inaugurato dall’organismo consiliare «affinché la città tenga vivo il suo passato, per rinverdire le radici e l’appartenenza, anche perché – ha aggiunto Frammartino – la politica sta perdendo per strada i suoi ideali, mentre, invece, la politica vera è quella nobile capace di praticare i sentimenti e che ha bisogno di cibarsi di un senso civico rinnovato».

Un punto di vista che trova d’accordo Vincenza Gallo, mediatore e giurista, la cui relazione è stata molto apprezzata dal pubblico presente. «E’ bene tornare a parlare di politica nel senso più pieno del termine – ha detto Vincenza Gallo – per riaffermare i valori dell’identità e dell’integrità. Noi siamo famiglia e memoria e di questa memoria siamo chiamati ad essere custodi».

Scopriremo più avanti che Eugenio Dionesalvi era il bisnonno di Vincenza. Adeguato il commento musicale assicurato, durante la presentazione del volume, dal quartetto d’archi “Nemes”, composto da giovani talenti del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza: Elena Corapi, Asia Termine, Ada Iannuzzi e Francesco Sbarra.

A dare un notevole contributo alla presentazione del libro, anche Claudio Dionesalvi, docente e mediattivista, «spirito ribelle e indipendente, da 30 anni – come lui stesso ha ricordato – nei movimenti antagonisti». Per Claudio Dionesalvi il libro di Maria Mollo ha tanti meriti «perché la storia è importante, soprattutto quando ad essa è affidato il compito di colmare il vuoto storico-politico-culturale che spesso ha caratterizzato la storia della nostra città».

Quindi ricorda la “fioritura” di giovani storici in città come Matteo Dalena che ha scritto un bel libro su Paolo Cappello. Ma ricorda anche l’impegno di Riccardo De Luca, di Tobia Cornacchioli, Giovanni Sole, menziona il video di Pasquale Anselmo sui bombardamenti del 12 aprile del ’43, riconoscendo che «la storia entra difficilmente nella sensibilità di chi legge».

E, invece, con “Sovversivo” di Maria Mollo accade il contrario, forse perché lei riesce ad utilizzare un doppio registro linguistico dimostrando di saper padroneggiare il mestiere di storico «che è qualcosa di serio, perché racconta gli effetti, ma descrive anche i fatti». E i fatti raccontati da Maria Mollo parlano di Eugenio Dionesalvi (Mastru Ginuzzu), «figura colta e dura di antifascista cosentino», ma anche della sua famiglia, con in testa Minella (diminuitivo di Filomena), la moglie che si inventa un nuovo lavoro, quello di modista. Ed è qui che il libro scatena un ulteriore vortice di emozioni quando vi si racconta che proprio Minella ospitava i poveri della città ai quali, nel retrobottega del suo negozio di modista, somministrava sempre un pasto caldo. Ci sono nel libro altre pagine emozionanti, come quelle contenute in alcuni versi di Maria Mollo.

E’ il caso dell’episodio del gran rifiuto di Eugenio Dionesalvi di togliersi il cappello al passaggio degli squadristi su Corso Telesio, rifiuto che gli costò il pestaggio. L’episodio è racchiuso nei versi di una bellissima poesia, “Il cappello” appunto. Con la piccola figlia di Eugenio, Dora, intenta ad alzare la sua manina nel gesto estremo di impedire l’agguato teso al padre indifeso.

«Quel nero manganello non aveva tolto il tuo cappello» – recita il verso più significativo. Il primo maggio del 2009, l’allora Amministrazione comunale intitolò a Eugenio Dionesalvi una strada nel centro storico. Mastro Ginuzzo, ebanista, noto per il suo perfezionismo, discendeva da una nobilissima e ricchissima famiglia di Bisignano, dove era nato nel 1898. Un’agiatezza alla quale rinunciò in nome dei veri ideali comunisti. La presentazione di “Sovversivo” si chiude con l’autrice, Maria Mollo, che si dice grata dell’affetto dimostrato. Quindi confessa di essere tornata di recente nei luoghi dove si sviluppa il racconto. Poi non trattiene la commozione quando rivela: «Eugenio era mio nonno». (rcs)