A Belvedere Marittimo il confronto tra specialisti sull’innovazione della diagnostica

Il 22 febbraio, a Belvedere Marittimo, alle 17.30, nella Sala Multifunzionale del Museo del Mare, si terrà l’incontro scientifico “Il futuro della diagnosi e della terapia delle patologie tiroidee e dell’osteoporosi”, organizzato dal Lions Club Belvedere M.mo “Riviera dei Cedri” e con il patrocinio del Comune della cittadina tirrenica.

L’evento offrirà inoltre un’opportunità concreta di prevenzione: dalle ore 15:00 alle 17:30 sarà possibile sottoporsi gratuitamente a uno screening ecografico della tiroide, previa prenotazione.

Questo incontro, che combina l’aggiornamento medico-scientifico con iniziative di prevenzione per il territorio, si inserisce nel più ampio impegno del Lions Club per la promozione della salute pubblica e del benessere della comunità locale.

Dopo l’introduzione di Anna Anselmo, presidente del Lions Club Belvedere M.mo, e i saluti istituzionali del sindaco Vincenzo Cascini, i lavori saranno moderati dalla giornalista Fabrizia Arcuri e vedranno la partecipazione di tre autorevoli esperti che guideranno il dibattito scientifico, offrendo prospettive complementari e aggiornate.

Il prof. Giovanni Docimo, ordinario di Chirurgia Generale presso l’Università Vanvitelli di Napoli e responsabile dell’Unità di Chirurgia Tiroidea, rappresenta uno dei massimi esperti italiani nel campo della chirurgia tiroidea mini-invasiva, tecnica di cui è stato pioniere e che continua a perfezionare grazie a un’esperienza consolidata in oltre 1.500 interventi eseguiti. Il suo intervento si focalizzerà sui progressi della chirurgia mini-invasiva nella gestione delle patologie tiroidee e sulle più recenti innovazioni tecniche applicabili nel trattamento dei pazienti affetti da disfunzioni tiroidee.

Accanto a lui, la dott.ssa Anna Raffo, specialista in ecografia diagnostica e responsabile del servizio ecotomografico presso la Casa di cura Cascini del comune tirrenico, approfondirà il ruolo strategico dell’ecografia nella diagnosi delle patologie tiroidee, mettendo in evidenza come questo strumento sia essenziale per individuare tempestivamente le alterazioni della tiroide e definire i percorsi terapeutici più adeguati.

A completare il quadro sarà il dr. Roberto Romano, endocrinologo e internista con una lunga esperienza clinica, che interverrà su due aspetti cruciali. Da un lato, discuterà le più recenti acquisizioni nella diagnosi dell’osteoporosi, con particolare attenzione agli approcci diagnostici avanzati per la valutazione del rischio di fratture.

Dall’altro, approfondirà l’importanza dell’agoaspirato ecoguidato nella gestione dei noduli tiroidei, tecnica che consente una valutazione precisa della natura dei noduli, riducendo il rischio di interventi chirurgici non necessari. Con oltre 15.000 procedure eseguite, Romano offrirà una prospettiva pratica basata sulla sua consolidata esperienza clinica. (rcs)

 

A Belvedere Marittimo celebrato San Valentino tra storia, spiritualità e romanticismo

A Belvedere Marittimo si è celebrato San Valentino tra storia, spiritualità e romanticismo.

Non è un caso che l’incantevole borgo della cittadina tirrenica sia riconosciuto come la “Città dell’Amore”: qui si conservano parte delle reliquie del Santo degli innamorati, rendendo ogni 14 febbraio un evento di straordinaria suggestione, dove la sacralità si intreccia con la profondità del sentimento umano.

Il momento più solenne della giornata si è svolto presso il Convento di San Daniele dei Frati Minori Cappuccini, dove si è tenuta la Santa Messa, officiata alla presenza di Monsignor Stefano Rega, Vescovo di San Marco Argentano-Scalea, e di Padre Rocco, guida spirituale del luogo sacro. La celebrazione ha visto la partecipazione di numerose coppie, tra cui quelle che, nel corso del 2025, raggiungeranno importanti traguardi di vita insieme, festeggiando 25, 50 e 60 anni di matrimonio. Con grande emozione hanno rinnovato le loro promesse d’amore, riconsacrando il legame che nel tempo si è rafforzato e consolidato.

Le reliquie di San Valentino giunsero a Belvedere Marittimo il 27 maggio 1710, quando Francesco Cipollina le consegnò a Padre Samuele del Convento dei Padri Cappuccini. L’ampolla, contenente sangue e frammenti di ossa del Santo, è autenticata da una lettera datata 26 maggio 1700, inviata dagli uffici papali dal cardinale Gaspare del Carpine al signor Valentino Cinelli.

I frammenti sacri, testimoni di un passato di fede e devozione, rimasero custoditi all’interno del convento per secoli, fino a quando, nel 1969, durante alcuni lavori di restauro, il reliquiario fu riscoperto da Padre Terenzio Mancina, riportando alla luce un patrimonio spirituale di inestimabile valore.

Da allora, la città è diventata una vera e propria culla dell’amore eterno, meta privilegiata per tutti coloro che desiderano suggellare il proprio sentimento in un luogo permeato da storia, spiritualità e bellezza. A simboleggiare ulteriormente questa vocazione romantica è il suggestivo ‘Museo delle Stanze del Tempo e dell’Amore’, situato all’interno di Palazzo Franco, nel cuore del centro storico. Il museo, curato dall’Associazione Agorà, offre visite guidate che si concludono con la consegna di un cuore di ceramica artigianale, realizzato a mano, un omaggio che richiama l’antica tradizione ceramica della cittadina.

La giornata è organizzata dal Comune e promossa dall’assessorato agli Eventi Religiosi, che ogni anno si impegna affinché questa non sia solo una ricorrenza, ma un’esperienza autentica e indimenticabile.

Al termine della celebrazione religiosa, alle coppie è stato offerto un bouquet di fiori, seguito da una fotografia ufficiale con il sindaco Vincenzo Cascini davanti alle reliquie di San Valentino. La serata è poi proseguita in un’atmosfera di convivialità e calore, culminando con una cena. Tra musica e sorrisi, gli ospiti hanno ricevuto piccoli doni simbolici – una bomboniera, confetti e cuori di cioccolato – a suggello di una giornata intensa e significativa.

A chiusura della manifestazione, il Sindaco Vincenzo Cascini ha sottolineato il valore simbolico e culturale di questo evento per la comunità: «Belvedere Marittimo non è soltanto il custode delle reliquie di San Valentino, ma un luogo dove l’amore si intreccia con la fede e la nostra storia e tradizione».

«Questo evento – ha continuato – rappresenta molto più di una ricorrenza: è un’occasione per rinnovare il senso più profondo dei legami che ci uniscono e per celebrare i sentimenti che resistono al tempo. Siamo orgogliosi di poter mantenere viva questa eredità. Il nostro impegno è quello di continuare a valorizzare questo patrimonio, affinché possa emozionare e accogliere sempre più persone nel segno della bellezza e della condivisione».

A fargli eco, l’assessore agli Eventi Religiosi, Francesca Impieri: «Questa giornata non è solo un omaggio a San Valentino, ma un momento che coinvolge l’intera comunità. Ogni anno assistiamo a coppie che, con emozione e gratitudine, rinnovano le loro promesse, mentre la città si stringe attorno a un valore universale e senza tempo: l’amore. È un onore vedere crescere l’interesse attorno a questa iniziativa e percepire quanto sia sentita non solo da chi vi partecipa».

Il vicesindaco ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla manifestazione, riservando un particolare riconoscimento ai Frati Cappuccini, custodi del Convento dedicato a San Daniele, santo protettore di Belvedere, e della spiritualità che permea questo luogo e l’intera comunità. (rcs)

COSENZA – Martedì il convegno “Un lavoro giusto per una terra più giusta”

Martedì 18 febbraio, alla Provincia di Cosenza, alle 10, il convegno “Un lavoro giusto per una terra più giusta“, organizzato dall’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro della Regione Calabria e patrocinato dalla Provincia di Cosenza e dall’Unar (Ufficio Nazionale contro le discriminazioni razziali, struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Un appuntamento che vuol fungere da stimolo per un concreto dibattito sul tema delle discriminazioni sul lavoro, argomento che interessa un ampio spettro di casistiche che vanno dalle discriminazioni di genere al mobbing, dalla sicurezza al lavoro nero.

«L’Osservatorio – ha dichiarato la presidente Ornella Cuzzupi ha deciso di uscire per strada, far arrivare la propria voce e quindi quella delle istituzioni alla platea più vasta possibile. L’idea di aprirsi ai territori, anche fisicamente con tali appuntamenti, nasce proprio dalla ferma convinzione dei componenti dell’organismo che una realtà nuova e diversa è possibile, ma per fare ciò occorre mostrare alla gente come le Istituzioni, gli Enti e le varie realtà interessate, attraverso una virtuosa rete di supporto, possono e sono al fianco dei tanti che subiscono angherie e soprusi legati al lavoro, primo tra tutti la mancanza di sicurezza sul lavoro e le illegalità».

Dopo i saluti di Roberto Occhiuto, presidente della Regione, e della presidente Cuzzupi, intervengono Filippo Mancuso, presidente Consiglio regionale, Rosaria Succurro, presidente Provincia di Cosenza, Giovanni Calabrese, assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Zanfini, Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Cosenza, Mattia Peradotto, direttore Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali; Teresa Citraro , direttore Inail Calabria; Raffaella Contartese, direttore regionale Vicario Inps Calabria; Loredana Giannicola, coordinatore Regionale USR Calabria;  Flaviana Tuzzo, coordinatore Regionale Consulenti del Lavoro; Massimiliano Mura, direttore Ispettorato del Lavoro di Cosenza e Reggio; Francesco Napoli, presidente Confapi; Luca Lucia, coordinatore regionale Federterziario; Giovan Battista Perciaccante,presidente di Confindustria Cosenza; Antonio Domma, Presidente Anmil di Cosenza. Conclude il Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro Claudio Durigon.

COSENZA – Il 22 febbraio si presenta il libro “I minerali della Calabria”

Il 22 febbraio, al Museo dei Brettii e degli Enotri, alle 17, si presenta il libro “Minerali della Calabria” di Luigi Dattola e Gianpaolo Barone.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna libraria “LibrinComune”, promossa dall’Amministrazione comunale di Cosenza, guidata dal sindaco Franz Caruso, e ideata e coordinata dalla consigliera delegata del Sindaco alla Cultura, Antonietta Cozza.

Da quest’incontro è nata un’amicizia ed una collaborazione che li ha portati a condividere le conoscenze già acquisite e ad esplorare e scoprire insieme i minerali in tutta la Calabria, dai monti del Pollino alle fiumare dell’Aspromonte.

La presentazione del volume, pubblicato con il contributo del Gruppo Mineralogico Lombardo, che cura l’edizione della Rivista Mineralogica Italiana, e della Associazione Micromineralogica Italiana, sarà preceduta, il prossimo 22 febbraio, dai saluti istituzionali del sindaco Franz Caruso e dell’Assessore alle attività economiche e produttive di Palazzo dei Bruzi, Massimiliano BattagliaSpazio poi agli interventi dei due autori, Luigi Dattola e Gianpaolo Barone. A moderare i lavori, Antonietta Cozza, consigliera comunale delegata alla Cultura del sindaco Franz Caruso.

La Calabria rappresenta, tra le regioni dell’Italia meridionale, un unicum geologico caratterizzato dalla presenza di rocce metamorfiche provenienti anche dalle porzioni più profonde della crosta continentale europea, antiche intrusioni di rocce granitiche, frammenti della crosta oceanica della Tetide e rocce sedimentarie tipiche dell’Appennino meridionale che si ferma al Pollino. L

a varietà e ricchezza di mineralizzazioni ne hanno fatto, fin dall’antichità, una terra intensamente sfruttata per le risorse del sottosuolo. A fronte delle secolari attività minerarie e delle numerose scoperte e pubblicazioni scientifiche risalenti per lo più agli ultimi decenni del XIX secolo e fino ai primi del Novecento, la mancanza di un diffuso collezionismo mineralogico ha condizionato finora la conoscenza e la conservazione del ricco patrimonio mineralogico regionale. 

Nel volume di Dattola e Barone sono descritti i minerali più rappresentativi, dal punto di vista collezionistico, rinvenuti in numerosi anni di ricerca, inseriti nel contesto geologico in cui si sono formati. Insieme alle foto dei minerali, raffigurati anche con tecniche di macro e microfotografia ed al microscopio elettronico a scansione, sono presenti foto ambientali oltre che originali foto storiche delle coltivazioni minerarie del passato a cui è stato dato ampio spazio nel testo. 

Il libro parte dagli studi di geologia e mineralogia pubblicati sulla regione, a partire dal diciannovesimo secolo fino ai giorni nostri, per poi approfondire l’inquadramento geologico e le ipotesi più di recente formulate per spiegarne l’origine e la complessa evoluzione tettonica. Ad essere analizzati sono tutti i settori geografici: la Calabria Settentrionale, la catena costiera tirrenica, la Sila e l’istmo di Catanzaro, il Marchesato crotonese, il promontorio di monte Poro, le Serre e lo Zomaro, l’Aspromonte.

Per ogni settore geografico vengono descritte le località in cui sono stati ritrovati minerali, dando particolare risalto alle loro caratteristiche sia quando già oggetto di pubblicazioni storiche, sia quando scoperti dagli autori. Particolare rilievo è stato dato alla storia delle coltivazioni minerarie che sono state presenti su tutto il territorio regionale, anche con documenti storici e foto d’epoca. Oltre 250 fotografie originali che illustrano i luoghi ed i minerali descritti corredano l’opera, che è diretta non solo agli appassionati di mineralogia ma anche a tutti i cultori della storia e della natura del nostro territorio. (rcs)

RENDE (CS) – Il 5 marzo si presenta il libro “Diritto e ragion pratica”

di ELIA FIORENZA – Il 5 marzo 2025, alle 10.30, si terrà la presentazione del libro “Diritto e ragion pratica” del prof. Francesco Viola, presso l’università della Calabria, nel dipartimento di scienze aziendali e giuridiche (DiScAG). L’evento offrirà l’opportunità di approfondire una riflessione sul diritto, non solo dal punto di vista teorico, ma anche nella sua dimensione pratica, come si manifesta nella vita quotidiana.

Il volume del prof. Viola esplora il diritto come una prassi che si sviluppa in contesti sociali reali, evidenziando le sue implicazioni e connessioni con le precomprensioni e i pregiudizi che lo attraversano.

In questo senso, l’autore propone un approccio narrativo che intende cogliere la “vitalità” del diritto, considerandolo non solo un insieme di concetti e teorie astratte, ma anche un fenomeno che prende forma attraverso l’esperienza concreta.

La presentazione sarà organizzata in forma di colloquio-intervista, in cui il prof. Viola dialogherà con un giusprivatista per offrire una visione completa del diritto come pratica effettiva. A introdurre l’evento ci saranno i saluti della professoressa Patrizia Piro, prorettrice dell’Unical, e del prof. Franco Ernesto Rubino, direttore del DiScAG.

Seguiranno gli interventi di esperti del settore, tra cui il prof. Giovanni Perlingieri dell’università Sapienza di Roma, e il prof. Gian Pietro Calabrò, già ordinario di filosofia del diritto. L’incontro sarà coordinato dalla professoressa Giovanna Chiappetta, coordinatrice della sezione Calabria della SISDiC, e vedrà anche gli interventi del prof. Antonio Cilento (universitas Mercatorum) e della professoressa Alessia Fachechi (Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli).

L’evento rappresenta un’opportunità di confronto e discussione sul diritto e la sua applicazione nella realtà sociale, e si rivolge a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il legame tra teoria e pratica giuridica. (ef)

Ai Parchi archeologici di Crotone e Sibari i corsi di formazione su relazioni di genere

Sono in corso, ai Parchi Archeologici di Crotone e Sibari,, i corsi di formazione per il personale dal titolo Parità di genere: dalle parole ai fatti, tenuto dal Prof. Lorenzo Gasparrini, filosofo e formatore, autore di saggi e conferenze sul tema.

Il corso, organizzato dall’Istituto e autorizzato dalla Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero della Cultura, guidato dall’on Alessandro Giuli, offre un’opportunità fondamentale per riflettere e crescere insieme, fornendo gli strumenti necessari per promuovere una cultura di rispetto e parità.

Dopo una breve presentazione e spiegazione dei termini in gioco nelle questioni di genere che si affrontano sul posto di lavoro, in azienda come in Museo, sono stati affrontati alcuni tipici comportamenti discriminanti, illustrando tecniche per aumentare la sensibilità e la capacità di intercettarli prima che possano diventare veri e propri disagi per i colleghi e per sé stessi.

«In ogni luogo di lavoro, pubblico o privato, grande o piccolo, c’è una costante che accomuna tutti: siamo esseri umani e, come tali, entriamo in relazione gli uni con gli altri. Queste relazioni non sono interazioni banali, ma qualcosa che ci portiamo con noi ogni giorno», ha dichiarato Gasparrini, sottolineando l’importanza di ricordarlo, soprattutto in contesti aziendali e pubblici, dove ogni incontro è un’opportunità per crescere insieme.

«Gli istituti con una missione culturale – ha aggiunto – in particolare, sono chiamati a farsi esempio nel trattare e promuovere temi complessi come i rapporti umani e per questo sono particolarmente contento dell’invito dei Parchi di Crotone e Sibari».

«L’esperienza del corso di formazione, che la Direzione dei Parchi ha organizzato con profonda convinzione, è stata molto apprezzata dal personale, che partecipa in massa alle lezioni, inserendosi in un percorso culturale di sensibilizzazione iniziato con le iniziative di contrasto alla violenza sulle donne – ha dichiarato Filippo Demma, direttore dei Parchi –. L’idea di formare sé stessi per migliorare la qualità delle relazioni che viviamo sul posto di lavoro, e per poter agire in maniera più consapevole come operatori della cultura è stata ampiamente condivisa da tutti i dipendenti dei Parchi e questa condivisione rappresenta già un notevole successo».

«L’auspicio – ha concluso – è che questo tipo di consapevolezza possa diffondersi anche alle altre Amministrazioni Pubbliche ed in particolare agli Istituti del nostro Ministero». (rkr)

A Corigliano Rossano il congresso medico sulla pneumologia tra presente e futuro

“Quali scenari e nuove prospettive” sulla pneumologia tra passato e presente è il titolo dell’importante congresso medico in programma domani e sabato 15 febbraio nella sala convegni del Palazzo di Vetro di Corigliano Rossano.

L’evento è organizzato dal provider Xenia di Francesca Mazza, ospiterà importanti relatori e professionisti del mondo sanitario. Responsabile scientifico, Giampaolo Malomo. Presidenti del congresso Luigi Muraca e Francesco Tirone.

«Le malattie respiratorie croniche rappresentano una vasta gamma di gravi condizioni patologiche che devono rivestire un ruolo centrale, per gravità e numerosità, nel nostro sistema sanitario nazionale. Sono infatti tra le principali cause di morbilità e mortalità e si prevede un trend in crescita per i prossimi anni», si legge nel razionale scientifico.
I dati forniti dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS) stimano che attualmente centinaia di milioni di persone soffrono di malattie respiratorie croniche: circa 300 milioni per l’asma, 80 milioni con broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) di
grado moderato grave.
Secondo I’Oms, le 5 più importanti malattie respiratorie non solo causano il 17% di tutte le morti, ma sono alla base di ben il 13% di tutti gli anni di vita in buona salute persi (per invalidità o morte).
«L’unico modo per conciliare una ottimale assistenza sanitaria ai malati e una spesa pubblica sostenibile è prevenire le malattie respiratorie nei limiti del possibile, assicurare una diagnosi il più possibile precoce, con strumenti standardizzati cui seguano terapie tempestive e appropriate, in grado di prevenire o ritardare l’invalidità», assicurano medici ed operatori. Ma anche «trattare i malati cronici il più possibile sul territorio», una delle risposte anticipate rispetto al congresso.
In Italia le malattie respiratorie, dopo le malattie cardiovascolari e neoplastiche, rappresentano la terza causa di morte e si prevede che, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione, la prevalenza di tali patologie sia destinata ad aumentare.
Nonostante esistano efficaci misure preventive, tuttavia le malattie respiratorie croniche sono sottovalutate, sotto diagnosticate, sotto trattate ed insufficientemente prevenute.
Alle 15, dopo la consueta registrazione del primo giorno, vi saranno i saluti delle Autorità tra cui il presidente Ordine dei Medici di Cosenza, Mollica; il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Graziano; il direttore sanitario della stessa Asp, Rizzo; il direttore del presidio ospedaliero di Corigliano Rossano, Bernardi. E, poi, Pasqualina Straface, presidente della commissione regionale sulla sanità; Ernesto Rapani, senatore e Flavio Stasi, sindaco della città. (rcs)

Buffone e Giorno (M5S): Serve gioco di squadra per emergenza abitativa a Cosenza

L’assessora al Welfare del Comune di Cosenza, Veronica Buffone e il coordinatore provinciale del Movimento 5 stelle, Giuseppe Giorno, hanno ribadito come «in vista  del tavolo convocato presso la Prefettura di Cosenza per il 14 febbraio relativo alla problematica dell’emergenza abitativa in città, con particolare riguardo allo stabile di via Savoia, parteciperemo ribadendo la nostra netta contrapposizione a qualsiasi scelta avventata che possa essere presa sulle famiglie residenti, formate principalmente da fragili e minori, che non garantisca loro di vivere in sicurezza e dignitosamente».

«Rispediamo al mittente – hanno detto – le pressioni di qualche esponente del centrodestra che, governando sia a Roma che in Calabria, aveva additato la vicenda senza proporre soluzioni se non lo sgombero coatto. Piuttosto, chiederemo, alla Regione ed all’Aterp, come già fatto in tutte le sedi opportune, di fornire risposte concrete su come affrontare la problematica».

«E chiederemo – hanno aggiunto – quali risorse siano state messe a bilancio regionale per far ripartire l’edilizia pubblica residenziale nonché quali strumenti di sostegno al diritto alla casa, una volta venuto meno anche il Reddito di cittadinanza, siano stati messi in campo per assicurare che tutte le persone e le famiglie in condizione di fragilità abbiano un tetto sulla testa».

«Sollecitiamo, inoltre – prosegue la nota – tutte le forze politiche che amministrano insieme a noi il Comune di Cosenza a fare lavoro di squadra per addivenire nel più breve tempo possibile ad una ricognizione del patrimonio comunale che possa essere riconvertito in edilizia residenziale pubblica o housing sociale e, affinché questo tema non sia più affrontato in termini emergenziali, chiediamo al sindaco Franz Caruso di concentrare tutti gli sforzi dell’amministrazione per dare risposte alle famiglie che attendono in graduatoria una casa così come alle persone che, pur non rientrando nelle graduatorie, hanno molteplici fragilità».

«Siamo pronti a contrastare –  hanno concluso Veronica Buffone e Giuseppe Giorno – insieme alla Questura e alla Prefettura del nostro capoluogo i fenomeni di illegalità legati all’edilizia popolare che si alimentano grazie alla criminalità organizzata distinguendoli però dalla posizione degli ultimi della nostra comunità». (rcs)

A Morano Calabro successo per il Premio Internazionale Città di Castrovillari

Successo, a Morano Calabro, per la sezione Cultura e Merito della 13esima edizione del Premio Internazionale “Città di Castrovillari” – Pollino.

Il riconoscimento, nato dall’iniziativa dell’Accademia Delle Arti nel 2006, è ormai riconosciuto sia in Italia che all’estero come uno dei momenti culturali più rinomati espressi in Calabria. Il Premio è organizzato in collaborazione con la Scuola di Musica “F. Cilea”.

Al Teatro “Massimo Troisi”, infatti, la manifestazione si è arricchita di racconti straordinari, attraverso la voce degli ospiti intervenuti; racconti fatti di vissuto quotidiano tra progetti, esperienze, sacrifici, difficoltà risolte, desideri raggiunti, analisi introspettive, speranze e idee innovative che, con umiltà e competenza,  hanno messo in campo quanto di più bello e utile ognuno di loro ha potuto realizzare nel proprio campo lavorativo.

A essere premiati, con il manufatto realizzato dalla Gioielleria Scintille di Cosenza, è stato assegnato al dott. Giuseppe Carrà, direttore dell’Istituto Prevenzione e Pena, per il suo lavoro nel campo della giustizia e della riabilitazione; il dott. Ranieri Filippelli, leader del Terzo Settore, per il suo contributo allo sviluppo sociale e comunitario; il dott. Filippo Fordellone, eccellenza nella Gestione di Crisi, per le sue competenze nella gestione delle emergenze; Monsignor Jean Marie Gervais, divulgatore di Cultura, per il suo impegno nella promozione della cultura e dell’arte; il dott. Marcello Maggiolini, Presidente del Corso di Laurea in Medicina Unical, per i suoi contributi nel campo della medicina e della ricerca; la dott.ssa Maria Mallamace, segretario regionale per la Calabria per il Ministero della Cultura e ad interim Dirigente della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

E, ancora, al dott. Alessandro Papini, ippocratico d’Eccellenza, per i suoi meriti nel campo della medicina; la dott.ssa Mariella Sturniolo, dirigente Sanitario, per la sua dedizione alla salute pubblica.

Il Premio è stato consegnato da altrettante personalità locali: il prof. Eugenio Iannelli, Presidente della Proloco del Pollino; il dott. Gerardo Bonifati, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari; il prof. Biagio Faillace, insigne umanista e letterato; i già citati Rosalba Magnoli e Armando Rossi; la dott.ssa Filomena Ferrari, Presidente Zona XX Lions Club. Ha coordinato i lavori la dott.ssa Chiara Fazio, giornalista de Il Quotidiano e di Adnkronos.

L’evento è stato introdotto dal Maestro Leonardo Saraceni, che ha presentato i membri della Commissione Cultura, citando, per l’Italia: l’avv. Sofia Vetere, umanista e presidente della Commissione; il Maestro Rosalba Magnoli, presidente dell’Accademia delle Arti; il dott. Franco Maurella, giornalista de Il Quotidiano; la dott.ssa Chiara Fazio; il prof. arch. ing. Armando Rossi, presidente del CO.RE.; per la Germania: il Maestro Cornelia Blanche, presidente dell’International Prize “Talente”; per la Romania: la dott.ssa Elena D’Sgondea, presidente dell’Associazione “Palia Culturala”; per il Messico: la dott.ssa Hilda Esthter Sandoval Mendoza, docente universitaria.

Citato anche il grande poeta austriaco Karl Lubomirski, già membro del PEN per l’attribuzione del Nobel alla Letteratura, oggi Presidente Onorario del Premio Castrovillari – Pollino.

«Una bella storia, questo Premio, che ha tracciato percorsi culturali prestigiosi a favore del territorio – ha detto Leonardo Saraceni – tanto che da quest’anno si è pensato di estendere la notorietà dell’evento a tutto il territorio del Pollino».

«Un grazie al dott. Mario Donadio, sindaco di Morano Calabro che – ha concluso – insieme alla propria Giunta si  è prodigato affinché tutto si svolgesse secondo il protocollo atto ad accogliere degnamente le varie Personalità intervenute». (rrc)

Marcellina (Santa Maria del Cedro) diventa un museo a cielo aperto

A Marcellina, una frazione di Santa Maria del Cedro, si sta trasformando in un museo a cielo aperto, grazie ai murales che sta realizzando l’Associazione Culturale Artemisia Paint.

L’iniziativa, curata dalla presidente dell’Associazione Eugenia Loiero, con il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ugo Vetere, ha l’obiettivo di raffigurare l’antica Laos, città che sorse sulla sponda sinistra del fiume Lao dopo la distruzione di Sibari per mano dei Crotoniati. L’esistenza di Laos è testimoniata da numerosi reperti custoditi presso il Museo di Reggio Calabria e dagli scavi del Parco Archeologico di Marcellina.

L’associazione si propone di riqualificare e valorizzare alcune facciate rovinate dal tempo e dall’affissione di manifesti, ma soprattutto intende trasmettere la memoria storica ai giovani, trasformando il borgo in un museo a cielo aperto.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato completato a Largo Stazione, il primo dei murales che raffigura alcuni reperti rinvenuti nel 1963 in una tomba a camera situata proprio a Marcellina di Santa Maria del Cedro.

Secondo gli studi, la tomba apparteneva probabilmente a una coppia aristocratica vissuta nel 300 a.C., epoca in cui si veneravano gli dèi. Tra gli oggetti ritrovati vi sono una corazza bivalve da parata in bronzo, finemente decorata a sbalzo con una collana raffigurante la testa di Pan, un cerchio centrale per proteggere il cuore e un cinturone con l’immagine di Pan urlante e della testa di Medusa, simbolo atto a incutere terrore.
Nel murale è rappresentato anche l’elmo dell’armatura, di tipo frigio, con para-tempie mobili e decorazioni a forma di foglie d’edera. L’importanza del defunto è confermata dalla presenza di un cavallo, il cui morso e perone sono stati rinvenuti nella tomba. Solo un individuo di alto rango poteva possedere un cavallo e, nel murale, è stato raffigurato un animale fiero e possente, a simboleggiare il prestigio del guerriero.
L’iniziativa proseguirà con la realizzazione di due murales in via Orsomarso, dedicati al corredo femminile ritrovato nella stessa tomba. Un quarto murale, attualmente in fase di progettazione, arricchirà invece il sottopasso ferroviario di via del Mare, contribuendo alla valorizzazione dell’area. (rcs)