DIAMANTE (CS) – Anna La Croce si esibisce alla finale di Una ragazza per il Cinema

Si è svolta giorno 26 agosto in piazza Mancini a Diamante (Cs) la finale regionale Calabria della 35° edizione del Concorso nazionale di bellezza e talento “Una Ragazza Per Il Cinema”. Ospite speciale il sindaco di Taormina Cateno De Luca il quale ha creato il gemellaggio tra le località di Taormina e Diamante.

Il concorso organizzato dai patron Antonio Lo Presti e Daniela Eramo nasce nel lontano 1989, opera a livello nazionale rappresentando un punto di partenza per tutte quelle ragazze che desiderano intraprendere in questo mondo una carriera.

A condurre la serata, Manila Nazzaro grande donna dello spettacolo, ex Miss Italia del 1999, Miss Cinema ed il 2º posto di Miss Eleganza, testimonial di diverse campagne pubblicitarie e telepromozioni, partecipante a diversi spettacoli teatrali, televisivi (Canale 5, Rai, Telenorba ecc…) e radiofonici (Rtl 102.5, Radio Zeta, Rai radio italiana ecc…), protagonista di musical. Nell’estate del 2020 partecipa con il compagno di allora, Lorenzo Amoruso all’ottava edizione di Temptation island e nel 2021 è una dei concorrenti della sesta edizione del Grande Fratello Vip, condotta da Alfonso Signorini.

Tra le tre uscite delle 14 aspiranti modelle, l’intrattenimento musicale ha aggiunto un tocco incantato a questa serata. Mentre le aspiranti miss brillavano come stelle sotto i riflettori, l’emozione ha trovato voce nelle note di una giovanissima cantante, Anna La Croce sedicenne calabrese proveniente dalla provincia di Catanzaro studentessa del conservatorio Arcangelo Corelli (Me). La sua interpretazione del celebre brano “Yesterday” ha risuonato nell’aria come un richiamo alle emozioni più profonde, con il brano “Dance Monkey” ha rapito l’attenzione del pubblico e con il suo singolo, “La Scia del Tempo” che le ha fatto raggiungere i 15 mila followers, ha regalato al pubblico un viaggio nel suo mondo musicale, dimostrando che il talento non ha età e che le stelle più luminose possono emergere in qualsiasi istante.

Passano il turno per la finale nazionale che si svolgerà al Teatro Antico di Taormina giorno 10 Settembre : Silvia Felice, di Buonvicino; Sofia Lenti, di Belvedere Marittimo; Sara Palumbo, di Tropea; Silvia Genovese, di Fiumefreddo; Clara Forestiero, di Belvedere Marittimo, e Anna Colacino, di Catanzaro.

L’ospite catanzarese Anna La Croce invitata dalla responsabile calabrese Graziella Marcone e dal sindaco Ernesto Magorno si è detta felice di essere stata invitata in questo evento che segue già da svariati anni in tappe calabresi e siciliane.

La stessa giovane artista ci ha informato che grazie al progetto “Artista x passione” dell’istituto “Itc XXIV Maggio di Taormina (Me) nel quale lei frequenta il quarto anno, sta avendo l’opportunità di partecipare ad una serie di eventi ed acquisire una popolarità affinché possa partecipare a breve alle selezioni di Amici (di Maria de Filippi), desiderio che la stessa coltiva da bambina in quanto canta dall’età di quattro anni.

L’evento patrocinato dal Comune di Diamante con i suoi ospiti e la sua giuria di grande importanza composta da Ernesto Magorno, sindaco di Diamante; Giuseppe Pascale, vicesindaco; Francesca Amoroso, assessore allo Spettacolo e turismo; Enzo Monaco, giornalista e presidente dell’Accademia del Peperoncino; Gianfranco Bartalotta, docente di Storia del Teatro e dello spettacolo all’ Università di Roma Tre; Stefano Oradei, ballerino e professore di danza di Ballando con le stelle; Maria Marino, insegnante di danza e coreografa. Il ruolo di presidente della commissione è toccato invece a Cateno De Luca, sindaco della città di Taormina, che ospiterà la finale nazionale dell’evento il prossimo 10 settembre al Teatro Antico, ha visto la partecipazione di un folto pubblico con grande entusiasmo ed interesse alla manifestazione.

La nostra cantante Anna La Croce in questa occasione si è detta veramente soddisfatta perché a vedere la sua performance e a fargli i complimenti c’è stato per la prima volta anche il sindaco della sua amata Taormina Cateno De Luca che non avendo avuto modo di conoscere artisticamente la ragazza dal vivo in altri luoghi ha potuto apprezzare le sue qualità in quest’occasione. (rcs)

CASTROVILLARI (CS) – L’attore Giuseppe Bonifati nel film “Ferrari” in concorso a Venezia

Giuseppe Bonifati è tra gli attori chiave del film Ferrari, che sarà presentato in anteprima mondiale e in concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia. La pellicola, diretta da Michael Mann, uscirà nelle sale americane il 25 dicembre. Bonifati interpreta Giacomo Cuoghi, amico e collega di Enzo Ferrari, l’imprenditore che creò l’iconica automobile. Nel film, Adam Driver dà il volto a Enzo Ferrari, Penelope Cruz ha il ruolo della moglie Laura Ferrari.

Riguardo all’esperienza sul set, è stata «arricchente – afferma l’attore – direi quasi una masterclass, dove ho potuto lavorare al fianco di un regista che ha una cura meticolosa di ogni dettaglio: la postura, la tensione di un gesto o come afferrare un oggetto in maniera non scontata. È da ammirare, inoltre, il fatto che Michael Mann sia riuscito a realizzare un film che desiderava realizzare da almeno vent’anni».

Bonifati ha già lavorato al film Tutti i soldi del mondo, di Ridley Scott, e alla serie Bbc Us con Tom Hollander. Tra i suoi originalissimi progetti recenti, dopo il Partito per l´Arte e l’Artbulanza, c’è il Det Flyvende Teater/Il Teatro Volante. «È un format unico al mondo, iniziato attraverso un progetto pilota di due anni presso l’aeroporto di Billund (Danimarca, ndr). Dallo scorso febbraio abbiamo persino messo su un teatro studio. Con la nostra crew composta di attori, cantanti e danzatori, interagiamo come una compagnia aerea con i passeggeri provenienti da tutto il mondo. Li sorprendiamo con esperienze artistiche uniche: performance ed esecuzione di opere ai gate, ai terminal e al ritiro bagagli. Ci sono eventi come spettacoli teatrali o di danza negli hangar». Di recente è stata eseguita una nostra particolare versione dell’opera Il Gabbiano, di Anton Cechov. Il Teatro Volante è presentato anche in hangar di altri aeroporti nazionali, internazionali e festival (come a Timisoara, Capitale Europea della Cultura) e in autunno sarà in tour in diversi paesi della Scandinavia, con l’ipotesi di proseguire in Europa e in Italia nel prossimo anno.

Bonifati, classe 1985 e di origini calabresi – è nato a Castrovillari, in provincia di Cosenza – iniziò quasi vent’anni fa a recuperare alcune sonorità, linguaggi e “vitalismi propri del Sud e del Mediterraneo” con Ammaliata, da La Trilogia delle Lucciole. Ha tenuto recentemente un workshop sulla performance urbana per gli allievi del secondo anno della Scuola del Teatro di Napoli, su invito di Renato Carpentieri, con il quale aveva lavorato a una versione dell’opera I Giganti della Montagna, di Luigi Pirandello. È al lavoro al debutto come regista, in un film ambientato tra la Danimarca e la Calabria: si tratta di La vendetta è un piatto che va servito freddo, un revenge-movie rivisto in chiave contemporanea e ispirato alla tragedia di Amleto. Dopo l’esperienza hollywoodiana in Tutti i soldi del mondo, diretto da Ridley Scott, al fianco di Kevin Spacey, Mark Wahlberg, Christopher Plummer, Michelle Williams, Timothy Hutton, e la serie Bbc Us, con Sofie Gråbøl e Tom Hollander (che ha anche elogiato Bonifati sulle pagine del London Times), l’artista italiano Giuseppe Bonifati fará dunque tappa a Venezia e al New York Film Festival.

Nel cast del film Ferrari ci sono anche Shailene Woodley, Patrick Dempsey, Jack O’Connell, Sarah Gadon e Gabriel Leone. La sceneggiatura, che lo stesso Mann ha redatto in collaborazione con Troy Kennedy Martin, è ispirata al libro di Brock Yates, Enzo Ferrari – The Man and the Machine. Il leggendario regista di Heat, Collateral, L’Ultimo dei Mohicani, dopo vent’anni è riuscito a realizzare questo importante progetto. Il film è ambientato nel 1957, con una storia intrecciata tra la vita privata della Ferrari e quella legata alle corse, come la tragica Mille Miglia dello stesso anno, segnata dall’incidente di Alfonso De Portago e dal rischio di fallimento. Adam Driver interpreterà Enzo Ferrari mentre Penelope Cruz interpreterà Laura Ferrari. Giuseppe Bonifati interpreterà il ruolo di Giacomo Cuoghi, amico di vecchia data e consigliere di Enzo Ferrari. (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Sport e sicurezza, giornata formativa sulle spiagge locali

“Sport e sicurezza in ambiente marino”, su questo tema si è tenuta una giornata formativa, sul lungomare di Schiavonea, in una delle quattro spiagge attrezzate, lo scorso 23 agosto.

«Siamo veramente felici di essere riusciti a organizzare una manifestazione in una delle quattro postazioni dove prestiamo il servizio di salvataggio – ha dichiarato Paolo Monte, della Asd Baywatch Co-Ro – una spiaggia libera dove siamo riusciti a portare ben 5 componenti dell’unità cinofila dei Sics, Scuola italiana cani salvataggio – Tirreno, accompagnati ovviamente dai loro addestratori/bagnini. Siamo riusciti a coinvolgere nella manifestazione, la Società Nazionale Salvamento Sez. Alto Jonio, la Guardia Costiera Capitaneria di Porto, che ha dato non solo un contributo pratico durante l’esibizione dei Sics, ma anche teorico e illustrativo durante la conferenza, con proiezione di immagini e filmati, tenutasi all’inizio della manifestazione. Dopo l’evento dello scorso anno, organizzato sempre dall’ASD Baywatch Co-Ro, “Sicurezza dei sistemi costieri e vivibilità turistica”, volevamo migliorarci, mantenendo sempre inalterata l’importanza che noi diamo alla sicurezza in mare, e penso che con il supporto e contributo di tutti, compresi gli utenti, bambini, famiglie della spiaggia, ci siamo riusciti».

Un bellissimo evento che si spera riesca a sensibilizzare il più possibile sul tema della sicurezza in ambiente marino. L’evento, con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Corigliano-Rossano, della Capitaneria di Porto Guardia Costiera e in collaborazione con la Società Nazionale di Salvamento Sez. Alto Jonio, ha messo in evidenza la professionalità e l’entusiasmo con il quale i ragazzi dell’associazione applicano nello svolgere il loro lavoro. Durante la manifestazione si sono svolte infatti, diverse simulazioni di salvataggio di bagnanti in difficoltà, dove i ragazzi dell’Asd Baywatch hanno potuto mostrare le loro capacità di intervento sia a nuoto che con l’ausilio del pattino di salvataggio. E poi la strepitosa esibizione dei nostri amici a quattro zampe che, accompagnati dai loro addestratori e coordinati per l’occasione da Andrea Barone, coordinatore Sics Calabria, sono riusciti a coinvolgere durante i loro innumerevoli interventi, grandi e piccini. Un evento di grande rilevanza, che ha stupito i presenti, utile a sensibilizzare l’opinione pubblica, sull’importanza della sicurezza in ambiente marino. Se poi, ad un servizio qualificato di prevenzione e salvataggio, aggiungiamo che queste spiagge libere sono dotate di passerella per disabili, sedia job per l’ingresso in acqua, docce e servizi igienici, allora possiamo affermare con decisione che siamo sulla strada giusta, e la speranza che questo servizio, offerto dal Comune, possa dare un contributo al miglioramento dell’offerta turistica.

«Si tratta di una giornata importante che ci ha informato su nozioni che spesso diamo per scontato e invece sono rilevanti per vivere il mare in sicurezza – ha dichiarato il vicesindaco, Maria Salimbeni – abbiamo avuto modo di vedere all’opera tutti gli attori in campo e mostrare tutti i servizi offerti. Abbiamo un servizio di bagnini con brevetto che hanno dimostrato le varie tipologie e tecniche di salvataggio e abbiamo avuto modo di mostrare come sono attrezzati i punti spiaggia messi a disposizione di tutti dal comune. Si sta andando avanti e il servizio sarà ulteriormente migliorato. Altra cosa importante è che questa bellissima giornata si sia svolta su un lido confiscato alla mafia e che è tornata ad essere un bene comune. Spiaggia libera nel senso più pieno e completo della parola». (rcs)

MIRTO CROSIA (CS) – Presentata la Baia della Magna Graecia

In una tarda serata di fine agosto si è tenuta la presentazione de “La Baia della Magna Graecia” a Mirto-Crosia. Il sobrio giardino del lido “Le Dune”, sul lungomare cittadino, ha ospitato la kermesse.

Il tavolo di presidenza ha visto la partecipazione del primo cittadino crosiota, di una progettista territoriale in seno al Comune di Crotone e dell’autore. Il tutto sotto l’egida moderatrice del direttore di I&C.

Un uditorio attento e coinvolto. Il pubbblico ha interagito durante la manifestazione sviluppando inteventi accordati. A magine del dibattito, poi, e che, si è intrattenuto con l’Autore per approfondire le tematiche analizzate durante l’incontro.

Chiara la posizione del sindaco, Antonio Russo, che ha confermato la sua ferma adesione all’idea progettuale. Convintamente, ha aperto al dialogo costruttivo ed alla collaborazione istituzionale con il Comitato, suffragandone e sostenendone le tesi. Ha, altresì, posto l’accento sulla necessità di pianificare percorsi comuni e condivisi con le Comunità componenti il Psa (Piano strutturale associato) della Sibaritide.

Spiccatamente tecnico e pregno di argomentazioni l’intervento di Giovanna Pace. Dall’alto della suo ruolo di funzionario e progettista territoriale ha rimarcato la necessità di fare rete tra affini contesti territoriali, sfruttando i bandi europei volti alla cooperazione ed all’interdipendenza degli ambiti omogenei.

Le conclusioni sono state affidate a Domenico Mazza. L’autore ha fatto sintesi delle tante tematiche trattate durante la manifestazione. Ha rimarcato la necessità di imbastire processi d’equità territoriale per mettere in condizione l’Arco Jonico di concorrere alla pari con gli altri contesti regionali. La Calabria, per candidarsi ad essere il nucleo principale della futura macroregione euro-mediterranea, dovrà ridurre le sperequazioni tra gli ambiti sub-regionali. Ancora, ha dettagliato il processo di evoluzione amministrativa della fusione tra gli estinti Comuni di Corigliano e Rossano con la rimodulazione di un rinnovato ambiente provinciale (a saldo zero per lo Stato), coordinato e diretto da un doppio Capoluogo: Crotone a sud, Corigliano-Rossano a nord. La creazione di una zona omogenea territoriale da Capo Rizzuto ai confini lucani, quindi, come naturale evoluzione al processo di sintesi amministrativa delle due ex Città sibarite e rilancio della Città di Pitagora.

Il Direttore di I&C, Matteo Lauria, moderando il dibattito, ha puntualizzato la necessità di sganciare l’ambito jonico dal cappio centralista che soffoca lo soffoca. Tale condizione ha prodotto nel tempo diseconomie al territorio jonico, inibendone crescita ed emancipazione. Inoltre, ha puntualizzato sulla creazione di un’area metropolitana interregionale del Golfo di Taranto, moderna e policentrica.

La regia tecnica è stata coordinata da Eugenio Forciniti, responsabile de Il Pittulo blog. Il blogger, a margine del dibattito, ha intervistato diversi partecipanti, raccogliendo spunti di riflessione estremamante interessanti.

Fra i tanti inteventi, particolarmente dettagliato quello della Dirigente scolastica, Rachele Donnici. Costei si è soffermata sulla funzione educativa. La scuola — ha sostenuto — dovrà ritornare a recitare un ruolo di primo piano per contrastare il dilagante fenomeno dell’esodo demografico. Elevare l’offerta e la qualità del lavoro — ha incalzato — potrà essere l’unico deterrente alla fuga di cervelli che negli ultimi 20 anni hanno arricchito altri contesti territoriali.

Cresce, pertanto, la consapevolezza nella Istituzioni. Soprattutto, si registra interesse e partecipazione da parte della società civile. Quest’ultima apprezza, condivide e sottoscrive la bontà di un progetto rivoluzionario che dettaglia un orizzonte di crescita e prosperità per tutto il vasto contesto dell’Arco Jonico.

I prossimi appuntamenti pubblici sono previsti a Marina di Sibari, Policoro, Cirò Marina e Cutro. Il Comitato invita Popolazioni ed Istituzioni coinvolte a presenziare ai previsti incontri. (rcs)

COSENZA – “Menorah Esodo 25” cerca attori fino al 9 settembre

“Menorah Esodo 25” è un docufilm scritto e diretto da Gianfranco Confessore e prodotto da “Visualia- Produzioni Cinematografiche, il cui presidente è Attilio Russo e “Tempi Moderni European Film Association” del presidente Ermanno Reda, con il contributo fondamentale della Calabria Film Commission.

La prossima settimana alcune scene saranno girate a Cosenza: per questo motivo è ufficialmente aperto il casting per una figura in particolare, assolutamente non secondaria. Le eventuali iscrizioni potranno essere fatte attraverso i canali social e le pagine del film (https://www.facebook.com/menorah.esodo25) entro il prossimo 9 settembre.

Il docufilm è realizzato grazie alla partecipazione della Comunità Ebraica di Roma e dell’Istituto nazionale di Studi Romani. Ed ha l’obiettivo di spiegare le peculiarità della Sacra Lampada, ripercorrendo la sua storia lunga 3000 anni. In particolare le interviste di autorevoli personaggi del mondo ebraico, del mondo dell’arte e della archeologia, ed i due protagonisti della parte filmica (Marina Suma e Adolfo Adamo) ci guidano verso la possibilità storico/archeologica che il sacro oggetto possa essere custodito nel tesoro di Alarico. Si crea così un forte legame tra le città di Gerusalemme, Roma e Cosenza dove si narra che il tesoro possa essere seppellito. Verrà presentato nei più importanti festival del cinema internazionali (Venezia, Roma, Berlino, Cannes) e verrà distribuito in tutto il mondo con i sottotitoli in lingua inglese. Sono previste diverse conferenze stampa di presentazione, anche presso la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica. Gli abiti della protagonista sono appositamente realizzati dalla fashion designer Anna Virgiglio, mentre i gioielli dal maestro orafo Gerardo Sacco.

Particolarmente soddisfatti ed entusiasti i protagonisti, dai produttori al regista. L’opera ha già un primissimo passaggio nel corso del Magna Graecia Film di Catanzaro, nelle settimane scorse. Una piccola anteprima che ha riscosso un notevole apprezzamento, tra gli addetti ai lavori ed i tanti partecipanti alla kermesse calabrese che ha ospitato finanche Russel Crowe. Mentre, tra qualche giorno, sarà presente al “Terme Luigiane Film Fest”. In attesa delle scene da girare nella città di Telesio e di un casting che si annuncia attesissimo. (rcs)

L’OPINIONE / Chiara Penna: «Troppa confusione sui Sex offenders»

di CHIARA PENNA – Per motivi professionali, ho approfondito da tempo le dinamiche relative ai reati a sfondo sessuale, il rapporto duale autore-vittima, le diverse tipologie del c.d. Sex- offender, nonché la personalità del predatore sessuale ed ogni qual volta si verifica un fatto riconducibile a questo ambito, l’elemento ridondante, è la comparsa dei vari dispensatori di soluzioni provenienti dal mondo dei mass media, della politica e finanche del diritto che affermano come l’unico modo per contrastare la devianza sessuale – ma tutti i comportamenti antisociali – sia l’inasprimento del sistema sanzionatorio.

In realtà è bene subito chiarire che non sono disponibili, ad oggi, evidenze scientifiche pacifiche circa l’esistenza di “cause organiche” comuni del comportamento sessualmente aggressivo così come del comportamento antisociale in genere e, dunque, chi afferma di conoscerle, individuarle e rimuovere tali “radici” del crimine richiamando determinismi di varia origine e natura afferma qualcosa di scientificamente infondato.
È certo che i sex offenders agiscano per via di una lacuna – di tipo fisico, psicologico, sociale o “multifattoriale”– ma non c’è condivisione circa l’esistenza di inconfutabili certezze che gli autori di tali comportamenti (come di quelli dei comportamenti antisociali e/o violenti in genere) siano “affetti” da “patologie” che ne influenzerebbero le scelte.

Pertanto, chi si affanna periodicamente per mera propaganda ad esaltare l’introduzione della castrazione chimica quale strumento punitivo o quale mezzo volto a dissuadere da eventuali comportamenti sessualmente violenti e prevenire agiti criminali o mente o è profondamente ignorante.

Prima di tutto perché, come già accennato, non c’è condivisione nella comunità scientifica circa l’esistenza di evidenze che comprovino l’efficacia di “trattamenti” contrastanti la reiterazione di tali comportamenti, in secondo luogo perché se si spiegasse cosa si intende per castrazione chimica, forse, molti di coloro che esaltano con rabbia soluzioni enfatiche di questo tipo, ne rimarrebbero delusi.

Essa, infatti, attualmente prevista in 13 Paesi europei, 8 Stati degli Usa, Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Israele, con molte differenze, è una pratica che non prevede alcun tipo di intervento fisico o chirurgico, ma è una terapia farmacologica attraverso cui vengono ridotti gli ormoni sessuali e, di conseguenza, anche la libido, le pulsioni sessuali e la funzionalità del soggetto che subisce il trattamento.

Inoltre si tratta di una terapia per lo più reversibile, che cessa di agire nel momento in cui viene sospesa la somministrazione dei farmaci, anche se su questo aspetto la comunità scientifica non è unanimemente d’accordo. Altra caratteristica fondamentale riguarda la volontarietà del trattamento: nei 13 Paesi europei in cui è prevista – Germania, Svezia, Finlandia, Francia, Regno Unito, Belgio, Polonia, Norvegia, Lituania, Ungheria, Estonia, Islanda – l’adesione avviene, in generale, sempre per via volontaria. Ciò vuol dire che il condannato può scegliere se fare ricorso alla terapia oppure no (salvo alcune eccezioni). Inoltre in Svezia, Finlandia e Germania la castrazione chimica, pur essendo opzionale, è sempre vietata al di sotto una certa soglia d’età, che varia dai 20 ai 25 anni e, poiché questa azione non viene strettamente intesa come una pena da infliggere al condannato, quanto piuttosto come una terapia che possa contribuire a ristabilire la salute psichica del soggetto, per esservi sottoposto è necessaria una perizia psichiatrica che attesti come egli sia colpito da impulsi incontrollabili che lo possano portare in futuro a commettere di nuovo reati a sfondo sessuale.

Diverso è, naturalmente, l’approccio in California, Florida, Georgia, Louisiana, Montana, Oregon, Texas e Wisconsin, dove la volontarietà non è contemplata, poiché la castrazione chimica è intesa come pena da infliggere al condannato.

Niente di sorprendente: in tutti questi stati menzionati, fatta eccezione per il Winsconsin, permane la pena di morte come opzione in caso di reati più gravi.

Ad ogni modo, dovrebbe essere chiaro che la pratica della castrazione chimica, che ha come effetto una modificazione nel desiderio maschile, può avere una efficacia in caso di impulsi sessuali incontrollabili, pensieri ossessivi e compulsivi, unendo i farmaci alla psicoterapia, ma è sostanzialmente inutile per chi ha agito questo tipo di crimine violento per altre motivazioni intrapsichiche, come ad esempio per via di diffusi pregiudizi e stereotipi di genere.

Ad ogni modo, una risposta del genere da parte del sistema penale, non garantisce che il soggetto non compia più azioni violente a carattere sessuale o di altra natura, soprattutto quando la motivazione è da ricercare, appunto, nei modelli culturali, affettivi e comportamentali di riferimento.

È da rilevare, del resto, che in Italia, prescindendo nei fatti da ogni forma sostanziale di consenso dell’interessato, è già prevista non solo la possibilità per i sex offenders di essere sottoposti ad un “trattamento” volto a contrastare la recidiva, ma esiste anche la misura di prevenzione che consiste in un piano terapeutico che possa portare il sottoposto, attraverso la presa di coscienza del disvalore delle sue condotte, a fare in modo di controllare i propri impulsi sessuali.

Sarebbe dunque il caso non solo di evitare di ingenerare confusione nell’opinione pubblica racchiudendo in un unico alveo tutti gli autori o presunti tali di reati sessuali, ma apparirebbe dignitoso se chi si erge a divulgatore de “la cultura del rispetto” la smettesse di strumentalizzare le vittime di crimini così complessi e aberranti per scopi elettorali, intervenendo senza competenze in questioni che investono le radici della nostra civiltà giuridica e la tutela dei diritti umani fondamentali, perché non si possono dare risposte a nessuno, se non si è prima in grado di formulare appropriate domande. (cp)

(Chiara Penna è avvocato penalista, criminologa e consigliere comunale di Cosenza)

DIAMANTE (CS) – Una serata per ricordare Nuccio Ordine

Diamante ricorda il suo Nuccio Ordine. Si terrà domani sera, domenica 27 agosto sul Lungomare Mancini alle 21.30, un ricordo del docente dell’Università della Calabria prematuramente scomparso.

Il titolo della serata di Diamante è “Incontro con i libri di Nuccio Ordine” e, coordinati da Paride Leporace, parteciperanno il sindaco Ernesto Magorno, il vicesindaco Giuseppe Pascale e l’assessore alla Cultura Francesca Amoroso. (rcs)

CERISANO (CS) – Il 1° settembre si presenta il Festival delle Serre

Il 1° settembre, a Cerisano, alle 11, il sindaco Lucio Di Gioia, insieme a tutto lo staff organizzativo ed alla macchina comunale, presenterà la 29esima edizione del Festival delle Serre.

Prima ancora che gli artisti ed il cartellone, è il paese – Cerisano, pochi km dal capoluogo bruzio – il vero motore del Festival delle Serre. La kermesse ha sempre posto al centro del progetto il borgo. Le sue piazze ed i vicoli, oltre a palazzo Sersale. Con le chiese e le contrade, anche quelle più “nascoste”, che si trasformano, in nove giorni, in un grandissimo palcoscenico all’aperto. Dalla sezione jazz e quella della musica classica con il teatro, il cinema, le arti visive, gli incontri, la sezione Spiral Sound, gli artisti di strada. Tantissimi eventi, molteplici opportunità – tutte gratuite – per vivere appunto Cerisano.

Il programma è pronto: Dal 2 al 10 settembre, «Il Festival più bello della Calabria», è pronto ad ospitare cittadini e curiosi. Il festival, organizzato dal Comune di Cerisano, beneficia del prezioso finanziamento della Regione Calabria, con risorse PAC 2014/2020 – Az. 6.8.3. L’evento si distingue per presentare eventi culturali sostenibili, appositamente pensati per rispecchiare la bellezza dei luoghi storici che ospitano.

«Venite a far parte di questa celebrazione straordinaria dove l’arte, la cultura e la sostenibilità si incontrano in un abbraccio perfetto. Segnate le date nel vostro calendario e preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile»,, il messaggio di augurio e l’invito pubblico del primo cittadino. Tanti gli ospiti prestigiosi che arriveranno a Cerisano: da Karima a Gatto, Buonocore, Pisani, Marrazzo, i Faber, Andi Kongo e Joe Barbieri per la sezione jazz. Senza dimenticare le compagnie teatrali e la musica classica che è sempre ben apprezzata. Oltre che gli artisti di strada, gli ultimi film del momento, da Barbie a Mission Impossible, fino ai gruppi musicali locali ed ai dj set del momento.

Incontri, mostre, presentazioni di libri, masterclass e protocolli d’intesa non saranno semplici corollari all’evento ma parte integrante di un programma studiato in ogni dettaglio. Così come le collaborazioni: il contest jazz, New generation Jazz del festival delle Serre in collaborazione con Nu Jazz Festival e Blowing on Soul, la Classica in collaborazione con Orchestra Sinfonica Brutia e Associazione Musicale M. Quintieri e poi Hcp e Fondazione Lilli Funaro e la mostra su Troisi a cura dell’Associazione Culturale “Don Ciccio Salvino” di Mendicino. (rcs)

APRIGLIANO (CS) – Successo per il CantaFestival

Grande successo, ad Aprigliano, per il CantaFestival, manifestazione voluta dall’Amministrazione comunale di Aprigliano, guidata dal sindaco Alessandro Porco, con la direzione artistica di Vera Segreti.

Tre sere che hanno trasformato Aprigliano in una piccola capitale della musica con una rassegna giunta alla sua ventiseiesima edizione.

Tanto calore ha ricevuto Manuela Villa, figlia del grande Claudio, che ha portato un vasto repertorio dedicato alla musica italiana di ogni tempo facendo cantare tutti coloro che hanno partecipato al suo concerto tenutosi nella frazione di Grupa.

Poi è stata la volta del concorso canoro del CantaFestival che ha visto la presenza di due giurati di eccezione come il produttore musicale e autore Diego Calvetti e il direttore d’orchestra Adriano Pennino. Condotta da Marco Tiesi, la serata è scivolata via con l’esibizione di tanti giovani talenti che hanno portato i propri inediti a dimostrazione che c’è tanta voglia di fare sempre nuova musica. A vincere la categoria Junior è stata Ludovica Crudo; la categoria Senior se l’è aggiudicata Marta Naccarato mentre la categoria Inediti è stata vinta da Emma Paternostro.

Ospiti della serata centrale del CantaFestival sono stati la giovane Celine Tradigo e Daniele Moraca che, con le loro note, hanno contribuito alla riuscita della serata.

Infine, a Guarno, c’è stato il concerto finale del Trio Italico, composto da Andrea MicieliPasquale Allegretti Gravina e Antonio De Paoli, terzetto cosentino di violinisti che ha spaziato dalla musica classica a quella rock divertendo il pubblico.

«Anche quest’anno abbiamo realizzato un’edizione bellissima, all’altezza della grande tradizione del CantaFestival – dice il direttore artistico Vera Segreti –. Voglio ringraziare tutti gli artisti che hanno partecipato e in particolare i più giovani che hanno portato una ventata di freschezza con le loro esibizioni dimostrandoci che ci sono ancora tanti ragazzi interessati alla musica e, soprattutto, a fare musica».

«Un altro particolare ringraziamento – ha concluso – lo voglio rivolgere ai due giurati Diego Calvetti e al maestro Adriano Pennino per essersi lasciati coinvolgere nella nostra manifestazione. In più, un grazie va al sindaco di Aprigliano Alessandro Porco e a tutta la sua amministrazione che tanto si è data da fare per realizzare un festival di successo». (rcs)

CASSANO (CS) – Garofalo denuncia la carenza di medici a Dialettologia

«Il servizio di diabetologia presso il Poliambulatorio di Cassano all’Ionio attualmente risulta essere sospeso, a seguito di trasferimento del medico responsabile, in altra sede». È quanto afferma Francesco Garofalo, portavoce del Comitato spontaneo di cittadini, per la tutela della salute, della città delle terme.

«La sospensione del servizio – evidenzia – ha messo in difficoltà i pazienti, affetti da diabete. Si tratta di un servizio fondamentale per i cittadini, i quali sono costretti a recarsi in altra sede, per effettuare il piano terapeutico e le relative striscette».

«La sospensione – rimarca Garofalo – rappresenta una grave carenza che influisce soprattutto sulla popolazione anziana. Inoltre, il disservizio colpisce la quotidianità di molti pazienti, che non possono recarsi in altre strutture, con tutte le conseguenze che ne consegue: dall’aggravio economico e da trafile insostenibili soprattutto, per i meno abbienti e per le loro famiglie».

«Infine, ma non per ultimo, come comitato, sollecitiamo i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, a procedere alla nomina di un nuovo tecnico di radiologia, atteso che vi è una graduatoria, scaduta lo scorso 20 di luglio”. Un altra unità – ha concluso – da destinare al gabinetto radiologico al locale Poliambulatorio, consentirebbe l’ottimizzazione del servizio. Senza tralasciare il fatto, che essendo scoperto il posto del radiologo responsabile, non si possono effettuare esami di diagnostica d’urgenza». (rcs)