COSENZA – Moda Movie, lunedì il showcase “ModalovesCibo”

Lunedì 20 settembre, a Cosenza, alle 17, a Corso Mazzini, è in programma lo showcase ModalovesCibo, organizzato nell’ambito della 25esima edizione del Moda Movie, il progetto che premia il talento nella moda, nel cinema e nell’arte ideato e realizzato dall’associazione Creazione e Immagine, e che ha preso il via nei giorni scorsi.

Nella giornata di lunedì, dunque, in programma performance e esibizioni musicali ancora a cura del Liceo “Lucrezia Della Valle” faranno da cornice alle passerelle degli stilisti Martina Tempesta, vincitrice della passata edizione, e Vincenza Salvino con la direzione artistica di Giuseppe Cupelli che, a sua volta, presenterà la collezione realizzata con i tessuti dell’azienda DNL De Negri Luxury.

La proiezione del video relativo al laboratorio L’atelier dei sapori realizzato con gli studenti dell’IIS “Mancini-Tommasi” precederà la mise en place a cura dei ristoratori partner di Moda Movie. Conduce l’evento la giornalista Rosa Cardillo.

Un’edizione particolarmente corposa, quella del Moda Movie, a cominciare dalla giornata di apertura, durante la quale sono state inaugurate due interessanti mostre targate Moda Movie: la collettiva d’arte Mescolanze e riconciliazioni, con opere pittoriche di Silvio Vigliaturo, Giovanbattista Rotella, Mimmo Legato, Cesira Arena e Mario Verta, le creazioni tessili di Pasquale Filippelli, Emilio Leo e Mimmo Caruso, gli elaborati degli studenti del liceo artistico “Lucrezia Della Valle”, abiti firmati da Regina Schrecker, Barbara Borsotto e Addy Van Den Krommenacker, e l’esposizione enogastronomica Eccellenze del Sud. Saperi e sapori, arricchita dagli “abiti da assaporare” e dagli agri-gioielli di Pasly Art Design.

La conferenza si è aperta con i saluti di Massimo De Buono, direttore della Biblioteca Nazionale, che oltre che ospitare le mostre accoglierà ancora una volta i finalisti nelle giornate dei workshop, e dalle performance musicali degli allievi del liceo “Lucrezia Della Valle”, che hanno accompagnato le attività dell’intera giornata.

Aneddoti e riflessioni hanno caratterizzato l’intervento del direttore artistico Sante Orrico, che si è soffermato sulle difficoltà incontrate nel corso degli anni ma anche sulla validità di un progetto che ha dato opportunità a tanti giovani artisti, che ha portato a Cosenza personalità di spicco del mondo della moda e del cinema  e ha fatto conoscere le bellezze artistiche e naturali della Calabria senza dimenticare le sue eccellenze enogastronomiche.

Anche Loredana Ciliberto, curatrice della sezione Cinema, ha raccontato gli esordi della manifestazione, la sua crescita da semplice passerella a vetrina internazionale, anticipando ospiti e momenti significativi di questa edizione partendo dalle definizione del tema di quest’anno – La meta è partire -, ispirata da una poesia di Giuseppe Ungaretti. Un tema sul quale si sono confrontati i finalisti dei concorsi per giovani fashion designer e giovani registi.

Una lunga storia racchiusa nel volume celebrativo “25 anni di Moda Movie” edito da Santelli, presentato in anteprima e commentato dalla giornalista Antonietta Cozza in un intervento in cui sono stati messi in evidenza l’aspetto emozionale e iconico della pubblicazione.

Il saluto di Felicita Cinnante, in rappresentanza dell’IIS “Mancini-Tommasi” che ha messo a disposizione le hostess, ha preceduto l’intervento dell’esperta agroalimentare Anna Aloi, che ha introdotto temi e ospiti del convegno Le identità della Calabria. Gusto e benessere: nutrirsi bene per vivere meglio, svoltosi nel pomeriggio alla presenza della presidente di Confagricoltura Cosenza, Paola Granata, della nutrizionista Francesca De Buono, del direttore del Consorzio Ppas (Produttori Patate Associati) Albino Carli, dell’agronomo Mario Reda, del presidente Consorzio di Tutela Patata della Sila IGP, Pietro Tarasi e della giornalista enogastronomica Giovanna Pizzi. Una sezione speciale dedicata all’agroalimentare che “fa bene”, con interventi incisivi e interessanti per far conoscere una Calabria che produce. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – L’ultimo giorno del Festival dell’appartenenza

Si chiude, oggi, a Corigliano Rossano, la prima edizione de La città dei luoghi, il festival dell’appartenenza, promossa dall’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano d’intesa con Squilibri, per raccontare la grande ricchezza della provincia italiana, chiude con una riflessione, in voce e in musica, sulla Calabria, dopo aver passato in rassegna il Molise, la Sicilia, l’Abruzzo e il Lazio attraverso alcune espressioni culturali contrassegnate dal rimando ai territori di appartenenza.

Si parte, alle 21, al Castello Ducale, con la presentazione del libro A Sud del Sud del giornalista Giuseppe Smorto che si configura come un appassionato viaggio nel cuore più profondo e nascosto della Calabria, alla ricerca di quanto non emerge da rappresentazioni stereotipate e di maniera della nostra regione. Con lo stile del giornalista di razza che è, già vice-direttore de La Repubblica e poi direttore di Repubblica.it, Smorto è andato alla ricerca delle tante storie positive che restano sommerse dai fatti di cronaca nera, svelando l’altra faccia della “terra dell’emergenza”.

Là dove è mancato lo Stato, dove le cosche hanno comandato a lungo, è nata una generazione dell’impegno e del coraggio: perché in alcune zone è un segno di coraggio aprire un ristorante, coltivare un terreno confiscato o anche organizzare un festival. Sono forme di ribellione cresciute sottovoce, spesso in condizioni difficili e nell’assenza colpevole delle istituzioni. Storia dopo storia, sotto gli occhi dei lettori si svela così la bellezza di una Calabria diversa, alla quale si è orgogliosi di appartenere al di là del dato immediatamente biografico ed anagrafico.

A seguire il concerto di Peppe Voltarelli, il cantore della Sibaritide che, del senso profondo della sua appartenenza, ha fatto materia di ispirazione e canto, portandone il suono nel mondo intero dove si è affermato come un ambasciatore della canzone d’autore. Il suo ultimo cd, Planetario, non solo ha vinto la Targa Tenco come miglior album di interprete, ma è stato l’album più votato in assoluto, e in tutte le categorie, da parte della più ampia giuria di critici, giornalisti e opinionisti qual è quella del Premio Tenco: un riconoscimento più che lusinghiero per il cd-book, edito da Squilibri, che si configura come un’immersione nella grande canzone d’autore, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij, con emozionanti duetti con altri giganti del dire in musica da Joan Manuel Serrat ad Adriana Varela, da Silvio Rodríguez ad Amancio Prada.

Un progetto ambizioso, che dimostra come un consapevole sentimento di appartenenza non è mai segnale di chiusura nei confronti dell’altro ma occasione di incontro e di scambio: anche con i grandi della canzone internazionale che hanno accettato di dialogare e confrontarsi con il  cantautore calabrese, avendolo conosciuto ed apprezzato  nel corso dei suoi continui viaggi per il mondo.

Il concerto di Voltarelli sarà ravvivato dal live painting di Luisa Corcione, artista crossover partenopea, vincitrice del Fringe Festival 2021, per la drammaturgia, e del premio Fersen per l’innovazione e la ricerca: uno spettacolo nello spettacolo, per sommare emozioni ad emozioni, in un flusso continuo di colori, immagini e suoni. (rcs)

SAN MARCO ARGENTANO (CS) – È nata l’Associazione Le Rose di Gerico

È nata, a San Marco Argentano, l’Associazione Le Rose di Gerico, un’iniziativa associativa a carattere sociale e culturale a favore delle donne, sostenerle nelle difficoltà, esaltarne i saperi, le risorse, la padronanza di se stesse, la dignità, la saggezza e favorirne l’inserimento culturale, politico, sociale e lavorativo.

Nella giornata di domani, alle 17:00 presso la Villa Comunale sita allo Scalo di San Marco Argentano, verranno presentati i numerosi progetti attivati che spazieranno da seminari esperienziali di psicologia e musicoterapia a corsi di sartoria, grafica, difesa personale e molto altro.

Una realtà, dunque, nata dall’incontro tra donne che a diverso titolo agiscono nell’esperienza di trasformazione del femminile e che hanno scelto di offrire alla collettività la propria consapevolezza, la propria competenza, la propria Anima per sostenere quel processo di “reviviscenza” tipico della donna e della pianta, cioè quella di sopravvivere per lunghissimi periodi priva di acqua mantenendo vivi in sè i semi per una vita nuova.

L’associazione si configura come apartitica, apolitica e aconfessionale, non ha scopo di lucro e il suo impegno si concretizza attraverso: uno sportello di ascolto, che garantisce un assoluto anonimato, riservatezza e non giudizio, supportato dalle nostre operatrici volontarie appositamente formate e preparate per offrire ascolto e sostegno in caso di violenza e maltrattamento a tutte le donne che lo richiedano; la promozione di iniziative culturali e di trasformazione per superare antichi e obsoleti stereotipi sulla donna e creare nuovi modelli sociali.

E ancora, l’attivazione di laboratori creativi per favorire le forme di espressione delle donne; il sostenere la crescita personale mediante cicli di seminari di psicologia; strutturare una una rete di solidarietà tra donne creando punti di aggregazione e scambi di risorseprogetti educativi, affinché le bambine e i bambini di domani siano donne e uomini liberi di scegliere il loro futuro lontano dalla spirale della violenza.

Su proposta dei Soci Fondatori, fanno parte del Direttivo dell’Associazione la dott.ssa Elisa Stella, Psicologa-Psicoterapeuta, Ipnologa e Criminologa; l’avv. Federica Candelise, matrimonialista e penalista della famiglia, responsabile della sezione giovani Ami in Calabria e Criminologa; la dott.ssa Lucia Malfone, Musicologa e Musicoterapista; la dott.ssa Giovanna Iannoccaro, Assistente Sociale; Emanuela Petrelli e la dott.ssa Veronica Acciardi, esperta in comunicazione e grafica.

Su proposta del Direttivo, assume l’incarico di Presidente la dott.ssa Antonella Iannoccaro, Sociologa, Coach, esperta in mindset coaching, comunicazione efficace ed innovazione aziendale.

Una realtà assolutamente innovativa sul nostro territorio per garantire nutrimento necessario per il processo di “reviviscenza” sopracitato. (rcs)

COSENZA – L’inaugurazione della Piazza alla memoria di Giuseppe Carratelli

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18, lo spazio adiacente a Corso Mazzini, nei pressi della fontana di Giugno sarà intitolato alla memoria di Giuseppe Carratelli, per due volte sindaco della città di Cosenza e Presidente dell’Ordine degli avvocati, dal 1983 al 1990 e scomparso nell’aprile di quest’anno.

L’iniziativa è stata presa dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto, ai primi di agosto, nell’ambito di un intervento sistematico di riordino della toponomastica cittadina e delle frazioni.

«La decisione di dedicare una piazza alla memoria dell’avvocato Giuseppe Carratelli – ha detto il sindaco Occhiuto  – è mossa dall’intento di ricordare per sempre e in modo appropriato una grande figura professionale e politica. Non solo il principe del foro che abbiamo tutti sempre apprezzato e la figura di primissimo piano che per competenze e statura, universalmente riconosciute, ne hanno nel tempo scandito l’attività professionale, ma anche e soprattutto un grande uomo della Calabria e della città di Cosenza».

«Indiscutibili, infatti – ha proseguito – sono state le sue qualità umane, a cominciare dall’infinita bontà. La scelta dell’ultimo tratto di Corso Mazzini che abbiamo completamente rinnovato, proseguendo l’opera di rigenerazione urbana da tempo intrapresa nell’interesse dei cosentini, direttamente connessa al percorso di valorizzazione della città e del Museo all’aperto Bilotti (MAB), non è stata casuale, sia perché l’avvocato Carratelli è stato un grande uomo di cultura (e la nuova piazza diventerà luogo di cultura e di socialità), sia per la vicinanza con Piazza dei Bruzi, sede del Municipio, dal quale Giuseppe Carratelli ha guidato la città di Cosenza da Sindaco per due volte: dal 20 maggio 1989 al 10 agosto del 1990 e dal 14 dicembre del 1991 al 16 giugno del 1992».

«La nuova piazza – ha concluso Occhiuto – perpetuerà il suo ricordo, quello di una persona retta e onesta che metteva sempre la coscienza prima di ogni cosa e mai il vantaggio personale o la carriera o l’interesse politico». (rcs)

SANGINETO (CS) – Successo per il seminario formativo “Il turismo dei sensi”

Straordinario successo di adesioni, tra esperti del settore, addetti ai lavori e semplici interessati, per il seminario formativo Il turismo dei sensi, svoltosi nei giorni scorsi a Sangineto, promosso dal Comune di Sangineto e organizzato dall’Associazione Culturale “Carolina Novello – La rinascita dell’etnia arbereshe”, da sempre particolarmente attenta ed attiva con azioni di promozione ed animazione territoriale, in particolare orientata allo sviluppo del turismo delle origini arbereshe; in collaborazione con l’Istituto Calabrese di Politiche Internazionali (Is.Ca.P.I.), e con il patrocinio di Confapi Calabria 2.0, Unpli Calabria, ed Is.Ca.P.I.

Il Seminario, è l’evento conclusivo della manifestazione “Il Cammino con Dante e Piazzolla”, realizzata dal Comune di Sangineto, in partenariato con la ProLoco Sangineto e il C.A.I. sez. Verbicaro, e realizzata con il contributo della Regione Calabria – ex art.65 della L.R. 13/1996.“Il Cammino con Dante e Piazzolla” è stata una manifestazione poliedrica che ha fuso diverse tematiche e che ha il visto il piccolo borgo protagonista di numerosi appuntamenti, iniziati sin dal 26 luglio e tutti indirizzati alla promozione del sito geonaturalistico “U Vugliu”, le meravigliose cascate sotterranee del territorio sanginetese, attraverso iniziative di turismo lento e sostenibile che ha permesso la riscoperta di Sangineto, non soltanto come famosa località balneare, ma come antico borgo, ricco di un patrimonio naturalistico ancora inesplorato.

Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Michele Guardia, insieme agli assessori Midaglia e Grosso, ed a tutta la sua amministrazione, il quale, ricorda che «è la prima volta che un ente comunale promuove un evento indirizzato non solo alla promozione dei territori ma soprattutto alla formazione degli operatori sull’argomento del turismo lento», ed afferma che «l’ente comunale ha un ruolo fondamentale in questa fase epocale di rapido cambiamento e che deve lavorare in sinergia con i cittadini per promuovere ed incentivare la voglia di investire su un turismo alternativo, che può essere volano di opportunità e di sviluppo».

«Un particolare ringraziamento – ha aggiunto – va a tutti i relatori ed i coordinatori dei tavoli che hanno messo a disposizione la loro professionalità, la loro esperienza e la loro autorevolezza, di cui gli attenti partecipanti hanno fatto tesoro».

Al seminario hanno partecipato in qualità di relatori, per condividere il loro bagaglio di esperienze e conoscenza esponenti del mondo accademico dell’Università della Calabria, imprenditoriale, e rappresentanti della Consulta dei Calabresi nel Mondo in collegamento dai loro paesi all’estero.

Le tematiche del seminario sono state sviluppate su tre argomenti principali: il turismo lento, il turismo delle radici, ed il turismo enogastronomico con l’approfondimento sui prodotti De.Co.

Il tema della formazione, con appunto il seminario, è stato il tema conclusivo del percorso di promozione territoriale, indirizzato alla destagionalizzazione del flusso turistico, prettamente balneare. Sangineto, invece, ha tutte le caratteristiche per poter diventare un esempio per altri territori, riuscendo a contemperare “tanti turismi”, grazie al suo patrimonio, da quello balneare estvo, allo slow tourism, sino al food tourism. (rcs)

RENDE (CS) – La presentazione del libro “Io e Arintha”

Domani pomeriggio, a Rende, alle 19, al Vaglio prospiciente il Castello, Giuseppe Giraldi presenta il libro Io e Arintha – Le cose che non voglio dimenticare, edito da Pellegrini Editore.

L’evento rientra nell’ambito della 56esima edizione del Settembre Rendese, e vedrà l’autore dialogare con Marta Petrusewicz, assessore alla cultura. Modera Antonella Cozza.

«Si tratta di un libro in parte autobiografico che prendendo avvio dalla mia Bildungsgeschichte (racconto di formazione) descrive gli anni della rapida modernizzazione di Rende dagli anni 50 agli anni 70, dal medioevo al centro di calcolo)» ha spiegato l’autore, aggiungendo che «racconto i sapori e i profumi delle cose semplici e genuine, i giochi praticati dai ragazzi nei viottoli di campagna e nel paese l’incontro con il mondo della scuola vissuto da bambino, da fanciullo, da ragazzi».

«Racconto  – ha aggiunto – l’arguzia di nonno Matteo, la bonomia di nonna Teresina, della tristezza e del coraggio di nonno Gaspare nell’affrontare le avversità che sconvolsero la sua vita per la perdita della moglie. Del difficile rapporto con mio padre e dei sacrifici fatti da tutta la famiglia per non essere emigrati in Canada, quando qui trovare lavoro era più difficile di adesso».

Questi i commossi ricordi di Giuseppe Giraldi che, poi, parla degli intermezzi  tra i capitoli, dove racconta come, grazie ad internet, ha ritrovato persone che hanno segnato la sua fanciullezza e che pensava perdute. Poi anche delle tradizioni, degli usi e dei costumi che sopravvivono ancora in parte a Rende paese e nelle campagne: la fiera di Arcavacata e le feste religiose (eventi che rappresentavano momenti di gioia e di svago), la  macellazione del maiale,  la mietitura, la vendemmia e il pane fatto in casa al forno a legna, l’importanza di Piazza degli Eroi, come  anche l’emozione per il primo Settembre Rendese e per il cinema Santa Chiara.

«Poi – ha proseguito – le conquiste degli anni sessanta, il mio primo amore, aneddoti familiari, la contestazione studentesca degli anni settanta e l’acquisto della mia cinquecento di seconda mano».

Per ultimo, il capitolo più corposo, il racconto della fine di una tradizione tipicamente rendese, quella dei pignatari, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, quando a Rende furono trapiantati i profughi troiani di Arintha, della quale vengono svelati particolari inediti tramandati da una tradizione orale che propone una rilettura delle sue vicende più completa e compatibile con gli stili di vita del tempo in cui visse.

Il racconto I pignatari di Rende è una favola di realtà romanzata, nella quale la narrazione di fantasia delle vicende di una famiglia di pignatari, che abbandonano il loro mestiere e partono per il nuovo mondo, è solo il pretesto per far rivivere il periodo in cui quel mondo scomparve lasciandoci il rimpianto per un’epoca nella quale la vivacità, l’allegria e l’ironia erano le basi del buonumore. È questo lo spirito che dobbiamo ritrovare per poter ricominciare a vivere umanamente. (rcs)

BUONVICINO (CS) – Successo per “Le vie della seta in compagnia del Duca”

Si è chiusa, con successo, a Buonvicino, l’iniziativa Le vie della seta in compagnia del Duca, organizzata dalla Pro Loco di Buonvicino con la collaborazione del Gruppo Cai – sez. Verbicaro “Pino Aversa”.

Un full immersion, dunque, nella natura del Sarapoto, con gli abiti in fibra naturale dello stilista Giuseppe Cupelli e nel centro storico con gli abiti degli stilisti Vincenzo Salvino e Maria Rosaria Quintiero. Due shooting fotografici realizzati dalla fotografa Katia Grosso.

L’idea ha trovato ispirazione nella riscoperta (o scoperta) della lavorazione della seta e in Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, famoso gastronomo alla Corte di Borboni.

«Accompagnati dal gruppo CaiSezione Verbicaro “Pino Aversa” di Buonvicino – ha sottolineato la Pro Loco – che ci ha permesso di continuare il percorso fino ai ruderi di Commaroso, strutture cilindriche realizzate in pietre, alte sei-sette metri diventato il set fotografico per le cinque modelle che indossavano gli abiti di Cupelli. Immagini bellissime che arricchiranno l’audiovisivo».

«Una bella occasione – ha concluso la Pro Loco – di valorizzazione per gli appassionati della montagna, della gastronomia, della cultura e dell’arte, dei percorsi naturalisti con l’intento dichiarato anche di favorire un turismo interno, lento, consapevole ed autentico che susciti l’interesse di persone che hanno voglia di ammirare e di scoprire paesaggi e tradizioni». (rcs)

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Il sindaco Succurro: Evitato che il Comune tornasse in dissesto finanziario

È stato approvato, dal Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, il conto consuntivo 2020 e del bilancio comunale di previsione per gli anni 2021-2023.

«Grazie al lavoro della giunta, della maggioranza e degli uffici, abbiamo evitato che il Comune tornasse in dissesto finanziario. Perciò possiamo ripartire e alla fine dei nostri 5 anni restituire una città cambiata, in cui i giovani abbiano voglia di rimanere ed investire» ha dichiarato la sindaca Rosaria Succurro, spiegando che «partivamo  da una situazione allarmante, per via dei chiarimenti richiesti dalla della Corte dei Conti rispetto alla gestione precedente, problema che per tre mesi ha impegnato gli uffici del municipio».

«Dopo il nostro insediamento nell’ottobre 2020 – ha proseguito – l’Organo straordinario di liquidazione ci aveva trasferito 1,9 milioni, da noi subito vincolati. Restavano da coprire 2,1 milioni. In dieci mesi abbiamo fatto ciò che i nostri predecessori non avevano realizzato in tanti anni: abbiamo ottenuto la chiusura certa della discarica di Vetrano entro 24 mesi e relativi ristori per circa 3 milioni in due anni, salvandoci dal dissesto».

«Inoltre – ha spiegato ancora – tra Iva e Irap abbiamo recuperato oltre un milione e mezzo di euro. Ancora, abbiamo regolarizzato – sottolinea la sindaca – il taglio boschivo con entrate, a base d’asta, per 2 milioni in dieci anni. Con i parcheggi realizzati a Lorica, poi, nel solo agosto scorso abbiamo incassato 30 mila euro e 3.500 dai biglietti introdotti per le visite nell’Abbazia florense. Abbiamo fissato la tassa di soggiorno e peraltro siamo riusciti a moltiplicare gli arrivi turistici, con importanti ricadute per il commercio locale, non soltanto a Lorica. Abbiamo stabilizzato 103 persone tra Lsu ed Lpu, il che per legge si poteva fare già dal 2015, e stabilito sgravi significativi per le attività bloccate dal Covid nel 2020».

«In appena 10 mesi, abbiamo intercettato – ha rimarcato Succurro – 15 milioni di finanziamenti, aperto più cantieri e recuperato risorse preziose per gli interventi nel sociale, avviando progetti di assistenza domiciliare e di educazione dei minori e sostegno delle famiglie, senza toccare il bilancio comunale. Abbiamo annullato interessi moratori per 100 mila euro, che gravavano su contenziosi del tutto ignorati».

«Questi sono i fatti, documentati e documentabili – ha concluso –. Ma c’è chi si ostina a non vederli, a negarli, a ridurre il Consiglio comunale a teatro del ridicolo, senza rispetto per le istituzioni. Continuiamo a lavorare a testa bassa, nonostante le insinuazioni, le offese, le falsità e le bassezze di una certa opposizione, priva di obiettività e di spirito costruttivo». (rcs)

 

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Sabato la 2° edizione del Premio un libro per il Sud

Sabato 18 settembre, a Cassano allo Ionio, alle 18, all’Auditorium del Parco delle Terme Sibarite, la cerimonia di consegna del Premio Un libro per il Sud, ideato da Leonardo Alario, membro della membro della Consulta scientifica della Federazione Italiana Tradizioni Popolari e Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e organizzato dall’Istituto di Ricerca e di Studi di Demologia e di Dialettologia, in compartecipazione con l’Amministrazione Comunale di Cassano All’Ionio

Lo hanno reso noto il sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, l’assessore delegata alla cultura, Anna Maria Bianchi e Leonardo Alario, presidente dell’Irsdd.

Lo scopo del Premio consiste nel promuovere lo studio e la conoscenza della complessa realtà meridionale così com’è andata, atteggiandosi nel tempo per poter meglio comprendere la presente temperie storica e antropologica, di invitare i giovani, soprattutto, alla lettura per aprire varchi nel pensiero degli scrittori contemporanei e per arricchire il proprio patrimonio intellettuale e linguistico.

Il Premio è destinato a quelle opere di studiosi e di letterati, che abbiano dedicato la loro attenzione al Meridione d’Italia in modo sistematico, continuo e, infine, proficuo per ridisegnare la mappa delle condizioni sociali, antropiche, culturali della regione. I veri fruitori, dunque, del Premio Un libro per il Sud, secondo gli organizzatori, sono le giovani generazioni di Meridionali, siano essi studiosi, studenti delle scuole d’ogni ordine e grado, operatori scolastici e culturali, promotori locali di eventi interessati a una visione non superficiale della realtà calabrese.

Gli autori destinatari del Premio per l’edizione 2021, sono: Monsignor Vincenzo Bertolone, ex Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, con l’opera: Scomunica ai Mafiosi? Contributo per un dibattito; Giuseppe Caridi, storico, Ordinario di Storia moderna nell’Università di Messina, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e Direttore della Rivista Storica Calabrese, con: Gli Aragonesi di Napoli. Una grande dinastia del Sud nell’Italia delle Signorie; Ottavio Cavalcanti, antropologo di chiara fama, con: Santità, Aldilà, Cibo, Altrove Reali e Simbolici; Rosario Chimirri, docente a contratto di Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria, con: Paesi di Calabria. Insediamenti e Culture dell’Abitare; Lorenzo Carmine Curti, Storico, con: Lineamenti e Documenti di Storia Feudale a Morano Calabro (Secoli XII – XVI); e Giusy Staropoli Calafati, scrittrice, con: La Terra del Ritorno. (aer)

COSENZA – Al via la campagna di tesseramento di Arci Cosenza

Al via la nuova campagna di tesseramento di Arci Cosenza per l’anno 2021-2022, che ha scelto le parole «Con Arci Puoi. Costruire, sognare, conoscere, crescere, ripartire» per sottolineare e tante possibilità offerte da una realtà plurale e inclusiva, tra le più grandi centrali culturali della sinistra e, sicuramente, la più partecipata.

Una campagna di tesseramento particolarmente significativa, quella del 2021-2022, che prenderà il via con un mese di anticipo rispetto agli anni scorsi, per una comunità che, malgrado la grave situazione determinata dalla pandemia, è pronta a ripartire, con ancora più decisione, dall’impegno civile e dal dialogo.

«Convinti – si legge in una nota – che non si possa superare questa crisi senza la presenza di presidi sul territorio così importanti come le nostre basi associative per le loro attività di prossimità.

Per costruire con un lavoro culturale serio e capillare – grazie all’impegno e all’entusiasmo di Circoli, Comitati, volontarie e volontari, lavoratrici e lavoratori, socie e soci – ponti con le comunità, i movimenti e la società civile, per rafforzare la coesione e la giustizia sociale, all’insegna della partecipazione, della solidarietà e del mutualismo, della lotta alle disuguaglianze, alle discriminazioni, alla povertà educativa e culturale, al razzismo, all’odio e alle violenze».

«Per crescere insieme, da Nord a Sud – prosegue la nota – per confermare ancora una volta la nostra identità di grande associazione, il nostro ruolo di utilità sociale, senza lasciare indietro nessuno, rafforzando quegli spazi indispensabili dove cultura e relazioni contribuiscono al benessere dei singoli e delle collettività. Spazi di socialità diffusa, di promozione culturale, spettacolo e musica, fondamentali per i territori e le comunità, senza i quali saremmo tutti più poveri».

«Per sognare e realizzare un futuro migliore – conclude la nota –. Puntando sempre verso nuovi e più ambiziosi traguardi. Per costruire, nella nostra provincia di Cosenza, ponti di bellezza e di consapevolezza sociale». (rcs)