Domani pomeriggio, a Paola, alle 14, nella Sala Convegni di Oncologia dell’Ospedale, si volgerà il convegno medico sul tema Il tumore della mammella e dell’ovario: Nuovi orizzonti nel trattamento medico, organizzato dal provider Xenia di Francesca Mazza, e che ha come responsabile scientifico il dottor Gianfranco Filippelli ed è accreditato su Agenas.
MONGRASSANO(CS) – L’evento “Ti racconto la biodiversità olivicola e arborea”
Domani mattina, alle 10, al Museo d’impresa Gias Experience di Mongrassano, si terrà l’evento Ti racconto… la biodiversità olivicola e arborea del Museo d’impresa Gias Experience, organizzato Centro di Ricerca Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende.
L’evento rientra nell’ambito del progetto Ulidid,un accordo/convenzione stipulato tra Gias Museo Experience e Crea e coordinato da Gabriella Lo Feudo. Gli incontri di Ulidid sono dei racconti, delle narrazioni tematiche con un filo conduttore che è l’olio extravergine di oliva e la sua qualità, ed è stato organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, indetta dalle Nazioni Unite a seguito della firma di Nairobi nel 1992 della convenzione sulla diversità biologica e promossa per favorire una riflessione sull’importanza della diversità biologica per l’ecosistema e l’intera l’umanità e il Fascination of Plant Day, coordinato dall’Organizzazione Europea per la Scienza delle Piante (Epso) e giunto ormai alla sua settima giornata dedicata e della Giornata dedicata al fascino delle piante.
I racconti sono prevalentemente rivolti alle scuole ma anche ad associazioni attente. Dopo i saluti di Enzo Perri, direttore del Crea, intervengono Francesca Lupi, Unical, Gabriella Lo Feudo, Massimiliano Pellegrini, Elvira Romano, Francesco Zaffina e Maria Swssunta Filice, storica dell’arte. In questa giornata parteciperanno i soci dell’Associazione Cosenza che vive, accompagnati dalla sua presidente, professoressa Gabriella De Falco. Dopo iAd arricchire l’evebto, una degustazione di oli monovarietali calabresi, condatta dal capo panel Crea. (rcs)
COSENZA – Domani l’incontro “La strage di Capaci e l’attacco delle mafie allo Stato”
Domani mattina, alle 10.30, a Cosenza, nella Biblioteca “Stefano Rodotà” del Liceo Telesio, si terrà l’incontro La strage di Capaci e l’attacco delle mafie allo Stato, organizzato dal Presidio Libera di Cosenza “Sergio Cosmai” in collaborazione con il liceo classico ”Bernardino Telesio” di Cosenza, a pochi giorni del 32esimo anniversario dell’attentato a Giovanni Falcone.
L’iniziativa è patrocinata dall’Osservatorio Falcone-Borsellino, dall’Associazione Antiracket “Lucio Ferrami” e dal Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”.
Il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati dialogherà con Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto al tribunale di Reggio Calabria, con Fabio Rao, regista del docufilm su Sergio Cosmai, con Anna De Luca e Alfredo Lio, moglie e figlio di Renato Lio, Medaglia d’oro al valor civile alla memoria. (rcs)
CASALI DEL MANCOA (CS) – L’incontro sulla promozione del territorio casalino e presilano
Si è parlato della valorizzazione delle filiere corte, promozione dei prodotti tipici e a chilometro zero, tutela della biodiversità, nel corso dell’incontro svoltosi nella Sala Consiliare del Comune di Casali del Manco, dal titolo Sviluppo locale e prodotti del territorio.
Hanno partecipato il sindaco Francesca Pisani ed il vicesindaco Arsenia De Donato, il Gal Sila, con il direttore Francesco De Vuono, il Consorzio di tutela e valorizzazione Olio di Calabria Igp, con il presidente Massimino Magliocchi, la Rete Campagna Amica di Coldiretti Calabria, con il direttore Mario Ambrogio. Hanno portato il proprio contributo al dibattito anche la Pro Loco di Casali del Manco, l’Associazione culturale Macchia Antico Borgo, l’Associazione Presila pulita, la Cooperativa di comunità di Casali del Manco ed alcuni produttori locali.
Si è trattato di un primo proficuo incontro, nel corso del quale i partecipanti si sono confrontati sulla necessità di promuovere lo sviluppo del territorio casalino e presilano in generale, attraverso la valorizzazione e la promozione del cibo. Il cibo, dunque, considerato insieme alle sue multifunzionalità: salute, sostenibilità, cultura, cucina, tipicità e identità. Tutti d’accordo sul fatto che il primo passo nella direzione di una sorta di comunità del cibo, sia quello di coinvolgere i numerosi produttori del territorio e di fare rete, tutti insieme, per favorire un cambio culturale e ricostruire un’identità territoriale partendo dall’agroalimentare.
Tra le idee messe in campo, inoltre, il ritorno a Casali del Manco di un mercato settimanale, dedicato esclusivamente ai prodotti locali e a chilometro zero, lontani dalle dinamiche della grande distribuzione, per garantire sicurezza e qualità ai consumatori e la giusta remunerazione ai produttori; ma anche la promozione degli orti urbani, realtà che hanno molte potenzialità dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
«L’Amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Pisani – intende puntare e investire sul cibo, in quanto straordinario ambasciatore delle eccellenze territoriali e come leva fondamentale di sviluppo e sostenibilità. Siamo convinti che per lavorare bene nella direzione dell’affermazione di nuovi modelli di produzione, vendita e consumo del cibo, non si può prescindere dalla sinergia con tutti gli attori presenti, che hanno maturato grande esperienza nel settore dell’agroalimentare. Grazie anche al collante rappresentato dal Gal Sila, puntiamo inoltre a coinvolgere i Comuni limitrofi, avendo comunione di intenti e la stessa visione di sviluppo del territorio».
«Il nostro obiettivo è quello di far crescere e conoscere Casali del Manco e la Presila – ha aggiunto il vicesindaco De Donato – facendo leva sui prodotti locali. L’idea di istituire un mercato con tutte le tipicità del territorio ci piace perché costituisce anche un modo per promuovere occupazione e sviluppo e per far conoscere i nostri borghi. I produttori giocano un ruolo di primo piano, organizzeremo altri incontri di questo genere per confrontarci con loro».
Ambrogio ha portato la testimonianza dell’esperienza di Coldiretti, impegnata da sempre nella promozione di nuove e sane abitudini alimentari, con l’istituzione di mercatini rionali. Il Direttore della Rete Campagna Amica ha evidenziato inoltre la necessità di ripartire dai territori rurali e dalla ricostruzione del tessuto produttivo locale, sottolineando l’importanza dell’agricoltura nella lotta allo spopolamento, al presidio dei territori ed al contrasto al dissesto idrogeologico.
De Vuono ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza ed i produttori stessi rispetto al valore del prodotto locale e sulla prospettiva lungimirante di favorire vere e proprie politiche del cibo, finalizzate ad incrementare e valorizzare il sistema economico locale, partendo da una buona programmazione.
Secondo il direttore del Gal sarebbe opportuno, ad esempio, lavorare in rete, pubblico e privato, su tutte le tematiche collegate al cibo, tra le quali una migliore gestione dei rifiuti, il contrasto agli sprechi, la valorizzazione delle tipicità, le campagne di educazione alimentare.
Magliocchi ha sottolineato che da Casali del Manco è già partito un messaggio preciso per lo sviluppo del territorio presilano e che bisogna proseguire nella direzione del coinvolgimento degli altri enti pubblici e delle aziende, per promuovere crescita e valore aggiunto ed andare incontro al consumatore, che oggi, fortunatamente, è attento ed esigente. (rcs)
ROCCA IMPERIALE (CS) – Venerdì si presenta “Buon Giorno Prete”
Venerdì 24 maggio, a Rocca Imperiale, alle 19, nella Parrocchia “Visitazione della Beata Vergine Maria”, sarà presentato il libro Buon Giorno Prete di Padre Domenico Cirigliano, venuto a mancare lo scorso 20 aprile a causa di un male che lo affliggeva.
L’occasione sarà proprio il trigesimo della sua scomparsa. Proprio per questo sarà celebrata una Messa in suffraggio, presieduta dal vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio, monsignor Francesco Savino.
All’incontro, moderato da don Giuseppe Cascardi, parroco della chiesa “Visitazione della Beata Vergine Maria”, interverranno: Giuseppe Ranù, sindaco di Rocca Imperiale; i giornalisti Vincenzo La Camera (direttore di Paese24.it) e Federica Grisolia; don Francesco Faillace, delegato CEC per la Pastorale Carceraria. Concluderà il vescovo e vicepresidente della CEI, monsignor Francesco Savino.
Il libro, di recente pubblicazione e a distribuzione gratuita, raccoglie testimonianze, documenti inediti, poesie e scritti dei ragazzi del “Malaspina”, carcere minorile di Palermo di cui, negli anni ’80, don Domenico è stato cappellano per un decennio. Il parroco, sempre attento alla voce degli ultimi, ha voluto che questa sua esperienza, forte e formativa, diventasse un libro, così da lasciare un testamento spirituale, soprattutto ai più giovani. E ha perseguito questa volontà, con determinazione e risolutezza, anche quando la malattia ne metteva a dura prova il fisico, senza mai arrendersi o accantonare questo desiderio. (rcs)
COSENZA – Venerdì l’Aghia Sophia Fest
Venerdì 24 e sabato 25 maggio, nell’area 3 dei BoCs Art di Cosenza, si terrà la quarta edizione dell’Aghia Fest, la kermesse culturale ideata e realizzata dall’Associazione culturale Il filo di Sophia, che vuole promuovere momenti di riflessione e di incontro, performance ed esposizioni artistiche, con un approccio orizzontale, trasversale, aperto alla contaminazione dei saperi.
Ricchissimo il programma di quest’anno, che prevede dibattiti, teatro, confronti su temi di stringente attualità, concerti, dj set, laboratori per l’infanzia e mostre d’arte.
Si parte venerdì 24 maggio alle 17 con l’incontro “Le città invivibili. Il futuro degli spazi urbani” con Giorgio De Finis (discussant Giuseppe Bornino)
Seguirà “Dilaga ovunque. Street art e pubblicità dello spazio con Vanni Santoni (discussant Giacomo Marinaro e Amaele Serino). Ci sarà poi Militanza Grafica live in Enigma. Il gioco della lotta
A seguire i live di Carcano, Scum, Bangkok Trance Drop e il dj set di Contatto elettronico.
Sabato 25 maggio si inizia sempre alle 17 con l’incontro Spettri di informazione. Manipolazione, censura e scomparsa dei diritti con Karem Rohana (discussant Carla Monteforte)
Segue Vogliamo tutto. Cronache da una società ingiusta e indifferente con Flavia Carlini (discussant Vittoria Morrone)
La serata proseguirà con il concerto di Max Collini (Offlaga Disco Pax) e Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) live in Storie di Antifascismo senza retorica. Dopo di loro il dj set di Fabio Nirta.
Durante entrambe le giornate area food&drink, mostre a cura di Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, Flop Magazine, Giuseppe Apollonio, laboratori per l’infanzia a cura di Raccontami e Crescimondo, piccolo mercato dell’arte e dell’artigianato.
CELICO (CS) – Giovedì la Festa della Madonna di Lagarò
Giovedì 23 maggio, a Celico, in contrada Lagarò Lupinacci, nella Chiesetta, si terrà la Festa della Madonna di Lagarò.
COSENZA – Si presenta il libro “Figli traditori” di Arcangelo Badolati
Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, nella terrazza Pellegrini, sarà presentato il libro Figli traditori: I rampolli dei bossi in fuga dalla ‘ndrangheta di Arcangelo Badolati edito da Pellegrini Editore.
Intervengono Vincenzo Capomolla, procuratore distrettuale di Catanzaro, Ervole Giap Parini, direttore Dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell’Unical. Introducono e moderano Cinzia Falcone e Ginevra Vercillo. Le letture sono a cura di Federica Montanelli. Sarà presente l’autore.
La mafia calabrese sta cambiando, travolta dalle trasformazioni avvenute lentamente nel suo nucleo fondativo e centrale: la famiglia. Il processo innescato appare graduale ma inesorabile. I figli non sono più disposti a condividere il destino dei padri e dei nonni e scelgono di “tradire” collaborando con lo Stato. Le loro confessioni fanno luce su efferati delitti e descrivono gli interessi e gli affari della ’ndrangheta presente in tutto il mondo. (rcs)
Successo a Cosenza per il convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro
Si è concluso, con successo, nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza il 18esimo Convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro, dal titolo Come far convivere ricerca, assistenza e cura in un sistema sottofinanziato: rapporto tra programmazione e risorse, diretto dal dott. Maurizio Berardelli.
I lavori si sono aperti con l’intervento di S.E. Giovanni Checchinato, vescovo di Cosenza, che ha affidato ai presenti la sua riflessione sul potere unificante della solidarietà e dell’amore in cui si muovono ricerca scientifica e assistenza sanitaria.
L’evento scientifico ha rappresentato uno spazio di networking tra gli esperti del settore che, attraverso la loro esperienza professionale, hanno anche provato a delineare percorsi utili ad affrontare le sfide della ricerca e dell’assistenza sanitaria in un contesto di risorse limitate.
Le due giornate sono state animate dall’esposizione di temi clinici e scientifici rilevanti e di attualità, grazie alla partecipazione di numerosi professionisti della medicina e della ricerca universitaria. Interventi qualificati in una serie di sessioni mirate, che hanno spaziato dalle innovazioni nella ricerca oncologica alla prevenzione e diagnosi precoce delle malattie; dalla responsabilità civile dei professionisti sanitari ai vantaggi dell’IA in chirurgia. In questo contesto, la presenza dei tanti giovani ricercatori calabresi in campo oncologico ha espresso una platea generazionale molto promettente che si sta dedicando a una ricerca preclinica di grandi prospettive a cui si addice la dizione di ricerca traslazionale, quella che trasforma le scoperte scientifiche di studi di laboratorio in nuovi strumenti clinici e applicazioni che migliorano la salute umana, riducendo l’incidenza, la morbilità e mortalità delle malattie. Con i lavori del convegno si è evidenziato che la Calabria, con le sue università, è in una fase di crescita importante. In particolare, di grande rilievo, è aver costruito questo scenario scientifico emergente in contemporaneità dell’avvio della Scuola di Medicina e Tecnologia Digitale dell’Unical, con l’obiettivo di formare i medici del futuro, dotati di conoscenze scientifiche, ma anche di competenze bioinformatiche, ingegneristiche e di intelligenza artificiale. In tal senso, la convinzione dei relatori è che l’interazione tra ricerca preclinica e clinica può certamente dare una produttività inaspettata, proprio perché espressa da un incubatore formativo che racchiude tante anime disciplinari.
L’evento della Fondazione Lilli coglie proprio questa fase di importante transizione, che vede la ricerca tradizionale proiettata e più vicina al versante clinico, cioè al momento prognostico e terapeutico.
Un momento particolarmente significativo del convegno – e ciò che rappresenta il nucleo dell’attività della Fondazione Lilli Funaro – è stata l’assegnazione delle borse di studio e dei premi ai giovani ricercatori calabresi. La Fondazione, come accade ormai da vent’anni, ne ha conferite due, ciascuna del valore di cinquemila euro, per supportare progetti di ricerca oncologica di base e traslazionale: la ‘Borsa di studio Lilli Funaro’ al giovane ricercatore Ennio Pietramala per il suo progetto su ‘Obesità e Trasformazione Neoplastica Mammaria: Ruolo delle Vescicole Extracellulari’, mentre a Martina Forestiero è stata attribuita la ‘Borsa di studio Santina Bavasso’ per la ricerca su ‘New therapeutic perspectives with anti-ITGA6 monoclonal antibodies for molecular therapy of breast cancer: pre-clinical experimental models’.
Sono stati riconosciuti, inoltre, il Premio Francesco Cardile e il Premio Irene Mancuso, ciascuno del valore di mille euro, per le migliori comunicazioni di ricerca oncologica: il primo è stato assegnato a Carmen Altomare su ‘Effects of the N-docosahexaenoyl ethanolamine and Doxorubicin in affecting progression and chemoresistance in Triple Negative Breast Cancer’; il secondo a Emine Tasan su ‘The Crosstalk between Tumor Stroma Components and ESR1 Mutant Breast Cancer Cells Remodels Tumor Microenvironment and Enhances Tumor Growth and Progression’.
Michele Funaro, rappresentante della Fondazione Lilli, ha espresso grande soddisfazione per l’esito del convegno e per l’opportunità di contribuire alla ricerca scientifica. «Questo rappresenta per noi una meravigliosa occasione di condivisione e crescita collettiva. Siamo profondamente gratificati nel vedere come il nostro impegno nel sostenere i giovani ricercatori calabresi porti frutti concreti. La bellezza di contribuire alla ricerca risiede non solo nei risultati ottenuti, ma anche nell’ispirazione e nella motivazione che riusciamo a trasmettere alle nuove generazioni».
«La Fondazione Lilli – ha concluso – continuerà con dedizione a promuovere la ricerca scientifica e a supportare i giovani talenti, perché crediamo fermamente che investire nella loro formazione e nei loro progetti significhi costruire un futuro migliore per tutti». (rcs)
COSENZA – A Palazzo Arnone prosegue la mostra dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano
Prosegue, con successo, a Palazzo Arnone di Cosenza, prosegue la mostra Natura, dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano.
L’evento è stato promosso dall’associazione Aleph Arte Aps in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Calabria, diretta dal dott. Filippo Demma. La mostra dall’alto valore artistico e culturale si inserisce integralmente nell’ottica delle attività contemplate dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, che prevede forme e modi per l’utilizzazione non onerosa di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee di grande pregio.
Alla presentazione della mostra, oltre all’artista sono intervenuti: la dott.ssa Rossana Baccari, direttrice della Galleria Nazionale ed i curatori prof. Andrea Romoli Barberini docente di Storia dell’Arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il dott. Domenico Piraina Direttore di Palazzo Reale di Milano.
Gli interventi hanno voluto sottolineare il lavoro di oltre cinquanta anni di ricerca di Antonio Pujia Veneziano che, pur operando lontano dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal mercato e dal successo, si è contraddistinto tra gli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale e originale.
La Direttrice Rossana Baccari si è soffermata sul ruolo del Museo come luogo privilegiato per la ricerca, la sperimentazione, il dibattito pubblico e l’incontro comunitario e l’importanza di poter ospitare la mostra di un importante artista contemporaneo dello spessore di Antonio Pujia veneziano nella Galleria Nazionale di Cosenza, nel quale si trovano esposte le opere dei più importanti pittori nati in Calabria ed artisti napoletani, insieme al nucleo costituito dalle opere di Mattia Preti e Luca Giordano, senza dimenticare la sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni e delle varie raccolte, fino alle espressioni artistiche contemporanee del territorio.
In particolare, Domenico Piraina, ha rimarcato che «Pujia, intellettualmente e filosoficamente cosciente di un così evidente cambiamento d’epoca, intraprende il suo personale itinerario nomadico: parte dalla cultura contemporanea e arriva all’arte primordiale e ancestrale dove trova il gesto e il segno; spazza via il superfluo, le superfetazioni, le costruzioni razionali e si identifica con gli aspetti primari dell’agire umano: il gesto e il segno, costituenti primari della pittura. Entrambi simboli di vita e di esistenza, rappresentano “l’essere nel mondo”, il movimento e la sua impronta, l’esecuzione e la trascrizione della volontà e dell’idea».
Andrea Romoli Barberini, ha puntualizzato l’originalità del linguaggio dell’artista, partualizzando che: “Esprimere pittoricamente il concetto di natura è per Pujia Veneziano quasi un pretesto pittorico per cimentarsi, in una declinazione della rappresentazione complessa e personalissima che nel negare, con l’astrazione, l’antico principio mimetico, da lui adottato fino agli anni Ottanta con il genere del paesaggio, cerca, ormai da anni, di quella stessa natura le cause prime, fondanti, originarie e le sue segrete dinamiche
generative e vitali. La matrice informale delle sue stesure e dei suoi impasti, di variabile densità, se destinati alla carta o alla tela, e dominati dall’infinita e sapiente scala dei grigi, è infatti sovente funzionale alla restituzione di spazi profondi abitati da segni semplici ed enigmatici ad un tempo che rinviano a forme latenti e simboli ancestrali. Una pittura quindi, questa di Pujia Veneziano, che si palesa come connotata da una profonda spiritualità, sottolineata talvolta dall’uso del blu e dell’oro, e che, come nelle sue Disvelature, sembra voler mostrare e dimostrare i segreti equilibri del caso e del caos. “
Lungo il percorso espositivo si possono ammirare opere significative, appartenenti ai diversi periodi dell’artista: quadri su tela e carte intelate di varie dimensioni insieme ad alcune preziose ceramiche, sui temi della Natura e dell’attuale, quanto diffusa,sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.
Antonio Pujia Veneziano (Monterosso Calabro VV, 1953) è artista oramai conosciuto in ambito nazionale e dalla critica del settore, avendo maturato un prezioso curriculum espositivo. Da numerosi anni realizza progetti improntati sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo, altresì, eventi artistici in luoghi socialmente aperti e tessendo un profondo legame con la cultura di appartenenza.
Tratto distintivo di tutta la sua opera è la pittura d’avanguardia, unitamente a uno sviluppo espressivo legato all’esperienza ceramica, che da un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta nel tempo verso una dimensione più essenziale e minimale.
All’attività artistica, Antonio Pujia Veneziano affianca l’interesse per la didattica dell’arte e nel 2008, su invito del Mic, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, ha preso parte in qualità di relatore alle giornate di studio sui laboratori didattici ispirati alla metodologia di B. Munari. Nel 2015 ha curato il laboratorio di Arte Pubblica “Conterraneo, Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi” realizzato nel Borgo di Bova (RC) e per la Sezione Urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerard Rohlfs” ha eseguito diverse opere in ceramica. Fra queste, l’installazione “Pirgos, ceramiche parlanti”, esposta anche nella mostra “CHAGALL, la Bibbia”, curata da Domenico Piraina nel 2021, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni (CZ).
Nel 1992, gli viene assegnata la Borsa di Studio per le Arti Visive (Progetto Internazionale Civitella D’Agliano, VT), prendendo parte al simposio residenziale internazionale per artisti europei. Inoltre, tra le varie mostre si ricordano: 13 x 17- Padiglione Italia, rassegna itinerante a cura di P. Daverio – 2007; Tornare@Itaca, (Fondazione Mudima, Milano – 2010); 54ª Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da V. Sgarbi (Villa Zerbi, Reggio Calabria – 2011); Segni Tempo Spazio (Mostra personale antologica – Castello Ducale di Corigliano Calabro – 2015) a cura di A. Masi; Purezza dei Segni (Mostra personale – MAON (Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, Rende – 2016) a cura di T. Sicoli e A. Romoli Barberini; Contributi al Novecento, da Boccioni ai contemporanei. La collezione del Maon (Fondazione Stelline, Milano – 2018) a cura di T. Sicoli e B. Corà; Atelier #1 – Progetto Macro Asilo (Macro – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, 2019) con la direzione artistica di G. de Finis.
Innumerevoli le opere in ceramica realizzate nell’ambito di progetti socio educativi ed eventi di arte pubblica e partecipata. Molte sue opere sono state acquisite da importanti musei e documentate in prestigiose collezioni pubbliche e private. (rcs)







