L’eurodeputato Nesci (Fdi): Erogata la sesta rata del Pnrr

L’Eurodeputato d Fratelli d’Italia, Denis Nesci, ha reso noto che «la Commissione Europea ha  erogato all’Italia  un totale di 8,7 miliardi di euro».

«Questa erogazione – ha spiegato –rappresenta la sesta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e testimonia l’impegno costante e la determinazione del Governo Italiano nel perseguire gli obiettivi di sviluppo e crescita».

«Sotto la guida della Premier Giorgia Meloni, l’Italia – ha proseguito – si sta affermando sempre più come un leader in Europa. Grazie a politiche lungimiranti e a un approccio strategico. Stiamo non solo rispettando le scadenze del PNRR, ma stiamo anche dimostrando che il nostro Paese è in grado di affrontare le sfide del presente e del futuro con grande efficacia».

«Questi fondi – ha concluso – saranno fondamentali per sostenere la nostra economia, promuovere l’innovazione e creare posti di lavoro, contribuendo così a un’Italia più forte e competitiva. È un momento storico per la nostra nazione, che sta tornando al centro dell’attenzione europea, grazie all’operato del Governo Meloni».

Su Rai 1 la 20° edizione di “Nella Memoria di Giovanni Paolo II”

Domani sera, alle 23.25, su Rai1 si svolgerà la 20esima edizione dell’evento Nella Memoria di Giovanni Paolo II, dedicato al Giubileo 2025 con il tema “Da Giovanni Paolo II a Papa Francesco: Luoghi di Speranza”.

Il format, realizzato dalla Life Communication, è ideato dal conduttore catanzarese Domenico Gareri, che ha presentato la serata con Arianna Ciampoli, nella splendida cornice del Palazzo Lateranense a Roma – già sede del primo grande Giubileo – concessa dal cardinale Baldassarre Reina, vicario di sua Santità per la Diocesi di Roma, la cui testimonianza costituisce il momento di apertura dell’evento. Il programma si sposta, poi, nella Sala della Conciliazione, dove furono firmati i Patti Lateranensi, e rappresenta un viaggio emozionante tra passato e futuro, guidato dalle parole e dagli insegnamenti di due pontefici che hanno segnato la storia della Chiesa e del mondo.

Il programma è stato realizzato grazie al contributo degli autori Michele Caccamo, Donatella Damato, Lorena Guglielmucci, Sacha Lunatici, Tommaso Martinelli, Luigi Miliucci e Raffaele del Monaco. Delegata Rai, Donatella Vitale, e la regia firmata da Antonio Centomani.

“Nella Memoria di Giovanni Paolo II” è stato realizzato dalla casa di produzione calabrese Life Communication con Entopan e Direzione Intrattenimento Prime Time Rai.

L’evento vede la partecipazione di straordinari artisti come Lina Sastri, Antonella Ruggiero, Ron, Sal Da Vinci, Sheléa, LDA e i ballerini Samuel Peron e Veera Kinnunen, accompagnati da un’altra realtà d’eccellenza operativa nel territorio catanzarese e calabrese, l’Orchestra del Conservatorio di Musica Tchaikovsky, diretta dal Maestro Filippo Arlia.

Il programma porterà il pubblico alla scoperta di tre luoghi di speranza, simboli di rinascita umana, ambientale ed economica. Un viaggio tra memoria e prospettiva, che intreccia la visione profetica di Giovanni Paolo II con gli impegni e i temi centrali del pontificato di Papa Francesco: la cura dell’ambiente, il riscatto delle persone, la vicinanza ai poveri e la costruzione di ponti di pace.

«Abbiamo voluto caratterizzare questa edizione attorno al particolare significato del Natale, accendendo i riflettori sulle tematiche sociali e sui percorsi di rinascita dell’uomo – ha sottolineato Domenico Gareri –. Dalla realtà delle carceri, attraverso l’impegno sul fronte della formazione e del lavoro portato avanti nella Casa di reclusione femminile di Trani, al mondo dell’economia etica con l’esempio dell’Harmonic Innovation Hub, modello di innovazione nato nel Sud Italia, fino alle storie di riscatto dei territori come il nuovo polo universitario della Federico II realizzato nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio».

Le parole e i gesti di Giovanni Paolo II hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore di milioni di persone, e oggi quelle radici di speranza trovano nuova linfa nel pontificato di Papa Francesco. La speranza è il cuore del Giubileo 2025, indetto con la Bolla Spes non confundit. In un mondo che corre sempre più veloce, questo evento diventa un invito a fermarsi, riflettere e riscoprire il valore profondo di parole come pace, perdono, incontro, armonia.
«Una ventesima edizione che rappresenta un traguardo ed un nuovo punto di partenza per un progetto, nato dal territorio, che ha saputo conquistare anno dopo anno sempre più spazio nel palinsesto nazionale – ha commentato Mariella Manna, presidente della Life Communication –. La Rai ha premiato la nostra proposta, anticipando la messa in onda rispetto agli altri anni, mentre a dare valore aggiunto ai contenuti proposti è una location straordinaria come Palazzo Lateranense a Roma, che ha reso ancora più unico e prezioso il nostro evento. L’augurio è, ancora una volta, di condividere con il più ampio pubblico possibile i profondi messaggi lanciati da tutti i nostri ospiti, in una testimonianza di fede e di umanità che cresce e si rinnova». (rrm)

La consigliera Straface: Banda musicale De Bartolo è un’istituzione

Per la consigliera regionale Pasqualina Straface, «per  l’importanza che la plurisecolare Banda musicale Antonio De Bartolo continua a rappresentare per Corigliano-Rossano e per il territorio, meriterebbe, così come accade nelle grandi città, di avere una sede all’altezza del suo prestigio».

«Dal 1875, anno della sua fondazione – ha spiegato – ha saputo e continua ad accompagnare generazioni, raccontare la nostra storia e la nostra identità, conservare la tradizione popolare e portare avanti una missione che va oltre la musica: quella di formare, ispirare e favorire lo scambio intergenerazionale».

«La banda musicale è in ogni luogo un’istituzione – ha sottolineato –. È proprio riconoscendo questo valore che la Regione Calabria ha inteso finanziare le formazioni di orchestrali calabresi attraverso uno specifico ambito dell’avviso Attività Culturale 2023, concedendo contributi alla quasi totalità dei richiedenti ed aventi diritto».

La presidente della terza commissione del Consiglio Regionale si è complimentata con il Presidente del sodalizio Francesco Verardi, con il Maestro Domenico Di Vasto e la Capobanda Maria Chiara Zaccaro per la missione socio-culturale di cui continuano a farsi interpreti promuovendo la continuità di questa straordinaria esperienza che vede raccogliere il testimone di tanti giovani e giovanissimi orchestrali, nel corso del suo intervento al Concerto di Natale svoltosi nella parrocchia di recentissima inaugurazione Beato Giovanni XXIII, promosso dalla Banda De Bartolo Città di Corigliano che quest’anno festeggia il suo 150esimo anniversario ed impreziosito dalla partecipazione del coro parrocchiale diretto da Francesca Langella. (rcs)

Celebrato il 10° Congresso del Centro Internazionale degli Studi Gioachimiti

Si è celebrato, a San Giovanni in Fiore, il decimo Congresso “Gioacchino da Fiore e la Bibbia”, promosso dal Centro Internazionale di Studi Gioachimiti.

Si tratta dell’evento culturale più importante degli studi su Gioacchino da Fiore nel mondo, dove studiosi di decine di Università europee ed extraeuropee hanno animato, nell’Abbazia florense affollata e con un pubblico partecipe, le sessioni di studi che hanno affrontato in prospettiva storica e filologica, teologica ed esegetica le questioni fondamentali relative a Gioacchino interprete del “grande codice” biblico, da cui tutta la sua visione trae ispirazione e vigore.

A rendere speciale questo decimo Congresso, la medaglia del Presidente della Repubblica, un riconoscimento per la qualità culturale dell’evento e della serietà organizzativa della struttura del Centro.

Anche Sua Santità, Papa Francesco, ha espresso compiacimento verso il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti per l’impegno profuso nello studio e la diffusione del pensiero di Gioacchino da Fiore assicurando il suo ricordo orante e la Benedizione Apostolica ai partecipanti ai lavori congressuali.

Nella Collana “Opere di Gioacchino da Fiore: testi e strumenti”, edita dal Centro presso la Casa Editrice Viella, è stato pubblicato nel corso di quest’anno
un volume con le seguenti opere minori dell’abate: “Soliloquio”, una meditazione sulla vita dell’uomo, di miseria, e sul futuro di gloria; “Le tribolazioni ultime”, che rappresenta un compendio maturo delle previsioni sugli eventi della fine dei tempi, ritenuta prossima;  ⁠le Lettere (“Lettera all’ abate di Veldona” e “Lettera a tutti i fedeli di Cristo”), che costituiscono una testimonianza preziosa dell’autocoscienza dell’abate come autore e come membro della gerarchia ecclesiastica; ⁠la Visione della storia e l’Inno sul regno della patria celeste, che sotto la veste poetica mostrano, in sintesi e con immagini potenti, elementi significativi della sua speculazione.

«Vivido il ricordo dell’incontro con Papa Francesco – si legge in una nota – al quale abbiamo donato una prestigiosa pubblicazione del Liber Figurarum. Sua Santità è rimasto attratto dalla Tavola dell’Albero trinitario della storia, una immagine che permette di comprendere e chiarire il senso e la direzione della storia, intesa come “luogo” del progressivo manifestarsi del disegno divino».

«Particolarmente importanti – continua la nota – sono stati i seminari della Scuola di Formazione Gioachimita, incentrati su un tema drammaticamente attuale, “Profezie e profeti fra pace e guerra”, con relatori notoriamente qualificati nel campo degli studi medievistici. Molto partecipati gli incontri in alcuni dei luoghi nei quali ha vissuto Gioacchino da Fiore. Numerose le visite al Centro di cardinali, vescovi, autorità civili e militari, studiosi, Associazioni e gruppi. Sempre impegnativa l’assistenza ai laureandi ed emozionante la consegna delle loro tesi per la Biblioteca».

«Soddisfacente resta l’attività didattica con alunni e studenti delle scuole di ogni ordine. È un impegno prioritario – conclude la nota –. Molto positiva l’attenzione della stampa e delle emittenti che hanno raccontato, con gioia, la Calabria della cultura che parla al mondo». (rcs)

Rinnovato il Consiglio direttivo di Deputazione Storia Patria per la Calabria: Caridi rieletto presidente

Prestigioso incarico per Giuseppe Caridi, che è stato rieletto presidente di Deputazione di Storia Patria per la Calabria per il triennio 2025-2027. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea ordinaria della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, avvenuta al Museo Archeologico Nazionale, nel corso del quale sono state illustrate dal prof. Giuseppe Caridi – che è in carica dal 2000 – le iniziative culturali realizzate nel triennio 2022-2024.

Ad affiancare Caridi, Vicepresidente Francesca Martorano, Segretaria Mirella Mafrici, Tesoriere Giovanni Quaranta, Consiglieri  Domenico Romeo, Giovanni Russo, Antonello Savaglio, Vincenzo Tucci, Antonino Zumbo; Presidente onorario Antonino Denisi. Il nuovo Collegio dei revisori dei conti è composto da Giosafatto Pangallo, Vincenzo De Angelis e Vincenzo Naymo.  

La Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che è la più antica istituzione culturale della Regione, è stata istituita con Regio Decreto del 20 giugno 1935, n. 1176 con sede a Reggio Calabria e comprendente anche la Lucania. Con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 ottobre 1957, n. 1027, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 1957, la Deputazione della Calabria si è staccata da quella della Lucania, mantenendo la sede a Reggio e avendo giurisdizione su tutte le province della Regione, come espressamente previsto da quel Decreto.

Il 5 gennaio 1963 è stato approvato dal Presidente della Repubblica Antonio Segni, su proposta del Ministro Segretario di Stato per la Pubblica Istruzione Luigi Gui, lo Statuto della Deputazione che stabilisce, tra l’altro, che essa «si compone di: Deputati, in numero non superiore a 50; di Soci aderenti e di Soci benemeriti, entrambi in numero indeterminato. I Deputati sono scelti fra coloro che, per mezzo di pubblicazioni o di altre attività specifiche nel campo degli studi, hanno dimostrato di poter efficacemente cooperare al raggiungimento dei fini della Deputazione.

La loro nomina, su proposta del Consiglio direttivo o di due Deputati, è deliberata dall’Assemblea a maggioranza di voti ed a scrutinio segreto. […] I Soci aderenti sono ammessi su loro domanda, presentata da un Deputato, e dietro semplice deliberazione del Consiglio Direttivo. Tra i Soci benemeriti sono accolti, su proposta motivata del Consiglio direttivo e con deliberazione dell’Assemblea a maggioranza di voti, quelle persone e quegli Enti che acquistano particolari benemerenze verso la Deputazione.

Organi della Deputazione sono: L’Assemblea, il Consiglio direttivo, il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario generale, il Tesoriere» Vi è inoltre il Collegio dei revisori dei conti composto da tre elementi effettivi e due supplenti. La Deputazione di Storia Patria per la Calabria «ha l’alta tutela del patrimonio storico ed artistico della regione: pertanto interpone la propria autorità e la propria opera a difesa delle ricchezze bibliografiche, paleografiche, monumentali ed artistiche minacciate, trascurate o male adibite; interviene in caso di ingiustificate restrizioni agli studi o, comunque, di fatti che intralcino il libero svolgimento delle ricerche storiche regionali; tende con tutti i mezzi allo sviluppo della cultura particolarmente storica e degli Istituti ad essa connessi; esprime pareri sulla toponomastica della regione».  

In linea con le finalità statutarie, dal dicembre 2021 al dicembre 2024 sono stati promossi dalla Deputazione numerosi incontri culturali, rispondenti alla duplice esigenza di stimolare lo studio della storia della Calabria e di divulgarne i risultati sia a livello regionale che nazionale e internazionale, compito che è stato assolto soprattutto mediante la pubblicazione della Rivista Storica Calabrese, organo della Deputazione.

Nel triennio trascorso è stato conferito il patrocinio a 45 Convegni di studi, 42 Conferenze, 38 Presentazioni di libri e a una Mostra sulla storia del Risorgimento, per un totale di 125 iniziative culturali dislocate in 42 comuni calabresi e una per parte, a Sapri, Potenza, Roma e Genova. I comuni calabresi interessati sono stati i seguenti: 29 in provincia di Reggio Calabria (Reggio Calabria, Bagnara, Benestare, Bivongi, Bovalino, Casignana, Cittanova, Gerace, Gioiosa Jonica, Grotteria, Locri,  Mammola, Marina di Gioiosa Jonica, Melicucco, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, Palmi, Polistena, Riace, Roghudi, San Giorgio Morgeto, San Giovanni di Gerace, Sant’Ilario dello Jonio, Santo Stefano in Aspromonte, Siderno, Stignano, Taurianova, Terranova Sappo Minulio); 6 in provincia di Cosenza (Cosenza, Bisignano, Corigliano-Rossano, Lago, Pietrapaola, San Lucido); 3 in provincia di Vibo Valentia (Vibo Valentia, Parghelia, Spilinga). A tali iniziative, svolte in collaborazione con Enti pubblici e Associazioni culturali locali, hanno partecipato in qualità di relatori decine di qualificati studiosi,  gran parte dei quali deputati e soci della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. 

Gli incontri culturali tenutisi nel biennio dicembre 2022-dicembre 2023 sono stati illustrati nelle assemblee ordinarie e straordinarie svoltesi in quegli anni e puntualmente riportati nella Rivista Storica Calabrese XLIII (2022) e XLIV (2023). Nell’anno sociale 2024 si sono svolti 16 Convegni di Studi, 13 Conferenze e 19 presentazioni di libri. Si è svolto inoltre l’XI Congresso Storico Calabrese sul tema: Il sistema feudale nella Calabria della prima età moderna. Il Congresso, tenutosi a Reggio Calabria il 21 e 22 novembre, si è articolato in quattro sessioni: I. Feudalità laica e feudalità ecclesiastica, coordinata da Antonio Lerra, Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria; II. Rappresentazioni e «segni d’onore», mecenatismo, residenze feudali, cultura, arte, coordinata da Giulio Sodano, coordinatore del Corso di Laurea in storia dell’Università «Vanvitelli» di Caserta, III. Casate feudali e strategie familiari, coordinata da Mirella Vera Mafrici, Segretaria della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. IV. Connivenze e conflitti giurisdizionali, coordinata da Giuseppe Caridi, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria.    

L’incaricato della Toponomastica, Fabio Arichetta, ha fornito per conto della Deputazione nel triennio precedente complessivamente 348 pareri motivati sull’intitolazione di vie e piazze alle 5 Prefetture calabresi,  di cui 74  per la provincia di Reggio, 146 per Cosenza, 63 per  Catanzaro, 20 per Crotone e  45 per Vibo Valentia. (rrc)

Tra San Sisto dei Valdesi e Paola il triduo per i 175 anni della morte del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi

di FRANCO BARTUCCILa figura del Venerabile Padre Bernardo Maria Clausi nel 175° anniversario della sua morte è stata ricordata e celebrata dal 20 al 22 dicembre con delle cerimonie al Santuario di Paola, dove morì il 20 dicembre 1849, e  San Sisto dei Valdesi, borgo del Comune di San Vincenzo La Costa, dove nacque il 26 novembre 1789.

Tre giornate volute ed organizzate dall’Ordine dei Minimi con la partecipazione dell’Associazione Padre Bernardo Maria Clausi, che ha sede proprio nel borgo di nascita del Venerabile sansistese, nonché dell’amministrazione comunale di San Vincenzo La Costa.

 Il triduo è iniziato nella mattinata di venerdì  20 dicembre nella Basilica del Santuario di San Francesco di Paola con la celebrazione di alcune messe e preghiere con l’intenzione finalizzata alla sua Beatificazione; mentre nel pomeriggio la cerimonia ha trovato la sua intensità religiosa in San Sisto dei Valdesi, dove nella congrega della confraternita dell’Immacolata concezione, padre Ottavio Laino, già postulatore per le cause dei santi dell’Ordine dei Minimi, accompagnato da padre Taras Yeher, nuovo postulatore dell’Ordine, da poco più di due mesi, hanno portato ed esposto sull’altare la Madonnina miracolosa “Mater Gratiae et Misericordiae”, molto cara a padre Bernardo datagli in dono da Papa Gregorio XVI, che amava portare sempre con se ed impartire la benedizione nei vari momenti che si presentavano durante il suo percorso missionario di frate minimo in ogni parte d’Italia e anche in Francia per dei brevi viaggi.

Coincidenza ha voluto che la giornata di venerdì 20 dicembre 2024 è stata caratterizzata fin dalla mattinata dal brutto tempo con pioggia intensa e vento molto forte, anche con caduta di grandine, come accadde quel 20 dicembre 1849, e l’arrivo dei due padri Minimi a San Sisto in macchina, condotta da Franco Perrotta, presidente dell’Associazione intestata al Venerabile, è stato caratterizzato dalla fuoriuscita dalle nubi di un raggio solare che per pochi momenti ha reso luminoso l’ingresso in chiesa del cofanetto contenente la Madonnina miracolosa di padre Bernardo, quasi a voler rinnovare un legame di grande amore con quei luoghi a lui cari che lo hanno visto pure come vice parroco, prima di entrare nell’Ordine dei Minimi nel 1827, considerato dal Vescovo di Cosenza Mons. Mancinelli “La perla della diocesi cosentina”.

Ad accogliere e salutare i due padri minimi nella congrega dell’Immacolata si è fatto trovare il parroco, don Vittorio Serra, per un breve saluto  di accoglienza in nome anche della comunità parrocchiale; mentre il presidente dell’Associazione “Venerabile padre Bernardo Maria Clausi”, Franco Perrotta, nel dare il benvenuto a padre Ottavio Laino e a padre Taras Yeher, nuovo postulatore, ha tenuto a ringraziare entrambi, in modo particolare a padre Ottavio per il suo attaccamento alla figura del Venerabile Clausi per oltre un cinquantennio godendone il risultato nel riconoscimento delle virtù eroiche ottenute con Decreto di canonizzazione della Congregazione per le Cause dei Santi, datato 11 dicembre 1987, sentito il Santo Padre Giovanni Paolo II; mentre ha auspicato a padre Taras lo stesso entusiasmo che ha messo padre Ottavio nel promuovere la figura del Venerabile sansistese in tutti questi anni e poi la cura di tutte le pratiche di canonizzazione delle figure minime vissute sulle orme di San Francesco di Paola, curate nel suo mandato ventennale di Postulatore.

Per il Sindaco di San Vincenzo La Costa, Gregorio Iannotta, intervenuto a portare il suo saluto, la figura del Venerabile padre Bernardo Maria Clausi rappresenta per l’intera comunità un punto fermo ed un esempio nella ricerca della religiosità e del valore della solidarietà ed assistenza agli ultimi. Un pensiero condiviso dal nuovo Postulatore, padre Taras Yeher, che ha dichiarato la sua disponibilità ed impegno di proseguire con la stessa passione il lavoro di padre Ottavio Laino nello stimolare nei fedeli la conoscenza della figura del Venerabile aiutati anche con la preghiera per la manifestazione del miracolo che ne possa riconoscere la sua beatificazione.

«Padre Bernardo sapeva il periodo e la data della sua morte – ha detto padre Ottavio Laino – ma non quella della sua canonizzazione. Questa la sa solo nostro Signore ed è per questo che dobbiamo pregare tanto perché ciò avvenga».

Della sua morte padre Bernardo ne aveva parlato nei primi giorni del mese di novembre 1849 con San Vincenzo Pallotti, che nel salutarlo gli disse: «Me ne Andrò in convento a Paola e andrò a riposare tra nonno e nonna, ma dopo un mese anche tu mi seguirai». Così accadde per la morte e sepoltura di padre Bernardo (20 dicembre 1849), come per la morte di San Vincenzo Pallotti avvenuta a Roma il 22 gennaio 1850.

Il funerale di padre Bernardo si svolse nella chiesa del Santuario il 22 dicembre 1749 e la sepoltura avvenne contestualmente nella stessa chiesa su autorizzazione del re delle due Sicilie Ferdinando II. Rompendo il pavimento vicino la balaustra dell’altare maggiore furono trovati due cadaveri di una donna piuttosto bassa e di un uomo di statura alta e tra questi fu riposto quello del Servo di Dio, padre Bernardo. Quel posto libero dicono gli storici dell’ordine era destinato a San Francesco di Paola, morto in Francia.

Il racconto della morte di Padre Bernardo è stato fatto nella congrega della chiesa di San Sisto dei Valdesi tratta dal libro “Vita del Venerabile Servo di Dio P. Bernardo Maria Clausi” di padre Agostino Maria Donadio, dal quale emerge che anche durante la sua agonia lo portò a profetizzare le condizioni ambientali in cui si sarebbe verificato il decesso, con la manifestazione di un terremoto prima dell’abbandono del suo spirito dal corpo, seguita dall’irrompere di una tempesta di  forte vento e pioggia. Così avvenne alle 6,30 di quel mattino del 20 dicembre 1849.

La cerimonia commemorativa di San Sisto dei Valdesi si è poi chiusa con la celebrazione di una Santa Messa ad opera di padre Ottavio Laino e di padre  Taras Yeher, che ha contribuito a creare e rinnovare il legame con il piccolo Vincenzo divenuto grande con il nome di padre Bernardo Maria Clausi, per essere ultimo tra i figli di San Francesco di Paola nella sua imitazione di testimonianza del valore della Charitas.  (fb)                                                                         

 

L’Agenzia delle Dogane Calabria dona oltre 12 mila capi sequestrati

Sono oltre 12mila i capi di abbigliamento sequestrati che l’Ufficio Dogane di Gioia Tauro ha donato a Parrocchie del territorio calabrese Ed enti del terzo settore che operano nel campo del sociale.

Si tratta di merce non conforme a specifiche normative sull’importazione  sequestrata per ragioni amministrative, ma in perfette condizioni e utilmente destinata a famiglie indigenti.

La procedura consente, infatti, di donare alle fasce più fragili della società beni di buona qualità che  altrimenti sarebbero da destinare alla distruzione. Nello specifico sono stati donati diversi capi di  abbigliamento per bambini e non solo.

L’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro è protagonista ormai, da anni, di queste iniziative benefiche: nel 2023 erano state donate oltre 4 mila paia di scarpe mentre nel 2022 lo stesso Ufficio aveva donato circa  30 mila capi di abbigliamento e coperte alla popolazione ucraina, in un ponte di solidarietà realizzato in  sinergia con la Protezione Civile di Verona.

Anche quest’anno si rinnova dunque l’azione di solidarietà dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in  occasione del Natale, a beneficio di chi ha più bisogno.  (rrc)

Sacal lancia il nuovo servizio di prenotazione online dei parcheggi negli aeroporti

Sacal ha attivato il servizio di prenotazione online dei parcheggi presso gli aeroporti di  Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria.

Il servizio, disponibile a partire dal 1° gennaio 2025, offrirà ai viaggiatori la possibilità di pianificare  comodamente la propria sosta in anticipo, usufruendo di tariffe vantaggiose riservate agli utenti della  piattaforma.

Questa innovazione si inserisce nella strategia di Sacal volta a migliorare l’esperienza dei passeggeri,  introducendo soluzioni moderne e funzionali per rispondere alle esigenze dei viaggiatori di oggi.

Per prenotarsi basta collegarsi al portale dedicato ai parcheggi tramite il sito ufficiale di Sacal, selezionare l’aeroporto desiderato, scegliere l’opzione di parcheggio più adatta e concludere la prenotazione ed ottenere una tariffa scontata. 

Dal 1° gennaio 2025, si comunica anche che presso l’aeroporto di Reggio Calabria entreranno in vigore  le nuove tariffe dei parcheggi (dettagli su https://sacal.it/it/services/parcheggi-reggio-calabria/), con il  parcheggio centrale riservato alla lunga sosta e la sosta breve sempre consentita e gratuita per i primi  10 minuti negli stalli di fronte al terminal, ideali per carico e scarico rapido. 

Questi aggiornamenti rappresentano un ulteriore passo avanti nell’impegno di Sacal per ottimizzare i  servizi aeroportuali, garantendo una maggiore comodità e soddisfazione per i passeggeri. 

Sacal rinnova il proprio impegno nel favorire una mobilità semplice, accessibile ed efficiente,  confermandosi punto di riferimento per il trasporto aereo e i servizi connessi in Calabria. (rcz)

Bruni (PD): Il bilancio nasconde le difficoltà della Calabria, la sanità rischia di crollare

Per la consigliera regionale del PD, Amalia Bruni, «il bilancio regionale per il triennio 2025-2027, pur presentato come in equilibrio, nasconde gravi criticità strutturali che non possono essere ignorate. Sebbene sembri tutto sotto controllo sulla carta, la realtà è ben diversa».

«Le risorse sono insufficienti – ha spiegato – e non vengono utilizzate con efficacia, rendendo impossibile rispondere alle reali necessità della popolazione. La sanità, in particolare, è un settore in grave difficoltà. Il nostro sistema sanitario è al collasso. Il Servizio Sanitario Regionale soffre di carenze strutturali, finanziarie e organizzative che penalizzano fortemente i cittadini calabresi. Mentre il governo regionale fa finta di non vedere, la sanità pubblica continua a subire danni enormi».

«La riduzione dei fondi previsti a livello nazionale – ha proseguito – unita alla mancanza di risorse proprie, rischia di compromettere ulteriormente il già fragile sistema sanitario regionale. La carenza di medici, l’incapacità di riattivare reparti chiusi e la gestione delle lunghe liste d’attesa sono solo alcune delle problematiche che i calabresi si trovano ad affrontare quotidianamente. Non possiamo più permetterci che questi problemi vengano ignorati o rinviati. La salute è un diritto costituzionale e non può essere sacrificata per scelte politiche a breve termine».

«Un altro aspetto che merita attenzione riguarda i ritardi cronici nell’attuazione dei progetti di infrastrutturazione sanitaria. Nonostante i fondi previsti dal Pnrr e gli investimenti destinati alla Calabria – ha spiegato ancora – la nostra regione continua a subire il pesante fardello della scarsa capacità di spesa e della burocrazia inefficiente. Molti dei progetti più importanti, come la costruzione di nuovi ospedali e l’ammodernamento delle strutture sanitarie esistenti, sono rimasti bloccati. I tempi di attuazione sono lunghissimi, e spesso i cittadini si trovano a dover affrontare strutture obsolete e inadeguate alle reali esigenze».

«Mi chiedo dove fosse il presidente Occhiuto mentre si decideva il futuro della sanità calabrese. Non abbiamo sentito – ha rilevato – una difesa forte e decisa della nostra terra, né una risposta chiara alle problematiche urgenti del settore. La sanità calabrese non può continuare a essere trattata come una questione di secondo piano».

«Servono azioni concrete, urgenti e non più rinvii. Infine – ha sottolineato Amalia Bruni – colgo l’occasione per rivolgere al presidente della Regione i miei più sinceri auguri di una rapida e completa guarigione, affinché possa tornare, sereno e in forze, nel pieno delle proprie funzioni istituzionali. E nello stesso tempo, rivolgo a Roberto Occhiuto il mio apprezzamento per la piena fiducia espressa nella sanità calabrese e nella professionalità dei nostri medici, dimostrando di aver cambiato idea rispetto alle opinioni espresse in occasione di Presa Diretta qualche mese fa, quando ebbe modo di dichiarare di avere più fiducia nelle capacità dei medici cubani che in quelle dei colleghi calabresi».

«Occhiuto ha scelto di farsi operare all’interno di una struttura sanitaria calabrese da medici calabresi – ha detto –: questo, seppur tardivo, è un segno che forse finalmente anche il presidente Occhiuto ha capito che le risorse mediche e sanitarie della Calabria sono di altissimo livello e devono essere valorizzate».

«Mi auguro che questo esempio diventi la regola e che le grandi capacità dei medici che lavorano nelle strutture calabresi vengano messe al servizio di tutta la regione, affinché tutti possano beneficiare di un sistema sanitario più efficiente», ha auspicato Bruni, sottolineando come «ma ciò che serve davvero non sono solo dichiarazioni di principio».

«È necessario un impegno concreto – ha concluso – per risolvere le problematiche reali, altrimenti rischiamo di rimanere intrappolati in una spirale di inefficienza che non possiamo più permetterci». (rcz)

Sanità, Tridico (M5S): Sentire sindaci e primari e creare un polo pediatrico

Pasquale Tridico, eurodeputato del M5S, ha lanciato diverse proposte da attuare per migliorare la sanità calabrese, grazie ai 100 milioni in più dal Fondo Sanitario nazionale destinati alla regione.

Quindi, per il pentastellato «adesso si rafforzi la prevenzione, soprattutto oncologica, ancora indietro, e si investa per la completa presa in carico dei malati di cancro, che nella regione resta tra i problemi più gravi», oltre che pensare di «creare un polo pediatrico regionale, magari a direzione universitaria, per ridurre la migrazione sanitaria di bambini e famiglie nel Centro-Nord».

«In Calabria va, inoltre – ha aggiunto – potenziata l’emergenza-urgenza, che ha pesanti carenze di organico e mezzi. Bisogna pure migliorare i servizi sanitari pubblici nelle aree interne, rimaste con pochi specialisti in servizio e senza adeguati strumenti diagnostici, fattori da cui dipende l’inaccettabile allungamento di liste e tempi di attesa. Vanno inoltre ampliate le dotazioni strumentali e di personale negli ospedali hub, che non sempre riescono a rispondere all’utenza, poiché sprovvisti di unità operative essenziali, di posti letto o di figure professionali indispensabili. Emblematica è, in questo senso, la condizione della Cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che, pur avendo esiti di eccellenza, non ha posti letto e anestesisti a sufficienza».

«Visto l’aumento delle risorse del Servizio sanitario calabrese, si avvii una fase di ascolto dei sindaci e dei primari – ha proposto l’europarlamentare M5S – per una ricognizione puntuale sulle necessità e priorità».

«È il tempo della responsabilità e della condivisione, anche per evitare – ha concluso – transazioni sbrigative con istituti bancari a caccia di crediti problematici». (rrm)