Reggio Capitale Mondiale del Bergamotto di RC e del Profumo

È stata molto più di una semplice celebrazione, la Giornata internazionale del Profumo a Reggio Calabria: è stata una vera e propria dichiarazione d’amore per la città e per la sua capacità di trasformare il profumo in un’arte a 360°.

La manifestazione, svoltasi al Museo del Bergamotto, è stato un viaggio sensoriale tra tradizione, innovazione e cultura e promosso da About the Fragrance Day, con l’obiettivo di coniugare tradizione, innovazione, benessere e arte sensoriale.

Una tre giorni, quella svoltasi al Museo, che ha reso Reggio palcoscenico internazionale della profumeria con un ricco ventaglio di attività che hanno attratto turisti e appassionati da ogni angolo d’Italia e del mondo. La direttrice Karine Marguerite Thierry ha animato i laboratori interattivi, percorsi sensoriali e incontri culturali. Le manifestazioni hanno abbracciato ogni aspetto dell’arte profumiera, dalla storica Acqua di Colonia di Johann Maria Farina (1709) alle creazioni più innovative, attraverso workshop dedicati alla profumeria, all’aromaterapia e persino alla gastronomia “profumata”.

La serata clou, celebrata il 22 marzo, ha visto la partecipazione straordinaria di Salvatore Capizzi, noto Fragrance Evaluator, in collaborazione con l’Italian Perfumery Institute, che ha guidato il pubblico in un viaggio emozionale e storico alla scoperta dei segreti del profumo. Il prestigioso contributo di Exige Perfumes, guidato dall’imprenditore reggino e profumiere Michele Carpentieri, il quale ha ulteriormente arricchito la manifestazione, confermando l’impegno della città nel valorizzare il patrimonio olfattivo.

Tra le esperienze più apprezzate, il “Percorso Olfattivo: Dal Profumo all’Eau de Cologne” ha saputo trasportare i partecipanti attraverso epoche storiche e rivoluzioni artistiche: un affascinante itinerario che ha ricordato i riti e le abitudini olfattive dell’antica Roma, dove fragranze come l’unguentum e il kyphi erano simboli di lusso e benessere.

Un ulteriore momento di punta è stato rappresentato dal laboratorio “Profumo di Cucina – L’Olfatto Incontra il Gusto”, curato dalla Confraternita del Bergamotto e del Cibo di Reggio Calabria e dalla Confraternita della Frittola Reggina 2019. In un’atmosfera conviviale e sorprendente, il pubblico ha potuto degustare creazioni uniche ispirate alle note olfattive del bergamotto: dal fiore di zucca al bergamotto, al risotto alla zagara di agrumi, fino a una fonduta di cioccolato profumata e impreziosita da croccanti farine integrali.

Non sono mancati momenti dedicati al benessere, con interventi dell’Accademia Internazionale del Bergamotto, che ha sottolineato le proprietà benefiche dell’olio essenziale di bergamotto in campo neuropsichiatrico. Questa sinergia tra tradizione, salute e innovazione ha offerto al pubblico uno spaccato completo delle potenzialità di una città che da sempre celebra la propria identità attraverso l’aroma unico del bergamotto. (rrc)

Successo a San Giorgio Piano per l’evento dedicato alla Cucina calabrese

È stato un vero e proprio successo l’evento dedicato alla cucina calabrese organizzato dalla Wine and Food Academy, in collaborazione con il Rotary Club San Giorgio di Piano Giulietta Masina con il sostegno della Fellowship Rotary Gourmet Emilia-Romagna, Calabria Gourmet e dall’Accademia della Cucina Calabrese e svoltosi a San Giorgio di Piano (BO).

La serata è stata organizzata anche per fare una donazione liberale all’Ente “Le Domeniche del Sollievo per genitori di figli autistici District Grant”, contribuendo così a una nobile causa.

«Un ringraziamento speciale – si legge in una nota – va alle ditte che hanno offerto le loro merci e alla Regione Calabria per il patrocinio concesso».

L’avv. Gianluigi Mazzoni, presidente della Fellowship Emilia-Romagna Rotary Gourmet, ha esordito nel suo saluto alla platea con le parole «oggi è la Calabria che ci rapisce con i suoi sapori» per sottolineare l’entusiasmo che si respirava in sala. Aggiungendo: «La Calabria, quella bella, solidale, buona da bere e da mangiare, si ritrova qui oggi a San Giorgio di Piano».
L’evento ha visto la partecipazione entusiasta di numerosi ospiti che hanno potuto immergersi nei sapori autentici e ricercati della Calabria. Il programma ha incluso i saluti del sindaco di San Giorgio di Piano, portati da Valerio Gualandi, che ha ricordato come questo Comune alle porte di Bologna abbia già conosciuto la Calabria operosa e solidale, richiamando le imprese portate avanti dal compianto padre Paolino Tomaino, missionario comboniano originario di San Pietro Apostolo, piccolo comune calabrese in provincia di Catanzaro.
Elena Fogli, presidente del Rotary San Giorgio di Piano ha portato i saluti del Circolo che rappresenta a seguire l’intervento di Raffaele D’Angelo, Presidente della Wine and Food Academy, il quale ha spiegato le motivazioni dell’evento e le finalità dell’Associazione. A seguire lo Chef Agostino Facciuolo, presidente dell’Accademia della Cucina Calabrese, ha commentato il menù spiegando la storia degli ingredienti e dei piatti che ha creato ed elaborato per questa occasione, infine Michele Ruperto, miglior sommelier Ais Calabria 2022, ha commentato i vini raccontando storie affascinanti sui territori calabresi facendo riferimento alle antiche origini dell’enologia calabrese, spiegando come le radici di alcuni vitigni siano partiti da questa regione in quanto crocevia di popoli che l’anno popolata e occupata nel corso dei millenni.
Tra gli interventi, anche quello del giornalista e scrittore bolognese Giancarlo Roversi, profondo conoscitore e ammiratore della cucina e della storia della Calabria.
Signori della cucina gli chef Agostino Facciuolo e Mario Suriano, i quali hanno deliziato i presenti con una selezione di specialità regionali, elaborando prodotti e materie prime che sono stati accostati ai vini selezionati dal sommelier.
Tra le specialità presenti: formaggio pecorino della Casearia Crotonese Chiellino di Ippolito Chiellino, salumi misti offerti dai salumifici: Salcal, San Donato, Sila & Sila – Fratelli Falcone di Camigliatello, Olio evo offerto dall’Olearia Geraci. Per quanto riguarda i piatti elaborati: la cupulilla di patata gialletta IGP Sila, offerta dal Consorzio Patata della Sila Igp, riso salmastro della Piana di Sibari della Masseria Fornara, gli scialatielli del Pastificio Barillari “il Mattarello” di Crotone, cosciotto di maialino nero alle erbe silane sempre del Salumificio Fratelli Falcone, il Finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto e le patatine “le Montanine” di Antonio Paese.
I vini che hanno accompagnato le portate sono stati selezionati da Michele Ruperto: Zaleuco, Mantonico in purezza e Annibale da uve Greco nero della Cantina Le Moire, Caraconessa un Melissa DOC della Cantina Fezzigna Vignaioli dal 1957 e Libìci da uve Magliocco Canino di Casa Comerci di Nicotera
Regina conclusiva del pranzo è stata la “pitta ‘mpigliata”, dolce tradizionale di San Giovanni in Fiore, ma identitario di quasi tutta la Calabria, offerto dal Forno Parmella accompagnata dal celebre Amaro Milone e dal liquore alla liquirizia radicale Myia, dal nome evocativo della moglie di Milone e figlia di Pitagora.
Come ogni fine pranzo calabrese che si rispetti, alcune commensali non hanno resistito alle performance musicali dell’animatore del Magic Rotary Club e hanno improvvisato due salti di tarantella, rendendo la serata ancora più vivace e festosa. (rrm)

Mammoliti (PD): Serve indagine su patrimonio edilizio pubblico e piano per messa in sicurezza

«La fragilità del territorio, dovuta all’incuria insita nel nostro modo di costruire e di fare manutenzione in Calabria, impone un significativo cambio di passo soprattutto sul versante della prevenzione». È quanto ha detto il consigliere regionale del PD, Raffaele Mammoliti, sollecitando, «attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali, una indagine sullo stato del Patrimonio edilizio pubblico e privato al fine di predisporre un necessario Piano di messa in sicurezza».

«La Calabria – ha ricordato – è la regione italiana più esposta al rischio sismico, infatti, nella nostra Regione si sono concentrati più della metà dei terremoti catastrofici avvenuti in Italia negli ultimi 350 anni».

«Tra questi eventi, che hanno causato più di 200 mila vittime – ha aggiunto – si ricordano le sequenze sismiche del 1638 nella Calabria centrale, del 1783 che devastò la Calabria centro meridionale, del 1905 a Sant’Eufemia e infine quello del 1908di Messina e Reggio Calabria».

«Occorre sottolineare – ha detto ancora – come tutti i Comuni della Calabria risultano, infatti, in Zona 1 e 2 nelle quali la probabilità che capiti un forte terremoto è alta».

«Per tale ragione – ha proseguito – pur riconoscendo alla regione Calabria di aver approvato il Piano di Soccorso Simico al cui interno sono inseriti gli elementi conoscitivi, territoriali e operativi che occorre attuare in caso di eventi sismici, ho presentato un’apposita istanza al Presidente della Giunta regionale con la quale chiedevo di effettuare una ricognizione di tutte le risorse disponibili per la prevenzione del rischio sismico e idrogeologico».

«Alla luce del costante sciame sismico che sta generando legittime preoccupazioni nella popolazione è assolutamente prioritario conoscere lo stato dell’arte e gli interventi previsti e predisposti», ha detto il dem, che considera «fondamentale e risollecito, al Presidente, un’apposita relazione nel Consiglio regionale».

«Occorre, dunque, agire superando rallentamenti e ritardi nell’attivazione delle risorse disponibili. Solo attraverso la necessaria prevenzione si possono evitare: l’utilizzo di cospicui finanziamenti necessari per i danni della ricostruzione post evento, perdite di vite, danni economici consistenti e danni al patrimonio storico culturale», ha concluso Mammoliti, annunciando la presentazione di «una Interrogazione a risposta immediata per sapere quali utili e necessari provvedimenti il Governo regionale ha predisposto e/o intende mettere in atto».

Tridico (M5S): Nel nuovo ddl delega non c’è un centesimo per i Lep

Pasquale Tridico, presidente della Commissione Fisco del Parlamento europeo, lancia l’allarme riguardo alla bozza del ddl delega sulla disciplina dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

«Sull’Autonomia differenziata è calato un silenzio molto preoccupante. Il centrodestra ne sta dunque approfittando per affondare il Sud con un nuovo disegno di legge pericolosissimo; soprattutto per la Sanità calabrese, che ha enormi problemi di conti, elusi con la recente approvazione di vecchi bilanci aziendali, avvenuta irresponsabilmente in mancanza di dati certi», ha detto Tridico, denunciando come «nel testo in questione non c’è un solo euro per finanziare i Lep. Difatti, è previsto esplicitamente che non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

«Si tratta dell’ennesimo tentativo – ha sottolineato – sospinto da una Lega con faccia nazionalista e animo secessionista, di aumentare le diseguaglianze fra il Settentrione e il Mezzogiorno, condotto nell’indifferenza, nel mutismo e nell’opportunismo dei parlamentari meridionali della maggioranza».

«Il centrodestra è cieco – ha evidenziato – davanti alla realtà e sordo ai moniti della Svimez, secondo la quale, per realizzare una vera Autonomia, servono più fondi al Sud al fine di ridurre i divari. La maggioranza attuale è pronta a comprare armi di morte e distruzione».

«Nel frattempo – ha concluso Tridico – chiude gli occhi davanti alla gravissima condizione dell’assistenza sanitaria in Calabria e nel resto del Mezzogiorno, per invertire la quale servono al più presto risorse cospicue e disponibili». (rrm)

Giovedì in Cittadella si presenta il progetto “Mirai – Insieme creiamo il futuro”

Si chiama “Mirai – Insieme creiamo il futuro” il progetto che vede come protagonisti principali gli studenti delle ultime due classi degli istituti superiori del territorio calabrese e che sarà presentato giovedì in Cittadella regionale alle 11.

Pensato dal Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, si tratta di un progetto ambizioso in termini di sinergie messe in campo, e lungimirante negli obiettivi.

I dettagli dell’iniziativa, che ha già mobilitato una complessa task force per l’orientamento e l’accompagnamento al mondo del lavoro degli studenti, saranno presentati dall’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, e da Fortunato Varone, direttore generale del Dipartimento Lavoro.

All’incontro saranno presenti i principali partner dell’iniziativa: i responsabili e i referenti dei Centri per l’Impiego dell’intero territorio calabrese, e i dirigenti scolastici che hanno aderito con grande interesse al progetto, aprendo le porte dei loro istituti al progetto. (rcz)

Venerdì a Lamezia l’assemblea annuale Fiavet Confcommercio

Si terrà venerdì 28 marzo, al T-Hotel di Lamezia Terme, l’assemblea Annuale Fiavet Confcommercio.

«Sono contento che la Calabria sarà sede di questo importante incontro – ha affermato l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese – consapevole che la nostra Regione, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, è pronta ad accogliere e a condividere le proprie opportunità e il suo spirito accogliente, a conferma del ruolo sempre più centrale che stiamo assumendo nel panorama turistico nazionale e internazionale».

«La scelta di ospitare in Calabria il Convegno Nazionale sul Turismo e l’Assemblea annuale di Fiavet Confcommercio – ha proseguito l’assessore – rappresenta, inoltre, un segnale forte di attenzione verso la valorizzazione di un turismo che guarda al futuro, un turismo che non si ferma, che sa valorizzare le radici senza perdere di vista l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Auguro a tutti i partecipanti un proficuo lavoro, che possa portare a nuove idee, dialoghi con altre Regioni, collaborazioni e soluzioni per un settore che ha tutte le potenzialità per crescere e diventare sempre più protagonista nel nostro Paese».

I lavori saranno aperti dal presidente Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi, si collegherà per un saluto il ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, e il presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli. In collegamento anche il presidente Camera di Commercio Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Pietro Falbo.

L’assemblea sarà preceduta dal convegno “Il turismo che non si ferma: radici, identità e destagionalizzazione per un nuovo modelli di sviluppo” a cui parteciperanno numerosi ospiti istituzionali. Prevista anche una parte formativa con case history dedicati al territorio che ospita l’evento.

I temi centrali del convegno saranno affrontati dal direttore creativo e travel Designer ItalyRooting consulting Letizia Sinisi che interverrà su “Turismo delle Radici: dall’Identità al business – il ruolo strategico di Fiavet”, dalla giornalista e docente di comunicazione digitale, Claudiana Di Cesare che interverrà su: “L’intelligenza artificiale come alleata del tuo business. Opportunità e strumenti operativi”, dal travel Industry Marketing Expert / Sales Director Sud Europa di Sojern, Daniele Manetti che interverrà su: “Comunicazione e Promozione Digitale dei Territori: Tecnologie & Case Histories”.

Tra i relatori il responsabile vendita trade & charter AV Trenitalia Antonello Varallo, il vice presidente Sales Italy ITA Airways, Tommaso Fumelli, il presidente del Consorzio Fogar Jacopo De Ria, il direttore commerciale di OTA Viaggi, Massimo Diana, Orizzonti Tour Operator, Francesca Parisi e Vittorio Stocco, il direttore commerciale Sacal SpA – Sistema Aeroportuale Calabrese, Mauro Bolla, la Global Partnerships Strategist GuardMe Europe, Nicoletta Pinto. Le conclusioni sono affidate a Gianluca Marcello, presidente Fiavet Calabria e a Giuseppe Ciminnisi, presidente Fiavet.

Nei giorni successivi gli agenti di viaggio e operatori di tutta Italia avranno possibilità di scambio e condivisione sia con le agenzie di viaggio locali che con i rappresentanti dell’offerta territoriale. Il fam trip seguente il convegno per i delegati Fiavet Confcommercio prevede un itinerario che toccherà le località di Pizzo e Gerace, e l’incontro sul territorio di rappresentanti istituzionali e del prodotto turistico calabrese. (rcz)

Il sindaco di Cassano Papasso scrive a Rfi: Spostare in altra sede Lunetta di Sibari

«Chiedo di ridiscutere e valutare altri siti che meglio si prestano alla realizzazione della Lunetta di Sibari». È quanto ha chiesto, tramite una lettera, il sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso, a Rete Ferroviaria Italiana Spa – Direzione operativa infrastrutture territoriale Regionale e Italferr Spa, ricordando «come sindaco di questa comunità ho il dovere di ribadire, ancora una volta, la contrarietà mia e quella della popolazione di Sibari».

«Ho già rappresentato – scrive il primo cittadino – l’inopportunità della realizzazione dell’opera Lunetta di Sibari nel sito individuato poiché sarebbe di gravissimo impatto paesaggistico-ambientale, la previsione di realizzare due viadotti ferroviari costituiti da campate sorrette da invasivi piloni in pieno centro abitato, che lambiscono le abitazioni, gli edifici scolastici e gli impianti sportivi presenti, deturperanno irrimediabilmente il centro abitato e, più in generale, l’immagine del territorio».

«Mi duole constatare – continua la lettera – che nella fase propedeutica e preliminare, il sottoscritto e l’Amministrazione Comunale, mai siamo stati interessati da alcuno al fine di esprimere e rilasciare un parere, non già sulla realizzazione dell’opera, bensì sull’individuazione del sito. Giova sul punto ricordare che il Comune di Cassano All’Ionio non era presente, in quanto non invitato a partecipare, al Tavolo Tecnico che ha avuto come obiettivo la comunicazione circa l’esito delle valutazioni preliminari svolte da Rfi in merito alle esigenze trasmesse dalla Regione Calabria con nota del 7 giugno 2021».

Papasso ha segnalato come, solo in una fase avanzata, l’amministrazione comunale e l’ente in generale siano stati coinvolti nella conferenza di servizi convocata da Rfi, in cui è stato espresso assoluto parere negativo, sia per il tramite del competente ufficio tecnico comunale e sia come organo politico istituzionale.

«Nel corso di questi anni di sindacatura – insiste la missiva – ho dimostrato di essere riformista, non mi è mai appartenuta la cultura del no, per tale ragione ritengo che il collegamento Tirreno-Ionio vada realizzato senza però far perdere il ruolo e la centralità alla storica stazione di Sibari e di conseguenza al Comune di Cassano All’Ionio e al territorio dell’Alto-Ionio Cosentino».

Il sito individuato per la realizzazione dell’opera, per come più volte evidenziato dall’amministrazione cassanese, è sbagliatissimo, si darebbe vita ad uno scempio e rappresenterebbe un colpo al cuore per tutte le attività e le famiglie che insistono nelle vicinanze. Oltretutto la sopraelevata contrasta enormemente con i lavori che Rfi sta eseguendo sul territorio comunale di Sibari, nelle immediate vicinanze dell’opera proposta (meno di 100 m), con la realizzazione di due sottopassi interrati.

Difatti, a suo tempo, dinanzi alla proposta dei cittadini che ai sottopassi avrebbero preferito la realizzazione di cavalcavia sopraelevati, anche per ridurre i costi e i tempi di esecuzione, i dirigenti delle ferrovie, nonostante i maggiori costi, espressero contrarietà proprio per l’impatto ambientale che si sarebbe determinato. (rcs)

La Calabria protagonista a Roma ad Agricoltura è

L’identità enogastronomica “Made in Calabria” conquista la Capitale all’evento “Ad Agricoltura è”, inaugurata a Piazza della Repubblica dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e voluti dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, per celebrare l’anniversario dei Trattati di Roma.

A rappresentare la regione la squadra Barbieri con Enzo e Michele, con un paniere agroalimentare e produzioni di qualità: dai tagliolini al tartufo calabrese, alle lagane con fagiolo poverello bianco di Mormanno, fino ai filej con ‘nduja e crema contadina. Sono questi gli piatti che saranno proposti durante la tre giorni insieme ai prodotti DOP e IGP calabresi come la Cipolla Rossa di Calabria IGP di Tropea, il finocchio IGP di Isola Capo Rizzuto, il Pecorino Crotonese e le patate della Sila. Sui banchi d’assaggio ci saranno anche i pani chini, il tradizionale pane scavato e riempito di peperoni e patate e broccoli e salsiccia. E poi ci saranno le crostate con confettura di fragole e di limoni di Rocca Imperiale. Non mancheranno le etichette di vini calabresi.

E proprio il Ministro Lollobrigida, accolto dall’assessore regionale all’agricoltura e alle minoranze linguistiche Gianluca Gallo, e gli altri ospiti illustri, rappresentanti del mondo dello spettacolo, del cinema e della televisione che si sono affacciati sullo stand della Calabria Straordinaria, come l’inviato del Tg satirico Striscia la Notizia, Jimmy Ghione, sono stati letteralmente calamitati dai profumi e colori delle ricette preparate dalla brigata guidata dai Barbieri: dal Riso di Sibari alla crema di cardoncelli e dai km di zafarani cruschi che, si sa, uno tira l’altro.

L’agrichef Enzo Barbieri, inoltre, oggi è tra i protagonisti dell’evento “Il Senso dell’INAP: 15 anni di impegno per il Pane Artigianale. Ricerca, formazione e promozione per un patrimonio della tradizione italiana”. È stata l’occasione per presentare i risultati e le attività future dell’INAP nella promozione del Pane Artigianale come patrimonio culturale e gastronomico nazionale, dell’Analisi Sensoriale per definirlo e valorizzarlo, con un’attenzione particolare alla lotta allo spreco alimentare.

Domani, invece, Barbieri sarà ospite del Tg2, dove parlerà del pane come prodotto identitario ed espressione dei territori; della necessaria valorizzazione della figura del degli assaggiatori di pane e della centralità dell’arte bianca come ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea. (rrm)

L’OPINIONE / Vincenzo Vitale: Alcune considerazioni sul commissariamento della Fondazione Alvaro

di VINCENZO VITALE – La fondazione intitolata a Corrado Alvaro, con sede in San Luca, è stata commissariata dalla Prefettura di Reggio Calabria. Premettiamo che le motivazioni ci sono e sembrano valide: scarsa attività culturale, erosione patrimoniale, presenza nel suo organo dirigente di soggetti “discutibili”.

Purtuttavia non possiamo non ammettere che l’assunzione di un tale provvedimento faccia riflettere e considerare che non tutti gli atti amministrativamente validi e corretti siano socialmente utili e funzionali al maggiore interesse della comunità.
Recentemente definita da un’attenta e sottile osservatrice e interprete della vita culturale calabrese come “unico faro acceso nella notte di San Luca”, è indubbio che la Fondazione Corado Alvaro, costituita il 24 gennaio del 1997 e commissariata il 21 marzo 2025, una sua funzione l’abbia avuta, non foss’altro che per avere sede in un paese ad alta densità di ‘ndrangheta.
Specialmente al Sud non si dovrebbero mai dimenticare le parole di Gesualdo Bufalino, amico di Leonardo Sciascia, a proposito dell’intervento dello Stato: per combattere la mafia più che un esercito di forze dell’ordine è necessario dispiegare un esercito di maestri e professori armati di cultura e amore. Letterale: «la mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari», frase estratta da commenti e riflessioni del Bufalino dopo la scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Quella della nascita a San Luca di una fondazione in memoria di un sanluchese, è stata una forte scommessa, voluta da menti libere e illuminate, che oggi sembra persa: a causa anche all’intervento di opportunisti e detrattori, tra i quali non vorremmo che si ascrivesse anche un potere statale miope e non in grado di interpretare un centro di cultura anche come un avamposto di legalità e giustizia sociale.
Questo potere non ha, probabilmente, preso della giusta considerazione l’attuale presidenza del prof. Aldo Maria Morace, ordinario di Lettere all’Università di Sassari e sofisticato italianista, o l’ha ritenuta troppo debole e soccombente agli interessi degli altri membri del consiglio di amministrazione.
Nel 1997 si era operato illuministicamente, credendo che il riscatto di un popolo potesse avvenire attraverso la cultura, secondo l’insegnamento del filosofo pedagogista svizzero Johan Heinrich Pestalozzi che per primo, nell’età dei Lumi, postulò l’uso dell’istruzione e della cultura per rendere veramente liberi gli uomini. Nel nostro caso rendere liberi i sanluchesi dall’oppressione della ‘ndrangheta.
La Prefettura, con ogni evidenza, non ha creduto che ciò sia stato realmente fatto ovvero che questa impostazione sia stata rispettata nella sua essenza.
Sorgono spontanee alcune domande: San Luca oggi è la stessa di quasi cento anni fa, quella del 1930 quando Corrado Alvaro scrisse Gente in Aspromonte? Chi porta un cognome “etichettato” è necessariamente un poco di buono? Il peso di una parentela deve necessariamente trasformarsi in una stimmata sociale? È giusto che le accuse fatte a un padre pesino ancor di più sui suoi figli?
La risposta negativa a queste domande risiedeva proprio nella presenza a San Luca della Fondazione Alvaro, che però, secondo la Prefettura, pur intitolata a un sanluchese che aveva fatto conoscere il paese aspromontano non solo come ricettacolo di vipere sociali, non ha svolto il compito assegnatole.
È augurabile che la Prefettua percorra vie che non comportino la chiusura della Fondazione Alvaro bensì un suo risanamento: la presenza dello Stato non può essere affidata alla mera osservanza delle regole, che a volte si possono appalesare sterili o propedeutiche alla regressione sociale. (vv)
[Vincenzo Vitale è presidente della Fondazione Mediterranea]

La diga di Siderno sarà ripristinata

di ARISTIDE BAVAUno dei più annosi problemi della fascia ionica reggina con molta probabilità troverà soluzione. Stiamo parlando del ripristino della Diga sul torrente Lordo, svuotata 12 anni addietro e da allora in attesa di essere ripristinata.

La Diga, realizzata negli anni ’80, è stata in esercizio per circa una decina d’anni dando una bella immagine al territorio a causa di seri problemi forse determinati da un movimento franoso. Inizialmente pareva che la struttura potesse essere sistemata in tempi molto brevi ma, dopo i rilievi della Direzione Dighe, fu necessario preparare un progetto di notevole portata  che tenendo conto dei rilievi del Ministero doveva prevedere anche il consolidamento dell’infrastruttura, la messa in sicurezza della cabina di manovra e della zona circostante e, quindi, il riempimento dell’invaso tenendo anche conto della necessità che l’acqua venisse destinata pure alle necessità agricole del territorio.

Un’opera, dunque, molto importante non solo dal punto di vista visivo e turistico per tutta la Locride ma anche di grande utilità per combattere la siccità  Sino ad oggi gli annunci e le promesse sono state tante e già in molti avevano perso le speranze di vedere quel terreno, ormai diventato un arido deserto, ritornare alle sue funzioni positive.

Adesso, però, pare che la situazione è sul punto di essere sbloccata. Tanto è emerso da un incontro che c’è stato al Comune di Siderno tra una rappresentanza del Corsecom, struttura che lo ha organizzato, i responsabili dell’amministrazione comunale e di altre Associazioni   All’incontro è stato ospite e protagonista il Commissario regionale dei Consorzi irrigui Giacomo Giovinazzo proprio per parlare dello stato dell’arte legato alla problematica dell’importante invaso. E Giovinazzo ha detto ufficialmente che «entro tre anni la Diga sarà nuovamente funzionante».

Il commissario regionale ha anche chiarito che tre anni è il tempo massimo e non è da escludere che, se non ci saranno impedimenti, i tempi saranno più brevi. All’incontro, coordinato da Francesco Macrì , esperto di settore del Corsecom, era presente unitamente al Commissario Giovinazzo anche il suo responsabile tecnico Mimmo Zito. Tra gli altri hanno partecipato la sindaca Maria Teresa Fragomeni, il vicesindaco Salvatore Pellegrino, gli assessori Carlo Fuda, Pietro Sgarlato e Maria Teresa Floccari, il presidente del Consiglio Alessandro Archinà, il presidente del Corsecom, Mario Diano, con alcuni esponenti del direttivo, i consiglieri di minoranza Stefano Archinà, Domenico Sorace, Domenico Catalano e Aldo Caccamo, oltre a giornalisti, altri consiglieri comunali e rappresentanti di alcune associazioni. Era presente anche Pasquale Brizzi, già commissario del Consorzio di Bonifica di Caulonia.

L’incontro è stato introdotto da Francesco Macrì, che ha sintetizzato la storia della Diga, sino a quando, nel 2013, venne svuotata a seguito di controlli che rilevarono la presenza di alcune crepe nella struttura da cui si manovrava il deflusso delle acque. Da quel momento una vera e propria odissea e i tempi di ripristino si sono allungati sempre più perché il problema che si era creato era più serio del previsto, tanto che, come ha notiziato l’Ing. Zito, a microfoni spenti, è stato necessario rielaborare per ben cinque volte il progetto esecutivo, adesso comprensivo non solo del consolidamento dell’infrastruttura, ma anche della messa in sicurezza della cabina di manovra e della zona circostante e, quindi, al riempimento dell’invaso.

Il tutto prevedendo anche che l’acqua sarà destinata al sistema dell’agricoltura, una priorità, questa, che il Commissario Giovinazzo ha definito indiscutibile. Giovinazzo ha anche chiarito, a questo proposito, che è bene considerare questa Diga come la Diga di tutta la Locride e non certo della sola Siderno. Dopo l’intervento iniziale del Commissario si è aperto un apposito dibattito con specifiche domande, al quale hanno preso parte  la stessa sindaca Fragomeni, il tecnico del Comune Ing.Lorenzo Surace, Marcello Attisano, Virgilio Condarcuri, Stefano Archinà, Fabrizio Figliomeni, lo stesso Pasquale Brizzi, Antonio Tassone, e Mario Diano.

L’impressione che si è ricavata questa volta è positiva. Giovinazzo ha parlato anche dei tempi tecnici legati ai vari step per arrivare all’inizio dei lavori. In termini pratici si attende la firma del decreto stralcio ministeriale che riguarda un importo complessivo per tutto il settore Dighe nel quale è previsto il finanziamento di questo  progetto per un importo di circa 25 milioni di euro  e non ci dovrebbero essere problemi perché il progetto è uno dei primi previsti dal quadro generale.

Il Decreto dovrebbe essere approvato entro il prossimo mese di aprile, Subito dopo – ha detto Giovinazzo – sarà attivata la procedura d’appalto e l’iter dovrebbe continuare senza intoppi sino alla consegna dei lavori. (ab)