Al prof. Pasquale Amato il Premio Pentedattilo 2024

Prestigioso riconoscimento per il prof. Pasquale Amato, che è stato insignito del Premio Pentedattilo 2024 – La storia verso il futuro, promosso dal Rotary Club di Melito Porto Salvo RC Area Grecanica Capo Sud, guidato dal presidente Arturo Walter Scerbo.

La cerimonia si è svolta, nei giorni scorsi, nella Casina dei Mille di Melito Porto Salvo. La Commissione, presieduta da Glauco D’Agostino, presidente del Premio, assieme ad Amato, docente di Storia Contemporanea all’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, è stato premiato padre Nilo, al secolo Giorgio Barone Adesi, già professore di diritto romano e diritto bizantino all’Università Magna Graecia di Catanzaro e monaco cristiano-ortodosso.

Emozione è stata espressa dal prof. Amato, che ha ringraziato il presidente Scerbo e il presidente D’Agostino per il riconoscimento, «in sintonia con la mia vita intensa dedicata alla Storia come scienza che ha il compito di interpretare le vicende del mondo, da quelle del luogo dell’anima a quelle dei luoghi più lontani. Affiancata ad una militanza civica attiva e mai chiusa dentro la comoda torre d’avorio di una opportunistica e ipocrita neutralità».

«Ho particolarmente apprezzato due aspetti – ha detto il prof. Amato – il nome riferito alla magica montagna dalle 5 dita, che ci porta dentro le viscere più profonde della nostra storia plurimillenaria evocando dense emozioni; la motivazione scritta dal Presidente D’Agostino, che riconosce il ruolo straordinario della Storia: “L’interpretazione del futuro che vivremo è figlia della conoscenza della storia umana e questo contribuisce a chiarire i punti fermi e le incidentalità, le determinanti e le complementarietà. Serve il confronto tra modi di pensare diversi in ragione delle radici culturali da cui si proviene e delle aspirazioni cui si tende”».
«Mi ha fatto infine piacere di essere affiancato a Padre Nilo Neotherestino, figura di alto profilo intellettuale e culturale che da sempre gode della mia stima», ha concluso. (rrc)

Cannizzaro (FI): Accolta a Reggio la delegazione del G7 per sopralluogo

Il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, ha reso noto di aver accolto a Reggio Calabria «la delegazione del G7 per il sopralluogo propedeutico all’organizzazione generale dell’evento politico-istituzionale più importante della Calabria» che si terrà a Villa San Giovanni il 16 e 17 luglio.

«Lo annunciammo esattamente un anno fa con Antonio Tajani e Roberto Occhiuto. Non ci credeva nessuno…», ha ricordato Canizzaro, sottolineando come «tra 15 giorni avremo la grande opportunità di ospitare i più grandi del mondo in tema di commercio: Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa. Calabria palcoscenico mondiale».

La delegazione, composta da 20 persone, ha fatto tappa al Porto di Gioia Tauro, ad Altafiumara (luogo che ospiterà il G7) e la Prefettura. Il programma dell’evento, infatti, coinvolgerà anche il Porto di Gioia Tauro, primo porto italiano per traffico merci e l’ottavo in Europa, nonché parte dell’iniziativa “Food for Gaza”, lanciata dal Ministro Tajani per alleviare le sofferenze della popolazione civile a Gaza.

Il G7, presieduto da Antonio Tajani, accoglierà i ministri dei Paesi G7 e il vice presidente della Commissione europea e commissario per il commercio, nonché i ministri dei Paesi terzi invitati e i rappresentanti del mondo imprenditoriale (Business 7) e delle organizzazioni internazionali.

L’obiettivo principale della riunione è quello di rispondere alle tensioni e alle frizioni commerciali che mettono a rischio il commercio globale e la crescita sostenibile e inclusiva e di tutelare la libertà di navigazione e i traffici marittimi commerciali a fronte delle crisi regionali, dal Mar Rosso all’Indopacifico.

Per questo, la Presidenza italiana ha scelto quattro tematiche che costituiscono le principali sfide sulle quali si deve misurare il commercio internazionale: rafforzamento del sistema commerciale multilaterale attraverso la riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc); parità di condizioni nell’accesso ai mercati terzi; commercio e sostenibilità ambientale; resilienza e sicurezza economica. (rrc)

 

A Stilo un convegno per i 120 anni della Mangiatorella

Domani mattina, a Stilo, alle 11, si terrò il convegno dedicato alle imprese e alle aree interne, dal titolo Fare impresa in aree fragili: Limiti, soluzioni e strumenti.

L’evento è stato organizzato in occasione dei 120 dell’azienda Mangiatorella, e sarà un confronto a più voci tra i rappresentanti di Fattoria della Piana (RC), Rubbettino Editore (CZ), D. Lazzaroni & C. Spa (TE), Catasta Pollino (CS), Olearia San Giorgio (RC), Vigneto Immacolata Pedace (CS). Sono previsti gli interventi di Amedeo Lepore, professore ordinario di Storia Economica all’Università Luigi Vanvitelli di Napoli e membro del CdA di Svimez, il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, gli assessori regionali Rosario Varì (Sviluppo Economico) e Gianluca Gallo (Agricoltura). A moderare il dibattito, il giornalista de Il Sole24Ore Nino Amadore. Al termine dell’incontro, la visita guidata all’interno delle linee di produzione dello stabilimento.

Il generale garibaldino calabrese Achille Fazzari nel 1904 ebbe l’idea di imbottigliarla dopo esserne stato guarito da alcuni disturbi che lo affliggevano.

l generale Fazzari realizzò una sala d’imbottigliamento in un antico edificio nei pressi della sorgente e negli anni seguenti, grazie alle sue ottime relazioni, riuscì a far conoscere e apprezzare le virtù dell’acqua minerale a molti personaggi illustri.

Nel 1926 la SIC di Milano acquisì l’enorme patrimonio boschivo che custodiva e circondava la fonte, circa 7.000 ettari comprendenti anche lo splendido territorio della Ferdinandea, nelle Serre calabresi, e nel 1958 costituì la Società per Azioni Fonte della Mangiatorella, ottenendo dal Ministero della Sanità il riconoscimento e l’autorizzazione all’imbottigliamento dell’acqua.

Nel 1968 la Sic trasferì l’intero pacchetto azionario della società, e i nuovi azionisti realizzarono uno stabilimento per l’imbottigliamento in vetro di Mangiatorella, avviandone la commercializzazione proprio quando in Italia iniziava ad aumentare il consumo di acqua minerale, fino a quel momento caratterizzato per lo più da finalità terapeutiche.

Dagli anni ’80 in poi Acqua Mangiatorella e le sue doti benefiche sono state via via sempre più apprezzate, e l’azienda è cresciuta esponenzialmente, anche per merito dall’impegno e della competenza degli imprenditori calabresi che ancora oggi la guidano.

Lo scorso 25 maggio, nell’azienda di Stilo, si è svolta una festa per celebrare questo traguardo «con i nostri dipendenti e collaboratori, la vera forza della nostra azienda, ha un grande valore per noi», ha scritto l’azienda su Linkedin.  (rrc)

A Palazzo Campanella si è insediato il Tavolo Tecnico del Corecom per la prima Torre Digitale di Controllo

Si è insediato, a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, il Tavolo tecnico organizzato dal Co.Re.Com. Calabria finalizzato alla realizzazione della prima Torre Digitale di Controllo (Tdc).

Le Torri Digitali di Controllo (TDC) rappresentano un progetto ambizioso e innovativo, ispirato alle storiche torri saracene: come le antiche torri vigilavano sul mare difendendo le coste dagli attacchi dei pirati, le Torri Digitali sorveglieranno il cyberspazio contro i “pirati” della rete, salvaguardando l’identità digitale e proteggendo i cittadini dalle minacce online.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti degli enti locali e degli ordini professionali: l’ingegnere Filippo Moscato in rappresentanza del Comune di Reggio Calabria; il sindaco del Comune di Botricello Saverio Simone Puccio e il vicesindaco Giovanna Puccio; il vicesindaco del Comune di Cassano allo Ionio Antonino Mungo; il presidente del Consiglio comunale di Villapiana Joseph Guida, insieme all’assessore alla istruzione Lorenza Pastore ed al tecnico comunale Massimo Damiano Scuderi, e l’ing. Elmiro Tavolaro in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza.

Il Tavolo Tecnico ha discusso delle nuove tecnologie digitali (Internet 3.0, metaverso, intelligenza artificiale e social network) nel contesto degli obiettivi di alfabetizzazione digitale e contrasto alla povertà educativa definiti nella programmazione Co.Re.Com. 2024 approvata dal Consiglio regionale della Calabria e dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).

Nel corso della riunione sono emerse diverse criticità legate all’uso delle nuove tecnologie digitali: il rischio di appiattimento del pensiero critico tra i giovani, l’esclusione digitale dell’utenza debole e delle comunità meno abbienti, e la possibilità di dipendenza tecnologica, soprattutto tra i minori. È stata sottolineata l’importanza di un uso consapevole e corretto delle tecnologie per mitigare questi rischi e promuovere l’inclusione e la formazione critica.

Di contro, le potenzialità identificate dal Tavolo tecnico riguardano la possibilità di migliorare la qualità dei servizi pubblici digitali, rendendoli più efficienti e accessibili; utilizzare l’intelligenza artificiale a beneficio delle categorie svantaggiate per ridurre le disuguaglianze; valorizzare le risorse storiche e culturali locali creando nuove opportunità per il turismo e la conservazione del patrimonio; migliorare i programmi educativi, promuovendo un apprendimento più inclusivo e adeguato alle esigenze del mondo digitale contemporaneo

Il Tavolo Tecnico ha condiviso all’unanimità la possibilità di estendere la partecipazione anche ad altri enti locali, amministrazioni, Università della Calabria e ordini professionali di architetti e ingegneri, per assicurare una partecipazione estesa che copra tutti gli apporti professionali richiesti nella manifestazione di interesse.

Il Corecom Calabria  ha espresso soddisfazione per l’ampia partecipazione e i contributi ricevuti, segnando un importante passo avanti nella realizzazione del progetto. (rrc)

L’OPINIONE / Luigi Sbarra: Occorre rivoluzionare il vecchio modello sanitario

Bisogna mettere intorno ad un tavolo Regioni, istituzioni locali, imprese e sindacati per considerare le criticità maggiori e valutare con attenzione ogni singola risorsa disponibile e quelle ulteriormente attivabili. Occorre rivoluzionare il vecchio modello sanitario focalizzato sulla patologia e disegnarne uno nuovo centrato sulla salute e sulla prevenzione.

Dobbiamo ripensare l’assistenza, puntando allo sviluppo di una rete di servizi mirati, in grado di rispondere ai bisogni specifici delle persone. Sul terreno dei diritti e della tutela della salute delle persone non accetteremo compromessi al ribasso nella prossima legge di bilancio.

Di fronte alle enormi sfide poste dalle grandi transizioni in atto, da quella demografica a quella climatica e a quella tecnologica, bisogna considerare la spesa sociale orientata a soluzioni durevoli come un vero e proprio investimento. Dobbiamo voltare pagina e recuperare il terreno perduto. Vanno sbloccate assunzioni e stabilizzazioni, sviluppare i servizi socio-sanitari, estendere la medicina di prossimità, azzerare le liste di attesa, rilanciare gli investimenti su telemedicina e ricerca, digitalizzare i servizi, ammodernare strumentazioni e plessi ospedalieri, garantire la sicurezza nei posti di lavoro.

Vanno rinnovati i Ccnl per la Sanità pubblica e privata. Va supportata la non autosufficienza, che a livello nazionale coinvolge quasi 4 milioni di persone, non solo anziani. (ls)

[Luigi Sbarra è segretario nazionale della Cisl]

La consigliera Straface: Al lavoro per riapertura Raporto di Medicina all’ospedale Chidichimo

«Si sta lavorando per la riapertura del reparto di medicina dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce attraverso il completamento dell’organico e, allo stesso tempo per la realizzazione dell’eli-superficie a supporto prezioso di tutte le esigenze salva-vita delle nostre aree, soprattutto interne». È quanto ha reso noto la consigliera regionale Pasqualina Straface, nel corso di un sopralluogo al nosocomio di Trebisacce al quale sono intervenuti anche il sindaco Franco Mundo e Francesco Laviola, dirigente dell’Azienda Provinciale di Cosenza, addetto alla programmazione ed al controllo.

«Non stiamo lesinando sforzi in questa direzione – ha sottolineato la Straface – tenendo fede a tutti gli impegni che il Presidente Occhiuto ha assunto con i calabresi e che sta portando avanti insieme alla dirigenza dell’Asp, rispetto alla riapertura degli ospedali chiusi, al potenziamento delle loro specifiche funzionalità ed alla capacità di risposta alla domanda territoriale, a garanzia del fondamentale diritto alla salute».

Nel ringraziare il primo cittadino per la disponibilità e la collaborazione confermate, la Straface ha colto, quindi, l’occasione per ribadire la massima sensibilità del Presidente e della Commissione Sanità rispetto alle legittime attese della comunità di Trebisacce e di tutto l’alto jonio cosentino. (rcs)

Arcobelli, Zoccali e Vescio: Istituire cabina di regia per valorizzare i dottori di ricerca del Paese

«È necessario mettere su una cabina di regia che valorizzi i dottori di ricerca di questo Paese». È l’appello lanciato da Valerio Arcobelli, dottorando di ricerca all’Università di Bologna in Scienze e Tecnologie della Salute, Stefano Zoccali, dottore di ricerca all’Università ‘Magna Graecia” di Catanzaro in Diritto Penale e Lidia Vescio, dottoranda presso l’Università Magna Graecia” di Catanzaro in Diritto Privato.

La riforma del preruolo nelle Università mirava a combattere il precariato e favorire il ricambio generazionale e l’inserimento di nuove figure professionali. Tra le novità principali ci sono il Ricercatore Tenure Track (RTT), con l’abolizione dei Ricercatori a tempo determinato di tipo A e B (RTD-A e RTD-B), e l’introduzione del contratto di ricerca al posto degli assegni di ricerca, offrendo così un vero contratto con ferie, malattia e diritti pensionistici. Tuttavia, il governo non ha considerato che la difficoltà nell’aprire nuove posizioni è legata alla dotazione dei punti organico di ogni Ateneo, quindi il problema rimane.

Sul contratto di ricerca, è chiaro che la riforma ha fallito sia nel metodo sia nel merito. Il contratto, che avrebbe dovuto sostituire gli assegni di ricerca aboliti, è ancora in discussione in un governo timido e irresponsabile. Questo avviene in un contesto sfavorevole per i ricercatori: il Pnrr, che doveva creare ricchezza, ha generato ulteriore precariato. Ci ritroveremo con un alto livello di formazione ma senza un’offerta adeguata per accogliere tutto questo capitale umano.

È inoltre inaccettabile come il titolo di Dottore di Ricerca venga svalutato nelle Pubbliche Amministrazioni. Funzionari altamente qualificati sono bloccati nell’avanzamento di carriera, mentre altri senza grandi titoli di studio progrediscono per logiche anagrafiche. Ad esempio, il Ministero dell’Interno ha indetto selezioni per progressioni economiche con criteri che penalizzano chi ha conseguito un dottorato, assegnando solo 1,5 punti per un titolo che richiede almeno 3 anni di impegno e ricerca.

«Inoltre, riguardo alle professioni tech – ha spiegato Arcobelli – viviamo in un livello di complessità mai visto prima. Le aziende italiane faticano a trovare le competenze necessarie per mantenere ruoli competitivi a livello europeo e internazionale. Tuttavia, il governo non propone linee guida e strumenti utili per far incrociare domanda e offerta. Il governo dovrebbe coordinare le esigenze del Ministero dello Sviluppo Economico e tradurle in linee guida per il Ministero dell’Università e della Ricerca».

«Il futuro accademico non è garantito per tutti – ha concluso – specialmente dopo il boost economico del Pnrr  alle casse degli atenei italiani. È necessario progettare soluzioni innovative che integrino le necessità dell’industria e garantiscano un futuro sostenibile».

«La riforma del preruolo al vaglio del Mur in queste settimane – ha detto Zoccali – sembra quasi porre di fronte a questo bivio i giovani Dottori di Ricerca Italiani, che dalla base di una piramide si ritrovano in tanti a dovere lottare, in pieno stile “Hunger Games”, per raggiungere la vetta».

«L’Unione Europea ci esorta a investire in ricerca – ha ricordato Vescio – riconoscendo l’importanza cruciale di questo settore per il progresso e l’innovazione. Tuttavia, il governo italiano agisce in direzione opposta, minando il valore del titolo di dottore di ricerca. È difficile immaginare che i giovani laureati possano essere motivati ad intraprendere una carriera nel mondo della ricerca quando il loro titolo viene così drasticamente sminuito». (rrm)

A Fwroleto Antico il convegno nazionale di Pediatria, Neonatologia e Fibrosi Cistica dell’Asp di Catanzaro

Dal 4 al 6 luglio, al Centro Congressi del T-Hotel di Feroleto Antico, si terrà il primo Update in Pediatria, Neonatologia e Fibrosi Cistica, stato curato dal Dipartimento Materno Infantile dell’Asp di Catanzaro.

L’evento, valido per l’Educazione Continua in Medicina – Ecm, si propone di affrontare alcune di queste tematiche per offrire ai partecipanti, attraverso un panel selezionatissimo di esperti e con un sistema didattico interattivo, un aggiornamento di qualità su temi che in questa ottica sono centrali.

Per il Dipartimento materno infantile dell’Azienda, che ha aumentato nel 2023 le prestazioni di oltre il 20%, l’evento scientifico rappresenta un’importante opportunità di confronto con le più importanti realtà pediatriche nazionali,nell’ottica di una crescita continua che deve portare a garantire ai cittadini calabresi i migliori standard assistenziali.

La salute dei bambini, da sempre tema centrale della sanità pubblica, si trova oggi ad affrontare sfide nuove, generate da molteplici fattori. La moderna pediatria si deve confrontare con situazioni acute, spesso infettive e legate ad agenti microbici evoluti, con condizioni croniche quali le malattie non trasmissibili legate a fattori genetici, nonché con tutta una serie di patologie legate a fattori modificabili quali le abitudini alimentari. Si registra inoltre un significativo incremento epidemiologico dei disturbi dello spettro autistico, che genera una domanda di salute con approccio multidisciplinare.

L’aggiornamento scientifico sarà sviluppato da professionisti esperti ed accademici di riconosciuta fama nazionale ed internazionale e coprirà aree che hanno visto importanti sviluppi recenti che il pediatra deve acquisire e approfondire. Tra questi il ruolo cruciale del microbioma nelle primissime fasi dello sviluppo della salute (anche neuro-evolutiva) del bambino e l’interazione di questo con la nutrizione. Inoltre le novità in tema di epatopatie, dell’uso della tecnologia per immagini, delle patologie croniche complesse, incluse le patologie bronco-polmonari, quelle neurologiche, e la celiachia. Un capitolo specifico sarà dedicato alla fibrosi cistica, che ha visto l’introduzione di terapie innovative che possono cambiare l’evoluzione della patologia e, pertanto, meritano ampio approfondimento e diffusione. (rcz)

IL RICORDO / Don Isidoro Di Cello: Due anni fa mons. Serafino Parisi diventava vescovo

di DON ISIDORO DI CELLO –  Sono trascorsi due anni da quando Papa Francesco ha scelto Mons. Serafino Parisi come Vescovo della nostra Chiesa di Lamezia Terme e questo giorno, anniversario della sua consacrazione episcopale, è per tutti noi Sacerdoti, Diaconi Seminaristi, Religiose, Religiosi e Popolo santo di Dio una rinnovata occasione per far giungere a Sua Ecc.za Rev.ma fervidi auguri di santità, salute, forza nelle prove, serenità e gioia del cuore.

Ci uniamo a lui nella preghiera, nella lode e nel rendimento di grazie al Signore, Pastore dei pastori, per il dono della pienezza del sacerdozio e gli esprimiamo la nostra sincera gratitudine, stima e affetto filiale.

Auguriamo al nostro vescovo che, sostenuto e guidato dallo Spinto Santo, possa con la preparazione, la dedizione e la passione che hanno contraddistinto il suo ministero e il suo servizio pastorale in questo tempo, proseguire ed accompagnare la nostra Chiesa Lametina ed indicare a tutti e a ciascuno la strada che dobbiamo seguire che è Gesù Cristo crocifisso e risorto.

Questa testimonianza, come ci ha ricordato il Vescovo nella Festa dei SS. Patroni Pietro e Paolo diventa l’unica parola che il mondo comprende e attende da noi.

Il desiderio di ogni cristiano non può non essere quello, in un autentico cammino di conversione, di impegnare tutte le forze e le energie per testimoniare l’amore del Signore nel mondo e nella storia ed essere uomini e donne di comunione, non con la nostra forza ma con la forza che ci viene dalla fede; uomini e donne corresponsabili nella carità fraterna per la crescita di tutti e così essere sale e luce nel tessuto ecclesiale e sociale.

Il dono della sapienza del cuore accompagni sempre il nostro Vescovo perchè possa indicarci il sentiero della comunione. 

Il Signore sia la sua forza, il suo conforto, la sua luce.

Tanti affettuosi auguri, Eccellenza!

Ad Multos Annos! (idc)

[Don Isidoro Di Cello è vicario Episcopale]

Si è insediata la nuova presidente dell’Aba di Catanzaro, Stefania Mancuso

Si è insediata la nuova presidente dell’Accademia di Belle Arti di CatanzaroStefania Mancuso. Nominata dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, Mancuso guiderà per il prossimo triennio il Consiglio di Amministrazione dell’istituzione di Alta Formazione del capoluogo di regione.

Con una breve cerimonia alla presenza di alcuni rappresentanti dei docenti e del personale tecnico dell’Aba e accolta dal direttore Virgilio Piccari, Stefania Mancuso ha dato il via al suo mandato sottolineando di essere «felice di questo incarico che mi riempie di responsabilità. Nel prossimo triennio, il mio impegno sarà orientato a far sì che le linee già definite dalla direzione possano concretizzarsi in aggiunta alle nuove progettazioni che andremo a realizzare. Oggi, la formazione in Italia ha bisogno di essere attrattiva, perché sempre più leggiamo dai dati statistici di studenti che non proseguono negli studi post diploma. Per questo credo che debba essere un nostro obiettivo il far diventare sempre più attrattivo un territorio come la Calabria».

«Un altro obiettivo, poi – ha continuato – è quello di continuare a mantenere la grande notorietà che questa Accademia ha da quando è stata fondata e posizionarla sempre più in alto a livello regionale, nazionale e internazionale: questa è una sfida che oggi si impone per le dinamiche di mobilità gli studenti e dei docenti. Anche su questo aspetto, quindi, credo che dovremo lavorare molto per realizzare tutti i progetti che possano creare sistemi e reti. Dovremo, poi, provare anche a mettere in atto delle strategie di formazione che possano mantenere gli studenti qui in Calabria, per evitare la migrazione formativa che caratterizza anche il nostro territorio». 

Nata a Lamezia Terme, Stefania Mancuso si è laureata in Lettere Classiche all’Università della Calabria e ha poi conseguito una specializzazione in Archeologia all’Università di Pisa. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Historia del Arte y Territorio all’Escuela Internacional de Doctorado dell’Uned di Madrid (Spagna). È docente a contratto all’Università della Calabria, dove insegna “Archeologia Classica e Didattica del Parco e del Museo” e “Archeologia della Magna Grecia e sua valorizzazione”, e allo Iulm di Milano, dove insegna “Contemporaneità dell’antico”.  Ha un’ampia esperienza nella valorizzazione e gestione del patrimonio culturale.

Nel dare il benvenuto alla presidente Mancuso a nome suo e di tutta l’Accademia, Piccari ha inteso innanzitutto porre l’accento proprio sul curriculum professionale della presidente: «Sono particolarmente grato al nostro ministro per avere inteso destinare a questo straordinario ruolo la professoressa Stefania Mancuso, persona di profonda cultura, le cui competenze specifiche e la cui competenza saranno un importante valore aggiunto per la nostra istituzione. Sono certo e convinto che questa nuova collaborazione porterà nuovi prodotti, nuovi “profumi”».

«La nostra istituzione è stata riconosciuta, nei mesi scorsi – ha ricordato – come vincitrice di un progetto a valere sui fondi del Pnrr per l’internazionalizzazione con cui abbiamo avviato la collaborazione con altre undici istituzioni nazionali omologhe alla nostra. L’idea è quella di creare, attraverso la sinergia e il contributo importante che la presidente saprà portare, ancora più contatti, più collegamenti. Noi abbiamo un dovere: offrire ai nostri studenti, attraverso la qualità della formazione, l’opportunità di immaginare un futuro che si sviluppi nel proprio territorio».

Milena Cerzoso, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio, augurando alla neo presidente Mancuso buon lavoro, ha auspicato «una sempre più proficua collaborazione tra le nostre Accademie per lo sviluppo della Cultura artistica della nostra terra e per l’individuazione di strategie condivise che creino sempre maggiori opportunità per i nostri studenti».

«La professoressa Mancuso – ha evidenziato – è una professionista di alto spessore culturale e di grande esperienza anche in ambito formativo e sono certa che saprà dare il suo importante impulso, insieme al Direttore Professore Architetto Virgilio Piccari, all’Accademia catanzarese contribuendo certamente alla sua crescita in ambito nazionale ed internazionale».

«Con quella di Catanzaro, l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria – ha proseguito – ha un antico rapporto di collaborazione, fortificato ultimamente anche dall’approvazione del progetto Performing, selezionato tra i vincitori del bando per la concessione di finanziamenti destinati alla internazionalizzazione degli Istituti di Istruzione Superiore Artistica e Musicale (Afam) nell’ambito del Pnrr, di cui l’Accademia di Catanzaro è capofila e l’Accademia di Reggio Calabria partner». (rcz)