CIRO’ MARINA (KR) – Gesti silenti, sui passi di monsignor Alessandro Vitetti

È in programma per il 24 aprile 2024 alle 10 l’evento finale del progetto “Gesti silenti” ispirato alla vita di mons. Alessandro Vitetti, Servo di Dio, sacerdote amatissimo che ancora tutti ricordano per la sua sapienza, umiltà e per le sue opere caritative.

L’evento si terrà a Cirò Marina nell’auditorium dell’istituto comprensivo “G.T. Casopero” che è coinvolto attivamente nel progetto finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e di cui è responsabile la project manager Graziella Catozza. A realizzare l’iter progettuale l’associazione “Monsignore Alessandro Vitetti” Odv Ets di Cirò Marina, presieduta da Fausto Mingrone.

All’iniziativa del 24 aprile prossimo parteciperanno: la dirigente scolastica dell’istituto “G.T. Casopero”, dott.ssa Graziella Spinali; il sindaco di Cariati, dott. Sergio Ferrari; il sindaco di Cirò Marina, dott. Cataldo Minò; il responsabile diocesano Ufficio Causa Beatificazione e Canonizzazione Mons. Vitetti, don Giuseppe Scigliano; don Gaetano Federico, parroco della Concattedrale di San Michele Arcangelo a Cariati; suor Silvia Grasso, autrice della pubblicazione “Mons. A. Vitetti – Una vita di Dio e per Dio”; Fausto Mingrone, presidente ass. Amici di Don Alessandro Vitetti; modererà il dibattito la dott.ssa Graziella Catozza, project manager.

Nel corso dell’incontro sarà proiettato il docufilm “Gesti silenti” realizzato nei luoghi in cui Mons. Vitetti ha vissuto e ha espletato la sua attività pastorale.

Sempre durante l’iniziativa sarà lanciata la raccolta fondi per la realizzazione di una statua in bronzo raffigurante Mons. Vitetti, da posizionare nei pressi del dormitorio del Seminario Vescovile di Cariati. A seguire le fasi di costruzione del monumento sarà sempre il sodalizio presieduto da Fausto Mingrone. (rkr)

CROTONE – Eseguito un importante intervento salvavita su di una donna ad alto rischio anestesiologico

È stato eseguito a Crotone nei giorni scorsi, un importante intervento chirurgico salvavita su di una paziente ad altissimo rischio anestesiologico, con considerevoli controindicazioni rispetto all’anestesia generale.
La paziente, una giovane donna che ha subito trapianto di cuore e polmoni, affetta da importanti patologie respiratorie, si era vista negare l’intervento, seppur necessario, in diversi centri specialistici del Nord Italia, con la motivazione che l’anestesia generale avrebbe costituito un grave rischio.

Al San Giovanni di Dio di Crotone, invece, è stato possibile eseguire l’importante intervento, grazie alla “awake anesthesia” e all’équipe chirurgica composta dai medici Mimmo Galea e Serena D’agostino e dall’anestesista Tommaso Sorrentino. Il dottore Sorrentino, in particolare, è il promotore scientifico, nella città pitagorica, di queste modernissime tecniche di anestesia loco-regionale, eseguite in pochissimi centri italiani. La paziente in questione, intanto, è stata dimessa e sta bene.

Soddisfazione per l’importante risultato raggiunto è stata espressa dal Commissario straordinario dell’Asp di Crotone Antonio Brambilla, in quanto l’“awake anesthesia” rappresenta una best practice, permettendo al paziente di subire interventi di chirurgia addominale senza ricorrere all’anestesia generale e garantendo un recupero molto rapido. Una tecnica che a Crotone costituisce ormai da circa un anno una realtà ed un’opportunità a disposizione di tutta l’utenza, ancor di più dei pazienti considerati “a rischio”, in quanto affetti da particolari patologie. (rkr)

CROTONE – Anche la città ha aderito alla Giornata nazionale di mobilitazione contro i suicidi in carcere

Anche Crotone ha aderito alla Giornata nazionale di mobilitazione contro i suicidi in carcere. La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale ha organizzato per la giornata del 18 aprile, un momento di riflessione sui suicidi e sulle morti in carcere, che vedrà coinvolti tutti i Garanti regionali, provinciali e comunali.

Nel corso della manifestazione è stato letto un appello elaborato dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, contenente i nomi dei detenuti morti suicida, per malattia ed altre cause ancora da accertare, nonché i nomi degli agenti di polizia penitenziaria che quest’anno si sono tolti la vita, per non dimenticare le loro storie e il dramma delle loro famiglie.

L’appello è rivolto al Ministero della Giustizia, all’Amministrazione Penitenziaria, ai membri di Camera e Senato e alla società civile, ad un mese esatto dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, ricevendo il corpo della Polizia penitenziaria, ha ribadito l’importanza di interventi urgenti per frenare l’emergenza dei suicidi in carcere.

Il Garante campano, Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale, dichiara: «Il 18 aprile è stata l’occasione per accendere i riflettori sulle grandi carenze del sistema penitenziario attuale, per fare il focus sul sovraffollamento carcerario, sulle mancanze sanitarie e trattamentali, sulla necessità di una maggiore applicazione delle misure alternative al carcere. La lettura dei nomi morti suicida in carcere servirà a prendere coscienza di questa grande tragedia esistenziale, che giace nel silenzio delle istituzioni. Troppo spesso i luoghi detentivi sono considerati una discarica di esseri umani, anziché luoghi di riabilitazione».

Nell’autonomia dei singoli Garanti territoriali, le iniziative, il 18 aprile alle ore 12.00, si sono svolte in luoghi pubblici e istituzionali, attraverso conferenze stampa, appelli e altre iniziative, coinvolgendo Terzo settore, Avvocatura, cappellani e volontari.

Anche Crotone ha aderito all’iniziativa nazionale, per il tramite del garante comunale dei detenuti, avv.Federico Ferraro, attraverso la diffusione di un messaggio istituzionale di sensibilizzazione che verrà inoltra in concomitanza con le iniziative nel altre città d’Italia. (rkr)

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Dalla Regione 1,1 milione di euro per la nuova condotta idrica

«E’ stata finalmente accolta e finanziata la proposta avanzata un anno fa dal Comune alla Regione per la realizzazione di una nuova condotta di adduzione tra il lago Sant’Anna e il potabilizzatore e per questo possiamo ritenerci soddisfatti di quello che stiamo facendo per risolvere un grave disagi che da sempre affligge i nostri cittadini».

Esordisce cosi il sindaco Maria Grazia Vittimberga per comunicare l’importante finanziamento di 1,1 milioni di euro approvato dalla Regione in seguito al pro-getto proposto dalla giunta comunale. «Questo intervento – spiega la Vittimberga – è un altro tassello importante che va ad aggiungersi al complicato puzzle della rete idrica cittadina, fatta di condotte obsolete e collegamenti mancanti ma che, negli ultimi anni, è molto migliorata grazie ad una serie di operazioni già effettuate».

«Questo progetto – sottolinea ancora la sindaca – dovrebbe portare un netto miglioramento dell’approvvigionamento idrico e renderci finalmente più autonomi, di conse-guenza, dovrebbe migliorare anche l’approvvigionamento da parte degli agricoltori”. “Sin dal no-stro insediamento – prosegue – ci siamo seduti con gli uffici comunali, provinciali e regionali ma an-che con i vertici nazionali delle varie aziende, per portare miglioramenti sensibili al grave problema idrico del territorio: oggi ancora non è risolto ma gli interventi fatti sono già tanti tra condotte e pompe di sollevamento, questo è quello che dovrebbe finalmente aumentare la portata di acqua nelle altre condotte e migliorare sensibilmente la situazione. C’è altro in programma e non ci fermeremo fino a quando non risolveremo il problema, non sarà facile, ma ci stiamo provando con tutte le no-stre forze».

Infine i ringraziamenti: «Ringrazio la Regione Calabria, sia a livello politico che tecnico, per aver dato ascolto e aver valutato positivamente il nostro progetto».

La soluzione proposta dal Comune di Isola consiste nella realizzazione di un bypass che collega la li-nea del Consorzio di Bonifica a una nuova linea parallela alla SS 106 fino all’acquedotto comunale si-tuato in località Ventarola del capoluogo ed è stata approvata e finanziata con Delibera di giunta regionale del 10 aprile stanziando circa 3 milioni di euro per le condotto del crotonese, quasi la metà per il nostro territorio. (rkr)

CROTONE – L’incontro su infrastrutture e sviluppo sostenibile

Domani pomeriggio, a Crotone, alle 17, nella Sala “Santa Critelli” dell’Arcuri Auto, si terrà il convegno pubblico sulle tematiche riguardanti il futuro della mobilità lungo l’asse Sibari-Crotone, organizzato dalla Fondazione Santa Critelli, il gruppo Jonia Magna GHraecia, l’Associazione Ferrovie in Calabria e l’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106.

Il dibattito si pone l’obiettivo di stabilire quanto gli interventi infrastrutturali proposti dal Governo centrale siano coerenti con le complessità dei processi d’ammodernamento delle infrastrutture. Ancora, se risultino fedeli alle vocazioni e ai bisogni di un territorio dalle innate potenzialità, ma spesso dimenticato: l’ambito crotoniate e sibarita.

Modera la giornalista Giusy Regalino. Intervengono Antonio ArcuriFabio PuglieseRoberto GalatiDomenico Mazza. Concludono i parlamentari Ernesto RapaniDomenico Furgiuele.

«A margine della manifestazione – viene spiegato in una nota – sarà dato ampio spazio all’uditorio con l’auspicio di generare un dibattito aperto, il più plurale possibile, da cui poi, si auspica, possa nascere un documento condiviso ed inclusivo».

«Tante saranno le tematiche trattate durante la discussione – si legge in una nota –. Dall’ammodernamento dei corridoi ferro-stradali all’esigenza di creare percorsi di connessione, funzionali e coerenti, con l’aeroporto di Sant’Anna. Ancora, focus sulla necessità di raccordare i due principali porti jonici alla rete ferroviaria. L’invito a partecipare è stato esteso a tutte le Amministrazioni dell’Arco Jonico, alle Rappresentanze parlamentari, alle Associazioni di categoria e ai Gruppi di pressione». (rkr)

CROTONE – Successo per la prima giornata nazionale sulla Shaken Baby Syndrome

Un evento rivoluzionario ha preso vita nella splendida città di Crotone: si è svolta infatti la prima giornata nazionale sulla Shaken Baby Syndrom. Ideata e progettata da Terre Des Hommes il gruppo Simeup Crotone non poteva che aderire e organizzare quest’evento così sentito che si è riuscito a realizzare grazie allo cospicua collaborazione con Sper e Ape di Crotone, in cui si offerta un’opportunità senza precedenti per mamme e papà di informarsi, apprendere e condividere esperienze legate a questa importante condizione.

La Shaken Baby Syndrome, è una problematica sempre più rilevante nella società moderna, eppure spesso trascurata o poco conosciuta che può causare danni irreversibili. Conoscere e saper gestire situazioni di stress è fondamentale e grazie all’impegno del gruppo Simeup Crotone, questa giornata ha gettato luce su questa condizione, fornendo alle famiglie gli strumenti necessari per affrontarla.

La platea, composta da un numeroso pubblico di mamme e papà, ha mostrato un vivace interesse per gli argomenti trattati durante l’evento. Numerose associazioni, tra cui Prociv, Agorà, Kroton Community, Noi Mamma e Bambè, e Insieme a Colori Cutro, hanno partecipato attivamente, evidenziando l’importanza del sostegno comunitario nella gestione di tali sfide a cui i genitori sono esposti.

Gli esperti del settore, tra cui la dott.ssa Anna Maria Sulla, il dott. Giovanni Capocasale e la dott.ssa Rita Dolceamore, hanno condiviso conoscenze preziose e consigli pratici su come riconoscere le situazioni di stress ed evitare lo scuotimento del bambino per calmarlo. Accanto a loro, il gruppo di istruttori nazionali Simeup, composto da Daniele Ermanno, Roberto D’Aguì, Gaetano Nicoletta e Ilenia Dell’Amico, ha offerto supporto e formazione di alto livello, arricchendo l’esperienza dei partecipanti.

L’evento si è rivelato non solo educativo, ma anche emozionante e stimolante. Le testimonianze personali, la condivisione di strategie di coping e l’atmosfera di solidarietà hanno reso questa giornata un momento indimenticabile per tutti i presenti.

In conclusione, la prima giornata nazionale sulla Shaken Baby Syndrome a Crotone ha segnato un importante passo avanti nella consapevolezza e nella gestione di questa condizione che purtroppo si manifesta incentivata dai ritmi di vita frenetici dei genitori odierni.

Grazie all’impegno dei suoi organizzatori e alla partecipazione attiva della comunità, questo evento rimarrà un faro di speranza e supporto per tutte le famiglie. (rkr)

CROTONE – Studentessa del Filolao ricorda la strage dei bambini di Cittanova

Una drammatica storia quella della strage dei bambini avvenuta il 13 aprile del 1975 a Cittanova in provincia di Reggio Calabria in cui la ndrangheta si macchiò di un grave crimine. Nonostante sia stato un episodio gravissimo oggi pochi ricordano quanto accadde all’epoca; il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani intende riproporre la vicenda attraverso l’elaborato della studentessa Carla Le Rose della classe III sez. C del liceo scientifico Filolao di Crotone.

Scrive la studentessa: «La domenica del 13 Aprile 1975, a Cittanova alle ore 9:15 avvenne la strage dei bambini, la più crudele e sanguinosa faida scoppiata fra le famiglie ‘ndrangtiste Facchineri e Raso-Albanese. In Via Palermo, colpi di fucile escono dal mirino di quattro uomini da volto coperto in direzione della casa di Giuseppe Facchineri. La vittima muore durante il trasporto all’ospedale di Taurianova. Insieme a lui la moglie e Michele Facchineri con il figlio di soli 6 anni. Compiuto l’omicidio il killer si allontanano in direzione della contrada Salvo, qui incontrano i due bambini Domenico e Michele Facchineri. Vennero trucidati, mentre portano una mandria di maiali, perché figli di Vincenzo “u zoppu”. Un contadino Pasquale De Marzo assiste alla terribile scena. Domenico alza le mani in cielo in segno di resa, ma i killer non hanno pietà. Michele verrà ritrovato morto da un colpo di lupara alla nuca dietro ad un cumulo di sabbia. Conclusa la strage i killer nascondono le tracce bruciando tutto. Vittime dell’ndrangheta, anche se appartengono alla famiglia, vivono nel terrore perché la malavita non guarda in faccia nessuno, neanche i bambini innocenti che restano estranei ai loschi affari. Di questi bambini innocenti, Domenico e Michele, restano solo le foto. Di una simile inutile faida durata quarant’anni resta solo la crudeltà e la cattiveria umana che non hanno avuto rispetto neppure dell’innocenza dei bambini».

Fra tutti gli omicidi insensati, come lo sono tutti quelli degli innocenti, quelli che riguardano i bambini dovrebbero indignare la società civile maggiormente, spingendo tutti i cittadini a rifiutare la cultura della violenza e a preservare quanto più possibile il valore della vita. Dopo molti anni continuiamo a chiederci il perché di tanta malvagità.

Il Cnddu invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al Cnddu che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com). (rkr)

CROTONE – L’associazione Libere donne traccia un bilancio sul mese della prevenzione contro la violenza sulle donne

Caterina Villirillo, presidente dell’associazione Libere donne di Crotone, traccia un bilancio sul mese della prevenzione contro la violenza sulle donne.

«L’indifferenza è il reato più grave di questo secolo – dice – Potrei riassumere così, con sole dieci, ma importantissime parole, il motivo per il quale secondo il mio parere, la violenza di genere sta assumendo proporzioni molto allarmanti, e ormai quasi incalcolabili. Se infatti, come molto spesso accade, continueremo soltanto a fare da semplici ma consapevoli spettatori di quanto accade attorno a noi, i femminicidi, le violenze, gli abusi, non solo continueranno tristemente a riempire le cronache quotidiane, ma saranno purtroppo destinati ad aumentare. Ecco perché, la prevenzione, soprattutto attraverso il coraggio e la forza di denunciare, diventano fattori fondamentali. Prevenire infatti, non è soltanto uno strumento educativo, ma anche e soprattutto di risanamento verso il tanto marcio che circonda la nostra società».

«Non a caso – continua – durante il costruttivo e positivo mese della prevenzione che, fra incontri e convegni, ci ha visti impegnati ed attivi in molte parti della Calabria, più nello specifico nei territori di Catanzaro, Cutro, Strongoli, Cirò Marina, Roggiano, Gravina, Calopezzati, Cosenza, Bocchigliero, Longobucco e Rossano, abbiamo cercato di consegnare a tutti un messaggio molto chiaro, incentrato sulla sensibilizzazione nei confronti della violenza di genere, e di conseguenza su di un imprescindibile valore, il rispetto. Rispetto verso il prossimo, verso tutte le donne, ma anche verso se stessi. Senza rispetto in quanto principio universale, non si va da nessuna parte».

L’analisi viene fatta anche da Domenico Mauro, psicologo e psicoterapeuta: «Alla campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, lanciato da Caterina Villirillo con la sua associazione “Libere donne”, si è assistito a un’importante coesione dei diversi territori regionali. Molte le associazioni che hanno aderito, (tra le quali “Il seme della gentilezza” che presiedo) e che hanno partecipato attivamente con iniziative e manifestazioni. Ed è proprio da queste azioni che si deve partire, in quanto è fondamentale la prevenzione per contrastare un fenomeno divenuto ormai tristemente dilagante. La prevenzione primaria, infatti, passa dalla sensibilizzazione alla diffusione della cultura della non violenza e dalla formazione (nella scuola e nella famiglia) al riconoscimento dei comportamenti a rischio (minacce, insulti, reazioni violente)».

«Successivamente, con la prevenzione secondaria – conclude – l’intervento deve essere orientato all’individuazione precoce degli atti di maltrattamento e di stalking. Infine, la cosiddetta prevenzione terziaria, prevede l’accoglienza e la protezione delle vittime e il recupero degli autori di violenza». (rkr)

CIRO’ MARINA (KR) – L’associazione “Monsignore Alessandro Vitetti” in visita a San Giovanni in Fiore

L’Associazione “Monsignore Alessandro Vitetti” Odv Ets di Cirò Marina, presieduta da Fausto Mingrone, ha realizzato una visita culturale a San Giovanni in Fiore, il Comune silano che custodisce l’eredità culturale e spirituale dell’abate Gioacchino da Fiore.

L’iniziativa è rientrata nel progetto “Gesti silenti” ispirato alla vita e alle opere del Servo di Dio mons. Alessandro Vitetti, il sacerdote nativo di Cirò, molto amato dai fedeli per la sua vita esemplare votata alla carità, al servizio verso gli ultimi. Il percorso progettuale di “Gesti silenti” ormai giunto alle ultime battute, è stato finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il percorso formativo si è articolato in diverse attività basate su principi quali la socializzazione, l’integrazione e la solidarietà guidate dalla project manager Graziella Catozza.

Il progetto “Gesti Silenti” proseguirà con un viaggio a Matera e scambio culturale sulla figura di monsignore Vitetti con S. E. l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo. In programma anche altre due giornate dedicate alla figura di Monsignor Vitetti con l’ideazione di un docufilm che racconterà la sua vita e il suo impegno attraverso i luoghi e le narrazioni di chi lo ha conosciuto. L’iter progettuale terminerà con l’evento finale previsto il 24 aprile prossimo a Cirò Marina, all’Istituto Comprensivo Casopero, con la presentazione del docufilm.

A San Giovanni in Fiore i componenti dell’associazione guidata da Mingrone si sono uniti ai bambini delle scuole del luogo per compiere una visita guidata nella cittadina silana; un itinerario che ha unito storia, tradizioni e spiritualità sulle orme dell’abate, filosofo e teologo, citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. La visita ha fatto tappa in duomo dove riposano le spoglie dell’abate Gioacchino ed è poi proseguita per il centro storico alla riscoperta di un passato che in ogni strada, in ogni casa, esprime radici millenarie.

L’iniziativa ha costituito un’occasione proficua di condivisione per anziani e bambini che, insieme, hanno “viaggiato nel tempo” ripercorrendo la storia di vita di un grande pensatore del Medioevo qual è l’abate Gioacchino; un incontro tra diverse generazioni per valorizzare San Giovanni in Fiore, piccolo centro incastonato tra i monti della Sila, uno degli antichi borghi più suggestivi di tutta la Calabria.

Il modello a cui si è ispirato il progetto realizzato dal sodalizio cirotano è stato proprio quello dei “piccoli gesti silenti per fare del bene sempre e comunque senza clamore e senza mai far saper l’origine”, perchè questo era il modus vivendi di mons. Vitetti che tutti chiamavano il “girovago di Dio”.

Un cammino che ha fatto rivivere le tappe salienti dell’intensa esistenza di un ministro di Dio che ha donato tutto di sè alle anime affidate alla sua cura. Un presbitero che è emblema di semplicità e povertà materiale ma di alta levatura morale e spirituale. Il ‘girovago di Dio’ che per tutti è già santo ha lasciato un segno indelebile nella comunità in cui ha vissuto e operato, divenendo un fulgido esempio per le giovani generazioni.

(Progetti di rilevanza locale promossi da organizzazione di volontariato o Aps, ai sensi degli articoli 72 e 73 del D.L.GS. N° 11/2017, Codice Terzo Settore. Fondi Adp 2019, 2020, 2021). (rkr)

CROTONE – Al Museo di Pitagora riflessioni e dibattito sui limiti e opportunità dell’Unione Europea

Si è discusso e riflettuto dei limiti e opportunità dell’Unione Europea, nel corso della presentazione del libro Quale Europa. Capire, discutere, scegliere di Fabrizio Barca, svoltosi sabato scorso al Museo di Pitagora di Crotone.

«L’Unione Europea, malgrado le criticità e la poco lineare progressione delle iniziative, è un progetto da accogliere, sostenere e sviluppare», è la riflessione scaturita nella tappa di Crotone, realizzata nell’ambito di una collaborazione tra il Consorzio Jobel e il Forum Disuguaglianze e Diversità.

L’intervento di Elena Granaglia, curatrice del volume insieme a Gloria Riva, e di Fabrizio Barca, già Ministro per la Coesione territoriale nel Governo Monti e Co-coordinatore del Forum DD, in una fase storica di disorientamento, tra analisi critiche e proposte operative, ha indicato una direzione strategica da intraprendere per superare il gap informativo tra l’Unione e i cittadini. 

I due relatori, infatti, hanno dimostrato che, anche all’interno delle dinamiche correnti, esistono spazi per iniziative legislative e di politiche europee in grado di avvicinare l’Europa ai bisogni dei cittadini, promuovendo giustizia sociale e ambientale.

La presentazione del volume si è rivelata anche un’occasione per discutere e valutare candidati e programmi delle prossime elezioni europee. Agli interventi, introdotti da Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel, e da Giuseppe Apostoliti, presidente Arci Calabria, ha fatto seguito un dibattito vivo, interessato e al contempo consapevole dei limiti ma anche delle opportunità che l’Unione Europea offre.

È emersa la consapevolezza che la distanza tra Unione Europea e cittadini può essere colmata da un ampliamento degli spazi democratici di discussione e dalla creazione di opportunità di partecipazione civica. A tal proposito, il Consorzio Jobel, sentendosi parte di questo processo, ha confermato il suo impegno a continuare ad offrire spazi di confronto civico, anche in vista delle prossime elezioni europee. (rkr)