CINQUEFRONDI (RC) – Si presenta il libro “Mi svelo”

Domani, a Cinquefrondi, alle 18.30, alla Mediateca Comunale,  si terrà la presentazione del libro di Siria Scarfò, che affronta in modo coraggioso e profondo i temi della violenza, dell’omosessualità e della fede. L’evento, inserito nel progetto “Viviamo Cinquefondi”, sarà moderato da Roberta Gallo e vedrà la partecipazione del sindaco Michele Conia.

L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Inoltre, verrà inaugurata un’installazione-murales realizzata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Don Milani”, nell’ambito di un percorso di educazione al rispetto e alla prevenzione della violenza di genere.

L’Amministrazione Comunale di Cinquefrondi, da anni ormai, porta avanti un percorso di sensibilizzazione profondo e concreto sul tema della violenza di genere, nella consapevolezza che soltanto attraverso un impegno continuo, condiviso e radicato nella comunità sia possibile contrastare un fenomeno che rappresenta una ferita aperta della nostra società.
In questi anni, il Comune ha promosso iniziative culturali, momenti di memoria, progetti educativi e attività di formazione, coinvolgendo scuole, famiglie, associazioni e cittadini, costruendo un modello territoriale che mette al centro la tutela delle donne e dei soggetti più vulnerabili.
Tra le collaborazioni più significative si colloca il partenariato stabile con la Fondazione Roberta Lanzino, avviato nel 2020 e divenuto negli anni un punto fermo della strategia cittadina contro la violenza. Grazie a questa sinergia sono nate importanti opere simboliche e civiche:

  • la panchina rossa dedicata a Roberta Lanzino, situata nella Villa Comunale;
  • la piazzetta intitolata a Roberta Lanzino, arricchita da una panchina e da un murales, simboli permanenti di memoria e consapevolezza;
  • la prossima apertura della Casa di Roberta, centro antiviolenza ormai in via di ultimazione, realizzato su un bene confiscato e istituito con il sostegno della Fondazione.

Il Comune di Cinquefrondi ha inoltre conferito la cittadinanza onoraria ad Anna Maria Scarfò, la prima giovane donna della Piana di Gioia Tauro ad aver denunciato un violento stupro di gruppo. Il sindaco Michele Conia è stato tra i primi rappresentanti istituzionali ad affiancarla pubblicamente, sostenendone la causa e partecipando ai processi, in un gesto di forte impegno umano e civile. (rrc)

A Lazzaro di Motta San Giovanni Inaugurato il Museo delle Identità Territoriali della Calabria

È stato inaugurato, alla Porta d’Accesso dell’Area Grecanica di Lazzaro di Motta San Giovanni, il Museo delle Identità Territoriali della Calabria, fiore all’occhiello del Progetto T.E.R.R.A. (Tracciabilità Eco-sostenibilità Responsabilità per la Rete Alimentare).

Terra, infatti, nasce con un obiettivo chiaro: valorizzare le eccellenze locali, sostenere le imprese responsabili e offrire ai consumatori la possibilità di compiere scelte consapevoli. Uniniziativa che parla di radici ma anche di futuro, in cui il rispetto dellambiente si intreccia con la crescita economica e la creazione di nuove opportunità occupazionali. Il progetto, dunque, vuole raccontare le identità territoriali con linguaggi innovativi e apre nuove strade e nuovi mercati. Non solo vetrina, ma piattaforma di connessione tra agricoltura, turismo, cultura e tecnologia.

L’evento ha visto una partecipazione entusiasta di istituzioni, esperti e, soprattutto, dei giovani studenti reggini dell’Istituto Alberghiero “G. Trecroci” di Villa San Giovanni (RC) e del Liceo Artistico “Campanella – Preti – Frangipane” di Reggio Calabria, che hanno partecipato alla cerimonia con un contributo attivo e concreto. Il Capogruppo del Consilio Comunale di Motta San Giovanni, Prof Andrea Casile, ha coordinato la realizzazione del Museo. Terra, inoltre, è anche un investimento nel futuro delle nuove generazioni. Attraverso programmi educativi nelle scuole, il progetto semina consapevolezza e responsabilità, formando cittadini più attenti e consumatori più sensibili. Ogni azienda che partecipa diventa protagonista di un cambiamento culturale che porta benefici non solo economici, ma anche sociali e ambientali.

Gli studenti dell’Alberghiero hanno gestito con maestria l’accoglienza e la degustazione ricca di prodotti tipici calabresi, trasformando il museo in un’agorà enogastronomica viva e profumata di tradizione.

Non da meno i ragazzi del Liceo Artistico, le classi III N (arti figurative grafico-pittoriche) e IV H (grafico-pubblicitario), nell’ambito dei percorsi di Formazione Scuola-Lavoro (F.S.L.), hanno curato l’allestimento del centro espositivo, realizzando opere e grafiche che narrano l’identità grecanica con colori vividi e tocchi moderni. Un ponte perfetto tra passato e futuro, che ha emozionato i presenti e sottolineato il ruolo educativo delle scuole nel valorizzare il territorio.

La cerimonia, moderata da Marco Mauro, si è aperta con i saluti istituzionali di Giovanni Verduci, sindaco di Motta San Giovanni, che ha dato il benvenuto sottolineando l’orgoglio per un’opera che «rende Lazzaro porta d’ingresso nella nostra storia millenaria».

Tiziana Cozzupoli, Presidente ProLoco di Motta San Giovanni, soggetto promotore del progetto Terra finanziato dalla Regione Calabria, ha evidenziato il ruolo della Comunità nel promuovere il patrimonio locale.  Giuseppe Ariobazzani, Presidente Accademia delle Imprese Europea, ha illustrato la visione innovativa di T.E.R.R.A., unendo tracciabilità alimentare, sostenibilità e responsabilità sociale, dando importanza alle nuove generazioni come protagonisti del futuro del territorio. (rrc)

A Mosorrofa premiati gli alunni più meritevoli e un gesto di bontà

di PASQUALE ANDIDERO

A Mosorrofa, nei giorni scorsi, si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso Culturale, la consegna della borsa di Studio e il Premio della Bontà.

Una manifestazione avvenuta in occasione della Festa di San Demetrio, patrono della città e nel ricordo di don Demetrio Cutrupi e di Mimmo Andidero.

Il Concorso Culturale è dedicato ai ragazzi di scuola secondaria di 1° grado, mentre la Borsa di studio è per coloro che accedono nell’anno in corso alla secondaria di 2° grado. Entrambe sono dedicate a don Demetrio Cutrupi. Questi sono stati istituiti nel 1992 dalla parrocchia e dall’Azione Cattolica, per rendere memoria del grande impegno culturale che don Demetrio, parroco a Mosorrofa, per ben 27 anni ha sempre profuso. Don Cutrupi, oltre a crescere nella fede e socialmente tutti i ragazzi dagli anni ’50 all’inizio degli anni ’80, era anche archivista diocesano. Ha fondato e diretto, fino a quando non è andato in pensione, l’Eco di Mosorrofa e ha scritto anche un libro sulla storia della parrocchia San Demetrio in Mosorrofa.

Il Concorso Culturale, consiste nello svolgimento di un tema ed è suddiviso in tre ambiti 1, 2 e 3 classe. Da qualche anno il concorso si svolge all’interno delle ore curriculari presso il plesso scolastico G. Verga di Mosorrofa dell’Istituto comprensivo Catanoso–De Gasperi–San Sperato–Cardeto. Per questo, vanno ringraziati il dirigente prof. Marco Geria ed il responsabile di plesso prof. Siclari Roberto. A condurre la prova quest’anno è stata la prof.ssa di lettere Alessandra Iero che ha saputo magistralmente coinvolgere i ragazzi. L’onere della scelta tocca poi al Consiglio Parrocchiale dell’Azione Cattolica. Vincitori dell’edizione 2025 sono stati: per la prima classe con tema “C’è un piccolo angolo di mondo che per te è il più speciale di tutti: il tuo paese. Racconta cosa lo rende unico ai tuoi occhi – forse i profumi della cucina, le storie che si raccontano, i sorrisi della gente o i ricordi che custodisce. Perché, a volte, i posti più semplici raccontano magie meravigliose…”, Giuseppe Scopelliti; per la seconda, seguendo la traccia “Ogni anno, quando si avvicina la festa di San Demetrio, il paese si risveglia in un’atmosfera speciale: le vie si illuminano, le campane suonano a festa, e l’aria profuma di tradizioni e attesa. Ma dietro le luci e i suoni di oggi, ci sono le voci del passato, i racconti dei nonni, le usanze di una volta che non vogliamo dimenticare” Mia Pellicanò. Per la terza c’è stato un ex aequo:“Le tradizioni del mio cuore un ponte tra passato e presente. Le tradizioni viste e vissute da adolescenti” di Sofia Brancati, che ha parlato delle tradizioni del borgo di Cataforio, e Aurora Suraci dei racconti della nonna su Mosorrofa e come si viveva la festa.

Subito dopo si è premiata con una Borsa di Studio – sempre dedicata a don Demetrio – la giovanissima Teresa Moschella, che si è diplomata con 10 e lode. Qui la scelta è stata dura, perché c’erano tre ragazze con il massimo voto, ma il regolamento prevede merito e reddito e la scelta è caduta su Teresa, che ha già avviato gli studi superiori in campo linguistico. “Alla domanda cosa vuoi fare da grande”, ha risposto che voleva specializzarsi nelle lingue e andare a lavorare fuori. La comunità le ha augurato di riuscire nel suo intento, ma si è anche augurata che Teresa possa rimanere a lavorare nella sua terra perché già circa 350 giovani di questo paese sono dovuti, negli ultimi anni, emigrare, a volte seguiti anche dai genitori.

Molto toccante è stata la consegna del Premio della Bontà, voluto dall’Azione Cattolica e dalla famiglia Andidero. Istituito nel 1997, vuole rendere testimonianza della vita vissuta al servizio degli altri sempre col sorriso sulla bocca e con la massima disponibilità e accoglienza da Domenico Andidero “U Maestru”. A Mimmo Andidero, sempre nel 1997, un anno dopo la sua morte, è stata dedicata anche la sala lettura attigua alla chiesa di San Demetrio dove storicamente si riunisce l’AC per i suoi incontri e dove “U Maestru”, come amabilmente è conosciuto in parrocchia, è cresciuto nella fede e nel servizio agli altri. Era un abile suonatore di chitarra e aveva una voce meravigliosa.  Quest’anno per la prima volta il premio è stato assegnato alla memoria. Alla famiglia, moglie e due figli, è stato consegnato dal Parroco di Mosorrofa, don Mimmo Labella, e dal fratello di Mimmo Andidero, Pasquale, attuale presidente dell’Azione Cattolica, il Premio della Bontà, una targa in memoria di Fabrizio Nicolò, giovane compaesano morto tragicamente in un incidente sul lavoro il 29 ottobre del 2024.

L’iscrizione sulla targa recitava: “Non sappia la tua sinistra cosa fa la tua destra” Mt. 6,3. Per le opere di bene e la disponibilità piena verso i bisognosi in modo riservato e disinteressato. Fabrizio nella sua vita ha sempre servito gli altri nel silenzio. Il Concorso Culturale e la Borsa di Studio sono alla 35ma edizione, il Premo della Bontà alla 29esima. Negli anni sono sempre cresciuti e radicati in una comunità, Mosorrofa che, attraverso il ricordo dei suoi nobili figli, vuole trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza e di accoglienza che ha sempre contraddistinto questo borgo.  Memoria del passato per spingere verso un radioso futuro. (pa)

 

Da marzo 2026 l’inizio dei lavori
sulla Diga sul Lordo di Siderno

A marzo 2026 inizieranno i lavori della Diga sul Lordo a Siderno. Nello specifico, sarà messo in sicurezza il pozzo di accesso alla camera di manovra delle paratoie e sarà ripristinata la corretta funzionalità dellinvaso, svuotato nel 2013 dopo le ben note criticità strutturali.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 246 dello scorso 22 ottobre, del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo alladozione dello stralcio attuativo del Piano Nazionale di Interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, latteso intervento sullinvaso di contrada Pantaleo ha risorse e tempi di realizzazione certi: 24.960.000 euro e meno di due anni per completare lopera, a partire dal prossimo mese di marzo.

La notizia premia gli sforzi sinergici compiuti dallAmministrazione Comunale di Siderno, guidata dal sindaco Mariateresa Fragomeni e dal Consorzio di Bonifica della Calabria: questultimo ha predisposto per tempo un adeguato livello di progettazione (requisito fondamentale per la concessione del finanziamento ministeriale). I due Enti da circa quattro anni hanno avviato una proficua interlocuzione tesa a sensibilizzare gli Enti sovraordinati (Mit e Regione in primis) sulla necessità di garantire la restituzione alla originaria funzionalità di unopera fondamentale nella prevenzione dei fenomeni siccitosi, nel favorire unadeguata irrigazione dei terreni agricoli e anche strategica dal punto di vista turistico, considerando che negli anni 2000, dopo la realizzazione, divenne meta di numerosi praticanti di attività sportive a stretto contatto con la natura, e dove un intero ecosistema tornerà a vivere, diventando unoasi per migliaia di uccelli, oltre che unattrazione turistica unica.

Dunque, tra due anni e mezzo lopera verrà restituita alla sua fruizione, in linea con gli obiettivi del PNISSI, tesi al perseguimento delluso sostenibile della risorsa idrica, superando un quindicennio di abbandono e disuso e contribuendo alla rinascita della Città di Siderno e di tutto il comprensorio, a tutti i livelli. (rrc)

Caulonia contro Metrocity RC per abbandono strade provinciali

Le Strade Provinciali 88, 89, 90 e 124, per un totale di 55 chilometri, versano in condizioni critiche, ma dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria c’è un grave «silenzio istituzionale». Per questo Caulonia alza la testa contro la Metrocity, dicendosi pronta a «denunciare lo stato di abbandono alle autorità competenti».

«È una situazione insostenibile e non più tollerabile», ha detto il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, ricordando come «abbiamo chiesto per ben quattro volte un incontro con il sindaco della Città Metropolitana, ma siamo stati completamente ignorati. Questo silenzio istituzionale è un affronto non solo alla nostra amministrazione, ma soprattutto ai cittadini che ogni giorno percorrono strade pericolose e dimenticate».

«Non ci fermeremo. È un dovere delle istituzioni garantire servizi essenziali e sicurezza ai cittadini. Non chiediamo favori, chiediamo rispetto e responsabilità», ha proseguito il primo cittadino.

Il Comune di Caulonia ha invitato, dunque, la Città Metropolitana a un immediato confronto e a un piano concreto di intervento. La sicurezza stradale non può essere rimandata. Il tempo dell’attesa è finito. (rrc)

Giornata mondiale vista, grande partecipazione all’iniziativa della UICI di Reggio

Ha registrato grande partecipazione l’iniziativa organizzata dalla Sezione Territoriale dellUnione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Calabria (UICI), in collaborazione con la Fondazione IAPB Italia Ets, in occasione della Giornata Mondiale della Vista.

Le iniziative si sono articolate in due giornate: mercoledì 8 ottobre si sono svolte, presso la sede territoriale UICI, le visite oculistiche gratuite rivolte alla cittadinanza, rese possibili grazie al gabinetto oculistico in dotazione e alla preziosa disponibilità dei medici specialisti di fiducia. Le prenotazioni hanno registrato unampia adesione e molti cittadini hanno potuto sottoporsi a uno screening visivo gratuito, confermando la crescente attenzione verso la prevenzione e la cura della vista.

Il giorno successivo, giovedì 9 ottobre, la celebrazione della Giornata Mondiale della Vista è proseguita con una conferenza stampa svoltasi nei locali della sede UICI di Reggio Calabria, alla presenza della Presidente della Sezione, Marino Francesca, della dott.ssa Tosato, delloculista Rosato Annamaria e della Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Reggio Calabria Stuppino Sabrina.

Durante lincontro, i relatori hanno sottolineato quanto sia fondamentale la prevenzione, soprattutto nelle scuole, dove controlli regolari possono consentire di individuare tempestivamente disturbi visivi nei bambini e nei ragazzi, spesso difficili da riconoscere senza unattenta osservazione.

È stata, inoltre, illustrata dalla dott.ssa Rosato la Carta della Salute dellOcchio, documento che raccoglie le principali indicazioni e buone pratiche per la tutela della vista, promuovendo una maggiore consapevolezza sullimportanza dei controlli periodici e dei comportamenti corretti per mantenere in salute gli occhi.

Nel corso della conferenza è stata valorizzata anche la preziosa attività del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Reggio Calabria, che collabora con le istituzioni scolastiche offrendo supporto tecnico-specialistico, strumenti didattici e formazione agli insegnanti, per garantire linclusione e il pieno sviluppo del potenziale educativo degli studenti con disabilità visiva.

Contemporaneamente, i ragazzi del Servizio Civile Universale hanno animato le vie principali della città distribuendo opuscoli informativi sulla prevenzione delle malattie oculari e sulla tutela della salute visiva, contribuendo così a diffondere il messaggio della campagna nazionale Prevenire è vivere”.

Spazio anche al mondo della scuola: una classe seconda dellIstituto Industriale Vallauri Panella” ha partecipato con entusiasmo alla conferenza, vivendo un momento di formazione e confronto sui temi della salute visiva, dellinclusione e della solidarietà. Gli studenti hanno mostrato grande attenzione e maturità, sottolineando come lincontro abbia permesso loro di comprendere quanto sia importante prendersi cura della propria vista e sostenere chi vive difficoltà visive.

La due giorni dedicata alla Giornata Mondiale della Vista si è conclusa con grande partecipazione e soddisfazione da parte dei cittadini, dei volontari e delle istituzioni coinvolte.

Liniziativa conferma limpegno costante della UICI di Reggio Calabria e della Fondazione IAPB Italia Onlus nel promuovere la cultura della prevenzione visiva e la tutela della salute degli occhi, attraverso campagne informative, collaborazioni con le scuole e servizi di assistenza e sensibilizzazione rivolti allintera comunità. (rrc)

Le iniziative solidali per l’Ospedale di Locri

di ARISTIDE BAVA – È stato definito un piccolo gesto ma che racchiude un grande significato. Si tratta della piantumazione di un Melograno nelle aiuole antistanti il Reparto di Oncologia Nole (Nuova Oncologia Locri Epizefiri) dellOspedale di Locri. Lo si è fatto nel corso di una programmata cerimonia alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Lions Club di Siderno che si è fatto promotore delliniziativa, guidati dalla Presidente Cinzia Lascala, alcuni esponenti della Associazione di volontariato Angela Serra, rappresentata da Francesca Verteramo e alcuni operatori dellOspedale di Locri, presente anche la direttrice del Reparto di Oncologia, Fabiola Rizzuto. La cerimonia di piantumazione è stata accompagnata dalla consegna allospedale di due carrozzine donate rispettivamente al reparto di Cardiologia e al reparto di Oncologia, rispettivamente dallazienda agricola Op Fruit e dalla azienda agricola Pizzata.

Liniziativa è stata attivata – ha precisato la Presidente del Club Lions, Cinzia Lascala – nel solco di una necessaria sensibilizzazione dellopinione pubblica considerato che lassociazione Lions ritiene che la salute e il benessere” sono crescenti bisogni per le comunità di tutto il mondo ed è, quindi, molto importante educare e supportare la comunità su questo tema. È stata, peraltro, scelta la pianta di melograno proprio perché nota per i suoi frutti salutari e ornamentali e ricca di proprietà nutritive. Significativo è stato lintervento della dott.ssa Fabiola Rizzuto che ha voluto evidenziare limportanza di questa vicinanza della comunità verso lOspedale di Locri rivendicando, peraltro, gli aspetti positivi della buona sanità che esiste, malgrado tutto, anche nel territorio della Locride. Francesca Verteramo, dal canto suo ha ricordato limportante lavoro fatto dallassociazione Angela Serra nei confronti del nuovo reparto di Oncologia dellOspedale, oggi decisamente dignitoso e forte di ottime professionalità. Allincontro era anche presente lassessore Domenica Bumbaca che ha portato i saluti del sindaco Giuseppe Fontana ed ha evidenziato limportante attività di volontariato che sta facendo il Lions Club sul territorio. Gli interventi sono stati conclusi da Cosimo Caccamo presidente di zona del Lions International che ha espresso il suo compiacimento per liniziativa. (ab)

REGGIO – Installato un defibrillatore al Tempietto

È stato installato, al Parco Urbano del Tempietto di Reggio Calabria, dalla Blu Corporation, un nuovo defibrillatore nel nome di Michele Viola, figlio dellindimenticato giudice Viola. Il 52enne, capo di gabinetto della questura di Taranto, è deceduto un anno e mezzo fa a seguito di incidente stradale in Puglia. La presenza di defibrillatori di pubblico accesso è uno dei principali rimedi contro la lotta alle morti improvvise che vede le statistiche arrivare a 60.000 decessi ogni anno.

 Alla consegna con i rappresentanti di Blu Corporation e dell’ ASD Michele Viola, erano presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco Giuseppe Falcomatà, con il consigliere comunale delegato allo Sport e Turismo, Giovanni Latella. A portare il saluto del questore Salvatore La Rosa, c’era Antonio Turi, vicario questore. Mentre per la solenne benedizione del nuovo dispositivo c’era Don Graziano Bonfitto, della parrocchia di Sant’Antonio.

«Ringrazio la Blu Corporation e l’Asd Michel Viola per questo atto d’amore – ha precisato il sindaco Falcomatà – all’interno di quello che è diventato uno dei luoghi del cuore di Reggio, uno spazio per tutti, di socialità per bambini e per famiglie, uno spazio per chi vuole fare sport, dove però mancava un elemento che potesse consentire di vivere questi momenti nella massima sicurezza».

«L’installazione di oggi – ha concluso – fa capire quanto questo posto sia entrato nel cuore dei reggini e noi abbiamo il dovere, preservando questo luogo, anche di preservare questo strumento qualora dovesse servire  per salvare una vita». (rrc)

Il vino L’eroico della cooperativa costa viola

di CATERINA RESTUCCIALa prima quindicina di settembre per la Cooperativa Agricola Terre della Costa Viola è già tempo di vendemmia.

Il sole estivo della calda Calabria, le brezze marine, il fiorire e il fruttare della bella stagione proprio in quello splendido affaccio sulla costa cosiddetta viola possono finalmente coronarsi della raccolta più bella: la vendemmia.

Una fascia di terra vasta, produttiva, resiliente quella di Bagnara e dei suoi dintorni che aveva già dimostrato una grande capacità di promozione e valorizzazione dei propri prodotti tipici locali.

Sono noti il pescespada, re del pescato bagnarese, ma anche il pane di Pellegrina, le ceramiche di Ceramida, i torroni natalizi e senza ombra di dubbio a sorprendere e far sognare ancora oggi è il vino.

L’annata 2024 aveva portato in tavola come primizia il rosso Petrachjana, grazie all’impegno costante e testardo degli uomini della Cooperativa Agricola Terre della Costa Viola, e di questa annata ancora oggi si può goderne con qualche bottiglia. 

Tuttavia quella ancor più sorprendente è il dorato dello zibibbo della costa viola, una produzione che è andata letteralmente a ruba, praticamente scoperta e depredata piacevolmente dai palati più fini, che ai pasti delicati hanno accostato proprio L’Eroico, la bottiglia essenziale ma narrativa di una coltura non solo resiliente, ma anche elegante e avvolgente.

Sono perle questi acini d’uva, sono frutto di amore puro di un’agricoltura appassionata, che non è semplice coltura, è carezza per la terra dei padri, di quegli antenati che hanno sino a noi tramandato la cultura dell’uva e del vino.

Lo zibibbo, uva fresca, gradita a tavola, dolce e corposa è ingrediente totale di uno dei vini più gradevoli dell’estate e non solo, ma anche delle occasioni importanti, dei banchetti ricchi con il vino dell’evento e della festa.

Dalle verifiche tecniche sulla produzione la cooperativa riporta un frutto integro, puro, sano più che mai. 

La sfida degli uomini eroici delle terre della Costa Viola, oggi associati in una cooperativa che tende sempre più a crescere, ha ottenuto gli esiti sperati. Si è potuto passare dalle piccole quantità di zibibbo per L’Eroico ad un importante aumento della produzione già evidente in tempo di prevendemmia.

Intanto gli eroici sulle alture e sugli stessi terrazzamenti affacciati sul mare programmano la vendemmia e la raccolta dell’uva scura per Petrachjana, facendo i conti anche le difficoltà geomorfologiche dell’area con vigneti privi di vere strade, raggiungibili da sentieri e percorsi collinari protetti da poderosi muri a secco. 

Nelle prospettive della  Cooperativa Agricola Terre della Costa Viola vi è anche quella di individuare al più presto anche terreni di coltura a vite su livelli pianeggianti e anche più facili da raggiungere.

Tra i progetti più ambiziosi si annovera, inoltre, la realizzazione di un ecomuseo della vite e dei terrazzamenti, un punto di testimonianza di una cultura enogastronomica calabrese, nel dettaglio di quella della Costa Viola, che possa tenere vivo ancora l’entusiasmo per la terra di Calabria e del suo popolo resiliente. (cr)

La medicina di genere per un sistema sanitario più equo ed efficace: l’incontro a Reggio

Promuovere la medicina di genere come strumento fondamentale per costruire un sistema sanitario più equo, efficace e personalizzato. È stato questo l’obiettivo della prima edizione del Congresso Nazionale “Incontri di Medicina di Genere sullo Stretto”, un evento di grande rilievo scientifico che ha visto la partecipazione delle massime cariche della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO), oltre a numerosi professionisti del territorio e studenti del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci” del percorso di studi in Biologia con curvatura biomedica.

L’iniziativa, fortemente voluta dai responsabili scientifici dellevento, la dottoressa Anna Rosaria Federico e il dottor Franco Lavalle, ha visto tra gli ospiti donore, il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Leoni e dal segretario Roberto Monaco, per la prima volta presenti in visita ufficiale a Reggio Calabria. A fare gli onori di casa, il presidente dellOrdine dei Medici reggino, Pasquale Veneziano, che ha espresso soddisfazione e orgoglio per la riuscita dellevento.

«Oggi è una giornata importante per la nostra città e per il nostro Ordine – ha detto Veneziano –. Ospitiamo lesecutivo della Federazione nazionale, con il presidente Anelli che ha segnato una svolta significativa nella storia della FNOMCeO, riuscendo a coagulare le istanze di tutti gli ordini provinciali, ottenendo risultati concreti come il riconoscimento legislativo dellatto medico la cui definizione era attesa dalla classe medica da tantissimo tempo».

Il congresso ha affrontato la medicina di genere in chiave multidisciplinare e trasversale, evidenziando limportanza di un approccio differenziato alla diagnosi e alla cura, basato non solo sul sesso biologico, ma anche sulle caratteristiche di genere.
La dottoressa Anna Rosaria Federico ha ribadito: «è, ormai chiaro, che uomini e donne reagiscono diversamente alle terapie. In passato, i farmaci venivano testati quasi esclusivamente su uomini, penalizzando le donne in termini di efficacia terapeutica. Da lì, è nata la medicina di genere, che oggi punta a una vera medicina personalizzata, centrata sulla singola persona».

Il segretario dellOrdine e Dirigente medico U.O.C. Terapia Intensiva e Anestesia, dottor Marco Tescione nel ricordare la presenza allevento degli ordini regionali, ha sottolineato lentusiasmo di tutti i professionisti alliniziativa, che tratta temi di grande attualità e rilevanza clinica: «il programma è stato pensato per approfondire come la biologia di genere incida sulla comparsa delle patologie e sulle strategie terapeutiche, con lobiettivo di fornire strumenti più aggiornati ai professionisti della salute».

Il presidente Filippo Anelli, nel suo intervento, ha rimarcato il ruolo centrale della medicina di genere nelle politiche sanitarie future: «non si tratta di una moda, ma di un passaggio obbligato verso la medicina del futuro. È una battaglia culturale che stiamo portando avanti da anni e che ha portato allapprovazione di una legge nazionale. Serve maggiore consapevolezza tra i medici, ma anche tra i cittadini».

Il Congresso ha rappresentato anche unopportunità formativa per gli studenti del Liceo Da Vinci”, futuri medici, ai quali è stato trasmesso il messaggio chiave dellintera giornata: una sanità giusta ed efficace passa necessariamente dalla conoscenza delle differenze biologiche e culturali tra uomini e donne.

Un primo passo importante, quello odierno, per rendere la medicina italiana sempre più attenta, inclusiva e scientificamente avanzata. (rrc)