La Giunta comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, ha reso noto che «per l’arena comunale è appena cominciata la riqualificazione, che ci porterà a donarla alla Città nei prossimi mesi».
POLISTENA (RC) – Alla Fondazione Tripodi presentato il libro di Zecchi su Pier Paolo Pasolini
“L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini. Stragi, Vaticano, Dc: quel che il poeta sapeva e perché fu ucciso”, è il titolo del libro di Simona Zecchi, presentato nella sala della Comunità Luigi Monti, grazie all’impegno della Fondazione Girolamo Tripodi fra il grande interesse di chi ha partecipato all’incontro.
La presentazione è stata aperta dal giornalista Rai Michele Carlino, moderatore dell’incontro, che ha ricordato l’importanza di Pier Paolo Pasolini, la sua capacità poliedrica di intellettuale a tutto tondo sempre vicino al mondo del sottoproletariato e degli ultimi. Pasolini negli anni ’70 ha rappresentato, forse, l’elemento culturalmente più avanzato, capace di mettere in crisi con il suo lavoro un sistema di potere che lui contrastava a viso aperto e che lo ha eliminato perché lo ha considerato pericoloso per la sua stabilità.
Subito dopo ha portato i saluti Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che ha ringraziato i relatori e i numerosi partecipanti per aver accolto l’invito della Fondazione.
Tripodi ha ricordato i vari momenti della rassegna culturale “Senza Memoria non c’è Futuro” che la Fondazione sta portando avanti (tra i quali l’incontro con Claudia Pinelli, figlia di Pino, e la proiezione del Docufilm “Pino, Vita accidentale di un anarchico” che si è svolto a Polistena il 14.01.2023; la proiezione del docufilm “Non è un caso, Moro” avvenuta il 25 marzo 2023 con la partecipazione del regista Tommaso Minniti; la presentazione del libro “Ustica & Bologna. Attacco all’Italia” di Paolo Cucchiarelli avvenuta il 23 settembre 2023 e il libro “L’estate del golpe – 1973, l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico” (Chiarelettere) di Stefania Limiti presentato il 28 ottobre 2023) che danno il senso di un progetto organico di approfondimento e riflessione su un tragico periodo che ha contrassegnato e, talvolta condizionato pesantemente e negativamente, la libertà e la democrazia nel nostro paese.
La tragedia dell’omicidio crudele e tribale di Pier Paolo Pasolini si inserisce pienamente nel quadro di quegli eventi, a partire dalla strage di Piazza Fontana. Simona Zecchi con il suo libro ha il grande pregio di fare definitivamente piazza pulita, con documenti e fatti inoppugnabili, del tentativo durato oltre quarant’anni di rappresentare l’omicidio di Pasolini come un omicidio a sfondo omosessuale per restituirci il reale movente, che è legato al ruolo di Pasolini e alla sua inchiesta su Piazza Fontana e sulle altre stragi che avevano insanguinato l’Italia dal 1969 al 1974: Pasolini era un personaggio scomodo che sapeva e, proprio per questo, doveva essere fatto tacere.
È poi intervenuto Giuseppe Auddino (Insegnante – già senatore della Repubblica) che ha sottolineato come sia necessario «che un libro del genere venga presentato nelle scuole per far conoscere ai ragazzi la vicenda di Pasolini perché sono ancora troppi quelli che non sanno e non conoscono. In Italia abbiamo una democrazia incompiuta proprio perché le verità sono state negate e solo grazie al lavoro meritorio di giornalisti e scrittori come Simona Zecchi noi cittadini siamo in grado di raggiungere sprazzi di conoscenza che altrimenti ci vengono negati e che sono invece fondamentali per lo sviluppo della vita democratica».
Ha preso poi la parola Simona Zecchi che ha ringraziato per l’accoglienza. «Nel mio viaggio lungo oltre 10 anni di questa inchiesta, nella quale ho pubblicato prima “Pasolini, Massacro di un poeta”, sono finita anche in Calabria dove negli anni ’70 si era svolto il processo per la strage di Piazza Fontana con diversi imputati di varia provenienza: tra questi c’era anche il capo del controspionaggio del Sid Maletti che ho intervistato e mi ha confermato la pericolosità, secondo un certo Stato, che rappresentava Pasolini per le denunce che faceva. Affrontare il caso Pasolini, che è un caso ancora aperto e, infatti, è stato indagato anche dalla Commissione Antimafia nella scorsa legislatura, rappresenta un modo per immergersi nello spaccato dei segreti italiani. Pasolini è il caso più aperto per antonomasia perché, oltre il processo, e le quattro indagini aperte e chiuse tra il 1985 e il 2015, nonostante ci sia stato un solo procedimento terminato nel 1979 con la condanna di Giuseppe Pelosi, ancora oggi rimane il cono d’ombra che nasconde gli autori dell’omicidio. L’inchiesta è aperta anche perché il concorso con ignoti del responsabile “ufficiale” dell’omicidio, che ha avuto l’avvocato pagato dalla Dc, è rimasto una falla aperta che non è stata mai chiusa. Per me questa inchiesta, lo scoprire il chi, il come e il perché è un po’ come togliere un mattone fradicio da una costruzione, come se togliendo questo mattone riguardante Pasolini venisse giù tutto, perché Pasolini aveva capito che si doveva indagare in una certa direzione e stimolava i giornalisti ad approfondire determinati ambiti».
Simona Zecchi ha poi parlato della corrispondenza, ritrovata e pubblicata nel libro, tra Giovanni Ventura e Pier Paolo Pasolini, della vicenda del furto delle bobine delle scene finali dell’ultimo film di Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma” avvenuto nell’agosto 1975 che lo scrittore voleva ritrovare e che sono state l’esca per il suo assassinio, ha evidenziato le analogie e i collegamenti esistenti tra il caso Pasolini e il caso Moro, fatti tragici avvenuti a distanza di due anni e mezzo l’uno dall’altro e rimasti entrambi avvolti nel segreto. Inoltre, la scrittrice ha fatto proiettare alcune foto del corpo martoriato di Pasolini e della scena del delitto all’idroscalo di Ostia che dimostrano in maniera inequivocabile come sul posto quella notte si trovassero più persone e più mezzi mobili (autovetture e motociclette), ricostruendo le varie fasi dell’assassinio ed anche evidenziando le armi che sono state utilizzate e che sono leggibili sul corpo di Pasolini, ma non sono mai state ritrovate. Simona Zecchi ha espresso un grande rammarico per il fatto che a suo parere la magistratura aveva tutti gli elementi per proseguire nelle indagini, ma, evidentemente per ragioni politiche, non ha voluto andare avanti per fare luce sull’omicidio, perché ciò avrebbe significato chiamare in causa le espressioni del potere costituito.
La Fondazione ringrazia i relatori e i numerosissimi cittadini che hanno partecipato a questo bellissimo momento di confronto e di approfondimento sulla vicenda tragica e drammatica di Pier Paolo Pasolini che ha segnato profondamente la vita del nostro paese e ha cambiato, chiaramente in negativo, il destino dell’Italia.
La Rassegna “Senza Memoria non c’è Futuro” proseguirà nel prossimo futuro con altri momenti importanti di incontro e di iniziativa. (rrc)
CAULONIA (RC) – Incontro fra amministrazione comunale e il vescovo Oliva
Incontro cordiale fra l’amministrazione comunale di Caulonia e mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace.
«Questo incontro è il segno tangibile della Sua vicinanza alla Comunità di Caulonia, che noi oggi ci onoriamo di rappresentare. La ringraziamo per la sua presenza in questa sede e per tutto quello che ha fatto e continua a fare per Caulonia e i suoi cittadini. Facciamo tesoro delle Sue parole di pace e riconciliazione e dell’invito a camminare insieme per il bene comune». È quanto ha affermato il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, nel corso dell’incontro tenuto sabato pomeriggio nella Biblioteca comunale alla presenza dei consiglieri Comunali.
«La ringraziamo per le sue parole e per la vicinanza ai cittadini che sta incontrando nel corso della visita pastorale. Ringraziamo i parroci, in particolare don Donato Ameduri e don Lorenzo Spurio, che sono una guida costante per la nostra comunità», ha aggiunto il sindaco Cagluso che ha rappresentato a mons. Oliva anche i numerosi progetti portati a compimento dall’amministrazione in questi mesi e quelli in corso d’opera su tutto il territorio di Caulonia: «Il nostro impegno è incessante, sia per le difficoltà a gestire un comune in dissesto, sia perché ci sono occasioni che non possiamo lasciarci sfuggire per imprimere una svolta decisiva al presente e al futuro di Caulonia, che ha un territorio vasto e complesso che è una ricchezza da valorizzare, come lei, mons. Oliva ha ben sottolineato, definendo Caulonia un paese arlecchinato, ovvero esteso ed eterogeneo. Riteniamo importante continuare nel confronto democratico con l’interno consiglio comunale, cercando soluzioni condivise, nel solco del confronto democratico che, del resto, appartiene storicamente alla cultura di questo Paese».
«Caulonia è una comunità ricca di tante risorse, con una storia e una cultura importante, ha delle bellissime tradizioni e un patrimonio religioso che stiamo recuperando attraverso fondi del Pnrr, e puntiamo a creare una comunità sempre più unita a livello parrocchiale. È un “paese arlecchinato”, per via delle sue eterogenee differenze che rappresentano un valore aggiunto che va valorizzato. È importante che l’amministrazione sia unita e si dialoghi per portare avanti le istanze di tutta la comunità e per il bene dei cittadini», ha sottolineato mons. Oliva, che ha evidenziato le tante realtà produttive che ha già visitato, mentre si appresta ad incontrare tutte le comunità di Caulonia.
«Caulonia ha un territorio vasto e molto articolato, con delle peculiarità che rappresentano una ricchezza da valorizzare. È importante che le istituzioni lavorino in sinergia e con in costante dialogo», ha aggiunto il vescovo che ha ricordato l’impegno della Chiesa nella tutela del patrimonio di culto presente sul territorio, dove insistono 3 progetti, sul totale di 7, che attingono investimenti dai fondi del Pnrr, a dimostrazione dell’impegno della Diocesi su Caulonia, destinati, nello specifico ad interventi presso la Chiesa Immacolata concezione Maria Santissima delle Anime del Purgatorio, la Chiesa Santa Maria del Rosario e l’Eremo di Sant’Ilarione, ricordando, altresì, la presenza di altre splendidi luoghi di culto, compreso il Piccolo Eremo delle Querce, divenuto un punto di riferimento di fede e di arte cristiana, nonché luogo di spiritualità e ospitalità.
Il momento istituzionale è stato arricchito dagli interventi degli assessori e dei consiglieri comunali presenti, che hanno ringraziato Mons. Francesco Oliva per l’attenzione che rivolge alla comunità di Caulonia.
Al termine dell’incontro il sindaco a nome dell’intera amministrazione ha consegnato a S.E. il vescovo Francesco Oliva un cesto con prodotti locali e una pergamena in ricordo della visita istituzionale. (rrc)
SIDERNO (RC) – Venerdì si presenta il libro “La fortuna del Greco”
Venerdì 9 febbraio, a Siderno, alle 18, nella Mondadori Bookstore, sarà presentato il libro La fortuna del Greco di Vincenzo Reale ed edito da Rubbettino.
Dialogano con l’autore Luigi Franco, direttore editoriale di Rubbettino e Maria Teresa D’Agostino, giornalista.
Antonio il Greco viene da Carafa Nuova, oggi una città fantasma sull’Aspromonte. Da quando è arrivato tutti parlano della sua fortuna: è sopravvissuto alla fame, al bombardamento di Napoli, allo scontro tra una truppa Alleata e un manipolo di tedeschi in fuga durante l’ultima Guerra, a una caduta di sette metri sul Monte San Pietro, a una faida sanguinosa e alle follie di suo cugino, Antonio il Tòzzolo. Alla fortuna del Greco, però, sembra mancare qualcosa.
Qualcosa di essenziale. Forse è ciò che ha nascosto ottant’anni prima in montagna e che, ormai al crepuscolo, decide di andare a riprendersi. Forse sono tutte quelle vite che ha visto spezzarsi nel tempo. Forse, a mancare, è proprio il tempo. Ultimo testimone di un passato straordinario e favoloso, ricco di spiriti, briganti e magia, per quasi cento anni Antonio il Greco guarda il mondo attorno a sé cambiare. Ma resiste a tutto, anche ai lutti più dolorosi, pur di riuscire in un suo unico, grande intento. (rrc)
REGGIO CALABRIA – Presentato il calendario delle attività del Cai Aspromonte
Presentato il calendario attività 2024 della sezione Cai Aspromonte di Reggio Calabria. Dopo i saluti istituzionali, dei due direttori dei dipartimenti di ingegneria, per il Diceam prof. Giovanni Leonardi e il prof. Claudio De Capua per il Diies, la presidente Augusta Piredda ha invitato a parlare il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte Francesco Malara.
Nel suo intervento il sindaco Malara, ha ricordato la proficua collaborazione intrapresa nel 2023 con il Cai e Cnr che ha portato alla qualificazione della stazione di terapia forestale “La faggeta del benessere” presso Gambarie. Si è inoltre augurato, che con l’ufficializzazione dell’apertura del rifugio “Virdia” in concessione alla Sezione Cai Aspromonte, si possano intensificare i rapporti di collaborazione tra i due enti per futuri progetti che possano far diventare il comprensorio di Gambarie punto di riferimento non solo turistico-culturale ma anche laboratorio outdoor per scuola università e centri di ricerca.
Il programma ha visto relazionare la presidente della commissione regionale Tam (Tutela ambiente montano) Mara Papa, che ha illustrato il bidecalogo, documento che riassume, in venti punti, le regole che ogni socio Cai si impegna a rispettare in tema di tutela ambientale e di comportamenti etici durante le attività in montagna.
Il professore Domenico Gattuso ha invece presentato l’ambizioso e bellissimo lavoro sul quale sta lavorando da qualche anno, «Una rete di cammini e sentieri per un turismo equo-sostenibile in Calabria». Ha chiuso la prima parte dei lavori Valentino Santagati artista, musicista e ricercatore in campo musicale, ma con una spiccata sensibilità verso temi ambientali, con l’appello alle istituzioni di uno stop all’installazione di ulteriori pale eoliche in Calabria se non dopo un coinvolgimento tutti gli stakeholder.
A seguire, Daniela Scuncia e Gianni Posillipo responsabili del settore conferenze hanno presentato i protagonisti del programma 2024 che quest’anno prevedono una preponderante presenza di giovani ricercatori e professionisti calabresi, esperti in temi ambientali e culturali. L’obiettivo è duplice: occasione di formazione e divulgazione per i soci ma aperto a tutta la cittadinanza e nello stesso valorizzare le tante eccellenze presenti nella nostra regione. Dopo il brillante intermezzo del Coro diretto dal maestro Luigi Miriello e fiore all’occhiello della Sezione Cai Aspromonte, I responsabili delle discipline sezionali hanno presentato le attività future previste nel calendario 2024. (rrc)
REGGIO CALABRIA – Chiude con successo il progetto Noa
Venerdì 2 febbraio si è chiuso il progetto Noa (Never you own alone-Mai più solo). Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria, si è concluso con l’evento di sensibilizzazione e formazione al volontariato “A scuola di solidarietà: Educazione alla cittadinanza attiva per i giovani delle scuole calabresi” rivolto agli studenti dell’Istituto tecnico statale economico Raffaele Piria – Ferraris/da Empoli.
Il seminario formativo ha visto la partecipazione del presidente Emmanuela Perri, dell’avv. Maurizio Fiorenza (nonché comandante della pattuglia nazionale di Protezione civile Lions dell’Ipf), della dott.ssa Zsuzsanna Turtsanyi (assistente sociale) e del dott. Filippo Ripepi (psicologo) che hanno approfondito, attraverso la partecipazione attiva degli studenti, temi di rilevanza sociale tra cui il mondo del volontariato e le caratteristiche del terzo settore, la cittadinanza attiva, la protezione civile, e l’importante ruolo svolto dall’unità di strada e dai suoi operatori. Inoltre, si è parlato del progetto Noa e di tutte quelle che sono le attività giornaliere che l’Istituto Per la Famiglia Odv porta avanti attraverso i suoi volontari.
«Si ringrazia – è scritto in una nota – il dirigente scolastico avv. Anna Rita Galletta e la prof.ssa Patrizia Praticò per l’opportunità preziosa che è stata concessa di poter condividere con i giovani il valore e l’importanza del volontariato. La sinergia e collaborazione tra l’Ipf Odv e l’Ite Piria hanno reso possibile la realizzazione di un momento formativo significativo e stimolante. Tale sinergia diventa fondamentale per costruire un legame solido tra mondo associativo e realtà educativa, permettendo agli studenti di accedere a opportunità di crescita personale e di comprendere appieno il loro ruolo nella costruzione di una società più inclusiva. La profonda interazione con gli studenti si è quindi rivelata un’esperienza altamente arricchente, auspicando che le riflessioni avviate nel corso del seminario possano fungere da catalizzatore per la formazione di cittadini consapevoli e attivamente impegnati nel tessuto della solidarietà».
L’associazione di volontariato composta da 450 sezioni su tutto il territorio nazionale operanti da oltre 30 anni, afferente al Sistema Acu fondato dal missionario cristiano Gilberto Perri, conferma il suo ruolo di forza motrice nel terzo settore, promuovendo iniziative virtuose volte a eliminare ogni manifestazione di povertà, e si distingue per la sua rilevanza sociale e umanitaria, e guarda con fiducia al futuro, sicuro che l’entusiasmo e la dedizione degli studenti coinvolti contribuiranno a promuovere un impegno sempre più profondo nel volontariato e nella solidarietà sociale basato sui principi cristiani.
Finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, della Regione Calabria, il Progetto Noa (Never you own alone-Mai più solo) ha visto nei mesi la realizzazione di numerose iniziative tra cui spiccano attività di formazione e sensibilizzazione dei giovani nelle scuole, la promozione del volontariato, la creazione delle “Giornate della Bontà” con raccolte mensili di beni di prima necessità, e l’attivazione dell'”Unità di Strada” per la creazione di una rete tra le persone senza dimora e le risorse del territorio. Il progetto ha altresì supportato attivamente le famiglie attraverso servizi a 360 gradi, con consegne a domicilio di beni essenziali e supporto nel disbrigo pratiche, consulenze fiscali e legali. Il Progetto Noa ha quindi rappresentato un impegno tangibile dell’Istituto Per la famiglia nel promuovere il benessere sociale e affrontare le sfide locali con iniziative concrete e solidali dando una risposta concreta, perseguendo i valori cristiani di giustizia, amore e altruismo, a tutte le tipologie di bisognosi presenti nel territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria che sempre di più versano in una condizione di grave indigenza e che spesso si ritrovano soli ad affrontare problemi quotidiani. (rrc)
REGGIO CALABRIA – Forza Italia giovani ha un nuovo coordinatore: è Giuseppe Camera
Forza Italia giovani Reggio Calabria si riorganizza. La scelta del nuovo coordinatore ricade su Giuseppe Camera, 26 anni, avvocato reggino.
Già vice coordinatore vicario del movimento giovanile, ancor prima rappresentante degli studenti dell’ Università Mediterranea, Camera milita da anni nel partito Forza Italia giovani, promuovendo con entusiasmo e voglia di crescere tutte le iniziative organizzate dal movimento giovanile.
Entusiasta per la nuova nomina il suo precedessore, Federico Milia, da pochi mesi alla guida del coordinamento giovanile regionale del partito forzista: «Non potrei essere più felice di così: dopo 7 anni di lavoro alla guida del coordinamento cittadino di Fi, che ormai è parte integrante della mia vita, lasciare il timone a Giuseppe, che ha costruito insieme a me questo meraviglioso gruppo, significa avere la certezza di lasciare la nave in mani esperte e sicure. In questi anni, anche grazie alla sua abnegazione, abbiamo raggiunto risultati straordinari: abbiamo ancora tanta strada da fare, sarò al suo fianco per percorrerla assieme».
Il nuovo coordinatore Giuseppe Camera non nasconde l’emozione per il nuovo incarico «Desidero esprimere la mia profonda gratitudine nei confronti dell’amico Federico Milia e dell’on.le Francesco Cannizzaro per la fiducia riposta. È per me motivo di orgoglio e grande soddisfazione, quale coordinatore di Fig Reggio Calabria, proseguire lo straordinario lavoro portato avanti fin qui da Federico e tutti i ragazzi del movimento: un movimento che ad oggi, per numeri ed attivismo, rappresenta senza dubbio un unicum nell’ambito della politica giovanile. Forti dell’esperienza di questo fantastico percorso, sono convinto che l’entusiasmo che ci ha animato in questi anni sarà ancora il motore per affrontare le sfide future della nostra città» conclude Camera. (rrc)
A Reggio la mostra sul Giudice Rosario Livatino si chiude con oltre 750 studenti in visita
«Un’esperienza che ci incoraggia a ricercare nuove dimensioni di promozione del volontariato», l’ha definita il presidente del Csv Due Mari, Giuseppe Bognoni, la mostra Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino chiusasi a Reggio Calabria e che ha visto, tra i quasi mille visitatori, oltre 750 studenti.
«Abbiamo visto esaudirsi l’auspicio di rendere protagonisti i giovani – ha spiegato –. Abbiamo anche raccolto la sfida di sensibilizzare sui valori del volontariato attraverso la storia del giudice Rosario Livatino che ha coraggiosamente praticato la Legalità e la Fede con grande umiltà e abnegazione. Un’esperienza che ci incoraggia a proseguire nella ricerca di nuove modalità di promozione del volontariato nel segno della cultura, dell’arte, della memoria. Nuove dimensioni di incontro e coinvolgimento delle persone. Nuove esperienze che muovano qualcosa dentro, generando valore e impegno per il bene comune».
L’esposizione, ospitata nella Sala Boccioni di Palazzo Alvaro, è stata promossa dal Csv dei Due Mari di Reggio Calabria, con il patrocinio della Città Metropolitana e dall’arcidiocesi Reggio-Bova.
Si tratta della prima iniziativa del 2024 dell’area Promozione del Csv dei Due Mari che ha allestito la mostra anche a Polistena e a Melito Porto Salvo, prima della tappa a Reggio appena conclusasi. Curata da Libera Associazione Forense, Centro Studi Rosario Livatino, Centro Culturale Il Sentiero di Palermo e promossa da Meeting Mostre, l’esposizione ha raccontato attraverso dei pannelli con foto e documenti la vita, l’impegno nella magistratura, la fede del giudice agrigentino Rosario Livatino, assassinato dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato nel 2021.
Sono state cinque le scuole secondarie di secondo grado di Reggio Calabria che hanno risposto all’appello. Hanno visitato la mostra un gruppo di classi del liceo scientifico Leonardo Da Vinci, del liceo classico Tommaso Campanella, dell’istituto tecnico tecnologico Panella Vallauri, dell’istituto tecnico economico Raffaele Piria e dell’istituto d’istruzione superiore Boccioni-Fermi (nella delegazione anche il corso serale).
A visitare la mostra anche gli ospiti della comunità terapeutica Archè del Cereso (Centro reggino di solidarietà), accompagnati dagli operatori e dai ragazzi del servizio civile.
«Ci siamo incontrati per condividere le esperienze che abbiamo vissuto nel ruolo di guide della mostra – hanno raccontato le 14 guide volontarie –. Accompagnando i visitatori abbiamo sentito di dare un contributo a mettere in luce un pezzo della storia d’Italia attraverso la vita di un uomo e di un giudice che ha sacrificato il bene supremo della vita per la giustizia. Una storia che anche in noi ha destato sentimenti di grande intensità».
«La Fede ha permeato certamente la vita di Rosario Livatino – hanno concluso – ma abbiamo saputo distinguere anche virtù come l’integrità e la dedizione che sono dell’uomo onesto che sceglie il bene. Toccanti le lettere di uno dei mandanti Salvatore Calafato e di uno degli esecutori, Domenico Pace e il gesto coraggioso del testimone oculare Piero Nava. In occasione di questo momento conclusivo di condivisione, la nostra partecipazione è stata ancora più corale. Abbiamo percepito che il nostro servizio è stato concretamente orientato all’impegno civile e al bene comune».
Non solo la mostra ma anche di eventi collaterali sempre a palazzo Alvaro, nella sala conferenza Perri. Il seminario sui Beni confiscati è stato condotto da Deborah D’Aguì dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che sottolineato: «Registriamo interesse sulla tematica specie con riferimento agli strumenti per accedere ai finanziamenti atti a garantire l’effettivo riutilizzo dei beni confiscati. Condivisa e forte l’esigenza di formazione e informazione su quelle che sono le opportunità, a livello nazionale e locale, che la normativa prevede per fruire e rendere fruibile al meglio un bene confiscato».
Dopo il seminario l’incontro Fede e Giustizia in Rosario Livatino. Una unità inscindibile, moderato da Roberto Romolo, del Centro di Solidarietà Marvelli Odv.
Sono intervenuti Antonino Foti, giudice del tribunale Reggio Calabria, e Roberta Masotto, avvocata, curatrice della mostra e componente del direttivo nazionale Laf che ha raccontato: «L’avvocato Guido Facciolo, dopo avere letto un articolo nel settembre del 2019, rimanendo colpito dalla storia di Rosario Livatino, ha proposto all’associazione di allestire questa mostra itinerante. Abbiamo accolto subito l’idea. L’esposizione sta girando l’Italia riscuotendo molto interesse. Già allestita in oltre settanta città, è già oggetto di molte altre richieste. Siamo davvero contenti». (rrc)
LOCRI (RC) – Due studenti del Zaleuco vincono il “Concorso letterario Patrizia Pelle”
Due studenti del Liceo Zaleuco, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino di Locri trascinano la scuola alla vittoria del “Concorso letterario Patrizia Pelle”.
Alla seconda edizione del concorso letterario, organizzato dalla sezione di Siderno della Federazione italiana donne arti professioni affari (Fidapa), hanno vinto gli allievi Marco Volpe, della classe V B, e Federica Pitone, della classe III A. La premiazione ha avuto luogo domenica 28 gennaio, presso la sala consiliare del Comune di Siderno.
L’evento è stato aperto dai saluti di Silvana Ferraro, presidente della Fidapa di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, sindaco della città di Siderno, l’avv. Carmela Neri, presidente Ordine avvocati di Locri, l’avv. Antonino Lacopo, presidente Camera Civile “Tommaso Giusti” di Locri.
A seguire il ricordo della compianta Patrizia Pelle, presidente del Distretto Sud – Ovest della Fidapa, nonché socia onoraria della Fidapa di Siderno, affermato avvocato cassazionista e componente della Camera civile di Locri, da parte dell’avv. Antonella Vizzari, e da Martino Recupero, poeta dialettale.
Si è proceduto, poi, alla premiazione dei ragazzi, presente la dirigente dello Zaleuco e la docente, che li ha seguiti nel percorso, prof.ssa Rossella Fontana. Il tema, per le scuole secondarie di secondo grado è stato il seguente: “La parità di genere si fonda essenzialmente sul principio dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani, ma, ancora oggi, purtroppo, è caratterizzata da una differenza di natura tra uomo e donna che, tante volte, giustifica una diversità di trattamento nella vita personale e professionale. La Commissione Europea, nella comunicazione relativa alla strategia per la parità di genere 2020 – 2025, ha sottolineato che, finora, nessuno Stato membro ha realizzato la parità di genere tra uomini e donne: i progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni; nelle posizioni dirigenziali e nella partecipazione alla vita politica e istituzionale. Quali strategie occorrono per il futuro, anche in considerazione del Goal 5 dell’Agenda 2030, che si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza verso le donne di tutte le età, e punta alla parità delle donne nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali, tecnologiche e politiche?”.
La giuria, composta, oltre che da Silvana Ferraro, da Maria Caterina Mammola, socia, poetessa e scrittrice, da Anna Maria Ferraro Macrì, socia consigliera, da Maria Concetta Ardesia, segretaria, e da Cinzia Lascala, ex Presidente Fidapa, ha accuratamente vagliato i lavori, per poi arrivare a scegliere i vincitori.
Il testo di Marco Volpe, dal titolo “Non è stato il peccato originale”, affronta la tematica del concorso, attraverso il punto di vista sia maschile che femminile. E’ una disamina del senso di amore assoluto della donna per l’uomo, della sua totalitaria dedizione. Di contra, la posizione maschile, che vede nella sua lei un essere fragile, un giocattolo schiacciato.
Il racconto di Federica Pitone, intitolato “Schiaffi sulla pelle”, è la storia di una donna che subisce violenza dal marito, e che cerca di nascondere la terribile verità alla figlia che, alla fine, sarà la sua ancora di salvezza, ed insieme troveranno la strada verso la libertà.
Un ottimo risultato, per il Liceo Zaleuco, che continua a confermarsi come scuola educante e formativa, mettendo insieme trasmissione della cultura e vissuto sociale. (rrc)
ROSARNO – LA PRECISAZIONE / Il sindaco Cutrì: «I poveri avranno di più»
di PASQUALE CUTRI’ – A chiarimento di quanto letto sulla Gazzetta del Sud del 30.01.2024 e del 01.02.2024 si precisa che: sin dal 2018, il Comune di Rosarno, appena subentrato quale Capofila a Gioia Tauro dell’Ats, ha individua-to un esperto per l’incarico professionale, per supporto e rendicontazione del Pon Inclusione.
Sempre la stessa Amministrazione, nel 2020, a seguito di un avviso pubblico, ha affiancato al già nutrito gruppo di operatori, a tempo pieno, un esperto senior “rendicontatore”.
A seguire, sia la Commissione Prefettizia che la Commissione Straordinaria, nel solco degli importanti risultati raggiunti dal Comune Capofila, ha riconfermato l’esigenza della figura dell’esperto rendicontato-re, attraverso avvisi pubblici. La Conferenza dei sindaci del 24.05.2022 e del 21.09.2023, prima del no-stro insediamento, ha approvato la programmazione del Fondo povertà, compresa la figura dell’esperto senior.
Il compenso dell’esperto è pagato con fondi totalmente ministeriali e non comunali ed è determinato se-condo direttive ministeriali (euro 634,00 al giorno lorde e per un massimo di 10 gg al mese).
Questa Amministrazione ha solo confermato quello che tutti i sindaci in precedenza avevano approvato anche in considerazione che in caso di annullamento i poveri di tutto l’ambito avrebbero perso la somma euro 1.195.472,00.
L’annullamento di questo avviso perché privo di approvazione programmatica dell’intero fondo, vorreb-be dire l’annullamento di tutti gli altri avvisi con conseguente perdita dei servizi per i poveri. La conferenza dei sindaci è stata già concordata e fissata per il 08.02.2024. (pc)
(Pasquale Cutrì è sindaco di Rosarno)







