BOVA MARINA (RC) – Approvato il Documento unico di programmazione

Con delibera di Giunta è stato approvato con voto unanime, il documento unico di programmazione (Dup) per il triennio 2024-2026 comprensivo del programma triennale e del piano annuale degli interventi sui lavori pubblici, del piano delle alienazioni e valorizzare degli immobili e dei terreni comunali, del programma relativo alle forniture ed ai servizi essenziali ai cittadini unitamente al piano dei fabbisogni del personale e della riqualificazione e revisione della spesa coordinati dall’assessore e architetto Elvira Tuscano.

Lo stesso assessore ha espresso «viva soddisfazione per il lavoro svolto dagli uffici che presenta importanti novità e mette l’Amministrazione comunale in condizione favorevole per essere tempestivamente operativa nella gestione del complesso delle opere finanziate».

Nella stessa seduta è stato approvato lo schema di bilancio di previsione finanziaria per il triennio 2024-2026 da sottoporre al consiglio comunale entro l’anno corrente proposto e coordinato dall’assessore al Bilancio, avvocato Panzera nonché vice sindaco che «rispetta pienamente gli equilibri di bilancio unitamente agli obblighi del pareggio e alle obligazioni derivanti dal piano di riequilibrio in attesa della decisione prossima della Corte dei Conti e segna una netta inversione di tendenza rispetto agli obiettivi perseguiti con impegno e coerenza da questa Amministrazione comunale in ordine all’aumento delle entrate non solo extra-tributarie e al controllo e riduzione della spesa corrente e del personale che tengono ingessati i bilanci ed ostacolano il pieno dispiegarsi dell’azione amministrativa incidendo negativamente sulla qualità ed efficienza dei servizi essenziali cui i cittadini contribuenti hanno diritto».

Particolare attenzione viene prestata alla tutela e cura degli immobili e del patrimonio del Comune, all’efficienza e miglioramento dei servizi pubblici (idrico, rifiuti, illuminazione, scolastico etc), alla viabilità e alla depurazione, al verde pubblico e al decoro urbano, ai beni culturali, ambientali e turistici, alla tutela, qualificazione delle aree cimiteriali e relativi servizi, valorizzazione e sicurezza del territorio anche tramite un sistema efficiente di ideosorveglianza, al contrasto agli abusi e trasgressioni di varia natura, al recupero dell’evasione e dell’elusione che sono una pratica consolidatasi nel tempo e tollerata anche sotto le prolungate gestioni commissariali.

«Un bilancio improntato a maggiore rigore che, inevitabilmente, comporta sacrifici e limiti di spesa ma, che risulta necessario per garantire, attraverso una gestione di qualità della cosa pubblica, una prospettiva di sviluppo, a lungo termine, alla comunità di Bova Marina guidata, purtroppo, per lunghi periodi in totale assenza di lungimiranza» – conclude il vice sindaco Giovanni Panzera. (rrc)

Il prefetto di RC Clara Vaccaro in visita istituzionale alla Mediterranea

Il Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, si è recata in visita istituzionale presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. La Dott.ssa Clara Vaccaro si è intrattenuta con il Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, ed il direttore generale Dott. Antonio Romeo.

Il Rettore ha espresso al Prefetto, in nome dell’intera Comunità Accademica della Mediterranea, gratitudine per l’incontro odierno ed i migliori auguri di buon lavoro per il prestigioso ma importante e gravoso incarico. (rrc)

SALINE JONICHE (RC) – Si presenta il progetto “Monte Vivo”

Sabato 2 dicembre, a Saline Joniche, alle 10, all’Istituto Comprensivo “Montebello J. – Motta S. G.”, sarà presentato il progetto Monte Vivo – Montebello Vivo nella Legalità.

L’incontro, aperto alla cittadinanza, consentirà il coinvolgimento attivo della comunità locale nel progetto di riutilizzo per finalità sociali di un bene confiscato.

All’evento interverranno: il sindaco di Montebello Jonico, Maria Foti; il dirigente dell’IC Montebello J. – Motta S. G., Margherita Sergi; il coordinatore dell’associazione “Emmanuel E.T.S.”, Daniele Ferrocino; il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro; il presidente della sezione misure di prevenzione e Corte d’Assise del Tribunale di Reggio Calabria, Natina Pratticò; il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri; il dirigente dell’Anbsc di Reggio Calabria, Giuliana Cosentino; il consigliere regionale Giuseppe Gelardi; il garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli; il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia; il vicario generale della Diocesi Reggio Calabria-Bova, Monsignor Pasqualino Catanese; il presidente del Consorzio Macramè, Gianni Pensabene; il presidente di Calabria Crea, Roberto Gatto; il portavoce del Forum del Terzo Settore, Pasquale Neri; amministratore giudiziario e consulente dell’associazione “Emmanuel E.T.S.”, Rocco Egiziano. Modererà l’evento il giornalista Consolato Minniti.

La proposta progettuale presentata dall’Associazione Comunità Emmanuel E.T.S., partendo dall’analisi territoriale e dall’individuazione dei bisogni, ha proposto come obiettivo generale un aumentato benessere e una più compiuta coesione della comunità locale.

A tal fine ci si è proposti di operare sia attraverso riduzione delle problematiche connesse ai comportamenti di dipendenza patologica nel territorio con interventi di prevenzione e trattamento, sia attraverso interventi di socializzazione promozione del benessere nella popolazione stimolando la conoscenza e l’adozione di stili di vita e modelli di comportamento orientati alla valorizzazione delle risorse disponibili e improntati al rispetto del bene comune.

L’utilizzo del bene assegnato, confiscato in via definitiva il 18 febbraio del 2008, rappresenta anche un atto di giustizia, perché vengono restituite alle comunità locali risorse che la criminalità organizzata aveva sottratto alle normali dinamiche socio-economiche. Il bene è anche il frutto di strumenti volti a colpire direttamente gli interessi economici delle organizzazioni malavitose, impedendo loro di accumulare ricchezze che poi diventano ulteriori strumenti per rinforzare il proprio ruolo e la propria presenza nei territori. Ciò consente di consolidare la fiducia nelle istituzioni e promuovere l’economia sana ed il lavoro, rappresentando un’opportunità di riscatto e dignità. (rrc)

LOCRI (RC) – I ragazzi del Zaleuco allo spettacolo “Il sogno di Ipazia”

Il teatro che permette di far riflettere i più giovani. Forti emozioni, per i ragazzi del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, sabato 18 Novembre, presso il Palazzo della Cultura, hanno assistito alla rappresentazione “Il Sogno di Ipazia”, messo in scena dai “Teatri di Pietra”.

Le classi del Triennio, accompagnate dai docenti: Rita Mastrojanni, Marco Gliozzi, Anna Archinà, Alessandra Pedullà, Tina Palermiti, Agata Mammoliti, Patrizia Guazzoni, Antonella Curtale, Marisa Saccà, Giuseppe Marra, Roberta Napoli e Silvana Capogreco, hanno potuto apprezzare e conoscere più da vicino, attraverso l’opera teatrale, la storia straordinaria di una donna, appassionata del sapere. La rappresentazione ha preso vita da un testo di Massimo Vincenzi, “Il Sogno di Ipazia”, appunto, in cui si racconta l’ultimo giorno di vita di Ipazia.

Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa, per recarsi alla sua scuola, sino all’aggressione e alla morte. La narrazione è intervallata dal ricordo di una delle imprese “disperate”, tentate dalla protagonista: salvare la Biblioteca di Alessandria. Impresa, che è divenuta simbolo della sua intera vita, spesa al servizio della conoscenza.

Così, come ha sottolineato il regista, prima del monologo: «Immaginate un tempo, quando il più importante matematico e astronomo vivente era una donna. Immaginate che abbia vissuto in una città così turbolenta e problematica, come sono oggi Beirut e Baghdad. Immaginate che questa donna abbia raggiunto la fama, non solo nel suo campo, ma anche come filosofo e pensatore religioso, capace di attrarre un largo numero di seguaci».

Se ragione e fede, hanno costituito i due binari, lungo i quali si è mossa la storia dell’Occidente, negli ultimi duemila anni, l’episodio più emblematico della contrapposizione fra queste due ideologie accadde nel Marzo del 415 d.C., con l’assassinio di Ipazia ad Alessandria d’Egitto, dove gli eventi precipitarono, a partire dal 412, quando divenne patriarca il fondamentalista Cirillo. In soli tre anni, servendosi di un braccio armato, costituito da monaci combattenti, sparse il terrore nella città. Ma la sua vera vittima sacrificale fu Ipazia, il personaggio culturale più noto della città. Figlia di Teone, rettore dell’Università di Alessandria e famoso matematico egli stesso. Ipazia e suo padre sono passati alla storia per i loro commenti ai classici greci: si devono a loro le edizioni delle opere di Euclide, Archimede e Diafanto.

Il razionalismo di Ipazia, che non si sposò mai, perché diceva di essere già “sposata alla verità”, costituiva un controaltare troppo evidente per il fanatismo di Cirillo. Aggredita per strada, Ipazia fu scarnificata con conchiglie affilate, smembrata e bruciata. Dopo una breve inchiesta, il caso venne archiviato «per mancanza di testimoni».

La straordinarietà interpretativa di Francesca Bianco, con la voce fuori campo di Stefano Molinari e le musiche di Francesco Verdinelli, attraverso la regia di Carlo Emilio Lerici, hanno reso onore e dignità alla figura di Ipazia, che sta tornando prepotentemente alla ribalta, negli ultimi mesi, con incontri, libri, associazioni dedicate, e tante altre iniziative. Il motivo è che, mai come adesso, stiamo attraversando un tempo in cui le eccessive fragilità maschili, purtroppo, si fanno sentire in maniera sempre più prorompente.

Efferatezze immotivate che, a distanza di millenni, vengono ancora scatenate da un tipo di donna pensante e libera, con una precisa volontà, che scredita le aspirazioni degli uomini. La simbiosi armonica tra uomo e donna sta lasciando il posto a rivalità, invidie sottese, senza pensare che le divisioni degenerano e distruggono, mentre l’unione crea e costruisce altri tasselli al futuro. Allora, largo ad esempi come quello di Ipazia, che possano farci ravvedere come società educante. Un plauso ai ragazzi del Liceo Zaleuco, per aver apprezzato il lavoro teatrale, lasciando in loro un seme di rispetto e gentilezza, che non è mai debolezza, ma serena convinzione che le diversità vanno accettate, perché ci aiutano a riflettere su noi stessi, affinchè il Sogno di Ipazia diventi il nostro sogno: lasciare alla donna la decisione di essere “libera di essere”. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il consigliere Romeo: «conclusione positiva per progetto dell’associazione Psg “Giochiamo per il sorriso”»

Ha avuto un esito più che positivo l’iniziativa di beneficenza, dell’associazione Polisportive Giovanili Salesiane, denominata ‘Giochiamo per il sorriso’, e patrocinata dal Comune di Reggio Calabria, commissione Politiche sociali, presieduta dal consigliere Carmelo Romeo.

Grazie ad una raccolta fondi, frutto di una serie di attività sportive e raccolta fondi, è stata collocata una giostra per disabili nella nuova piazza del rione Condera, recentemente ristrutturata e resa fruibile per la cittadinanza. L’evento benefico, presentato negli scorsi mesi in commissione comunale, dalla presidentessa del Pgs Reggio Calabria, Filomena Iatì, ha registrato il pieno sostegno e coinvolgimento degli stessi componenti della commissione.

Nel corso di una recente commissione Politiche sociali, il presidente Carmelo Romeo, ha audito la presidente della Pgs, Iatì, per relazionare sul buon esito e lo sviluppo del progetto “Giochiamo per un sorriso”. La manifestazione aveva anche lo scopo di sostenere il reparto di Oncoematologia pediatrica del Gom, con l’acquisto di un computer, parafarmaci e giocattoli per i bambini.

La soddisfazione è stata generale, da una parte la Pgs che ha registrato il «pieno sostegno dell’Ente all’attività benefica», la seconda del presidente Romeo che ha evidenziato «il meritorio lavoro portato avanti dalla ‘Polisportive Giovanili Salesiane’ a Reggio Calabria, soprattutto con i più giovani, e che ha contribuito a realizzare un piccolo sogno per i bambini con diversità motorie».

«Si tratta di un impegno – ha aggiunto Romeo – che nella nostra città riesce ad avere sempre grande coinvolgimento, grazie anche ad altre realtà importanti impegnate nel terzo settore. In questo caso la Pgs ha concretamente consegnato all’Amministrazione comunale, per tramite della Commissione Politiche sociali, questa giostra ‘speciale’ che abbiamo inteso collocare nella nuova piazza di Condera».

«Sul modello di coinvolgimento civico portato avanti dal sindaco Giuseppe Facomatà – ha concluso – siamo ben lieti che questa sinergia abbia contribuito a rendere ancora più bello uno spazio per la collettività». (rrc)

LOCRI (RC) – Sport, inclusione e solidarietà per dire no alla violenza sulle donne

La Consulta Comunale giovanile di Locri, il gruppo Giovani Locresi, l’Associazione di promozione sociale Anas, il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Locri e Comitato Pari Opportunità degli avvocati di Locri grazie alla collaborazione dell’Oasi Sporting Club sono riusciti ad organizzare un evento che ha riunito molti giovani presso il lungomare di Locri al fine di sensibilizzare e portare l’attenzione su un problema sociale come il femminicidio, ancora purtroppo presente nel nostro Paese.

Attività ben accolta dalla comunità locrese, sempre più attiva e partecipe in occasione di eventi sul territorio su temi sensibili. Durante tutto il pomeriggio di domenica 26 novembre proprio presso l’Oasi Sporting Club si sono svolte diverse partite di padel, calcio a 5 e calcio a 8 susseguitesi nei campi verdi del celebre club, arricchito anche da una panchina rossa, simbolo dell’amore, della passione che si trasforma in male.

Simboleggia la violenza ed il sangue versato da tantissime donne che ogni giorno, in tutto il mondo, sono purtroppo vittime dei propri padri, mariti, compagni. Non bisogna più permetterlo ma purtroppo c’è ancora bisogno di tante giornate come questa per ricordarlo all’intera comunità. (rrc)

LOCRI (RC) – I complimenti di Lizzi allo “Zaleuco” vincitore della classifica della Fondazione Agnelli

Un grande successo per il Liceo “Zaleuco” di Locri. «Complimenti al Liceo scientifico “Zaleuco” di Locri che, secondo la speciale classifica stilata dalla Fondazione Agnelli, è il miglior istituto scolastico della Città metropolitana di Reggio Calabria». E’ quanto afferma il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, sottolineando «l’ottimo lavoro svolto dalla dirigente scolastica Carmela Rita Serafino, dall’intero corpo docente, da tutto il personale, dai collaboratori, dai ragazzi e dalle ragazze di uno dei più prestigiosi centri educativi del comprensorio».

«E’ stato premiato uno sforzo che affonda le proprie radici in anni e anni di dedizione ed impegno», ha aggiunto Lizzi rimarcando «la bontà di un percorso didattico fondato su competenza, professionalità e sul un rapporto eccezionale che unisce professori, lavoratori, famiglie, alunni e alunne». «L’istruzione – ha aggiunto – soprattutto alle nostre latitudini, è uno scudo dalle molteplici difficoltà e dai rischi che arrivano da uno dei terrori economici e sociali fra i più ricchi, nell’intero Paese, in termini di criticità e contraddizioni».

«Spesso – ha spiegato il delegato – uno studente o una studentessa dell’area metropolitana reggina, infatti, si trova in una posizione di svantaggio, per vari fattori e motivi, rispetto ai coetanei del resto d’Italia. E la prospettiva di un’autonomia differenziata, inserita in questo contesto, non fa altro che acuire le preoccupazioni in un sistema già di per sé fragile. Ecco perché il successo del Liceo “Zaleuco” assume un significato ancora più importante in un momento storico particolarmente delicato e complesso».

«Questo risultato – ha proseguito Lizzi – ci aiuta a comprendere meglio, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto la Locride, ma più in generale il territorio metropolitano, si confermi fucina di talenti, di eccellenze eccezionali e di qualità umane che, nel tempo, riusciranno ad affermarsi nello studio come nella vita».
«Giungano, dunque – ha concluso il consigliere Lizzi – i miei più sinceri e calorosi auguri alla magnifica realtà del Liceo scientifico “Zaleuco” di Locri, una delle migliori testimonianze che ci incoraggiano a guardare con più fiducia e consapevolezza al futuro della nostra terra». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il volontariato reggino in gara al 77° Festival internazionale del cinema di Salerno

Volontariato reggino in trasferta a Salerno. Il grande cuore e l’impegno di chi si dedica agli altri ed al bene comune, muovendosi tra le bellezze del territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria come formichine laboriose ed appassionate, ha fatto breccia nella giuria del 77° Festival Internazionale del Cinema di Salerno, che ha selezionato il documentario “L’umanità dei luoghi – Storie di volontariato dall’Aspromonte al mare”, voluto dal Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari e curato e realizzato da Med Media, tra le 230 pellicole in concorso.

Si tratta di documentari, cortometraggi e lungometraggi a soggetto, provenienti da 40 Paesi e divisi in tre sezioni per partecipare alla ricca kermesse culturale dal titolo “(RI)prendere il futuro” che, fino al prossimo 2 dicembre, animerà il Cinema Augusteo di Salerno e il Convitto Nazionale Torquato Tasso.

«Indipendentemente dall’esito, l’essere stati selezionati è già motivo di orgoglio e di grande gioia», commentano Giuseppe Pericone e Ignazio Bognoni, direttore e presidente del Csv dei Due Mari.

«Questo riconoscimento – affermano – ci restituisce l’orizzonte dell’iniziale intuizione: dar vita ad una narrazione in cui luoghi così affascinanti e cittadini meravigliosi si fondono in un tutt’uno di bellezza. Tanto, evidentemente, è passato in coloro che hanno apprezzato il nostro documentario e lo hanno ritenuto degno di entrare nel cartellone di un Festival di grande spessore e di grandi tradizioni, giunto in questo anno alla sua 77esima edizione».

Il documentario è frutto della collaborazione tra il Csv e Med Media, operante da oltre trent’anni nell’ambito televisivo e multimediale con progetti di comunicazione integrata che coniugano un’imprenditorialità dinamica e fattiva con l’antica dignità storica del territorio calabrese. Un approccio che testimonia la possibilità di pensare diversamente ed autonomamente il lavoro e la cultura, anche da un punto di vista meridionale.
Per scelta tematica e contenutistica, Med Media predilige le cosiddette storie minori, raccontare il vissuto delle genti e delle comunità, insieme ad argomenti inerenti le culture minoritarie, l’immigrazione, la vita culturale, l’ambiente, il patrimonio architettonico ed archeologico.

Una visione che si è ben sposata col desiderio del Centro Servizi per il Volontariato di mostrare quanto i luoghi siano espressione delle persone che, abitandoli in modo attivo e propositivo, li trasformano.

Ogni volontario è stato incontrato lì dove vive e opera, durante il suo autentico agire dentro la comunità e per la comunità. Il racconto si muove dall’Aspromonte al mare: da Pietra Cappa con Accademia Kronos 1991, passando per Bova con Nati per leggere Area grecanica e Bruzzano Antica con il Circolo di Studi Storici Le Calabrie, fino a Brancaleone con il centro Recupero Tartarughe Marine e poi, sul versante tirrenico, a Palmi con Prometeus e Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), a Villa San Giovanni con Ail (Associazione italiana contro le leucemie, linfoma e mieloma – Sezioni di Reggio e Vibo Valentia) a Favazzina e Sant’Eufemia d’Aspromonte con l’Associazione di volontariato cristiano Agape.

Tappa anche a Campo Calabro con il Banco Alimentare della Calabria, a Castellace con Nasi rossi con il cuore e a Gerace con Club Unesco Re Italo. Il viaggio prosegue fino a Polistena con Il Samaritano e con la Comunità Padre Luigi Monti e a Rizziconi con Solidal’è.

Della città di Reggio Calabria raccontano Evelita, Polisportiva L’Aquilone, Scuola Italiana in Piazza, Avis comunale, La Compagnia delle Stelle. Prezioso il racconto delle periferie: a Condera con Fiadda (Famiglie per i diritti degli audiolesi), a Pellaro con Annunciamo la gioia e Ace Medicina Solidale, ad Arghillà con Cuore di maglia, Corredino Sospeso, Pandora Aps e Associazione culturale Magnolia e ad Archi con il gruppo Archi è bello. Un ringraziamento particolare alla Lega Navale di Reggio Calabria, disponibile ad offrire tempo, equipaggio ed una barca a vela per le riprese finali, e all’Orchestra Giovanile dello Stretto “V. Leotta”, incontrata a Mosorrofa e che ha accompagnato con le sue note il racconto corale dei luoghi.

Lo spirito del volontariato ha soffiato anche sulla passione per il cinema di quei giovani che, nel 1946, diedero vita al primo Festival del dopoguerra e richiamarono a Salerno i politici del primo Governo dell’Italia in fase di ricostruzione. L’intento di promuovere la cultura attraverso il cinema portò Ignazio Rossi e gli altri promotori del Festival a trasferire i film nel formato ridotto del 16 mm, in modo da poterli fare uscire dalle grandi sale e proiettarli nelle piazze e sui sagrati delle chiese dei paesini lontani, a bordo dei transatlantici italiani per l’America e l’Argentina e persino negli ospedali.

Nella sua lunga storia, il Festival del Cinema di Salerno si è aperto al mondo ed oggi, tra gli altri, insieme ai film italiani, partecipano Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Egitto, Emirati Arabi, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, India, Iran, Libano, Marocco, Messico, Norvegia, Perù, Spagna, Stati Uniti, ma anche Ucraina e Israele.

Tanti gli attori protagonisti delle pellicole in gara, troviamo Maria Grazia Cucinotta, Ninni Bruschetta, Enzo De Caro, Gabriel Garko, Andrea Bosca, Riccardo Polizzy, Carbonelli, Claudia Gerini e Stefania Sandrelli. A giudicare i film in concorso è stata una giuria composta da autorevoli personaggi del mondo della cultura presieduta dal professore Ugo di Tullio, docente di Organizzazione e legislazione dello spettacolo cinematografico e teatrale presso l’Università di Pisa.

Una bella vetrina, quindi, per le emozionanti storie dei volontari reggini che è possibile vedere e votare sulla piattaforma VOD per l’assegnazione del Premio del Pubblico.

Naturalmente, il Csv dei Due Mari invita tutti a collegarsi al link https://show.festivaldelcinema.it/ per permettere a “L’umanità dei luoghi” di affermarsi tra i documentari più apprezzati.
Fino alle 23:55 del 1° dicembre basta registrarsi con un nome utente, password e una email; fare l’accesso (login) digitando il nome utente e la password; nella sezione documentari, trovare “L’Umanità dei Luoghi” e poi votare scegliendo il numero di stelline (5 è il massimo!) e cliccando su “Invia voto”

Per chi, invece, volesse condividere il piacere della proiezione pubblica, il 30 novembre, alle 9,30, “L’umanità dei luoghi – Storie di volontariato dall’Aspromonte al mare” sarà proiettato nel Cinema Augusteo di Salerno, mentre il Csv vi aspetta sabato due dicembre, alle ore 16,30, nella Galleria di Palazzo San Giorgio nell’ambito della Festa del Volontariato di Reggio Calabria che, dal primo al tre dicembre, animerà il Centro cittadino e il Corso Garibaldi. (rrc)

REGGIO – Sabato la mostra “Millenovecentootto”

Si intitola Millenovecentootto – Oggetti ritrovati. memorie dal terremoto dello Stretto, la mostra a cura di Marcello Francolini e Remo Malice che sarà inaugurata sabato 2 dicembre, alle 17.30, al Castello Aragonese di Reggio Calabria. Si tratta dell’esposizione degli oggetti ritrovati

L’esposizione, visitabile fino a fine febbraio 2024, punta alla valorizzazione dei reperti storici riemersi dopo il terribile terremoto che il 28 dicembre del 1908 sconvolse la Città dello Stretto. All’inaugurazione saranno presenti il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà e l’assessore alla Cultura, Irene Calabrò.

Il percorso espositivo, realizzato dall’Amministrazione Comunale nell’ambito della programmazione Pon Metro 2014-2020 – React Eu, è curato dai prof. Marcello Francolini e Remo Malice, prodotto dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, con la supervisione del Direttore prof. Piero Sacchetti.

I reperti esposti sono stati conservati per oltre 70 anni presso la Sede centrale della Banca d’Italia a Roma e sono rientrati a Reggio Calabria lo scorso anno, dopo un lungo iter che ha visto impegnati i Dicasteri dell’Economia e delle Finanze e della Cultura, con un Decreto a firma dei Ministri pro tempore.

Un percorso espositivo, realizzato su tre livelli e suddiviso in cinque percorsi interni, che richiama quindi al valore della memoria di un vero e proprio dramma collettivo, uno dei più tragici eventi della storia moderna della Città, quale fu appunto il terremoto dello Stretto del 28 dicembre del 1908.

ROSARNO (RC) – Il vicesindaco De Maria punta al rilancio del cimitero

Il sindaco Pasquale Cutrì con il vicesindaco Teodoro De Maria, con delega ai lavori pubblici e cimitero, assieme alla maggioranza comunale, puntano al rinnovo del cimitero.

Il vicesindaco De Maria, da un primo sopralluogo svoltosi al cimitero assieme al Responsabile arch. Domenica Corigliano, si è reso conto della necessità di intervenire a risolvere il problema purtroppo esistente da diversi decenni.

«Il parcheggio del cimitero – dichiara De Maria – versa in uno stato poco dignitoso per i cittadini, a ciò che si aggiunge che in inverno le pozzanghere d’acqua sono innumerevoli, mentre d’estate la polvere asfissiante e poco gradevole».

Rilevate le criticità del parcheggio dunque, il sindaco Cutrì e il vicesindaco De Maria, hanno dato mandato al Responsabile di attivarsi per rendere fruibile più possibile l’accesso principale cimitero.
L’intervento consiste nella ripulitura dello stato superficiale del piazzale, attraverso mezzi meccanici, a seguire si procederà alla ripulitura di tutto il perimetro del parcheggio togliendo le spine ed erbacce confinante e le pozzanghere d’acqua, createsi nel corso dei decenni passati.

Inoltre verrà eseguita la realizzazione di anelli perimetrali intorno agli alberi di ulivo con cordoli prefabbricati. In ultimo, si avvierà il livellamento, con materiale adeguato, delle pendenze utili alla per la raccolta dell’acqua piovana. Si terminerà con la posa del manto bituminoso rendendo così l’accesso al cimitero dignitoso per tutti i cittadini. (rrc)