CAULONIA (RC) – L’Ats incontra il dg Lucia Di Furia

Il potenziamento dei servizi socio-assistenziali e sanitari in sinergia tra Ats capofila Caulonia, Asp di Reggio Calabria, Distretto Sanitario e associazioni del Terzo Settore, è stato al centro di un importante incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Caulonia.

L’incontro, molto partecipato, si è tenuto alla presenza del sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, il sindaco di Gioiosa Ionica Luca Ritorto, il sindaco di Pazzano Francesco Valenti, dell’assessore comunale ai servizi sociali Antonella Ierace, della direttrice sanitaria dell’Asp reggina Lucia Di Furia, della dirigente del polo sanitario di Caulonia Silvana Murdaca, della psicologa Dott.ssa Tripodi, e della responsabile dell’area Sonia Bruzzese.

«Inizia questa sera un percorso molto importante di dialogo tra la parte sanitaria e la parte socio-assistenziale del nostro territorio. È un cammino da portare avanti insieme ascoltando i bisogni dei cittadini e delle comunità dell’Ambito», ha affermato il sindaco Cagliuso, intervenendo in qualità di primo cittadino del Comune capofila dell’Ats che è composto in totale da 19 Comuni della Locride. «Come amministratori intendiamo procedere in stretta collaborazione con tutti gli operatori e con l’Asp reggina, oggi rappresentata dalla direttrice Lucia Di Furia, che ringraziamo per la sua presenza e per il lavoro che sta portando avanti con professionalità manageriale che sta incidendo in maniera positiva sul territorio e nell’area metropolitana».

«È una giornata importante per comprendere come agire insieme per affrontare e risolvere le criticità e i bisogni delle Comunità e, insieme, trovare le risposte adeguate nell’intero ambito territoriale sociale in concorso con il settore sanitario e con il terzo settore», ha aggiunto Antonella Ierace, assessore comunale di Caulonia alle politiche sociali, che ha ricordato l’importante lavoro degli uffici di Ambito.

«L’obiettivo è quello di fare il punto dello stato dell’arte del settore socio-assistenziale sanitario e programmare insieme i prossimi obiettivi», ha detto Sonia Bruzzese, che ha richiamato l’attenzione sul rapporto storico di collaborazione tra Ambito e Asp reggina, in tutte le componenti presenti sul territorio: «Siamo chiamati ad un salto di qualità ed è importante discutere insieme ai vertici aziendali e in presenza degli operatori del settore, al fine di una valutazione complessiva e per individuare un percorso d’insieme».

«Il nostro è e deve continuare ad essere un impegno costante per il territorio, superando gli ostacoli che ci sono e programmare un piano di zona mettendo al centro le persone», ha evidenziato la direttrice Lucia Di Furia che dopo aver ascoltato con attenzione le argomentazioni dei rappresentanti di associazioni che operano sul territorio dell’Asp nonché alcuni esperti del settore, ha aggiunto: «Non ci dobbiamo fermare ma dobbiamo cogliere l’occasione di acquisire tutto quello che si può per poter andare più avanti possibile e, soprattutto, non dobbiamo farci sfuggire le risorse che ci sono. L’obiettivo è raggiungere risultati che abbiamo ricadute importanti».

L’incontro è proseguito con un tavolo strettamente tecnico nel corso del quale si è discusso in maniera ancor più approfondita sulla programmazione sinergica e sul contenuto di un protocollo d’intesa tra Ambito Territoriale Sociale e Azienda Sanitaria Provinciale. (rrc)

REGGIO CALABRIA – La “Matita rossa e blu” a Lucaroni e Tonacci. Premio alla memoria per Bellantoni

Grande successo per la XIII edizione del Premio giornalistico nazionale “La Matita rossa e blu”, organizzato dalla Fondazione Italo Falcomatà. A Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sono stati insigniti dell’ambito riconoscimento Sara Lucaroni, professionista freelance, tra le migliori espressioni del giornalismo internazionale d’inchiesta, e Fabio Tonacci, inviato di guerra del quotidiano La Repubblica, che, per l’occasione, si sono intrattenuti in una conversazione sulle loro esperienze con i giornalisti Piero Gaeta de La Gazzetta del Sud, e Gianfranco Turano de L’Espresso. Un ricordo commosso è andato a Pietro Bellantoni, penna fra le più genuine e sagaci del panorama giornalistico calabrese, celebrato con il premio alla memoria ritirato dalla moglie Ketty Tramontana.

«Sono sicuro – ha commentato Giuseppe Falcomatà – che, se solo Dio gli avesse concesso più tempo, Pietro avrebbe comunque ricevuto, negli anni a venire, il premio quale giornalista di fama e caratura nazionale. Purtroppo, la sua prematura scomparsa, non gli ha consentito di tagliare quei traguardi che, sicuramente, avrebbe raggiunto. Il suo ricordo è ancora vivo in tutti noi».

Per la presidente della Fondazione, Rosa Neto Falcomatà, «l’iniziativa che, ogni anno, vede riconosciuti i meriti dei professionisti dell’informazione nazionali ed internazionali, risponde all’affermazione di Italo Falcomatà che, in loro, riconosceva i testimoni di verità».

Emozionati Sara Lucaroni e Fabio Tonacci che, nel ritirare il premio di fronte ad una folta platea, hanno ringraziato la Fondazione Falcomatà ricordando «l’indimenticabile figura del sindaco della Primavera reggina». La serata è stata moderata dalla giornalista del Corriere della Sera Francesca Gambarini. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Chiude i battenti con successo WeddingExpo

Chiude i battenti ma con grande soddisfazione la tredicesima edizione del WeddingExpo di Villa San Giovani.
Una intensa quattro giorni che ha visto autorità, istituzioni, personaggi avvicendarsi sul palcoscenico allestito all’interno del grande spazio espositivo, che ha aperto uno spaccato elegante e romantico su tutto il mondo del wedding del territorio metropolitano Reggino.

Ma i veri protagonisti sono stati loro, i futuri sposi che hanno gremito i 5000 metri quadrati di superficie espositiva, passeggiando per gli stand e sognando il proprio matrimonio.

E arriva il momento di tirare le somme, a sipario calato, di questa grande kermesse, che segna un bel successo per la società organizzatrice, la Mediterranea Comunicazione, anche grazie alla ricchezza dei contenuti, al coinvolgimento di un grande spaccato di utenza, alla novità e originalità dei format presentati in questa edizione.

In particolare gli incontri, le sfilate, i talk show, il cooking show, le masterclass e, poi, il contest “Ti regaliamo il matrimonio”, vinto da Giulia Spena e Massimiliano Guarino, una coppia di Lamezia Terme che si è aggiudicata, insieme a buona parte delle spese della cerimonia, anche un prezioso gioiello: un punto luce.

Non è stato facile però, perché le coppie partecipanti erano motivate e “agguerrite”, e si sono sottoposte, con spirito goliardico e autoironico, a tante prove.

Una delle tante, la gara “In cucina con amore” che ha visto in giuria uno chef di grande calibro, Filippo Cogliandro, ed esperti del settore quali Giuseppe Di Francia e Roberto Scrufari.

In particolare, Chef Cogliandro, ha deciso di offrire a tutte le coppie non vincitrici del concorso una cena presso la sua L’A Gourmet L’Accademia.

Grande soddisfazione, dunque per Antonio Rositano, Daniele Iamundo e Giuseppe Cervasio, gli organizzatori, che dopo mesi di lavoro e un grande sforzo organizzativo hanno potuto vedere il frutto della propria attività, attorniati dai migliori professionisti del settore, come Paola Canale e Natalia Spanò, dando vita ad un evento ricco di iniziative che ha avuto eco in tutta la regione. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il Comune ammesso al finanziamento del Peba

La città di Villa San Giovanni ha ottenuto il sì della Regione Calabria alla progettazione del Peba (Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche): si tratta del primo atto vero che un’amministrazione deve compiere per poter pensare a un territorio a misura di disabili e persone fragili.

La Regione ha pubblicato la graduatoria dei Comuni ammessi al finanziamento tra cui risulta Villa San Giovanni, che progetterà il piano con poco meno di 12mila euro (tetto massimo per i comuni tra 10 e 20mila abitanti), di cui 9.4 di contributo regionale e la restante quota di compartecipazione comunale.

«Una richiesta – specificano in una nota il sindaco, la giunta e la maggioranza di “Città in movimento” – presentata il 13 luglio con tante aspettative, per le ragioni già spiegate alla comunità: sin dal primo giorno abbiamo guardato con attenzione ai bisogni dei disabili e nonostante le ristrettezze economiche da dissesto (che hanno condizionato negativamente gli interventi per garantire il diritto alla mobilità) abbiamo messo in campo le prime azioni possibili, quelle cosiddette a costo zero! Così è stato innanzitutto con la nomina del primo garante per i diritti dei disabili della città nella persona della dott.ssa Eleonora Picone; così è stato per assumere le prime decisioni politico-amministrative, quale l’impegno di cofinanziamento (obbligatorio) per la domanda per l’assegnazione di contributi regionali finalizzati alla redazione dei Peba».

Continua la nota: «Questo finanziamento ottenuto – non ci stancheremo mai di dirlo nel segno di quel cambiamento che stiamo perseguendo nella gestione della cosa pubblica – segna un vero e proprio spartiacque tra i semplici interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il primo strumento urbanistico (ibrido perché inerente al settore urbanistica e a quelli politiche sociali) quale è il Peba. Il piano permetterà un cambio di prospettiva importante anche nella realizzazione dei singoli interventi (pubblici e privati) ma soprattutto nella loro programmazione anche in ordine di priorità amministrativa.Da mesi, poi, l’Ambito 14 e le politiche sociali comunali lavorano per assistere le famiglie dei disabili con il servizio di trasporto da e per le strutture di riabilitazione e cura, argomento trattato ed approfondito in più occasioni dal Coordinamento dei sindaci dell’Ambito 14, al fine di superare criticità del passato rispetto all’utilizzo di fondi regionali. L’accreditamento, ormai prossimo, delle cooperative che hanno presentato domanda sarà una svolta anche per questo servizio, nell’esclusivo interesse dei fruitori».

«Tantissime sono le azioni da mettere in campo con un tavolo di coprogettazione con la consulta comunale del terzo settore – conclude la maggioranza – il Forum e le diverse associazioni che nel territorio si occupano di disabilità. L’Ambito 14 sta dando le risposte attese, non mancando una rendicontazione nè la partecipazione ad un bando. Da parte nostra, dopo il cofinanziamento alla progettazione del Peba, sarà il primo bilancio di quest’amministrazione, annualità 2024, a dare il segno dell’attenzione politica su temi sociali». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Al Liceo Campanella la letteratura attraversa i confini

Grazie alla preziosa collaborazione con il circolo culturale Rhegium Julii, la mattina di sabato 28 ottobre, nell’Aula Magna, gli studenti del Liceo “T. Campanella”, hanno avuto la possibilità di ascoltare l’autrice vienamita Nguyễn Phan Quế Mai. La scrittrice è stata introdotta dal professor Alessandro Albanese, affiancato da Sara Amaddeo della classe VB. Nina Verdirame, della classe VD, ha svolto il ruolo di interprete, l’ingegnere Vincenzo Filardo è stato presente in qualità di rappresentante del Rhegium Julii.

Nguyễn Phan Quế Mai si laurea in economia e amministrazione aziendale alla Monash University. In Vietnam contribuisce allo sviluppo sostenibile del suo Paese. Fonda Chắp Cánh Ước Mơ Volunteer Group, un gruppo di volontariato per sostenere i bambini malati di cancro. Nel 2021 entra a far parte dell’organizzazione no-profit Room to Read, promuovendo l’alfabetizzazione e l’accesso alle biblioteche scolastiche nelle aree più povere. È Peace Ambassador di PeaceTree Vietnam ed è ambasciatrice dell’organizzazione no-profit Dvan.

L’autrice si è soffermata sul valore letterario della sua lingua madre, in cui i segni diacritici hanno un valore essenziale, per questo motivo, nonostante l’operazione fosse rischiosa a livello editoriale, ha insistito per mantenerli all’interno del suo romanzo “Quando le montagne cantano”. Parallelamente ha sottolineato il valore dell’inglese, fondamentale per il processo di alfabetizzazione del suo Paese e ha ricordato come la conoscenza delle lingue sia uno strumento di apertura al mondo.

Su richiesta dell’alunna Sara Amaddeo, la scrittrice ha parlato del suo ultimo libro “Dust Child” che ha ispirato “Intersection”, una docu-serie, di cui è produttrice esecutiva. L’opera racconta le vite dei bambini di razza mista nati in Vietnam durante la guerra e ha vinto nel 2022 il Best Inspiration Film Award al festival di Cannes. Affascinata dalla Biblioteca Magistrale del Liceo Campanella Nguyễn Phan Quế Mai ha sottolineato come i libri siano uno strumento salvifico, il cui valore non deve mai essere dato per scontato.

In un momento storico travagliato come quello attuale, è necessario che gli intellettuali siano testimoni di un impegno politico e civile, paradigma per le nuove generazioni. Il mondo letterario è l’unico a non avere confini geopolitici e la cultura è la chiave per riflettere in modo consapevole sulla bellezza del mondo e sulla necessità di salvaguardare la nostra storia che non è nazionale, ma mondiale. Leggere per capire, per scendere in profondità, per creare relazioni tra culture. (rrc)

LOCRI (RC) – Tutti in sicurezza al Liceo scientifico Zaleuco con la Protezione civile

Non poteva essere altrimenti, per il Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, che, attento a tutte le iniziative a favore del territorio, ha aderito con entusiasmo alla campagna della Protezione Civile Calabrese “Più + consapevolezza Meno – rischi”, rappresentata dal direttore generale Domenico Costarella, nell’ambito della Settimana Nazionale della Protezione Civile, dal 9 al 15 Ottobre.

La Regione Calabria, pertanto, nella giornata dedicata alle istituzioni scolastiche, il 13 ottobre, ha proposto delle iniziative di sensibilizzazione e formazione degli studenti sui comportamenti, volti alla riduzione del rischio dei disastri naturali. Considerando che la nostra Regione è ad alto rischio sismico e idrogeologico, si vuole continuare lungo il solco già tracciato lo scorso anno con il mondo scolastico calabrese. E proprio venerdì 13 Ottobre, gli allievi del Liceo “Zaleuco” hanno eseguito tutte le manovre previste dalla prova d’evacuazione, una delle due previste dal Decreto Ministeriale n°92, organizzata egregiamente nei minimi dettagli dal Responsabile della Sicurezza, prof. Corrado Sità.

Lo stesso ha preparato all’evento con interventi atti a promuovere negli studenti la responsabilità e la consapevolezza delle situazioni di rischio presenti sul territorio, favorendo al contempo la cultura dell’auto – protezione, resilienza e responsabilità. Per sensibilizzare al meglio gli studenti, la Regione Calabria ha omaggiato la scuola del volume “La Protezione Civile in Italia. Testo istituzionale di riferimento, per i docenti scolastici”, a cura del prof. Agostino Miozzo, già Direttore Generale del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, e del professore universitario Mauro Dolce.

Un esempio di forte senso civico, quello espresso dai ragazzi dello “Zaleuco”, che non si tirano mai indietro quando si tratta di mantenere alto l’interesse per il proprio territorio, con i sui rischi a livello naturale. L’attenzione alla sicurezza è un tassello fondamentale nella la formazione del futuro cittadino attivo e propositivo, capace di prendere decisioni che possano rendere più sostenibile, sicura, accogliente e collaborativa la nostra terra, perché la mentalità di protezione e prevenzione non deve essere di qualche singolo individuo, ma abbracciare tutta la collettività ai diversi livelli. (rrc)

Il Liceo Classico Campanella celebra la sua storia

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha preso parte all’evento celebrativo del Liceo Classico “Tommaso Campanella” nel 93° anniversario della sua inaugurazione. Nel ringraziare la dirigente scolastica, Carmela Lucisano, i docenti, i lavoratori, le famiglie e gli alunni del liceo, Falcomatà si è detto «particolarmente emozionato nel fare il primo intervento pubblico, dopo il rientro, nella scuola che mi ha visto crescere e dove ritorno sempre molto volentieri».

Prendendo spunto dall’intervento della dirigente, il sindaco ha sottolineato «l’importanza dell’istruzione, della cultura e della memoria che deve andare oltre la fredda legge dei numeri».

«Viviamo un periodo in cui le istituzioni scolastiche – ha detto – combattono con la necessità dell’utile e con il bisogno di stare dentro a determinati parametri per non rischiare accorpamenti e perdita d’identità. Questo, come istituzioni, non ce lo possiamo permettere. Perché, se mettiamo davanti i parametri e i numeri economici o dell’utile rispetto alla storia di un luogo o della città non ci stiamo comportando da istituzioni».

Guardando all’iniziativa proposta dal liceo classico, il sindaco ha evidenziato «il merito di raccontare, attraverso la cultura dell’istruzione e della memoria, un pezzo di storia della scuola e, quindi, della nostra città».

«Questa bella occasione – ha aggiunto – serve a noi non solo a ricordarci i luoghi dove, per cinque anni, siamo stati studenti, ma anche ai ragazzi che, adesso, frequentano queste meravigliose classi e che possono così comprendere, fino in fondo, la storia che ha attraversato quei corridoi che vivono giornalmente. Ed è una parte importantissima perché servirà loro, negli anni a venire, per dare importanza e rispetto ai luoghi, a loro stessi ed alla città in cui vivono».

«Anche utilizzando linguaggi diversi e più moderni si può fare memoria», ha specificato il sindaco Giuseppe Falcomatà invitando il pubblico a «visitare il murales che, lungo tre chilometri del Parco Lineare Sud, narra la storia di Reggio partendo dal mito della fondazione dei Calcidesi fino ai giorni nostri».

«Credo che queste iniziative messe insieme – ha concluso – possano restituirci l’orgoglio del luogo in cui viviamo. Quindi, il mio più grande ringraziamento va al Liceo Classico che, quotidianamente, ci ricorda dove abitiamo». (rrc)

POLISTENA (RC) – Presentato il libro “L’estate del Golpe” di Stefania Limiti

È stato presentato, a Polistena, il libro L’estate del Golpe – 1973 , l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico della scrittrice e giornalista Stefania Limiti.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna culturale Senza memoria non c’è futuro, organizzata dalla Fondazione Girolamo Tripodi.

La presentazione è stata aperta dall’intervento di saluto di Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che ha ringraziato i presenti per la partecipazione; un particolare ringraziamento è stato rivolto al sen. Giuseppe Auddino e alla scrittrice Stefania Limiti. Tripodi ha espresso apprezzamento per il lavoro della Limiti che risulta sempre documentato, preciso e puntuale e ci offre un grande contributo per approfondire la nostra conoscenza e le nostre informazioni sugli aspetti più gravi ed inquietanti della storia della Repubblica con particolare riferimento alle vicende accadute nel secondo dopoguerra del Novecento.

In tal senso, un grande valore assume L’Estate del golpe, uno degli ultimi libri pubblicati  da Stefania Limiti, che si concentra sull’attentato alla Questura di Milano del 17 maggio 1973, focalizzando una delle stragi più gravi che hanno insanguinato l’Italia negli anni di quella stagione nella quale si sviluppò la strategia della tensione.

Il pregio di questo lavoro sta nell’aver messo in evidenza quello che finora è stato taciuto, dimenticato o occultato e cioè che la bomba lanciata dal neofascista Gianfranco Bertoli rappresentava un attentato fallito contro Mariano Rumor, ministro degli interni della DC, e all’epoca della Strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 Presidente del Consiglio dei Ministri: la novità è che si tratta del primo e fino ad allora unico attentato conosciuto ad una delle più alte cariche dello Stato.

L’attentato della questura di Milano rappresenta una sorta di vendetta organizzata dalle organizzazioni eversive neofasciste perché Rumor all’indomani della strage di Piazza Fontana non aveva voluto proclamare lo stato di emergenza, richiesto dai gruppi neofascisti,  che comportava la limitazione di tutte le libertà personali e collettive e l’inizio del colpo di stato. Tripodi ha voluto sottolineare il ruolo negativo svolto da Israele che emerge in tanti passaggi, a cominciare dalla bomba utilizzata per l’attentato  che è di fabbricazione israeliana e dal fatto che l’attentatore Bertoli prima dell’attentato è stato a lungo ospitato in un kibbutz israeliano, dove è stato preparato per l’attentato. Tripodi ha voluto, infine, ricordare  cle l’Italia viveva in un regime di democrazia a bassa intensità, proprio perché si voleva in ogni caso impedire che il PCI andasse al governo e si potesse instaurare una stagione di rinnovamento del paese.

Subito dopo è intervenuto il sen. Giuseppe Auddino che, dopo i  saluti ed i ringraziamenti alla Fondazione Girolamo Tripodi, ha parlato della democrazia bloccata che  il nostro paese ha dovuto subire e del fatto che abbiamo sempre vissuto sotto tutela, con una Repubblica che non ha mai potuto esprimere liberamente le proprie scelte ed è stata costretta ad una condizione di sovranità limitata. Auddino ha ricordato gli altri incontri che si sono svolti con Claudia Pinelli, con Tommaso Minniti e con Paolo Cucchiarelli  e che sono tutti dentro un contesto che punta ad ricostruire un pezzo della nostra storia passata, a fare luce su vicende rimaste largamente oscure e a fornirci strumenti di conoscenza e di sapere e che sono fondamentali per sviluppare la coscienza critica, libera dal pensiero unico.

C’è poi stato l’intervento della prof.ssa Nelly Creazzo, già amministratrice del Comune di Polistena, che ha voluto esprimere un apprezzamento per il lavoro che si sta portando avanti ed ha sottolineato il decadimento della politica attuale con personaggi come la Meloni che sono espressione della peggiore destra fascista e che rappresentano un pericolo per la nostra democrazia.

Infine è intervenuta la scrittrice Stefania Limiti  che ha ringraziato la Fondazione Girolamo Tripodi per l’invito e l’accoglienza. Limiti ha raccontato di avere fatto questo libro soprattutto perché  è stata incuriosita dal silenzio della Democrazia Cristiana e anche di Mariano Rumor sull’attentato.  Attentare alla vita di un uomo di governo a quel livello, già Presidente del Consiglio, non era mai successo in Europa. Eppure la cosa strana è che nessuno ne ha mai parlato. Abbiamo avuto un silenzio omertoso sulla vicenda.

«Per questo ho deciso di approfondire questa cosa. La ricostruzione che ho fatto, parte da un episodio preciso: nell’ottobre 1973 casualmente a Padova il giudice Tamburino scopre che esiste la Rosa dei venti che è una struttura di militari e civili e si capisce che ci sono dietro anche dei legami con l’attentato a Rumor. Il giudice Tamburino mi ha raccontato  che un mese dopo che era stata scoperta la Rosa dei venti, Rumor lo ha chiamato lo ha invitato ad un incontro per sapere se era vero che, dietro l’attentato ai suoi danni, c’era questa struttura che si chiamava Rosa dei venti. Questo, insieme ad altri elementi, ci dice moltissimo e cioè che la DC si rende conto di essere essa stessa in difficoltà, perché è sotto il tiro dei settori neofascisti che erano stati infiltrati dentro lo Stato attraverso la Gladio, una struttura di controllo e di destabilizzazione, legata a doppio filo ai servizi americani».

«Nella DC, a seguito dell’attentato a Rumor ci fu il terrore derivante dal fatto che avevano capito che il SID, il servizio segreto e l’Arma dei Carabinieri  erano sfuggiti al loro controllo. In realtà, quindi, attorno all’attentato a Rumor e attorno a quel grande silenzio c’è una consapevolezza che viene fuori in tutta la sua drammaticità con l’intervento di Paolo Emilio Taviani, uomo molto importante della DC e  uomo di Gladio, che farà un pandemonio, dicendo: stiamo attenti perché qui i pericoli ci vengono da destra, altro che opposti estremismi. Infatti, fu proprio Taviani, da ministro degli interni,  a sciogliere Ordine Nuovo. L’attentato del 1973 è importante perché si apre una fase nuova: la DC si rende conto che deve trovare una strada, che deve guardarsi dai settori della destra golpista, che non può continuare l’altalena da una parte all’altra, tant’è che dopo la breve esperienza del governo Rumor, nel novembre 1974 torna Moro a capo del governo e la DC sostanzialmente ritorna nel campo del centrosinistra e fa la scelta di non portare l’Italia a destra. Da qui si arrivò poi al compromesso storico e sappiamo com’è andata a finire nel 1978 con l’assassinio di Aldo Moro e con il golpe forse più riuscito. Ma questa è un’altra storia». (rrc)

REGGIO CALABRIA – La lezione di Concita De Gregorio agli studenti del Da Vinci

«Una scoperta. Questi ragazzi, oggi, mi hanno regalato delle emozioni incredibili». Così Concita De Gregorio al termine dell’iniziativa di questa mattina con gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria.

Su iniziativa della Biblioteca “Scopelliti”, per il ciclo annuale di seminari con gli autori organizzato dalle docenti Giuseppina Catone e Claudia Neri, la giornalista ha incontrato i giovani per presentare “Un’ultima cosa”, volume edito da Feltrinelli.

De Gregorio ascolta le voci dei ragazzi, le interpretazioni di passi scelti del suo libro, le loro domande.
Molto spesso è anche lei a chiedere. Li “interroga” su cosa pensino del ponte sullo Stretto e si incuriosisce nel sapere che una studentessa rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia in Cina.

Il dibattito si accende poi su temi di attualità ai quali la giornalista risponde con decisione. Il tema della guerra, innanzitutto, dalla questione palestinese e l’aggressione a Israele, all’Ucraina. Non risparmiando riflessioni sugli scenari politici delle due aree di conflitto ai margini dell’Europa.

Poi arriva il momento di ragionare sul ruolo della donna, d’altra parte il suo libro racconta di figure femminili del ‘900, spesso dimenticate, a cui De Gregorio sceglie di dare voce.

«È difficile che una donna venga definita “intellettuale”- commenta. È molto comune anche che non le sia riconosciuto il ruolo che realmente svolge nella società e nella professione. Certo – aggiunge- oggi è difficile per gli uomini accettare di essere a fianco di donne di prestigio».

Per il Dirigente Scolastico Francesco Praticò «la presenza di Concita De Gregorio è un’occasione straordinaria di confronto e di crescita culturale per tutta la comunità del Liceo, non solo per gli studenti, ma anche per i professori».

E, anche se l’ospite ha fretta: «devo scrivere, troppe cose stanno accadendo in questi giorni- dice», non smette di riprendere col telefonino le interpretazioni dei ragazzi (performance a cura del laboratorio di teatro e di musica del Liceo, referenti professori Cutrupi, Lucisano, L. Fiore) e di firmare qualche autografo.

La mattina scorre velocemente e lascia ai protagonisti un bagaglio culturale ed emozionale che, certamente, non dimenticheranno.

Per la manifestazione, contributi di Chiara Luppino, Mariella Filianoti, Michela Rausei, Giuseppe Morabito, Arianna Monaca, Chiara Caminiti, Ilenia Cannizzaro, Costanza Scappucci, Demetrio Latella.

Per il Rhegium Julii che ha conferito all’autrice il premio 2023, sezione “Saggistica”, presente Teresa Scordino. (rrc)

TAURIANOVA (RC) – Per sistemare le contrade deve intervenire la Città metropolitana

Si muove in tre direzioni l’azione amministrativa del Comune di Taurianova rispetto alle numerose contrade rurali urbanizzate disseminate nel territorio. È quanto emerso dalla riunione che il sindaco Roy Biasi ha tenuto, nel municipio, con diversi cittadini che abitano nelle campagne di Pegara, Sacchinella, Vatoni, Casolaro e Ragonese, nell’ambito del focus acceso anche sulle frazioni di Amato e San Martino.

Il primo cittadino, recepite le segnalazioni arrivate durante il confronto – e constatato che si tratta di questioni perlopiù già attenzionate dal Comune, ovvero che non esistano gravi emergenze sopraggiunte – ha ascoltato le relazioni degli assessori alla Manutenzione e alle Contrade, Antonino Caridi e Simona Monteleone, nonché del consigliere delegato agli Ambienti rurali, Fabio Fuda, riferendo sulla necessità innanzitutto di proseguire nella interlocuzione determinata con la Città Metropolitana per richiamare l’ente, in aggiunta ai solleciti già partiti, alle sue responsabilità rispetto alla necessaria regimentazione delle acque intorno alla rotatoria Bombino, alla soluzione definitiva per il corretto deflusso in contrada Pegara, alla pulizia delle cunette sulle strade di competenza extracomunale e alla segnaletica stradale, la cui mancanza, specie in caso di pioggia, è spesso all’origine di incidenti stradali.

Rispetto alle proposte pervenute dai cittadini, in particolare per un ampliamento dell’impianto di illuminazione pubblica e della rete idrica in contrada Sacchinella, il sindaco ha poi indicato la possibilità di valutare le occasioni di finanziamento offerte dalla nuova trance del Pnrr, ricorrendo cioè ad una fonte che ha visto distinguersi il Comune per i recenti lavori da anni attesi in contrada Gagliano.

Non solo pressione istituzionale e pianificazione tra le garanzie offerte dal Comune, però, visto che ci sono delle azioni immediate che sono state decise nella riunione, in particolare riguardo al miglioramento della illuminazione stradale in contrada Pegara – investendo i risparmi ottenuti da precedenti gare per realizzare là lavori nei prossimi 5 mesi – e per la stessa zona la valutazione per la creazione di un piazzola che consenta ai pullman di effettuare un trasporto in sicurezza per i passeggeri.

Le altre attività immediate che il Comune ha garantito, oltre alla continua vigilanza contro il fenomeno delle microdiscariche, riguardano la manutenzione lungo le strade di competenza comunale, grazie al pronto intervento per l’adeguamento dell’asfalto e lo sfalcio, servizio quest’ultimo di grande utilità e risparmio reso possibile a breve dall’imponente investimento fatto per l’acquisto di nuovi mezzi meccanici e dal concorso bandito per 3 posti da autista.

«A questi concittadini ho ripetuto quanto detto in occasione degli incontri per Amato e San martino – commenta Biasi – ovvero che la nostra amministrazione sta ribaltando il paradigma solito che vedeva preminente solo la cura del centro urbano, trascurando zone che erroneamente sono state sempre identificate come periferie. Non a caso abbiamo creato una delega assessorile ad hoc e una fuori giunta, perché grande continua ad essere incessante il nostro sforzo a considerare Taurianova, pur nella sua policentricità, un bene unico da preservare consentendo a tutti i suoi cittadini di vedere innalzato il grado di vivibilità, indipendentemente da dove risiedano. Per quanto riguarda le contrade, a favore delle quali rimaniamo attenti alla prossima uscita del bando regionale per la viabilità rurale, abbiamo intenzione di profondere uno sforzo in più perché il corretto uso di quel territorio, oltre ad essere fonte di risparmio per i servizi comunali a cui i cittadini contribuenti hanno diritto, consente di promuovere l’immagine completa di una città che sa vivere di servizi e di commercio, di impresa e di cultura, ma anche di un corretto ed equilibrato rapporto col bellissimo ambiante che la circonda». (rrc)