Domani la riunione plenaria per Piazza De Nava di Reggio

Domani è in programma, a Reggio, nel Piccolo Auditorium di Via Giusti, la riunione plenaria del Comitato Civico per Piazza De Nava. All’evento sarà presente anche il Premio Mondiale di Poesia Nosside, presieduto da Pasquale Amato, per ribadire il suo sì al restauro conservativo e il suo no al progetto demolitivo.

Nosside, ha spiegato Amato, «ha aderito al Comitato perché crede nell’impegno della cultura, degli intellettuali e degli artisti sulle problematiche che interessano la comunità. Ha aderito perché non intende organizzare tra 10 anni un bel Convegno in cui si parlerà della demolizione di Piazza De Nava e molto probabilmente saranno invitati a parlarne gli stessi che ora si stanno nascondendo dietro la neutralità della cultura alla Ponzio Pilato».

«Ha aderito – ha concluso – perché ha deciso da anni di non piegarsi a compromessi col potere costituito ma di esprimere liberamente volta per volta consenso o dissenso o avanzare proposte costruttive e migliorative, senza chiedersi se conviene o no ma se è giusto per gli interessi della comunità. Ha aderito perché crede fortemente al Restauro Conservativo e non alla cancellazione della memoria collettiva del popolo reggino». (rrc)

Il Comune di Villa San Giovanni: La rete idrica della città non è integra ed efficientata

L’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusy Caminiti, ha denunciato come «la rete idrica della nostra Città è come un malato con una grave emorragia e più acqua immettiamo più ne perdiamo nel sottosuolo!».

«Ecco perché la  riattivazione della quarta pompa non è la soluzione al problema e, di fatto – viene spiegato – costituisce un azzardo economico inutile. La nostra rete idrica non è integra ed efficientata, nonostante le promesse dell’ormai lontano 2015. Oggi l’acqua che arriva in Città è sufficiente al fabbisogno di 20mila abitanti e Villa ne conta il 25% in meno. Ne abbiamo avuto conferma giovedì scorso durante una lunga riunione operativa coordinata dall’assessore al ramo Ruggero Marra, alla presenza dei dirigenti del settore tecnico arch. Foti ed ing. Albanese e del geom. Sergi, dei tecnici della Sorical».

«Il mancato efficientamento della rete per quasi un decennio – continua la nota – senza che alcun tratto sia stato sostituito se non nel mese di dicembre scorso; le riparazioni su riparazioni che hanno aumentato i costi per l’ente ma non hanno risolto i problemi atavici; la mancanza di scelte risolutive nel lungo periodo ha inevitabilmente portato la Città a subire oggi un disagio idrico importante. In questi mesi vi abbiamo chiesto scusa per il disagio e abbiamo confidato nella vostra pazienza; vi abbiamo chiesto di comprendere la natura e le cause dei disservizi; abbiamo invocato senso di responsabilità e questa Comunità, al di là di pochissime eccezioni, ha dato fiducia e non ha inteso strumentalizzare un problema che mette a dura prova ciascuno di noi.  Ma soprattutto in questi mesi abbiamo lavorato su due obiettivi: migliorare l’esistente e programmare il futuro».
«Il Cis Acqua 2022, infatti, se finanziato – viene sottolineato – ci permetterà di sostituire una rete idrica vetusta e malandata e risolvere definitivamente il problema. Nell’immediato, poi, abbiamo fatto scelte decise e coraggiose, come quella di chiudere la quarta pompa già a settembre scorso, per non gravare sulle casse già malandate dell’ente e conseguentemente sulle tasche dei contribuenti che pagano il massimo per i tributi comunali. Noi non vogliamo né percorrere scorciatoie né trovare soluzioni tampone che prendono in giro la comunità senza venire a capo del problema».
«La risoluzione con Telereading (decisione politica che ha fondamento giuridico con implicazioni di non poca importanza, ma anche fondamento tecnico rilevante) vuole tagliare in maniera netta con la gestione del passato, completamente fallimentare come dimostrano i fatti del presente! Con questa decisione abbiamo “ridestinato”– si legge – risorse economiche importanti per l’ente, utilizzandole per cambiare interi tratti di condotta, evitando la prassi datata di un dispendio economico folle. Abbiamo messo in piedi una squadra idrica composta dai nostri operai, che da mesi stanno lavorando per intercettare e riparare le dispersioni e si sono ridotte notevolmente le perdite in superficie; combattiamo con quelle occulte e silenti».
«Siamo riusciti in soli 180 giorni – viene ricordato – a dotarci di un sistema di elettrovalvole di proprietà comunale che ci permette di monitorare l’andamento dei serbatoi e di procedere da remoto, quando necessario, con le aperture e le chiusure. Questo ha permesso di effettuare le chiusure in orari notturni e non più serali, riducendo i disagi di tutti noi, consentendo altresì di risparmiare sulle reperibilità, cosa di non poco conto per un comune in dissesto. Così come stiamo anticipando le aperture alle prime luci dell’alba per andare incontro alle esigenze di chi, al mattino presto, ha bisogno di un bene primario come l’acqua. Vogliamo chiarire che le chiusure si stanno rendendo necessarie solo su alcuni serbatoi e per pochissimi giorni a settimana. Nonostante ciò, stiamo continuando a lavorare a step con una programmazione che mira a ridurre al minimo i disagi per la nostra comunità. In questi mesi abbiamo ridotto i costi del servizio e abbiamo provato a migliorarlo; nelle prossime settimane grazie ad interventi mirati sulla rete, coadiuvati anche dai tecnici di Sorical, proveremo a superare altre criticità che i nostri uffici hanno individuato».
«Stiamo lavorando – prosegue la nota – per non farci trovare impreparati per la stagione estiva, con degli accorgimenti che miglioreranno il servizio e diminuiranno gli sprechi.  E ancora, stiamo studiando come utilizzare i pozzi presenti in città, che negli anni sono stati trascurati o, peggio ancora, sottratti alle esigenze della nostra comunità, cosi come stiamo valutando di dotarci di nuovi pozzi di proprietà comunale.
Vogliamo che Villa San Giovanni abbia servizi di qualità per noi cittadini, evitando di sprecare risorse e ingrassare le tasche di privati che cercano di fare utili facili sulle spalle di noi villesi».
«Ricominceremo con una campagna mirata di ricerca perdite – conclude la nota –. Oggi chiusure notturne a intermittenza, ma se tutti gli interventi in essere daranno buon frutto, presto solo riduzioni di portata e sempre più diradate. Nel prossimo consiglio comunale approfondiremo con una discussione ad hoc tutte le criticità, gli effetti di ogni scelta del passato e del presente, perché la Città ha diritto di discernere e giudicare l’operato dei suoi amministratori». (rrc)

BOVA MARINA (RC) – Inaugurato lo sportello Pue dell’Inps

È stato inaugurato, a Bova Marina, lo sportello Punto Utente Evoluto dell’Inps.

L’evento ha registrato ampia partecipazione e interesse non solo da parte della comunità ma anche, tra i sindaci ed amministratori locali, istituzioni scolastiche, associazioni di volontariato, personale del Caf ed organismi che operano nel sociale, in tantissimi presenti alla Biblioteca comunale “Pietro Timpano”.
L’inaugurazione dello sportello Pue, il primo in Calabria, ha consentito ai vertici dell’Istituto, la dottoressa Elisa Spagnolo e i dottori Giuseppe Greco e Vincenzo Caridi, di illustrare i servizi di previdenza offerti sul territorio a contatto diretto con gli utenti e  le prospettive per tutti i Comuni.
«Prospettive che si aprono nella fase della transizione digitale in ordine all’erogazione dei servizi essenziali col finanziamento e l’attuazione dei progetti del PNRR che riguardano  la sfera dei diritti dei cittadini rispetto alla P.A. sempre lenta e, spesso, sorda alle istanze dei cittadini che non hanno santi in Paradiso – ha dichiarato il sindaco Saverio Zavettieri –. Pertanto, il Comune di Bova Marina ha già avuto finanziati dal Ministero dell’Interno ben 5 progetti di digitalizzazione dei servizi per l’ammontare di oltre 200.000.00 euro da realizzare nel corso del corrente anno relativi al Portale Istituzionale e ai servizi di cittadinanza APP.IOPAGO.PA, Abilitazione Cloud per la P.A. e la formazione e l’esperienza del cittadino nel rapporto con i servizi pubblici».
La postazione del Pue è allocata all’interno dei locali dal Comune e sarà attiva da lunedì.
«Allo sportello telematico si potranno rivolgere tutti i cittadini e qui, troveranno personale abilitato che li metterà direttamente in contatto con addetti e funzionari Inps competenti nelle materie da trattare – ha aggiunto l’assessore Francesco Plutino –. L’operatore del Comune aderente alla sperimentazione supporterà l’utente, sia per la prenotazione di un appuntamento con la Sede di competenza in cui è ubicato il Pue sia per le necessità emergenti nel corso dell’incontro».
In conclusione, il direttore generale Caridi ha rimarcato la «prontezza con cui l’Amministrazione comunale ha colto questa opportunità assicurando il cambio pelle dell’Inps essendo chiamata ad erogare una quantità e qualità di servizi senza precedenti nella storia dell’Istituto».
«Tutto ciò si potrà realizzare solo con un approccio culturale ed organizzativo diverso facendo sistema con gli altri comparti della P.A. e, in particolare, con le istituzioni locali ed i Comuni che sono a contatto diretto col territorio e i bisogni dei cittadini», spiega ancora il direttore.
La fase sperimentale avrà una durata variabile di 3-6 mesi e servirà a mettere a punto il nuovo strumento e le sue modalità d’uso. Dopo il periodo di sperimentazione, si procederà alla predisposizione di un protocollo quadro definitivo che potrà essere sottoscritto dai Comuni interessati al progetto nonché, qualora ritenuto opportuno, da altre pubbliche Amministrazioni. (rrc)

A San Ferdinando un murales sui Bronzi di Riace

A San Ferdinando è arrivato un murales sui Bronzi di Riace. L’opera, realizzata nell’ambito del progetto Street Art promosso dalla Città Metropolitana di Reggio, è nata da un’idea del consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, per celebrare il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.

Un progetto che vuolediffondere l’arte e la cultura della magna Grecia con una serie di installazioni realizzate in numerosi comuni della provincia. 

Tra questi anche San Ferdinando, con un murale dedicato ai Bronzi di Riace a cura degli artisti Ilenia Iozzo ed Emanuele Neri, giovani studenti dell’Accademia di Reggio Calabria.

«Siamo felici che San Ferdinando sia stato selezionato per accogliere un progetto artistico di questo livello – ha dichiarato il sindaco Luca Gaetano – abbiamo accolto con entusiasmo l’idea e siamo rimasti colpiti dalla perizia e dalla creatività dei giovani artisti che hanno realizzato il murale. Emanuele Neri e Ilenia Iozzo hanno vissuto qui per alcuni giorni ed è stato molto interessante, per tutti noi, osservare il processo creativo svolgersi en plein air».

«Desideriamo porgere sentimenti di gratitudine – ha aggiunto – a tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato, in primis al consigliere delegato Filippo Quartuccio, al presidente metropolitano Carmelo Versace e soprattutto a Ilenia ed Emanuele cui rivolgiamo i nostri complimenti e gli auguri per il prosieguo della loro attività».

«L’assessorato alla cultura del Comune è fortemente impegnato in un percorso di recupero e valorizzazione della nostra città e opere del genere, che accrescono il nostro patrimonio artistico e culturale vanno nella direzione auspicata da tutti, che è quella di rendere San Ferdinando un luogo attraente e con molte cose da raccontare a cittadini e visitatori», ha dichiarato l’assessore Francesco Barbieri.

«L’amministrazione comunale, infine – si legge in una nota – ringrazia vivamente Andrea Muratore, il regista e film-maker di Medmafilm che con spirito volontaristico sta documentando gli eventi che interessano San Ferdinando, con la finalità di produrre un documentario a testimonianza del vasto lavoro collettivo che si sta svolgendo nella cittadina tirrenica». (rrc)

REGGIO – Con Le Muse la conversazione sulla “Felicità”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, nella Sala d’Arte dell’Associazione Le Muse, è in programma la conversazione Io cambio rotta…come tornare ad essere felici.

Il presidente, Giuseppe Livoti, ha evidenziato come «la “felicità” è uno stato emotivo più profondo da far emergere nell’animo umano e per raggiungerla occorre avere una ottima conoscenza, rispetto e amore verso se stesso. Importante il luogo dove noi viviamo o anche il ritrovarsi in un ambiente che favorisca il suo emergere, vivendo così in un clima interiore di serenità e di calma».

Una conversazione relazionale evolutiva che avrà come protagonisti Michelangelo Marino, chief happiness officer e Flavia Cuzzola, formatrice e co fondatrice di “Io cambio rotta”.

Marino, nella qualità di chief happiness officer, svolge l’attività di manager della felicità. In Italia è una professione ancora poco conosciuta, anche perché in tutto il mondo esistono solo 1.500 figure specializzate in “felicità”. Gli ambienti in cui noi viviamo hanno bisogno soprattutto dopo la pandemia, di una maggiore attenzione alla felicità.

Per questo si inizia a parlare di nuove figure come questa. Un itinerario che analizzerà competenze interpersonali, cioè quelle che permettono di comprendere i momenti di crisi dell’essere umano e di risolverli con la capacità di ascolto, la capacità di osservazione, la capacità di organizzazione. Un viaggio dunque nel sistema relazionale evolutivo tra scala valoriale, linea del tempo e sfera familiare non dimenticando di coltivare la propria mente per perseguire i propri scopi sviluppando l’autodisciplina. 

In apertura di manifestazione il Laboratorio di Lettura dell’associazione immergerà il pubblico nella Lettera alla Felicità di Epicuro che come lo stesso ribadiva si lega ai piaceri naturali e necessari, ovvero quelli che hanno a che fare con la propria condizione e di cui si ha bisogno per mantenersi in vita: bere il necessario e mangiare il necessario, quindi è necessario l’indipendenza dai piaceri e dai desideri. Secondo il filosofo, la felicità attitudine individuale che permette di scegliere con accortezza il piacere è strettamente legata alla virtù, in quanto la virtù è l’unico mezzo per conseguire il piacere.

Per l’occasione gli artisti della nota associazione reggina Antonella Laganà, Cristina Benedetto, Pierfilippo Bucca, Rossella MarraSanta Maria Milardi, hanno realizzato un’opera “emozionale” che commenteranno durante la manifestazione. (rrc)

BOVA MARINA (RC) – S’inaugura lo sportello Punto Utente Evoluto

Domani mattina, a Bova Marina, alle 11, nella Biblioteca comunale “Pietro Timpano”, s’inaugura lo sportello Pue – Punto utente evoluto. Sarà presente il direttore generale Inps, Vincenzo Caridi.

Tutti i dettagli sullo sportello Inps, verranno illustrati dal sindaco Saverio Zavettieri, dal direttore provinciale Inps, Elisa Spagnolo, e dal direttore regionale Inps, Giuseppe Greco.

«Il Punto Utente Evoluto è uno sportello telematico dell’Istituto, attivabile presso i locali del Comune, tramite il quale l’utente può entrare in contatto con un funzionario dell’Inps in modalità video riunione (web meeting) – ha spiegato l’assessore comunale Francesco Plutino –. L’utente dovrà presentare richiesta all’operatore del Comune che provvederà a fissare l’appuntamento, consentendo il collegamento con il funzionario dell’Inps».
«Quello offerto ai cittadini è un servizio molto prezioso – ha continuato – perché tramite il Pue, sarà possibile chiedere, ottenere informazioni e scambiare documentazione in tempo reale, direttamente, con i funzionari di sede».
La fase sperimentale avrà una durata dai 3 ai 6 mesi, trascorsi i quali sarà predisposto un protocollo quadro definitivo che potrà essere sottoscritto dai Comuni interessati e da altre pubbliche amministrazioni. (rrc)

SIDERNO (RC) – Domani la presentazione del libro “Parole e simboli di memorie”

Domani pomeriggio, a Sidetno, alle 18, nella Sala Consiliare del Comune, si presenta il libro Parole e simboli di memorie di Maria Caterina Mammola.

L’evento è stato organizzato dalla Fidapa Bpw Italy – Sezione di Siderno. Si parte con i saluti di Cinzia Lascala, presidente Fidapa Siderno, Maria Teresa Fragomeni, sindaco di Siderno e Francesca Lopresti, assessore alla Cultura di Siderno. Relaziona il prof. Salvatore Licciardello, studioso e pedagogista. Sarà presente l’autrice. (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – Sabato un incontro fra famiglie, bambini e ospiti dello Sprar

Sabato 4 febbraio, Cinquefrondi ospiterà, alle 10, nei locali della Mediateca, un incontro fra le famiglie, i bambini di Cinquefrondi e quelle ospiti dello Sprar.

L’evento rientra nell’ambito del mese dedicato all’integrazione e all’inclusione. Sarà un momento di convivialità, socialità e l’inizio di un alto percorso di integrazione fra la Comunità e chi viene da lontano, fugge da guerre o persecuzioni d’ogni sorta.

«Battersi per abbattere certi retaggi» propone Vincenzo Furfaro, uno dei due operatori responsabili del Progetto.

Michela Franco, invece, vuole accelerare i tempi e parla di “lanciare una sfida alla non fattibilità legata alla rassegnazione di parte della popolazione”.

Insomma, un bel passo in avanti verso il convogliare di idee nuove, proattive e socialmente funzionali alle dinamiche moderne.

Cinquefrondi, negli ultimi anni all’avanguardia su tale tematiche esprime felicitazioni e tramite il Sindaco Michele Conia, invita tutti a parteciparvi. (rrc)

Protocollo d’intesa tra Comune di Reggio e Mediterranea: Nascerà un’azienda agraria

Nascerà un’azienda agraria, sui quattro ettari che il Comune di Reggio Calabria ha concesso in comodato d’uso all’Università Mediterranea.

Il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, l’assessora allo Sviluppo Economico, Angela Martino, il Rettore dell’UniRc, Giuseppe Zimbalatti, ed il direttore del Dipartimento di Agraria, Valentino Branca, hanno formalizzato «un accordo voluto e cercato fortemente che chiude, positivamente, un percorso partito già anni addietro».

La costituzione di un’Azienda agraria, infatti, «segna un passaggio importante per il mondo della ricerca ed il tessuto imprenditoriale locale in ambito agricolo».

Per l’assessora Angela Martino, dunque, la creazione di un simile strumento «non sarà azione puramente auto-referenziale della nostra università, ma attività che svolgerà un lavoro di ricerca fondamentale ed estremamente utile per le nostre imprese agricole locali».

«Mettere assieme la ricerca universitaria ed i suoi benefici per il mondo agricolo, in generale – ha sottolineato – era un nostro obiettivo strategico».

Grande soddisfazione anche da parte del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti: «Questo è un percorso iniziato anni fa, nel mio allora ruolo di assessore all’Ambiente, quando il professore Zimbalatti, non ancora rettore, già sollecitato questo tipo di accordo che, oggi, finalmente, stiamo sottoscrivendo».

«Sollecitazione – ha ricordato – che accolse subito il sostegno del sindaco Giuseppe Falcomatà che mi chiese, espressamente, di accelerare verso questa direzione. Motivo di grande soddisfazione, quindi, aver chiuso un cerchio che porterà la facoltà di Agraria alla pari rispetto a numerose facoltà nazionali ma, soprattutto, consentirà ai propri studenti di sviluppare e proseguire i propri studi sul nostro territorio con la concreta opportunità di rimanerci per lavorare. Un’opportunità, dunque, sia di studio e ricerca che di sviluppo del territorio con grande attenzione non solo alle questioni ambientali ma anche ai giovani»

Il Rettore Giuseppe Zimbalatti, infine, ha spiegato quali, di fatto, saranno le funzioni dell’Azienda agraria e come si caratterizzeranno e concretizzeranno le attività sui terreni concessi dal Comune: «Oggi si gettano ufficialmente le basi per una collaborazione importante per un settore strategico ed al servizio della cittadinanza e dell’agricoltura».

«L’Azienda agraria – ha spiegato – consentirà di svolgere attività scientifiche e didattiche fondamentali sia per gli studenti, con l’opportunità di frequentare sul campo, che per la cittadinanza tutta (compresi gli imprenditori) che avranno ora modo di attingere direttamente dalla nostra attività didattica e, per l’appunto, scientifica. Un passaggio importante, previsto dal nostro statuto, che adegua la facoltà a tutte, o quasi, le università italiane. Avere questi terreni sul nostro territorio è una grande occasione per i nostri studenti, per i giovani e per tutto il mondo della scuola. Come ateneo ci cimenteremo affinché diventi quanto più funzionale possibile».

«Di fatto – ha concluso il Rettore – diventerà un vero e proprio laboratorio sperimentale sia per le colture autoctone che per quelle dell’area mediterranea, in genere, con uno sguardo ed un’attenzione particolare anche al cambio climatico ed alla tropicalizzazione verosimile delle nostre colture nel periodo a venire. In collaborazione con la facoltà di Ingegneria svilupperemo una gestione digitale dell’Azienda utilizzando al meglio le tecnologie offerte dai nostri tempi. Oggi si concretizza un sogno». (rrc)

REGGIO – Con gli Amici del Museo si è parlato dei Cavalieri templari e dei cavalieri di Malta nella storia di Reggio

Nei giorni scorsi, in Via della Giudecca di Reggio Calabria, con gli Amici del Museo di Reggio Calabria si è parlato dei Cavalieri templari e i Cavalieri di Malta nella storia di Reggio.

L’evento rientra nell’ambito degli incontri del ciclo Storia, Archeologia, Territorio. Ha relazionato sul tema il presidente dell’Associazione, Francesco Arillotta.

Il relatore ha in iniziato ricordando la storia gloriosa e drammatica dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio, fondato a Gerusalemme, nel   1118, da Ugone da Pagani, che aveva lo scopo di difendere i luoghi consacrati alla Cristianità, ma anche di aiutare e si proteggere una le migliaia di pellegrini che da ogni parte d’Europa si dirigevano verso la Città Santa.

Arillotta ha evidenziato come questo quest’Ordine che ben presto diventò una autentica potenza militare ed economica. Finché, agli inizi del XIV secolo, re Filippo il bello di Francia, sollecitato da sue esigenze soprattutto finanziarie, non decise di contrastarlo, fino ad arrivare al suo scioglimento. Accusati di ogni ignominia, ma soprattutto di eresia, i Cavalieri Templari in tutta Europa furono perseguitati ed in molti casi condannati al rogo, come avvenne 18 marzo 1314, quando il Gran Maestro dell’Ordine, Jacques de Molay, e altri alti dignitari, a Parigi, furono arsi vivi.

Con il consenso, per motivi politici, di Papa Clemente V. 

Entrando in nel vivo del tema, Arillotta è partito dalla constatazione, sostenuta dagli studi di eminenti ricercatori (Bianca Capone, Gaetano Lamattina: e altri), che i Cavalieri Templari usavano realizzare, nelle città in cui operavano, una mansio interna al centro urbano, destinata all’assistenza dei pellegrini, ed una esterna, con funzioni di mercato. E gli stessi studiosi affermano che la prima era quasi sempre dedicata alla loro protettrice Santa Margherita d’Antiochia, e la seconda a San Pietro o San Marco. 

Rifacendosi alla storia urbanistica medievale di Reggio, sono stati presentati due tratti dell’area urbana, una al centro dell’antica città, dove è attestata la presenza di un ospedale, che poteva anche accogliere persone di passaggio. E questa struttura era intitolata a Santa Margherita d’Antiochia, ed è rimasta in funzione fino al terremoto del 1783. L’altra era una chiesa dedicata a San Marco, posta immediatamente fuori la cinta muraria, all’uscita da Porta Mesa. 

Queste due realtà, secondo Arillotta, sono da ascriversi all’iniziativa dell’Odine dei Templari. 

Allargando lo sguardo al territorio provinciale, Arillotta ha segnalato che il santo patrono dell’Ordine era Giovanni Battista, e che i due approdi a nord e a sud della città, le due ‘Fossa’ erano entrambe intitolate a questo Santo. Altra significativa testimonianza la troviamo a Seminara, centro nevralgico a cavallo della Via Popilia, che presenta, all’interno dell’antico centro urbano, un ospedale, e all’esterno, anche qui, una chiesa dedicata a San Marco. Ma l’elemento più importante è costituito dal fatto che l’antico paese, andato distrutto nel 1783, era caratterizzato da solo tre porte in direzione est, ovest e sud, ed attraversato da due strade che formavano in maniera molto singolare, una grande T: il Tau adottato dai Templari come loro simbolo?

Passato a ricordare i Cavalieri di Malta reggini, Arillotta ha presentato gli stemmi di alcune di queste famiglie: Barone, Bosurgi, Laboccetta, Melissari, Monsolino, Diano, Parisio, Logoteta, eccetera ed ha ricordato in particolare le figure del Grand Priore Giovanni Bosurgi e del Gran Balì Antonio Nesci. 

Ultimo ricordo: la statua funeraria del capitano della cavalleria maltese, frà Giuseppe Monsolino, una volta presente nel complesso funerario della famiglia nella chiesa dell’Eremo, ed oggi posseduta, in maniera controversa, dagli eredi di Francesco Maria Ricci.

 Pagine bellissime dell’affascinante storia di Reggio Calabria.  (rrc)