REGGIO – Dal 1° luglio il nuovo piano tariffario al MArRC

Dal 1° luglio entra in vigore il nuovo piano tariffario del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Ad annunciarlo, il direttore Fabrizio Sudano nel corso di una conferenza stampa, in cui è stata illustrata la novità più importante, ossia una card annuale che, al costo di 22 euro, permettere di accedere tutti i giorni al Museo.

Una piccola ma importante rivoluzione che entra in vigore il primo giorno di luglio con il nuovo piano tariffario del MArRC con cui il Museo si allinea ai principali Musei Italiani del Sistema Museale Nazionale. Oltre alla nuova card, infatti, il costo dei biglietti di ingresso viene rimodulato per comprendere anche alcune promozioni studiate per avvicinare i giovani fino a 25 anni e consentire un accesso dedicato alle grandi mostre. Il biglietto ordinario passerà a 10 euro, mentre resteranno invariati il diritto di accesso gratuito per le categorie di cui al D.M. 507/1997 e s.m.i ed il diritto al biglietto ridotto pari ad euro 2,00 per i giovani di età compresa tra i 18 ed i 25 anni. Tornano inoltre le aperture serali straordinarie al costo di euro 3,00. Tutti i venerdì di luglio e agosto 2024 (9 date) il museo aprirà dalle ore 20.00 alle 23.00 con ultimo ingresso alle 22.30.

«Le nuove tariffe del MArRC mirano a riequilibrare i rapporti tra siti museali nazionali e far scoprire e riscoprire a tutti i visitatori una modalità lenta di visita dei luoghi della cultura – ha dichiarato il direttore Sudano –. Da una parte infatti, si risponde alla necessità di adeguare il costo del titolo di ingresso al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria alla media dei prezzi praticati dagli altri Istituti e luoghi della Cultura Italiani; dall’altra si introducono strumenti come l’abbonamento annuale, che permette ai visitatori ed in particolare quelli più prossimi, di esplorare lo straordinario patrimonio presente al MArRC poco alla volta, più volte l’anno, per una passeggiata culturale o semplicemente per immergersi nell’armonia di storia e bellezza presente al museo». 

Il piano tariffario che entrerà in vigore dal 1° luglio è il seguente:

MArRC Gold al costo di € 22,00: abbonamento nominativo di durata annuale che consente un numero di accessi illimitati al MArRC per la durata di un anno solare decorrente dalla data di acquisto;

MArRC Family al costo di € 40,00: abbonamento nominativo per i nuclei familiari composti da 2 adulti e dai

figli under 18 che consente un numero di accessi illimitati al MArRC per la durata di un anno solare decorrente

dalla data di acquisto;

MArRC Young al costo di € 5,00: abbonamento nominativo riservato ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25

anni che consente un numero di accessi illimitati per la durata di un anno solare decorrente dalla data di acquisto;

MArRC Friends al costo di € 8,00: riservato agli accompagnatori dei titolari di abbonamento;

MArRC Slim al costo di € 5,00: consente l’accesso al museo dalle ore 18:00 fino all’orario di chiusura;

MArRC Expo al costo di € 5,00: consente l’accesso alle mostre temporanee selezionate dalla Direzione;

MArRC Plus al costo di € 13,00: da attivare in caso di allestimento di mostre temporanee a pagamento;

Consente l’accesso al Museo e alle mostre.

Il museo è aperto dal martedì alla domenica (lunedì chiuso), con orario continuato dalle ore 9:00 alle 20:00, ultimo ingresso ore 19:30. Fino ai 18 anni l’ingresso è sempre gratuito. Tutte le info su www.museoarcheologicoreggiocalabria.it Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con possibilità di prenotazione per singoli e gruppi. Prenotazioni, servizi aggiuntivi e biglietteria sono gestiti da Coopculture. Per prenotare la visita: 0639967600 (attivo lun-dom 9-18), per info e prenotazioni settore Didattica/Scuole: 0639967600 e edu@coopculture.it; per prenotazioni Gruppi: 06 39967600 e tour@coopculture.it. (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “La società dell’emergenza”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, allo Spazio Open, sarà presentato il libro La società dell’emergenza – Pandemia, guerra, insicurezza e caso: Quale futuro ci attende? di Francesco Fantuzzi.

Dopo avere girato mezza Italia per i numerosi incontri organizzati presso librerie, comitati ed associazioni, l’autore dialogherà con il pubblico reggino in tre appuntamenti, promossi da Med Media Comunicazioni Integrate. I successivi impegni saranno il 27 giugno a Rosarno, nella Casa del Popolo “Giuseppe Valarioti”. La terza tappa è a Pellaro il 28 giugno, nel Parco della Conoscenza e del Benessere del Centro di Medicina Solidale Ace.

Nell’appuntamento allo Spazio Open, l’autore dialoga con l’editore Francesco Arcidiaco e la giornalista ed attivista di Legambiente, Oriana Schembari.

Edito da Sensibili alle foglie – come il precedente volume “Dentro la zona rossa. Il virus, il tempo, il potere”, di cui costituisce lo sviluppo e l’approfondimento – “La società dell’emergenza” traccia una lucida analisi della crisi politica, economica, sanitaria, ambientale e culturale in corso, ripercorrendo gli eventi storici e sociali che l’hanno determinata. Nella seconda parte, lo studio elabora una via alternativa alla deriva che sta portando l’uomo ad affogare nel diluvio dell’informazione e nello spazio artefatto ed estremo dei social e a perdere così il contatto con gli altri vedendo erosi, nel contempo, libertà e spirito critico.

Per Fantuzzi, “quella in cui viviamo è la società dell’emergenza: emergenze reali, presunte, create ed alimentate ad arte. Un canovaccio atto a gestire una situazione certamente articolata e contorta, ma estremamente funzionale a un sistema di potere in affanno, che ritrova così il proprio riconoscimento e una nuova e inaspettata linfa vitale”.

Francesco Fantuzzi – studi economici, con un passato da funzionario di banca ed oggi consigliere e formatore della Cooperativa Mag 6 a Reggio Emilia – ha trascorso gli ultimi anni ad approfondire le tesi di grandi sociologi e ad intrecciarle col suo ragionamento, con l’importante esperienza acquisita nel mondo della finanza mutualistica e solidale e con l’impegno militante per l’ambiente ed i beni comuni.

Colonna portante della sua visione è, sicuramente, il pensiero del professore Serge Latouche, economista e filosofo francese, il teorico della decrescita e il pensatore più radicale del limite dello sviluppo e dell’occidentalizzazione del mondo. 

Dopo aver letto il primo saggio di Francesco Fantuzzi con lo storico Franco Motta, “Dentro la zona rossa”, Serge Latouche ha scritto ai due autori che il loro studio “costituisce veramente un lavoro importante, totalmente coerente con il progetto della decrescita come costruzione di una società di prosperità senza crescita o di abbondanza frugale”.

Così come, dopo sei anni in banca, Francesco Fantuzzi ha deciso di lasciare quel lavoro per dare credito e sostegno a progetti di carattere sociale che difficilmente trovano attenzione e finanziamento nei circuiti tradizionali, nel suo percorso di vita ha anche trasformato le battaglie per l’ambiente, l’acqua pubblica e la vivibilità degli spazi cittadini in impegno politico candidandosi a sindaco di Reggio Emilia con una lista civica. Una passione civile alimentata dal confronto costante con i cittadini e adesso con i lettori dei suoi saggi. 

Il 28 e 29 giugno a Reggio il convegno “Organizzazione degli uffici giudiziari”

Si intitola Organizzazione degli uffici giudiziari, ruolo del giudice e apporto dell’avvocatura il convegno in programma a Reggio il 28 e 29 giugno, nella sede di Confindustria e organizzato da Magistratura Indipendente con la collaborazione del Consiglio dell’Ordine degli avvocati e dell’Università Mediterranea.

L’evento si propone, attraverso i contributi delle diverse professionalità del mondo giudiziario, di fare il punto sulle misure organizzative e sulle proposte normative finalizzate ad incidere sull’efficienza dell’amministrazione della giustizia e sull’ordinamento giudiziario.

Importante il ruolo dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, che, attraverso la partecipazione del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienza umane, vuole rappresentare l’estrema attualità delle tematiche e l’interesse a fornire ai propri studenti gli strumenti per una conoscenza più approfondita di temi centrali per chi si avvicina alle diverse tematiche legate alle professioni giurisprudenziali.
La trasversalità dei contributi è rappresentata anche dal confronto tra esponenti del Foro di Milano nelle sue diverse componenti i quali, nel dialogo partecipato con avvocati e giudici di Reggio Calabria, offriranno una visione d’insieme degli strumenti organizzativi e delle innovazioni introdotte dalle recenti riforme arricchita dalle peculiari esperienze territoriali.
Il convegno vede anche una nutrita rappresentanza femminile del mondo giuridico reggino e milanese e abbraccia pienamente l’idea che per consentire un’efficace risposta di giustizia, l’organizzazione giudiziaria debba essere intesa come un sistema condiviso, realizzato con i contributi di tutti gli attori della giurisdizione: magistratura, avvocatura, personale amministrativo, operatori economici e sociali.
Il convegno, dunque, si propone quale momento di confronto qualificato sui più attuali temi di organizzazione e politica giudiziaria ed è rivolto principalmente agli operatori del diritto e agli studenti universitari di giurisprudenza ma anche alla cittadinanza interessata al mondo della giustizia. (rrc)

REGGIO – L’incontro “Sant’Agata e Reggio. Storia di due città vicine, tra rivalità e alleanze”

Mercoledì 26 giugno, a Reggio, alle 19, al Circolo Reggio Sud, si terrà l’incontro Sant’Agata e Reggio. Storia di due città vicine, tra rivalità e alleanze.

Relazionano Tommy Massara, operatore culturale, Circolo Reggio Sud, Valeria Varà, funzionario architetto del Ministero della Cultura e Orlando Sorgonà, docente di discipline umanistiche e storico.

Proprio come Sparta e Atene, sempre rivali ma unite nel fronteggiare il nemico comune, Sant’Agata e Reggio mostravano questo rapporto di vicinanza e rivalità, dovuto soprattutto a questioni territoriali, dove però non sono mancati momenti di aiuto reciproco, come in occasione delle invasioni saracene e turche.
Sin dal periodo Angioino, dove in più occasione i sovrani dovettero intervenire direttamente per risolvere i contrasti, la storia delle due città è ricca di episodi e aneddoti poco conosciuti che verranno raccontati in occasione della serata.
Un evento inedito e di alto livello culturale che ci permetterà, attraverso lo studio della nostra storia, di comprendere meglio alcuni aspetti del territorio reggino, alla scoperta di un passato che sembra lontano ma i cui riverberi ancora oggi si manifestano nei modi e nelle abitudini dei due centri. (rrc)

REGGIO – Franco Recupero (Lega) ma il PD sul caso Reggio continua a tacere

di FRANCO RECUPERO – Il persistente mutismo del segretario regionale PD, sen. Nicola Irto, sulle gravissime implicazioni politiche connesse alla “Operazione Ducale”, trova perfetta corrispondenza nel glaciale distacco della responsabile nazionale della Legalità del PD, sen. Enza Rando, giunta in riva allo Stretto nei giorni scorsi per vicende connesse al ruolo dalla stessa esercitato.
Lo stesso è a dirsi a proposito del recente passaggio a Reggio Calabria del responsabile nazionale PD della Comunicazione, Sandro Ruotolo, dopo avere ottenuto voti utili alla sua elezione a Bruxelles, senza minimamente interrogarsi se il consenso espresso al suo indirizzo avesse o meno il “nobile” sigillo made in Sambatello.
Sono indici fortemente significativi del doppiopesismo che da sempre alimenta l’ipocrisia dei “democratici”.
A Genova si grida allo scandalo per le mancate dimissioni del governatore Toti, salvo poi consegnarsi ad un vergognoso silenzio sulle ormai notorie relazioni intrattenute, nel tempo, dal PD reggino con il Ducato di Sambatello, il cui inquinato e putrido contributo ha ulteriormente falsato il risultato elettorale del 2020, nonostante fosse di per sé soverchio l’accesso ai seggi riservato nella stessa consultazione amministrativa a persone già passate a miglior vita.
Davanti a queste performance circensi, le figure apicali del PD nazionale e regionale, così come l’ANCI del santificato Decaro da Bari, oggi tacciono!
E il loro silenzio significa avere lasciato alla deriva Falcomatà, dal suo canto ormai rassegnatosi alla surreale difesa d’ufficio
dei “fedelissimi” e selezionatissimi compagni di calcetto, in verità allarmati dall’imminente ed inevitabile invio della commissione di accesso che ne metterà a rischio prebende e stipendi.
Ma ancora più riprovevole è che un ex assessore comunale, per di più poliziotto, sia diventato consigliere regionale, sotto le sinistre insegne del PD, senza avere ben chiara la netta linea di confine che separa ciò che riguarda la giustizia -sanzionabile o meno che sia- da ciò che si distanzia sensibilmente da requisiti minimi di etica pubblica.
E’ disdicevole che il compagno di calcetto/angelo custode del Sindaco riprenda a pretesto -esattamente come ha già fatto LIBERA Calabria- il voto parlamentare recentemente espresso sull’autonomia differenziata per distrarre l’opinione pubblica reggina, e riproponga il feticcio dello stucchevole refrain del ballottaggio del 21 settembre 2020 “Reggio non si Lega”.
È banalmente puerile, il tentativo di mettere la sordina al dato, sempre più forte e chiaro, della perentoria ed irreversibile richiesta di dimissioni che una comunità in preda allo sconforto ed al disgusto rivolge a Falcomatà.
E allora, da Falcomatà e dai suoi compagni, incuranti del rischio gravissimo che le loro condotte hanno procurato alla città nell’ultimo decennio, cos’altro ci si può attendere, se non una valutazione in chiave utilitaristica delle dimissioni immediate che tutti invocano e si aspettano?
Una utilità, al riguardo, esiste ed è ben nota all’agonizzante amministrazione comunale ritrovatasi in un vicolo cieco, soprattutto dopo il venire meno delle sponde inseguite sui livelli superiori: la bussola dei giovanotti che hanno firmato il disastro di Reggio non potrà che essere orientata verso la “messa in sicurezza” delle loro carriere, altrimenti stroncate dalla sanzione dell’incandidabilitá insita in uno scioglimento sempre più incombente ed inevitabile ad ogni giorno che passa. (fr)

Franco Recupero è segretario provinciale della Lega a Reggio

CAMINI (RC) – La mostra “Eleison”

Fino al 17 agosto, a Camini, si può visitare, negli spazi della Galleria Duçi Contemporanea, la mostra personale Eleison di Eva Fruci.

Questo evento si inserisce nella stagione di esposizioni dedicata alla ricerca femminile, curata da Chiara Scolastica Mosciatti

Eva Fruci, giovanissima artista calabrese nata a Lamezia Terme nel 2002, presenta opere materiche,  fotografiche e installative. La sua ricerca artistica esplora la dimensione femminile, attraverso un  dialogo con la metafora delle tre Moire, le antiche dee tessitrici del destino nella mitologia greca. I  concetti centrali delle sue opere emergono dai racconti delle rovine delle vecchie case, considerate  come l’Atropo dei nostri giorni, mescolandosi con l’invocazione di pietà insita nel termine “eleison”. 

In ogni tessuto delle opere si riflettono inevitabilmente gli stati legati alle tre Muse. Le stoffe, logorate e  sgualcite, portano con sé la storia impressa e registrata nelle loro fibre. Dopo decenni trascorsi tra le  macerie delle case cadute, conservano intrinsecamente polvere, umidità e muffa, testimoni silenti  degli eventi passati. Questi materiali, impiegati nelle opere, diventano paesaggi temporali che ispirano  un sentimento di pietà e rispetto verso la sacralità intrinseca di ogni storia e cosa. 

Infine, il legame tra “eleison” e abbandono diventa indissolubile, poiché la pietà si piega all’incessante  decadimento. Le case cadute, un tempo rifugi e dimore, ora giacciono in rovina, testimonianze del  passare del tempo e dell’incuria umana. (rrc)

REGGIO – Presentati i progetti PinQua

È stato presentato, all’Istituto “Maria Ausiliatrice” nel rione Modena di Reggio, il programma PinQua –Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare dal titolo Essere – Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale di Ciccarello, finanziato dall’Unione europea, di cui è beneficiaria l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria.

Il primo dei tre incontri voluti dall’Amministrazione, dall’assessore comunale con delega Elisa Zoccali e dal sindaco Giuseppe Falcomatà, per raccontare i progetti, condividerli coi territori e con chi vive ogni giorno i luoghi. Gli altri due progetti riguardano Arghillà e Reggio Sud.

Grazie a un investimento di 15 milioni di euro, l’obiettivo è far diventare il quartiere Ciccarello accessibile, sicuro, inclusivo, sostenibile e resiliente sotto il profilo dell’equità sociale e culturale, del benessere personale e abitativo e dell’innovazione tecnologica. Una riunione partecipata, nel corso della quale, cittadini e associazioni hanno potuto esprimere impressioni, perplessità e consigli affinché il quartiere possa cambiare in parte volto ed essere restituito al meglio ai suoi abitanti.

«Siamo partiti da Essere – ha spiegato l’assessore Zoccali – i PinQuA sono tre progetti di riqualificazione ambiziosi, volti proprio alla qualità dell’abitare ossia riqualificazione, transizione ecologica. Una presentazione sul territorio che nasce da precedenti sopralluoghi, incontri con associazioni e cittadini, per cui i momenti d’ascolto, di indicazione delle criticità erano già stati valutati e recepiti. Si è arrivati a un momento di verifica per valutare se il progetto corrisponde ai fabbisogni del territorio. Sono tre interventi di cui consta Eessere: uno che riguarda l’area intorno al campo Coni; poi c’è il parco urbano e l’area di fianco al liceo Volta, compresa la viabilità che sarà rivista; l’altro quello che riguarda il quartiere che intende divenire un “modello” da riproporre. Si tratta di creare insieme ai cittadini una visione del futuro, partendo dalle potenzialità del nostro territorio come vogliamo trasformarlo».

«Equità Sociale, Sostenibilità Ecologica Residenziale” sono parole che dicono tanto del territorio e del contesto nel quale abbiamo operato – ha aggiunto l’assessore – il senso di presentare un progetto sul territorio, il senso della partecipazione di oggi è quello di aver individuato le esigenze, di dare risposte, mettendole su carta, quindi mettendo un progetto intorno ai fabbisogni, partendo dalle potenzialità del territorio. La risposta è l’evoluzione dei luoghi in una visione del futuro fatta insieme, perché tutto è migliorabile».

I progetti riguardano l’inclusione con spazi per categorie fragili e progetti per tutte le fasce d’età spazi accessibili a tutti. E ancora connettività dunque gerarchia degli spazi, rete di percorsi, miglioramento dell’accessibilità e riqualificazione dei percorsi pedonali. E, non da ultima, la sostenibilità con permeabilità delle superfici, riuso delle acque meteoriche, riqualificazione del verde esistente, nuove piantumazioni. Tutto adattato al contesto: materiali ed essenze del luogo, elementi naturali dedotti dal contesto. Il racconto dei tre progetti è stato intervallato agli interventi dei cittadini e delle associazioni per un unico obiettivo: migliorare la qualità di vita nel territorio.

Due dei tre interventi dei PINQuA ricadono sul Demanio e proprio in relazione a questa circostanza il Sindaco Falcomatà e l’Assessore Zoccali sono impegnati nell’ambito di una interlocuzione con l’Agenzia del Demanio, per la quale auspicano si possa assistere ad una accelerazione.

Il prossimo incontro è previsto giovedì 27 giugno alle 15 nella saletta di formazione del Comando centrale della Polizia municipale e riguarderà Reggio Sud. Il PINQuA si chiama Regia (Rigenerazione Ecologica Grandi Interventi Ambientali). (rrc)

REGGIO – I Lions a confronto su “Sviluppo della leadership in primo piano”

I soci del 6 Lions Club della Zona 1 si sono riuniti nel Salone dei Lampadari del Comune di Reggio per discutere dell’importanza della Leadership nelle Associazioni.

L’argomento, oggi di vitale importanza e di grande attualità in tutte le organizzazioni, nelle professioni, nel sociale, considerate le innumerevoli possibilità di ricevere informazioni, soprattutto dal web, è stato discusso da oltre 50 soci alla presenza del responsabile Distrettuale della Global Leadership Team, Rodolfo Trotta.

Durante il contraddittorio sono intervenuti i Presidenti della Zona 1 del Distretto 108Ya. Roberto Romanzo, Presidente del Lions Club “Villa San Giovanni Fata Morgana”, ha messo in evidenza che si diventa leader quando si raggiungono i risultati, l’armonia,
un nutrito numero di Soci, si realizzano i “service” programmati, per i quali è importante la comunicazione, oggi singola, da affidare in un prossimo futuro ad una gestione esterna. Ketty Marino, Presidente del Club lions “Castello Aragonese” dichiara la necessità di migliorare i rapporti umani ed i legami tra Soci, il rispetto tra persone, prima di essere Soci Lions. Si può fare di più prendendo i pregi e non i difetti degli altri.

Enzo Insardà, Presidente incoming del L.C. Villa S. Giovanni Fata Morgana si è così espresso: «Leader si nasce, si può migliorare la leadership seguendo dei giusti maestri come punti di riferimento della propria vita, si deve avere la capacità dell’ascolto e si deve essere preparati in un ”campo minato” che è quello della “gestione dei conflitti”!».

Paola Lemma, Presidente incoming, del L.C. “Castello Aragonese, ha parlato di «umiltà, coerenza, sensibilità, capacità di ascoltare e sentirsi gratificati nel ‘dare senza aspettarsi di ricevere qualcosa in cambio e’ il vero significato di essere lions. Rivolgere un sorriso, una parola di conforto, un’attenzione a chi ha bisogno è espressione massima del “weserve”».

Il club è composto da tanti soci con esperienze di vita diverse, con caratteri diversi, che svolgono professioni diverse ma lo spirito che deve animare l ‘azione è la collaborazione, la condivisione dimenticare la parola io e pensare sempre come noi gruppo, noi con gli altri.

Sebino Bellini, nel complimentarsi con il presidente di zona per la grande presenza di soci, faceva notare che un vero leader deve essere rispettato nel ruolo non per lo stesso ma per il suo comportamento etico e la disponibilità all’ascolto. L’armonia e la gioia della condivisione non devono mai venir meno all’interno del club.

Il Presidente incoming del L.C.”Reghion” Daniele Politi, ha evidenziato come «il ruolo che mi accingo a ricoprire è carico di significato e cercherò di svolgerlo al meglio con il supporto degli amici che mi hanno preceduto e di tutti i soci del Club Rhegion. Il leader è il consegnatario della fiducia del proprio gruppo e non può esercitare la propria funzione se non ha con sé dei soci che lo sostengono e lo aiutano nel raggiungimento degli obiettivi».

«Non si tratta di un compito semplice – ha aggiunto – perché presuppone una conoscenza profonda delle persone che lo affiancano e delle loro singole peculiarità e motivazioni. Occorre sempre guardare avanti con il giusto ottimismo e nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi, in continuità con la storia di servizio del nostro Club».

«Ho sempre pensato che la funzione della leadership coincida perfettamente con quella del Presidente», ha detto Wanda Albanese De Leo, Presidente del L.C. Reggio Calabria Host, sottolineando come «è proprio questa carica che rende il club, compatto, coeso e operativamente attivo lionisticamente. Aggregare cercando di evitare conflitti di qualsiasi genere. E per aggregazione intendo anche il coinvolgimento di ogni singolo socio attraverso le sue peculiarità professionali. Faccio mio un pensiero di Indira Gandhi: Una volta la leadership significava sapersi imporre, oggi è possedere le qualità necessarie per meritare la stima degli altri.
Forse sarò un ‘ utopista, ma essere lions significa operare per gli altri mettendoci il cuore, anima e cervello».

Aldo De Caridi, Presidente Incoming L. C. Reggio Calabria Host ha ricordato che: «iI Lions è la più grande associazione del mondo che ha lo scopo di offrire collaborazione non ai propri soci, ma alla comunità. Servire è stato il suo motto e lo è tuttora. Non dobbiamo dimenticarlo».

«Il nostro club Reggio Calabria Host – ha proseguito – è nato nel 1957 e, oltre ad essere uno dei più antichi del meridione e d’Italia, è anche uno dei più prestigiosi sia per la sua storia, sia per il grande contributo che ha dato alla città di Reggio Calabria ed al Paese , sia per le persone che ne hanno fatto parte. Sono Stato eletto Presidente per l’anno 2024-2025 e quindi nei prossimi giorni assumerò questo compito che intendo onorare con impegno e umiltà. Perché è solo se ci approcciamo con questo spirito che possiamo servire.

«La leadership non è potere, è servizio – ha aggiunto –. È servizio alla comunità in cui viviamo, con un riguardo particolare ai più deboli e ai meno fortunati di noi. La nostra associazione, secondo me, deve diventare luogo e occasione di incontro, di dialogo, di elaborazione di progetti sociali, centro di interessi umani e di scelte comunitarie. Per fare questo dobbiamo bandire e liberarci dall’egoismo, dalla vanità, dall’agnosticismo e da tanto altro. Dobbiamo essere presenti in tutti i campi della vita sociale a cominciare dalla famiglia, dalla scuola, dal lavoro, dalla cultura, dall’economia, ecc. Dobbiamo, inoltre; essere promotori di valori umani e questo soprattutto con il nostro esempio e con la parola (il verbo). Dobbiamo servire. Grazie».

Il Presidente del LC RC Città del Mediterraneo, Corrado Savasta, nel tracciare una ricostruzione storica della nozione di leadership dall’antichità ad oggi, ha sottolineato le criticità che tale concetto incontra alle nostre latitudini a causa dell’influenza quasi bimillenaria del poter temporale della Chiesa in antitesi alla laicità del concetto. Lo stesso ha altresì affrontato i rapporti tra norma e potere, evidenziando la difficile relazione intercorrente tra soggezione alla norma, e potere esercitato di chi è chiamato ad imporne l’altrui rispetto. Infine, Savasta ha preconizzato un’organizzazione del mondo del service, nella quale la figura del club sarà sempre meno centrale, e la leadership assumerà una valenza sempre meno generalista e sempre più tecnica e specialistica.

Assente il 1° Vice Governatore del Distretto 108Ya, Pino Naim, per impegni istituzionali, precedentemente assunti è felice di esprimere la sua gioia per l’organizzazione di eventi sulla “Leadership” nel Distretto indispensabili per migliorare e rafforzare le conoscenze dei Soci e, soprattutto, per avvicinare i giovani alla nostra Associazione Lionistica, per conoscerne le motivazioni e gli obiettivi che si
prefigge che è quello di servire i bisognosi, di dare un forte contributo sociale di offrire alle Istituzioni quel servizio che spesso esse non riescono a fornire sul territorio.

Il Past Governatore, Franco Scarpino, sempre  attento ed accanto ai Soci, apprezzando l’enorme lavoro che svolgono nel Distretto porge il più affettuoso augurio e saluto di buon lavoro, rammaricato della sua forzata assenza dovuta alla partecipazione al Congresso Distrettuale Leo.

Anche Rita Franco, GMT, e Gianfranco Ucci, GST del Distretto 108Ya, hanno voluto porgere il loro saluto e rappresentare la loro vicinanza ai Soci presenti, ringraziando per l’impegno costante a favore della Famiglia Lionistica che nel mondo si avvia a raggiungere il numero di 1.500.000 persone al aervizio della gente.

«Leadership significa mobilitare l’impegno e le azioni degli altri a favore del conseguimento degli obiettivi comuni», ha detto Rodolfo Trotta, GLT del Distretto 108Ya.

«Quindi – ha aggiunto – il leader deve innanzi tutto essere capace di motivare gli altri per rendere massimo il loro impegno e le loro capacità di azione per creare le condizioni affinché gli obiettivi che ci si è prefissi potranno essere raggiunti per soddisfare i bisogni di quanti hanno bisogno di aiuto e di supporto. Tra le tante peculiarità che il Leader deve avere sicuramente ci deve essere la capacità di ascoltare e contemporaneamente di coinvolgere gli altri; deve avere equilibrio nel saper valutare l’impegno degli altri, pazienza e prudenza nello stesso tempo; essere sempre pronto a gratificare ciascuno per il suo personale impegno nel portare avanti con dedizione le azioni a lui affidate».

Alla fine della riunione chiude la seduta Mimmo Praticò, Presidente Zona 1 Distretto 108Ya, con un suo pensiero sull’argomento della giornata: «Lo sviluppo della Leadership nell’Associazione Lionistica, a mio avviso, significa avere “dentro” quello Spirito di servizio che porta ad accettare tutti i Soci di un Club con le loro “luci ed ombre».

«Le “luci” sono rappresentate dalle tante persone piacevoli – ha proseguito – persone perbene, donne e uomini uniti da “interessi e scopi” comuni che appartengono all’Associazione sposando il senso del “We Serve”, del “Noi Possiamo” ed incarnando in “toto” iPrincipi fondamentali del Lionismo ed il Codice dell’Etica Lionistica. È bello essere Lions quando “il gruppo” è pronto a rispondere ai bisogni umanitari finalizzati alle necessità sociali, quando si partecipa con la gioia e l’orgoglio di dare, quando si sta bene insieme e si lavora seguendo tutti lo stesso obiettivo».

«Si diventa Leader Lionistico non solo perché si può possedere una dote innata, ma – ha detto ancora – anche, quando c’è “Nobiltà d’Animo”, quando si è pronti ad aiutare l’altro, quando si comprende il pensiero, le opinioni, le sensazioni, le emozioni, le speranze degli altri,  quando riesci ad accettare il tuo Prossimo con un sorriso. Per essere un Leader si deve essere pronti a mettere per primo le mani “nel fango sociale”, avere dentro “il sacro fuoco” del donare senza chiedere nulla in cambio. Insomma dobbiamo presentarci al Mondo con il biglietto da visita che indica che “dove c’è bisogno c’è sempre un Lions”».

«Solo se si “nasce Lions” si può diventare un Leader Lionisticon – ha concluso –. Se non ci sono questi “requisiti” vuol significare che fai parte di un “altro Lions”, che mira a ricevere, a portare avanti l’arroganza, la supponenza, la pretesa di comandare per fini propri. Concludo sostenendo che si diventa Leader se si ha già una alta base del rispetto dei Valori umani e con i comportamenti, le azioni, con gli atteggiamenti di chi è pronto ad “aprire le braccia” per accogliere il Prossimo. Madre Teresa di Calcutta sosteneva che “non tutti possono fare grandi cose, ma tutti possiamo fare piccole cose con grande Amore». (rrc)

GALATRO (RC) – Domani 16 Associazioni si sfidano al Mundialito

Domani, allo Stadio Comunale di Galatro, è in programma il Mundialito, il torneo di calcio dedicato ai giovanissimo prossomo dall’Asd Galatro Academy.

La manifestazione, che ha come slogan Il calcio è una metafora della vita∑xz, vedrà la partecipazione di 16 associazioni sportive provenienti da diverse località. Ogni piccolo atleta riceverà una medaglia per la partecipazione, a testimonianza dell’importanza di ogni singolo contributo nel gioco di squadra e nella vita. Michelangelo Marino, chief Happiness Officer e esperto in Scienza della Felicità, arricchirà la giornata. Il suo intervento promette di ispirare non solo i giovani calciatori ma anche i genitori e gli appassionati presenti. Marino è noto per il suo approccio innovativo e motivazionale, e la sua presenza aggiungerà valore all’evento, sottolineando come lo sport possa essere un veicolo di felicità e benessere.

L’organizzazione dell’evento è affidata a una squadra di dirigenti esperti: Antonio Licastro, presidente dell’Asd Galatro Academy, e Gaspare Sapioli, vice presidente e direttore sportivo, sono affiancati dai dirigenti Francesco Curinga e Francesco Migali. Il loro impegno e la loro dedizione sono stati fondamentali per la realizzazione di questo torneo. La giornata sarà animata da numerose attività collaterali, tra cui uno stand gastronomico, per permettere ai presenti di gustare specialità locali, e un’area dedicata alle foto e videointerviste, grazie alla collaborazione con RCSport.

Questo permetterà di immortalare i momenti salienti del torneo e di creare ricordi indelebili per i piccoli calciatori e le loro famiglie. L’evento non solo celebrerà il calcio giovanile, ma offrirà anche un’occasione per promuovere valori come l’amicizia, la lealtà e il fair play, fondamentali nello sport come nella vita.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare Samuele Cannatà al numero 379.1398696. Il “Mundialito 2024” si preannuncia come un’esperienza indimenticabile, non resta che attendere il fischio d’inizio e tifare per tutti i giovani partecipanti. (rrc)

REGGIO – Domani il secondo incontro del Festival della Complessità

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nella Sala “G. Trisolini” di Palazzo Alvaro, si terrà il secondo appuntamento del Festival della Complessità, giunto alla 14esima edizione.

L’evento,  è organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con il Patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il Festival della Complessità è in corso fino al mese di luglio 2024 ed è l’unica manifestazione nazionale, completamente autofinanziata, dedicata ad approfondire, dibattere e divulgare i temi della complessità e dell’approccio sistemico. 

Dopo i saluti di Filippo Quartuccio, consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria, di Paola Radici Colace, già Professore Ordinario di Filologia Classica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, referente del Progetto del Festival, di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Presiede e modera il secondo incontro del Festival Giuseppe Gembillo, già professore ordinario di Storia della Filosofia presso il Dipartimento COSPECS, Università di Messina, coordinatore del Festival della Complessità.

Partecipano i proff.: Gianfranco Cordi, docente di Storia e Filosofia, presso il Liceo classico di Palmi (RC) parlerà sul tema “La solitudine del cittadino complesso”; Gianluca Romeo, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo classico “T. Campanella” di R. C. parlerà su “Etica e complessità nell’era dell’intelligenza artificiale”; Franco Iaria, Scienze Politiche tratterà il tema “Struttura e complessità”. (rrc)