REGGIO – Col Cis della Calabria si è parlato di Gioventù e vecchiaia nel mondo antico

Si è parlato di Gioventù e vecchiaia nel mondo antico: teatro, scienza e iconografia, nell’incontro svoltosi nei giorni scorsi nella ala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria e dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

Ha coordinato l’incontro Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Con il contributo di slides ha relazionato Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia Classica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del Cis della Calabria.

Intervento di Maria Caccamo Caltabiano, già prof. ordinario di Numismatica greca e romana, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, Componente del Comitato Scientifico del Cis. Della tematica gioventù e vecchiaia nel mondo antico si parla a partire dall’Eracle di Euripide. In questa tragedia Anfitrione, padre di Eracle, è un povero vecchio, così come sono vecchi i membri del Coro, suoi commilitoni nella guerra contro i Tafi. Ad un vecchio, Anfitrione, è affidato il prologo dell’Eracle di Euripide ed è l’unico personaggio della tragedia a rimanere sulla scena dall’inizio alla fine, a misurare l’inadeguatezza totale della sua età con il progressivo accadimento degli eventi. Lo strumento di analisi è la ricerca, per la prima volta realizzata sul vocabolario, sulla grammatica e sulla sintassi dei vecchi, ed anche sulla metrica e la musica che accompagna le loro espressioni.

Tale percorso ha permesso di identificare la tragedia euripidea come il romanzo totale della vecchiaia, in cui un’antropologia costretta ad un’esistenza effimera è costretta a misurarsi con l’incapacità dell’età, l’insignificanza fisica e sociale, l’indifferenza degli dei e l’utopia di una nuova, impossibile gioventù, rivelando per la prima volta puntuali contatti di Euripide con le teorie che si sarebbero ritrovate nei libri biologici di Aristotele. Recentemente, ha concluso la relatrice, la letteratura medica ha definito col nome di sindrome di Titone un quadro clinico, cui il mito del figlio del re di Troia innamorato di Eos, dea dell’aurora, offre la ‘narrazione’ di una serie di aspetti storici e psicopatologici del processo di invecchiamento.

Il vecchio vive su due piani temporali: il passato glorioso che contiene tutto (forza, vigore, vittoria), ed è irrevocabile; il presente squallido, in cui dopo l’abbandono della fortunata giovinezza non è rimasto niente. Gioventù e vecchiaia, quindi, temi complessi che venivano studiati nel mondo antico offrendo una visione analitica delle diverse condizioni della vita e dell’esperienza umana. (rrc)

 

REGGIO – Col Club Alpino Italiano si parla di Africo e la sua storia

Domani sera, a Reggio, alel 21, nella sede del Club Alpino Italiano – Sezione Aspromonte, si terrà la conferenza Africo e la sua storia col prof. Leo Stilo,  testimone della storia di questo paese, nato proprio ad Africo negli anni tragici dell’alluvione dell’ottobre 1951.

«L’interesse per il paese dove sono nato – ha spiegato il prof. Stilo – non è venuto mai meno, anche se le mie vicende personali non mi hanno consentito di vivere gli eventi del nuovo paese. Ma sono rimasto profondamente legato alle mie radici. Nei miei sogni ho visto spesso il mio paese rinascere. Ma fino a non molti anni fa erano soltanto sogni. I libri di Gioacchino Criaco hanno contribuito ad una rinascita culturale destando interesse di intellettuali, politici, e della gente comune  per il paese e per i suoi avvenimenti».

«Con rispetto e interesse si sono avvicinati ad Africo alcuni studiosi che hanno ricercato sulla vita e sull’economia del paese – prosegue la nota –. Sulla pastorizia ad Africo sta da qualche anno conducendo una ricerca comparata (sono interessati un paese inglese, uno delle alpi e uno della Turchia) il professore Francesco Carrer dell’Università New Castle con il quale sono stato ben lieto di collaborare. Col professore e con il suo gruppo di lavoro abbiamo percorso più volte il territorio ospitati da  pastori che, oltre a raccontarci del loro difficile mestiere, ci hanno regalato dei momenti eccezionali di convivialità».

«Dai gruppi di lavoro organizzati dal professore Carrer è nata, inoltre – ha concluso – l’idea che io potessi essere testimone diretto, attraverso i miei racconti, degli aspetti della vita pastorale di un tempo non molto lontano».

Tantissimi sono gli scritti e gli scrittori sulla storia di Africo e della sua gente, da: 

Gerhard Rohlfs,  glottologo considerato il più grande studioso del dialetto Calabrese, che lo definì “Il più isolato paese dell’Aspromonte” 

Norman Douglas viaggiatore inglese, scrivendo dei paesi dell’Aspromonte in un passo del libro Vecchia Calabria: “ Ne scorgemmo alcuni appollaiati in posizioni assurde, Roccaforte e Roghudi a destra, Africo e Casalnuovo a sinistra

Zanotti Bianco nel suo libro più noto in Calabria, tra la “Perduta Gente” ne narra le misere condizioni nelle quali viveva la popolazione africese. 

Bruno Palamara, con il libro “Africo dalle origini ai nostri giorni”, ne descrive una ricca e interessante ricostruzione storica 

Corrado Stajano che alla fine degli anni ’70 ha scritto un coinvolgente libro proprio dal Titolo “Africo”

Gioacchino Criaco, famoso scrittore africese che non ha mai dimenticato le proprie origini e l’amore che lo lega alla propria terra. Dal suo libro “Via dall’Aspromonte” si è ispirato il regista di origine calabrese Mimmo Calopresti per il suo film “Aspromonte – La terra degli ultimi”  (rrc)

POLISTENA (RC) – Domani si parla dello scioglimento dei Consigli comunali

Domani, a Polistena, nel Salone delle Feste del Comune, alle 9, si terrà una giornata di studio sullo scioglimento dei consigli comunali per sospette infiltrazioni mafiose, organizzato da Comidea, società di formazione e servizi per la pubblica amministrazione, e il patrocinio di Avviso Pubblico, dell’Associazione dei Comuni Città degli Ulivi, dell’Associazione dei Comuni della Locride, dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, e dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Tripodi.

L’incontro è strutturato anche come momento di dialogo tra esperti, rappresentanti delle istituzioni interessate, e intende proporre una analisi collettiva della situazione e provare a tracciare i punti di convergenza.

La normativa sullo scioglimento delle amministrazioni per sospetto di infiltrazioni mafiose continua ad essere uno strumento assai importante per il contrasto alla criminalità organizzata, ma deve essere migliorata e devono essere revisionate le modalità di concreta applicazione se si vogliono raggiungere importanti e permanenti risultati positivi e se si vuole evitare che vi siano realtà in cui queste forme di scioglimento si ripetono ciclicamente.

L’istituto è stato introdotto nel nostro ordinamento a partire dal 1991.

Inoltre è da tempo in vigore un complesso sistema di norme finalizzate al rafforzamento della capacità di prevenzione e contrasto dei fenomeni corruttivi nella pubblica amministrazione e alla concreta attuazione del principio di trasparenza dell’azione pubblica. La legge n. 190/2012 (c.d. legge anticorruzione), così come modificata dal D.lgs. 97-2016 e ss.mm.ii, obbliga le Pubbliche Amministrazioni e anche gli enti locali ad adottare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (PTPCT), nel Piao, nel cui ambito deve essere previsto anche un piano annuale di formazione del personale sui temi dell’etica e della legalità e sulla gestione delle attività a maggiore rischio di corruzione. Il contrasto alla corruzione infatti è prerogativa esclusiva di polizia e magistratura quando atti e malefatte son compiuti: i presidi posti a prevenzione dei rischi dell’attività amministrativa sono un aspetto rilevante dell’agire pubblico e la procedimentalizzazione degli ambiti amministrativi a rischio può attivare gli opportuni allarmi attraverso il monitoraggio e la prevenzione delle situazioni a rischio.

Anche alla luce della revisione del Tuel, emerge la necessità di esplorare la complessità insita nelle norme, la loro interazione, la necessità di una stretta integrazione, di riflettere sulla efficacia delle norme in materia di prevenzione del rischio corruzione, delle norme di contrasto ai condizionamenti ed alla infiltrazione mafiosa, tenendo conto delle esperienze fin qui realizzate, sui limiti dell’approccio tradizionale in termini di “malgoverno” e sulla possibile loro riforma con lo scopo di rafforzarne l’efficacia in termini di prevenzione e la capacità effettiva di permanenza degli effetti di ripristino della legalità.

La previsione di interventi “straordinari” per le amministrazioni locali in cui si registra la presenza di fattori di inquinamento mafioso continua ad essere necessaria e deve anzi essere resa ancora più incisiva sul terreno della organizzazione interna degli enti. Non si deve infatti dimenticare che l’esperienza dimostra che gli enti sciolti con questo strumento eccezionale sono quasi sempre assai deboli e carenti sul terreno del funzionamento delle macchine burocratiche e che, molto spesso, l’infiltrazione ed il condizionamento mafioso si concretizzano proprio anche attraverso debolezze e criticità della struttura burocratica.

La giurisprudenza amministrativa ha fissato in modo preciso gli ambiti entro i quali possono essere legittimamente assunti questi interventi straordinari: la fissazione e formalizzazioni di tali principi attraverso una modifica legislativa appare assai utile ed opportuna per meglio definire il punto di equilibrio tra gli spazi di apprezzamento discrezionale connessi alla natura di atti di “alta amministrazione” e la necessità di evitare errori ed utilizzazioni improprie di questo istituto. La previsione di commissioni di accesso quale momento di avvio della procedura si è rivelata come una scelta opportuna ed a cui apportare alcuni limitati miglioramenti.

Le iniziative che sono in corso per il comune di Caivano devono essere considerate come un esempio da assumere quale punto di riferimento per dimostrare la presenza effettiva dello Stato e per prosciugare lo stagno da cui la criminalità organizzata trae linfa. E’ necessario, mutuando le iniziative assunte per tale comune, mettere in campo un complesso armonico di iniziative. Il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine, l’assunzione di progetti di integrazione sociale, il potenziamento delle scuole, la realizzazione di importanti infrastrutture, l’attuazione di investimenti produttivi, il rafforzamento della polizia locale, la crescita della macchina organizzativa: sono queste le iniziative da mettere in moto. In tale ambito, la revisione dell’istituto della sovraordinazione, puntando sul rafforzamento permanente della struttura burocratica; la presenza a tempo pieno di una commissione straordinaria; la possibilità di assumere iniziative straordinarie sulle strutture amministrative e sui suoi vertici costituiscono un complesso di misure ulteriori che devono essere concretizzate.

Una particolare cura deve essere dedicata all’assunzione di iniziative che puntino al coinvolgimento della società civile, sapendo che su questo terreno devono essere recuperati ritardi e sottovalutazioni che hanno portato ad una sostanziale indifferenza dei cittadini rispetto alle potenzialità insite nell’istituto. (rrc)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Martedì incontro con Carmine Abate

Martedì 21 maggio, a Villa San Giovanni, alle 18, al Parco Masci, si terrà l’incontro con Carmine Abate che, nell’occasione, presenterà il suo libro Un Paese felice, edito da Mondadori.

L’evento, il primo appuntamento della rassegna Piale Borgo in Primavera 2024, è stato organizzato dal Comitato Borgo di Piale e la Condotta Slow Food Versante dello Stretto e Costa Viola Aps.

Ad accompagnare l’autore ci saranno il giornalista Marcello Barillà e la referente regionale di “Nati per Leggere”, la bibliotecaria Tiziana Scarcella.

L’incontro con l’autore è patrocinato dai Comuni di Villa San Giovanni e Campo Calabro e sarà arricchito dagli interventi del sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, padrona di casa, dal Presidente del Consiglio di Villa San Giovanni Caterina Trecroci e dal sindaco di Campo Calabro, Sandro Repaci.

«Abbiamo voluto fortemente proporre un momento di incontro culturale – anno spiegato gli organizzatori Mariano Giuseppe Sofi e Cosimo Foti per il Comitato Borgo di Piale e la Condotta Slow Food Versante dello Stretto e Costa Viola APS – una “chiacchierata” con uno degli scrittori più veri e coinvolgenti della narrativa italiana. Una voce che racconta la Calabria, le sue ricchezze e suggestioni, la sua natura al tempo stesso dolce e pungente, territori aspri e ricchi.  Un ringraziamento particolare va agli amici del Parco Masci Pasqualino Pizzimenti per avere sposato con entusiasmo questa presentazione e aver deciso di ospitare questo importante evento culturale».

Carmine Abate è tra gli autori italiani più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo. Ha esordito in Italia con Il Ballo Tondo, a cui sono seguiti raccolte e romanzi di grande successo, come Il Cercatore di Luce, Il Bacio del Pane, La Collina del Vento, La Festa del Ritorno.

Con “Un Paese Felice” racconta una storia d’amore e di speranza ambientata in un paesino felice della Calabria, destinato ad essere spazzato via per la costruzione del polo siderurgico.

“Un Paese Felice” è un’abbagliante storia d’amore e di rabbia, di destini individuali e destino collettivo, di “violenza delle memorie” e di speranza. Perché protagonisti sono due giovani conquistati dalla forza dell’utopia che lottano contro i potenti e non rinunciano a portare il loro impegno nella Storia. Attorno a loro, un coro di voci possenti e vive catturano la nostra coscienza e rendono attualissima e universale la vicenda di Eranova. (rrc)

A Reggio focus su criticità, prospettive e futuro delle Metrocity con la Cgil

Si è discusso di Criticità, prospettive e futuro delle Città Metropolitane italiane, nel corso del focus svoltosi a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria organizzato dalla Funzione Pubblica Cgil.

Alla approfondita e dettagliata analisi del segretario generale Fp Cgil dell’area metropolitana di Reggio Calabria, Francesco Callea, hanno fatto seguito gli interventi di Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil, di Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, di Gregorio Pititto, segretario della Cgil reggina, di Francesco Manganaro, docente di diritto amministrativo all’Università “Mediterranea”.

Presente, per conto dell’Ente, che ha condiviso l’organizzazione dell’importante momento di studio e di approfondimento, anche il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, la cui riflessione, in particolare, si è soffermata sui rischi insiti nel progetto di riforma dell’autonomia finanziaria, sulle difficoltà legate alla riduzione dei contributi statali rispetto alle ex Provincie, sul percorso di trasferimento delle funzioni delegate da parte della Regione e sulla modifica della legge di istituzione delle Città metropolitane, la cosiddetta “Legge Delrio”.

Un passaggio, nel corso del convegno moderato dalla segretaria generale della Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, è stato riservato, poi, alle carenze di personale dell’Ente reggino e all’iter di definizione dei bandi per l’immissione in organico di nuove figure, all’interno della pianta organica, attraverso una ormai imminente pubblica selezione. (rrc)

REGGIO – Sul Lungomare riaprono i bagni pubblici

Domani sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria saranno riaperti i bagni pubblici. I servizi, infatti, erano stati interessati dai lavori di rifunzionalizzazione, finanziati all’interno del più ampio programma di riqualificazione del patrimonio istituzionale in corso di realizzazione con risorse di bilancio dell’Ente.

Nello specifico, si è provveduto a effettuare una bonifica e una riqualificazione dell’impianto di smaltimento fognario e la riqualificazione di tutti i servizi igienici. A disposizione degli utenti ci saranno 8 bagni per uomini, 5 per le donne e uno per disabili. Con lo stesso intervento si sta già provvedendo a effettuare il ripristino dei servizi igienici ubicati all’Arena dello Stretto. Anche in questo caso i bagni pubblici (nello specifico 8 per uomini, 6 per donna e uno per disabili) saranno riqualificati e disponibili tra qualche giorno.

Sarà la società comunale Castore SPL s.r.l. a provvedere all’apertura e alla pulizia degli stessi, che saranno utilizzabili in forma gratuita, secondo il programma che prevede dal 18 maggio al 25 luglio 2024 l’apertura dal lunedì al giovedì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00; dal venerdì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 24.00.

Dal 26 luglio al 15 settembre 2024, l’apertura tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 24.00. Infine, dal 16 settembre al 13 ottobre 2024, l’apertura tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00. (rrc)

Reggio celebra la Giornata internazionale dei Musei

I musei reggini si mettono in rete per un’unica grande iniziativa culturale per la “Notte dei musei”. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Museo Diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” della Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Fondazione del Piccolo Museo San Paolo, la Pinacoteca Civica e il Castello Aragonese della Città di Reggio Calabria, il Museo d’arte Alfonso Frangipane, dunque, saranno aperti per offrire una serie di attività e avvicinare giovani e adulti all’arte, all’archeologia e al mondo museale grazie all’organizzazione di laboratori, giochi e attività creative, oltre che visite guidate gratuite.

L’iniziativa è stata organizzata in occasione della Giornata Internazionale dei Musei e la Notte Europea dei Musei. Alla presentazione dell’evento, c’erano il sindaco Giuseppe Falcomatà, Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale, Lucia Lojacono, direttrice del Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, Raffaele Cananzi, presidente della Fondazione Piccolo Museo S. Paolo, Nunzio Tripodi, direttore del Museo Frangipane, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.

Per gli Amministratori di Reggio si tratta di una rete museale che affonda le sue basi in una solida rete interistituzionale poiché la notte dei musei viene organizzata da Comune, Città metropolitana soprattutto con l’impulso determinante del Museo Archeologico della Magna Graecia. Per tanto tempo si era cercato di costituire un percorso che possa portare a un biglietto unico per consentire ai turisti, ma anche ai cittadini e alle scolaresche, di usufruire del patrimonio museale e culturale, ospitato all’interno dei musei cittadini: oggi si potrà fare con un esperimento che sarà ripetuto in futuro mettendo in rete i musei. Un esperimento che farà comprendere quali sono le cose utili e quelle da migliorare di questo percorso che punta a diventare un appuntamento fisso nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

«Sembra scontato ma finora non lo è stato – ha evidenziato il direttore Sudano – ci siamo fatti portatori di questo progetto pilota che coinvolte le istituzioni museali di Reggio, in modo che la rete diventi una realtà. È il primo passo per far sì che le istituzioni possano sedersi intorno a un tavolo per poter programmare insieme attività future e per coinvolgere ancora altre realtà che non siamo riusciti a coinvolgere per sabato e per proseguire su questa strada. Sottolineo infine che le nostre richieste di collaborazione sono state immediatamente accolte da tutti, poiché tutti hanno colto la valenza dell’occasione».

Il MarRc, aperto dalle 9 alle 23, offrirà tra l’altro un laboratorio “safari”.

Di «Un’attesa pienamente soddisfatta» ha parlato Lucia Lojacono, illustrando le attività previste in occasione dell’apertura del Museo Diocesano, dal mattino al pomeriggio, con visite guidate.

«L’idea di metterci in rete – ha spiegato Cananzi – è assolutamente indispensabile per cooperare nell’interesse dei beni che custodiamo con tanta passione e per i nostri contadini». Al Museo San Paolo i visitatori saranno accompagnati da guide qualificate tutto il giorno.

Per Tripodi, infine, «Il comparto dei musei è il valore aggiunto dei territori poiché i musei sono punti di riferimento importanti per un’esigenza di stare tutti insieme e creare sinergia». Al Museo Frangipane ci sarà un laboratorio per i più piccoli e un percorso artistico per gli adulti. (rrc)

REGGIO – Domani il congresso sezionale della costituenda Anpi Nilde Iotti

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nell’Aula Magna dell’Università Telematica Pegaso, si terrà il Congresso sezionale della nascente Anpi Nilde Iotti.

«Il congresso di una nuova sezione Anpi, intitolata ad una donna  partigiana, (componente  dell’Assemblea Costituente, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della camera dei deputati e con altri e fondamentali ruoli nella difesa dei diritti delle donne e dei diritti civili in genere) – si legge in una nota di Patrizia Gambardella, referente della sezione Anpi – sarà l’occasione per dare avvio ad una nuova fase di difesa e promozione dei valori di Libertà, Eguaglianza, Democrazia, Solidarietà e Pace; pilastri della  Resistenza e, successivamente,  della nostra stessa  Costituzione».

«Ideali ispiratori dell’Anpi e quindi di tutte quelle forze democratiche – continua la nota – che hanno partecipato alla Resistenza ed alla Liberazione dal nazifascismo; ideali di portata universale non relegabili ad un preciso momento storico che meritano, piuttosto, d’essere tradotti nei nuovi linguaggi dei tempi contemporanei che registrano preoccupanti spinte reazionarie, autoritarie e antidemocratiche obbligandoci (moralmente e culturalmente) a nuove forme di “partigianeria” che interpretino quei valori in senso attuale».

«La costituzione di una nuova sezione Anpi, quindi – viene ribadito – non è l’inaugurazione di un “museo della memoria” per orfani di un sentimento politico; è, di fatto, un laboratorio di confronto di ogni soggetto antifascista che mira a divenire presidio di democrazia sul territorio, nelle scuole, nella società civile e presso le Istituzioni; un filtro che rilevi e contrasti  le nuove e mascherate forme di “fascismo” oggi sdoganate con suggestive ed apparentemente “innocue” espressioni come “premierato” , “sovranismo” ecc..».

«La consapevolezza forte del fatto che nessuna conquista – conclude la nota – è permanente ci ricorda che i padri costituenti fissarono bene il concetto, reduci dalle sofferenze del ventennio, che la democrazia va praticata e difesa da attori protagonisti e non da spettatori. Ogni qualvolta si abbassa la guardia riemergono i mostri e le ombre della sopraffazione, della violenza e delle forme di governo liberticide che, nel nome della “sicurezza”, vorrebbero accentrare i poteri riducendo la sovranità popolare ed i diritti individuali. Essere partigiani, oggi come ieri, significa “prender parte” vincendo quell’ignavia e quella “indifferenza” che Gramsci condannò con estrema puntualità ideale ed etica». (rrc)

REGGIO – Sabato l’incontro sul tema “Carcere e società”

Sabato 18 maggio, a Reggio, alle 17, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro, si terrà l’incontro sul tema Carcere e società, organizzato dalla Comunità di Vita Cristiana di Reggio Calabria.

Interverranno il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Stefano Musolino e Ambrogio Sansone, educatore. 

Il dialogo sarà animato dal padre gesuita Fabrizio Valletti, uno dei fondatori nel 2001 del Centro Hurtado a Scampia (Napoli), dove, in uno dei luoghi più violenti, a causa della presenza della camorra, è cresciuta una rete di associazioni che hanno realizzato un laboratorio di sartoria, una biblioteca, un’orchestra di ragazzi, progetti contro la dispersione scolastica, un caffè letterario, corsi di formazione professionale ed infine attività artistiche e sportive.

La CVX, sigla che sta per Comunità di Vita Cristiana, è una realtà presente in 62 Paesi e riunisce donne e uomini di ogni condizione, avendo come fondamento la spiritualità di sant’Ignazio di Loyola: per questo si ritrova nei ‘crocevia della storia’ al fianco dei padri Gesuiti. I membri della Cvx cercano di armonizzare la fede con la vita quotidiana, rendendosi disponibili a ciò che è più urgente e universale: a Reggio siamo impegnati nell’apostolato sociale con un’associazione di volontariato, chiamata ‘Fratelli tutti’ attraverso la quale operiamo per l’accoglienza, l’aiuto sanitario, scolastico e legale agli immigrati. Inoltre un gruppo di noi svolge attività nell’ambito del carcere, promuovendo attività di promozione umana.

Quest’anno la comunità, organizzando incontri aperti a tutti i cittadini, ha provato ad offrire occasioni per riflettere e leggere la vita in modo più autentico e profondo. (rrc)

Al via il progetto Wedding della Camera di Commercio di RC

La Camera di Commercio di Reggio Calabria ha avviato, in questi giorni, il progetto Reggio Calabria Wedding, con cui vuole supportare  la crescita del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria in questo specifico segmento di mercato, in forte espansione.

Basti pensare che nel 2023 si sono celebrati nel nostro territorio più di 2500 matrimoni, di cui una buona parte riguarda calabresi e reggini non più residenti qui, che ritornano nel territorio di origine per celebrare il proprio matrimonio.

«Riteniamo importante evidenziare che l’attività che ha avviato la Camera di Commercio di Reggio Calabria – ha dichiarato il Presidente, Antonino Tramontana – oltre a favorire un più lungo soggiorno sul territorio da parte degli sposi e dei loro ospiti, punta ad innalzare il posizionamento del territorio nel settore wedding a livello nazionale ed internazionale ed a conquistare clientela big spender».

«Con questo progetto – ha spiegato – l’Ente Camerale intende valorizzare il territorio agendo sulla tematica del wedding, un fenomeno in continua crescita in tutta Italia ed anche sul nostro territorio, in quanto assistiamo ad un aumento esponenziale delle richieste di nostri connazionali – ma anche di residenti all’estero – che sono attratti dalle bellezze dei nostri luoghi e desiderano, pertanto, sposarsi in Calabria». 

Già oggi il progetto vede coinvolti oltre 35 operatori della filiera wedding. Si tratta di un progetto di valenza biennale, che per il 2024 prevede una  fase di studio ed analisi  del fenomeno sul territorio reggino, unitamente alla predisposizione di experiences ed offerte turistiche da proporre agli Ospiti che parteciperanno ai matrimoni nei prossimi mesi, e che potranno così vivere un’esperienza turistica nel nostro territorio.

Nel 2025 il progetto proseguirà con l’ottimizzazione di questa attività e con l’ampliamento degli operatori della filiera wedding presente sul territorio, al fine di  intercettare target differenziati di coppie di sposi alle quali proporre la destinazione di Reggio Calabria e  il suo territorio, fino a strutturare una vera e propria Wedding destination.

«Per attuare questo importante ed innovativo progetto – ha continuato Tramontana– serve la piena collaborazione degli operatori wedding  e dei Tour Operator ed Agenti di Viaggio locali. Per questo motivo la scorsa settimana li abbiamo incontrati in Camera di Commercio, condividendo il progetto, il percorso e la tempistica. Solo grazie alla loro disponibilità potremmo raggiungere gli obiettivi prefissati, in primis quello di aumentare la durata del soggiorno degli ospiti sul nostro territorio (oggi stimata in una permanenza media di 1.4 giorno), per poi giungere a far diventare il nostro territorio punto di riferimento per il Wedding anche nel più remunerativo mercato internazionale».

«In Italia si svolgono annualmente circa 190mila matrimoni di nostri connazionali, e di questi il 56,4% si sono svolti con rito civile, prevalentemente nella giornata di sabato –ha spiegato il dott. Massimo Feruzzi, Amministratore Unico di JFC, società di consulenza che affianca la Camera di commercio di Reggio Calabria in questo progetto –. Solo il 3,6% di questi eventi sono stati celebrati in Calabria, con una forte concentrazione nel mese di agosto (21,1%)».

«A questi – ha concluso – si aggiungono circa 14mila celebrazioni di vario genere di residenti all’estero che hanno scelto il Bel Paese per festeggiare la loro unione. Appare quindi evidente come vi siano forti opportunità per conquistare nuove quote di mercato “wedding” sia sul mercato nazionale che su quelli internazionali, ma anche come sia necessario partire da un’approfondita conoscenza di quanto accade oggi per ottimizzare le strategie per aumentare qualità e quantità, nonché favorire la distribuzione temporale dei matrimoni durante tutto l’anno»(rrc)