MENDICINO (CS) – VI stagione Sguardi a Sud: un’esplosione di cultura e creatività

Il Teatro comunale di Mendicino si prepara ad alzare il sipario sulla sesta edizione di “Sguardi a Sud”. Un’opportunità unica per riscoprire l’incanto del teatro e della musica in uno dei borghi più suggestivi della nostra amata Regione. Attesa con trepidazione da appassionati di teatro, amanti della musica e giovani spettatori, la rassegna, curata magistralmente dalla compagnia teatrale Porta Cenere, con il patrocinio del Comune di Mendicino e il generoso sostegno della Fondazione Carical, promette di incantare il pubblico con una stagione ricca di sorprese e innovazione artistica.

Quest’anno, “Sguardi a Sud” ci stupirà con 13 appuntamenti che abbracciano tre dimensioni dell’arte: il teatro di prosa, la musica e il teatro ragazzi.

La stagione si aprirà domenica 1° ottobre (ore 18) con lo spettacolo “Fimmene!” della compagnia Astragali Teatro di Lecce. Un tributo vibrante alla cultura e alla storia del Salento. Una rappresentazione teatrale che promette di regalare al pubblico un’esperienza intensa e coinvolgente fin dal suo primo respiro. Questa performance è il risultato di un lavoro appassionato di ricerca sui canti popolari salentini a cura della cantante Anna Cinzia Villani. Autentiche testimonianze di vita ed emozioni delle donne del Salento che raccontano la quotidianità, l’amore, la nostalgia, la lotta e il desiderio. Da questi canti, nascono testi poetici e musicali, curati da Fabio Tolledi, che daranno vita a uno spettacolo indimenticabile. In scena, il talento e la passione di Anna Cinzia Villani, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, con la partecipazione speciale di Matteo Mele. Con una potente narrazione musicale e scenica, questo spettacolo accompagnerà il pubblico in un viaggio avvincente tra passato e presente.

Per quanto riguarda il teatro ragazzi, il 2 ottobre, la compagnia Astragali Teatro porterà in scena un omaggio a Italo Calvino. La magia di Marcovaldo prenderà vita sul palcoscenico con lo spettacolo “Le Stagioni in Città”. Questa produzione teatrale avvolgerà gli spettatori in un mondo affascinante, dove la quotidianità urbana si intreccia con la poesia e la struggente bellezza dei racconti di Calvino. A calcare il palcoscenico, saranno gli attori: Cosimo Guarini, Giovanna Kapodistria, Matteo Mele, Roberta Quarta e Simonetta Rotundo.

Una delle caratteristiche distintive di “Sguardi a Sud” è la sua ferma dedizione alla qualità. La rassegna accoglie compagnie teatrali nazionali e internazionali che nel corso degli anni hanno conquistato il plauso di pubblico e critica. Questa selezione attenta è ciò che fa davvero risplendere la kermesse nel panorama culturale italiano. Ed è così che la Calabria si dimostra ancora una volta faro di creatività e talento e il mondo dell’arte è pronto a rivolgere il suo sguardo verso Sud.

Il direttore artistico Mario Massaro ha dichiarato: «Anche quest’anno, abbiamo lavorato con passione e impegno per creare un programma che sia all’altezza delle aspettative del nostro affezionato pubblico e che, allo stesso tempo, continui a sorprenderlo. La varietà è stata la chiave di questa edizione. Vogliamo che “Sguardi a Sud” sia un luogo di incontro per tutti gli amanti delle arti performative. Abbiamo dedicato tre spettacoli al nostro pubblico giovane e curioso per il centenario della nascita di uno dei più grandi autori italiani del XX secolo, Italo Calvino. Oltre a “Le Stagioni in Città”, il 4 ottobre porteremo in scena “Le avventure di Giovannino” con Elisa Ianni Palarchio, mentre il 3 dicembre il Teatro comunale di Mendicino accoglierà “I figli di Babbo Natale”. Vi aspettiamo numerosi». (rcs)

LAMEZIA – Si consegna il Premio Scaramouche

Domani sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, si terrà il Premio Scaramouche, co-organizzato dalla compagnia di produzione teatrale lametina Teatrop di cui è direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso insieme a Icra Project, Centro Internazionale di Ricerca sull’Attore diretto da Michele Monetta e Lina Salvatore, riconosciuto dal MiC (Ministero della Cultura) e dalla Regione Campania.

L’evento, che rientra nel progetto speciale “Ama Teatro 2.0 co-finanziato dalla Regione Calabria, fa parte del progetto speciale “Attori si nasce, ma si diventa” di cui Teatrop è partner.

Le performance saranno presentate durante l’intero pomeriggio del 26 settembre al Teatro Comunale Grandinetti; il premio è intitolato a Scaramouche, al secolo Tiberio Fiorilli, grande comico ritenuto uno dei massimi attori italiani del ‘600, apprezzato da Re Luigi XIV, che fu anche maestro di Molière.

La commissione che decreterà la compagnia vincitrice è formata da Gianni Garrera (drammaturgo e musicologo), Vittoria Faro (attrice, regista e imprenditrice teatrale) e Fausto Romano (regista, sceneggiatore e produttore video-cinematografico).

Le compagnie finaliste che si confronteranno saranno: Foroscenica in Prometeo male incatenato; Funa in Killing Times; CTRL+ALT+CANC in Vita di San Genesio; Allunaggio/Dècalè in Lady M; Thalia Produzioni in Montesaneide.

I promotori dell’evento spiegano che «il Premio Scaramouche nasce dall’esigenza di valorizzare quelle giovani compagnie teatrali che vogliano sviluppare il ‘Teatro d’Arte’ attraverso un lavoro mirato sull’attore».

A tal proposito l’Icra Project contribuirà, come sostegno alla produzione dello spettacolo vincitore, con un premio in denaro di 5mila euro.

Parteciperanno l’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Giorgia Gargano, il Maestro Francescantonio Pollice. Per l’occasione ICRA Project offrirà al pubblico presente uno stralcio dalla suite teatrale, Grand tour a Napoli con Lina Salvatore (canto), il maestro Lorenzo Marino (chitarra), Michele Monetta (voce recitante). Seguirà la premiazione della compagnia vincitrice del Premio di produzione Scaramouche 2023. Al termine della serata è prevista una degustazione di vini doc prodotti dalla storica azienda di viticultori, consigliata dal personal wine Luigi Salvatore, “Caparra & Siciliani” di Cirò, produttrice sin dal XIX secolo. (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – I Vacantusi portano la rivolta dello schiavo contemporaneo sul palco del Teatro Grandinetti

Un lungo elenco di nomi scorre veloce, scandito dal ritmo affannoso del salto con la corda che Spartaco, con il suo elmo moderno, non interrompe fino alla fine dello spettacolo.

«È inferno» tuona dal palco. Sono i morti della Statale 106 Jonica che collega Reggio Calabria a Taranto: trecento negli ultimi dieci anni.

Spartaco percorre quella via crucis ogni giorno, interrogandosi sulla sua condizione di schiavo moderno. Il suo destino è legato a quel viaggio: lì è nato e da lì deve passare per raggiungere quel posto di lavoro che gli consente di sbarcare il lunario in una terra maledetta. È una storia universale.
«Tu perché non combatti?» chiede ai tanti che incontra lungo il percorso.

Spartaco vorrebbe fare l’attore, ma il contesto in cui vive non lascia spazio alle ambizioni. Il monologo procede a ritmo incalzante, ironico e tragico allo stesso tempo. La corda che sbatte sul palco è un pugno nello stomaco. Intorno sono solo lumini e copertoni, e il buio si intreccia con le storie e le speranze di chi eroicamente compie quel viaggio ogni giorno, portando avanti la propria lotta silenziosa e rassegnata.

Spartaco parla a sé stesso, al pubblico, a quelle vite incrociate sulla 106. Lo fa senza sconti e senza pause, scegliendo la lingua madre, il suo dialetto, per arrivare dritto al punto e al cuore della questione. Quella che racconta è un’amara verità.

Come l’eroe di epoca romana, che la leggenda vuole abbia compiuto imprese mirabili proprio in Calabria, si batte non solo per una strada più sicura, ma contro la ritrosia della gente a scendere in piazza e pretendere ciò che gli è dovuto.

Qualcuno ci prova davvero a cambiare le cose e a chiedere a gran voce la messa in sicurezza di quella strada della morte. È Franco Nisticò, politico calabrese, originario di Badolato, che, dopo essersi battuto con ogni mezzo per il miglioramento e l’ammodernamento della 106, per difendere i diritti di chi questa strada è costretto a farla ogni giorno, perde la vita al termine di un ultimo comizio tenutosi a Villa San Giovanni nel dicembre del 2009.

A lui è dedicato l’ultimo atto: un’asta con microfono coperta da un drappo e l’audio del suo intervento accorato.
Il sorriso amaro che ha accompagnato tutta l’esibizione si trasforma in tristezza. E la corda diventa una catena.
Sessanta minuti di spettacolo scorrono veloci e il pubblico è assolutamente rapito dal monologo. Una prova d’attore, ma anche fisica, perfetta per Francesco Galelli che recita senza fermare mai quella corda, unica protagonista sul palco. Non servono scenografie ad una storia come questa.

La scrittura scenica dello spettacolo è opera lodevole dello stesso Gallelli, con Luca Michienzi ed Anna Maria De Luca per il Teatro del Carro, Compagnia che punta da sempre a valorizzare autori calabresi e raccontare macro-storie di gente comune di Calabria, facendosi testimone di una terra difficile.
Il pubblico, numeroso in sala, applaude a lungo.

“Spartacu Strit Viu”, inserito nella rassegna Calabria Teatro, 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡a 𝑐𝑜𝑛 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑃𝑆𝐶 𝑃𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑆𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑒 𝐶𝑜𝑒𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 6.02.02, inaugura nel migliore dei modi la ricca stagione teatrale 2023-24 della Compagnia I Vacantusi che dà appuntamento a sabato 30 settembre alle 21 con lo spettacolo “Giangurgolo principe di Danimarca” di Libero Teatro firmato Max Mazzotta. (rcz)

LAMEZIA – Al via la stagione teatrale de I Vacantusi

È con lo spettacolo politico Spartacu Strit Viu della Compagnia del Carro, in programma domani sera, alle 21, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, che prende il via la stagione teatrale de I Vacantusi.

Vacantiandu 2023, con la direzione artistica di Morelli e Ercole Palmieri e quella amministrativa di Walter Vasta, e Festival Arteca, con la direzione artistica di Morelli e Diego Ruiz e quella amministrativa di Walter Vasta, sono finanziati con risorse PAC 2014/2020 Asse VI azione 6.8.3 ambito 1.6. Calabria Teatro, con la direzione artistica di Morelli e Diego Ruiz e quella amministrativa di Walter Vasta, è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02.

Un racconto drammaturgico in cui la storia dell’eroe di epoca romana si intreccia con quella dell’uomo d’oggi e, in particolare, con la vera vita e la lotta di Franco Nisticò, politico calabrese, che si è battuto con ogni mezzo per il miglioramento e l’ammodernamento della 106. Un racconto drammaturgico di lotta messo in scena da una Compagnia che ha puntato a valorizzare autori calabresi e raccontare macro-storie di gente comune di Calabria, facendosi testimone di una terra difficile.

Dai classici rivisitati a produzioni innovative e originali, abbracciando diversi generi, linguaggi e stili teatrali, con un mix di commedie, musical, workshop e performance sperimentali di respiro internazionale. Tra i momenti clou, il pubblico potrà godere di produzioni di altissimo livello anche sperimentali. La rassegna accoglierà inoltre gli incontri letterari della sezione Caudex Visioni Letterarie, con la direzione artistica di Sabrina Pugliese.

I nomi degli artisti che saliranno sul palco erano già stati anticipati in conferenza stampa: Chiara Gamberale Primo Reggiani, il quartetto di mimi ucraini Dekru, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Barbara De Rossi, Gianfranco Jannuzzo, Gianfelice Imparato, Enzo Decaro, Carlo Buccirosso, Rocco Papaleo, Francesco Paolantoni, Paolo Caiazzo, Angelo Duro, l’improvvisatore della scuola Impro Bruxelles Pier Paolo Buzza, Max Mazzotta, Giò di Tonno, Diego De Silva, Paolo Crepet, Angela Bubba, I Mezzalira e Spari e Dispari.

«La nuova stagione teatrale de I Vacantusi – aveva promesso nell’occasione il direttore artistico Nico Morelli – sarà un’esperienza completa che offrirà teatro brillante, prosa coinvolgente, linguaggi teatrali innovativi, musica emozionante, laboratori stimolanti e incontri letterari illuminanti».

Anche quest’anno si rinnoverà l’iniziativa “Ti invito a teatro”, che mette a disposizione di studenti del comprensorio lametino e di anziani che versano in situazioni di disaggio, su invito della Caritas diocesana, l’ingresso gratuito agli spettacoli.

La programmazione che animerà nei prossimi mesi il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme accoglie al suo interno tre progetti: il Festival Arteca, che unisce teatro moderno e in vernacolo, workshop e incontri letterari (Caudex); Calabria Teatro, con un occhio rivolto alle produzioni calabresi; Vacantiandu 2023, che ospita i grandi nomi del teatro nazionale ed internazionale, ma anche percorsi esperienziali in luoghi storici e, ancora, incontri letterari (Caudex). (rcz)

LAMEZIA TERME (CZ) – Calabria all’infanzia, tre giorni di formazione dedicati al teatro per ragazzi

“Calabria all’infanzia. Teatro in vetrina”. Questo il nome dell’iniziativa che dal 21 al 24 settembre prossimi avrà luogo a Lamezia Terme con la partecipazione del critico teatrale Mario Bianchi e dell’attore e regista Roberto Anglisani. Finalità dell’iniziativa è quella di “confrontarsi sull’importanza del teatro per le nuove generazioni. Il teatro praticato e fruito è per i giovani e per gli insegnanti un importante strumento di crescita e confronto”.

Lo ribadiscono gli esperti promotori della tre giorni formativa che creeranno un focus su diverse tematiche come “le caratteristiche di chi si rivolge ai ragazzi con il teatro; le metodologie utilizzate dal ‘teatro ragazzi’ per avvicinarsi a giovani e giovanissimi; la necessità del teatro per l’infanzia”. Sono solo alcuni dei punti cardine su cui verteranno le tre giornate di condivisione e scambio culturale.

Mario Bianchi sarà al Chiostro di San Domenico venerdì 22 settembre alle 18 per aggiornare gli insegnanti e i genitori sulla propositività del “teatro ragazzi”.

La mattina di giovedì 21 alle 10 al Teatro comunale Grandinetti è previsto lo spettacolo “Topo Federico” di e con Roberto Anglisani a cura di Teatrop. Sabato 23 dalle 16 alle 19, al Piccolo di Teatrop in via Marconi, si terrà l’incontro sul tema “Incontro con le realtà regionali impegnate nel settore per scambi di idee sulle difficoltà e sulle prospettive del teatro ragazzi in Calabria”. (In collegamento Gessica Carbone, segretario generale di Assite).

A promuovere e organizzare le tre giornate con Bianchi e Anglisani è la compagnia lametina Teatrop fondata da Piero Bonaccurso, artista eclettico e poliedrico nella metà degli anni Settanta. La compagnia è ideatrice e promotrice di molteplici performance teatrali e format culturali che già da diversi anni hanno superato i confini calabresi per conquistare ampie e qualificate ribalte nazionali. Teatrop, di cui è direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso, è riconosciuta come impresa di produzione teatrale finanziata con fondi ministeriali e della Regione Calabria. Tra le tante rassegne prodotte c’è il festival di teatro in strada “Teatroltre” che proprio nei giorni scorsi ha festosamente invaso le strade di Lamezia con il coinvolgimento di migliaia di spettatori.

La tre giorni “Calabria all’infanzia” rientra nel progetto Ama Teatro 2.0 finanziato dalla Regione Calabria. (rcz)

LAMEZIA – Con Mario Bianchi si parla del teatro nel percorso formativo

Domani pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 18, al Chiostro di San Domenico, si terrà l’incontro con Mario Bianchi, per parlare della valenza del teatro nel percorso formativo di giovani e giovanissimi.

A promuovere l’iniziativa è la compagnia lametina Teatrop, guidata artisticamente da Pierpaolo Bonaccurso, riconosciuta come impresa di produzione teatrale finanziata con fondi ministeriali e della Regione Calabria. Diverse e pregnanti le tematiche di cui si occuperà il critico teatrale spaziando dalle metodologie da utilizzare per il teatro ragazzi all’importanza del teatro per l’infanzia. Questo ed altro ancora per l’autore varesino che è anche regista e animatore. 

 Laureato in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano, ha fondato a Como il Teatro Città Murata. Autore di video-montaggi tematici, ispirati specialmente al mondo dell’infanzia, è direttore della rivista telematica “Eolo”, il sito ufficiale italiano dedicato espressamente al teatro ragazzi. 

Ha scritto delle pubblicazioni sulla storia del teatro rivolto alle nuove generazioni; e, ancora, è redattore di Krapp’ Last Post e Hystrio. È condirettore artistico del festival di teatroragazzi “Una città per gioco”. Nel 1995 all’Università Cattolica di Milano, è stata discussa la prima di molte tesi di laurea sul Teatro Città Murata ed in particolare sul suo lavoro. Nel 1998 ha curato le voci del teatro ragazzi nella stesura del Dizionario dello Spettacolo della Baldini&Castoldi. È consulente per il Teatro Sociale di Como. Nel 2009 è uscito su Titivillus il suo “Atlante del teatro ragazzi italiano”. 

Particolarmente interessato alla spettacolarizzazione totale come potenzialità del sogno, agisce soprattutto nel campo della performance intesa come atto teatrale ed evento irripetibile. Porta avanti il suo personale discorso sulla spettacolarità totale con interventi mirati ad ambienti particolari. Ha intensificato il suo interesse per il teatro per ragazzi attraverso la narrazione, interventi critici, creazione di rassegne e spettacoli. Tra cui: Frollo (1992 ) per Marco Baliani Splendido Diurno 1994, Il primo miracolo di Gesù (1996 ), Lo Spaventapasseri (1997), La storia di Leggera (1998), Dall’alto (2000), I vestiti dell’imperatore (2003), Shakespeare’s game (2006), Il Racconto di Prometeo (2007), La quinta stagione ( 2008 ), Rashomon, la tragedia è morta viva la tragedia (2008), La Lavapaure (2009), Tutti i colori del buio (2009), Otello e le nuvole (2009) suo primo testo per burattini, Binge Drinking (2011) per ii Teatro del Buratto, “Il volo dell’Ippogrifo” ( 2014). Ha realizzato tre percorsi tematici dedicati ai ragazzi per i teatri di tradizione sull’opera “Shakespeare e fiaba”, presentati per 12 anni a Brescia curati dal C.T.B. (rcz)

REGGIO CALABRIA – Globo Teatro Festival, una grande partenza per l’evento di Officine Jonike Arti

Il Globo Teatro Festival di Officine Jonike Arti ha preso il via lo scorso weekend con grande successo. La V edizione “Periferie connesse”, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda, si è aperta con due importanti appuntamenti al Teatro “Zanotti Bianco” di Reggio Calabria.

Il festival, che promuove il teatro nelle sue varie forme e con proposte multidisciplinari nelle aree periferiche della città, è iniziato con due opere diverse e accattivanti che hanno visto partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico numeroso e attento.

In scena, per la prima volta in Calabria, lo spettacolo “Heroides” della nota compagnia Koreja, Teatro Stabile d’Innovazione del Salento per la ricerca e la sperimentazione; la rielaborazione dell’opera di Ovidio, interpretata da sei bravissime attrici, nel ruolo di figure mitiche la cui voce parla alla contemporaneità, ha trascinato ed emozionato gli spettatori in un vortice di racconti, canti e danze.

Un’apertura intensa, alla quale è seguita, la mise en espace di Officine Jonike Arti, “Creditori” di August Strindberg, un primo studio che sperimenta una nuova riscrittura tratta dall’opera del drammaturgo svedese. Gli ottimi interpreti, Arianna Ilari, Maria Milasi, Americo Melchionda, guidati dalla sapiente regia di Matteo Tarasco e accompagnati dalle musiche dal vivo di Antonio Aprile, hanno messo in scena un triangolo amoroso ironico e spietato, dove i tre personaggi intrecciano un gioco di tradimenti e finzioni, tutti debitori e creditori tra loro di sentimenti e verità.

Un prologo più che positivo che lascia soddisfatti i direttori artistici Milasi e Melchionda: «Abbiamo fatto scelte che potessero andare incontro al gusto di un pubblico vario, con l’intento di portare in città proposte teatrali di alto livello che rispecchiassero il teatro contemporaneo tratto da grandi autori. Il programma proseguirà fino a dicembre con un ricco cartellone».

Prossimo appuntamento, in ottobre, con “La guerra di Paulinuzzu Millarti”, di e con Andrea Puglisi, produzione Officine Jonike Arti, e “In alto mare” di Sławomir Mrożek, con Gianfranco Quero, Giulia De Luca, Francesco Natoli e Michelangelo Maria Zanghì, produzione Nutrimenti terrestri e Castello di Sancio; a novembre è la volta di “Giufà”, di e con Carlo Gallo e Alessio Totaro, produzione Teatro della Maruca; poi il reading poetico musicale “Falling trees make no noise”, di e con Charles Cameron Winning e Americo Melchionda, produzione Zefiro; si proseguirà con “Penelope” di Matteo Tarasco, con Teresa Timpano, produzione Scena nuda e Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria; e ancora la “Microconferenza su Karl Valentine”, di e con Maurizio Spicuzza e Isabella Sciortino, produzione Teatro Ditirammu; a dicembre spazio al teatro ragazzi con le matinée di “I figli di Babbo Natale”, tratto da Italo Calvino, con Elisa Ianni Palarchio e Mario Massaro, Mirco Iaquinta, produzione Porta Cenere.

Infine, uno spettacolo atteso e di rilievo: L’uomo è forte, tratto da Corrado Alvaro, regia di Americo Melchionda, con Americo Melchionda, Maria Milasi, Gianfranco Quero, Kristina Mracova, Andrea Puglisi, Letizia Trunfio, produzione Officine Jonike Arti.

In programma anche percorsi di formazione di settore e laboratori aperti a tutti: il workshop di scrittura creativa curato da Emanuele Milasi “Che cosa sono le nuvole”, il laboratorio di recitazione “Chi è di scena” a cura di Maurizio Spicuzza, Americo Melchionda, Maria Milasi e Krstina Mravcova e il laboratorio di arteterapia e pittura emozionale per bambini a cura di Luisa Malaspina.

Un festival a tutto tondo, promosso dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

LAMEZIA TERME (CZ) – TeatrOltre 2023, Carla Valle ricorda Piero Bonaccurso fondatore di Teatrop

di CARLA VALLE – Domani, 15 settembre 2023, inizia l’attesissimo festival di Teatroltre, teatro in strada, che si tiene da anni sul corso Numistrano. Sarà l’ultimo dono di Piero Bonaccurso alla sua città, alla quale ha voluto dedicare tutto il suo impegno in tanti anni di lavoro.

Il percorso per arrivare a questa meraviglia iniziò nel 1976, quando Gianni Piricò, Ivan Falvo D’Urso e Piero Bonaccurso decisero, molto incoscientemente, di fondare il Teatrop, trasformandolo da collettivo teatrale (fondato nel 1972) a compagnia sociale.

Anche io ho seguito le loro vicissitudini, e devo dire che è stata dura. Ostacoli di ogni tipo, problemi con le amministrazioni, critiche pesanti, mortificazioni.

Poi Piero è rimasto solo e ogni volta ha dovuto ricostruire e ricominciare. Lui è sempre andato dritto come una scheggia per conseguire i suoi obiettivi, sicuro di sé, di quello che voleva ottenere, di realizzare il sogno della sua vita.

TeatrOltre è la sintesi, la rappresentazione massima della sua visione: compagnie di vario genere che espandono nelle strade di Lamezia il profumo della loro magia, della bellezza dei colori, degli abiti, della gioia di vivere, del portamento elegante nella loro grande dignità umana e professionale. È poesia, ognuno la veda come vuole, ma questa è poesia.

Questa meravigliosa espressione dell’arte e della vita di tanti artisti che sgobbano come matti ogni giorno richiede una organizzazione complessa accuratamente realizzata dai componenti del Teatrop, che voglio nominare con grande affetto: Maurizio Grande, Fabio Butera, Marco Piricò, Giuseppe Ferrise, Greta Belometti e Pierpaolo Bonaccurso.

Lavorando con grande dedizione, hanno il merito di aver realizzato, in questa prima edizione senza Piero, l’idea di spettacolo che lui ha sempre avuto nella testa, e se sarà nascosto in qualche parte a mangiarsi un gelato, approverà, si farà due risate, si divertirà.

Ti abbiamo voluto tanto bene Piero; ci manchi per le emozioni, la commozione, le suggestioni e la gioia che ci hai dato con i tuoi spettacoli.

A noi tua famiglia manchi anche per altri motivi: per i tuoi gnocchi, più buoni di quelli che facevano le nostre madri; a Pierpaolo mancherà a Natale il tuo capretto, carne tenera e sughetto per condire le linguine; a tutti mancherà il tuo tiramisù, delicato e buonissimo come nessun altro.

Qualche mese prima di lasciarci improvvisamente, noi familiari siamo stati molto felici che Piero sia risalito sul palco di varie città italiane in uno spettacolo per ragazzi che ha riscosso molto successo. Alla fine, i ragazzini salivano sul palco, chi a stringergli la mano, chi a tirargli la giacca, chi più intraprendente, tentava di arrampicarsi sul suo pancione per arrivare a dargli un bacetto. Così ovunque. Noi lo vogliamo ricordare in questo modo: un uomo realizzato, tutto felice in mezzo ai ragazzini, in mezzo agli studenti dei laboratori, alla fine di ogni spettacolo a godersi il suo applauso.

Voglio ringraziare insieme a mio figlio Pierpaolo, a Greta e alla piccola Petra tutti coloro che hanno dimostrato tanto amore e stima per Piero. Siamo rimasti veramente travolti da tanta considerazione per questo ragazzone, per questo eterno bambino che in mezzo a tante difficoltà ha lavorato con grande onestà e rigore per dare un sorriso agli altri e a sé stesso. Si chiamava Pietro, come il nonno, ma tutti lo chiamavano Pierino. Non ho mai capito perché… Che la festa abbia inizio! (cv)

REGGIO CALABRIA – Globo Teatro Festival, al via il programma della quinta edizione

Torna il Globo Teatro Festival organizzato dalla compagnia teatrale Officine Jonike Arti, per la direzione artistica di Maria Milasi e Americo Melchionda. “Periferie connesse” è il titolo della V edizione, dedicata al teatro e alle diverse forme artistiche, in programma a Reggio Calabria da settembre a dicembre.

Nei quartieri periferici della città si svolgerà un articolato cartellone con produzioni multidisciplinari, attività formative, laboratori e workshop, dedicati al pubblico di tutte le età e ai professionisti del settore, in un’azione di animazione e disseminazione culturale di ampio respiro.

Il Globo Teatro Festival ha proposto in tutte le sue edizioni una programmazione ricca e di grande pregio, e anche quest’anno conferma l’alta qualità delle sue scelte, proponendo spettacoli di drammaturgia contemporanea, tratti da grandi autori, classici e del Novecento, come Ovidio, Strindberg, Calvino, Alvaro e molti altri.

Si parte con un primo appuntamento d’eccezione. “Heroides – Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente”, in scena venerdì 15 settembre, alle ore 21.00, al Teatro Zanotti Bianco. Per la prima volta in Calabria, la produzione Koreja – una delle compagnie più importanti del panorama nazionale – in collaborazione con Le Belle Bandiere, propone un classico di Ovidio, reinterpretato attraverso un lavoro di improvvisazioni e scritture sceniche, opera dell’elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci, artista più volte Premio Ubu e Premio Hystrio.

Sul palcoscenico un gruppo affiatato di attrici – Giorgia Cocozza, Alessandra De Luca, Barbara Petti, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Anđelka Vulić – che hanno collaborato a una riscrittura corale, tutta al femminile.

Le eroine del mito, nelle lettere ai loro uomini, raccontano di amore, abbandoni, tradimenti: le voci di Fillide, Enone, Arianna, Canace, Fedra, Medea, si moltiplicano, intersecandosi con le voci di donne reali, del presente e del passato. Uno spumeggiante gruppo di spose, vestito dalla sapienza di Enzo Toma, si muove sul palcoscenico accompagnato dalle musiche originali dal vivo di Giorgio Distante, tra canti antichi e melodie moderne.

Un grande inizio per un cartellone che proseguirà domenica 17, alle ore 19.30, sempre al Teatro Zanotti Bianco, con “Creditori”, di August Strindberg, adattamento e regia di Matteo Tarasco, con Arianna Ilari, Maria Milasi, Americo Melchionda, produzione Officine Jonike Arti.

Una delle più crudeli e divertenti tragicommedie del geniale drammaturgo svedese viene riproposta in una mise en espace in cui l’originale triangolo amoroso viene invertito. Nella rielaborazione, è un uomo, un vanesio scrittore di successo, a essere conteso dalle due donne, la prima moglie, dura e integerrima, e l’attuale giovane moglie, artista in crisi e dai nervi fragili. I tre personaggi intrecciano un duello incalzante, una danza instabile di sentimenti sulla sottile linea del tradimento dell’altro e di sé.

Il programma del Globo Teatro Festival proseguirà poi nei mesi successivi, e fino a dicembre, con diverse produzioni e proposte interessanti che spaziano tra i generi e le arti e che coinvolgeranno il pubblico nel magnifico viaggio del teatro.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Calabria nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. (rrc)

MENDICINO (CS) – Al via la sesta stagione di Sguardi a Sud

La città di Mendicino, scrigno di cultura nel cuore della Calabria, si prepara a ospitare la kermesse più attesa dell’anno: la sesta edizione di “Sguardi a Sud”. Questa straordinaria rassegna di teatro contemporaneo, curata con fervore e dedizione dalla compagnia Porta Cenere, con il patrocinio del Comune di Mendicino e il generoso sostegno della Fondazione Carical, promette di incantare il pubblico con una stagione ricca di sorprese.

Quest’anno, la kermesse ci sorprenderà con un programma variegato che abbraccia tre settori distinti: il teatro di prosa, la musica e il teatro ragazzi. Con ben 13 appuntamenti in cartellone, la rassegna si preannuncia un’occasione imperdibile per gli amanti delle arti performative.

Nel settore del teatro di prosa, il pubblico potrà assistere agli spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia. Sarà un viaggio attraverso il talento e la creatività di attori che abbracciano l’innovazione e la sperimentazione teatrale.

La vera novità di quest’anno è la sezione dedicata alla musica, che includerà esibizioni di artisti di fama internazionale. Questa decisione rappresenta un passo audace verso una visione artistica multidisciplinare, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale della kermesse.

Per quanto riguarda il teatro ragazzi, tre spettacoli saranno interamente dedicati a celebrare il centenario della nascita di uno dei più grandi autori italiani del XX secolo, Italo Calvino. Questo omaggio allo scrittore italiano amato in tutto il mondo promette di incantare sia i giovani che i meno giovani.

La proposta teatrale di “Sguardi a Sud” è fortemente orientata alla qualità, accogliendo compagnie nazionali e internazionali che negli anni hanno conquistato il plauso di pubblico e critica. Il direttore artistico della rassegna, Mario Massaro, ha sottolineato l’importanza di portare spettacoli di altissimo livello sul territorio, contribuendo così a rivitalizzare la scena del teatro contemporaneo in Calabria. Massaro ha dichiarato con entusiasmo: «Il teatro contemporaneo sta affrontando sfide significative nella nostra Regione. È nostro dovere dare un segnale di vitalità e innovazione. La sesta edizione di “Sguardi a Sud” sarà un’occasione straordinaria per farlo».

Quest’anno, il Teatro Comunale di Mendicino è destinato a risplendere più luminoso che mai. La compagnia Porta Cenere ha lavorato instancabilmente per portare in scena una serie di spettacoli che non mancheranno di toccare le corde più profonde del cuore e catturare l’anima degli spettatori.

A seguire, tutti gli appuntamenti della sesta edizione di “Sguardi a Sud”:

· 1° ottobre: in scena “Fìmmene” a cura della compagnia “Astràgali Teatro” (Lecce);
· 2 ottobre: in scena “Le stagioni in città” – omaggio ai 100 anni di Italo Calvino a cura della compagnia “Astràgali Teatro” (Lecce);
· 4 ottobre: in scena “Le avventure di Giovannino” – omaggio ai 100 anni di Italo Calvino a cura della compagnia Porta Cenere (Cosenza);
· 15 ottobre: in scena “Spine” a cura della compagnia Mana Chuma (Reggio Calabria);
· 22 ottobre: in scena “Il mio amico cane” a cura della compagnia “Live Art” (Firenze);
· 29 ottobre: in scena “Il profilo panciuto di Mister” a cura della compagnia “Gioco di Dame” (Cosenza);
· 5 novembre: in scena “Ulisse on the road” a cura della compagnia “Officine Joniche” (Reggio Calabria);
· 12 novembre: in scena “Antigone, una donna di Calabria” a cura della compagnia “Lalineasottile” (Cosenza);
· 19 novembre: il concerto “Emiliano Pari downtown Hammond 4et”;
· 25 novembre: “Lanzoni, Presti, concerto piano e tromba” – omaggio a Luca Flores;
· 26 novembre: “Alessandro Lanzoni piano solo” – omaggio a Luca Flores;
· 3 dicembre: in scena “I figli di Babbo Natale”- omaggio 100 anni Calvino a cura della compagnia Porta Cenere;
· 10 dicembre: il concerto Peppa Marriti Band.

Una selezione di spettacoli che invita il pubblico a guardare oltre, a sondare gli abissi dell’umanità, a scoprire nuove prospettive. Un’occasione per mettere in discussione le convinzioni e perdersi in un mondo di creatività senza fine che consentirà agli spettatori di riflettere e sognare ad occhi aperti. Il Teatro Comunale di Mendicino diventa così il palcoscenico di una metamorfosi che abbraccia tutte le sfaccettature dell’arte contemporanea. (rcs)