Sabato 25 marzo, al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, è in programma lo spettacolo Tutto il mondo è calabrese di Gennaro Calabrese, Berardino Iacovone e Gianluca Irti.
Al Liceo Zaleuco di Locri la performance di Maria Pia Battaglia
L’8 marzo, nell’aula magna del Liceo Scientifico Zaleuco di Locri, è andata in scena la performance Di me ti ricorderai il telaio di Maria Pia Battaglia. Allo spettacolo hanno partecipato gli studenti delle quinte classi dell’Istituto, guidato dalla dirigente scolastica Carmela Rita Serafino.
Una rappresentazione personale della Penelope di Ulisse, che è riuscita a trasmettere la passione, la volontà e quella condizione della donna, in un’epoca prettamente patriarcale, dove la remissione non è sinonimo di debolezza, ma segno di forza difensiva del valore inderogabile della famiglia, nella persona di un marito continuamente atteso, ma che non perde neanche per un attimo, nel cuore di Penelope, quell’immagine di albero nerboruto, che richiama l’ ulivo, resistente, con intelligenza, alle intemperie della vita, e anche se provato, le sue radici sono più profonde che mai, per sostenere i suoi cari, le sue tradizioni, la sua terra.
Penelope, nella tenacia del lavoro al telaio, mantiene vivo tutto questo, come fiero riflesso del suo compagno, di colui che, con orgoglio, le adagiò il figlio sul petto. Lei sa, però, che non può dimostrare solo e sempre docilità e mitezza, ma queste le deve filtrare attraverso il coraggio di affrontare a testa alta i canoni del suo tempo sul ruolo femminile. Maria Pia Battaglia ha saputo trasmettere tutti questi risvolti con una bravura recitativa unica, da grande attrice di teatro. Il bastone del telaio, presenza assidua in scena, sta a simboleggiare la fermezza della speranza del ritorno, che non si piega alle avversità, ai pensieri cupi, e che viene declinata nelle tante sfumature delle stoffe che richiamano a quale ricchezza interiore possa avere una donna, oltre l’aspetto fisico e le convenzioni.
La Penelope della Battaglia ha percorso e superato le pieghe del tempo, navigando in quel mare di soprusi e incomprensioni che ancora infrangono le rive femminili, cambiando pelle, a secondo le epoche storiche, ma sempre pronta ad attendere un domani migliore, con il bastone del telaio che intesse, crea, rinnova e difende, e fa ricordare la sua presenza unica e irrinunciabile, perché la donna è il senno del mondo, fucina di vita. (rrc)
CATANZARO – Al Comunale lo spettacolo “Giovanni e Paolo, gli antieroi”
Domani sera, a Catanzaro, alle 21, al Teatro Comunale, in scena lo spettacolo Giovanni e Paolo, gli antieroi, scritto e diretto da Francesco Passafaro.
L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia.
Si tratta di uno spettacolo intenso, capace ti toccare le corde dell’emotività e della riflessione su temi sempre attuali che appartengono alla storia recente del nostro Paese, e con esse alla nostra memoria collettiva.
A oltre 30 anni dalla scomparsa dei due magistrati, si sente ancora più forte la necessità di prendere esempio da due uomini come tanti altri che hanno cambiato, in meglio, il destino del loro paese.
In una dimensione non molto chiara, ma in un posto molto preciso, si trovano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati che stanno preparando il maxi-processo di Palermo, che porterà alla condanna di centinaia di sospettati per associazione a delinquere.
I due magistrati, certi di fare semplicemente il proprio dovere, sono consapevoli che quello che stanno facendo avrà un’enorme ricaduta sul futuro del loro paese e delle loro vite, consci del fatto che sfidare la mafia non è una cosa semplice. Non hanno molto a disposizione, due scrivanie sulle quali riporre le loro importantissime carte e una fotocopiatrice, che funziona a tratti, per la quale hanno dovuto lavorare parecchio.
Quelle scrivanie e quella fotocopiatrice dalle quali dipenderà il loro destino e quello di tutto il nostro paese. Uno spettacolo rivolto a chi vuole ricordare l’opera di due uomini coraggiosi, di due persone con un fortissimo senso del dovere che sono state lasciate sole nel momento più importante, proprio quando avevano più bisogno di sostegno e che vuole aiutare la società moderna a non dimenticare.
Una scelta significativa, quindi, quella di tornare in scena proprio il 21 marzo, primo giorno di primavera, quando Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome.
Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Il 21 marzo in tanti luoghi del nostro Paese per un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. (rcz)
ACRI (CS) – Lo spettacolo “Cantando sulle ossa”
Domani pomeriggio, ad Acri, alle 20.30, nella Sala Consiliare di Palazzo San Severino-Falcone, in scena lo spettacolo Cantando sulle ossa, con Magali Barrios, Sofia Battistini, Beatrice Candreva, Maria Todaro e Audrey Chesseboeuf.
La pièce è una produzione teatrale liberamente tratta dalle fiabe di Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés, del Collettivo ConimieiOcchi, che opera sul territorio calabrese coinvolgendo realtà internazionali in progetti di formazione e ricerca artistica e propone azioni creative multidisciplinari basate sulle metodiche di comunicazione non violenta e i processi creativi ispirati al Process-Work e al Devised Theatre.
L’opera è frutto di un teatro ‘povero’ fatto da corpo/voce/immaginazione, con quasi nulla in scena se non un cumulo di ossa e il potere della creatività. I suoni ancestrali di semplici strumenti, le voci, i rumori e le intromissioni sonore creano il canto delle donne, che viaggia verso la scena a sostegno delle performers nel narrato emotivo ed immaginativo. Il pubblico è invitato ad accomodarsi in un cerchio rituale e a lasciarsi trasportare dalla narrazione delle fiabe popolari, veicolo di trasformazione intima e testimonianza di umanità.
l testo da cui l’opera è liberamente ispirata fu pubblicato nel 1992, ed è il frutto di due decenni di ricerche sulle fiabe e i miti delle diverse tradizioni culturali per indicare alle donne la via del viaggio interiore, alla ricerca della Donna Selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice, lupa ferina e al contempo materna soffocata da paure, insicurezze e stereotipi. (rcs)
CATANZARO – Al Comune in scena “La spada nella roccia”
Domenica 19 marzo, al Teatro Comunale di Catanzaro, alle 18.30, in scena lo spettacolo La spada nella roccia, per la rassegna Domenica d’Incanto.
Lo spettacolo, che ha registrato il sold out e che sarà replicato il 26 marzo, è scritto e diretto da Francesco Passafaro.
Cosa vedremo in scena con gli allievi e le allieve del TeatroLAB?
«L’Inghilterra del Medioevo sta attraversando un periodo abbastanza oscuro, non c’è un re a governarla e tutti cercano di prenderne il dominio attraverso guerre e colpi di stato – racconta Francesco Passafaro –. Solo chi estrarrà la Spada nella roccia diventerà di diritto Re d’Inghilterra ma, nonostante ci provino in tanti, nessuno riesce a prenderla, forse perché non troppo degni di diventare sovrani. Semola, un ragazzino di 12 anni, incontra per caso in un bosco il famoso mago Merlino, il più potente mago di tutto il mondo».
«Merlino vede del buono nel ragazzo e decide di diventare il suo mentore, insegnandogli che il sapere e la saggezza sono la vera forza. Semola affronterà una serie di avventure e cercherà sempre di cavarsela usando il cervello, seguendo gli insegnamenti di Merlino che si basano proprio sulla conoscenza e sulla razionalità; imparerà a divertirsi e a sfruttare tutte le sue potenzialità, fino alla fine, fino a quando. Una commedia musicale – conclude il direttore artistico – realizzata dal Teatro Incanto che ha la voglia di riportare le famiglie a teatro, che vuole coinvolgere i più piccoli con una storia meravigliosa che li lascerà a bocca aperta». (rcz)
REGGIO – Successo per lo spettacolo pilota “E lasciateci divertire”
Ha riscosso successo, a Reggio Calabria, lo spettacolo pilota E lasciateci divertire, ideato dallo scrittore, regista e attore Mauro Francolini, andato in scena la scorsa domenica nella sede dell’Associazione B.C.M.
L’evento organizzato in sinergia tra il Gruppo Xiphias, Associazione di Sviluppo Culturale e B.C.M. Bottega Cultura MetaPolitica, è stato accolto presso “la Bottega”, in un ambiente piccolo e accogliente che ha contribuito ad offrire la giusta atmosfera allo spettacolo.
«Siamo soddisfatti soprattutto perché oggi, in occasioni come questa, non è scontato vedere la partecipazione di tanti giovani – ha dichiarato Antonella Postorino, Presidente del Gruppo Xiphias – questa è la dimostrazione che con le giuste formule si può garantire quello scambio intergenerazionale necessario per dimostrare che la cultura non ha età. Per noi del Gruppo Xiphias e per gli amici di B.C.M. è l’inizio di un percorso che vuole riaccendere i motori partendo dal basso… i giovani ci hanno restituito l’entusiasmo e la voglia di metterci in gioco. Un ringraziamento speciale va a Mauro Francolini e Antonella Pagnotta che con pochissimi strumenti e tanta professionalità, sono riusciti a rendere tutti protagonisti».
La performance ha coinvolto tutti i presenti, ai quali è stato consegnato un brano poetico da interpretare liberamente, improvvisando con leggerezza, lasciando che tutti si divertissero, così come annunciato nel titolo del progetto, che resterà lo stesso per l’intera rassegna che le due associazioni, supportate dal critico d’arte Marcello Francolini, riproporranno con un calendario di eventi al quale stanno già lavorando.
LONGOBUCCO (CS) – Successo per lo spettacolo di Amedeo Fusco
di ANTONIO LOIACONO – Come un “pendolo di Foucault”, lo spettacolo ideato da Amedeo Fusco, Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo, ha tracciato l’ennesimo e perpetuo segmento di successo raccogliendo gli applausi ai piedi della Sila!
Longobucco, infatti, è stata un’altra tappa dell’originale rappresentazione creata dall’attore Amedeo Fusco (e da lui stesso interpretata) in giro con la sua Frida lungo l’intero e patrio Stivale.
Sabato 11 marzo, organizzato dall’Associazione Vesca di Longobucco, nei locali del Museo degli Antichi Mestieri del Comune alle pendici del monte Castello, si è dipanato il gomitolo biologico dell’artista messicana, Frida Kahlo!
A tessere la vita “speciale” di Frida: il sempre più bravo, commovente e coinvolgente “artigiano” della parola, Amedeo Fusco!
L’instancabile Fusco, con questo spettacolo in giro per l’Italia, sta dimostrando la sua “grativas”, la sua serietà e professionalità nell’ itinerante racconto sulla sua “Friduccia”!
Introdotto dalla segretaria dell’Associazione Vesca nonché ideatrice ed organizzatrice dello spettacolo, avvocato Luigina Diletto, il momento artistico ha scaturito l’ennesimo successo del duo “Fusco & Frida”, evidenziato palesemente dai volti soddisfatti e commossi del pubblico presente e dalla loro ovazione finale!
«La bellezza è capace di esprimere i valori più alti dell’animo umano – sono state le prime parole del parroco di Longobucco, Don Pino Straface –. Il messaggio che Frida ci dona è di grande attualità: abbiamo bisogno di persone che sappiano dimostrare che oltre la sofferenza c’è sempre la speranza. Grazie all’arte ed alla passione di Amedeo Fusco».
Ringraziamenti per la serata speciale, sono giunti anche dal presidente del Consiglio Comunale di Longobucco, Mario Parrilla: «Ringrazio Amedeo Fusco, per averci fatto conoscere Frida Kahlo – ha iniziato il presidente Parrilla – ho avuto modo di conoscere, in Amedeo, un vero professionista simpatico e coinvolgente».
«Per me è stato un piacere – ha concluso Mario Parrilla – aver collaborato per la realizzazione di questo evento».
Il “viva la vida” di Amedeo Fusco, continua! (al)
POLISTENA (RC) – Domani in scena “Eros e Priapo, il libro delle furie”
In scena domani sera, a Polistena, alle 21, all’Auditorium Comunale, lo spettacolo Eros e Priapo, il libro delle furie di Carlo Emilio Gadda, con drammaturgia di Luca Scarlini e Massimo Verdastro, regia e interpretazione di Massimo Verdastro.
Lo spettacolo rientra nell’ambito della stagione teatrale curata da Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.
In quest’opera il grande scrittore lombardo dà corpo alla sue rabbie più ingestibili, facendo i conti con l’ingombrante figura del Duce (articolato istericamente come “Ku-ce” dalle folle in delirio), di cui pure egli era stato plauditore.
L’ambiente è, quindi, quello della Roma imperiale, distesa sepolcrale di marmi. Gadda descrive la corruzione sempre più mortifera che ne trapela, con cortocircuiti visionari e violentissimi. Come ogni grande invettiva, anche questo testo nasce in primo luogo dalla necessità di mettere drasticamente in crisi la figura dello scrivente rispetto ai dati del reale, svelando un meccanismo di seduzione di cui è stato vittima.
Il “bicchierante” che voleva fare figliare le donne per mandare i rampolli alla “guerra, guerra, guerra”, riuscì ad arrivare e a restare al potere grazie a un mix infernale di “patria, birri e femine”. E proprio come un politico Don Giovanni egli viene presentato, tra lampi neri di misoginia quasi isterica, che poi rientrano nei ranghi di una commedia di carattere.
L’attualità di queste parole è assoluta: i metodi di vendita del consenso si sono affinati grazie al nuovo parco media, ma sono rimasti largamente identici e, senza forzare niente né alterare tono e misura, le frecce scritte a ridosso della Seconda Guerra Mondiale colpiscono anche i bersagli dell’oggi. (rrc)
REGGIO – Al Cilea in scena “Il mago di Oz”
In scena domani sera, al Teatro “F. Cilea” di Reggio Calabria, lo spettacolo “Il mago di Oz”, per la stagione “Le Maschere i Volti” di Catonateatro.
Lo spettacolo è della Contemporary Circus & Musical compagnia Romanov Arena e con le musiche originali Andrei Zubets. Regia di Maxim Romanov.
Un grande evento per la città e definirlo solo musical è riduttivo, con i suoi numeri spettacolari grazie ad artisti ed acrobati straordinari. Dagli stessi produttori di Alice in Wonderland, grande successo della Polis Cultura nell’edizione 2019 sempre al Teatro Cilea, la geniale fiaba de Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, che aveva già ispirato il celebre film premio The_Wizard_of_Oz_04.jpgOscar con Judy Garland, viene proposta in questo mirabolante family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio del musical e del circo contemporaneo si fondono in una nuova dimensione. Il cast di 25 artisti in scena è composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale. La mirabolante messa in scena dello spettacolo è esaltata dall’originale animazione, grafiche in 3D, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena che faranno rivivere la magia della favola accompagnando lo straordinario viaggio di Dorothy e del cagnolino Totò verso l’incanto della città di Smeraldo in cerca del Mago di Oz. Lungo la strada, incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e infine un leone che vorrebbe essere coraggioso, personaggi entrati nel cuore del pubblico di tutto il mondo e di tutte le età. ν
La compagnia teatrale Porta Cenere presenta il programma di produzione 2023
È un cartellone ricco di spettacoli e corsi formativi, quello della Compagnia teatrale Porta Cenere.
. La programmazione rientra nella seconda annualità del progetto di produzione teatrale “Transit – Transizioni, specchio, identità”, co-finanziato dalla Regione Calabria. Progetto che ha già visto la compagnia impegnata in matinée per la scuola di Mendicino nel Teatro cittadino con “Le avventure di Giovannino” e “Il Pesciolino d’Oro”.
“Le avventure di Giovannino” racconta le peripezie di un giovane impavido. Liberamente ispirato alla fiaba di Calvino, lo spettacolo vede in scena l’attrice Elisa Ianni Palarchio circondata da bambini, intenta a raccontare la storia con innumerevoli interventi di improvvisazione e interazioni con i ragazzi.
Sul palco si assiste a ciò che, in un tempo non troppo lontano, si faceva davanti al camino: vengono narrate storie incredibili a scopo educativo alle giovani generazioni. Uno spettacolo apparentemente semplice che cambia volto ad ogni replica grazie all’unicità del racconto, nonché alle curiosità e agli spunti di riflessione dei giovani spettatori.
Teatro ragazzi proseguirà nei mesi di marzo e aprile con le scuole di Rende presso il Teatro Comunale di Mendicino. Ogni martedì, invece, si terranno corsi dedicati ai minori stranieri non accompagnati ed ai ragazzi italiani grazie al progetto “Il Giro del Mondo in 80 giorni”, realizzato insieme a PartecipaAzione APS e finanziato dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Nel prossimo weekend, l’11 e il 12 marzo, doppio appuntamento per la compagnia teatrale Porta Cenere all’ex Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce. Sabato 11 marzo, la compagnia porterà sul palcoscenico “Tenimmoce Accussì”, uno spettacolo scritto e diretto da Elisa Ianni Palarchio e interpretato da Mario Massaro. Già rappresentata con successo in tutta Italia, la rappresentazione teatrale è il perfetto binomio tra un umorismo amaro e un’arguta ironia. Protagonista una donna in costume da bagno, seduta al tavolino del bar di un lido, che sorseggia un bicchiere di latte di mandorla sfogliando una rivista di gossip in assoluto relax. Una situazione di ordinaria quotidianità in molte spiagge della Penisola in piena estate.
La donna riflette sul senso della vita e sulla capacità di sapersi confrontare con i segni del tempo. Improvvisamente, un imbarazzante contrattempo: un uomo le fa notare che ha un seno scoperto. Per nascondere l’evidente imbarazzo, la protagonista perde ogni freno inibitorio e dà sfogo alle sue emozioni con fare arguto e aggressivo, al punto da spaventare l’uomo e costringerlo alla fuga.
Domenica 12 marzo, andrà in scena lo spettacolo per ragazzi “Il Pesciolino d’Oro” con Mirko Iaquinta ed Elisa Ianni Palarchio. Scene e regia a cura di Natale Filice, elementi scenici realizzati da Eros Leale, videomapping di Gianpaolo Palumbo e Valerio Massimo Filice. Una produzione innovativa della celebre fiaba dello scrittore russo Aleksandr Sergeevič Puškin dal forte impatto visivo grazie all’uso di tecnologie visive di ultima generazione.
Gli spettatori saranno catapultati nella fantastica avventura di un umile pescatore che, durante la sua consueta battuta di pesca, trova nella rete un pesciolino magico. Sorpreso e incredulo, il buon pescatore decide di restituirgli la libertà e, in segno di gratitudine, il pesciolino decide di concedergli la possibilità di esprimere un desiderio. Contento della sua vita, egli non avanza alcuna richiesta e torna a casa raccontando l’accaduto a sua sorella. Avida e perennemente insoddisfatta, la donna esorta il pescatore a ritornare dal pesciolino d’oro affinché possa avverare i suoi desideri.
Le richieste aumentano a dismisura e le conseguenze di queste assurde pretese saranno inevitabili, finché non si tornerà al punto di partenza. Lo spettacolo intende lanciare un messaggio importante: bisogna apprezzare ciò che si ha, perché chi troppo vuole spesso finisce per rimanere con un pugno di mosche in mano. Inoltre, in questo spettacolo, vengono affrontate diverse tematiche: il rispetto del mare e delle creature marine e, più in generale, il rispetto dell’ecosistema.
Il 2 aprile a Polistena (RC), all’LSS Theater, la compagnia teatrale Porta Cenere andrà in scena con lo spettacolo “Le Bureau de Porc”, scritto e diretto da Natale Filice, con l’attore Mario Massaro e, in video, gli attori Elisa Ianni Palarchio e Mirko Iaquinta. Videomapping e scene virtuali a cura di Gianpaolo Palumbo e Valerio Massimo Filice, costumi di Antonella Carbone e video di Antonio Arena. Punto di partenza dello spettacolo è la fiaba di Barbablù di Charles Perrault, pubblicata nel 1967.
La versione del regista e scrittore Natale Filice vuole incantare e infondere le suggestioni insite nel testo, facendo assaporare e vivere le sensazioni e le atmosfere “meravigliose” della fiaba. Al tempo stesso, emergono retroscena particolarmente macabri. “Le Bureau de Porc” nasce come narrazione di avvenimenti che riguardano sia la storia contadina calabrese dell’uccisione del maiale sia la fiaba di Barbablù con la sua ossessione di uccidere le mogli. Il cantastorie Mario Massaro, distinto dai protagonisti delle vicende narrate (Elisa Ianni Palarchio e Mirko Iaquinta), conduce una vera e propria indagine sui fatti accaduti, avvalendosi di immagini e suoni. (rrm)







