MENDICINO (CS) – La quinta edizione di Sguardi al Sud

Il 22 settembre, a Mendicino, alle 18, a Palazzo Campagna, si presenta la quinta edizione della stagione teatrale Sguardi al Sud, la rassegna di teatro contemporaneo che si terrà dal 25 settembre all’11 dicembre al Teatro Comunale di Mendicino e la direzione artistica di Mario Massaro.

Nel corso della conferenza stampa, interverranno l’ingegner Antonio Palermo (sindaco di Mendicino), Rossella Giordano (assessore al teatro e agli eventi del Comune di Mendicino), Mario Massaro (direttore artistico della rassegna) ed Elisa Ianni Palarchio (Teatro comunale di Mendicino). A moderare l’incontro, l’ufficio stampa della rassegna Denise Ubbriaco.

Sguardi a Sud è una stagione teatrale unica sul territorio, curata dalla compagnia Porta Cenere, con il patrocinio del Comune di Mendicino. Una compagnia composta da professionisti del settore teatrale, musicale e artistico che sperimenta nuovi linguaggi, lancia i giovani attori, promuove il territorio ed è presente nei più importanti festival nazionali.

Già nelle precedenti edizioni, Sguardi a Sud ha dato risalto a tutte quelle compagnie nazionali e internazionali che hanno conquistato il plauso di pubblico e critica, offrendo così agli spettatori una proposta teatrale variegata che punta all’eccellenza, che intreccia continue relazioni con professionisti insigniti di numerosi premi e che coltiva un pensiero critico radicale sull’esistente interpellando nuovi immaginari. Indimenticabile “La Lettera” di Paolo Nani, uno degli spettacoli più rappresentati al mondo. Un vero successo che ha conquistato il pubblico del territorio calabrese con le sorprendenti trasformazioni del formidabile artista.

Sguardi a Sud è un contenitore di idee, di iniziative e di incontri finalizzati a riportare la gente a teatro, che prevede anche teatro ragazzi e laboratori con alcuni dei più importanti enti pubblici e privati. La compagnia Porta Cenere ha vinto numerosi premi per i cortometraggi realizzati con PartecipaAzione Aps.

Nel 2021, è stata inoltre riconosciuta “Compagnia di innovazione e del teatro per l’infanzia e la gioventù” da parte del ministero della Cultura e Compagnia di Produzione della Regione Calabria. L’attenzione rivolta alla contemporaneità del teatro e all’educazione di giovani professionisti del settore ha reso la stagione un punto di riferimento per gli appassionati e non solo.

Il direttore artistico Massaro ha dichiarato che «anche quest’anno, siamo riusciti a realizzare una stagione di teatro contemporaneo mettendo insieme compagnie nazionali che si alterneranno con spettacoli rinomati. Cerchiamo di dare continuità a un evento ormai consolidato negli anni, difficilissimo da organizzare, che ha il suo fulcro centrale nel lavoro di tanti artisti e tecnici del mondo dello spettacolo».

«Una stagione ricca – ha concluso – che offre svariati appuntamenti e che ci permette di riprendere le attività con la solita determinazione e con l’entusiasmo di chi crede ancora che il teatro sia una delle più alte forme artistiche di comunicazione da salvaguardare e tutelare».

L’assessore al teatro e agli eventi del Comune di Mendicino, Rossella Giordano, ha evidenziato che «La scorsa stagione teatrale ha visto una partecipazione di pubblico davvero consistente e sono certa che questa nuova stagione non sarà da meno. Così come sono certa che tutti gli spettacoli che andranno in scena avranno un alto gradimento in quanto tutti realizzati da apprezzate compagnie teatrali su scala nazionale e tutti di elevata qualità. E proprio per questo motivo invito tutti gli amanti del teatro a venire a Mendicino certa che ne rimarranno soddisfatti».

La stagione teatrale “Sguardi a Sud” si aprirà domenica 25 settembre con la prima nazionale dello spettacolo 4×25, scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Praticò in una produzione di Rossosimona di Rende (CS), vincitrice del Premio Scenario nel 2001.

Un monologo a più voci, o meglio un dialogo per voce sola, con personaggi diversi che si raccontano e vengono raccontati in uno spazio simbolico e in un tempo che potrebbe definirsi “essenziale”. Una narrazione che lascia poco spazio alla speranza. Le isole di leggerezza rappresentano un semplice tentativo di prendere fiato, senza smarrire la propria identità. Uno spettacolo che si focalizza su temi attualissimi come il lavoro e ripercorre la storia di lavoratori senza nomi e senza volti, parla di muri da scalare, di dignità calpestata e di lunghe strade da percorrere. (rcs)

A Taverna grande successo per gli eventi di Armonie d’Arte Festival

Grande successo, a Taverna, per gli eventi organizzati per Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano e giunto alla 22esima edizione.

Il Festival ha avuto una straordinaria connotazione itinerante e, oltre al suo palcoscenico principale al Parco archeologico di Scolacium a Borgia, ha spaziato tra Catanzaro, Serra San Bruno, Montauro, Tropea e anche Taverna, patria di Mattia Preti, luogo di particolare valore storico e paesaggistico.

Nel chiostro del Complesso monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna si sono susseguiti appuntamenti di grande pregio, tra musica e teatro, con il meglio dello scenario nazionale ed internazionale ed un occhio di sostegno per gli artisti calabresi.

Un’esecuzione da incisione quella della Cappella Neapolitana–  costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo – che ha riportato indietro le lancette del tempo di 4 secoli con un rigore filologico e nel contempo una sapienza contemporanea senza uguali e che testimonia il profilo internazionale più blasonato dell’ensemble diretto e fondato da Toni Florio, che con questo lavoro ha portato per la prima volta in scena il più antico intermezzo comico della storia della musica.

E, poi, l’Inferno dantesco di Chiara Guidi con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia. La Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, ha letteralmente incantato i presenti con un’interpretazione dei versi che diventavano via via magma non solo di senso ma anche di suono vocale che si aggiungeva a quelli prodotti con un contrappunto serrato sorprendente da Francesco Guerri.

A seguire, nella stessa serata, un concerto della Mediterranea Sinfonietta, compagine di musicisti calabresi di bel talento e che stanno scommettendo sulla permanenza nella propria terra, diretti da Marco Codamo che ha proposto un programma brillante e coraggioso di tutto Mozart con solista Marika Franchino.

Particolare, poi, l’ultimo spettacolo Na vota c’era, in collaborazione con Primavera dei Teatri: dittico calabrese ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca. Uno spettacolo coinvolgente, lieve e profondo insieme, da godere con sorriso e ricordare con riflessione, con una trascrizione magistrale tra sound classico, popolare, ed elettronico.

«Un primo esperimentom quello tavernese di Armonie d’Arte – ha evidenziato Giordano – che ha confermato tutto il valore e le potenzialità del luogo e, nel contempo, ha evidenziato tutto il lavoro da fare per abituare il pubblico a pensare a Taverna come luogo non solo di Mattia Preti ma anche di performance contemporanee».

«Siamo molto soddisfatti di questa sinergia creatasi con il Festival – ha sottolineato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – Si è trattata di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. Vogliamo portare avanti la promozione delle bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali. Un’importante vetrina per Taverna ed è sicuramente l’inizio di un proficuo percorso con Armonie d’Arte». (rcz)

REGGIO – Presentata la nuova stagione dell’Officina dell’Arte

Nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, è stata presentata la nuova stagione artistica dell’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli, che prenderà il via il 22 ottobre al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.

«Siamo riusciti ad organizzare, superando tantissime difficoltà, la settima edizione di ‘Nuovi Stimoli’, kermesse artistica dell’Oda che porterà sorrisi, piacevoli momenti di svago, big e compagnie artistiche del panorama nazionale in riva allo Stretto – ha dichiarato l’attore Piromalli –. Un’altra sfida che abbiamo voluto affrontare con la mia squadra perchè la cultura deve andare avanti ma soprattutto, il nostro percorso di valorizzazione e promozione del territorio non può fermarsi. Antonello Costa, oltre ad essere un caro amico dell’Officina dell’Arte, è un bravissimo showman e lo ha dimostrato nel 2018 quando venne per la prima volta come big del nostro cartellone riempiendo il teatro Cilea. Ma tanti sono gli artisti che rendono prezioso il cartellone di quest’anno, uomini e donne ai quali batte il cuore per l’arte, per la cultura».
Emozionato ma pronto a calcare il palcoscenico, l’attore comico Costa, protagonista il 22 Aprile 2023 dell’one man show C’è Costa per te, tredici numeri che esprimeranno la personalità e l’ingegno creativo, di un vero e proprio professionista dello spettacolo, che sprona i reggini ad «essere i protagonisti di questa stagione teatrale che scaccia l’ansia e il malumore di una pandemia che, purtroppo, ha segnato la nostra quotidianità. La risata è la medicina più potente che ci sia. Il teatro è cultura, vita, amicizia, si imparano sempre tante cose e poi, ci consente di tornare a stare di nuovo tutti insieme».
Pienamente concordi i sindaci f.f del Comune Paolo Brunetti che si complimenta con il direttore artistico Piromalli «per lo sforzo abnorme fatto, realizzando una rassegna teatrale che valorizza il nostro teatro e le sue professionalità» e il sindaco metropolitano Carmelo Versace che postilla: «Quest’anno, il cartellone Oda è stato completamente organizzato dall’attore Piromalli ma per la stagione 2023/2024 vorrei che la Città Metropolitana accompagnasse questo percorso culturale anche dal punto di vista economico. Il lavoro culturale portato avanti dall’Officina dell’Arte va supportato e perchè no, si potrebbe iniziare a pensare alla storicizzazione della kermesse».

Il programma

Ad aprire la stagione, il 22 ottobre la graffiante commedia Il Test che ha sbancato i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid ed è arrivata in Italia con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari e Sarah Biacchi; il 19 novembre torna in riva allo Stretto il mattatore Maurizio Battista con il suo ‘one man show Tutti contro tutti, il 10 dicembre il vulcanico x con l’esilarante commedia Tartassati dalle tasse, il 21 gennaio la divertente commedia Amore sono un po’ incinta di e con Marco Cavallaro, Sara Valerio, Antonio Conte e Guido Goitre.

Il 17 febbraio la pièce Non ci resta che ridere con un poker di attori formato da Francesco Procopio, Enzo Casertano, Loredana Piedimonte, Giuseppe Cantore; il 17 marzo la commedia O…tello O…Io con un formidabile quartetto artistico Francesco Paolantoni, Stefano Sarcinelli, Susy del Giudice e Fabio Balsamo; il 22 aprile il varietà C’è Costa per te con il comico siciliano Antonello Costa, Annalisa Costa e il corpo di ballo; il 20 Maggio chiuderà la commedia Boeing boeing, entrata nel guinness dei primati come la pièce francese più rappresentata al mondo e che porterà sul palco gli attori Matteo Vacca, Marco Fiorini, Claudia Ferri, Ramona Gargano, Elisa Pazi e Martina Zuccarello(rrc)

AIELLO CALABRO (CS) – Gli appuntamenti del Festival Poeti della Terra

Questa sera, ad Aiello Calabro, al Teatro Comunale, in scena lo spettacoli Mamè della Compagnia Teatrale BA17, scritto e diretto da Angelica Artemisia Pedatella.

Dopo un’apertura del mese di settembre all’insegna del mondo della narrazione, tra scrittura letteraria e documentario, con le incursioni “gialle” del giovane e talentuoso Antonio Pagliuso, le note sorprendenti della commedia musicale “Baci d’amore & canzoni” e il laboratorio di comicità sulle gag di Gigi Miseferi, nel cuore del mese che riapre alla stagione autunnale il festival regala le ultime perle.

«Portare “Mamè” in questo festival è una tappa che chiude un cerchio per noi della Compagnia – racconta la regista Angelica Artemisia Pedatella. – Nel pensare il festival dei “poeti” di questa terra era impossibile non dare voce a “Mamè” e al tema importantissimo che narra: le minoranze storico-linguistiche. Sono la parte più incredibile di questa terra. Abbiamo una storia millenaria che non conosciamo ed il teatro ci aiuta ad entrare in questo mondo: è davvero il nostro specchio».

Accanto alle sirene di “Mamè”, il viaggio prosegue sabato 17 settembre alle 21.30 con lo spettacolo musicale Lirico… Ma non troppo, con i bravissimi Daniele Fabio, chitarrista e compositore, e Giuliana Tenuta, soprano: due talenti eccezionali di Calabria che, reduci da un’estate ricca di appuntamenti, si apprestano a raccontare il mondo della musica classica con l’ironia e la bravura virtuosistica di chi “conosce bene la materia” e può permettersi di mostrarne ogni suo lato meno convenzionale.

L’operazione artistica che, lo ricordiamo, ha raccolto consensi e sostegni di diverso genere, vanta tra i sostenitori l’importante presenza del Credito Cooperativo Mediocrati S.C. che continua a dimostrare la propria funzione vitale sul territorio per la rivitalizzazione di arti e cultura.

A concludere questo ricchissimo fine settimana arriva domenica 18 settembre alle 19.00, sempre presso il Teatro Comunale, il libro del giovane scrittore lametino Samuele Torchia, Il tesoro di Alarico, un avvincente romanzo storico che si inoltra in una delle leggende più famose della Calabria: il famoso tesoro del re. Ricco di contrasti e di sorprese, il volume avvia verso la conclusione la serie di appuntamenti degli “Incontri Letterari di Sabrina Pugliese”, un format che ha dimostrato di saper innovare il settore delle presentazioni letterarie trasformandole in veri e propri eventi teatrali.

Non resta che fissare sul calendario gli appuntamenti e fruire di questi ultimi momenti di leggerezza e di bellezza. Il festival “Poeti della Terra” è realizzato con il contributo della Regione Calabria – fondi PAC 2007/2013. Tutti gli ingressi agli eventi sono gratuiti. (rcs)

REGGIO – Si presenta la stagione teatrale dell’Officina dell’Arte

Domani mattina, a Reggio, alle 10.30, nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro, si presenta la stagione teatrale di Officina dell’Arte, giunta alla settima edizione.

Per questa edizione, dal titolo Nuovi Stimoli, il direttore artistico Peppe Piromalli ha organizzato un’altra straordinaria kermesse con importanti big del panorama nazionale, della televisione, cinema e teatro pronti a calcare la scena della massima culla dell’arte reggina.

Otto imperdibili spettacoli che, dal prossimo Ottobre a Maggio 2023, animeranno le serate della città dello Stretto regalando tantissimi sorrisi e momenti di sana spensieratezza ai reggini e non solo.
Saranno presenti, oltre a Piromalli, i sindaci f.f. Carmelo VersacePaolo Brunetti, dall’assessore comunale Irene Calabrò e da uno dei protagonisti del prezioso cartellone artistico, lo showman Antonello Costa(rrc)

CATANZARO – In scena “Il Terzo Reich”

Questa sera, al Teatro Comunale di Catanzaro, in scena lo spettacolo Il Terzo Reich di Romeo Castellucci, nell’ambito di Armonie d’Arte Festival.

Il Terzo Reich si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi; una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno. Lo spettatore è costretto a comprimere lo sguardo sul punto critico di fusione, poco prima della perdita dell’aggancio percettivo, nello sfarfallamento che sfugge alla netta distinzione dei singoli termini.

Il frenetico e liminale susseguirsi delle parole fa sì che alcune di esse rimangano impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore; altre – la maggioranza – andranno perse. Lo spettatore, subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. Non il cosa, ma il quanto. L’affastellarsi frenetico delle nominazioni non lascia alcuno spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che riporta al caos.

Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo.

L’installazione presenta audio a volumi elevati e immagini ad alta frequenza che sono sconsigliate a chi è affetto da epilessia, cardiopatia e a persone fotosensibili e ai minori di 12 anni.

Il teatro di Romeo Castellucci propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo della sua opera una complessa forma d’arte; un teatro fatto di immagini straordinariamente ricche espresso in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura. (rcz)

VIBO – Lo spettacolo “Quel che non fu fatto, io lo sognai”

Domani sera, a Vibo, alle 21, al Castello Normanno-Svevo, andrà in scena lo spettacolo Quel che non fu fatto, io lo sognai, incentrato sulla figura del grande poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio che prende il titolo proprio da una frase ricca di suggestioni del Vate. 

Il grande teatro, dunque, torna di scena a Vibo Valentia, nella splendida cornice del castello Normanno-Svevo, grazie a “Graecalis”, rassegna organizzata dall’associazione “Teatro di Calabria-Aroldo Tieri” in collaborazione con il museo archeologico e con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia.

«Questa che sta per concludersi – ha dichiarato il sindaco Maria Limardo – è stata un’estate di livello eccezionale quanto ad intrattenimento e cultura. In particolare, in quest’ultimo ambito, un posto di rilievo lo detiene proprio la rassegna ‘Graecalis – il vento della parola antica’, il cui cartellone, unito ad una location straordinaria come il nostro castello, ha restituito agli spettatori la sensazione di vivere davvero qualcosa di unico tra passato e presente».

Il primo cittadino, inoltre, rende noto con piacere un messaggio ricevuto da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli italiani, al quale era stato recapitato l’invito a partecipare allo spettacolo: «Sono dispiaciutissimo di non essere fra voi, purtroppo la data del bello spettacolo scritto da Luigi La Rosa coincide con la chiusura della quarta edizione del Festival Dannunziano di Pescara, che dirigo. ‘Quel che non fu fatto, io lo sognai’ è uno dei versi che amo di più, e un titolo che si adatta perfettamente non solo all’‘orribile vecchiezza’, come la chiamava il Vate, ma a tutta la vita del Poeta: dovrebbe essere il motto di tutti».

«Ringrazio di cuore la sindaca Maria Limardo – ha concluso – per avere voluto questa rappresentazione nel castello federiciano, simbolo di una storia che onora la Calabria e tutto il Meridione d’Italia. Vibo Valentia, città nella quale sono sempre felice di venire, dimostra ancora una volta la sua vitalità culturale e il suo amore per la bellezza». (rvv)

CATANZARO – Al Cine Teatro Comunale il film “Il Signore delle Formiche”

Oggi, al Cine Teatro Comunale di Catanzaro, è prevista la proiezione del film Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio, in gara alla 79esima Mostra del cinema di Venezia, dove è stato accolto da un lungo applauso.

Due gli spettacoli alle 18 e alle 20.30.

“Sarebbe bello se per una volta il Cinema si trasformasse in casa propria e accogliesse il pubblico come se fosse a casa con tutte le comodità del Cinema. Proprio quello che cercheremo di fare per il nostro pubblico – afferma il direttore artistico Francesco Passafaro -. Ma è al Cinema che avviene la magia: quando le luci si spengono, iniziano i titoli, entra la musica e tutto diventa sogno, meraviglia, spettacolo. Ecco perché è stupendo vedere un film al Cinema, ed in particolare a Teatro Comunale”.

“Il Signore delle formiche” di Amelio ricostruisce un caso dimenticato, quello di Aldo Braibanti, il poeta, scrittore e drammaturgo, omosessuale accusato nell’Italia di fine anni ‘60 del reato di plagio (oggi non esiste più) con l’accusa di avere «soggiogato» un suo studente, maggiorenne, il quale per volere della famiglia finì in un ospedale psichiatrico. Braibanti finì sotto processo e venne poi condannato a nove anni di reclusione. Siamo nella campagna emiliana, la morale – quella dei più – viene considerata l’unica linea guida e l’omosessualità è una vergogna, una malattia da correggere. Anzi, da curare spesso con l’elettroshock

Nel film, Luigi Lo Cascio interpreta l’intellettuale, l’esordiente Leonardo Maltese è il giovane studente Ettore, mentre Elio Germano veste i panni di Ennio, il giornalista dell’Unità che per più di un motivo si appassiona al processo e vuole raccontarlo senza censure.

«Amo questo film, lo accompagnerò anche nell’ultima parrocchia di Malta», ha avuto modo il regista nel corso della conferenza stampa di presentazione «ma non sono felice. In questo film ho messo tutto quello che sono, come entusiasmo e come talento, se ce l’ho. È forse la cosa più bella che ho fatto finora, ma vi auguro di essere più felici di come sono io oggi».  (rcz)

Armonie d’Arte si sposta a Taverna: Tantissimi gli eventi fino a domenica

Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, da venerdì 9 settembre si sposta a Taverna, patria di Mattia Preti, con una serie di eventi.

Infatti, il 9,10,11, settembre, una programmazione raffinata anche per la sezione dedicata al Comune presilano. Il Chiostro del Complesso Monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna accoglierà musica e teatro con il consueto altissimo profilo artistico e un occhio ad artisti calabresi già dello scenario nazionale ed internazionale.

Venerdi 9 alle ore 21.00, una produzione eccezionale: la Cappella Neapolitana, ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo, mette in scena la prima esecuzione moderna del più antico intermezzo comico ( 1673 – Bello Tiempo Passato ).

La Cappella neapolitana utilizza strumenti barocchi (il cembalo, la tiorba, il chitarrone, la chitarra spagnola il calascione, oltre a violini e violoncello). E così, con rigore e consapevolezza filologica, al pubblico sono offerti i suoni, le voci, i colori, i lazzi, insomma l’atmosfera di smodata allegria che si doveva vivere nei teatri del Seicento a Napoli. (Lorenzo Fiorito)

Sabato 10 vede, invece, 2 spettacoli: alle ore 19.00. Chiara Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, con Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia, un lavoro intenso e particolarissimo sull’ Inferno dantesco, dove Chiara Guidi – cofondatrice della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia teatrale che si è distinta sul piano mondiale per la creazione di un linguaggio innovativo – si muove nel solco della sua personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ricerca che le è valsa diversi riconoscimenti e pubblicazioni; al violoncello Francesco Guerri traccia un percorso che cancella i confini tra musica classica contemporanea e libera improvvisazione, producendo invenzioni caratterizzate dalla fisicità del gioco virtuosistico e dal profondo legame emotivo che mantiene con lo strumento.

Sempre sabato 10, ma alle ore 21.30, la Mediterranea Sinfonietta diretta da Marco Codamo, una compagine orchestrale calabrese che merita attenzione per la passione e dedizione in un apprezzabile percorso di crescita, già molto interessante, e un programma di valore ma anche di bell’ascolto per tutti come le arie d’opera mozartiane che ben si armonizzano con il Chiostro e con solista Marika Franchino.

Domenica 11 alle 19.00, Na vota c’era, dittico calabrese ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca, lavoro per voce recitante e orchestra : uno dei migliori attori calabresi di teatro, un’orchestra brillante e inconsueta; una coproduzione con Primavera dei Teatri, un “transito “culturale pieno di spunti tra passato e contemporaneità, territorialità e scenario globale.

«Questi eventi – ha evidenziato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino – nasce da una proficua sinergia fra il comune di Taverna e Armonie d’Arte. Si tratta di una collaborazione e coproduzione con il progetto “Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione” del Comune che ho l’onore di guidare. L’obiettivo è quello di promuovere le bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali».

«Si terranno, infatti – ha concluso – al mattino escursioni e laboratori e al pomeriggio talk con esperti autorevoli calabresi. Si tratta di un’importante vetrina per Taverna che sfrutta il forte rilievo e considerazione che ha sul territorio una manifestazione storicizzata e di valore come Armonie d’Arte Festival che, da quest’anno, grazie alla sua programmazione itinerante ha creato una affascinante rete tra i Comuni calabresi». (rcz)

REGGIO – A Piazza Castello lo spettacolo dedicato a Giacomo Battaglia

Domani sera, a Reggio, alle 21, a Piazza Castello, è in programma Chi non riede è fuori moda, lo spettacolo dedicato al compianto Giacomo Battaglia.

Sul palco di piazza Castello si alterneranno Silvia Mezzanotte, Martufello, Gabriele Marconi, Mario Zamma, Roberta Cannata, Angelo Russo, Vittoria Iaccaone e l’orchestra filarmonica della Calabria diretta dal maestro Filippo Arlia.

Nella sala “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, il sindaco f.f. della Moetrocity Carmelo Versace si è rivolto al direttore organizzativo della serata, Angela Battaglia, al direttore artistico, Alessandro Tirotta, ed a Gigi Miseferi ricordando «la figura indimenticabile dell’attore reggino».
«A Reggio come a Roma – ha detto – Giacomo Battaglia è percepito come un uomo buono, in grande professionista, una persona meritevole degli onori riservati ai grandi protagonisti della scena teatrale italiana. È, dunque, un evento che va sostenuto, così come ha fatto la Città Metropolitana, per l’attesa che suscita nei cittadini e per lo spessore degli artisti che vi prenderanno parte. Spero possa diventare, nel tempo, un appuntamento fisso per il nostro territorio». (rrc)