VIBO – L’evento “Vicoli diVini”

Domani sera, a Vibo Valentia, alle 20, al Parco delle Rimembranze, l’edizione speciale di Vicoli diVini, organizzato dall’Associazione Culturale Saturnalia in collaborazione con il Comune di Vibo Valentia.

Si tratta di un percorso turistico ed enologico che valorizza gli spot più belli della città, quest’anno in una edizione speciale nel parco delle Rimembranze, uno dei punti panoramici più belli della antica Hipponion, con la partecipazione di 20 cantine: I Calanchi, Statti, Siciliani, Azienda Agricola Maria Maisano, Mangilli, De Mare, terre Grecaniche, magna Graecia, Librandi, cantine Jelasi, azienda agricola Viglianti, Zito, baroni Capoano, Brigante, Russo & Longo, Spadafora, tenuta Iuzzolini, Igreco, Tenuta Dioscuri, cantine Dastoli, Ippolito 1845.

La novità di quest’anno è una grande area mixology in collaborazione con il Main Partner Distillerie Caffo affiancata da una area showcooking coorganizzata con il Food Partner Gal terre vibonesi.

É facile: ritira il calice ed il portacalice ed esplora le cantine presenti lungo il percorso, con un ticket che ti darà la possibilità di degustare ben 10 vini diversi.
Musica, punti food, showcooking, esibizioni, mostre artistiche e installazioni per un evento che sancisce la rinascita del vino calabrese. (rvv)

 

MONTEROSSO CALABRO (VV) – L’iniziativa “C’era una volta il cinema”

A Monterosso Calabro prende il via domani C’era una volta il cinema, iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale, guidata da Antonio Lampasi, in collaborazione con Cinefilm Calabria e il patrocinio di Film Commission Calabria, che prevede la proiezione del film Amelia, con la regia di Enzo Carone, in 10 piazze calabresi.

L’iniziativa è nata dall’idea di promuovere il territorio calabrese – ed in particolare i piccoli borghi – attraverso il cinema, si propone di far rivivere un’occasione dimenticata, quella del cinema all’aperto, in numerose piazze della Calabria, per restituire quella magia che solo un film visto insieme, e sul grande schermo, può regalare.

C’era una volta il cinema intende, dunque, riportare in piazza il cinema, come succedeva fino ad un trent’anni fa: bambini e adulti si ritroveranno sotto le stelle per vivere insieme la magia e le emozioni del buon cinema come in passato, quando generazioni diverse condividevano spazi e momenti ormai dimenticati… I bambini si sedevamo per terra ammassati uno sull’altro su cartoni lasciati  dai “ferari”, modesti venditori ambulanti che occupavano le vie del paese durante le fiere patronali, mentre gli adulti si accomodavano sulle sedie portate da casa.

C’era una volta il cinema è pronto a riportare nelle piazze l’antica magia del “cinema sotto le stelle”: come in un moderno cineforum, alla presenza del regista e di parte del cast, verrà proiettato il film-cortometraggio Amelia, inedito e mai visto prima sugli schermi, e subito dopo la proiezione gli spettatori avranno l’opportunità di incontrare gli attori, i tecnici e le maestranze, e di discutere del film e dei suoi contenuti.

Il cinema, quindi, rivivrà, e con esso le suggestive piazze, le vie, gli angoli nascosti dei piccoli borghi, in un’operazione di promozione artistica del territorio calabrese…Uno dei più apprezzati della nostra penisola. 

Le piazze diventavano dei veri e propri cinema a cielo aperto, e il cinema viveva uno dei suoi momenti più importanti grazie anche al fatto che, fino alla fine degli anni ’70, quasi ogni paese aveva la sua sala cinematografica, usata all’occorrenza per i festeggiamenti di matrimonio o di ogni altro genere. Tutto questo era possibile anche perché i film erano del tutto inediti e non avevano passaggi: chi voleva vederne uno poteva solo andare al cinema. Poi gli anni ’80, con la nascita delle tv commerciali, hanno offerto ai più la possibilità si guardare i film in tv, ma solo dopo almeno due anni dall’uscita nelle sale; nei primi anni ’90 l’avvento dei videoregistratori fece accorciare ulteriormente i tempi: dopo 9 mesi dalla prima ufficiale, la pellicola era disponibile in vhs pronta per essere noleggiata negli ormai falliti Blockbuster o nei videostore. 

Negli anni, le sale cinematografiche hanno lasciato il posto alle moderne multisale che hanno monopolizzato e concentrato tutta la presenza delle persone nei centri commerciali, che affiancano quasi tutti i cinema indipendenti, fino ad arrivare alla crisi attuale causata dalle piattaforme pirata on line, che permettono di vedere i film immediatamente al secondo giorno dalla loro uscita direttamente sugli schermi hd da 60 pollici presenti in tutte le case.  

Tutto questo ha fatto sì che il cinema, sia quello all’aperto che il cinema toutcours, perdesse la propria funzione.  (rvv)

VIBO – Venerdì la presentazione del libro “Uomini e merci tra Sicilia e Bruzio”

Venerdì 3 settembre, a Vibo, alle 18, al Sistema Bibliotecario Vibonese, la presentazione del libro Uomini e merci tra Sicilia e Bruzio. Economia, scambi commerciali e interazioni culturali (IV sec. a.C.- metà II sec. d.C.) del prof. Fabrizio Mollo.

L’evento rientra nell’ambito delle attività promosse dal Polo culturale di S.Chiara  per Vibo Valentia Capitale del libro 2021.

Dopo i saluti di rito della sindaca di Vibo Valentia, Maria Limardo, e del direttore del Sistema bibliotecario, Emilio Floriani, l’autore converserà con l’archeologa Maria d’Andrea sui  diversi temi trattati nel volume.

Pubblicato dalla prestigiosa casa editrice calabrese Rubbettino, il libro rappresenta uno spaccato su due realtà storico-archeologiche territoriali contigue che lo studioso Mollo  conosce molto bene per aver lavorato ampiamente in entrambe. Come si legge nella quarta di copertina del volume, Per ricostruire la storia economica e le relazioni commerciali tra Magna Grecia e Sicilia – ed in particolare tra la Calabria e la Sicilia – vengono utilizzate le ceramiche fini e le anfore da trasporto.

I protagonisti di queste relazioni rimangono gli uomini che si spostano nel Mediterraneo, come mercenari, mercanti, imprenditori agricoli e artigiani, interpreti di un’articolata trama di contatti e di scambi nel periodo compreso tra il IV sec. a.C. e l’inizio dell’età imperiale romana. (rvv)

 

PARGHELIA (VV) – Lunedì la presentazione del libro “Non facciamo cerimonie”

Lunedì 30 agosto, a Parghelia, alle 21, al Cortile edificio scolastico, la presentazione del libro Non facciamo cerimonie. A spasso nelle vicende del protocollo di Stato di Enrico Passaro.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Caffè Letterari, l’arte di leggere, il vizio di scrivere organizzati dal Comune.

Introduce Gabriele Vallone, consigliere comunale con delega alla Cultura. Dopo i saluti istituzionali di Antonio Landro, sindaco di Parghelia, dialoga con l’autore Paolo De Luca, giornalista e scrittore.

Il libro è edito da Editoriale Scientifica(rvv)

PARGHELIA (VV) – Una sera tra cultura, letteratura e Calabria

Con la cultura non si mangia, ma l’ignoranza uccide.
A Parghelia, ieri sera, di cultura, letteratura e Calabria abbiamo riempito quanti più angoli di terra abbiamo potuto.
La terra del ritorno continua il suo viaggio stupendo il pubblico e anche me. Sempre nuove emozioni e sentimenti misti a grande soddisfazione.
Arrivare al cuore della gente non è scontato, riuscirci è meraviglioso. Premia l’anima e il cuore. E il mio premio ieri sera, sono stati Elena, che con un italiano incerto ha raccontato le emozioni provate durante la lettura del romanzo; l’ex direttore Rai Calabria, Demetrio Crucitti, che ha visto nascere e affermarsi, grazie alla selezione al premio Rai la Giara, il mio romanzo; Giovanna Lo Cane mia collega di viaggio nell’Associazione Insieme con Gli ultimi innamorata della Calabria tanto quanto me. E poi tutto il pubblico presente, le ultime stelle di agosto e il tepore leggero di un fine estate in una Parghelia ridente e bella.
Grazie di cuore all’amministrazione comunale per avermi voluta ospite nella rassegna dedicata alla cultura, a Gabriele Vallone per l’impegno profuso in questo progetto, al sindaco e al vicesindaco della Città Belvedere Tommaso per l’ospitalità straordinaria e l’accoglienza familiare.
A Parghelia la cultura è metodo e non alibi. La terra del ritorno facendovi tappa lo ha potuto constatare ed io ne sono testimone.
Ma permettermi, il mio grazie grande quanto al cuore va al grande amico mio Vincenzo Neri , la cui affinità calabra particolarmente ci contraddistingue, rendendoci, come dice la sua Silvia, una coppia potente. Grazie a tutti e al prossimo viaggio( di ritorno) chissà dove.
Ma in fondo che cos’è La terra del ritorno?
Una storia d’amore.
Una storia di terra e di pane. Una scelta di vita.
Un romanzo che chiede a tutti i costi di essere letto.
Per tutti coloro che hanno una terra da amare. Qualcosa o qualcuno per cui valga la pena di tornare e restare.
La terra aspetta. Aspetta i ritorni. E i nostri ragazzi che cosa sono disposti o “costretti” a fare? Noi adulti quali opportunità gli diamo. Che tipo di futuro promettiamo? Glielo abbiamo lasciato in questa terra un minimo di futuro?
I nostri giovani hanno l’occasione della scelta?
Andare o restare? Erranza o restanza?
Turi Nassi decide di non dare le sue braccia alla terra. Va, ma poi torna. Torna e con una nuova mentalità. E il paese da morto che è riprende a vivere.
Cos’è La Terra del Ritorno? È solo una storia scritta in un libro? È una terra inventata? … Assolutamente no. Esiste allo stesso modo di come noi esistiamo sulla terra.
È quella in cui siamo nati. La terra in cui si fa l’amore allo stesso modo di come si fa il pane. E si fa l’amore con la donna e con la terra allo stesso modo.
Una terra reale che ha bisogno di uomini, giovani che tornano e per restare. Di gente che resta.”
Un libro che scorre, scritto a parole semplici. Un libro che chiama i giovani a rimettersi in discussione. Che riporta al senso dell’appartenenza, lo rispolvera. Rende chiara l’identità, i luoghi e quanto questi ci appartengono. Un ritorno dunque al senso della responsabilità verso la terra natia e il pane della crescenza, non come luoghi ma stato d’animo.
[…]- Sai dov’è il posto del nostro amore, Tascia?
– Dove?
– Sulle labbra della nostra terra. […] (gsc)

PARGHELIA (VV) – La presentazione del libro “La terra del ritorno”

Domani sera, a Parghelia, alle 21.30, nel cortile dell’edificio scolastico, la presentazione del libro La terra del ritorno di Giusy Staropoli Calafati.

L’evento rientra nell’ambito dei Caffè Letterari – L’arte di leggere, il vizio di scrivere, promossi dalla Pro Loco di Parghelia in collaborazione con il Comune e il Centro Studi Storici e Sociali di Parghelia.

Dopo i saluti istituzionali di Antonio Landro, sindaco di Paghelia, e di Gabriele Vallone, consigliere comunale con delega alla cultura, conversa con l’autrice Vincenzo Neri, dell’Associazione Promotors Vibo Valentia.

Conclude Cristina Anello, presidente Pro Loco di Parghelia.

Il libro, edito da Pellegrini Editore, e con la prefazione di Gioacchino Criaco,  è un inno alla Calabria, terra dei padri e delle madri, terra del pane, cuore della famiglia e della società e al suo futuro, cui sono chiamati a collaborare quelli che sono rimasti e quelli che intendono tornare. (rvv)

RICADI (VV) – In località Formicoli è stato recuperato un manufatto litico

In località Formicoli di Ricadi, dai Carabinieri Subacquei, è stato recuperato un manufatto litico, piatto, dalla forma subtriangolare provvisto di un foro nella parte apicale. La segnalazione è arrivata dall’archeologo Manuel Zinnà.

Il ritrovamento, si è svolto nel corso delle attività, coordinate e dirette dal funzionario archeologo subacqueo dott.ssa Alessandra Ghelli e con la collaborazione del funzionario archeologo dott. Michele Mazza, del sopralluogo a tutela del Patrimonio culturale subacqueo da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, diretta dal Soprintendente ad interim dott. Salvatore Patamia, d’intesa con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale-Nucleo Cosenza e la collaborazione tecnico-operativa del Nucleo Carabinieri Subacquei Messina.

La pietra, di tipo granitico, è alta 50 cm, larga 44 cm e presenta uno spessore di 10 cm. Il foro, passante, a sezione circolare ha un diametro di 6 cm. Questo tipo di reperti sono spesso rinvenuti sui fondali marini in assenza di contesti archeologici, come nel caso specifico, per cui è molto difficile fornire un inquadramento cronologico. La tipologia del manufatto rimanda comunque ad una funzionalità in ambito marino/marinaresco quale ancora e/o più probabilmente, proprio per la presenza di un solo foro, zavorra o semplice corpo morto, non inquadrabile correttamente, per via del suo utilizzo ininterrotto, che si è protratto nel corso dei secoli, dalla preistoria fino ad oggi.  

Il reperto, recuperato, è stato consegnato all’Arch. Vincenzo Calzona del Comune di Ricadi e depositato all’interno dei locali che, a breve, ospiteranno i reperti del nascente Museo Archeologico e Paleontologico, siti in Santa Domenica di Ricadi, e conservato immerso in acqua all’interno di un’apposita vasca. (rrv)

 

 

ZAMBRONE (VV) – Successo per il Ricicla Estate di Legambiente e Conai

Si è svolta, con successo a Zambrone, il Ricicla Estate, la campagna di educazione ambientale organizzata da Legambiente e dal Conai per sensibilizzare cittadini e turisti alla raccolta differenziata.

I volontari del circolo Legambiente Ricadi, unitamente agli educatori che seguono le varie tappe lungo tutte le coste calabresi, hanno accolto i bagnanti sotto il gazebo collocato sulla spiaggia, per parlare di buone pratiche e sensibilizzarli alla corretta gestione dei rifiuti.

La raccolta differenziata ti segue in vacanza”è lo slogan che caratterizza l’iniziativa, che mira a sensibilizzare residenti e vacanzieri sulla corretta gestione dei rifiuti. La campagna nasce, infatti, per ricordare che anche in vacanza bisogna fare la raccolta differenziata e che i rifiuti non vanno abbandonati sulle spiagge e sul territorio. Un iniziativa promossa da Legambiente e Conai che vede parte attiva anche i comuni che ospitano le varie tappe.

Sono stati tanti i bagnanti ad essere coinvolti nelle attività di educazione ambientale. Giochi a tema, laboratori didattici ma anche informazioni e indicazioni sulle buone pratiche da seguire hanno caratterizzato l’iniziativa. Molti bambini incuriositi hanno partecipato ai laboratori didattici e realizzato vari oggetti utilizzando rifiuti plastici. Un modo per far capire loro che si può dare nuova vita ai rifiuti evitando inutili e dannosi sprechi.

A sostenere attivamente l’iniziativa, per il comune di Zambrone, sono stati presenti il sindaco Corrado Landolina, il vice sindaco Nicola Grillo e l’assessore Enza Carrozzo che, da anni, promuove con convinzione le varie attività di educazione ambientale messe in campo da Legambiente.

Un’azione corale per sostenere concretamente l’ambiente. Una corretta raccolta dei rifiuti in modo differenziato permette ai consorzi di filiera, che garantiscono il riciclo, di dare loro una nuova vita e trasformare quello che prima era solo un rifiuto in una preziosa risorsa.

Soddisfazione, per l’esito dell’iniziativa e la consistente partecipazione, è stata espressa da Franco Saragò e Catia Viscomi del circolo di Ricadi, i quali hanno evidenziato che la sensibilizzazione dei cittadini e l’educazione ambientale rivolta ai più piccoli sono l’arma vincente per arginare gli errori del passato e per puntare ad un futuro ecosostenibile. (rvv)

TROPEA – La mostra “Era Oro” di Alejandro Garcìa

Fino al 31 agosto, al Palazzo Santa Chiara di Tropea, si può visitare la mostra Era oro – Murazioni cromosomiche di Alejandro Garcìa e a cura di Emanuele Bertucci.

L’artista è nato il 3 agosto del 1974 a l’Habana, dove ha frequentato, laureandosi a pieni voti l’Accademia di Belle Arti “San Alejandro”. Ha insegnato disegno e pittura al Centro Sperimentale delle Arti Visive “José A. Diaz Pèlaez” nella sua città (1994-95) e Pittura Sperimentale alla Facoltà di Arti e Lettere dell’Università delle Ande a Merida in Venezuela (1996-97).

Fra il 1994 e il 1999, Garcìa espone all’Havana, in Venezuela, Portogallo e Colombia. Dal 2000 vive lunghi periodi in Italia stabilizzandosi a Catanzaro. Nel corso della sua esperienza italiana espone al centro “Luigi Di Sarro” a Roma (2000), alla Galleria “Ar&s” di Catanzaro (2000), al Centro Arte Musica e Spettacolo dell’Università della Calabria (2004), al MAON di Rende (2004) e al Museo del Presente di Rende con una personale dal titolo “Alejandro Garcia. Una veridad facil de entender” (2010). Nel 2014, presso la Galeria Luz y Oficios dell’Habana, è stato presente con una personale dal titolo “La pintura contraataca”, che gli è valsa la recensione al catalogo da parte di Nelson Herrera Ysla, uno dei maggiori critici d’arte del continente sudamericano. (rvv)

DRAPIA (VV) – La mostra “Il poro e la Preistoria”

Domani sera, a Drapia, alle 20.30, al Complesso Monumentale Galluppi, s’inaugura la mostra Il poro e la Preistoria nelle riproduzioni di argilla di Cosmo Rombolà, artigiano e ricercatore drapiese da sempre impegnato nel campo dell’archeologia assieme ai componenti dell’Associazione culturale Paolo Orsi e a cura dell’archeologa Maria Teresa Iannelli.

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative estive organizzate dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco.

La peculiarità dell’opera di Cosmo consiste nel fatto che gli oggetti in ceramica sono fedeli riproduzioni di quelli rinvenuti durante le ricerche e gli scavi archeologici effettuati sull’altopiano del Monte Poro; si tratta di materiali protostorici a partire dall’età del Bronzo (2.300-925 a.C.), fino alla prima età del Ferro (925-725 a. C. Vi è dunque in queste sue preziose riproduzioni, un’importante ricerca archeologica, storica, dei materiali e delle tecniche di realizzazione e di cottura non comuni tra gli esperti.

«Nella realizzazione delle ceramiche – scrive la dott.ssa Maria Teresa Iannelli,  – la maggiore fonte di ispirazione di “mastru Cocimu”, è la documentazione dello scavo effettuato nella località Torre Galli del comune di Drapia negli anni 1922 e 1923, dal grande archeologo Paolo Orsi, che rinvenne una necropoli di circa 280 tombe della prima età del Ferro. Il corredo delle sepolture era costituito oltreché dalle armi in ferro e bronzo (punte di lancia, spade, lance e armature) in quelle maschili e da vari oggetti di lavoro e di ornamento in quelle femminili, anche da vasi di vario genere e forme che Rombolà riproduce fedelmente».

«Il metodo utilizzato dall’artigiano – ha spiegato ancora – è quello antico delle popolazioni indigene che abitarono questo territorio prima dell’arrivo dei Greci (fine VIII sec. a.C.), ricostruito dagli archeologi attraverso l’interpretazione delle testimonianze materiali rinvenute negli scavi effettuati in Calabria e non solo».

Dopo l’inaugurazione, è previsto un seminario sul tema Il Poro e la preistoria, che racconterà inoltre le ipotesi e la struttura del nascente Museo presso lo stesso Complesso Monumentale. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, del direttore del Museo Civico, Emilio Minasi e del presidente della Pro Loco Drapia, Antonio Furchì, seguirà un dialogo con la dott.ssa Maria Teresa Iannelli, archeologa; il prof Saverio di Bella, storico; Vinncenzo Calzona architetto ed esperto di progettazione museale; Michelangelo Pugliese, architetto che ha redatto il progetto di allestimento del Castello Galluppi e del nascente Museo. S

Sarà presente l’autore della mostra, Cosmo Rombolà, assieme a Francesco Rombolà in rappresentanza dell’associazione Paolo Orsi. (rvv)