;

Cercare nuovi habitat marini grazie al progetto Ma.Ro.Ma.

di FRANCO BARTUCCI – L’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto sotto osservazione – L’Istituto Superiore per la Protezione Ambientale (Ispra) sta conducendo un’attività di rilievo all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto mediante l’impiego di sistemi Uas (Unmanned Aerial Vehiele), cioè droni equipaggiati con camere multispettrali e Rgb ad altissima risoluzione.

I rilievi sono realizzati grazie alla collaborazione scientifica tra l’Ispra e l’Ente gestore dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, nell’ambito del Progetto Ma.Ro.Ma. “Marine Remote Mapping”.
L’Amp Capo Rizzuto, rappresenta con i suoi 154 km2 di superficie la quinta area marina in termini di estensione, l’unica presente in Calabria, caratterizzata da una costa unica nel suo genere per la bellezza delle sue spiagge e per il colore cristallino delle sue acque.

La provincia di Crotone rappresentata da Sergio Ferrari e il consigliere delegato all’Area Marina Protetta Raffaele Gareri, in occasione della Conferenza stampa di presentazione delle attività di mappatura dei fondali dell’Amp “Capo Rizzuto” hanno ribadito l’importanza dell’Area Marina Protetta come risorsa preziosa per l’intero territorio provinciale e regionale dimostrando come l’impegno costante nella tutela dell’ambiente marino, con tecnologie innovative come l’utilizzo dei droni ad alta risoluzione, siano fondamentali per la definizione di adeguate strategie di conservazione e di monitoraggio delle specie marine presenti nell’area marina protetta.

All’evento di presentazione del progetto Ma.Ro.Ma. hanno partecipato, oltre che i delegati di cui sopra Ferrari e Gareri insieme al ricercatore Ispra, Sante Francesco Rende, anche: il gen. Emilio Errigo, Commissario Arpacal; Michelangelo Iannone, direttore Scientifico Arpacal; Domenico Morelli, comandante della Capitaneria di Porto di Crotone; Maria Grazia Vittimberga, Sindaco del Comune di Isola Capo Rizzuto; Vincenzo Voce, Sindaco del Comune di Crotone.

Tale progetto, si pone come obiettivo la sperimentazione di nuovi protocolli metodologici per la mappatura degli habitat marini di interesse conservazionistico mediante rilievi da remoto (immagini satellitari Planet Scope), da drone, con veicoli robotici subacquei (Rov) e attraverso rilievi geofisici con sistemi Multibeam. I rilievi sono stati condotti a Capo Colonna, Capo Cimiti, Praialonga e sulle dune di Sovereto e consentiranno di ottenere ortomosaici e Modelli Digitali del Terreno (Dtm) in altissima risoluzione.

Coordinatori scientifici del progetto Ma.Ro.Ma sono il Dott. Sante Francesco Rende, ricercatore presso l’Ispra e Responsabile della Sezione per lo sviluppo tecnologico e supporto del monitoraggio e della ricerca applicata all’ambiente marino profondo, laureatosi in Scienze Naturali all’Università della Calabria; nonchè l’Ing. Pierfrancesco Cappa, referente presso la Provincia di Crotone dell’Amp Capo Rizzuto.

Gli obiettivi dello studio mirano alla realizzazione di un gemello digitale “Digital Twin” della costa dell’Amp, che consentirà una visione più completa del territorio integrando dati di base come la geologia della costa e del fondo marino, combinati con osservazioni, risultati di modelli dinamici i quali faciliteranno l’applicazione di strumenti di intelligenza artificiale per fornire una rappresentazione reale dell’Amp Capo Rizzuto per scienziati, enti deputati al governo, tutela e sicurezza del territorio. (fb)