Ci saranno anche gli agricoltori di Coldiretti Calabria alla mobilitazione in programma domani mattina a Parma, per un’Europa più coraggiosa e a difesa del Made in Italy.
Assieme al presidente nazionale Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo, in piazza ci saranno, anche, i dirigenti provinciali e regionali e altre decine di migliaia provenienti da tutte le regioni d’Italia.
«Metteremo in evidenza – ha dichiarato Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria – i limiti, le carenze, i ritardi, spesso la mancanza di coraggio, ma in nessun momento vogliamo che se ne metta in discussione l’esistenza».
«Non consentiamo che ciò vada perduto. Vogliamo un’Europa più forte e coraggiosa – ha concluso – che sappia dare risposte per la difesa del reddito degli agricoltori e per la tutela della salute dei cittadini e dei suoi popoli».
Quella di Parma, infatti, non è una scelta casuale: questa città rappresenta la nostra distintività, quella Food Valley nazionale che tutto il mondo ci invidia e dove vengono prodotte tante eccellenze. Parma è anche la sede dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che dovrà valutare le richieste di autorizzazione dei cibi cellulari fatti in laboratorio; il corteo raggiungerà proprio la sede dell’Efsa.
Nel dibattito sui cibi creati in laboratorio, Coldiretti, da sempre impegnata nella trasparenza, nella qualità e nella sicurezza alimentare, non si oppone al progresso, ma chiede maggiore rigore scientifico nella valutazione dei nuovi alimenti per tutelare la salute dei cittadini, in linea con un approccio responsabile e coerente con i valori europei.
La comunità scientifica sul tema è concorde nel segnalare i rischi legati ai cibi ultraformulati, considerati l’anticamera dei cibi creati in laboratorio e sollecita ulteriori approfondimenti su sicurezza, valore nutrizionale e impatto sulla salute a lungo termine, ribadendo la necessità di procedere con prudenza.
Per l’occasione, Coldiretti ha anche lanciato la campagna digitale #facciamoluce, per informare i consumatori sui potenziali rischi di questi prodotti e promuovere un’alimentazione consapevole, radicata nella tradizione agricola italiana.
Attraverso sticker simbolici a forma di lampadina e contenuti mirati, l’iniziativa invita a riflettere su ciò che arriva sulle nostre tavole e a dare voce ai dubbi sollevati dalla comunità scientifica. Stiamo a fianco delle Istituzioni Europee, pur consapevoli che talora sono inadeguate-commenta Coldiretti.
L’Italia e non solo l’Italia, ha bisogno dell’Europa “come il pane”. (rrm)