L’aumento dei costi delle materie prime rischia di essere un salasso per agricoltori e allevatori. È l’allarme lanciato da Coldiretti Calabria, sottolineando come «l’emergenza covid ha innescato un cortocircuito sul fronte delle materie prime con rincari insostenibili per l’alimentazione degli animali nelle stalle, dove e necessario adeguare i compensi riconosciuti agli allevatori per il latte e la carne».
«Infatti – spiega la Coldiretti – le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali, dal mais alla soia, sono schizzati su massimi che non si vedevano da anni con il rischio di perdere capacità produttiva in un Paese come l’Italia che è fortemente deficitaria per i prodotti zootecnici».
Ma non è solo il fronte alimentare a destare preoccupazione: «con l’avvio delle operazioni colturali autunnali gli agricoltori – sottolinea la Coldiretti – sono costretti ad affrontare rincari fino al 50% per il gasolio necessario per le operazioni colturali che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione».
«Il rincaro dei costi energetici – ribadisce la Coldiretti – riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto dei fertilizzanti, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne».
«Senza dimenticare gli imballaggi, dalla plastica all’acciaio, dal vetro fino al legno e alla carta con aumenti dei listini che – continua la Coldiretti – incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi fino ai vasetti per i fiori».
Ovviamente, anche i costi dei trasporti sono lievitati. Su questo scenario pesa sia la lontananza dai mercati che il deficit logistico per la carenza o l’assenza di infrastrutture per il trasporto merci che aumenta il gap che penalizza il sistema economico sia rispetto ad altre regioni che agli altri Paesi dell’Unione Europea
«In gioco c’è il futuro dell’agricoltura», ha spiegato il presidente della Coldiretti Calabria, Franco Aceto, nel sottolineare che l’impennata dei costi si verifica «in una situazione in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa ai beni essenziali per conquistare l’autosufficienza produttiva nei settori strategici per garantire l’alimentazione delle popolazione». (rcz)