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Agricoltura

Coldiretti Calabria illustra le opportunità fiscali di fine anno per le imprese agricole

Attilio Salerno, responsabile del Servizio Fiscale-tributario di Coldiretti Calabria, ha illustrato le opportunità fiscali di fine anno per le imprese agricole calabresi.

Tali opportunità, consistono, in sintesi, nell’ottenere risparmi fiscali, soprattutto in questo periodo, per gli imprenditori agricoli è importante. Il mese di dicembre rappresenta un momento fondamentale, in quanto sono chiamati a valutare le diverse opportunità che la normativa mette loro a disposizione.

«L’imprenditore agricolo – ha spiegato – che svolge attività ai sensi dell’art 2135 del Codice Civile può optare per gli appositi regimi fiscali previsti per il settore. Nel caso delle imposte dirette, il reddito agrario (criterio catastale) configura il  regime naturale per ditte individuali e società semplici, mentre può essere un regime opzionale per le società agricole. Per le imposte indirette e più precisamente per ciò che concerne il regime Iva, le aziende agricole, ai sensi dell’art- 34 del Dpr n. 633/72,   possono usufruire del regime Iva speciale, oltre che di quello ordinario e di di esonero».

«L’ applicazione del regime Iva  speciale agricolo – ha chiarto – prevede la detrazione a forfait in base a determinate aliquote, denominate “percentuali di compensazione’’. Date, pertanto, le diverse opzioni normative messe a disposizione, invitiamo gli agricoltori, a recarsi negli uffici della Coldiretti presenti in ogni provincia affinché, con il supporto dei fiscalisti, possano valutare la convenienza dell’applicazione del regime Iva speciale, ovvero l’opzione al regime ordinario  verificando se sussista o meno la cosiddetta rendita Iva. La rendita Iva è la differenza positiva tra l’imposta detratta in base alle percentuali di compensazione e quella effettivamente assolta sugli acquisti».

«Da non sottovalutare – ha detto ancora Salerno – nel cambio del regime Iva è il fattore temporale, in quanto bisogna considerare sia il passato che il futuro dell’azienda agricola. Difatti, da un lato bisogna considerare quanto riguarda acquisti e vendite previsionali nonché il vincolo triennale di permanenza al nuovo regime, dall’altro lato invece il passato è fondamentale, in quanto è necessario effettuare la rettifica Iva’, ovvero la detrazione dell’Iva operata in passato per determinati beni con utilità pluriennale. Il regime Iva speciale risulta conveniente tanto più sono alte le aliquote di compensazione, in quanto sarà maggiore il recupero dell’imposta, invece il regime Iva ordinario è conveniente quando le aliquote di compensazione sono basse  e l’azienda agricola effettua investimenti».

«In riferimento agli investimenti – ha aggiunto – si ricorda che anche le aziende agricole possono approfittare dell’opportunità di affacciarsi al futuro tecnologico, usufruendo del cosiddetto credito di imposta 4.0, fino ad un massimo del 40%, per investimenti in beni strumentali e delle misure attuate dai piani di sviluppo rurale. Un aspetto fondamentale del credito di imposta 4.0 è la sua cumulabilità con altre agevolazioni, che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’Irap, non porti al superamento del costo sostenuto».

«A tal proposito – ha concluso Salerno – per rimanere agganciati alla realtà calabrese, è utile ricordare la misura 04 – Intervento 4.1.1. Investimenti nelle aziende agricole -Annualità 2020 del Psr, che prevede un contributo a fondo perduto per beni che possono usufruire anche del credito di imposta 4.0, in quanto le due agevolazioni sono cumulabili». (rrm)