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Con i Giovai imprenditori di RC si è parlato delle Sport come motore d’impresa

È stato un evento molto partecipato l’evento Lo sport come motore d’impresa, organizzato dal gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Reggio Calabria.

«Lo sport e le imprese rappresentano due realtà molto vicine e interconnesse, infatti, così come lo sportivo è abituato ad allenarsi, con impegno e costanza per poter raggiungere un obiettivo, anche l’imprenditore deve formarsi, deve investire nella propria abilità, con sacrifico e responsabilità, per portare avanti con profitto l’azienda – ha sottolineato il presidente di Confindustria Reggio, Giuseppe Lombardo –. Valori, produttività, impegno e costanza, sono elementi determinanti nella competitività di chi fa business o si prepara ad una competizione sportiva. In una azienda per raggiungere gli obiettivi è necessario condividerli, e coinvolgere i propri collaboratori, perché il lavoro di squadra è da sempre la chiave vincente».

«Ma non solo, questo incontro ha fornito l’assist per puntare l’attenzione – ha concluso Lombardo – anche sull’importanza che gli eventi sportivi possono avere sul territorio al livello economico, perché riescono ad attrarre risorse in tutto il territorio, in vari ambiti, turismo, infrastrutture e molto altro».

«L’educazione legata allo sport e quindi alla disciplina dello sport, per gli imprenditori è fondamentale, sia dal punto di vista psicologico, per i valori sani che insegna, sia dal punto di vista di crescita del territorio, per l’importante indotto che può generare», le parole del vicepresidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Febert.

A portare i saluti del Coni, che ha patrocinato l’evento, il Presidente regionale, Maurizio Condipotero, che nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa, ha voluto anche evidenziare quanto lo sport sia necessario per la crescita del territorio e delle aziende.

«Bisogna guardare lo sport non solo dal punto di vista della competizione, della disciplina, dei risultati, ma anche da ciò che può produrre dal punto di vista dell’economia che è in grado di generare. Avere delle società sportive che riescono a disputare campionati al massimo livello, organizzare, tornei, trofei, manifestazioni che abbiano una durata di qualche giorno, non portano solo prestigio alla città, ma anche e soprattutto, diventa un indotto economico notevole».

L’approfondimento su concetti e termini che oggi contraddistinguono entrambe le dimensioni, come valutazione delle performance, team e mental coaching, sono stati trattati da i prestigiosi relatori presenti al tavolo: Sabrina Siclari, Genaral Manager Human resource Salving s.r.l; Fabio Colella presidente Osservatorio Regionale dello Sport; Antonio Eraclini, presidente Regionale Asc Calabria; Giuseppe Melissi, presidente Asi Calabria; Bruno Pecora, referente Trasversale dello Stretto. 

«Lo sport viene sempre considerato come qualcosa di lontano dal mondo delle imprese, mentre ci sono molte tecniche, molte sperimentazioni che vengono dal mondo dello sport che possono essere tradotte e realizzate in azienda. Sia un atleta che un manager, un collaboratore di impresa, vengono sempre coinvolti su 3 dimensioni. La dimensione della strategia, la dimensione della tattica e la dimensione della tecnica, il tutto unito alla concentrazione mentale, che è fondamentale per valorizzare il proprio talento. Da qui la necessita di un “mental coach”, per sviluppare le tecniche e far uscire il miglior potenziale di una persona», ha detto Sabrina Siclari.

«Lo sport è un volano di sviluppo, gli eventi portano occupazione, turismo, scambi culturali. Le imprese dovrebbero supportare di più lo sport, uniti sicuramente si può solo portare benessere al nostro territorio», ha detto Fabio Colella.

«Noi che abbiamo il polso della situazione – ha detto Antonio Eraclini – sappiamo benissimo quanto sia importante essere aiutati da Imprenditori del nostro territorio. La società è incentrata sullo sport e lo sport incentrato sulle imprese, un circuito che può solo portare benefici. Portare avanti l’attività sportiva permette alle imprese di avere un ritorno sia di immagine che economico». 

«Il mondo sportivo – ha spiegato Giuseppe Gangemi di Asi Calabria – è importante per il turismo, i numeri parlano chiaro. Lo sport muove grandi numeri in Italia, e così anche in Calabria. Gli eventi Asi, non sono solo sportivi, ma anche culturali, sociali, muovono un numero elevato di persone, portando benessere per l’intero territorio». 

«La traversata ha oltre 70 anni di Storia – ha detto Bruno Pecora –, quest’anno abbiamo portato circa 1300 presenze in riva allo stretto, generando un discreto indotto economico. Una piccola goccia, che dimostra che qualunque evento, sportivo e non, crea sviluppo per il territorio».       

L’incontro è stato moderato da Marco Francesco Polimeni, delegato G.I. Reggio Sport e Grandi Eventi, che si è molto impegnato per l’ottima riuscita dell’evento.

«Una goccia nell’oceano quella che si è creata con questa iniziativa, che mira ad essere lo sviluppo di una tematica poco conosciuta e considerata. Abbiamo posto le basi di sviluppo di un tavolo permanente tra Confindustria e Coni, per divulgare il messaggio che lo sport è un traino per le imprese che intendono, attraverso lo sviluppo economico sportivo, contribuire all’aumento del Pil del Paese». 

Un prezioso contributo è arrivato da Massimo Spinella, l’atleta reggino, tiratore, appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, che ha partecipato alle ultime Olimpiadi di Parigi.

«È un grande piacere per me essere qui, ci sono tanti elementi che accomunano il mio pianeta, quello dello sport, al mondo delle imprese. In entrambi i mondi serve costanza, determinazione e bisogna essere centrati, a tutti gli effetti, sull’obiettivo, io sono qui per portare la mia testimonianza di sportivo»(rrc)