A Palazzo San Bernardino di Corigliano Rossano, si è svolta la prima edizione del Premio fotografico-letterario “Italo”, ideato dal Gruppo fotografi “Rainbow” e dalla rivista RISME.
Obiettivo del Premio – un riconoscimento tutto calabrese – unire alla bellezza della fotografia la sapienza della scrittura in un connubio perfetto di armonia artistica.
Nelle giornate precedenti alla cerimonia finale, nella Settimana della Cultura, esponenti della letteratura, della fotografia e dell’arte sono stati ospiti in città, impegnati in attività artistiche di vario genere tenute dall’Associazione Internazionale Centro Arte Club, Centro Studi Musicali Giuseppe Verdi, Club Trekking Corigliano Rossano, ProLoco Rossano, con il sostegno dell’Eco dello Jonio, dalla FIAF Federazione Italiana, e dalle Associazioni Fotografiche locali.
Presente, alla serata, Attilio Lauria, vicepresidente della Fondazione Italiana Associazioni Fotografiche, che ha elogiato l’impegno di Rainbow e del Premio Italo, il cui nome è un omaggio alle due iniziative ideate, entrambe, a Corigliano Rossano, ma che si sono estese in tutta Italia e nel mondo.
Per la sezione fotografica, ha ricevuto una menzione speciale Claudio Gennari di Roma, con la sua foto che mostra durante un match di box un pugile nel suo estremo sforzo finale di battere l’avversario.
Per la sezione letteraria, sono stati presenti in sala 4 dei 12 finalisti che sono stati selezionati tra tutti gli autori che hanno scritto in questo primo anno di pubblicazione della Rivista. Si tratta di Tommaso Meuzzi (Firenze), Ilaria Petrarca (Roma), Monica Pezzella (Salerno), Alessia Principe (Cosenza). A loro, come a tutti i presenti, è stata donata una copia di RISME, stampata in un numero speciale per l’occasione. Stralci dei loro brani sono stati declamati da Alessandra Bruno e Anita Armentano.
I vincitori sono stati insigniti di una tavola realizzata a mano dalle artiste Danila Cerasoli e Bernarda Carbone che rappresentano gli elementi artistici del Codex.
Per la sezione fotografica, ha vinto Bakki Zsolt (Ungheria) con una foto in bianco e nero dalle forme suadenti. Per la sezione letteraria vince Massimiliano Città con il racconto Summertime, scritto seguendo i ritmi del blues, le cui parole sono le note e i righi le rette del pentagramma.
Dopo la cerimonia, il pubblico si è spostato nel chiostro dove è andato in scena il Bookshow Senza Grazie, tratto dall’omonimo libro di Pino Sassano, con le musiche di Leon Vulpitta Pantarei e con il contributo dell’attrice Marisa Casciaro. (rcs)