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Martedì si presenta il libro su Giuditta Levato di Lina Furfaro

CORIGLIANO ROSSANO – Martedì si presenta il libro su Giuditta Levato di Lina Furfaro

Martedì 6 agosto, a Corigliano Rossano, alle 19, nel ristorante “Oasi Le lampare”, sarà presentato il libro Giuditta Levato. La contadina di Calabricata di Lina Furfaro ed edito da Falco Editore.

L’niziativa organizzata dalla Fai Cisl Calabria in collaborazione con l’Onlus “Comunità Progetto Sud” e l’Associazione di promozione sociale regionale “Cnca Calabria”.

Previsti gli interventi del Segretario Generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, del Presidente del Consiglio Comunale di Corigliano-Rossano Rosellina Madeo, del fondatore della “Comunità Progetto Sud” don Giacomo Panizza, dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e dello storico Daniele Pisano. Modera la redattrice Erminia Madeo. Sarà presente l’autrice.

«Abbiamo inteso promuovere la storia narrata in questo interessante libro – ha dichiarato Sapia – che tratta temi di dignità, lavoro e civiltà contadina. Una storia che per alcuni aspetti ha varie analogie con la realtà odierna. Una prima iniziativa, organizzata nel territorio della Piana di Sibari, che successivamente programmeremmo in altre realtà a vocazione agricola della nostra regione. In Calabria il lavoro agricolo, seppur essenziale, è ancora un lavoro povero, un settore in cui è necessario valorizzare maggiormente il ruolo degli addetti, garantire più sicurezza e giuste retribuzioni, attraverso l’applicazione dei contratti».

«Oggi come ieri – ha spiegato – tante sono le criticità che interessano l’agricoltura calabrese. Temi quali sfruttamento, disparità di genere, per cui le donne per svolgere lo stesso lavoro vengono pagate meno degli uomini, caporalato e violenze sono ancora di grande attualità. Serve un impegno comune, che deve vedere dalla stessa parte istituzioni, parti datoriali e sociali e associazionismo, per sostenere la legalità, il contrasto al lavoro nero e la parità di genere, anche in considerazione di un settore agricolo regionale in cui continua a crescere il numero di lavoratori stranieri e immigrati e in cui le donne rappresentano la metà della manodopera». (rcs)