Un appuntamento di caratura internazionale unico nel suo genere. Il 24 settembre arriva per la prima volta in Calabria la fotoreporter di fama mondiale Martha Cooper.
Fotografa della Street Art e fotoreporter ufficiale della Graffiti Culture dalle origini, nei primissimi anni ’70 a New York, fino ad oggi. Senza immaginare che quella nuova e ribelle forma d’arte, espressione di un altrettanto innovativo lifestyle, si sarebbe diffusa in tutto il mondo ottenendo un successo di massa, Martha Cooper ha documentato i primi passi della Graffiti Art, la sua popolarità, il suo trionfo e le sue trasformazioni, seguendo i writers nelle loro prime emozionanti azioni illegali, riuscendo a conoscere, vivere e quindi immortalare il mondo underground dall’interno, perché accettata, apprezzata e persino richiesta dagli artisti stessi.
L’incontro, organizzato nell’ambito di Iamu Idee Artistiche Multidisciplinari Urbane curato dall’associazione Rublanum, si terrà alle 20.00 presso Gaia: galleria d’arte indipendente autogestita nel cuore del centro storico della città di Cosenza e vedrà protagonista la fotografa americana che con i suoi scatti ha documentato il mondo dei graffiti e della street art, dagli anni ’70 ad oggi, insieme agli artisti che in questi giorni stanno realizzando nel quartiere delle Case Minime di Cosenza le loro opere di arte urbana.
Il progetto Iamu – Idee Artistiche Multidisciplinari Urbane, è un progetto ampio partito lo scorso 18 settembre che andrà avanti fino al 27 settembre, ed è curato dall’associazione Rublanum (già fautrice del progetto di street-art itinerante Gulìa Urbana) in collaborazione con Fulea e Maestri Fuori Classe, e finanziato da Agenda Urbana con il patrocinio del Comune di Cosenza.
Un progetto che attraverso la pratica dell’arte urbana e laboratori di carattere sociale punta allo sviluppo di nuove energie e nuove risorse per la comunità all’interno del quartiere delle Case Minime, sito a monte di Viale della Repubblica.
Iamu ha l’obiettivo di valorizzare lo spazio urbano, grazie ad interventi di street-art, ma anche a sviluppare il tessuto comunitario del luogo, attraverso l’unione di linguaggi artistici e strumenti inclusivi per il coinvolgimento della comunità. Nell’ambito della street-art Iamu prevede la realizzazione di cinque opere sulle facciate degli immobili del quartiere, coinvolgendo artisti internazionali riconosciuti come tra i più importanti del genere.
Giacomo Marinaro, curatore artistico di Rublanum, evidenzia: «Quello che stiamo andando a fare insieme ad altre realtà come Maestri Fuori Classe e Fulea è abitare lo spazio pubblico, vivendo dalla mattina alla sera un quartiere con l’obiettivo di creare un dialogo con la comunità. La lineup di artisti che prenderà parte al progetto è formata da Aches (Irlanda), Dimitris Taxis (Grecia) e Slim Safont (Spagna), che realizzeranno un muro in combo che mi sento di dire sarà tra i progetti più interessanti realizzati quest’anno su scala europea, Dùo Amazonas (Argentina – Colombia), Tony Gallo e Vesod (Italia)».
Continua Marinaro: «Iamu non è solo arte urbana, è un progetto multidisciplinare in cui un ruolo centrale è occupato anche dei numerosi laboratori che svilupperemo, coadiuvati da diversi partner, con l’augurio di promuovere, come già si diceva, nuove forme di espressione e di riflessione in un quartiere che più di altri a Cosenza è abbandonato e poco curato, per lasciare dei segni che speriamo siano indelebili. Ci sono altri quartieri che riteniamo altrettanto interessanti nella città di Cosenza, l’ultimo lotto di Via Popilia e Via degli Stadi, e ci auguriamo con il tempo possano venir fuori le risorse per permetterci di operare anche lì».
I diversi laboratori di carattere sociale, saranno a cura di Maestri Fuori Classe e Fulea: ci saranno laboratori sulla genitorialità, laboratori di animazione per i bambini e un laboratorio di agricoltura urban. Tutti tasselli di un percorso in cui, tra ascolto e coinvolgimento attivo degli abitanti, si ambisce a dare vita ad un nuovo modo di vivere le Case Minime. (rcs)