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COSENZA – Il Comune stringe i rapporti con il Centro per il libro e la lettura del Ministero

«Abbiamo imboccato una strada che potrà dare soddisfazioni a tutto il mondo culturale della nostra città e a Cosenza, dove tornerà a brillare la stella di Bernardino Telesio. Ogni nostra azione è permeata dall’obiettivo volto al recupero di quella identità che Cosenza aveva perduto».

Lo ha detto il sindaco Franz Caruso partecipando questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, all’incontro propedeutico alla firma del disciplinare, seguita subito dopo, che regola i rapporti tra il Comune di Cosenza ed il “Centro per il libro e la lettura”, istituto autonomo del Ministero della Cultura che gestisce le risorse per l’attuazione della legge n.15 del 2020.

Con la firma del disciplinare da parte del primo cittadino si è dato ufficialmente avvio al bando “Città che legge” partecipando al quale la città dei Bruzi si è classificata al secondo posto, dopo la città di Treviso, grazie alla sinergia “a ragnatela” stabilita con le diverse istituzioni ed associazioni presenti sul territorio, nell’obiettivo comune di promuovere e sostenere la lettura, individuando in essa un mezzo per lo sviluppo della conoscenza, per la diffusione della cultura e la promozione del progresso civile, sociale ed economico e per la formazione e il benessere dei cittadini.

Finalità queste che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso aveva già fatto sue, approvando il Patto per la lettura con il quale era stato dato concreto avvio all’iter per la partecipazione al progetto “Città che legge”. L’incontro di questa mattina era stato convocato dalla consigliera delegata alla cultura Antonietta Cozza e dalla direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso (artefici del risultato ottenuto con la partecipazione al bando), alla presenza di tutti i partners del progetto: l’Azienda Ospedaliera, la Biblioteca Nazionale, con la sua nuova direttrice, Adele Bonofiglio, il Comune di Mendicino, gli istituti comprensivi “Gullo”, “Spirito Santo” e di Mendicino, la Casa famiglia “Sacri Cuori”, il Cidi (Centro di iniziativa democratica insegnanti), le librerie “Ubik” e “Raccontami” di Cosenza e le associazioni culturali “Aki” (Associazione Kamishbai Italia), “Maschera e volto”, “Porta cenere”, “Gianmarco De Maria”, “Associazione Italiana Dislessia”, “Liberamente” e “Zahir”. Grazie al bando, la città di Cosenza, che ha il ruolo di comune capofila, avrà un finanziamento di 45 mila euro.

«Una delle azioni principali della mia amministrazione, sin dal mio insediamento, – ha detto ancora il sindaco Franz Caruso durante l’incontro – è stata proprio la diffusione della lettura. A me piace la movida e vedere tanti ragazzi per strada, così come mi piace vedere la città, il sabato sera, invasa da tanti giovani. Oltre all’intrattenimento, però, è importante che la nostra città torni a svolgere il suo ruolo di guida culturale della Calabria. Nel passato Cosenza era indicata come l’Atene della Calabria. Abbiamo non solo la leggenda di Alarico, ma la concretezza della storia di Telesio. E su questo abbiamo puntato molto per far ritornare la città a produrre cultura». Franz Caruso ha ricordato, inoltre, l’ambito riconoscimento, ottenuto dalla Città di Cosenza che, grazie alle iniziative messe in piedi dalla delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, prima tra tutte la rassegna “LibrinComune”, è tornata ad essere inserita nel lotto ristretto delle 200 città che leggono di più nel Paese.

«Un risultato importante – ha commentato il sindaco – che è stato ottenuto grazie alla grande sinergia avviata con le case editrici, gli scrittori, le librerie e con il mondo culturale e delle associazioni, per fare in modo che anche nella nostra città si tornasse ad avere interesse per la lettura, che significa approfondimento e creare le basi per la crescita dei nostri giovani in un mondo dominato dai tweet. Leggere un quotidiano, avere l’abitudine di aprire un libro e farlo in modo anche ludico è importante per poter migliorare le nostre conoscenze. Arrivare secondi con un ottimo punteggio (79 punti su 80) è certamente un successo meritato del quale dobbiamo andare tutti orgogliosi. Ora bisogna lavorare insieme per realizzare il progetto che abbiamo messo in cantiere».

Antonietta Cozza ha, dal canto suo, commentato con soddisfazione il risultato ottenuto dalla città di Cosenza che ha definito «sinergico, di squadra, territoriale, anche intercomunale». La particolarità del progetto, dal titolo emblematico, “I libri che camminano”, spiegata dalla stessa Cozza, è quella di portare i libri dove difficilmente arrivano: in carcere, tra i bambini ricoverati in Ospedale, tra gli ospiti delle case famiglia ed anche sui pullman dell’Amaco, attraverso la scuola.

Nel dettaglio del disciplinare è poi entrata la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso che rappresenterà anche l’interfaccia di Palazzo dei Bruzi con i singoli partners, per calibrare al meglio il cronoprogramma delle attività. (rcs)