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COSENZA – Il convegno sulla doppia preferenza di genere

27 settembre – Oggi pomeriggio, a Cosenza, alle 17.30, presso la Sala Coni di Piazza Matteotti, si svolgerà il convegno sulla doppia preferenza di genere.
Organizzato dall’Associazione Infanzia e Adolescenza “G. Rodari”, il convegno vedrà gli interventi di Monica Zinno, dell’Associazione Infanzia e Adolescenza “G. Rodari”, Tonia Stumpo, Consigliere Regionale di Parità, Carlo Guccione, Consigliere Regionale ed Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria.
All’incontro, moderato da Federica Pietramala, della Flai-Cgil Calabria, parteciperannoAnnamaria Artese, Assessore Politiche sociali e Istruzione del Comune di Rende, Marina Pasqua, Assessore Pari opportunità del Comune di Rende, Barbara Blasi, Consigliere Comunale Rende, Matilde Spadafora Lanzino, Assessore Pari opportunità del Comune di Cosenza, Bianca Rende, Consigliere Comunale del Comune di Cosenza, Alessandra De Rosa, Consigliere Comunale del Comune di Cosenza, Annamaria Buono, Consigliere Comunale del Comune di Castrolibero, Raffaella Ricchio, Consigliere Comunale del Comune di Castrolibero, Mimma Mignuoli dell’Associazione “Dall’Ostetrica”, Raffaella Aristodemo, dell’ Associazione “Idea”, Antonella Veltri, dell’Associazione “Dire”, il Circolo Auser di Rende e il Centro Lanzino.
«La doppia preferenza di genere non va confusa con le “quote rosa, – ha spiegato Monica Zinno – è semplicemente una scelta che viene data a chi vuole esprimere più di un voto. La legge sulla doppia preferenza di genere prende ispirazione da una legge del 2009 della Campania, che per prima in Italia ha adottato questo meccanismo e con un esito positivo: grazie al nuovo metodo di voto le donne in Consiglio regionale sono passate da 2 a 14 con una rappresentanza femminile che è aumentata del 20 per cento. Dobbiamo sforzarci ad un salto di qualità che non deve riguardare solo le donne, ma anche gli uomini. Ovviamente la doppia preferenza rappresenta solo il gradino iniziale di un percorso ancora lungo, soprattutto per l’Italia, Paese particolarmente indietro rispetto alla media Europea per quanto riguarda la parità tra i sessi. Da qualche parte, però, si deve iniziare». (rcs)