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COSENZA - Il regista Marco Martire parla dei suoi progetti futuri alla Commissione Cultura

COSENZA – Il regista Marco Martire parla dei suoi progetti futuri alla Commissione Cultura

La Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi di Cosenza, presieduta dal consigliere comunale Mimmo Frammartino, ha incontrato il regista cosentino Marco Martire, per parlare del  cortometraggio “Esisto, ma non vivo”,  l’opera prima di Martire che, sin dall’inizio della sua carriera, ha sempre toccato i temi del sociale.

L’attenzione verso i soggetti più fragili della vita di tutti i giorni sembra essere diventata una sua prerogativa. Il suo viaggio cinematografico, tra inclusione e innovazione – è stato sottolineato durante l’incontro a Palazzo dei Bruzi in Commissione cultura – è quello che ha preso le mosse, dopo una breve parentesi come attore, nel 2014 e nel 2017, proprio con la produzione del corto “Esisto ma non vivo”, di cui è protagonista un altro attore cosentino, Davide Carpino, anch’egli presente all’incontro di Palazzo dei Bruzi.

Il film affronta il delicato tema della sessualità dal punto di vista di un ragazzo con disabilità, con i pregiudizi che spesso ne accompagnano il percorso esistenziale.

«L’obiettivo del film – come ha spiegato lo stesso regista Martire – è quello di generare maggiore consapevolezza e comprensione nei confronti di questa particolare condizione, dando voce a coloro che la vivono personalmente e che si trovano ad affrontare le sfide quotidiane legate alla disabilità».

Sembra che il feeling con la Commissione cultura del Comune di Cosenza sia destinato a proseguire al fine di promuovere ancora messaggi sociali profondi e rafforzando il legame tra cinema e territorio.

«Il cinema – ha concluso Marco Martire – non è solo intrattenimento, ma uno specchio della società che ci invita a riflettere e a cambiare».

Inoltre, il 2025 segnerà la fine delle riprese del cortometraggio, dal titolo “Invisibili”, sempre diretto da Marco Martire, molto impegnato nel cinema sociale e di impegno civile.

Il progetto cinematografico di Martire affronta, attraverso il punto di vista di una insegnante (la protagonista è l’attrice cosentina Maria Pia Iannuzzi, da tempo stabilitasi a Roma) il tema della disabilità uditiva e di altre sfumature sociali che spesso risultano “invisibili” agli occhi della società odierna, come la fibromialgia, patologia di cui soffre la protagonista del corto.

L’insegnante di “Invisibili” ha un disturbo che le toglie la possibilità di vivere, ma ha dalla sua una grande capacità reattiva che, nonostante il dramma interiore, fa emergere la bellezza dei colori che la vita è ancora in grado di regalarle. Marco Martire è fiero di questo nuovo progetto che vedrà la luce proprio nel 2025. (rcs)