Attraverso la pratica dell’arte urbana e laboratori di carattere sociale punta allo sviluppo di nuove energie e nuove risorse per la comunità all’interno del quartiere delle Case Minime, sito a monte di Viale della Repubblica. È questo l’obiettivo di Iamu – Idee Artistiche Multidisciplinari Urbane, curato dall’Associazione Rublanum (già fautrice del progetto di street-art itinerante Gulìa Urbana) in collaborazione con Fulea e Maestri Fuori Classe, e finanziato da Agenda Urbana con il patrocinio del Comune di Cosenza.
Ad aprire la presentazione è stato, in rappresentanza del Comune di Cosenza, il consigliere Francesco Alimena, delegato ai progetti di Agenda Urbana, che ha sottolineato: «Quando abbiamo lanciato gli aiuti di Agenda Urbana, il nostro progetto di sostegno per imprese culturali e creative ed enti del terzo settore, da Rublanum sono stati tra i primi a crederci e farsi avanti».
«Attraverso Agenda Urbana – ha aggiunto – abbiamo deciso di dare un contributo allo sviluppo della città di Cosenza attraverso idee sfidanti e fuori dall’ordinario, che potessero rendere la nostra una città ancora più internazionale. Nelle prossime settimane sveleremo il quadro completo di tutti i progetti che saranno previsti così da dare un punto di vista ancora più completo ai cittadini».
Per la prima volta l’associazione Rublanum si affaccia con un proprio progetto ad operare nella città di Cosenza: «Come Rublanum, avendo iniziato dodici anni fa a rivalutare le aree del nostro paese, Rogliano, oggi arrivare a lavorare all’interno della città capoluogo di provincia, Cosenza, rappresenta un piccolo traguardo – evidenzia Matteo Falbo, project manager di Rublanum –. Crediamo Cosenza sia una città veramente predisposta ad accogliere interventi di questo tipo, e siamo sicuri che con Iamu saremo capaci di dare quel quid in più al quartiere, con l’obiettivo da un lato di aumentare la consapevolezza e la cura dello spazio pubblico da parte degli abitanti, e dall’altra di incrementare un flusso spontaneo di visitatori e turisti. Ci sarà tanto da vivere».
Iamu ha l’obiettivo di valorizzare lo spazio urbano, grazie ad interventi di street-art, ma anche a sviluppare il tessuto comunitario del luogo, attraverso l’unione di linguaggi artistici e strumenti inclusivi per il coinvolgimento della comunità. Nell’ambito della street-art Iamu prevede la realizzazione di cinque opere sulle facciate degli immobili del quartiere, coinvolgendo artisti internazionali riconosciuti come tra i più importanti del genere.
Giacomo Marinaro, curatore artistico di Rublanum, evidenzia: «Quello che stiamo andando a fare insieme ad altre realtà come Maestri Fuori Classe e Fulea è abitare lo spazio pubblico, vivendo dalla mattina alla sera un quartiere con l’obiettivo di creare un dialogo con la comunità. La lineup di artisti che prenderà parte al progetto è formata da Aches (Irlanda), Dimitris Taxis (Grecia) e Slim Safont (Spagna), che realizzeranno un muro in combo che mi sento di dire sarà tra i progetti più interessanti realizzati quest’anno su scala europea, Dùo Amazonas (Argentina – Colombia), Tony Gallo e Vesod (Italia). Molto importante e significativa per noi è anche la presenza di Martha Cooper, foto-reporter statunitense che ha documentato la storia della scena urban di New York fin dagli anni ’70 e che nella giornata di domenica 24 settembre sarà protagonista di un talk, assieme ai diversi street-artist presenti, presso gli spazi di Gaia – Galleria d’Arte Indipendente Autogestita».
«Iamu – ha proseguito Marinaro – non è solo arte urbana, è un progetto multidisciplinare in cui un ruolo centrale è occupato anche dei numerosi laboratori che svilupperemo, coadiuvati da diversi partner, con l’augurio di promuovere, come già si diceva, nuove forme di espressione e di riflessione in un quartiere che più di altri a Cosenza è abbandonato e poco curato, per lasciare dei segni che speriamo siano indelebili. Ci sono altri quartieri che riteniamo altrettanto interessanti nella città di Cosenza, l’ultimo lotto di Via Popilia e Via degli Stadi, e ci auguriamo con il tempo possano venir fuori le risorse per permetterci di operare anche lì».
I diversi laboratori di carattere sociale, saranno a cura di Maestri Fuori Classe e Fulea: ci saranno laboratori sulla genitorialità, laboratori di animazione per i bambini e un laboratorio di agricoltura urban. Tutti tasselli di un percorso in cui, tra ascolto e coinvolgimento attivo degli abitanti, si ambisce a dare vita ad un nuovo modo di vivere le Case Minime. (rcs)