Si è concluso, con successo, alla Cittadella del Capo (Cosenza) la sesta edizione del Festival de Il Paese di Gertrude, organizzato dall’omonima Associazione.
La manifestazione patrocinata dal comune di Bonifati, che mancava dalla costa calabrese da cinque anni, è riuscita ancora una volta a unire cultura, musica, informazione e ricerca per supportare una causa quanto mai importante.
Il paese è reale è stato il leitmotiv dell’edizione 2023 e mai come in questa tornata lo slogan risulta centrato. Sono stati 27, infatti, i nuovi iscritti al registro internazionale dei donatori di midollo osseo grazie alla collaborazione del festival con Ado, Ail, Avis. Un numero da record che dimostra l’impegno profuso sul territorio da parte dell’associazione.
Gli attuali iscritti si aggiungono agli oltre 100 donatori già intercettati dall’associazione nel corso delle precedenti edizioni del Festival.
«Questo risultato così importante è stato raggiunto certamente grazie al supporto di decine e decine di volontari e professionisti che – con passione e dedizione – hanno lavorato intorno alla mission di un festival che ha saputo dimostrare come sia possibile parlare di donazione in modo mai banalizzante. E, soprattutto, hanno utilizzato linguaggi e spunti di riflessione sempre attuali e contemporanei trasformando l’area festival in un grande laboratorio di idee e progetti per ben otto serate».
Cittadella del Capo, in effetti, ha ospitato non solo punti di informazione medica e campagne di sensibilizzazione, ma anche diversi spettacoli itineranti, workshop e concerti di livello. E il salotto Ottenove che ha raccontato belle storie di Calabria.
Artisti di strada e laboratori dedicati ai più piccoli hanno invaso il lungomare della cittadina tirrenica ogni pomeriggio e, alla sera, diversi artisti hanno deliziato il pubblico con le loro performance musicali e danzanti e i dj set, salendo sui due palchi allestiti per l’occasione.
Tanti gli artisti che si sono esibiti: da Le Menti Vacanti a Lello Analfino, passando per Peppe Voltarelli, Dadà, Flavia e Fulvio Cauteruccio, i Modena City Ramblers, Filippo Arlia e Marco Gemelli, l’Orchestra Filarmonica della Calabria, Memories Jazz feat Eric Daniel, Andy Falsitta, Ugo Leone, Dubleleven, Aldo T.V, Gianluca Paciola, Federico Anselmucci, La Murga: performer generosi e straordinari che con la loro energia creativa hanno contaminato questa edizione.
La comunità è, da sempre il fulcro centrale del festival: «La nostra comunità è il motore del paese di Gertrude. Prima di organizzarlo abbiamo cercato di intercettare gli animi e abbiamo trovato grande disponibilità, entusiasmo e collaborazione. – ha spiegato Alessandra Caputo, vicepresidente de Il Paese di Gertrude –. Non sappiamo ancora quale sia il paese reale di cui parliamo, vogliamo scoprirlo insieme a chi parteciperà ai gruppi di discussione, ascoltando e raccogliendo idee e proposte per costruirlo insieme».
E proprio alla comunità locale e alla sua crescita è stato dedicato, nell’arco degli otto giorni di eventi, un ampio spazio di ricerca grazie al supporto di Jean-louis Romanet Perroux, ricercatore e imprenditore sociale. Il mare e la natura, l’accoglienza, l’ospitalità, le tradizioni agricole, artigianali ed eno-gastronomiche ma anche e soprattutto il coinvolgimento della società civile, la sanità, le scuole sono state al centro dei dibattiti che hanno coinvolto associazioni locali, operatori e comuni cittadini. (rcs)