Si è parlato della crisi del Bergamotto di Reggio Calabria nel corso del tavolo tecnico tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, e i rappresentanti regionali della Copagri, Confederazione produttori agricoli, unitamente ad una rappresentanza di coltivatori, svoltosi in Cittadella regionale.
A causa della sospensione delle attività da parte delle industrie estrattive, infatti, più del 50% dei frutti rimane invenduto sugli alberi. La mancata raccolta e commercializzazione, oltre a mettere in crisi le aziende, rischia di pregiudicare anche la futura produzione.
Dal presidente regionale Francesco Macrì, e dai vertici reggini del Copagri, Lentini e Arone, sono emerse diverse proposte: su tutte la necessità del ritiro presso le OP del prodotto per l’estrazione del succo, oppure – una strada più difficile, ma comunque perseguibile – la stipula di una convenzione con le industrie della trasformazione per l’estrazione e la conservazione dell’essenza.
«Riteniamo che la situazione venutasi a creare sia preoccupante, perché mette in crisi l’intero settore, oltre che svalutare un frutto prezioso e unico della nostra terra», ha commentato a margine l’assessore Gallo, aggiungendo come «assicuriamo ai produttori tutto il supporto della Regione per individuare soluzione concrete».
«Con gli uffici regionali – ha concluso – stiamo valutando le possibili strade da attuare nell’immediato, per garantire la massima raccolta e il conferimento del frutto al Consorzio. Saremo al fianco dei produttori e aperti a qualsiasi confronto, anche a livello nazionale, per superare il momento di crisi». (rcz)