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Crotone è tra i capoluoghi più presenti sui social

20 settembre – Da una recente indagine di Fpa, società del Gruppo Digital 360, Crotone è tra i capoluoghi più presenti sui social.
L’indagine, che si basa sulla presenza, l’uso e la performance sui social network, è stata effettuata su 107 Comuni italiani, e sarà presentata il prossimo 17 ottobre a Firenze nel corso della manifestazione ICity Lab con la classifica delle città più smart e sostenibili d’Italia.
Nella ricerca è emerso che il Social più utilizzato è Facebook, utilizzato come mezzo di comunicazione da 82 Comuni Capoluogo, seguito da Twitter, con 79 città presenti, YouTube con 71 e Instagram con 61. Stabile l’uso di Google, mentre cala la presenza delle città su Flickr e Pinterest.
Roma, Milano e Torino – sempre secondo il rapporto – sono le grandi città che vantano il maggior numero di “Like” su Facebook, seguite da Bologna e Napoli. Tuttavia, se si considerano i like in rapporto alla popolazione, sono le piccole città ad occupare le prime posizioni: a fare capolino è Verbania, con il 41,5% della popolazione, seguita da Crotone con il 36,9% e Pesaro con il 34,5%.
La città di Crotone, infatti, può vantare la bellezza di 24.389 “mi piace”, e una buona comunicazione con i suoi cittadini, che vengono, giornalmente, informati di tutte le iniziative culturali e varie comunicazioni, non dimenticando anche, le varie informazioni a sfondo politico.
«I nostri dati – ha dichiarato Gianni Dominici, direttore Generale di FPA – rivelano, ancora, una certa difficoltà da parte delle Amministrazioni a sfruttare appieno le potenzialità dei social media, anche a causa di una distanza culturale e di una mancanza di competenze diffuse».
«Sono aumentati i social media manager all’interno delle Amministrazioni – ha proseguito Gianni Dominici – ma, nella maggior parte dei casi, si tratta di professionisti in staff al sindaco, mentre restano pochi gli altri dipendenti formati a una comunicazione 2.0. Questo spiega perché la maggior parte dei Comuni capoluogo presenti sui social è online sopratutto per raccontare l’operato politico. Per interagire con i cittadini sui social, utilizzandoli come strumento di trasparenza,  dibattito e democrazia, servono, invece, consapevolezza, competenze, conoscenza diffusa delle potenzialità del social network». (rrm)