;
Rocca

CROTONE – Le proposte del Movimento Forense per aiutare gli avvocati in difficoltà

Il Movimento Forense di Crotone, guidato dall’avvocato Salvatore Rocca, nel corso di un convegno telematico, ha esposto diverse proposte per aiutare gli avvocati in difficoltà.

Come rilevato dal Movimento, che ha organizzato il convegno a cui hanno partecipato Massimiliano Cesali, presidente Nazionale Movimento Forense, gli avvocati Alberto ViganiAndrea BernardiniLeonardo Maria Rocca, dell’Università Niccolò Cusano, «la tragica emergenza sanitaria che sta colpendo l’Italia, di fatto paralizza gran parte dell’attività professionale forense ed altresì rende difficoltoso, se non impossibile, per gli avvocati incassare le proprie parcelle, in quanto, è comprensibile che molti assistiti non siano nella condizioni di poter onorare i pagamenti».

«È evidente che gli avvocati, in queste condizioni – si legge in una nota dell’avvocato Rocca – non sono in grado di provvedere al proprio sostentamento di sopravvivenza, e non possono più permettersi di attendere oltre il pagamento dei propri crediti maturati relativi alle prestazioni rese in regime di gratuito patrocinio o nelle difese d’ufficio, laddove siano a carico dello Stato».

«Nemmeno sono in grado di provvedere al pagamento dei contributi previdenziali – prosegue la nota – tant’è che il Movimento Forense ha già formulato nei confronti di Cassa Forense (con interessamento dei Ministeri Vigilanti) proposte di esenzione e sostegno al reddito; si è anche già rappresentata, agli Uffici competenti, la necessità di provvedere immediatamente alla liquidazione ed al pagamento dei compensi professionali spettanti ai difensori delle parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato e ai difensori di ufficio di imputati irreperibili o insolvibili».

A queste misure, se ne aggiungono altre, a sostegno degli avvocati: pagamento da parte di Cassa Forense dei Crediti per il gratuito patrocinio/difese d’ufficio e/o compensazione con contributi previdenziali: «ferma l’opportunità di deliberare l’esenzione degli iscritti dal pagamento dei contributi minimi obbligatori per l’anno 2020, riconoscimento della facoltà per il difensore che abbia ottenuto la liquidazione giudiziale dei compensi professionali spettanti ai difensori delle parti ammesse al patrocinio a spese dello Stato e ai difensori di ufficio di imputati irreperibili o insolvibili, di chiedere: o il pagamento anticipato dei detti compensi da parte dell’ente di previdenza; o la compensazione di tali crediti con i contributi previdenziali dovuti; in ogni caso, con diritto da parte della Cassa di recuperare tali importi detraendoli dalle imposte dovute»;

Convenzioni per l’anticipazione del pagamento dei crediti suddetti: «in ogni caso, attivazione di nuove convenzioni, unitamente all’implementazione di quelle eventualmente già esistenti, con gruppi bancari e/o assicurativi aventi ad oggetto l’anticipazione delle somme liquidate dal Giudice per le attività svolte in regime di patrocinio a spese dello Stato e ai difensori di ufficio di imputati irreperibili o insolvibili, il tutto, stante il periodo di emergenza, a costi calmierati per gli avvocati, e senza la necessità di apertura di conto corrente e/o concessioni di fido e/o stipula di prodotti assicurativi o bancari, o altri oneri che in questo momento sarebbero vessatori ed insostenibili». (rkr)