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Ornella Cuzzupi

Cuzzupi (Ugl Scuola): Hanno lasciato la scuola combattere a mani nude la pandemia

Ornella Cuzzupi, segretario nazionale Ugl Scuola, continua la sua battaglia per spingere il Ministero e l’Esecutivo a prendere, finalmente, atto della situazione e di quanto siano necessari realismo e concretezza.

«Siamo sconcertati – ha detto Cuzzupi – di fronte all’approssimazione mostrata. Preoccupano infatti, e non poco, le dichiarazioni rese da chi è alla guida del Paese quando afferma che “i provvedimenti per le scuole sono stati presi all’unanimità, trovando una consonanza totale da parte di tutte le forze di Governo”. Se così realmente fosse, sarebbe l’ennesima, drammatica conferma di trovarci di fronte a personaggi lontano anni luce dal Paese reale».

Il Segretario Nazionale Cuzzupi, nella sua duplice veste di responsabile di un’Organizzazione Sindacale e di docente, non nasconde le enormi difficoltà in cui si dibatte il personale scolastico e di conseguenza i ragazzi nell’affrontare a mani praticamente nude gli effetti della pandemia

«Vogliamo parlare di mascherine? – ha detto Cuzzupi –. Affrontiamo il tema delle finestre aperte per areare i locali nonostante il freddo? Magari ci raccontiamo come in questi venti e passa mesi di covid non vi è stata alcuna precisa e decisa azione di edilizia scolastica o di ricerca di nuovi siti? Preferiamo forse scivolare nel tragicomico con le migliaia di cattedre ancora vacanti nonostante i proclami e le strombazzature di assunzioni?».

«La verità – ha continuato Ornella Cuzzupi – è una sola: la scuola oggi è vittima, drammaticamente vittima, di un sistema pseudo-politico che si vede costretto a dare ad ogni costo un senso di solidità e certezza nonostante i fatti e la vita quotidiana lo smentisca. Noi, che invece abbiamo il polso della situazione, non temiamo di denunciare le cose come stanno. La scuola, il personale tutto, le famiglie, il Paese non meritano questo stato di cose, non meritano lo stillicidio confusionario e pericoloso d’indicazioni che arriva al punto d’indicare come contromisura al contagio una non meglio identificata “autosorveglianza”».

«Occorrerebbe, invece – ha concluso – realizzare quelle soluzioni, da noi più volte indicate, che renderebbero la dad non più necessaria. Oggi, come Responsabile Sindacale vicino ad ogni docente e ad ogni mamma mi chiedo è così? L’Ugl Scuola la sua parte la sta facendo e non mollerà di un solo centimetro nonostante tutto. È in gioco il futuro della scuola, dei nostri ragazzi e del Paese». (rrm)