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Domenico Tallini assolto anche in Appello

Domenico Tallini, già presidente del consiglio regionale, è stato assolto anche in Appello all’interno del procedimento penale scaturito dall’inchiesta Farmabusiness. Le accuse erano concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Tallini era già stato assolto in primo grado.

A stretto giro sono arrivate le congratulazioni dell’attuale presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso. «Esprimo le mie sincere congratulazioni all’amico Mimmo Tallini e alla sua famiglia, per la definizione positiva di un iter giudiziario lungo e travagliato, che si chiude con la conferma, da parte della Corte d’Appello, della sentenza di primo grado che lo aveva assolto con la formula ‘perché il fatto non sussiste».

Continua Mancuso: «Bisogna dare atto al già Presidente del Consiglio regionale, che, nonostante la gravità delle accuse rivoltegli, non ha mai perso fiducia nella magistratura e si è sempre difeso nel processo, sicuro della correttezza del suo operato e della sua totale estraneità da ogni ambiente criminale e affaristico. Tuttavia, anche questa dolorosa vicenda suggerisce di non emettere sentenze politiche e mediatiche, o di trarre conclusioni arbitrarie che incidono pesantemente sulla vita delle persone, sulla base di accuse che, per avere affidabilità, debbono essere confermate dai vari gradi di giudizio. Tutto ciò che ha riguardato la vicenda Tallini, ribadisce la necessità di non discostarsi mai dal principio costituzionale per cui ogni persona accusata di un reato è presunta innocente, fino a quando la sua colpevolezza non sia legalmente accertata».

«Ho appreso con gioia la notizia dell’assoluzione, da parte della Corte d’appello di Catanzaro, dell’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini», ha dichiarato il senatore di Fi, Mario Occhiuto.

«Una sentenza che conferma l’assoluzione già ricevuta in primo grado – ha concluso – e che dimostra ancora una volta, in maniera evidente, la totale estraneità di Tallini alle gravi accuse che gli erano state mosse. All’amico Domenico, ai suoi cari, alla sua famiglia, va tutta la mia solidarietà per l’ingiusto calvario giudiziario che hanno dovuto subire in questi anni, pur nella consapevolezza della sua totale innocenza». (rcz)