INIZIANO OGGI LE PROVE DELLA MATURITÀ RITORNATE AL PRE-PANDEMIA IN PRESENZA E CON DUE PROVE SCRITTE;
Esami di maturità: in Calabria 15.914 studenti coinvolti

DOPO LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI, OGGI
IN CALABRIA MATURITÀ PER 19.514 RAGAZZI

Oggi iniziano, per 19.514 studenti calabresi, i tanto “temuti” quanto attesi esami di maturità. Quest’anno, poi, hanno un sapore speciale, perché, dopo due anni dall’inizio della pandemia, è tornata al suo svolgimento originale, prevedendo le due prove scritte. A livello provinciale, il primato per numero di esaminandi spetta a Cosenza, con 7.061, seguita da Reggio Calabria (5.762); quindi, Catanzaro (3.406) e Vibo Valentia e Crotone rispettivamente con 1.692 e 1.593 studenti a fine ciclo. Domani, 23 giugno si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi, che sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica.

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di GUIDO LEONE  – Finite le lezioni si sono aperte già da qualche giorno le porte delle vacanze per la gran parte dei 76mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia. A sospirare ancora saranno i novemila e cinquecento  piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno le loro attività educative a fine mese. Mentre i 4.200 alunni di terza delle scuole secondarie di primo grado della provincia di Reggio Calabria hanno iniziato a conquistarsi la loro minimaturità , nelle scuole superiori lunedì 20 giugno si insedieranno le commissioni per gli esami di Stato che quest’anno interesseranno circa 5.762  candidati interni ed esterni. Entra nel vivo, dunque, nella prossima settimana  la maturità 2022. Parliamo della maximaturità, quella degli studenti che hanno completato l’iter degli studi superiori e che da oggi, mercoledì 2 , inizio degli esami, esordiranno con la cosiddetta madre di tutte le prove, quella d’italiano.

La terza maturità pandemica prova a tornare normale più o meno come ai   tempi pre-Covid. A sostenere l’esame  sarà la generazione che ha vissuto in lockdown, o in quarantena, o nel timore di un contagio in classe, cioè la terza , la quarta e la quinta superiore . Gli studenti che affronteranno le prove di giugno sono quelli che più hanno sofferto l’emergenza: due anni e mezzo del loro percorso scolastico sono stati pesantemente inficiati dalla pandemia. Loro hanno chiesto ma senza successo  tesina e prova orale.

Le prove: date, modalità e contenuti

L’esame è costituito da una prova scritta di Italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, da un colloquio.

La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di Italiano, che sarà predisposta su base nazionale. Alle candidate e ai canditati saranno proposte sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Ad esempio, Lingua e cultura latina per il Liceo classicoMatematica per lo Scientifico, Economia aziendale per l’Istituto Tecnico, Settore economico, Indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, Igiene e cultura medico-sanitaria per lIstituto Professionale, Settore Servizi, Indirizzo “Servizi socio-sanitari”(nell’Ordinanza l’elenco per tutti gli indirizzi di studio).

La predisposizione della seconda prova quest’anno sarà affidata ai singoli Istituti, in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria. Entro il prossimo 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d’Esame di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce. Lo faranno sulla base delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai Consigli di classe. Tra queste proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte. Se nella scuola è presente una sola classe di un determinato indirizzo, le tre proposte di tracce saranno elaborate dalla sottocommissione, sulla base delle proposte del docente che insegna la disciplina oggetto della seconda prova.

Il colloquio

È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla Commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto). Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica. Analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.

Per il colloquio, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

La valutazione finale

La valutazione finale resta in centesimi. Al credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano saranno attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si potrà ottenere la lode. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi e lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.

I numeri di questa edizione 2022.

Presso l’Ufficio scolastico provinciale si sta alacremente lavorando per governare al meglio lo svolgimento delle operazioni e  le eventuali sostituzioni di presidenti e commissari che potranno dare forfait. Prima dell’inizio degli esami  i presidenti delle Commissioni d’esame saranno convocati per il tradizionale incontro con gli ispettori tecnici  designati dalla Direzione dell’USR   con il compito di seguire l’andamento dei lavori.

Nel Reggino, le commissioni sono in tutto 154, presiedute da altrettanti presidenti (tra  dirigenti e  docenti ordinari) e composte da più di 900 commissari interni Come si sa ogni commissione è composta da due classi.

Esamineranno in tutto 5.342 candidati, di cui esterni 368.

Distribuzione dei candidati tra le principali tipologie di scuole

Prevalenti, come sempre,  risultano i candidati degli istituti tecnici:1.621 interni e 207 esterni; seguiti dai licei scientifici:1.307 interni e 8 esterni; dai professionali con 1023 interni e 123 esterni. A seguire i licei scienze umane con 422 interni e 37 esterni,  i  licei classici con 342 interni e 1 esterno, i licei linguistici con 474 interni e 18 esterni ,i licei linguistici con 285 interni e 1 esterno , i licei artistici con 188 interni e 8 esterni e, infine, il liceo musicale con 10 interni e 1 esterno.

Il tradizionale  tam tam di illazioni sulle possibili tracce del tema.

Il tormentone quest’anno è iniziato da un bel po’, soprattutto sulla rete. D’Annunzio,Verga, Manzoni, Svevo, Pasolini, Pirandello restano  i favoriti della vigilia. Ma anche poeti come i grandi Pascoli, Leopardi e Ungaretti e Montale.

Rispetto ai temi di attualità, potrebbero non mancare la guerra tra Russia e Ucraina, la pandemia da Covid-19 e la crisi delle risorse energetiche.

Tra le ricorrenze il trentennale delle stragi di mafia del ‘92.

In tanta confusione gli esami paradossalmente restano l’unico punto fermo.

Gli esami di Stato sono una delle prime prove nella vita di un giovane, per cui, facili o difficili,  sono una occasione per mettere in gioco se stessi, la propria umanità.

L’esame resta una occasione irripetibile, una possibilità perché l’io si affermi come il punto conclusivo della vita scolastica. L’esame oggi è pià facile, la maturità non è più  l’incubo di un tempo, ma questa facilità è illusoria perché prima o poi una selezione arriva.

La scuola, poi,  oggi è come una casa disordinata, dove si vive spesso nella  incertezza, un cantiere aperto dove riforme si succedono a controriforme. E una scuola priva di mezzi è destinata a rimanere scadente, compromettendo il livello generale della qualità, pregiudicando il futuro. Il sogno di una scuola come strumento forte e generale di elevazione per tutti sembra un po’ appannato al momento.

Gli esami, in questa confusione, paradossalmente costituiscono l’unico punto fermo: nei fatti, il solo dispositivo che formalmente regga, che riesca a dare alla scuola una illusione di efficienza, di funzione.

Allora è bene che questa “forma” rimanga rituale fino in fondo, nell’attesa che possa tornare a essere riempita di un serio contenuto oppure abolita. (gl)