di FRANCO BARTUCCI – La promozione di una conferenza sul tema Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico, promossa dalla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani per giovedì 19 maggio, presso Villa Rendano di Cosenza, in collaborazione con l’Università della Calabria ed il Laboratorio di diffusione della cultura tecnico-scientifica per la cittadinanza nel XXI secolo, denominato Agorà LAB, con il coordinamento scientifico del prof. Peppino Sapia, ci permette di entrare nel merito di una conoscenza più dettagliata di questo Laboratorio, operativo all’interno della stessa Università.
Lo facciamo con la relatrice della conferenza, la prof.ssa Sandra Costanzo, collaboratrice di tale Laboratorio e delegata del Rettore Nicola Leone alla “Prevenzione, Sicurezza ed Emergenza” dell’Ateneo. Il Laboratorio nato nel 2020 non è altro che un progetto autorizzato e cofinanziato, attraverso il bando del 2020, dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito della Legge 6/2000.
Partecipano a tale progetto come partner: l’Università della Calabria con otto dipartimenti (Biologia, Ecologia e Scienze della Terra; Chimica e Tecnologie Chimiche; Fisica; Ingegneria dell’Ambiente, Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica; Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale; Matmatica ed Informatica; Scienze Politiche e Sociali); la Fondazione Attilio ed Elena Giuliani con Villa Rendano; la Sila Science Park con F.A.T.A. Museum.
Come già evidenziato nella intestazione il Laboratorio “AgoràLAB” ha come missione quello di contribuire alla diffusione della cultura scientifico-tecnica, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo di specifiche competenze di cittadinanza appropriate per il XXI secolo; mentre per le sue attività e funzioni si rivolge a tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, ai docenti delle scuole, in servizio o in formazione iniziale, come al pubblico in generale.
Tra le attività avviate nell’arco di questi due ultimi anni fin dalla sua nascita si è cercato di impostare un programma sulla base delle sue finalità individuabili nelle seguente programmazione: una indagine sullo stato dell’educazione civica scientifica e della percezione sociale del ruolo della scienza e della tecnica sia in ambito dei docenti e degli studenti e studentesse che tra il grande pubblico; una indagine sulla percezione della scienza e dello scienziato presso le bambine e i bambini della scuola primaria, con riferimento particolare all’individuazione degli stereotipi; iniziative di formazione rivolte alle studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado; iniziative di formazione per docenti di ogni ordine, sia in servizio che in formazione iniziale, con specifica curvatura verso la declinazione delle attività disciplinari in chiave di formazione civica; per finire con un ciclo di conferenze di “allineamento” culturale sulle principali tematiche tecnico/scientifiche di significativo impatto sociale.
Ne sono un esempio pratico le nove conferenze promosse dal dieci febbraio fino ad oggi, presso Villa Rendano di Cosenza, che hanno avuto come tema guida “Scienza e Tecnologia: Vademecum per una cittadinanza consapevole”, con il coordinamento del prof. Peppino Sapia, dell’Università della Calabria , e le introduzioni di Anna Cipparrone, direttore del Museo multimediale Consentia Itinera. Incontri in cui si è discusso dei seguenti argomenti: Le sfide da vincere per garantire la qualità dei prodotti commerciali; Punti di svolta nella trasformazione digitale delle organizzazioni e della società; La longevità tra genetica e stile di vita: come aiutare i geni a farci vivere a lungo e in buona salute; L’esplorazione spaziale del futuro: alla conquista della Luna e di Marte; Considerazioni sulla percezione della scienza nel mezzo della pandemia; Intelligenza artificiale e la società del futuro; Sulle tracce dei disastri naturali del passato, quali scenari per il futuro delle nostre comunità?
La conferenza della prof.ssa Sandra Costanzo, la penultima in programma, si è svolta giovedì 19 maggio, ed ha avuto come tema: “Educazione alla tutela della salute: consapevolezza, prevenzione e impatto tecnologico”, nel corso della quale si è sottolineato, attraverso l’illustrazione di un percorso storico degli eventi e norme di leggi in vigore nel nostro Paese, l’importanza della prevenzione e la presa di consapevolezza da parte della società sulla tutela e difesa della salute degli individui, investendo sulla promozione dell’educazione universale della salute, sia a livello individuale che collettiva.
La prof.ssa Sandra Costanzo, che come delegata del Rettore Nicola Leone alla Prevenzione, Sicurezza ed Emergenza, si è occupata molto su come superare all’interno dell’Università della Calabria lo stato di crisi causato dal blocco pandemico del Covid 19 e relative varianti, nel suo intervento si è soffermata in particolare a parlare di un sistema di salute al passo con la rivoluzione digitale, per un obiettivo di sanità sempre più adeguata e sostenibile. “Occorre vincere la sfida – ha sostenuto la prof.ssa Costanzo – di un’educazione sanitaria tecnologicamente contaminata, per una progettualità di vita consapevole a difesa del bene universale della salute”.
Il programma predisposto dal Laboratorio “AgoràLAB” con la Fondazione Attilio e Elena Giuliani e la stessa Università della Calabria si concluderà giovedì 26 maggio con una conferenza della prof.ssa Isabella Nicotera, del dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, sul tema: “Niente petrolio? Allora cosa? Idrogeno: La strategia energetica del futuro”.
Nel concludere questo servizio non ci resta che sottolineare il fatto che l’esempio dell’attivismo e della buona volontà manifestata dal Laboratorio “AgoràLAB”, nel dare impulso a dei percorsi formativi ed educativi, oltre che di informazione e crescita culturale, indirizzata al mondo giovanile delle scuole e dell’università, quanto alla stessa società di pubblico in genere, che trova in queste specifiche occasioni stimoli di conoscenza ed arricchimento sociale e culturale, non possono che essere delle ottime occasioni per meglio costruire il nostro futuro messo a rischio dalle situazioni pandemiche e dai conflitti bellici come quelli in Ucraina con l’invasione della Russia e gli altri sparsi nel mondo, per non parlare dello stravolgimento climatico causato dagli uomini. (fb)