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Elezioni, all'Unical si avvicina il Semestre bianco

Elezioni, all’Unical si avvicina il Semestre bianco

di FRANCO BARTUCCILa settimana che si è appena chiusa ha registrato all’Università della Calabria episodi ed eventi importanti che rappresentano dei punti fermi nel presente e per il futuro della stessa università, in modo da capirne vita e miracoli.

Iniziamo con il primo episodio riguardante lo stesso Rettore Nicola Leone, che di fronte a delle voci che circolano in alcune testate giornalistiche, circa una sua possibile candidatura a Sindaco di Rende, quale candidato di centro destra, interviene subito, questa volta, a smentire con un proprio comunicato la voce di corridoio ricorrente.

«Ho appreso che alcuni articoli giornalistici – è scritto nel comunicato stampa – mi indicano come possibile candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni comunali di Rende. Ritengo necessario fare chiarezza, anche in considerazione della carica istituzionale che oggi ricopro, così da prevenire polemiche e speculazioni indebite. Anzitutto, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che mi hanno invitato a candidarmi per questo incarico, trasversalmente da entrambi gli schieramenti politici, così come i numerosi cittadini che, apprese le indiscrezioni pubblicate sulla stampa, mi hanno contattato per esprimere vicinanza, sostegno e persino entusiasmo».

«Sono onorato e lusingato degli inviti che ho ricevuto – conclude il comunicato stampa – tuttavia è opportuno ribadire con assoluta chiarezza che candidarmi a sindaco di Rende non è mai stato nelle mie intenzioni, né ho preso alcuna “pausa di riflessione” come qualcuno ha riportato. Bensì, con il senso di responsabilità e la trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio operato, ho già manifestato la mia indisponibilità alla candidatura, e confermo che non prenderò parte alla competizione elettorale».

Poi lunedì 10 marzo c’è stata la splendida giornata con Santo Versace, che nell’aula magna “Beniamino Andreatta”, il Rettore Nicola Leone, al termine di una splendida cerimonia gli ha consegnato la pergamena di laurea “Honoris Causa” in Ingegneria Gestionale, su proposta dello stesso corso di laurea passato con l’approvazione del Consiglio di Corso, del Dipartimento Dimeg, del Senato Accademico e del Ministero dell’Università e Ricerca Scientifica.

Su questa cerimonia ne abbiamo ampiamente trattato il suo contenuto in un puntuale servizio di cronaca pubblicato in questo stesso giornale mercoledì 12 marzo; ma ci porta a sottolineare in questo servizio che sono state due ore splendide per il clima che si è respirato e per i pensieri espressi  dalla moderatrice Livia Blasi, dal presidente di Entopan, Francesco Cicione, che ci ha ricordato la figura alta del Primo Rettore Beniamino Andreatta, e dallo stesso Santo Versace, che nella sua “Lectio Magistralis”, tra le tante cose ha pure detto: «Ho sempre creduto che il lavoro, per essere autentico e portare un contributo importante alla società, debba essere guidato dai valori, dalla passione e dall’etica».

Pensieri e parole forti che riscaldano chi vive nell’Università, con le sue specificità di Campus universitario, nel prestare la sua opera di docente, non docente e studente.

Nella stessa aula magna “Beniamino Andreatta”, ma nel pomeriggio, si è svolto un interessante e storico incontro coordinato dal prof. Giancarlo Costabile per gli studenti di Scienze dell’Educazione sui temi che riguardano la pedagogia della giustizia e l’etica delle responsabilità, quali strumenti educativi per affermare comportamenti orientati al bene comune, alla gratuità dell’opera, alla rigenerazione morale dell’individuo e della collettività da opporre alla visione utilitaristica e prevaricante della cultura mafiosa. 

Relatore principale dell’evento è stato il giudice Vincenzo Capomolla, designato a coprire la carica di Procuratore della Repubblica di Cosenza, che parlando di mafie e ‘ndrangheta, le quali hanno un profilo universale, ha sottolineato che queste «si occupano di tutto ciò che interessa la vita della collettività».

Per tali ragioni, ha avvertito Capomolla, le condotte opache e ambigue «emarginano l’idea di giustizia. Stiamo attenti – ha aggiunto – alla legalità debole nelle relazioni sociali perché le mafie non sono un corpo estraneo dalle comunità in cui si sviluppano. Ed è evidente la loro capacità di contaminare ogni tipo di realtà e settore, anche di natura istituzionale».

Argomenti e temi di studio, riflessione e percorsi formativi, che si può dire siano da sempre di casa all’UniCal fin dalle origini con stimoli creati dal Rettore Beniamino Andreatta e proseguiti con il prof. Pino Arlacchi, nell’ambito del Dipartimento di sociologia. Mentre oggi ci sono: il prof. Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia dell’Antimafia e promotore del ciclo di seminari in materia di contrasto educativo alle mafie giunto al suo quattordicesimo anno di attività; la prof.ssa Rosanna Adele Rossi, coordinatrice del corso di studio unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche; nonché il prof. Mario Caligiuri con i suoi master sulla Intelligence e seminari sulla pedagogia della comunicazione, che hanno partecipato con dei loro interventi all’incontro con il Procuratore della Repubblica Vincenzo Capomolla.

Al termine del seminario, promosso dal Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’UniCal, il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Vincenzo Capomolla, è stato ricevuto in rettorato dal Rettore Nicola Leone, che si è intrattenuto, come riportato nella pagina Facebook dello stesso rettore, in un piacevole colloquio parlando tra l’altro dei giovani e dei percorsi educativi alla legalità.

Intanto sull’asse UniCal va segnalato che mancano 44 giorni per entrare con il 1° maggio nel “semestre bianco”, che porterà il corpo elettorale dell’Ateneo a scegliere il loro nono Rettore. Il Decano, prof. Francesco Altimari, dovrà stabilire al più presto i tempi e modi su come gestire, al meglio, questo periodo di transizione. (fb)