Il Comandante Tenente Colonnello Stefano Vit, insieme ad alcuni membri dello staff operativo, è stato accolto nella sede della Città Metropolitana dai sindaci facenti funzioni Carmelo Versace e Paolo Brunetti e dal Delegato allo Sport, Giovanni Latella.
«Un caloroso benvenuto a nome della Città metropolitana, del Consiglio metropolitano e di tutti gli Enti che hanno voluto fortemente in maniera sinergica, portare a Reggio Calabria, lo spettacolo dell’aria d’eccellenza con le nostre amate Frecce Tricolore», ha detto Versace.
«L’affetto che tutto il territorio reggino dimostra ad ogni spettacolo della pattuglia acrobatica, ci riempie d’orgoglio, con presenze sempre maggiori ed un interesse che testimoniano un antico legame ed una passione davvero sincera».
Nel corso dell’incontro è stata donata una splendida litografia in edizione limitata, che celebra i 50 anni del ritrovamento dei Bronzi di Riace, ed una particolare pubblicazione a tema.
«Per la nostra città – ha invece detto il sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti – la vostra presenza non rappresenta solo uno spettacolo aereo, ma assume una valenza molto più forte, è ricordare a tutti noi che facciamo parte dello Stato e dell’Italia. Questa attenzione che avete avuto nei nostri confronti, accettando l’invito dell’Aero club dello Stretto vuol dire che lo Stato è presente e noi tutti siamo fieri di farvi parte».
La kermesse “Festival dell’Aria” è promossa dalla Città Metropolitana in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria, e realizzata da SviProRe, con il supporto tecnico dell’Aero club dello Stretto, rappresentato nell’occasione dal presidente Rino Sculco e il vicepresidente Demetrio Lavino.
«Fare parte delle Frecce Tricolore per tutti noi è una grande responsabilità, nel momento in cui indossiamo la tuta azzurra, siamo ben consci che non rappresentiamo solo tutti i nostri colleghi piloti dell’Aeronautica militare o le altre forze armate italiane, in più quando andiamo all’estero rappresentiamo in sistema Paese», ha detto il comandante della pattuglia acrobatica Stefano Vit aggiungendo: «Cerchiamo di farlo attraverso il volo acrobatico collettivo che è qualcosa di assolutamente simbolico, con dieci aerei che volano e due metri di distanza a 650 km orari con delle manovre che sembrano pericolose ed incredibili».
«Di fatto di pericoloso non c’è nulla – ha continuato – perché all’interno degli aerei ci sono dieci persone che operano insieme in maniera coordinata. Il fatto simbolico che riteniamo possa rappresentare l’attitudine degli italiani nel momento in cui si impegnano a fare squadra e riescono a realizzare delle cose incredibili e spettacolari che noi riproponiamo disegnando il nostro amato tricolore».
«Volare sullo Stretto – ha evidenziato ancora Vit – è qualcosa di particolare, è una cornice orografica, geografica unica al mondo. Dal punto di vista tecnico volare qui a Reggio Calabria, e l’ho fatto già in due occasioni nel 2015 e nel 2019 anche da capo formazione, non è semplice per più fattori, il primo è sicuramente la variabilità dei venti, il secondo anche un po’ l’orografia del territorio».
«La conformazione della costa è un po’ anche le colline circostanti, richiedono alcune attenzioni. Con le prove prenderemo meglio le misure e domenica – ha concluso – faremo di tutto per dare il migliore spettacolo ma i piloti in volo avranno un po’ sudare».
Dopo le prove generali di sabato pomeriggio, il momento clou del Festival dell’Aria sarà celebrato domani, sul Lungomare monumentale Falcomatà, a partire dalle 15, con il lancio dei paracadutisti, poi il passaggio dei mezzi aerei dell’Aero club dello Stretto e delle altre forze armate, fino ad arrivare alle 18:00 con il passaggio dei jet acrobatici della gloriosa Pattuglia Acrobatica Nazionale. (rrc)