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Flai, Fai e Uila Calabria: Serve urgente confronto su riforma del Sistema della bonifica calabrese

Caterina VaitiMichele SapiaPasquale Barbalaco, rispettivamente segretari generali di Flai CgilFai CislUila Uil Calabria, hanno ribadito l’urgenza di avviare un «pragmatico confronto sulla riforma del sistema della bonifica calabrese tra gli attori più rappresentativi del comparto e le Istituzioni».

Nella lettera inviata all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, al dirigente generale del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e al presidente dell’Urbi-Anbi Calabria, Rocco Leonetti, i sindacalisti hanno evidenziato come occorra «definire una riforma regionale condivisa a sostegno del settore agricolo, a tutela del territorio e delle comunità, e per la valorizzazione delle professionalità del personale dipendente».

«Serve costruire un “sistema bonifica” al servizio delle varie agricolture presenti nei territori della regione – hanno ribadito – coerente con la struttura idrografica calabrese, rispettoso della morfologia e della fragilità del territorio, finalizzato ad un virtuoso utilizzo della risorsa idrica, resiliente alle sfide della transizione ambientale, ai cambiamenti climatici e fenomeni di siccità».

«Un sistema imperniato sulla certezza delle risorse finanziarie e sulla sostenibilità economica – hanno detto nella lettera – capace di salvaguardare i livelli occupazionali e le future prospettive d’impiego, sennonché il ruolo attivo e quotidiano del lavoro delle maestranze. Pertanto, al fine di evitare ulteriori confusioni e preoccupazioni tra i lavoratori degli Enti consortili, sarà strategico e non più rinviabile un impegno comune per superare, tramite una nuova riforma, quelle incertezze che attualmente ruotano attorno al lavoro di chi si occupa con responsabilità e competenza di mettere in sicurezza il territorio e garantire all’agricoltura servizi basilari e innovativi».

«Inoltre, si ribadisce che, non serviranno semplici modifiche di denominazione o veloci riformulazioni perimetrali – hanno proseguito Vaiti, Sapia e Barbalaco – ma definire una efficace ed efficiente riorganizzazione degli Enti consortili tramite una programmazione di lungo periodo». 

«Pertanto, le scriventi ribadiscono l’urgenza – hanno concluso – di un confronto sulla riforma dei Consorzi di bonifica calabresi, in una logica di riorganizzazione, tesa a favorire l’efficientamento gestionale e amministrativo, la qualità dei servizi, l’aumento delle superfici irrigabili, la sostenibilità ambientale, investimenti e lavoro di qualità ed una semplificazione burocratica coerente con i principi sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni, tenendo in forte considerazione il concetto del presidio territoriale e dei bacini idrografici assieme al rafforzamento dei servizi, sostegno alla partecipazione e al confronto sociale». (rcz)