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Corbelli

Franco Corbelli: Chiusura scuole provvedimento giusto e importante

Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, ha ricordato che «la chiusura delle scuole è stato un provvedimento giusto, opportuno e importante; un sacrificio purtroppo inevitabile, per scongiurare una strage di contagi di studenti, professori, delle loro famiglie (e non solo)».

«Oggi – ha aggiunto – per questo esprimo la mia soddisfazione, ma anche tanta tristezza pensando ai ragazzi e alle loro famiglie chiamate ancora una volta a sopportare il peso di questa  sofferta ma doverosa chiusura delle scuole».

Corbelli, inoltre, dalla pagina Fb del Movimento ha parlato, in un nuovo video messaggio, ai ragazzi e alle loro famiglie, spiegando le ragioni di questo nuovo sacrificio cui sono stati chiamati.  Corbelli due giorni fa aveva elencato «almeno 12 validissime, incontestabili ragioni che imponevano la immediata chiusura di tutte le scuole» e aveva recapitato questo suo ennesimo appello al Presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì.

«In Italia – ha spiegato – siamo in un momento particolarmente difficile, delicato e drammatico, con la chiusura delle scuole sono sicuro che riusciremo a proteggere studenti, professori, le loro famiglie e salvare, nel nostro caso, la Calabria che fortunatamente ancora non è stata raggiunta dalla violenta terza ondata e dalla contagiosa variante inglese, che, com è noto, colpisce proprio i più giovani, bambini e ragazzi, prosegue Corbelli. Per questo ho lottato come un leone, nell’indifferenza  e silenzio generali, anzi contro tutti quelli (politici, opinionisti, cosiddetti… esperti) che, irresponsabilmente, per una mera questione ideologica, in Tv, nei talk show e sulla stampa, chiedevano l’apertura delle scuole, non rendendosi conto di mandare così al massacro milioni di ragazzi, di insegnanti, di famiglie».

«Ricordo, ancora una volta – ha detto ancora Corbelli – che ci sono almeno 12 validissimi motivi che impongono oggi, al di là dei diversi colori delle regioni, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutta Italia, non solo certamente in Calabria e in altre poche regioni». (rcs)