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Il Porto di Gioia Tauro

Gioia Tauro: 140 milioni di investimenti, ma occorre vigilare sulla ZES del Porto

C’è grande aspettativa e un discreto ottimismo dopo la notizia dell’imponente investimento di MSC sul Porto di Gioia Tauro (140 milioni di euro), anche se l’operatività della ZES, la Zona Economica Speciale, procede con lentezza. Il 2 luglio scorso il Comitato di indirizzo ha approvato la nota informativa sulle procedure di accesso al credito d’imposta per le imprese già operative nella ZES e per quelle che si insedieranno nell’area. L’operatività del credito d’imposta per le imprese del Meridione ha subito un significativo ampliamento con l’art. 7-quater della legge di conversione del D.L. n. 243/2016 (Decreto Sud), recante “Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno”. L’attuale formulazione prevede un credito di imposta “potenziato”, in quanto lo stesso è attribuito nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, la cui percentuale varia a seconda della Regione e delle dimensioni aziendali: il 45% per le piccole imprese, il 35% per le medie imprese e il 25% per le grandi imprese, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati nel limite massino di 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie imprese e 15 milioni per le grandi imprese. Il credito d’imposta sarà operativo agli investimenti effettuati nella ZES entro il 31 dicembre 2010.

Rosy Perrone, segretario generale UST Cisl di Reggio ha commentato positivamente il piano di investimenti previsti da MSC: «Accogliamo con grande soddisfazione la notizia degli investimenti concretamente avviati da MSC, azionista di riferimento del terminalista MCT, che da qualche mese ha assunto il controllo dell’infrastruttura calabrese. Anche il raddoppio dei container – afferma la Perrone – è un aspetto che genera ottimismo e fa ben sperare in considerazione di un effettivo e quanto mai necessario rilancio del Porto di Gioia Tauro. Le belle notizie vanno accolte senza riserve, perché siamo fermamente convinti che ciò che di buono si produce in questo territorio è giusto vada raccontato e venga posto al centro della ribalta mediatica. Il Commissario Agostinelli afferma che il “peggio è passato”, e noi – come Cisl Metropolitana – diamo credito alle sue parole e al suo operato, certi che tali investimenti e il nuovo corso ad essi riferiti, garantiscano un futuro stabile al livello occupazione, per troppi anni in balìa di piani di sviluppo a medio termine. Da oggi, grazie agli interventi che si stanno attuando, e quelli che si stanno predisponendo, si può intravedere una stagione di grandi prospettive di investimenti in questa infrastruttura strategica».

«Occorre dunque, – ha detto il segretario generale UST Cisl –  contestualmente non abbassare la guardia sulla Zes. Fin troppe volte è stata sottolineata la sua importanza strategica per lo sviluppo non solo dell’area della Piana di Gioia Tauro, ma per l’intera Calabria. Strumento fondamentale per le regioni del Sud. Lo dimostra la scommessa del Primo Ministro Conte, di puntare su una Zes Adriatica interregionale tra Puglia e Molise (che va ad aggiungersi alla Zes ionica tra Puglia e Basilicata). In altre parole, dopo solamente qualche settimana dall’istituzione della ZES Jonica, questo nuovo decreto, consentirà di rendere la Puglia l’unica regione italiana ad avere sul proprio territorio due ZES interregionali, mirate a riqualificare economicamente e commercialmente i 5 poli pugliesi Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi. Ed è in quest’ottica che Regione Calabria e Città Metropolitana devono ragionare. Sinergicamente, devono puntare sulle infrastrutture portuali, aeroportuali e di collegamento che possano dare l’impulso adeguato alla ‘movimentazione’ prolificata al Porto di Gioia Tauro. Ora ci sono tutte le condizioni, affinché il sistema istituzionale, produttivo e imprenditoriale della Metrocity possa cogliere la grande opportunità – finora inespressa – del rilancio del Porto più importante del Sud Italia, consentendo di generare, nel vasto territorio perimetrato della ZES un pieno sviluppo in termini di crescita economica e occupazionale».  (re)